NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta.

Approvo

Recensioni

Petrini: «Educazione e apertura al mondo per un’alleanza con le nuove generazioni»

 
Image
Petrini: «Educazione e apertura al mondo per un’alleanza con le nuove generazioni»
Presentata l’ottava edizione di Slow Fish, a Genova dal 18 al 21 maggio 2017
La rete siamo noi è il tema dell’ottava edizione di Slow Fish, ospitata al Porto Antico di Genova dal 18 al 21 maggio 2017. L’evento internazionale, dedicato al pesce e alle risorse del mare e organizzato dall’associazione Slow Food Italia e dalla Regione Liguria, ha consolidato a partire dal 2004 un insieme di conoscenze, scambi e relazioni tra centinaia di “nodi” per i quali Genova è ormai un punto di riferimento imprescindibile.

Tocca al presidente internazionale di Slow Food, Carlo Petrini, ricordare il senso dell’alleanza tra pescatori, artigiani, cuochi e protagonisti della filiera ittica, in nome di un approccio buono, pulito e giusto alla produzione e al consumo: «Quando si realizzò il primo Slow Fish, la rete di Slow Food era presente in una quarantina di Paesi. Oggi, anche grazie a questo appuntamento, la rete tocca 170 Paesi in ogni parte del mondo, comprese le più svantaggiate».

Compagna di viaggio in questa ambiziosa avventura è da sempre la Regione Liguria, co-organizzatrice dell’evento. Il presidente Giovanni Toti si dice convinto che attraverso il sostegno a questa grande manifestazione «la Regione si conferma un grande motore non solo creativo, ma anche organizzativo e di finanziamento di tutto quello che ruota nella vita della Liguria. Genova nei prossimi mesi vivrà momenti importanti, e certamente Slow Fish è uno di questi».

La città di Genova, sede dell’evento fin dalla prima edizione, rimane il caposaldo della politica di Slow Food sui mari. Un ruolo conquistato non soltanto in forza della sua tradizione, ma dell’apertura culturale che l’ha accompagnata nella storia: «Da Genova si è guardato per la prima volta al Nuovo Mondo - continua Petrini - e tutto il mondo è passato da Genova. Da questo porto sono salpati in cerca di un futuro migliore molti dei 60 milioni di italiani emigrati all’estero, come Mario Bergoglio, il padre di papa Francesco».

Difendere l’economia locale non equivale dunque a rifugiarsi nel localismo. Di qui l’appello a un territorio che comunica col mondo piuttosto che rinchiudersi in se stesso, unito a quello che Petrini considera il patrimonio più prezioso di Slow Fish: l’educazione. A questo proposito, dice il fondatore di Slow Food, «vorrei che si facesse ogni sforzo perché tutte le scuole della Liguria possano visitare la manifestazione. Senza alleanza con le nuove generazioni non c’è storia né per il mare né per le comunità dei pescatori».

Anche l’aspetto educativo e ludico contribuisce a differenziare l’approccio della manifestazione da quello di una qualsiasi fiera di settore. Per il presidente di Slow Food Italia, Gaetano Pascale, questo approccio votato alla sensibilizzazione può essere condiviso con tutti gli operatori della filiera, così come con l’intera cittadinanza.

La chiave di volta, spiega, è l’accessibilità: «La rete di Slow Fish è fatta di produttori e non solo. È una rete che è divenuta ancor più fitta negli anni e ha trovato il sostegno della rete associativa, dei tanti volontari che lavorano per rendere l’appuntamento, così come gli altri eventi di Slow Food, sempre più fruibile da tutti, sia perché a ingresso libero sia in termini di comprensione e condivisione dei contenuti scientifici».

Silvio Greco, presidente del Comitato Scientifico di Slow Food, si incarica di offrire una rassegna dei temi più rilevanti della manifestazione. A partire dalla strategia marina europea che è attualmente in corso di definizione: «Slow Fish si colloca quindi come un momento essenziale per discutere lo scenario del Mediterraneo e le politiche di gestione insieme agli operatori e a tutta la comunità scientifica».

Non è certo un buon periodo per i pescatori, osserva Greco, tracciando il quadro di una filiera dove i ritardi istituzionali si sommano al deterioramento del patrimonio ittico: «Parleremo anche di questo, ovviamente soffermandoci sullo stato delle risorse. Sappiamo che nella pesca è sempre più difficile sbarcare il lunario, quindi si tratta di capire come sia possibile, attraverso la trasformazione del prodotto e il recupero delle specie dimenticate, offrire un valore aggiunto alla marineria».

«Slow Fish è un evento molto importante per Genova e la Liguria tutta» ribadisce Stefano Mai, assessore regionale alla Pesca e all’Agricoltura, sottolineando come sia necessario dare risalto ai pescatori in un momento di difficoltà per le imprese legate al mondo della pesca, e alla luce di diversi provvedimenti in discussione: «Lo faremo – prosegue l’assessore – lasciando loro molti spazi nell’ambito del nostro stand».

