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Recensioni

WINE&MUSIC 2017 A CASTELNUOVO MAGRA

Degustazione di olio extravergine DOP Riviera Ligure nella storica “Mostra del Tigullio” di Chiavari

 

Chiavari, città carica di storie mediterranee e di antiche istituzioni. Spicca la Società Economica ed un impegno continuo per la Liguria di Levante. Non sfugge il ruolo nell’organizzazione della Mostra del Tigullio, giunta alla 158ma edizione. Una sicurezza e un concorso di pubblico assicurato e tradizionale. L’edizione di quest’anno vede la compartecipazione organizzativa di Legambiente. Dal 22 al 25 giugno si susseguono gli appuntamenti di rilievo, concentrati attorno al tema focale dell’evento, il mare. Del resto, siamo a Chiavari, centro capitale della marineria ligure. Sabato 24 giugno, nel quadro della tematica “Il mare e lo spettacolo del mare” alle ore 11 si svolgerà l’incontro #cibiditerraedimare. Un incontro con gli operatori della pesca e non solo. Fra i partecipanti c’è Francesco Bruzzo, capo panel della Camera di Commercio di Genova per l’olio extravergine di oliva, il quale definisce i termini dell’incontro: “Vorremmo far emergere la tipicità, il territorio, attorno a tematiche come gli aromi con la cucina di pesce e le peculiarità dell’olio DOP Riviera Ligure entro tutto il contesto, tra l’altro con l’apporto di uno chef come Alessandro Dentone”. Per questo, a termine dell’incontro, la preziosa competenza di Francesco Bruzzo sarà protagonista con una degustazione guidata di olio extravergine di oliva DOP Riviera Ligure, attività sempre più richiesta in un contesto in cui il pubblico desidera avvicinarsi alla conoscenza sempre più approfondita del prodotto olio. In tal senso sarà possibile comprendere la differenza tra olio a denominazione d’origine controllata, come il DOP Riviera Ligure e prodotti generici, privi di riferimento al territorio, alle cultivar o ad un gusto specifico e distintivo.

Alessandro Giacobbe

 

24A EDIZIONE DEL VERBIER FESTIVAL

 



Dal 21 luglio al 6 agosto 2017
Verbier, Svizzera

Cartella stampa e foto scaricabili da: www.studioesseci.net

La grande musica classica sulla vetta delle Alpi con 56 concerti, 320 musicisti e 100 masterclass. Sarà un’estate sotto il segno del pianoforte e del violoncello con ospiti considerati tra i più grandi virtuosi del momento, sulla scena de les Combins e de l’Eglise di Verbier. Si inizia il 21 luglio con Salomé per la direzione di Charles Dutoit.

www.verbierfestival.com


Quest’estate, i più grandi solisti internazionali e alcuni tra i giovani musicisti più promettenti della loro generazione si ritroveranno a Verbier, dal 21 luglio al 6 agosto 2017, per la 24a edizione del Verbier Festival. Vi proponiamo alcuni momenti di spicco di questa edizione 2017.
Per l’apertura del festival, Charles Dutoit dirigerà la Salomè in forma di concerto, mentre Esa-Pekka Salonen sarà sul podio per Elektra, due opere di Richard Strauss.
Il pianoforte avrà un posto d’onore, con una decina di artisti emblematici come András SchiffBarry DouglasRichard GoodeNikolaï LuganskyEvgeny KissinVladimir FeltsmanYefim BronfmanGrigory SokolovMikhaïl PletnevSergei BabayanYuja Wang e Daniil Trifonov. E ci saranno anche astri nascenti come Lucas DebargueGeorge Li, o il pianista svizzero Francesco Piemontesi.
Il Verbier Festival accoglierà i massimi interpreti del violino, con Joshua BellRenaud CapuçonJanine JansenLeonidas Kavakos e Vadim Repin.
Gli artisti si esibiranno anche in combinazioni mai sperimentate prima, in occasione delle Rencontres inédites.

