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Recensioni

LE VILLE PIÙ COLORATE DELL’ESTATE PRESSO BARCELÓ MONTECASTILLO GOLF RESORT, A CADICE

L'hotel Barceló Montecastillo Golf Resort offre 38 ville spettacolari e coloratissime per una vacanza fuori dal comune in Spagna, a Cadice

 

 

La zona di Jerez è un paradiso per gli amanti della natura e della tranquillità. Da molte estati ormai Cadice si è guadagnata un posto fisso nella classifica delle destinazioni più amate.

A due passi da questa città, Barceló Montecastillo Golf Resort è un paradiso per chi vuole riposarsi, praticare sport e stare tranquillo, in mezzo a un'architettura affascinante e colorata.

Barceló Montecastillo Golf Resort offre trentotto ville che si distinguono per l'architettura colorata e il design moderno, con linee pulite e minimaliste che convivono in armonia con l'ambiente naturale circostante.

In queste hotel ville si può soggiornare in famiglia, con amici o anche in coppia, con tutti i servizi e l'accesso alle strutture dell'hotel.

A pianta aperta, con ampie finestre e spazi pensati per il relax, la lettura o la conversazione, le trentotto ville del Barceló Montecastillo Golf sono state progettate per creare un rifugio contemporaneo con la massima privacy, dove poter godere della bellezza e del fascino dei dintorni di Jerez.

 

Le ville del Barceló Montecastillo Golf Resort ©Barceló Hotels & Resorts

 

Barceló Montecastillo Golf & Sport Resort***** è un hotel spettacolare circondato da un fantastico ambiente naturale e un castello del XIX secolo. Questo resort vanta una posizione privilegiata vicino al famoso Autodromo, a mezz'ora dalla spiaggia e a soli 10 min. dall'aeroporto della città.

 

 

Le sue 124 spaziose camere seguono un nuovo concetto di B-Room che incorpora un design moderno, preservando lo stile classico ed elegante che caratterizza l'hotel, e dotate dei comfort di un hotel a 5 stelle. Dispone inoltre di 38 magnifiche ville.

Le sue spettacolari strutture sportive includono, oltre al campo da golf a 18 buche, anche 3 campi da calcio regolamentari, l'innovativa U-Spa con saune, vasche idromassaggio, cabine massaggio e centro fitness, oltre a trattamenti specifici per ogni sport e di bellezza esclusivi. Nel suo Snack Bar El Tabanco o nel suo ristorante El Lagar, gli ospiti possono gustare piatti regionali e internazionali, realizzati con le migliori materie prime.

L’hotel, inoltre, è partner della Strada del vino e del brandy di Jerez grazie alla sua posizione privilegiata, che ne fa il luogo perfetto per chi voglia praticare turismo enologico.

 

Per maggiori informazioni: www.barcelo.com

 

Tiziano Pandolfi

TASTING VINI MASCIARELLI ALLA FIS DI GENOVA: MERCOLEDÌ 9 OTTOBRE 2024

Degustazione Cantina Masciarelli a Genova

A Genova MASCIARELLI, "il profumo della mia terra, il sapore del mio vino"

Mercoledì 9 Ottobre 2024RICHIEDI INFORMAZIONI

 

La passione e l'amore per la terra hanno dato inizio, nel 1981, alla produzione dei vini Masciarelli. Trebbiano e Montepulciano; due uve un tempo ignote e poco considerate,

oggi due grandezze del firmamento Italiano dell'enologia Italiana.

Avremo in degustazione il famoso Montepulciano Villa Gemma Riserva 2018,un vino pluripremiato, eccellenza Italiana dei vini rossi

 

Mercoledi 09 Ottobre ore 20,00 presso l'hotel Holiday Inn Genoa, via Milano 47.

Degustazione guidata dalla nostra Presidente Roberta Bonasegale affiancata da un responsabile dell'azienda

 

6 vini in degustazione:

 

* Villa Gemma Abruzzo Bianco 2023

* Castello di Semivicoli Trebbiano d'Abruzzo Superiore 2020

* Villa Gemma Cerasuolo Superiore 2023

* Marina Cvetic Montepulciano d'Abruzzo Riserva 2020

* Castello di Semivicoli Rosso terre di Chieti 2018

* Villa Gemma Montepulciano d'Abruzzo riserva 2018

 

Sarà servito un piatto in abbinamento

La degustazione è aperta a tutti; Soci, Sommelier, Degustatori o semplici Amatori

 

Quote di partecipazione:

€. 38,00 Soci

€. 45,00 non Soci

La serata è a numero chiuso.