Mai si sofferma sulla rilevanza di Slow Fish non solo nell’attività economica, ma anche in quella turistica: «Perché la pesca è anche quello, se si pensa a ittiturismo o pescaturismo. Attraverso Slow Fish abbiamo cercato di mettere in gioco molti comparti legati all’artigianato e all’enogastronomia, cercando di coinvolgere anche le città. Presente all’interno del nostro spazio anche la Commissione Politiche Agricole, che si riunirà qui per discutere temi legati al mondo della pesca». A tale riguardo, conclude l’assessore, «vorremmo sottoscrivere, insieme ad altre Regioni e al Ministero, un protocollo che stabilisca un modus operandi per eliminare tutti i problemi che stanno determinando la sparizione delle aziende ittiche».

La volontà di valorizzare connubio tra la pesca e le altre attività produttive risalta ugualmente nelle parole dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Edoardo Rixi: «Abbiamo deciso di finanziare questo evento inserendo anche il marchio “Artigiani in Liguria”, dando risalto alle eccellenze dei nostri artigiani. Contestualmente, per coinvolgere maggiormente gli artigiani del centro storico, abbiamo deciso di creare eventi collaterali intorno a Slow Fish e consentire percorsi guidati per capire come vengono fatte le produzioni tradizionali e qual è il legame che esiste tra un porto e una città come Genova, che rappresenta un riferimento a livello internazionale, sia per l’ittico che per la portualità e la vita artigiana, vista la sua importanza per le capacità del fare e per le possibilità di tradurre in elementi concreti e produrre prodotti che vivano insieme al mare e con l’entroterra».

Tante sono le novità di questa ottava edizione, dai Percorsi Slow: Che pesci prendere, pensati per le scolaresche e il pubblico in visita ai Master of Food dedicati al binomio cibo-salute e ancora i Fish-à-porter nel Mercato, nei quali cuochi e pescatori preparano piatti semplici e gustosi spiegandone la storia, gli ingredienti, le particolarità.

Ma non finiscono qui le novità di Slow Fish 2017, che si affiancano agli appuntamenti ormai immancabili per gli habitué della manifestazione genovese: oltre all’Enoteca, Piazza delle Feste ospita la Mixology, con i migliori bartender genovesi, le creazioni di Pizza n’ Fish e le proposte del Punto Gamberi, solo per citarne alcune. Siete curiosi di sapere il resto? Il programma è on line su www.slowfood.it.

Slow Fish è possibile grazie al supporto di un’altra rete, quella formata dalle numerose realtà che credono nel progetto. Tra queste citiamo gli Official Partner: Quality Beer AcademyLurisiaPastificio Di Martino.

Ufficio Stampa Slow Fish
Slow Food: Valter Musso, 335 7422962 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Elisa Virgillito, 345 2598615 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Regione Liguria: Jessica Nicolini, 340 3964399 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.slowfood.it

H I S P Á N I C A Incontro con Julio Llamazares

il Circolo dei lettori, via Bogino 9, Torino
martedì 11 aprile, ore 18.30

H I S P Á N I C A
Incontro con Julio Llamazares 

Scrivere vuol dire comporre musica delle parole.
La letteratura è musica allo stato puro, quella delle parole che si trasformano in emozione.
Questo è quello che cerco di fare. E ci vuole tempo per riuscirci.

Per questo sono così lento a scrivere.

La rapidità delle comunicazioni avvicina i popoli, ma le letterature nazionali mantengono differenze stimolanti che raccontano punti di vista e storie diverse. Chi scrive è influenzato anche dall’ambiente che lo circonda, dalla storia del proprio paese, dalla sua cultura. Hispánica è un ciclo di quattro incontri con altrettanti voci della letteratura spagnola contemporanea, al Circolo dei lettori il 7 marzo, 11 e 20 aprile e 4 maggio, per guardare a quella vicina penisola e conoscerla attraverso i libri dei più grandi. Gli ospiti sono Alicia Giménez-BartlettJulio LlamazaresJavier Cercas e Almudena Grandes, guide letterarie d’eccezione. 

Martedì 11 aprile alle 18.30 al Circolo dei lettori è la volta di Julio Llamazares, poeta e viaggiatore che rivolge il proprio sguardo lirico e disincantato di romanziere sull’uomo e il rapporto con la natura. È nato in un luogo particolare, a Vegamián, paese sommerso oggi dalle acque di un lago artificiale nei pressi di León e ha cominciato a scrivere poesie da giovane insieme ai sodali del gruppo Cuadernos Leoneses de Poesía. 

Dopo la laurea in legge si trasferì a Madrid, nel 1976 gli fu assegnato il premio nazionale di poesia universitaria con La lentitud de los bueyes, tre anni dopo ottenne il premio Antonio González de Lama. Con Memoria della neve ha vinto il premio Guillén nel 1982. 

Nel 2015, Codice Edizioni ha pubblicato Le lacrime di San Lorenzo, storia di un professore universitario solitario e irrequieto che torna a Ibiza, luogo della sua giovinezza, per assistere insieme al figlio allo sciame di stelle cadenti nella notte di San Lorenzo. Presto i ricordi si mescolano alla vita presente, allo sguardo amorevole e insieme incerto di un padre verso le illusioni del figlio. Protagonista è la memoria, “patria di coloro che hanno rinunciato a tutto il resto”. Una storia che racconta l’inafferrabilità delle relazioni che scandiscono la nostra vita, la dolcezza di un genitore, la tenerezza degli amanti, la complicità delle coppie, la felicità di alcuni incontri e la disillusione degli abbandoni.

