NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta.

Approvo

Recensioni

Bollicine toscane in tavola con il Manzoni Metodo Classico di Conte Guicciardini 

Solo 3.000 bottiglie per il nuovo nato di Castello di Poppiano: il nuovo raffinato spumante per aperitivo e tutto pasto che rende indimenticabili gli incontri più importanti

(Poppiano, 31 gennaio 2018) È l’ultimo nato di Castello di Poppiano, la tenuta dei conti Guicciardini fin dal 1199, ma ugualmente il Manzoni Metodo Classico Brut è un vino che affonda le radici nella storia dell’azienda toscana e dell’enologia italiana. Prodotto in edizione limitata – solo 3.000 bottiglie -  la nuova creazione di Conte Guicciardini colpisce per la sua raffinatezza organolettica, frutto della continua ricerca delle migliori tecnologie di cantina.

Base del nuovo spumante metodo classico è il Manzoni Bianco, vitigno ottenuto da un incrocio tra Riesling Renano e Pinot Bianco realizzato ai primi del Novecento dal famoso agronomo Luigi Manzoni, capace di dar vita a vini che spiccano per aromaticità, eleganza e struttura.

Dopo 8/10 mesi sulle fecce nobili prima del tirage, seguiti da 24 mesi di affinamento sui lieviti, il risultato è un Metodo Classico in grado di sprigionare un perlage molto fine e persistente, un profumo ricco, con delicate note floreali e tocchi di liquirizia e glicine. Al palato freschezza e sapidità ben si fondono in un corpo di ottima struttura con un finale che richiama note agrumate e floreali.

Disponibile anche in formato magnum, l’etichetta del Manzoni Metodo Classico Brut è in lega dorata e riporta semplicemente il nome del vino e la data della fondazione della cantina – 1199 - con una capsula color oro, per esaltare il colore del vino.

Versatile e in grado di ben accompagnare sia gli antipasti che piatti di maggior complessità durante un pasto, il Manzoni Metodo Classico Brut è la novità che renderà unica ogni ricorrenza speciale.

Il Castello di Poppiano, da fortezza a cantina modello

Edificato verso la fine dell’anno 1000 e di proprietà della famiglia Guicciardini dal 1199, il Castello di Poppiano si trova a Montespertoli nella zona di produzione della DOCG “Chianti Colli Fiorentini”. Eretto per proteggere la città di Firenze, dal 1962 appartiene a Ferdinando Guicciardini che ha subito iniziato un’attività di ammodernamento dei vigneti e dell’azienda vitivinicola. Un lavoro che, nel solco della tradizione, prosegue ancora oggi e che ha portato alla realizzazione di vini e prodotti di grande spessore.

I vigneti della tenuta occupano 130 ha di terreni vocati alla produzione enologica, sulla dorsale fra la valle della Pesa e quella del Virginio, a un’altitudine compresa tra i 300 e i 140 m sul livello del mare. L’esposizione a mezzogiorno dei vigneti e la struttura argillosa ma ricca di scheletro e ben drenata dei terreni garantiscono uve di alta qualità.

In cantina la modernità sposa la storia. L’affinamento avviene nei sotterranei del Castello, in botti per il Chianti Colli Fiorentini, in barrique per i vini IGT.

Fanno parte delle tenute Guicciardini altre due proprietà: Massi di Mandorlaia in Maremma e Belvedere Campóli, una perla nel cuore della zona di produzione del Chianti Classico, di recente acquisizione.

Per ulteriori informazioni: www.conteguicciardini.it

Alice Camellini - ufficio stampa c/o fruitecom – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / 059-7863820

 

CARPENE’ MALVOLTI: AL VIA LE CELEBRAZIONI PER I PRIMI 150 ANNI DALLA FONDAZIONE DELL’ATTIVITA’ D’IMPRESA

Presentato oggi, nella restaurata sede della Carpenè Malvolti, il calendario degli eventi celebrativi che caratterizzeranno l'intero 2018. La storica Cantina si appresta quindi a vivere il 150° Anniversario dalla fondazione dell’attività d’Impresa,  scaturita ad opera di Antonio Carpenè il Capostipite di una Famiglia che sin dal 1868 ne mantiene il diretto controllo.