Per informazioni e prenotazioni inviare mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Oppure contattare i numeri:

Mauro 3396936249

Roberta 3494777080

Fabrizio 3475200173

CECCHETTO E AIPD: LA TREBBIATURA SOLIDALE ALL'INSEGNA DELLA BIODIVERSITÀ E DELLE TRADIZIONI LOCALI

Sabato 13 luglio i ragazzi dell’associazione parteciperanno alla mietitura del grano antico Mentana utilizzando attrezzi agricoli dei primi del Novecento.  L’Az. Agr. Cecchetto Giorgio e l’Associazione Italiana Persone Down (AIPD) – sezione Marca Trevigiana rinnovano la loro collaborazione per un progetto di solidarietà che promuove territorio, comunità, sostenibilità e recupero di specie agricole antiche. Sabato 13 luglio nella sede aziendale di Tezze di Piave (TV) si terrà la trebbiatura solidale con la partecipazione di ragazzi, famiglie e autorità locali.

 

Il progetto inizia nel 2022 quando l’azienda, disponendo di un ettaro di terreno adiacente alla cantina, preferisce la coltivazione e la riscoperta di un cereale antico alla piantumazione di un nuovo vigneto. Con la volontà di diversificare e valorizzare la biodiversità locale, la scelta per la semina è ricaduta sulla varietà Mentana, un grano andato in disuso durante i conflitti mondiali e oggi sempre meno coltivato. Invece, per onorare e tenere viva la memoria storica delle tradizioni agricole locali, i ragazzi dell’AIPD nelle fasi di mietitura e trebbiatura utilizzeranno mezzi agricoli dei primi del Novecento, grazie al gruppo de “I Frascassati” di Cimetta (TV).

 

“Con questa iniziativa – spiega Sara Cecchetto, responsabile sostenibilità dell’azienda – abbiamo integrato il recupero di un grano antico in un progetto di inclusione sociale. I ragazzi dell’AIPD e le loro famiglie, che anche quest’anno hanno confermato la partecipazione alla nostra trebbiatura solidale, si metteranno ancora una volta alla prova, dimostrando il loro impegno, le loro capacità e la loro forza d’animo. Possiamo contare sull’aiuto di persone davvero in gamba”.

Dalla raccolta del grano nasceranno confezioni di farina e pasta che i ragazzi con sindrome di Down personalizzeranno con le loro decorazioni uniche e originali. I prodotti saranno poi messi in vendita e il ricavato sarà destinato a finanziare le attività svolte dall’associazione.

 

La trebbiatura solidale si inserisce nel circolo virtuoso di iniziative ambientali e sociali proposte da Cecchetto – tra queste l’apicoltura tra i vigneti, la vendemmia inclusiva del Raboso del Piave e il recupero e la piantumazione del bosco di Coste di Maser, certificato secondo i principi di FSC® - C181022 –, attività fondamentali per l’equilibrio uomo-natura che nel corso dell’anno prevedono giornate di formazione con associazioni, scuole e comunità locali.

 L’appuntamento di sabato 13 luglio vedrà anche la partecipazione di ospiti autorevoli: Marina Marchetto Aliprandi, Membro della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana; Federico Caner, Assessore al Turismo e all’Agricoltura della Regione Veneto; Manuela De Bernardin Stadoan, Questore di Treviso; Vincenzo Zonno, Dirigente Commissariato di Conegliano e Vice Questore; Alessandro Brait, Sindaco del Comune di Vazzola. 

 

 

Sara Stocco |328 6424760 

COURMAYEUR GOURMET: UN’ESTATE TRA MERCATI, PRODUTTORI E NUOVE PROPOSTE

Una novità, come il marchio  Made in Courmayeur ai prodotti genuini del territorio, fa da apripista a una stagione di eventi che coinvolgono allevatori, contadini e coltivatori locali, protagonisti di Courmayeur Food Market e Lo Matsòn.

 

Non solo: per la prima volta il format Chef in Green arriva a Courmayeur, accolto dal golf club in Val Ferret, ospitando professionisti della ristorazione provenienti da tutta Italia

 

A Courmayeur esiste un filo diretto tra il cibo e l’anima, tra i produttori e la natura, un legame che si traduce, sotto il sole estivo, in un palinsesto di eventi che esaltano i sapori e le relazioni che si intrecciano intorno alla tavola. 

 

Con una novità: è la prima estate in cui si potrà scoprire un nuovo marchio, Made in Courmayeur, che identifica i prodotti realizzati – in filiera totale o parziale – a Courmayeur. È il riconoscimento di un’unicità da valorizzare. Il simbolo – una piantina che cresce nel palmo di una mano – evoca i doni della natura, il lavoro manuale, la generosità. 