Nei suoi romanzi Julio Llamazares rivendica la lentezza come approccio alla vita e alla letteratura. Si concentra sulla ricerca delle radici profonde dell’esperienza umana e sul vincolo dell’individuo con la comunità e la storia collettiva. Le sue opere sono intime, precise e accurate.

(Ingresso € 5 | Carta Smart € 3 | Carta Plus gratuito)

Prossimi appuntamenti

Javier Cercas, autore del memorabile L’impostore (Guanda), è al Circolo dei lettori giovedì 20 aprile alle 18.30, in dialogo con Francesco Piccolo. Terza voce del ciclo Hispánica, lo scrittore nato a Ibahernando, Cáceres, nel 1962, è docente di letteratura spagnola all’Università di Gerona. Ha definito i propri lavori «racconti reali», sono impasti di finzione e realtà, proprio come il nuovo Il sovrano delle ombre (Guanda), in cui, mescolando con talento storia e ricordi di famiglia, Cercas viaggia sulle tracce del prozio Manuel Mena, offrendo un romanzo ipnotico sulla ricerca di radici personali che si rivelano comuni a tutti. (Ingresso libero)

A chiudere Hispánicagiovedì 4 maggio alle 18.30, sempre al Circolo dei lettoriAlmudena Grandes, scrittrice madrilena, classe 1960. Al grande pubblico è diventata presto nota per il romanzo Le età di Lulù, tradotto in più di 20 lingue, dal quale Bigas Luna trasse l’omonimo film nel 1990. Anche il suo Malena (1994) è andato al cinema con la regia di Gerardo Herrero. Atlante di geografia umana (1998), Gli anni difficili (2002) e Troppo amore (2004) danno un seguito al percorso romanzesco dell'autrice. La sua opera più recente è I baci sul pane (2015), ambientato a Madrid durante la crisi del 2008 in cui Almudena Grandes riflette sull'esperienza umana di fronte ai grandi eventi storici e sulla critica della contemporaneità. 

(Ingresso € 5 | Carta Smart € 3 | Carta Plus gratuito)

Per informazioni il Circolo dei lettori, Via Bogino 9 | Tel. 011 4326827 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Comunicazione e ufficio stampa

Ex Libris Comunicazione
Tel. +39 02 45475230 | Fax +39 02 89690608

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Carmen Novella Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 335 6792295

Elisa Carlone Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 334 6533015

Marta Santopolo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 331 3213168

Ufficio stampa Torino

Tel. +39 011 4326826
Giorgia Tomatis Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 349 5652677 

 

VINITALY 2017: ALLA SCOPERTA DEI VINI DEL CONSORZIO ASOLO MONTELLO

A Verona dal 9 al 12 aprile degustazioni con il Consorzio Vini Asolo Montello. Asolo Prosecco Superiore DOCG: dal 2013 al 2016 + 569%
PADIGLIONE 4 – STAND B4

Il Consorzio Vini Asolo Montello arriva a Vinitaly 2017 in gran forma. Dal 2013 al 2016 importante la crescita dell’Asolo Prosecco Superiore DOCG: le bottiglie prodottehanno registrato un +569% arrivando a quasi 8.000.000. “I consumatori – spiega Armando Serena, Presidente del Consorzio – apprezzano le caratteristiche tipiche della viticultura collinare: freschezza, mineralità, note fruttate. Quando noi vendiamo una bottiglia di vino, stiamo raccontando quello che rende unico il nostro territorio. E questo sarà quello che presenteremo ai visitatori di Vinitaly”. 
Dal 9 al 12 aprile 2017 a Verona al Padiglione 4 Stand B4 il Consorzio Vini Asolo Montello darà quindi spazio ai produttori per raccontare il territorio attraverso i vini che li rappresenta. Dall'Asolo Prosecco Superiore DOCG – in particolare nelle versioni Extra Brut, Sui Lieviti ed Extra Dry – al Montello DOCG e al Montello – Colli Asolani DOC. Non mancheranno alcune curiosità, come l'assaggio della Recantina, vitigno antico del territorio, e la presentazione della bottiglia isituzionale, un Asolo Docg Superiore nella tipologia Brut prodotto con lieviti indigeni da uve Glera provenienti da soli vigneti dell'area Asolo Montello. Comune denominatore dei vini un'attenzione nei confronti della sostenibilità, della biodiversità e della tutela dell'ambiente, come conferma la recente decisione del Consorzio di adottare lo stesso Protocollo Viticolo 2017 del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Insieme nel definire una linea guida per una lotta integrata che abbraccia tutti gli aspetti della gestione del vigneto, in difesa del suolo e dei consumatori.
Durante i quattro giorni in programma anche due degustazioni riservate alla stampa. Si comincia lunedì 10 aprile alle 14 con Prosecco segreto: le declinazione dell'Asolo Montello DOCG attraverso il tempo. Si assaggeranno due annate di Prosecco Asolo DOCG nelle versioni Sui Lieviti, Extra Brut, Extra Dry. Verrà inoltre svolto un focus specifico per la bottiglia istituzionale. Martedì 11 aprile alle 14 in programma invece I vitigni segreti del Consorzio Vini Asolo Montello. In degustazione: DOC Montello Venegazzù Superiore, Recantina, Incrocio Manzoni, DOCG Montello. 
Info: www.asolomontello.it

Press info:

Claudia Zigliotto
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
324 6199999

Davide Cocco 
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
392 9286448

COURMAYEUR, PASQUA TRA FOOD E TRADIZIONE

 

 

 

 

Courmayeur

 

 

 

Ultime settimane di relax ai piedi del Monte Bianco: nel periodo di Pasqua si moltiplicano le proposte, da Vignerons @Courmayeur, il 15 aprile, alla Foire de la Pâquerette, la mostra – mercato dedicata all’artigianato locale il 17 aprile. L’occasione per scoprire, in un tour a tappe negli hotel aderenti, i sapori genuini del territorio abbinati alle etichette migliori della regione e ammirare l’eccezionale produzione artigianale locale. 