Quest’anno, il Verbier Festival ospiterà tre giovani direttori d’orchestra sul podio della Salle des Combins: Joshua WeilersteinLahav Shani e Santtu-Matias Rouvali.
E ci saranno anche altri musicisti promettenti, come Pablo FerrandezJi Liu, il sedicenne Daniel LozakovichEdgar Moreau, o Dan Zhu.
La Verbier Festival Orchestra eseguirà la Sinfonia N°9 di Mahler sotto la direzione di Gianandrea Noseda, e Vita d’eroe per la bacchetta di Antonio Pappano, al suo grande ritorno a Verbier dopo 19 anni di assenza.

Il Festival sarà costellato di numerosi eventi speciali. In particolare, l’anniversario dei Solisti di Mosca o la serata in cui Leonidas Kavakos avrà “carta bianca”, il concerto di Pink Martini con China ForbesThomas Quasthoff e il suo trio jazz e il pianista jazz cubano Chucho Valdés con il suo Quintetto.
Charles Dutoit riveste per l’ultimo anno il ruolo di Direttore Musicale della Verbier Festival Orchestra. Il Verbier Festival ci tiene a ringraziarlo per la qualità del lavoro svolto in tutti questi anni.

Formazione musicale
Leader nell’educazione dei giovani, il Verbier Festival accoglierà quest’estate 260 giovani, nell’ambito dei suoi programmi di formazione: l’Academy, la Verbier Festival Orchestra, la Verbier Festival Chamber Orchestra e la Verbier Festival Junior Orchestra.

Novità per ogni genere di pubblico
Il Verbier Festival si apre a una platea più vasta e propone ben 12.000 posti a 50 CHF o meno per i melomani, un pass Giovani per i minori di 16 anni o di 26 anni, un pass week-end e un ricco programma di attività gratuite e pedagogiche.
Dopo i concerti, sarà disponibile inoltre un servizio navetta tra Verbier e la stazione ferroviaria di Martigny per agevolare gli spostamenti dei frequentatori del festival.
Una nuova identità visiva permetterà di coinvolgere il pubblico più ampio nell’Esperienza Verbier: incontri fra artisti, fra generazioni, fra artisti e pubblico, in uno scenario naturale straordinario.
« Anche quest’estate, ho voluto riunire attorno a un repertorio d’eccezione i più grandi interpreti, che sono certo affascineranno il pubblico, insieme ai giovani musicisti più interessanti. Con tutta l’équipe del Verbier Festival, ci siamo impegnati per condividere la nostra passione per la musica. Vi do appuntamento il 21 luglio, alle 19, a Verbier! » 

Martin T:son Engstroem, Fondatore e Direttore generale del Verbier Festival.

Il Verbier Festival ringrazia gli Amici del Verbier Festival, gli Sponsor Principali, la Banca Julius Baer, Nespresso e la Fondazione Neva per il loro sostegno 

La biglietteria online è accessibile 24 ore su 24.
Per maggiori informazioni sul Verbier Festival, consultare il dossier online nella sezione del sito dedicata alla stampa (Espace Presse)www.verbierfestival.com

Ufficio stampa per l’Italia
Studio ESSECI – Sergio Campagnolo
Tel. 049 663499
Referente: Roberta Barbaro – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio stampa Verbier Festival:
Sarah Turin, +41 796064112, 
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IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO E' INTERVENUTO STAMANI AL FORUM NAZIONALE VITIVINICOLO ORGANIZZATO DALLA CIA

Vino: Busi (Consorzio Chianti) “Le nostre aziende? più che il clima le uccide la burocrazia.” 

“Manca ancora un sistema italiano del settore in grado di riunire tutto il Made in Italy per renderci ancora più competitivi nel mercato globale”

“ A preoccuparci, prima ancora degli ingenti danni climatici che possono coinvolgere le nostre colture, è un sistema burocratico contro cui ci dobbiamo scontrarci quotidianamente. Un freno per la nostra economia e per le nostre aziende che soccombono sotto i colpi di insostenibili procedure. Non dobbiamo mai dimenticarci che l'80% delle nostre aziende è rappresentato da piccole e medie imprese che hanno bisogno di snellezza e velocità, sono aziende che non hanno uffici commerciali, né uffici di amministrazione, sono aziende dove è l'imprenditore stesso ad assolvere tutti questi compiti e quindi dobbiamo venire incontro alle loro esigenze riducendo quello che è il sistema burocratico.” E' quanto dichiarato da Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti in occasione del Forum Nazionale vitivinicolo della Cia - Agricoltori Italiani organizzato oggi a Montepulciano.