 

Sotto il nuovo label troviamo il Microbirrificio Courmayeur Mont Blanc, specializzato nella ricerca aromatica di birre che rendono omaggio alle vette: tra le materie prime c’è la freschezza dell’acqua del Ghiacciaio Fréboudze, in Val Ferret, con cui si realizzano birre a bassa fermentazione in stile tedesco, ma anche in stile americano e belga, che esaltano maggiormente il luppolo e le spezie. 

 

Mont Blanc Salumi è invece il progetto di Giuliano Cirina, discendente da una famiglia di pastori e macellai sardi, che a Courmayeur ha trovato un contesto ideale per la sua produzione a base di carni italiane. Nascono così prodotti tipici valdostani come mocetta, salami, salsicce, coppa e boudin, oltre al lardo aromatizzato in salamoia con le erbe valdostane per cento giorni. 

 

I fratelli Panizzi, Marcello e Paolo, gestiscono tutta la filiera: cinquanta vacche, che in estate si trasferiscono sopra 1500 metri per gustare la freschezza dell’erba d’alta quota, producono il latte che diventa yogurt, fermentato lentamente per raggiungere una cremosità particolare, il prediletto dei clienti e degli hotel stellati. Anche l’azienda Agricola Lo Chetif parte dall’allevamento: i bovini pascolano nei prati di Dolonne, allevati esclusivamente con foraggio a km zero, senza aggiunta di concimi chimici: un’accortezza che esalta la bontà – e la sostenibilità - delle carni e del latte fresco. 

 

Jair e Dorothy sono invece due giovani agricoltori che hanno creato, nel 2021, Rouge et Vert: vigneti piantati recuperando vecchi terreni incolti, piante officinali, piccoli frutti e ortaggi bio coltivati a 1700 metri. Il loro prodotto simbolo è il Genepy des Jorasses, basato sulla ricetta tramandata dalle famiglie valdostane, e custodita gelosamente. Quanto a Lodovico Guichardaz, pratica l’apicoltura nel pieno rispetto del benessere delle api, portando le arnie nei pascoli di alta montagna, in zone prive di qualsiasi forma di agricoltura intensiva o fitofarmaci. L’intera filiera, dalla cura del fiore alla raccolta del miele, avviene nei prati della selvaggia Val Veny, per restituire al cliente un prodotto sano e

naturale. 

Gli appuntamenti dell’estate

 

23-30 luglio, 6-13-20 agosto: Courmayeur Food Market

L’estate food di Courmayeur inizia con Courmayeur Food Market, cinque appuntamenti in programma sempre di martedì, dalle 8.30 in poi. Il centralissimo Jardin de l’Ange diventa una piazza aperta dove entrare in contatto con questo patrimonio locale. Al centro troviamo i produttori locali: c’è chi lavora da generazioni, perfezionando i prodotti, e chi è tornato alla terra e alla sapienza delle generazioni precedenti di contadini e allevatori valdostani. Si fa scorta di prelibatezze camminando tra i banchi e imparando a conoscere le tante piccole e tenaci realtà di montagna di Courmayeur. 

 

1° settembre: Lo Matsòn

È tutta la Valle d’Aosta, con la sua ricchezza di colori e profumi, ad essere “messa in comune” in un convivio che prende la forma di un mercato contadino en plein air, dove tutti i produttori presentano il frutto del loro impegno, quello fresco di giornata e quello che ha richiesto un anno, o anche più, per diventare un’eccellenza. Lo “matsòn”, in francoprovenzale, è la merenda, un momento che evoca non solo il cibo, ma la pausa condivisa, magari accompagnata da chiacchiere. Questo appuntamento, organizzato sempre la prima domenica di settembre, ha una valenza, oltre che gastronomica, anche sociale. Si parla di tecniche ancestrali, foraging, filiere biologiche, con la passione di chi lavora nel solco della tradizione, o magari ha lasciato la città per recuperare tecniche e terreni abbandonati. 

 

2 settembre: Chef in Green 

Sul green di Courmayeur è in arrivo un nuovo gruppo di giocatori. Segni particolari: una toque in testa. Per la prima volta Chef in Green fa tappa ai piedi del Monte Bianco, al Golf Club Courmayeur et Grandes Jorasses, in Val Ferret. La nona edizione di questa manifestazione, che porta sui percorsi di golf i professionisti del mondo della ristorazione, approda in uno scenario inedito, di fronte alle pareti di rocce e ghiaccio su cui si affaccia questo green in quota, disegnato nel ’35 da Peter Gannon ed Herny Cotton. Il format, ideato e guidato da Roberta Candus, editrice e direttrice della rivista Golf&Gusto, coniuga alta cucina e puro piacere sportivo. In programma lezioni di golf con i maestri del circolo, in campo pratica e sul putting green, e una gara su 9 buche a 

coppie formate da un ospite e un giocatore locale, ma anche momenti di condivisione come uno showcooking e una cena gourmet firmata dai partecipanti, e aperta a tutti. Ad accogliere tutti la rinomata Club House, ex riserva di caccia dallo stile rustico, e la sua terrazza panoramica sulle cime.