 

Courmayeur, 29 marzo 2017 _ C'è ancora tempo per godersi la fine della stagione a Courmayeur, all’insegna del relax e del lifestyle. Aprile è il mese perfetto per ammirare i paesaggi del Monte Bianco, assaporare le proposte food della località e scoprire gli appuntamenti legati al weekend pasquale, come il tour enologico Vignerons@Courmayeur e la Foire de la Pâquerette, originale mostra-mercato dedicata all’artigianato locale.

 

Aprile è il mese “slow” per eccellenza, il periodo migliore per prendere il sole sulle terrazze con vista, dopo un pranzo a base di prodotti e materie prime locali, o godersi una cena o un après-ski in quota, con animazione, musica e spettacoli dal vivo. Per vivere fino in fondo l’atmosfera di queste ultime settimane si può approfittare di una speciale offerta, valida dal 26 marzo fino al 17 aprile: 4 notti in hotel e 4 giorni di skipass – Skyway escluso -  al costo di 3. Per maggiori informazioni, consultare www.courmayeurmontblanc.

 

Nel fine settimana di Pasqua si concentrano alcuni degli appuntamenti più interessanti della tradizione. Sabato 15 aprileCourmayeur ospiterà la 4° edizione di Vignerons@Courmayeur, un viaggio sensoriale nel patrimonio enologico e gastronomico della Valle d’Aosta. Si tratta di un evento a scopo benefico: il ricavato sarà devoluto all’AIDO.

 

Per partecipare basterà acquistare il bicchiere negli hotel aderenti, presso l'Office du Tourisme di Courmayeur e nell'apposito spazio davanti al Maserati Mountain Lounge sabato 15 aprile a partire dalle ore 15.30.

 

Gli hotel accoglieranno i visitatori presentando le migliori etichette del territorio, simbolo della viticoltura di montagna e di una passionetramandata di generazione in generazione. 13 i “temi” gastronomiciabbinati alle diverse strutture, che allestiranno un punto degustazione basato su uno o più prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) della Valle d’Aosta.

 

I partecipanti potranno così assaggiare, abbinati ai vini, la motsetta, la toma di Gressoney, formaggi di capra, il Pan ner, il miele locale, l'olio di noce, la Fontina e molte altre specialità. Vignerons@Courmayeur è un invito a collezionare i sapori della Valle e giocare con gli abbinamenti grazie alla formula “Trovami, Degustami e Abbinami”: i visitatori riceveranno una scheda per segnalare i loro abbinamenti vini/PAT preferiti. Chi assaggerà almeno 11 PAT potrà partecipare al concorso: i premi – soggiorni e bottiglie - saranno consegnati il 17 aprile, durante la Foire de la Paquerette, davanti al Maserati Mountain Lounge. Tra questi, un soggiorno di due notti a Courmayeur, scontato del 20%.

 

Sarà possibile spostarsi comodamente da una tappa all'altra di questo percorso del gusto attraverso Courmayeur e le frazioni di Entrèves e Dolonne utilizzando il servizio navetta gratuito dedicato all’evento, disponibile dalle 16.00 alle 21.00.

 

E proprio il 17 aprile va in scena uno degli appuntamenti più attesi, l’evento che chiude l’inverno: la Foire de la Pâquerette, una mostra mercato interamente dedicata all’artigianato locale. Circa 300 banchi da esposizione, disseminati lungo il centro del paese, proporranno tanti oggetti unici e inimitabili, sculture in legno, oggetti in ferro battuto, gerle, canestri, indumenti lavorati a mano, ricami, giocattoli artigianali e molto altro. L’atmosfera di festa è assicurata dalla sfilata della Banda musicale di Courmayeur-La Salle accompagnata accompagnati dai Beuffons, con i caratteristici campanelli e gli originali costumi, e Les Badochys, il gruppo folkloristico locale.

 

 

Vignerons@Courmayeur

Gli abbinamenti hotel|Cantine

- Auberge de la Maison con Ottin;

- La Grange con Cave Mont Blanc;

- La Brenva con La Source;

- Pillier d’Angle con Co-Enfer;

- Ottoz con Onze Communes;

- Gran Baita con Crotta Vegneron;

- Lo Scoiattolo con La Kiuwa;

- Lo Svizzero con Di Francesco + Cave Gargantua;

- Laurent con Di Barro;

- Berthod con Ermes Pavese + La Crotta di Tanteun e Marietta;

- Edelweiss con Bonin Dino;

- Courmayeur con GrosJean;

- Cresta & Duc con Maison D&D + Les Granges.

