NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta.

Approvo

Recensioni

Champagne Jacquart

 

Sede della Jacquart a Reims

 

Una  primavera triste e fredda in Champagne 

 

Pioggia, gelo, grandine e temporali: i rischi climatici hanno avuto un impatto significativo sui vigneti della Champagne: riduzione della resa e proliferazione del « Mildiou » (muffa).

In primo luogo, le gelate che hanno colpito la settimana del 25 aprile, compresa la notte fra Martedì 26 e Mercoledì 27 aprile 2016, hanno pesantemente danneggiato  le regioni della Champagne meridionale, la «Côte des Bars». Evento tanto più eccezionale pensando che alcuni settori di solito non gelano mai . In alcuni settori dell’ «Aube», il potenziale è così basso che alcuni hanno rinunciato a vedemmiare, un record questo negli ultimi 30 anni.

Il gelo ha anche colpito in modo piu moderato nella Valle della Marna e nell’Aisne, dove ci si aspetta un rendimento che si avvicina ai 7 500 - 8 000 kg / ha.
Una primavera  davvero fredda e triste in Champagne…

I coltivatori biologici, di qualunque settore, hanno sofferto di più rispetto alla media, quindi situazione ancora peggiore per loro che sono adesso colpiti dal «Mildiou».

In breve, una  primavera difficile per lo sviluppo dei vigneti, ma anche per il morale ...

Una fioritura tardiva

La data media di fioritura per il 2016, di tutte le varietà, si è verificata il 25 giugno, con 10 giorni di ritardo rispetto alla media degli ultimi dieci anni.

La data di fioritura permette di stimare la data di vendemmia, cioè : Fiore  pieno + 96 giorni circa.

Quindi una raccolta completa attorno al 28-29 settembre, con un inizio verso il 15 settembre nelle regioni meridionali.

Una forte pressione parassitaria

Le scarse condizioni meteo del primo semestre hanno contribuito allo sviluppo di un fungo, il «Mildiou» . La sua padronanza richiede una buona prevenzione della contaminazione futura, mentre la pioggia quasi costante impedisce o ostacola i lavori manuali e i  trattamenti.

Consigli dei servizi tecnici Alliance Champagne ai vignaioli suoi membri:

"In condizioni normali, il rinnovo di protezione si basa sulla persistenza dei prodotti da aggiustare con la crescita della vite e con l’andamento della pioggia. Quest’anno, in vista delle piogge e della conseguente pressione sanitaria registrata, il rinnovo sarà da riattivare il più presto possibile.

Questi trattamenti rimangono solo preventivi.

Vi ricordiamo che il trattamento deve essere eseguito in buone condizioni: velocità del vento inferiore a 3 della scala Beaufort (19km / h), nessun calore e umidità eccessivi ".

Un mese di luglio tempestoso

 

Piero Valdiserra

GRANDE CHAMPAGNE COGNAC DOMAINES HINE BONNEUIL 2006

A tutti gli appassionati di Cognac, la Maison Hine presenta quest’anno una novità esclusiva: il Grande Champagne Cognac Domaines Hine Bonneuil 2006.

Questo distillato straordinario proviene dalle uve raccolte in 70 ettari di proprietà Hine: una rarità, questa, nel mondo del Cognac, dal momento che le grandi Maison solitamente acquistano, e non coltivano, le uve. La tenuta Hine (Domaines Hine) si trova nel cru più esclusivo della regione, la Grande Champagne, nelle vicinanze del villaggio di Bonneuil. Qui vengono ottenute le uve del vitigno Ugni Blanc, che danno origine a vini bianchi secchi, delicati e dalla splendida spalla acida: questi vini vengono poi distillati lentamente, secondo il metodo tradizionale, con le loro fecce nobili che contribuiscono a rafforzare la struttura aromatica del distillato. Il risultato è un Cognac elegante, fruttato, ricco: la sua provenienza da una singolo cru (la Grande Champagne) e da una singola vendemmia (quella del 2006) ne aumenta la nobiltà.