La Carpenè Malvolti celebrerà tale significativa tappa con alla guida Etile Carpenè - IV generazione della Famiglia più longeva della Spumantistica Italiana ed attuale Presidente della S.P.A. - che avverte, oggi più di sempre, tutta la responsabilità storica della propria Impresa costantemente impegnata nella creazione di valore per il Territorio di origine e per il patrimonio imprenditoriale nazionale.  

“Sento forte tanto l'onere quanto l'onore di essere testimone dei valori storici e fondanti ereditati dalla mia Famiglia – afferma Etile Carpenè, Presidente della Carpenè Malvolti - E’ un privilegio condurre l'Impresa a questa tappa, avendo sempre posto al centro della nostra mission l'impegno etico di "condividere la storia per determinarne il futuro", sia con i più stretti Collaboratori ed i Clienti tutti sia con il Paese intero”.

Un traguardo raggiunto grazie alla lungimiranza che da cinque Generazioni contraddistingue la Famiglia Carpenè, portavoce di una storicità sempre proiettata al futuro, conquistata attraverso una forte identità imprenditoriale - basata sulla cultura scientifica, sulla ricerca e sull'innovazione - ed una sempre attenta interpretazione dei mutamenti sociali ed economici per anticiparne le relative dinamiche. 

“Gli eventi celebrativi in programma per i 150 anni, afferma ancora il Presidente, non saranno un'auto-celebrazione bensì un modo per rendere merito e gratitudine al mio bisnonno Antonio Carpenè, che ha avuto l’idea di fondare l’Impresa, valorizzare un Territorio ed i suoi frutti nonché permettere alle Generazioni successive di continuare a tramandarlo e contribuire alla Storia imprenditoriale del nostro Paese”.

Ciò che ha reso la Carpenè Malvolti un "marchio simbolo" nel mondo è la costante energia scientifica ed innovativa, di cui si è sempre fatta pioniera sin dall’intuizione di Antonio Carpenè che per primo volle produrre un Vino Spumante con le stesse caratteristiche dello Champagne francese ma con un vitigno autoctono del Territorio della Marca Trevigiana. 

Altra pietra miliare per l'Enologia Italiana fu la messa a punto del metodo di spumantizzazione per valorizzare le caratteristiche organolettiche del Prosecco, così come la rivoluzionaria decisione di riportare già nel 1924 il nome del vitigno in etichetta. Non tralasciando quindi di citare il processo di internazionalizzazione, che ancora oggi continua con importanti investimenti sia nel consolidamento dei Mercati correnti, in cui il Marchio è già presente da più decenni, sia con lo sviluppo nei Paesi emergenti, in particolare quelli asiatici, fino alla restaurazione del sito storico che si aprirà alla Città di Conegliano nel prossimo Maggio.

“E’ stato un impegno economico importante, finalizzato peraltro in una fase congiunturale non particolarmente favorevole - afferma il Presidente Etile Carpenè - ma abbiamo ritenuto utile investire nella sede storica e nella relativa immagine, con l’orgoglio di celebrare così i 150 anni dalla fondazione dell’attività d’Impresa, che per Noi Tutti costituisce una tappa dalla portata storica. Era un sogno che avevo in testa da tempo - confida Etile Carpenè - e che oggi, grazie al contributo di tutta la mia Famiglia, in coincidenza con il nostro anniversario imprenditoriale siamo riusciti a realizzare”.

Il Presidente Etile Carpenè ha poi stigmatizzato come l’impegno della Famiglia nell’attività d’Impresa sia sempre stato un punto fermo così come le relazioni con tutti i Collaboratori che nel tempo si sono avvicendati e che gli investimenti in innovazione ed in ricerca, piuttosto che nella struttura produttiva siano imprescindibili dall’attività d’Impresa, cosi come altrettanto fondamentale è poter contare sempre sulle Risorse Umane. 

E già si pensa alle prossime sfide.

Ufficio Stampa Carpenè Malvolti SpA

Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.  