 

stampadoc

HOSTARIA AL MERCATO: UN MESE DI SUCCESSI E CONFERME PER UN PROGETTO SOLIDO

 

La proposta informale di Hostaria Ducale ha conquistato il MOG e si afferma sempre più come nuovo polo della ristorazione genoveseA un mese dall’apertura, Hostaria al Mercato conta ottimi risultati e un crescente successo: punto di riferimento gastronomico del MOG, è valore aggiunto al Mercato. Turisti, lavoratori e curiosi hanno varcato la soglia del nuovo locale, lasciandosi conquistare da una proposta tanto concreta, quanto innovativa e originale.

 

Un pubblico vario, che a pranzo registra un’importante affluenza di professionisti tra i 35 e i 40 anni alla ricerca di una pausa gustosa e rapida. La clientela conta infatti su una formula immediata che bilancia perfettamente qualità eccellente e prezzo accessibile.

 

Influenzata da Hostaria Ducale, la proposta al MOG si è subito distinta per piatti a tutti gli effetti diventati signature. La sezione del menu “Siamo fritti” riscuote un successo unanime: Acciughe impanate e fritte, Latte brusco e Panissa raccontano una Genova croccante e sfiziosa. Classicissimi e amati per la qualità della materia prima, i Mandilli al pesto con patate e fagiolini sono una variazione originale delle tipiche trofie, mentre il Coniglio alla carlona, farcito e servito con olive taggiasche e pinoli, è diventato il piatto più acclamato.  Il patron Enrico Vinelli si dichiara soddisfatto per l’operato e il posizionamento del ristorante: «Hostaria al Mercato è proprio come lo volevamo io, l’executive chef Daniele Rebosio e il maître Alessio Silesu. Stiamo lavorando per ampliare l’utenza anche a cena e per incrementare una carta dei vini già ben costruita, ma siamo decisamente sulla giusta strada. In cantiere c’è anche l’intenzione di espandersi al settore della banchettistica e dell’organizzazione degli eventi aziendali, dal momento che il MOG dispone di spazi appositi».

 

 

Con un percorso ben programmato e una filosofia chiara, il team di Hostaria al Mercato guarda al futuro con ottimismo e determinazione.

 

 

Petra Cucci

PAGANINI GENOVA FESTIVAL 2024

29 giugno – 7 luglio

 

Programma   

 

Tutte le manifestazioni sono ad ingresso gratuito

ad eccezione dei tre grandi concerti al Teatro Carlo Felice

 

www.niccolopaganini.it

 

sabato 29 giugno

Sera ore 20.00

Inaugurazione: Teatro Carlo Felice

Orchestra del Teatro Carlo Felice

Direttore: Riccardo Minasi

Violino: Viktoria Mullova

l.van Beethoven: concerto per violino e orchestra op.61 – J.Brahms: Sinfonia n.4 op. 98

 

domenica 30 giugno

Pomeriggio ore 15,00

Visite guidate “La Genova di Paganini (partenza via Garibaldi 11R)

partecipazione gratuita su prenotazione

Palazzo Tursi ore: 17.00

Maria Teresa Dellaborra e Stefania Montonati: “Il Paganini di Federico Mompellio”

 

Sera ore: 20.30

Oratorio San Filippo

Violino: Mariusz Patyra (vincitore Premio Paganini 2001)

Orchestra Paganini - Direttore: Vittorio Marchese

Dvorak: Serenata per archi op. 22; N.Paganini: I Palpiti / Capriccio n 24 / Cantabile

 

lunedì 1° luglio

Pomeriggio ore 15.30

Museo Diocesano

Laboratorio per bambini (famiglie) a cura di Elisa Moretto

 

Pomeriggio ore 16.00

Palazzo foto storiche Doria Carcassi -Via Chiossone 10

Visita alla sede del Premio Paganini

Esposizione  foto storiche del Premio

 

Palazzo Tursi ore. 17;00

Presentazione dell’Epistolario di Paganini, vol. II, edito dall’Accademia di Santa Cecilia, a cura di Roberto Iovino, Mariateresa Dellaborra, Danilo Prefumo, Nicole Olivieri

