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Recensioni

Civiltà del vino sul lago di Como

 
 
 
 
 

La prima opera che racconta le alterne fortune della viticoltura di uno fra i laghi più belli del mondo 
e che si propone come nuovo punto di avvio per credere nei valori dei vitigni di un territorio 
che dovrà essere rilanciato verso una nuova attenzione e credibilità.
Le bacche autoctone del lago di Como sono oggi oggetto di una nuova attenzione 
da parte di alcuni produttori coraggiosi e tecnicamente preparatissimi determinati nel far salire 
i valori di conoscenza e stima di questi vini. 
Fra questi lo stesso autore, Leo Miglio, personalità della fisica internazionale che, 
a latere della sua esistenza scientifica, ha da sempre coltivato la passione della terra e del vino. 
L’opera dunque ha in se più anime: una storica, una tecnica e l’ultima narrativo-biografica.

Il libro sarà presentato all'interno della rassegna
ASPETTANDO PAROLARIO
venerdì 19 maggio
alle ore 18
Saranno presenti 
Leo Miglio, autore
Diego Minonzio, giornalista
Spazio Parini
via Parini 6 Como
 
     
 
La prefazione
Mario Fregoni

In un pomeriggio dei primi anni ‘60, il professor Gianfranco Miglio, Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Cattolica a Milano, e il professor Giuseppe Piana, Preside della Facoltà di Agraria della stessa Università, con sede a Piacenza, si incontrarono per il consueto Senato Accademico in Piazza Sant’Ambrogio. Il professor Miglio, allora già un grande luminare scientifico, chiese al Piana chi si occupasse di viticoltura a Piacenza e venne fuori il mio nome, che risultò simpatico al professor Miglio perché abitante a Guardamiglio, milanese di nascita e lombardo di residenza. Al proposito, mi ricordo che non apprezzava il nome di Mezzolombardo, pur essendo terra di vini. Iniziò così un bellissimo rapporto con la famiglia Miglio, dapprima per il frutteto nella casa di Como, ma soprattutto per il vigneto di Domaso, paesino dell’Alto Lago da cui proveniva la sua famiglia, con la frequentazione della casa a lago, dato che l’odierna abitazione nella vigna a mezza costa ancora non esisteva e – conseguentemente – nemmeno la cantina, definita di “micro- vinificazione”, cioè sperimentale. (continua)
 
     
 
L'introduzione
Leo Miglio

Questo libro, frutto di una esperienza “operativa” ventennale e dell’interesse di una vita, ha avuto davvero una lunga gestazione, dal 2004 fino ad oggi: un po’ perché il mio lavoro in università mi ha sempre concesso pochi momenti liberi, un po’ perché la sperimentazione vitivinicola è continuata, assorbendo tutto questo tempo in lavori di campagna e di cantina, accumulando però al tempo stesso quella conoscenza, che ora travaso volentieri nelle pagine a seguire. Poi, dal 2008, ho solo accompagnato “virtualmente” le sperimentazioni di Emanuele Angelinetta, che ha rilevato le mie attività in un simpatico rapporto di “adozione”, e che mira a un prodotto di alta qualità, non sempre in linea con i miei canoni, ma più adatto a un pubblico di giovani amatori. Tuttavia, gli altri impegni istituzionali si erano accumulati in modo incontrollato e solo quest’anno, rimettendo in fila le priorità della mia vita a causa di accadimenti personali, come solo alle soglie dei sessant’anni s’è indotti a fare, ho deciso che no, non avrei potuto lasciare sospeso questo antico e ulteriore progetto.
(continua)
 
     
 
L'autore
Leo Miglio

Professore ordinario di Fisica della Materia presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano Bicocca e attuale Presidente di Eupolis Lombardia, Istituto Superiore di Ricerca, Statistica e Formazione della Regione. Per venti anni ha gestito un’azienda vitivinicola sperimentale, da lui fondata sui vigneti di famiglia, per lo studio e il recupero delle varietà autoctone del lago di Como.
 