“In questo momento il Chianti sta vivendo una fase di importante riconoscimento sui mercati internazionali – ha spiegato Busi - e per noi questo è significativo visto che il 70% della nostra produzione è destinato all'export. Questo riconoscimento significa avere una riqualificazione di quelli che sono i nostri prodotti sia dal punto di vista dell'immagine che del prezzo.”

 

“In un quadro che ci impone di guardare con sempre maggiore interesse ai mercati mondiali, manca però ancora un sistema italiano - prima ancora che regionale - in grado di riunire tutto il Made In Italy del mondo vitivinicolo e metterlo in grado di lavorare insieme sui mercati internazionali. Abbiamo un potenziale da tutti riconosciuto – conclude Busi - che non dobbiamo sprecare solo perché è ancora lontano il concetto di 'fare squadra'. Se prima lavorare da soli è sempre stata la regola, oggi rappresenta un lusso che non possiamo più permetterci.”

Lorenzo Galli Torrini

Il presidente Giovanni Busi

 

 

low Food Italia e Foodscovery partner per la digitalizzazione delle piccole imprese agricole e alimentari italiane 

 

 

 

Immaginate che i produttori di piccola scala di prodotti dei Presìdi Slow Food, e non solo, abbiano a disposizione un software per entrare a far parte di un ampio mercato virtuale e allargare così il loro raggio d’azione in tutta Italia e anche oltre i confini nazionali. Un software capace anche di assisterli nella gestione del magazzino e nelle principali incombenze amministrative collegate alla logistica e alla commercializzazione dei loro prodotti: questa è la piattaforma Foodscovery, che grazie alla collaborazione con Slow Food Italia presenta un nuovo programma per acquistare facilmente formaggi, salumi, pesce, carne, olio, vino e dolci. «Oltre a digitalizzare le imprese agricole e alimentari di piccola scala, garantendo per chi acquista un rapporto diretto con il produttore (saltando così i passaggi della distribuzione tradizionale), l’accordo con Foodscovery fornirà anche ai ristoranti e ai negozi uno strumento utilissimo per approvvigionarsi dai produttori dei Presìdi Slow Food e da altri produttori di qualità, facilitandone così la logistica e la spedizione, spesso complicata proprio per queste piccole realtà», spiega Roberto Burdese, Consigliere delegato di Slow Food Promozione.

 

Scegliendo direttamente sul sito dall’ampio catalogo a disposizione, si ricevono le eccellenze regionali direttamente a casa propria con un solo click, mettendosi direttamente in contatto con il produttore. Tutte le informazioni su www.foodscovery.it

 

«Siamo molto orgogliosi di questa collaborazione con Slow Food Italia, che premia l’ottimo lavoro fatto in questi anni di avviamento del nostro progetto, e che potrà generare molti vantaggi per le piccole realtà produttive, in linea con lo scopo per cui è nata Foodscovery, ovvero scoprire, supportare e rendere accessibili a chiunque e ovunque specialità gastronomiche locali al fine di assicurarne la continuità produttiva e la sostenibilità economica» sottolinea Fabio Di Gioia, CEO Foodscovery.

 

Slow Food Italia e Foodscovery si sono presentati in pubblico per la prima volta a Torino, lo scorso 15 maggio, nel centro congressi Torino Incontra della Camera di Commercio. Si è scelto di partire simbolicamente dalla città di Terra Madre Salone del Gusto e dallo spazio che nel 2016 ha ospitato Food Mood, l’area dedicata al B2B del grande evento torinese. Nei prossimi mesi il tour toccherà altre Regioni italiane ma già sin da ora i produttori possono contattare i referenti di Slow Food e Foodscovery per avere maggiori informazioni e verificare la possibilità di aderire alla piattaforma.