 

 

Gli omaggi agli artisti di Gualtiero Marchesi in occasione della Milano Art Week

 
 

Gli omaggi agli artisti di Gualtiero Marchesi
in occasione della Milano Art Week


Anche il ristorante Marchesi alla Scala è tra i luoghi che aderiscono alla Miano Art Week dal 28 marzo al 2 aprile. 
Sono 9 i piatti che Gualtiero Marchesi dedica agli artisti, già protagonisti della recente trasmissione su Sky Arte
. Rimarranno in carta fino al 30 aprile.

«Gli artisti sono stati clienti e amici di una Milano giovanile. Già nel locale dei miei genitori 
passavano regolarmente Monicelli, Fontana, Visconti, Testori… E sicuramente la conoscenza di Calvi, 
Manzoni, Baj, Tadini, Spoldi, Hsiao Chin, Del Pezzo, D’Orazio, Scalvini e tanti altri, ha contribuito 
a formare il mio personale immaginario. Ripensando al piacere che mi dava la musica e al lavoro del 
cuoco, mi sono reso conto che il nesso che li accomuna riguarda la durata, dal momento che un brano 
e un piatto vivono solo attraverso la loro esecuzione. Una grandezza, ma anche, se vogliamo, un limite. 
Da questa considerazione e per ritrovarne l’aspetto materico, è scattata l’idea di rendere omaggio 
ai quadri di alcuni pittori, quelli che più amo. Non li definirei degli esercizi estetici, ma il tentativo 
di mostrare che la cucina è uno dei linguaggi possibili e che, in certi casi, ha la forza e le 
prerogative del linguaggio artistico».

Gualtiero Marchesi
 
     
 
Omaggio a Cézanne
Dadolata di salmone con le sue uova, 
salsa di yogurt e punte d'asparagi


Un festone floreale emerge dal piatto: il salmone appena 
scottato, le punte di asparago, una salsa allo yogurt per 
dare acidità, le uova di salmone per salare. Fresco e 
immediato come il grande artista francese.
 
     
 
Omaggio a Pollock 
Dripping di pesce

S'ispira a Jackson Pollock e alla sua tecnica dello sgocciolamento 
del colore: il fondo di maionese leggera, il bianco dei calamaretti 
e delle vongole, accanto al rosso della passata di pomodoro, al nero,
ottenuto unendo alla maionese il nero di seppia e al verde della 
maionese alla clorofilla di prezzemolo.
Solo nel momento in cui si inizia ad assaggiare il dripping, 
distruggendone la composizione, si ricrea fino in fondo la 
suggestione di un quadro alla Pollock.
 
     
 
Omaggio a Hsiao Chin 
Oriente e Occidente: riso al curry, code di gamberi saltate

«Lo spirito deve essere tondo e il principio con cui si scrive è il 
cerchio» - He Shaoji, calligrafo e poeta.
Riso e gamberi prende spunto da un quadro del 1959 di Hsiao Chin, alla 
macchia centrale corrispondono quattro pennellate ai lati del foglio.
Quando l'amico pittore vide il piatto, esclamò: «Ma questo è un mio quadro!».
«No - rispose Marchesi - è un mio piatto».
Il curry del riso si sposa al crostaceo, alle code di gambero scottate.

 
     
 
Omaggio a Manzoni 
Achromes di branzino

«Piero era, innanzitutto, un amico e le sue Achromes alla francese 
o, come anche le chiamava, superfici acrome, sono una declinazione 
infinita del bianco, uno spazio totale con minime increspature». 
Nel piatto lo stesso concetto si applica ai filetti di branzino o di salmone, 
tagliati obliquamente e disposti uno dopo l'altro. Pura ostensione con 
l'accortezza, però, di cuocerli nella loro pelle e servirli in una camicia 
croccante.
 
     
 
Omaggio a Fontana 
Il rosso e il nero

L'onda rossa copre tre quarti del piatto e s'infrange in basso 
contro una riva di lava. La salsa al pomodoro leggermente piccante, 
fredda, tipo gazpacho, opposta ad alcuni pezzi di coda di rospo, 
cotti nel nero di seppia. Freddo e tiepido, rosso e nero, liquido 
e tenero.
 
     
 
Omaggio a Malévich 
Costoletta di vitello alla milanese del 2000 
secondo Gualtiero Marchesi


All'inizio degli anni Novanta, Gualtiero Marchesi si dedica 
alla manutenzione della cotoletta o meglio della costoletta 
alla milanese. Milanese milanese e non austro-ungarica, se 
non altro per il fatto che qui usa solo il pane grattugiato 
e si cuoce nel burro chiarificato e là si utilizza anche 
la farina e si frigge nello strutto. 
«Volevo evitare che tagliando la costoletta i succhi della 
carne bagnassero l'esterno, riducendo il croccante e, di 
conseguenza, metà del piacere di mangiare della carne panata 
e fritta. Ho, quindi, tagliato la costoletta in cubetti, 
sparpagliandoli accanto all'osso. L'osso regge la composizione 
e al tempo stesso invita a farsi spolpare». 
Infine, quando Libero Gozzini disegnò delle ombre, accentuando 
la sensazione di trovarsi di fronte a dei bocconi scolpiti, 
Marchesi chiese a Villeroy & Boch di riprodurle su un piatto 
per evidenziare la posizione dell'osso e dei cubetti di carne. 
 