Tel 335 6130800 mailQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.';document.getElementById('cloakb6ca134540894ddbfac9969cff73bdbc').innerHTML += ''+addy_textb6ca134540894ddbfac9969cff73bdbc+'<\/a>'; ,

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.      

www.carpene-malvolti.com

 

 

MONTICELLI BRUSATI – NON IL SOLITO SAN VALENTINO

 

 

 

Per il terzo anno consecutivo La Montina dedica due interi week end

alle coppie di innamorati in visita alla cantina

Monticelli Brusati – Non il solito San Valentino

 

Questa l’idea che sprona da anni la cantina franciacortina a proporre dei tour a prezzi speciali in occasione del week end precedente e successivo al giorno di San Valentino, ossia sabato e domenica 10 – 11 e 17 – 18 febbraio.

Trovare il giusto regalo per il proprio innamorato non è cosa da poco. Se poi si è in cerca di qualcosa di speciale, memorabile e diverso, ancora di più.

Da questa necessità nasce la proposta de La Montina: un’esperienza in cantina da fare insieme.

 

Da ricordare con gli occhi, da respirare con il naso e da assaporare con il palato…

Immaginatevi una Tenuta circondata dalla verde Franciacorta, un tour che vi farà immergere nella storia di una famiglia, di un territorio e dei suoi frutti. Le coppie verranno accompagnate nelle parti più intime della cantina dove, tra bottiglie a riposo e il legno delle barrique, avranno modo di respirare insieme un’atmosfera romantica e profumata di ricordi. Al termine del viaggio in cantina sarà il momento di risvegliare il palato con la degustazione dei vini Franciacorta de La Montina, accompagnati da piccoli assaggi di prodotti della tradizione italiana.

Il tour di coppia con visita guidata delle Tenute La Montina e la degustazione di due calici di Franciacorta sarà per l’occasione a metà prezzo e avrà un costo di 15€ a coppia.

 

Quest’anno per Franciacorta in love la cantina sarà impreziosita dall’allestimento floreale di MyOverRose, una realtà tutta italiana specializzata nella realizzazione di bouquet di rose racchiuse in meravigliose confezioni.

Per lasciare alla coppia un ulteriore ricordo della giornata, ogni bottiglia di Franciacorta verrà personalizzata con un omaggio floreale realizzato ad hoc dalla sapiente arte artigiana di MyOverRose.

Le possibilità di festeggiare San Valentino in Franciacorta e alle Tenute La Montina non finiscono qui. Mercoledì 14 febbraio gli innamorati potranno godere di una romantica cena preparata dagli chef di Villa Baiana. I dettagli del menù sono disponibili sul sito www.villabaiana.it. 

 

Info: La Montina - Tel. 030 653278 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.lamontina.it  

Le Tenute La Montina di Monticelli Brusati sono fra le aziende storiche della Franciacorta. Le vigne aziendali sviluppano su di una superficie vitata di circa 72 ettari, dislocati in 7 Comuni della Franciacorta. Vigneti, con giacitura preminentemente collinare, impiantati su terreni calcarei e limo-argillosi con una resa circa di 100 quintali per ettaro con densità di 5.400/7.000 ceppi per ettaro. La cantina si estende per 7.450 m² sotterranei, il che garantisce tutto l’anno la minore escursione termica possibile (attorno ai 13°- 16°) e condizione ottimale per la giusta maturazione dei Franciacorta. La produzione media è di 380.000 bottiglie annue.

 

Jessica Giovanessi - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

I VINI DE IL BORRO PER LA PRIMA VOLTA A  MILLÉSIME BIO 2018

 

LA FIERA DEI VINI CERTIFICATI BIOLOGICI PIU’ IMPORTANTE AL MONDO

In degustazione:

Rosè del Borro Igt Toscana 2016 

Borrigiano Val d’Arno di Sopra Doc 2016

 Polissena Igt Toscana 2015

Petruna Anfora Val d’Arno di Sopra Doc 2016

29-30-31 Gennaio 2018, Parc des Expositions, Montpellier 

Sonia Gambino 

ALAIN JAUME, DALLA VALLE DEL RODANO ALL'ITALIA

Ecco la prima delle novità del 2018 proposte dalla

distribuzione B.eVi-Emozioni Oltre Il Gusto

Il nuovo anno esordisce all’insegna della novità per B.eVi-Emozioni Oltre Il Gusto, con l’ingresso nel catalogo di alcuni vini provenienti da varie regioni della Francia: il primo inserimento ha come protagonista la cantina DOMAINE ALAIN JAUME, situata nella parte meridionale della Valle del Rodano.