 

«Con Foodscovery abbiamo deciso non solo di fornire un supporto alla digitalizzazione delle piccole imprese, ma anche un sostegno a uno dei progetti più importanti di Slow Food: il 5% del fatturato generato grazie alla nostra collaborazione verrà infatti investito nella realizzazione di nuovi Presìdi Slow Food, per tutelare produzioni a rischio di estinzione che sono parte del grande patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Si parte con la riapertura del Presidio calabrese del pecorino del Monte Poro, formaggio a pasta cruda di latte ovino a volte miscelato con piccole quantità di latte caprino, prodotto ancora seguendo le tecniche tradizionali» conclude il segretario generale di Slow Food Italia, Daniele Buttignol.

 

Ufficio stampa Slow Food Italia

Alessia Pautasso

Tel: 0172 419 754 

E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

“Assaggi d’infinito” per “In festa con Giacomo”

Recanati

Fiorella Mannoia, Vittorio Sgarbi, Piergiorgio Odifreddi, Tullio Solenghi. Tutti a Recanati per la festa del giovane favoloso!

Per il Grand Tour delle Marche proposto da Tipicità ed ANCI Marche, arriva “In festa con Giacomo. I giorni del giovane favoloso”, alias il grande Giacomo Leopardi.

Dal 30 giugno al 2 luglio la città di Recanati propone un’esperienza realmente unica: festeggiare un’ideale “compleanno” del genio, mai fuori moda ed anzi sempre più attuale, adorato dalla new generation!

L’infinito è la chiave di lettura del lungo e caleidoscopico fine settimana, in puro spirito leopardiano. Dalla matematica alla musica, dalla gastronomia alla poesia, passando per la filosofia, tutte le “corde” della speculazione, della scoperta e dei sensi sono sollecitate nella “città-set” che ospita anche la mitica Piazzuola del Sabato del Villaggio.

  

 Nel Chiostro di Sant’Agostino, conosciuto per la presenza del campanile che ispirò il giovane Giacomo nella poesia “Il passero solitario”, l’1 ed il 2 luglio Tipicità propone un inedito percorso del gusto animato da produttori creativi, veri interpreti del genius loci. Sarà possibile assaggiare le golosità del “pastaro”, gli “hamburger di marchigiana”, le vere “olive all’ascolana”, le “Bollicine del vigneto Marche”, ma anche il gelato così caro al poeta recanatese.

Il 2 luglio alle 19 va in scena Le prelibatezze del giovane favoloso, uno show cooking unico nel suo genere, che propone una creativa rivisitazione delle specialità predilette da Giacomo Leopardi attraverso le performance del “visiting chef” Silver Succi, del Quartopiano Restaurant di Rimini, accanto a Barbara Settembri ed Alessandro Campetella del gruppo “chef in movimento”, ideato dall’Accademia di Tipicità dopo il sisma.

Sempre domenica 2, appuntamento con Cibo, cultura e Made in Italy, talk show con Gioacchino Bonsignore, caporedattore del TG 5, insieme a personaggi che con la loro esperienza si proiettano quotidianamente verso l’Infinito!

“In festa con Giacomo” prevede tantissimi altri appuntamenti. Dagli infiniti spazi della matematica, con Piergiorgio Odifreddi, all’incontro con Vittorio Sgarbi che presenta “Leopardi-Lorenzo Lotto”, dal concerto di Fiorella Mannoia alle danze ed ai balli della “sera del dì di festa” in caratterizzazione ottocentesca, fino al Decameron interpretato da Tullio Solenghi.

Il programma completo dell’evento e, più in generale, le proposte “esperienziali” del Grand Tour delle Marche sono consultabili sulla piattaforma www.tipicitaexperience.it, che offre l’opportunità di crearsi un proprio menù di visita su misura. 

 

Alberto Monachesi

VITICOLTURA EROICA, ESEMPIO DEL PAESAGGIO SOSTENIBILE IN TUTTA EUROPA. I CONEGNI DI CHIOMONTE (TO) E COPENAGHEN

 

 

 

 

Il Cervim presente a due eventi nei giorni scorsi: Chiomonte e Copenaghen

Il presidente Gaudio ha illustrato l’attività Cervim all’assemblea generale Uniscape

 

Giorni intensi per il Cervim, con partecipazioni ed interventi in numerosi eventi in Italia ed all’estero. Il ‘Centro’ per la viticoltura montana (Cervim) ha infatti partecipato all’evento dedicato alla viticoltura e alle agricolture di montagna, che si è tenuto a Chiomonte (Torino) nei giorni scorsi. Un momento di approfondimento che è stato organizzato dall’Associazione Chiomonte ImprenD’Oc, in collaborazione con il Consorzio di Tutela e Valorizzazione Valsusa Doc. 