     
 
Omaggio a Chagall
Tre gusti per un dolce

Tre è il numero emblematico che sta per infinite possibilità o golosità.
Il dolce contempla la crema di cioccolato, di caffé e di vaniglia brulée.
Sotto il gusto deciso del caffé, sopra quello avvolgente del cioccolato
e in mezzo quello leggermente aspro della bruciatura.
 
     
 
Omaggio a Sava
Zabaione leggero al Marsala, spaghetti di riso fritti

Dal punto di vista fisiologico, per mettersi in moto, la digestione
ha bisogno del contrasto di sapori, consistenze, forme, colori o 
sfumature di colori.
Secondo Eraclito: «dal contrasto sgorga una bellissima armonia».
Ecco, allora, uno zabaione leggerissimo al sifone su cui fioriscono gli
spaghetti di riso fritti, ispirato, anche nei colori tufacei, da una 
scultura di Salvatore Sava. 
 
     
 
Omaggio a Velasco
Pera cotta al vino rosso, crema inglese 
e croccanti di zucchero in due colori


All'origine di questo piatto c'è una lunga sequela di vele dipinte
da Velasco. Vele marine o lacustri, aggrappate a un cielo intriso di
materia dove prevale una sorta di solidificazione degli elementi:
vento, luce, acqua. A Marchesi il compito di dolcificare il tutto,
ironizzando e restituendo, al di là delle somiglianze, una parvenza
di leggerezza. Alla pera cotta nel vino rosso, molto cézanniana, sono
appoggiate due cialde triangolari al cioccolato e al caramello, tra 
futurismo e costruttivismo, con cui navigare nella bonaccia della crema
inglese.
 
     
 
Gruppo Gualtiero Marchesi
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Tel +39 02 36706660 
Ristorante Marchesi alla Scala
Tel +39 02 72094338
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.marchesi.it
Relazioni con la stampa: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Tel. +39 3356347230
 
     
 
   

Welfare? Well Done Fare bene per stare meglio

5 aprile, 19 aprile, 10 maggio, 5 giugno, ore 18
al Circolo dei lettori, via Bogino 9, Torino


Welfare? Well Done
 
Fare bene per stare meglio


Un progetto di Reale Mutua e il Circolo dei lettori

La Società Reale Mutua di Assicurazioni, la più grande compagnia assicurativa italiana in forma di mutua, Capogruppo di Reale Group, è partner del Circolo dei lettori, primo spazio pubblico in Italia dedicato interamente alla lettura, centro culturale dinamico e innovativo con sede a Torino, in via Bogino 9.

Dalla collaborazione tra le due realtà torinesi, nasce il progetto Welfare? Well Done - Fare bene per stare meglio, ciclo di quattro appuntamenti sul welfare e benessere, con l’obiettivo di ampliare la comprensione e le conoscenze sul tema, fornendo un focus sulle nuove tendenze attuali e future, anche grazie alla partecipazione di esperti del settore che intrecceranno competenze e prospettive. 

Welfare sembra una parola di qualche secolo fa, troppo antica e ingombrante per le attuali società liquide e destrutturate. Letteralmente significa “stare bene” e si riferisce, quindi, al benessere delle persone. Attualmente le innovazioni tecnologiche possono essere risorse molto efficaci nel migliorare le condizioni di vita – sociale, fisica, mentale – dei cittadini, così come la cooperazione tra soggetti diversi.

Si comincia mercoledì 5 aprileore 18, con Gli scenari di oggi, incontro che vede protagonisti Francesca Bertè di Progetica, società indipendente di consulenza, punto di riferimento nell’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale e nella pianificazione economica personale, Anna Deambrosis, responsabile Direzione Welfare Reale Group, e lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet. Modera il giornalista Giorgio Zanchini. I tre professionisti si interrogano circa la salvaguardia e tutela del benessere sociale e sulle differenze ed eventuali discrepanze tra Italia, Europa e resto del mondo. 

 

Wellness Education è il titolo del secondo appuntamento, in calendario mercoledì 19 aprileore 18, utile ad approfondire il legame tra benessere e corpo. Infatti, uno stile di vita equilibrato che tenga in considerazione anche la sanità della mente è ciò che serve per vivere bene. Ne discutono Marcello Bugari, responsabile Academy Reale Group, Daniela Capra, medico nutrizionista dell’Istituto di Medicina dello sport di Torino, Franz Rossi, scrittore e blogger, fondatore della rivista X.RUN - Storie di corsa, e Giovanni Storticomico, attore, parte del noto trio comico Aldo, Giovanni & Giacomo. Modera la speaker radiofonica Cinzia Poli.

Mercoledì 10 maggioore 18, si parla di salute del futuro attraverso le start up più moderne e originali del panorama italiano. Al centro di Le innovazioni, storie di successosono presentate le case histories di BiotechwareEquoevento onlusIBM Italia e Medics Srl, che stanno rivoluzionando la vita di centinaia di persone. I protagonisti si raccontano in dialogo con il giornalista Luca Telese e con Matteo Cattaneoresponsabile Innovation Team Reale Group. 