 

Sera ore 20.30

Palazzo della Meridiana

Paganini a processo: l’affare Cavanna: una lettura delle carte - in collaborazione con Teatro Nazionale

Testi tratti dalla documentazione originale a cura di Roberto Iovino; attori della scuola di recitazione del Teatro Nazionale: S. Pelizza, R. Barca, P. Desimio, P. Tacchino - con F. Taccogna

 

martedì 2 luglio

Pomeriggio ore: 15,00

Parchi di Nervi

Visita guidata ai Parchi di Nervi nella Galleria d’arte moderna, contenente i ritratti di Paganini di Pelagio Pelagi e di Giuseppe Isola e concerto, direttore: Vittorio Marchese

 

Sera

Teatro Akropolis ore 20.30

Concerto per mandolino

Solista: Dor Amran

Paganini: 24 Capricci M.S. 25, versione per mandolino solo di D. Arman - prima es. europea

In collaborazione con GOG-Giovine Orchestra Genovese

 

mercoledì 3 luglio

Pomeriggio ore 15,00

Palazzo Tursi, Sale Paganiniane

Visite guidate

 

Pomeriggio ore 15.30

Museo Diocesano

Spettacolo per bambini

a cura di Elisa Moretto

 

Tardo pomeriggio

Bar del Centro storico

Aperitivo Paganini

 

Sera ore 20.00

Teatro Carlo Felice

Concerto

Orchestra del Teatro Carlo Felice

Direttore e solista: Kolja Blacher

W.A.Mozart: Le nozze di Figaro – ouverture / Max Bruch: concerto per violino n.1 op 26 / L.van Beethoven: Sinfonia n.7 op,92 

 

giovedì 4 luglio

Pomeriggio ore 15.00

Palazzo Reale, oratorio e chiesa San Filippo, chiesa delle Vigne

Visite guidate

 

Pomeriggio ore 17.00

Palazzo Doria Carcassi

-Lectio Magistralis e conferimento del riconoscimento “Una vita per Paganini” Maria Rosa Moretti

(Riconoscimento a coloro che con rigore e professionalità si occupano di Paganini attraverso ricerche, saggi, pubblicazioni, ecc. ecc.)

- Presentazione di European Paganini Route

Sera ore 20.30

Oratorio san Filippo

Concerto Paganini Ensemble Wien

Mario Hossen, violino; Marta Potulska, viola; Liliana Kehayova, violoncello; Alexander Swete, chitarra

Paganini: Quartetto per chitarra e archi n. 1 in la minore M.S. 28; Terzetto in Re maggiore M.S. 69; “La Campanella”, arr. di Rudolf Leopold; Quartetto per chitarra e archi n. 9 in Re Maggiore M.S. 36

in collaborazione con European Paganini Route

 

venerdì 5 luglio

Pomeriggio ore 17.00

Accademia ligure di scienze e lettere

- Presentazione Atti del Convegno “L’editoria paganiniana tra passato e futuro”

 

Sera

Palazzo Ducale ore 20.30

Concerto

Violino: Bin Huang - a 30 anni dalla vittoria del Premio Paganini

Michele Trenti, chitarra

Paganini: Sonate op. 2 M.S. 26 n. 1, 4, 6; Capricci M.S. 25 n. 1, 6, 9; Nel cor pic non mi sento;   Capricci n. 5, 11, 24; Sonate op. 3 M.S. 27 n. 1, 4, 6; Moto perpetuo

 

sabato 6 luglio

Mezzogiorno e Sera

Ristoranti di Genova

I Ravioli alla Paganini

 

Pomeriggio

Palazzo Tursi ore 17.00

- Conferenza di Niccolò Paganini jr.: “Ricordi di famiglia”

 

Sera ore 20.30

Teatro Akropolis

Yesenia Vicentini, violino e Clarissa Carafa, pianoforte

Paganini/Schumann: Capricci n. 11, 14 e 20; Brahms: Sonata n. 2 op. 100; Schnittke: Sonata n. 1

In collaborazione con GOG - Giovine Orchestra Genovese

 

domenica 7 luglio

Pomeriggio

Visite Guidate “La Genova di Paganini”

 

Sera

Teatro Carlo Felice

Concerto

Orchestra del Teatro Carlo Felice

Direttore: Riccardo Minasi

Violino solista: Vadim Repin

J.Sibelius: Concerto per violino op.47 / L.van Beethoven: Sinfonia n.3 “Eroica” 

 

 

Niccolò Paganini (Genova, 27 ottobre 1782 – Nizza, 27 maggio 1840)

 

 

LA FIRMA AROMATICA DEI VINI TEDESCHI

 

Presentata la seconda parte dello studio sulla caratterizzazione aromatica della Valpolicella, che ha chiarito per la prima volta scientificamente il meccanismo che definisce la territorialità di un vino. Riconosciuta la capacità di Tedeschi di custodire ed esaltare nei suoi vini ‘il senso del luogo di origine’. I risultati di 7 anni di ricerca raccolti in un libro.