L’annata 2006 ha conosciuto in Cognac un inverno secco e di lungo soleggiamento, con poche gelate leggere. La primavera e l’inizio dell’estate hanno avuto un andamento regolare. La vendemmia si è svolta alla fine di settembre, nel momento più adatto cioè per uno sviluppo perfetto degli aromi primari. Il Grande Champagne Cognac Domaines Hine Bonneuil 2006 si rivela, oggi, come il classico distillato di un anno soleggiato: potente e fruttato, dal colore dorato chiaro, con note olfattive di frutta matura, liquirizia e spezie dolci. Al palato dischiude una trama gustativa generosa, fruttata, arricchita da ricordi di miele, di frutta esotica e di chiodi di garofano. Il suo finale è morbidissimo e molto prolungato. 

Del Grande Champagne Cognac Domaines Hine Bonneuil 2006 sono stati accantonati per l’imbottigliamento soltanto pochissimi fusti, per gli appassionati di tutto il mondo.  

Fondata nel 1763, la Maison Thomas Hine & C è una delle più antiche aziende produttrici di Cognac. Per i suoi distillati utilizza esclusivamente le uve prodotte nei due cru più prestigiosi della regione, la Grande e la Petite Champagne (per i suoi Vintage, i top della gamma, utilizza però soltanto uve della Grande Champagne, le migliori in assoluto). In oltre 250 anni di storia, la Maison Hine si è affermata in tutto il mondo soprattutto come grande specialista nella produzione di millesimati (i Vintage, appunto), un’autentica rarità nel settore del Cognac. La superba reputazione internazionale di Hine è confermata dai 30 premi e riconoscimenti ottenuti negli ultimi cinque anni dalla Maison. Hine è inoltre l’unica azienda di Cognac a detenere l’esclusivo Royal Warrant, vale a dire il sigillo di Fornitore Ufficiale della Casa Reale d’Inghilterra.

La Maison Hine è distribuita in Italia dalla Fratelli Rinaldi Importatori S.p.A. di Bologna (tel. 051 4217811, fax 051 242328, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.rinaldi.biz).

 

Elvio Cogno è “Winery of the Year 2016” per la rivista Wine&Spirits

 

 

Image
Image

L’azienda Elvio Cogno è “Winery of the Year 2016”

per la rivista Wine&Spirits.

 

L’azienda Elvio Cogno si aggiudica per la quinta volta il titolo di “Winery of the Year 2016” dalla rivista americana Wine & Spirits: i vini di Nadia Cogno e Valter Fissore hanno conquistato ancora i tasting editor della testata distinguendosi tra più di 15.000 assaggi alla cieca avvenuti nel corso dell’anno.

Un successo frutto della fatica, dell’impegno, della dedizione, della lungimiranza e soprattutto della passione di Elvio Cogno prima, e di Nadia e Valter poi. Insieme la famiglia Cogno ha creato e consolidato un brand puntando tutto, in tempi non sospetti, sulla MeGa Ravera di Novello.

 

Un vino, o meglio un grande vino, deve essere un sogno, dev’essere concepito e realizzato con devozione, calma e continuità avendo l’audacia di seguire strade mai battute prima e che spesso, in quanto tali, non ricevono l’approvazione degli altri.” racconta Valter Fissore. “Serve coraggio. Quel coraggio con cui Elvio scelse di cambiare mestiere e vita per perseguire la sua ambizione di creare dei grandi vini Barolo, valorizzando le potenzialità di un territorio come quello del cru Ravera allora sconosciute. Questo ha permesso la nascita di una cantina capace di realizzare dei vini che sanno raccontare un territorio e soprattutto che sono sinonimo di qualità nel mondo. I suoi insegnamenti sono un’eredità importante ed è per questo che vorrei dedicare a lui, con grande emozione, questo riconoscimento.

La cerimonia di premiazione si terrà il 10 Ottobre 2016 a San Francisco presso il City View at Metreon, dove i vini di Elvio Cogno saranno protagonisti, insieme ad altre eccellenze vitivinicole mondiali, per una grande degustazione dedicata agli appassionati e ai professionisti del settore. 