Infine, l’ultimo incontro del ciclo, dal titolo Le buone pratiche a tavola, si terrà lunedì 5 giugno, ore 18. Il dialogo sarà tra Marco Bianchi, cuoco del benessere e divulgatore scientifico per la Fondazione Umberto Veronesi e consulente dell’Istituto di Oncologia molecolare, e Davide Almondo, fondatore di korto.it. Modera Marcello Bugari, responsabile Academy Reale Group.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. È possibile prenotare posto in sala solo se in possesso della Carta Plus del Circolo dei lettori. 

Comunicazione e ufficio stampa

Ex Libris Comunicazione
Tel. +39 02 45475230 | Fax +39 02 89690608

Allo scrittore Maurizio Maggiani il riconoscimento de “Il Maestro” di Bere il territorio

La premiazione sabato 1 aprile ad Alba

TUTTI I VINCITORI DI “BERE IL TERRITORIO” 

Si conclude il Concorso Letterario Nazionale promosso da Go Wine 

Allo scrittore Maurizio Maggiani il riconoscimento de 

“Il Maestro” di Bere il territorio

Si svolgerà sabato 1 aprile presso la nuova Sala Fenoglio di Alba la Cerimonia Finale della XVI Edizione di “Bere il Territorio”, il Concorso Letterario Nazionale promosso da Go Wine che in questa edizione invita in particolare i partecipanti a raccontare il loro rapporto con il vino attraverso il viaggio e le sue emozioni.

Un appuntamento ormai tradizionale che rappresenta uno dei progetti culturali più significativi di Go Wine, associazione nazionale che opera a favore della cultura del vino e dell’enoturismo.

Un Concorso nato nel 2001 per diffondere un concetto positivo del corretto consumo dei vini di qualità e per contribuire a dare rilevanza culturale al tema della viticoltura in un Paese di grandi tradizioni come l’Italia.

Vincitore della sezione generale dedicata ai giovani tra i 16 e i 24 anni del concorso è Davide Giuseppe Lisa di Carmagnola (Torino) con il racconto “Alla ricerca del Syrah”, mentre Manuela Olivieri di Monte Compatri (Roma) si aggiudica il premio per la sezione generale riservata ai soggetti con età superiore ai 24 anni, con il racconto “All’altezza dei suoi occhi”.

Il riconoscimento della sezione speciale riservata agli Istituti Agrari va a Alessio Raffanti, Brando Falaschi, Maria Veronica Taddei, Eleonora Guidi e Alice Pietosi, studenti dell’Istituto “Patrizi” di Città di Castello (Perugia), per il progetto di recupero e propagazione di vitigni autoctoni dell’Alta Valle del Tevere.

Il premio speciale riservato a un libro edito nel corso del 2016 che abbia come tema il vino o che, comunque, riservi al vino una speciale attenzione va al giornalista e critico Gigi Padovani, per il volume “L’arte di bere il vino”, Totem editore. 

Pubblico e vincitori incontreranno in sala lo scrittore Maurizio Maggiani, designato “Maestro di Bere il Territorio” di questa edizione. 

Con la sua qualificata presenza Maggiani conferisce prestigio all’iniziativa e si inserisce nell’albo d’oro di un premio attribuito negli anni a Luigi Meneghello, Niccolò Ammaniti, Claudio Magris, Lorenzo Mondo e Gianmaria Testa, Sebastiano Vassalli, Dacia Maraini, Alberto Arbasino, Enzo Bettiza, Franco Loi, Francesco Guccini, Pupi Avati, Raffaele La Capria e Gustavo Zagrebelsky. 

Durante questi mesi Bere il Territorio ha animato appuntamenti culturali che si sono svolti in alcune regioni italiane, con il contributo di molti soci ed enoappassionati.

Maurizio Maggiani, nato nel 1951, è un ligure di Castelnuovo Magra. Sospeso fra una rigida educazione cattolica e una tensione naturalmente anarchica e picaresca che lo accomuna all’amico Fabrizio De André, si è inventato la vita, di lavoro in lavoro, quindi approdando - negli anni Novanta - alla letteratura, con il plauso, fra gli altri, di Franco Fortini. Diversi premi ne hanno via via rilevato la statura: Viareggio e Campiello (per «Il coraggio del pettirosso»), Alassio («La regina disadorna»). Strega («Il viaggiatore notturno»). Con «Il Romanzo della Nazione» ripercorre la storia d’Italia, muovendo dall’Ottocento, celebrando la religione del lavoro, viatico verso la modernità, promessa di una nuova utopia.

La Giuria del concorso è composta da: Marco Balzano (scrittore), Giorgio Barberi Squarotti (Università di Torino), Gianluigi Beccaria (Università di Torino), Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Bruno Quaranta (La Stampa-Tuttolibri), Massimo Corrado (Associazione Go Wine).

Sostengono questa iniziativa la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e un Comitato di aziende vinicole italiane composto da: 

Aglianica Associazione Culturale Rionero in Vùlture (Pz); Antica Distilleria Sibona Piobesi d’Alba (Cn); Cantina del Barone Cesinali (Av); Cantine dell’Angelo Tufo (Av); Cantine Vitevis – Montecchio Maggiore (Vi); Consorzio Tutela dell’Ovada docg; Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese; Gostolai di Arcadu Giov. Antonio Oliena (Nu); Il Cancelliere –Montemarano (Av); Vietti  Castiglione Falletto (Cn).

Info: Go Wine, Via Vida 6 - 12051 Alba Cn Tel. 0173 364631 www.gowinet.it  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

I Grandi Terroir del Barolo

I Grandi Terroir del Barolo 

 
 

... ecco il programma dell'evento!!