     
 
Civiltà del vino sul lago di Como
Origini, esperienze e prospettive

autore: Leo Miglio
prefazione: Mario Fregoni
formato: 25x20 cm
pagine: 168
confezione: cartonato
prezzo: 28,00€
ISBN: 978-88-97202-99-8
editore: Cinquesensi

SOMMARIO
. Prefazione Mario Fregoni
. Introduzione
. Nel passato
. Nel territorio
. In vigna
. In cantina
. Sulla tavola
. Nel futuro
. Autobiografia vinicola
. Appendice I – Vigneti e vini lariani
. Appendice II – Scheda ampelografica Verdese
 
     
 
Cinquesensi Editore
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VINO. SCHENK ITALIAN WINERIES: NEL 2016 VOLA OLTRE I 108 MILIONI DI EURO (+7%) 57 MILIONI DI BOTTIGLIE VENDUTE. EXPORT A 80 MILIONI (+9,3%)


Simoni, AD Schenk: “La strada è quella giusta. Il consumatore sta premiando le nostre scelte”

Ora (BZ), 10 maggio 2017 – “Il 2016 è stato per noi un anno più che positivo – commenta Daniele Simoni, Amministratore Delegato Schenk Italian Wineries e i dati confermano che abbiamo intrapreso la strada giusta. Il forte legame col territorio, sempre più al centro del nostro percorso, unito all’impegno e alla professionalità di tutto il nostro personale, ha contribuito a rendere Schenk Italian Wineries un gruppo solido e strutturato, in grado di competere sul mercato esprimendo al meglio le potenzialità dell’Italia del vino attraverso prodotti che sempre più conquistano consensi nel mercato interno e all’estero. Prove tangibili sono, oltre agli ottimi risultati consolidati, anche il notevole riscontro ottenuto da parte di operatori del settore, buyer e distributori, nell’ambito delle recenti prestigiose vetrine mondiali Prowein e Vinitaly”.

Al 31 dicembre 2016, Schenk Italian Wineries ha registrato ricavi consolidati pari a 108,3 milioni di euro, in incremento del 7% rispetto ai 100,5 milioni registrati nell'esercizio precedente.

Significativi i dati di crescita dell'export (+9,3%), pari a 80,1 milioni di euro rispetto ai 73,3 milioni del 2015. L'export, che rappresenta il 74% del fatturato totale, risulta trainato soprattutto dalle ottime performance sia del mercato europeo, che di quello nordamericano (Stati Uniti e Canada). Bene anche il mercato domestico, dove Schenk Italian Wineries registra ricavi pari a 28,2 milioni rispetto ai 27,3 milioni al 31 dicembre 2015, con un incremento pari al 3,6%. In netta crescita anche il numero delle bottiglie vendute, che raggiungono i 57,3 milioni di unità rispetto al 31 dicembre 2015, quando erano pari a 55,2 milioni.

Schenk Italian Wineries ha da poco siglato un importante accordo di partnership strategica con CDA (Consorzio Distributori Alimentari), riferimento italiano nel comparto del beverage di primaria importanza focalizzato sul mercato Horeca, che conta 100 aziende associate, una rete di oltre 83 mila esercizi distribuiti su 104 provincie, circa 6000 brand gestiti e oltre 9,5 milioni di ettolitri distribuiti all'anno.

L’accordo di partnership strategica con CDA, ci darà la possibilità di penetrare in un segmento di mercato, quello Horeca, tra i più competitivi, ampliando ulteriormente il nostro business in modo capillare – prosegue l’Amministratore Delegato Daniele Simoni. Confidiamo infatti di chiudere il 2017 con una crescita a doppia cifra, continuando a raccogliere i frutti di un lungo percorso evolutivo che ci ha condotti fino ad oggi, grazie anche alle collaborazioni poste in essere dal nostro staff di agronomi ed enologi con produttori locali di alto livello, insieme all’acquisizione delle cantine Bacio della Luna a Vidor - Valdobbiadene (Treviso) nel 2011, e Lunadoro a Valiano di Montepulciano (Siena) nel 2016. Al momento stiamo inoltre vagliando ulteriori opportunità di espansione e alcuni progetti di acquisizione sono in fase di studio, opportunità queste che danno nuovo impulso al nostro progetto e ci permettono di guardare al futuro con fiducia”.