“Dalle radici al cielo”, artisti internazionali celebrano il travertino, la pietra delle terre di Siena

 

 

 

 

 

 

Caterina e Camilla Dei: «Abbiamo voluto scrivere insieme una nuova pagina di storia della nostra famiglia. Arte, paesaggio e vino in questo omaggio che abbiamo voluto fare a nostro padre Glauco, rappresentano un unico linguaggio universale che non ha bisogno di alcuna traduzione per essere compreso». Un simposio di scultura permanente interamente dedicato al travertino, la pietra simbolo delle terre di Siena. E’ quanto realizzato da Caterina e Camilla Dei in alcuni degli angoli più suggestivi dell’azienda di famiglia Cantine Dei a Montepulciano (SI) e inaugurato la scorsa settimana. Dalle radici al cielo, questo il nome della mostra permanente - ha visto la collaborazione di alcuni tra i più importanti e apprezzati scultori nazionali ed internazionali provenienti dagli Stati Uniti, Germania, Argentina e Italia come David Campbell, Pablo Damian Christi, Filippo Galgani, Venske und Spanle, Emanuele Giannetti, Riccardo Grazzi sotto la direzione artistica di Craig Copeland. Sette le opere realizzate tra i 18 e il 26 luglio a Serre di Rapolano nella Travertini Paradiso industria del travertino del Gruppo Dei con nomi evocativi del rapporto tra paesaggio, ambiente e vino come Anello dei vini, Dei Ploidy, Donna, Gatto Dei Cantine Dei, Il carro di Bacco, All’ombra dell’infinito e il Portale di Bacco. «Abbiamo voluto scrivere insieme una nuova pagina di storia della nostra famiglia – hanno detto Caterina e Camilla Dei inaugurando la mostra – Arte, paesaggio e vino in questo omaggio che abbiamo voluto fare a nostro padre Glauco, rappresentano un unico linguaggio universale che non ha bisogno di alcuna traduzione per essere compreso».  

 

Quello del travertino è un elemento essenziale che caratterizza anche la nuova architettura delle Cantine Dei. Completamente immersa nei vigneti che circondano l’azienda, l’architettura della nuova cantina, completamente realizzata in travertino, s’inserisce armoniosamente nella dolcezza del paesaggio collinare che circonda Montepulciano. Le sfumature di questo prezioso materiale si sposano con i colori dei terreni dai quali provengono le nostre migliori uve e anche gli altri materiali utilizzati, il vetro e il legno, si integrano perfettamente nell’ambiente circostante. La forma dell’accesso alla cantina, una discesa che richiama la forma di una chiocciola, è un forte sussulto verso quel territorio da cui il vino trae origine e che riporta alla mente le conchiglie fossili che si trovano nel terreno di Bossona, i suoi sapori, la sua complessità e la sua eleganza.

 

 

MOLTE LE NOVITÀ 2016 PER IL RHUM TROIS RIVIÈRES

  Il Rhum Agricolo martinicano Trois Rivières presenta al mercato italiano tre sensazionali novità per la fine del 2016:

Il“Private Vintage” 2005, espressamente selezionato e imbottigliato per i soli Clienti della Fratelli Rinaldi Importatori;

Il Millesimato 1995, che è stato sottoposto a un duplice affinamento (in fusti di Bourbon e successivamente in fusti di Cognac);

La “Cuvée Princesse”, un straordinario assemblaggio di otto millesimi differenti non consecutivi, dal 1979 fino al 2007. 

La piantagione Trois Rivières è una delle più antiche della Martinica, l’isola delle Antille Francesi famosa per i suoi Rhum Agricoli: risale infatti alla metà del XVII secolo, quando Nicolas Fouquet, Sovrintendente alle Finanze del re Luigi XIV, volle farne la tenuta più grande dell’isola (220 ettari). A quei tempi, la canna da zucchero – materia prima dei Rhum Agricoli – veniva frantumata con l’ausilio dei mulini a vento dell’epoca: è per questo che, ancora oggi, su ogni bottiglia di Trois Rivières campeggia ben visibile l’emblema del mulino.

Le bottiglie e le etichette dei Rhum Agricoli Trois Rivières sono state completamente ridisegnate: un tocco di colore azzurro mare contraddistingue il nuovo packaging, quasi a sottolineare la personalità marina dei prodotti, la cui materia prima viene ottenuta a breve distanza dalle stupende spiagge caraibiche meridionali dell’isola.

I Rhum Agricoli Trois Rivières sono distribuiti in esclusiva per l’Italia dalla Fratelli Rinaldi Importatori, Viale Masini 34, 40126 Bologna, tel. 051 4217811, fax 051 242328, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.rinaldi.biz.