 

E’ stata la prima edizione e si è tenuta nel cuore della viticoltura eroica Valsusina, con la partecipazione per il Cervim di Stefano Celi, membro del CdA. «Si è parlato di esperienze e problematiche comuni della viticoltura eroica – ha sottolineato Stefano Celi, del Cervim –, è stato un importante momento di condivisione con i produttori vitivinicoli della Val di Susa, con rappresentanti delle istituzioni e tecnici, in cui sono state illustrate le azioni che sta portando avanti il Cervim».   

 

E sempre negli stessi giorni il presidente Cervim Roberto Gaudio ha partecipato all'Assemblea Generale di UNISCAPE – il network delle Università europee del paesaggio - a Copenaghen. Nell’occasione Gaudio ha presentato il Cervim e le attività che vengono portate avanti, con un intervento incentrato sulla valenza paesaggistica della viticoltura eroica: «A livello normativo nazionale – ha detto Gaudio – abbiamo decreti e la legge sul vino, che rappresentano già un riconoscimento importante per i vigneti situati in alta quota e hanno una grande valenza paesaggistica con parametri fissati grazie al regolamento Cervim». La presentazione è avvenuta alla presenza di esperti e docenti universitari di tutta Europa che hanno mostrato grande interesse alla tematica.    

 

 

 

 

Foto - Da sx Roberto Garbati, Presidente di ImprenD'OC; Stefano Turbil, Consorzio Valsusa DOC; Vincenzo Gerbi, Dip. Scienze Agrarie, Università di Torino e membro CTS Cervim e Stefano Celi, membro CdA Cervim

 

 

Si chiama FROSE' ed è l'aperitivo Tuscan Style...

 

Happy Hour a base di Dogajolo Toscano Rosato 2016 Carpineto

e fa subito estate!

 

That's the summer cocktaila Eataly New York l'aperitivo ha il gusto della Toscana

 

Vino e cocktail non sono poi così lontani, anzi, alcuni celebri cocktail ne prevedono l'uso da sempre, vini bianchi per lo più e bollicine; la "new entry" del rosato, che vive una stagione piuttosto positiva, segna quindi forse anche una nuova tendenza che aggiunge gusto oltre che colore. 

"Fuori dall'Italia il rosé viene visto come l'alternativa della stagione calda per potersi godere un vino un po' più strutturato del bianco e ben freddo", ci ricorda Massimo D'Addezio, uno dei più noti barman sulla scena italiana, e non solo.

Eataly New York il Frosé lo propone unicamente col Dogajolo Toscano Rosato 2016 Carpineto. I vini della linea Dogajolo sono tra i più innovativi ad oggi prodotti da Carpineto, l'azienda icona della Toscana dei grandi vini: un'interpretazione originale di concepire il terroir toscano secondo uno stile moderno.

Il Dogajolo Rosato è un vino dalle caratteristiche floreali, in particolare rosa, mirto e fiore di vite, a cui non mancano i profumi fruttati come la mela, il ribes e la marasca. Sentori delicati ed eleganti. Giovane, dall'acidità spiccata, ma anche ampio e deciso, è un buon interprete del territorio, nuova tendenza della mixology più sofisticata quando fa uso dei vini.

Il Frosé è in menu da una settimana ad Eataly e ci rimarrà almeno per tutta l'estate perché è il drink che piace di più in questa stagione, a New York come a Miami, ma anche a Londra presso il cocktail bar della Beaufort House dove è stato lanciato. Grande successo tra gli under 40, piace moltissimo soprattutto alle giovani donne per il rito dell'happy hour.

Il nome Frosé, viene da frozen rosé. Fresco, vivace, easy, cool, con una parola sola. E per quanto impazzi in molti locali d'oltreoceano, i più snob amano preparlo a casa, abitudine ben più chic. La versione newyorchese prevede vodka, Dogajolo Rosato 2016, liquore alla pesca, purè di fico d'India e succo di pompelmo. 