Continui investimenti in comunicazione hanno supportato i marchi a maggiore valore aggiunto, quali Lunadoro e Bacio della Luna. Nell'ambito di Vinitaly 2017, infatti è stata presentata la nuova linea di comunicazione di Schenk Italian Wineries, in particolare: il sito web corporate (www.schenkitalia.it) i siti web delle linee Bacio della Luna (web www.baciodellaluna.it) e Lunadoro (www.nobilelunadoro.it); le nuove etichette dei vini Bacio della Luna; i nuovi canali social delle aziende del gruppo (Instagram, Facebook, Twitter). Tutti questi nuovi strumenti daranno l’opportunità ad appassionati, operatori del settore o semplici curiosi, di avvicinarsi al mondo e alla filosofia di Schenk Italian Wineries, fatta di legame con la terra, passione e professionalità.

 
Claudia Arrighini
Press Office

 

BAROLO, BARBARESCO E FRANCIACORTA: LA FORZA DI TRE BRAND DI SUCCESSO PER UN MODELLO DI PROMOZIONE ALL’ESTERO

 SI INIZIA IN SVIZZERA LUNEDÌ 15 MAGGIO CON L’EVENTO AL PARK HYATT DI ZURIGO

Barolo, Barbaresco e Franciacorta, così diversi per tipologia di vino, ma al tempo stesso simili nell’impegno costante dei produttori per produrre un vino di qualità eccellente e per il legame con il territorio di origine, i due Consorzi hanno deciso di sfruttare forze e competenze acquisite in una strategia comune di promozione. Il punto di forza su cui si basa la strategia di questo progetto è l’unione dell’attrattività dei due brand per raggiungere risultati ancora più ambiziosi nell’export. Iniziative congiunte saranno sviluppate dalle tre Denominazioni che condividono lo stesso posizionamento e gli stessi obiettivi di vendita sfruttando competenze complementari

Come “fare sistema” per ampliare la conoscenza delle rispettive realtà all’estero e soprattutto in Svizzera, raccontando la cultura dell’eccellenza enologica italiana. 

“Franciacorta è il risultato della passione, della dedizione e della tenacia di persone che con sensibilità e lungimiranza hanno saputo creare novità e successo, riuscendo a sviluppare una Denominazione riconosciuta come uno dei migliori ambasciatori del Made in Italy, dall’elevata qualità e dalla spiccata personalità – afferma Vittorio Moretti, Presidente Franciacorta. Un successo che ora vogliamo portare anche all’estero dove l’aumento a doppia cifra del 2016 ci incoraggia a proseguire l’attività di penetrazione”.

“Il successo mondiale di Barolo e Barbaresco arriva da un combinazione di tradizione e innovazione – dice Orlando Pecchenino, presidente Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani – La creatività artigiana che incontra l’intraprendenza imprenditoriale, l’amore per il terroir che sa aprirsi al mondo. Ormai Barolo e Barbaresco toccano l’80% di export. Abbiamo scommesso sulle Menzioni Geografiche Aggiuntive, i “cru” delle due docg, angoli di collina che raccontano meglio la storia e le storie della viticoltura di Langa”.

Il progetto di promozione di Barolo, Barbaresco e Franciacorta è dedicato ai media e operatori attraverso azioni che si svilupperanno in Svizzera. 

Si parte con Zurigo lunedì 15 maggio 2017 nelle sale del Park Hyatt, un incontro al vertice dei grandi vini rossi delle Langhe e dei differenti Franciacorta per scoprire le tante sfaccettature del nebbiolo, che cresce nel cuore del Piemonte e del Metodo Classico lombardo. Le due denominazioni proporranno seminari di degustazione tenuti da esperti sommelier e offriranno inoltre l’opportunità di approfondire la cultura gastronomica italiana.

Ufficio stampa:

Fiammetta Mussio

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339 7552481

FESTA DELLA FOCACCIA DI RECCO

Ogni anno, la quarta domenica del mese di maggio

Martedì 16 maggio p.v. alle ore 11 saremo ospiti della Regione Liguria per illustrarVi l’evento dedicato alla Focaccia di Recco col formaggio IGP, occasione in cui ci farà piacere averVi presenti.

La storia ci dice che la focaccia col formaggio a Recco ha radici antiche, “rechelini doc” ed abili osti di allora, i cui eredi sono divenuti col tempo professionisti panificatori e ristoratori di oggi, hanno tramandato nel tempo una tradizione secolare che ha portato la focaccia di Recco col formaggio ad essere il prodotto gastronomico principe della città di cui porta il nomecostituendo motivo di grande attrazione per quel turismo enogastronomico che sempre più sceglie le proprie mete attratto da quanto di più tipico le località offrono.