 

Piero Valdiserra

Vitigni autoctoni ed eroici, un’assicurazione sui territori terrazzati. Cervim: «Sono identità storica e sociale di comunità

 

Oltre all’Incontro mondiale sui Paesaggi terrazzati, Cervim a Santorini e assise Euromontana, Il presidente Gaudio: «La ricerca e il mantenimento di questi prodotti di nicchia è sicuramente la strada da percorrere nel prossimo futuro»

 «Oggi più che mai è necessario mantenere i vigneti caratterizzati da vitigni autoctoni, che oltre ad essere fonte di reddito, producono vini di elevatissima qualità e dalle tipiche caratteristiche organolettiche. Spesso, infatti, le moderne tecniche agronomiche, legate all’ottimizzazione produttiva, tendono a banalizzare non solo il paesaggio ma anche la diversità di colture e modalità di coltivazione, causando una perdita di quei gusti e sapori che da sempre hanno caratterizzato questi vigneti terrazzati. Quelle peculiarità in cui si identificano i produttori e gli abitanti di questi luoghi che, consapevoli della loro importanza, custodiscono gelosamente». A sottolinearlo è il presidente Cervim, Roberto Gaudio, in occasione del workshop di Alto Canavese-Valle d'Aosta, dedicato al binomio paesaggio e turismo, nell’ambito del 3° Incontro mondiale sui Paesaggi terrazzati, in programma fino al 15 ottobre in varie località “eroiche”, oltre che a Venezia e PadovaGaudio che è intervenuto via skype al workshop di Ischia, con la relazione su “La viticoltura eroica in Italia e in Europa”, dedicata ai paesaggi viticoli terrazzati. In un altro incontro della rassegna, quello che si è svolto a Valdobbiadene (Tv), ha fatto un intervento proprio sulle viticolture in forte pendenza, Diego Tomasi, presidente del Comitato tecnico-scientifico del Cervim

 

«La ricerca e il mantenimento di questi prodotti di nicchia – ha aggiunto Gaudio - è sicuramente la strada da percorrere nel prossimo futuro, per ottenere prodotti dall’elevata qualità ed espressione della tipicità dei luoghi di produzione. In questa direzione sono auspicabili idonee politiche in campo agrario capaci di incentivare i viticoltori e le nuove generazioni a mantenere e, laddove ce ne sia bisogno, a recuperare questi vigneti terrazzati. Solo così – conclude Gaudio - si potrà continuare a garantire il mantenimento di questa forma di viticoltura eroica, identità storica e sociale di una comunità che, attraverso il suo vino, può raccontare se stessa ed il proprio paesaggio Mettere le esperienze italiane ed europee a confronto sta già portando a risultati importanti».

Concetti ribaditi da Gaudio anche oggi, che ha partecipato a Santorini (Grecia) al 1° Congresso Internazionale sull'enoturismo, con una relazione di presentazione del Marchio collettivo “Cervim - Viticoltura Eroica”. 
 
ALTRI APPUNTAMENTI – Nei giorni scorsi il Cervim ha partecipato all'assise annuale di Euromontana (l’Associazione europea delle aree montane), che si è svolta a Braganca (Portogallo), con il professor Bianchi De Aguiar, membro del Comitato Tecnico-scientifico Cervim.
 
«L'attenzione dell’incontro – ha sottolineato Bianchi De Aguiar - si è concentrata non solo sulle politiche aziendali, ma anche sulle possibili soluzioni e le esperienze su temi diversi come l'agricoltura, l'energia, l'acqua, i trasporti e il turismo. Si è parlato con preoccupazione dei cambiamenti climatici in viticoltura in Valle del Douro. Durante le presentazioni e dibattiti è apparsa chiaro il rapporto fra le tematiche della montagna con la viticoltura di montana ed in forte pendenza».
  

cid:image002.jpg@01CCE1C4.B6215860

Stoccafisso e Mela rosa per il Grand Tour delle Marche

Sono 28 gli appuntamenti del Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi promosso da Tipicità ed ANCI che racconta le Marche più autentiche, quelle del buon gusto e del “saper fare”, ma anche le Marche della cultura, della natura e della spiritualità. Sbirciando tra le prossime tappe in programma scopriamo che le Marche… non finiscono mai di stupire!