Chi però il Frosé lo interpreta by himself opta per una ricetta più easy e probabilmente anche più estiva: unire il Dogajolo rosato con succo di limone, zucchero e fragole, poi metterlo in freezer per sei ore e servirlo guarnito con foglie di menta. 

E ancora Massimo D'Addezio: "il cocktail lo preferisco nella versione più semplice ma di grande effetto organolettico, visto che si fa macerare la frutta nel vino, quindi gli aggiungiamo profumi primari e non un ulteriore liquore e il pompelmo che rischia di schiacciare tutto il resto. Il succo di limone è molto mediterraneo e quindi perfetto in questa occasione ma anche il lime meno aggressivo e addirittura del succo di yuzu sarebbero magnifici. Quasi quasi me ne preparo uno..!"

Ottimo da solo, magari sulla spiaggia vista tramonto o su una terrazza in città, ancor meglio a bordo piscina tra i vigneti immersi nelle dolci colline toscane. E considerato che la gradazione alcolica non è alta, e che i sentori sono delicati ed eleganti è l'ideale anche in abbinamento al food come sempre più spesso capita, in particolare per accompagnare dei finger food di crudi di pesce o di carni rosa. Perfetto con qualcosa di leggermente speziato e un tocco di pepe nero. O perchè no, semplicemente con una merenda a base di formaggi e salumi, come Tuscan Style esige... a proposito d'interpretazione del territorio!

 

 

 

 

CARPINETO, consolidata azienda vitivinicola toscana,dal 1967, quando l'azienda fu fondata,ha decuplicato la superficie dei vigneti, da 20a oltre 200 ettari, per oltre 500 chilometri complessivi di filari, articolati su cinque Tenute o Appodiati: Montepulciano, Montalcino, Gaville (Alto Valdarno), Dudda (Greve in Chianti) e Gavorrano.

 

Tra le top 100 di Wine Spectator, premiata in particolare per alcuni vini icona come il Vino Nobile di Montepulciano Riserva(26° posto con un punteggio di 93/100)l'azienda ha una produzione che copre tutti i grandi rossi della Toscana.

 

Era il 1967 quando le famiglie Sacchet e Zaccheo fondarono la Carpineto col proposito di produrre il migliore Chianti Classico che il “terroir” potesse offrire. Una rivoluzione vera per quei tempi.

Le due famiglie videro nella Toscana un enorme potenziale, dove poter produrre grandi vini di tradizione applicando le tecniche più all’avanguardia nei processi produttivi e aumentando gli standard qualitativi dell’epoca. 

 

Innovatori per vocazione, Sacchet e Zaccheo, insieme alle nuove generazioni, Caterina Sacchet, enologa, Elisabetta Sacchet, Francesca Zaccheo e Antonio Michael Zaccheo, hanno continuato a sperimentare, nel rispetto dei grandi valori storici della Toscana e di una qualità mantenutasu standard molto elevati, con l'obiettivo di tutelare non solo le caratteristiche dei vini ma anche l'ambiente.

 

Negli anni la Carpineto, che ha mantenuto l'assetto familiare, è cresciuta costantemente fino a diventare un brand dal successo internazionale,affermatasi per l'eccellenza dei suoi prodotti e molto ben posizionata all'estero con un export diretto verso oltre 70 Paesi, Canada e Stati Uniti in testa.

 

Tre linee di produzione e oltre 30etichette per una produzione complessiva di 3 milioni di bottiglie. Gran parte della produzione è data da vini delle più prestigiose DOCG della Toscana.Rossi per lo più,Riservedigrande struttura ed estratto, vini estremamente longevi.

 

Nata 50 anni fa dalla scommessa sui grandi territori vinicoli della Toscana e dal sogno di mettere insieme le 3 denominazioni più importanti della regione, Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, oggi è una realtà fortemente rappresentativa della migliore Toscana vitivinicola.

 

Carisma, stile, grande continuità qualitativa dei vini, riconoscimenti internazionali prestigiosi da scoprire sul territorio, nei vigneti delle 5 Tenute, o Appodiati, nei territori più vocati della Toscana.

 

 

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