Ogni anno, la quarta domenica del mese di maggio, la Città di Recco riserva grandi festeggiamenti a questo grande prodotto, che con lottenuta tutela europea è entrata nellOlimpo della produzione agroalimentare europeadiventando uno dei prodotti deccellenza che rappresentano l’Italia nel mondo”. La Registrazione definitiva della FOCACCIA DI RECCO COL FORMAGGIO da parte della Comunità Europea fra le Indicazioni Geografiche Protette, ha regalato alla Liguria la quarta certificazione alimentare europea.

www.focacciadirecco.it

 
Bernini Daniela
Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio
 
 

IL 13 E 14 MAGGIO TORNA NIZZA È BARBERA

DUE GIORNI DI FESTA A NIZZA MONFERRATO CON 51 PRODUTTORI, CIBO DI STRADA, OSPITI I CRU DEL RODANO E L’ALTA LANGA. VERTICALE DELLE MIGLIORI ANNATE DEL NIZZA DOCG. 

A Nizza Monferrato, nel cuore astigiano del Patrimonio Unesco di vigneti, maggio si tinge di rosso con Nizza è Barbera, due giorni di festa sabato 13 e domenica 14 maggio dedicati alla Barbera d’Asti docg e al Nizza docg.

La manifestazione è organizzata da Comune di Nizza Monferrato e Enoteca Regionale di Nizza in collaborazione con Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, l’Associazione Produttori del Nizza, Astesana Strada del Vino e l’Associazione commercianti di Nizza. Ha il patrocinio della Regione Piemonte, Provincia di Asti e Camera di Commercio di Asti.  

Al Foro Boario 51 produttori daranno vita al Barbera Forum: degustazioni e abbinamenti con le proposte dei Consorzi della Robiola di Roccaverano e del Salame cotto del Monferrato. Per tutta la città, ristoranti, locali e negozi lanciano sabato a cena e domenica a pranzo con proposte locali di cibo di strada: “belecauda” (la farinata di ceci), agnolotti, risotto alla Barbera, gnocchi al ragù, hamburger di fassona piemontese, vitello tonnato, friciula con salumi, fino alle proposte vegetariane e vegane. Ospiti dell’edizione 2017 i grandi ospiti i cru del Rodano a cui è dedicata una degustazione sabato mattina guidata dagli enologi Paola Manera e Luigi Bertini (ore 11, giardini di Palazzo Crova). Domenica alle 11, all’Enoteca regionale di Nizza (sala di degustazione), verticale delle 5 migliori annate di Nizza docg, dal 2008 al 2012, a cura dei Produttori del Nizza e dell’Ais. Prenotazione obbligatoria: 25 euro, 320 1414335.

In centro, in piazza del Campanon, c’è il Wine BARbera gestito dall’Associazione italiana sommelier. Ci sono incontri, brindisi e, sabato sera, un notte bianca con musica e negozi aperti. E infine, chiusura con Barbera & Alta Langa in collaborazione con il Consorzio della Barbera dell’Asti e dei Vini del Monferrato e del Consorzio dell’Alta Langa. Al Foro boario per due giorni, si potrà visitare la mostra di sculture in acciaio corten ossidato e tagliato al laser del progetto “Paesaggio disegnato” a cura dello Studio C&C di Paolo Albertelli e Mariagrazia Abbaldo.

“Nizza è Barbera è una manifestazione che ha un grande appeal per i consumatori – dice Simone Nosenzo, sindaco di Nizza Monferrato – La nostra città si afferma ogni anno di più come il centro della produzione di qualità della Barbera. Con il nuovo disciplinare del Nizza docg, poi, si è creato l’inizio di percorso virtuoso e ambizioso. Abbiamo aperto una strada nuova che sempre più vignaioli vogliono percorrere”. 

“È un evento dedicato agli appassionati – aggiunge Mauro Damerio, presidente dell’Enoteca regionale del Nizza – in particolare attira i più giovani, i nuovi consumatori, ma anche un pubblico di stranieri: tedeschi, svizzeri, norvegesi e americani. Il Nizza e la Barbera sono vini giovani e social che hanno grandi potenzialità di comunicazione”.