Fruttato, balsamico, speziato/pepato, speziato dolce: sono queste le quattro grandi dimensioni olfattive individuate per i vini della Valpolicella grazie allo studio voluto dalla famiglia Tedeschi e presentate oggi in un incontro organizzato a San Pietro in Cariano al Polo Universitario San Floriano.

La ricerca, raccolta in un libro, è stata realizzata dal prof. Maurizio Ugliano, docente di Tecnologie e processi enologici e Wine identity and typicality presso il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona ed esperto di composizione aromatica dei vini, della loro longevità e dello sviluppo di pratiche di vinificazione finalizzate al potenziamento della tipicità aromatica.  

“Con la mia famiglia – spiega Riccardo Tedeschi - ci siamo sempre impegnati nel sostenere e promuovere progetti che approfondissero la conoscenza del nostro territorio, per poterlo esaltare in vigna e in cantina e per poterlo valorizzare presso i consumatori. La collaborazione con il prof. Ugliano è cominciata nel 2017, con una ricerca sulla caratterizzazione aromatica delle varietà d’uva della Valpolicella, i cui risultati sono stati presentati nel 2021. Ora, con questo nuovo step, viene descritta ‘scientificamente’, la ‘firma aromatica’ dei nostri cru. A raccontarla ci ha aiutato con una prefazione sul libro e in conferenza Jamie Goodie, con la sua competenza e le sue doti di comunicatore”.  

Goodie, scrittore di vino, oratore e conferenziere di fama internazionale, editorialista del quotidiano britannico The Sunday Express e collaboratore  di The World of Fine Wine e di Wine&Spirit, ha accolto con entusiasmo i risultati dello studio: “Diamo grande valore al concetto di terroir, come insieme di terreno, clima, fattore umano perché percepiamo le differenze tra i vini durante l’assaggio, ma non c’era ancora una spiegazione scientifica che ne chiarisse il meccanismo. Ora finalmente  iniziamo ad avere risposte scientifiche, che a loro volta sollevano una serie di nuove domande, che premiano la famiglia Tedeschi e invitano a proseguire questo studio”.

Un primo passaggio fondamentale dello studio ha riguardato la definizione delle caratteristiche olfattive dei vini ottenuti dalle principali uve del territorio, ossia Corvina e Corvinone, il cui assemblaggio è alla base dell’equilibrio e della complessità dei vini della Valpolicella. A grandi linee, vini ottenuti in purezza da Corvina si caratterizzano per una maggior intensità del carattere di frutti rossi e delle note floreali, mentre nel caso dei vini Corvinone risultano maggiormente presenti i composti associati a note vegetali e speziate.  

  

“Si tratta quindi di due profili alquanto complementari nella costruzione stilistica dei vini della Valpolicella, nei quali accanto alle note fruttate, caratteristiche dei vini rossi, sono presenti aromi floreali, di spezie dolci, pepe e tabacco”, spiega Ugliano.

Sottolinea Ugliano che “l’approccio sperimentale adottato si è basato sulla combinazione di una strategia di vinificazione altamente riproducibile e su una serie di analisi chimiche avanzate, che hanno permesso di dimostrare, su vini di cinque diversi vigneti Tedeschi – Monte Olmi, La Fabriseria, Maternigo (Anfiteatro, Barila, Impervio) - nel corso di tre annate consecutive, l’esistenza di quello che abbiamo chiamato ‘il senso del luogo di un vino’, vale a dire la sua capacità di trasmettere una gamma unica di sensazioni olfattive e stimoli che, nel loro insieme, sono altamente rappresentativi dell’ambiente in cui le uve vengono coltivate”.  

In particolare, i cinque vini dei cinque differenti vigneti hanno evidenziato una notevole diversità tra loro nel profilo aromatico e in annate consecutive, definendo tali caratteristiche come veri marcatori molecolari dell’identità di ciascun vino e quindi del suo senso del luogo. Terpeni con attributi floreali e balsamici così come il dimetil solfuro, potente composto aromatico con note di tartufo, sono al centro del senso del luogo dei vini La Fabriseria, soprattutto per la varietà Corvina. Differente il Monte Olmi, caratterizzato da un profilo unico di esteri aromatici fruttati e terpeni agrumati, mentre i vini della tenuta Maternigo sono caratterizzati da norisoprenoidi con caratteri di frutta matura e benzenoidi associati alle spezie dolci, in particolare per l’uva Corvinone.  