 

Torna l’evento di Go Wine 

con un week-end tutto dedicato al Barolo 

 

Tornano “I grandi terroir del Barolo”, evento ideato da Go Wine nel 2010 e promosso in collaborazione con la Cantina Comunale di Castiglione Falletto e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Un evento mirato e sempre rivolto alla scoperta dei diversi terroir, valorizzando siti e vigneti, percorrendo idealmente il territorio del disciplinare.
Una vera e propria anteprima, un’occasione unica per gli enoappassionati che possono approfondire le loro conoscenze durante i momenti di degustazione, ma anche per i curiosi che vogliono conoscere meglio segreti e caratteristiche di un grande vino come il Barolo, apprezzare la ricchezza e unicità dei terroir del vitigno nebbiolo.

I giorni sono quelli di sabato 22, domenica 23, lunedì 24 e martedì 25 aprile 2017

 
La Cantina Comunale di Castiglione Falletto ospiterà il banco d’assaggio dei diversi cru che caratterizzano il territorio comunale che sarà affiancato dalle degustazione di approfondimento di diverse annate. 

A La Morra, presso le sale dell’Hotel Santa Maria, sarà allestito il secondo banco d’assaggio in cui si potranno degustare i Barolo dei territori di altri Comuni del disciplinare: da Verduno a La Morra, da Barolo a Monforte d’Alba, a Serralunga d’Alba ed a cui saranno affiancate le degustazioni di approfondimento. 
Un evento mirato e sempre rivolto alla scoperta dei diversi terroir, valorizzando siti e vigneti, percorrendo idealmente il territorio del disciplinare.
Una vera e propria anteprima, un’occasione unica per gli enoappassionati che possono approfondire le loro conoscenze durante i momenti di degustazione, ma anche per i curiosi che vogliono conoscere meglio segreti e caratteristiche di un grande vino come il Barolo, apprezzare la ricchezza e unicità dei terroir del vitigno nebbiolo. 
 

Due le possibilità per degustare... 

- il banco d’assaggio in cui potrete liberamente assaggiare il re dei Vini e colloquiare con i produttori, ammirando i panorami e le colline delle Langhe di La Morra e di Castiglione Falletto.
Nella giornata di sabato, domenica e lunedì (dalle 11 alle 19) saranno allestiti i due banchi d’assaggio: uno presso le sale dell’Hotel Santa Maria in Frazione Santa Maria di La Morra e l’altro presso la sede della Cantina Comunale nel centro del borgo di Castiglione Falletto. 
Nella giornata di martedì il banco d’assaggio sarà aperto solo nella sede di Castiglione Falletto dalle ore 11 alle ore 19.

 

Come partecipare al banco d’assaggio:
- Banco d’assaggio nelle rispettivi sedi: costo della degustazione euro 20,00 - riduzioni euro 15,00 Soci Go Wine e Associazioni di settore.
- Pacchetto degustazioni Castiglione e Banco d’assaggio a La Morra euro 30,00 
riduzioni euro 25,00 Soci Go Wine e Associazioni di settore (valevole per due giorni)

- le degustazioni guidate: esclusivi momenti di approfondimento condotte dal giornalista Gianni Fabrizio curatore della Guida ai Vini del Gambero Rosso. Durante le degustazioni sarà affrontato il tema dei "cru" del Barolo dei diversi comuni e focus specifici su riserve e alcune annate.

Il calendario delle degustazioni guidate: 

Sabato 22 APRILE 
- ore 15.30: degustazione guidata “La nuova annata del Barolo in 8 siti storici”
a Santa Maria di La Morra - Relatore Gianni Fabrizio 

Domenica 23 APRILE
- ore 11:00: degustazione guidata “Il Barolo 2013 di Castiglione Falletto” 
a Castiglione Falletto 

- ore 11:00: degustazione guidata “I percorsi nei terroir del Barolo: da Verduno a Barolo” a Santa Maria di La Morra - Relatore Gianni Fabrizio

- ore 15.30: degustazione guidata “I diversi cru del Barolo 2012 di Castiglione Falletto” a Castiglione Falletto - Relatore Gianni Fabrizio

- ore 15.30: degustazione guidata “I percorsi nei terroir del Barolo: da Barolo a Serralunga” a Santa Maria di La Morra  

Lunedì 24 APRILE 
- ore 11:00: degustazione guidata “Il Barolo Riserva 2011, percorrendo i diversi cru”
a Santa Maria di La Morra - Relatore Gianni Fabrizio

Come partecipare alle degustazioni guidate:
Le degustazioni sono su prenotazione, per la prenotazione compilare ed inviare il coupon in allegato.
Costo della singola degustazione guidata euro 25,00.
Riduzioni euro 20,00 Soci Go Wine e Associazioni di settore.

In allegato il coupon per le prenotazioni della degustazioni guidate. 

 

Un week-end…o una giornata 

nella Langa del Barolo per un evento esclusivo! 

Tutti gli aggionamenti sul sito

www.gowinet.it

 
Associazione Go Wine - Via Vida, 6 Alba 12051 Cn
Tel. 0173 364631 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 
www.gowinet.it
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Facebook
 
 
 
2024 © Enocibario P.I. 01074300094    Yandex.Metrica