“Nizza è Barbera è una delle manifestazioni più importanti dedicate alla Barbera d'Asti che richiama migliaia di appassionati – dice Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato – Come già da diversi anni continueremo a fare la nostra parte affinché l’evento cresca e continui a porre l'attenzione su questo vitigno straordinario espressione del Piemonte e riconosciuto in tutto il mondo per la sua qualità, frutto di un territorio di produzione unico qual è il Monferrato”

Gianni Bertolino, presidente Associazione Produttori del Nizza, spiega: “Nella vendemmia 2016 sono stati rivendicati 5.900 ettolitri di Nizza, pari a quasi 800 mila bottiglie. I produttori del Nizza sono saliti a una sessantina. È una crescita corretta, giusta, sostenibile. C’è un grande interesse sul Nizza, nel produrre qualità a prezzo remunerativo. Grande merito va all’Enoteca, intesa come gruppo di persone che ha fatto partire questo discorso, e ha creato l’entusiasmo”. 

Ecco nel dettaglio il programma di sabato e domenica:

SABATO 13 MAGGIO. Alle 11, nei giardini di Palazzo Crova, “Alla scoperta dei grandi cru del Rodano”, degustazione guidata a cura dell’enologo Luigi Bertini. Prenotazione obbligatoria: 25 euro, 320 1414335. Alle 15,30 brindisi d’apertura della manifestazione con la consegna del premio “Tullio Mussa” a un personaggio che si è particolarmente distinto nella promozione della Barbera. Dalle 16,30 alle 20, Barbera Forum nel Foro Boario di piazza Garibaldi, 51 produttori presentano le etichette di Nizza docg, Barbera d’Asti docg e Barbera del Monferrato doc. Assaggi a cura del Consorzio di tutela della Robiola di Roccaverano Dop e dell’Associazione produttori Salame Cotto Monferrato. Dalle 20 Wine BARbera sotto il Campanon, la bella torre del municipio: in assaggio cento barbere selezionate dall’Associazione italiana sommelier. Dalle 19 nelle vie e piazze del centro storico di Nizza, cibo di strada, musica e negozi aperti. 

DOMENICA 14 MAGGIO. Dalle 11 alle 20 si replica Barbera Forum nel Foro Boario di piazza Garibaldi. Alle 11, all’Enoteca regionale di Nizza (sala di degustazione), verticale delle 5 migliori annate di Nizza docg, dal 2008 al 2012, a cura dei Produttori del Nizza e dell’Ais. Prenotazione obbligatoria: 25 euro, 320 1414335. Dalle 11 alle 20 prosegue il Wine BARbera. Pranzo per le vie della città, in ristorati e locali aperti che propongono cibo di strada. Dalle 14,30 alle 18, in piazza del Comune, scopri il campeggio di Roccaverano con i laboratori e le attività per i bambini. Alle 16,30 nella sala degustazione a Palazzo Crova, degustazione e incontro con l'Associazione italiana sommelier, delegazione di Asti: informazioni sui corsi e le attività didattiche a Nizza e in provincia di Asti. Posti limitati, su prenotazione: 339 8324069. Gran finale alle 20 con Barbera & Alta Langa, aperitivo-incontro con produttori e personaggi del territorio in collaborazione con il Consorzio della Barbera dell’Asti e dei Vini del Monferrato e del Consorzio dell’Alta Langa. Accompagnerà in musica Dj Margiotta da Torino Jazz dance. Con Jonathan Gebser e Pier Ottavio Daniele di Slow Wine e la partecipazione straordinaria del maestro di terroir Cesare Giaccone di Albaretto della Torre. Per partecipare: 347 2239261, 320 1414335.

 

Altre info: www.nizzaebarbera.it

HASHTAG: #NizzaèBarbera
PAGINE FACEBOOKNizza è Barbera 
TWITTER: @enotecanizza

 

L'Oro di Venissa

 

L'Oro di Venissa, arrivato alla sua terza edizione, ha il piacere di ospitare la scultrice Carole Feuerman, una dei fondatori del movimento iperrealista
 

L'inaugurazione si terrà presso la Tenuta Venissa martedì 9 maggio alle ore 18, durante la quale interverranno Matteo Bisol, Direttore di VenissaRina Dal Canton, curatrice della mostra, e Piergiorgio Baroldi, Presidente Art&fortE. L'esposizione, che vedrà le opere dell'artista inserite nell'affascinante contesto della Vigna Murata dell’isola di Mazzorbo dal 10 maggio al 30 settembre, è organizzata in collaborazione con Bel Air Fine Gallery.
 