Dalla ricerca è inoltre emerso che, contrariamente alla credenza comune, questo pool di sostanze odorosamente attive non comprende solo composti che derivano direttamente dall’uva, ma anche altri composti ‘nascosti’ scaturiti dalle complesse reazioni chimiche e biochimiche che si instaurano nel corso della fermentazione. Un’altra componente chiave è l’invecchiamento, durante il quale potenti composti odorosi fortemente influenzati dal vitigno e dall’ecosistema del vigneto di provenienza si accumulano, contribuendo ulteriormente all’espressione del senso del luogo del vino.

“Sebbene in una certa misura influenzate dall’appassimento e dalla vinificazione, queste caratteristiche sono risultate presenti sia nei vini in stile Valpolicella che in quelle in stile Amarone, attestando il potenziale dei cru di Tedeschi di esprimere l’enorme diversità dei luoghi della Valpolicella al di là delle pratiche di vinificazione”, è la conclusione di Ugliano al suo studio.

 

Lucia Boarini

PASTA ITALIANA, NASCE IL DISCIPLINARE PER AUTOREGOLAMENTARE I CLAIM VOLONTARI

I PASTAI: "È UN IMPEGNO A DARE INFORMAZIONI SEMPRE PIÙ CHIARE AL CONSUMATORE”

 

 Nel 1967, con la "Legge di purezza”, i produttori italiani hanno fissato i parametri che, ancora oggi, permettono alla pasta italiana di essere la migliore al mondo. Oggi i pastai di Unione Italiana Food rinnovano questo impegno per la qualità e la trasparenza adottando un Disciplinare sui claim di comunicazione pubblicitaria, a tutela dei consumatori e a garanzia della qualità della pasta italiana. Un percorso volontario con cui i pastai italiani si impegnano a dare informazioni sempre più chiare, obiettive, trasparenti e rigorose, oltre che in linea con la normativa in materia pubblicitaria ed autodisciplinare

 

Cinquantasette anni fa, con la Legge di Purezza i produttori italiani di pasta hanno fissato i parametri che, ancora oggi, permettono a Spaghetti & Co. di essere i migliori al mondo, determinando gli standard qualitativi e i criteri ai quali ci si deve attenere per la loro produzione: l'obbligo di impiegare esclusivamente grano duro nel rispetto di precisi parametri analitici, quali umidità, proteine ed acidità e definendo puntualmente le denominazioni di vendita del prodotto, in base a precisi parametri di riferimento. Oggi i pastai di Unione Italiana Food rinnovano l'impegno per la qualità e la trasparenza adottando un Disciplinare per la autoregolamentazione dei claim volontari utilizzati nella comunicazione pubblicitaria della pasta: un percorso volontario con cui i produttori italiani di pasta si impegnano a fornire al consumatore informazioni sempre più chiare.

Proposto e approvato all'unanimità dai produttori di pasta di Unione Italiana Food, con riferimento anche alla pasta a denominazione tutelata, obiettivo del Disciplinare è quello di garantire una comunicazione sulla pasta imparziale, trasparente e rigorosa. Il documento fornisce indicazioni sui claim di natura volontaria utilizzati nella comunicazione pubblicitaria della pasta, per assicurare che il contenuto dei messaggi sia non solo conforme alla vigente normativa europea, nazionale ed autodisciplinare in materia di corretta e leale comunicazione pubblicitaria, ma anche alla normativa in tema di claim etici che stabiliscono un'implicazione sociale sul consumo di un prodotto, o una correlazione tra l'acquisto di un prodotto e la sua positiva ricaduta sociale*. 

DAGLI INGREDIENTI AL PROCESSO PRODUTTIVO, LE CATEGORIE DEI CLAIMS DEL DISCIPLINARE

Dalle caratteristiche organolettiche e nutrizionali della pasta e delle materie prime impiegate ai diversi metodi di produzione, fino ai formati funzionali ai condimenti e alle ricette, ogni claim pubblicitario utilizzato per promuovere la pasta deve sempre ispirarsi ai principi di onestà, veridicità e correttezza con affermazioni verificabili, non ingannevoli, che garantiscano un valore aggiunto ancora presente al momento dell'acquisto e del consumo, basate su dati scientifici pertinenti o certificazioni di autorità pubbliche e coerenti con la normativa applicabile. I consumatori, infatti, devono poter compiere la propria scelta commerciale in maniera libera e consapevole. Qui di seguito le categorie di claim su cui si è concentrata l'attenzione del disciplinare:

  • Ingredienti (grano duro, semola o acqua): caratteristiche della materia prima utilizzata come origine o antichità e specie varietale.
  • Prodotto (pasta): caratteristiche della pasta e/o suoi aspetti qualitativi come tenuta in cottura, tenacità, colore.
  • Processo produttivo: caratteristiche di processo relative alla materia prima e alla pasta come la macinazione, la decorticazione e la lavorazione del grano così come fasi, processi e tecniche di produzione della pasta.
  • Definizione di "Artigianalità” riferita alla pasta
  • Sostenibilità: sostenibilità/circolarità del processo produttivo, dal campo alla tavola o in una specifica fase del processo produttivo.
  • Riciclabilità e sostenibilità degli imballaggi
  • Sicurezza alimentare del prodotto: vanto in merito all'assenza di uno o più contaminanti o fitofarmaci.
  • Proprietà nutrizionali: sono quelle indicazioni che sottintendono che un alimento abbia particolari proprietà nutrizionali benefiche, dovute al contenuto di uno o più nutrienti, come ad esempio "fonte di fibra”.
  • Riduzione di rischio di una malattia: tali indicazioni fanno riferimento all'esistenza di un rapporto tra una categoria di alimenti o dei relativi componenti e un beneficio per la salute.

"Questo disciplinare è un'ulteriore conferma del nostro impegno a garantire al consumatore informazioni sempre più chiare - commenta Margherita Mastromauro, Presidente dei Pastai Italiani di Unione Italiana Food -. Un percorso di natura volontaria che i pastai italiani hanno voluto intraprendere per rafforzare l'immagine della pasta italiana e a valorizzarne la produzione, da sempre simbolo di qualità, grazie all'impiego esclusivo di semola di grano duro, alla selezione ed alla sapiente miscelazione dei migliori grani duri e ad una lunga tradizione produttiva unita ad anni di ricerca tecnologica e sperimentazione. Questa tradizione è diventata legge 57 anni fa. Per difendere e tutelare un prodotto baluardo della tradizione italiana, che continua a riscuotere successi a livello nazionale e internazionale, oggi rinnoviamo l'impegno garantendo una comunicazione sulla pasta obiettiva, trasparente e rigorosa affinché il consumatore possa compiere la propria scelta d'acquisto liberamente e consapevolmente”.

ENTI TERZI AUTOREVOLI (ETA) E GRUPPO DI LAVORO (GDL) A GARANZIA DELLA CONFORMITÀ

 Con l'obiettivo di assicurare terzietà, competenza e scientificità alle scelte che la categoria assume in relazione all'utilizzo delle varie tipologie di claim, il settore ha demandato la valutazione della conformità del Disciplinare ad Enti Terzi autorevoli (ETA), individuati tra persone fisiche e/o enti pubblici o privati, purché indipendenti rispetto agli Associati e alle loro associazioni. Si tratta di Enti Terzi che abbiano un elevato grado di conoscenza e preparazione tecnico scientifica in materia legale, nutrizionale, di ricerca e sviluppo e di processi produttivi di paste alimentari.

 

*Panorama Normativo:

-Normativa in tema di claim etici - Regolamento UNI/ts17033; PdR 102:2021);

-Normativa in materia pubblicitaria – Codice del Consumo, Codice di autodisciplina pubblicitaria e disciplina specifica del settore Reg.ti UE 1924/06 sulle allegazioni nutrizionali e salutistiche e 1169/11 in materia di informazione al consumatore, DPR 187/2001 sulla produzione e commercializzazione delle paste alimentari e circolari e note ministeriali dei principali Dicasteri di riferimento per il Settore, quali MISE, MIPAAF e MINSALUTE;

-Normativa relativa alle indicazioni nutrizionali e di salute – Regolamento UE n.1924/2006 e n.907/2013, su condizioni di utilizzo e autorizzazione per nuovi claim; Regolamento n.432/2012 riguardo claim sulla salute diversi da quelli relativi alla riduzione dei rischi di malattia e allo sviluppo e salute dei bambini; Regolamento n.1169/2011 sugli obblighi di chiarezza e trasparenza delle regole informative e un'etichettatura comprensibile;

-Misure di carattere nazionale – DPR n.187/2001 (come modificato con DPR n.41 del 2013) in materia di produzione e commercializzazione di sfarinati e paste alimentari con indicazioni su pasta, sue denominazioni, sostanze organiche e standard minimi da rispettare;

-interventi dei Ministeri di riferimento per il settore alimentare (il MISE in particolare), come la circolare 168 del 2003)

 

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Claudia Cantonetti 

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