A Montedinove (AP), il 29 e 30 ottobre, va in scena SIBILLINI IN ROSA, una full-immersion nel gusto dedicata alle mille sfaccettature della Mela rosa dei Monti Sibillini, un autentico gioiello di biodiversità dell’entroterra marchigiano, che è divenuto anche Presidio Slow Food. Un frutto antico, che s’identifica profondamente con il territorio e che, dopo aver rischiato l’estinzione, viene oggi esaltato per le sue caratteristiche uniche ed inconfondibili, nonché per le sue benefiche proprietà.

Nella due giorni di Montedinove, la Mela rosa sarà proposta in tutte le sue varianti, anche in abbinamento ad altri prodotti tipici che caratterizzano l’area dei Sibillini. Per gourmet e curiosi il programma prevede il Mercatino della terra, un curioso “Mela Party”, un cooking show, laboratori del gusto con la Mela rosa grande protagonista, naturalmente, ma anche convegni di approfondimento e momenti di spettacolo, con “Sibillini in Arte” e gli sbandieratori e musici della Quintana di Ascoli Piceno.

A Porto Sant’Elpidio (FM), sempre il 29 e 30 ottobre, un week end dedicato alla FESTA DELLO STOCCAFISSO, un imperdibile appuntamento per gustare il “sovrano” dei mari del nord in versione… adriatica! Per l’occasione, i nove locali aderenti all’iniziativa proporranno menù tematici, con la propria interpretazione del gustoso merluzzo nordico.

Nella piazza principale della città, calzaturiera per eccellenza, sarà allestita una grande area di degustazione dedicata a sua maestà lo “Stocco”, con piatti realizzati secondo la tradizionale ricetta locale. Un gustoso “prologo” è previsto per la sera del 26 ottobre, con una full-immersion nelle diverse ricette, presentate tutte insieme dai ristoratori che collaborano all’iniziativa.

Performance e spettacoli accompagneranno l’irresistibile sapore del merluzzo artico. Sabato sera, in particolare, il pubblico potrà assistere al concerto di Ron, mentre domenica, spazio alla storica Fiera di San Crispino.

Per tutti i gourmet, food lovers e per gli appassionati di slow tourism, la piattaforma di Tipicità mette a disposizione proposte di viaggio dedicate e la possibilità di un “taxi esperienziale” per gustare intensamente gli eventi in programma e non solo, con la possibilità di effettuare shopping aziendale, nonché dedicarsi alla visita di musei, siti naturalistici, paesaggistici, architettonici e culturali del territorio.

 

Angelo Serri

Da Dolcissima Pietra al Boss delle Torte

 

 

 

 

Oggi è arrivata la conferma ufficiale da parte della Pasticceria da Carlo di Hoboken. Martina Operto, vincitrice dell’edizione 2015 del Contest Dolcissimo, il concorso di arte dolciaria organizzato in occasione di Dolcissima Pietra e membro della Giuria del Contest 2016, è una delle 10 italiane scelte dal Boss delle torte di Hoboken NJ per un anno di stage nella famosa pasticceria da Carlo. 

 

Martina è stata scelta tra centinaia di persone selezionate a Milano nei mesi scorsi direttamente da Grace, Sorella di Buddy Valastro, il famoso Cake Boss che conduce una trasmissione mandata in onda su Real Time da diversi anni.

L’esperienza da Buddy sarà un importante tassello nel curriculum di Martina Operto che, grazie ai diversi diplomi –tra cui quelli di Dolcissima- ha conquistato la rigorosa giuria selezionatrice delle persone che entreranno a far parte dello staff della pasticceria da Carlo.

 

Un primo gruppo partirà a gennaio, tra cui Martina, ed un secondo gruppo in primavera.

L’aver selezionato Martina Operto rende molto orgogliosi i membri dell’organizzazione di Dolcissima che danno appuntamento ad uno show cooking in anteprima al suo rientro dagli USA.

 

Il 26 e 27 novembre, in occasione di Cioccolato a Palazzo, Martina sarà presente all’evento con la presentazione di alcune sue torte al cioccolato dal tema: Waiting for Buddy.

 

 

Segreteria Dolcissima Pietra

 

Oro Argento Group  

2024 © Enocibario P.I. 01074300094    Yandex.Metrica