 

Carole A. Feuerman è riconosciuta a livello mondiale come una pioniera nel campo della scultura iperrealista.Assieme a Hanson e De Andrea, lei è una dei tre capisaldi che verso la fine degli anni settanta ha dato inizio al movimento, dando vita a delle sculture che rappresentavano precisamente i modelli. Consacrata come “la decana del super-realismo” dallo storico dell’arte John T. Spike, la Feuerman ha definito il suo spazio nella storia dell’arte. La prolifica carriera di Carole Feuerman si espande per i sette continenti da oltre quattro decadi. Le sono state dedicate nove retrospettive in vari musei e quattro cataloghi ragionati. I suoi lavori sono presenti in collezioni private, gallerie, parchi e musei di tutto il mondo. Fra i collezionisti privati che annoverano le sue opere troviamo l’Imperatore del Giappone, il Presidente William Clinton e la Segretaria di stato Hillary Clinton, Norman Brahman, la Caldic Collection, Mark Parker, Ariella Wertheimer, Robert Hurst e Malcom Forbes. 

 

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Venissa Wine Resort
Fondamenta Santa Caterina - 3
30142 - Isola di Mazzorbo
 Venezia - Italia
tel +39 041 5272281

LE ECCELLENZE DI M. CHAPOUTIER

 

 
LE ECCELLENZE DI M. CHAPOUTIER
 
17100 Savona, giovedì 11/5/2017 - Per iscriverti clicca qui
Gentili Soci,
la Sezione ONAV di ti segnala che il prossimo giovedì 11/5/2017 alle ore 21:00
sarà proposto un incontro sul tema:

LE ECCELLENZE DI M. CHAPOUTIER

Verticale di 3 annate rispettivamente di Ermitage “Le Meal” e di Côte-Rôtie “Mordoree” di Chapoutier.

Con due secoli di storia alle spalle, Chapoutier è una delle aziende più importanti del Sud della Francia.

Nata nel 1808, l’azienda oggi possiede vigne in tutto il mondo anche se il nucleo originario si trova nella denominazione Hermitage a nord-est del fiume Rodano. Azienda biologica e biodinamica è uno dei simboli e vanto dell’enologia francese.

Michel Chapoutier ha infatti fondato un sua propria scuola enologica!

Tutti i vini Chapoutier hanno in comune il rispetto nei confronti del prodotto di partenza, l'uva, e il rispetto del consumatore.

Già i vini di base più semplici risultano fruttati, pieni, succosi, armoniosi. I vini d'eccellenza hanno in più complessità, profondità e densità particolari.
Noi assaggeremo due vini d’eccellenza, anzi faremo una vertiginosa verticale dei suoi Syrah della Valle del Rodano più famosi:


Le Méal rosso è proveniente dal coteau du Méal, nell’Ermitage. Vino finissimo dal naso vibrante e dal sorso profondo e straordinario.


Il Mordoree proviente dalla parte floreale della Côte Blonde. Vino potente e dal grandissimo equilibrio gustativo.


Una verticale stupenda con vini di sicura eccellenza!!

 
Luogo dell'evento:
Idea Hotel Plus Savona
Via Stalingrado 94 17100 Savona
http://www.ideahotel.it/web/guest/idea-hotel-savona

Visualizza la mappa
se vuoi iscriverti all'evento clicca qui
Il contributo di partecipazione è fissato in €40,00 per i soci, €55,00 per i non soci.
L’evento è aperto a tutti.
Il numero di partecipanti è fissato in un minimo di 1 e un massimo di 40.
Se sei socio ONAV, per cortesia ricordati di portare i bicchieri e la tessera in corso di validità

NUOVI PROGETTI DI COMUNICAZIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE: DALL’ASSEMBLEA DEI SOCI DEL CONSORZIO DI TUTELA DELL’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP SPUNTI PER LA PROGRAMMAZIONE FUTURA E CONSUNTIVI SUL 2016, CHIUSO OLTRE QUOTA 94 MILIONI DI LITRI

 

A confermarlo è il report annuale del Consorzio ABM presentato durante l’Assemblea dei Soci, in cui si evidenzia altresì una prolifica attività di tutela, controllo e certificazione

Modena – Nuovi importanti progetti di comunicazione e promozione sui mercati Italia, Germania, Francia e Stati Uniti, approvazione delle modifiche al disciplinare di produzione e allo statuto consortile, ma soprattutto presentazione della relazione consuntiva sull’esercizio 2016: questi i temi all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP che si è tenuta nei giorni scorsi.

A suscitare particolare interesse è stato soprattutto il Progetto USA sulla promozione e valorizzazione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, partito nel mese di aprile 2017 e attivo per 36 mesi fino ad aprile 2020 negli stati di New York, California e Florida, che prevede il coinvolgimento di istituti culinari, chef e blogger in eventi e attività web e sui social network. Così come altrettanto interessante è il progetto di comunicazione al consumer sia sul web che attraverso i canali tradizionali in Italia, Germania e Francia, partito a gennaio e della durata di un anno, grazie al Finanziamento PSR-RER. Sia la sponda europea che quella statunitense sono inoltre unite da un ulteriore progetto di comunicazione, ovvero il lancio della Global Page FB del Consorzio, che interesserà appunto Italia, Germania, Francia e Stati Uniti.

Tali interventi si configurano come elemento di continuità nell’attività di promozione internazionale già avviata da anni dal Consorzio di Tutela, nell’ottica di meglio monitorare i Mercati e operare controlli antifrode sia sui canali di distribuzione tradizionali che sul web, grazie a partnership già proficuamente attive con altri organismi di vigilanza.

Tra i temi trattati nel corso dell’assemblea, anche l’approvazione delle modifiche al disciplinare di produzione e dello Statuto; tuttavia, una parte importante dell’incontro si è incentrata sulla presentazione del bilancio relativo all’anno 2016, chiusosi con il segno positivo in termini di volume di produzione. Oltre 94,2 milioni di litri per il prodotto certificato equivalenti a 1,30% in più rispetto al 2015, di cui quasi 74 milioni di litri - ovvero +1,91 sul 2015 - indirizzati verso l'imbottigliamento e i restanti in affinamento e invecchiamento. A scattare siffatta fotografia all’economia legata all’Aceto Balsamico di Modena IGP, è il report annuale elaborato per il 2016 dall’omonimo Consorzio e presentato proprio in sede di Assemblea dei Soci, in cui si leggono oltre al dato generale altresì le specifiche sui volumi della produzione di mosto fresco destinato alla filiera ABM che crescono del 19% circa passando da 210.276 a 249.844 tonnellate, così come anche la produzione di mosto cotto e concentrato destinato alla filiera di ABM che passa da 44.120 a 47.359 tonnellate corrispondenti a un +7,34 sull’anno precedente.

“Nonostante la generalizzata stagnazione dei mercati – commenta Federico Desimoni, Direttore del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP – il nostro prodotto ha dimostrato di saper reggere e reagire, aiutato certamente anche dalla forte vocazione all’export che veicola verso i mercati internazionali circa il 92% della produzione. Quello dell’Aceto Balsamico di Modena IGP – aggiunge Desimoni - è oltretutto un settore strategico non solo per i 72 produttori, ma per lo sviluppo economico di tutto il territorio e rappresenta un importante punto di riferimento per chi questa terra la vive”.

Nel report curato dal Consorzio trovano altresì trattazione i dati relativi alle azioni di tutela e vigilanza intraprese dallo stesso nell’anno appena concluso: 180 ispezioni presso GDO, supermercati, negozi specializzati, fiere e produttori e 13 controlli sulla produzione di composti con ABM IGP. Nel frattempo, continua senza sosta anche l’attività di controllo della CSQA Certificazioni che nel corso del 2016 ha effettuato circa 500 visite ispettive corrispondenti a quasi 2.000 prelievi di prodotto atto a divenire Aceto Balsamico di Modena IGP e di mosto cotto e/o concentrato.

Ufficio Stampa Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.

Tel. 335 6130800 Email: marzia.morganti@gmail.com

www.consorziobalsamico.it

 

 

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