Quella di Alain Jaume è un’azienda storica: la famiglia infatti è dedita alla viticoltura dal 1826 e da sempre la sua filosofia produttiva è quella di “artigiani del vino”, i quali dunque lavorano rispettando le caratteristiche che naturalmente queste terre donano, in primis intensità e un grande carattere.

La zona dove è ubicata la cantina è esattamente a nord di Châteauneuf-du-Pape, in un territorio dove la produzione di vino venne già fortemente sviluppata a partire dal XIV secolo, nel periodo cosiddetto della Cattività Avignonese: infatti durante gli anni in cui i Papi della Chiesa Cattolica si stabilirono ad Avignone, dettero un forte impulso alla produzione del vino, subito consapevoli dello strepitoso terroir da cui erano circondati.

In quest’area - situata nella parte sud-orientale della Francia e nella porzione meridionale della Valle del Rodano - lo stile enologico è contraddistinto dall’assemblaggio di diverse varietà di uve, tra cui in genere spiccano blend a base di Grenache Noir, Syrah e Mourvèdre, vitigni che rappresentano una componente importante anche nei vini di Alain Jaume.

Tra le varie linee dell’azienda francese B.eVI-Emozioni Oltre Il Gusto ha selezionato una serie di etichette che Sergio Bruno considera particolarmente emblematiche di questa regione, a partire dal vino “Côtes du Rhone - Rèserve Grand Veneur”, prodotto per la maggior parte con vitigni Grenache e Syrah e dal profilo aromatico segnato da fragole di bosco, cassis e spezie.

Per quanto riguarda le singole parcelle, spiccano “Châteauneuf du Pape Rouge - Domaine Grand Veneur Le Miocene”, “Châteauneuf du Pape Rouge - Domaine Grand Veneur Les Origines” e “Châteauneuf du Pape Rouge - Domaine Grand Veneur Vieilles Vignes”: se il primo si distingue per note di kirsch e per la grande pienezza gustativa, “Les Origines” sfoggia cenni di torrefazione e tannini concentrati, mentre “Vieilles Vignes” regala spezie, erbe officinali e una grande complessità organolettica. 

Alain Jaume è una cantina che produce vini dalla forte identità, in grado di trasportare l’immaginazione nelle terre del Rodano dove il sole si accompagna ai venti di Maestrale: anche in questo caso l’importazione veronese ha scelto una maison perfettamente in sintonia con la sua mission che è quella di conferire “emozioni al di là del gusto”. 

Claudia Bondi 

 

ONAV LIGURIA: VERTICALE DI PINOT NERO FRECCIAROSSA

-images-email-backgrounds-logo-onav.png
ONAV LIGURIA ti ricorda che...
-images-email-backgrounds-bg-head-right-newsletter.jpg
Ecco gli eventi del mese di Febbraio:
-images-email-sections-logos-logo-onav-email.png

IL CONSORZIO TUTELA VINI MONTECUCCO VI ASPETTA ALLE ANTEPRIME DI TOSCANA 2018

 

 

 

Anteprima Collettiva Regionale

Sabato 10 febbraio 2018, dalle 9.30 alle 17.30 @Fortezza da Basso, Firenze

 

Granaio Lorenese, Alberese (GR)

Lunedi 12 febbraio 2018, degustazioni aperte alla stampa dalle 15.00 alle 19.00 

 

 

Tornano le Anterpime di Toscana 2018, la settimana dedicata alle nuove annate dei vini toscani presentate dai rispettivi Consorzi di Tutela a un pubblico specializzato di stampa internazionale e operatori. Il Consorzio Tutela Vini Montecucco – inserito nell’Anteprima Collettiva Regionale – aprirà le giornate di degustazione con i vini di trenta aziende socie sabato 10 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze (pad. Cavaniglia), dalle 9.30 alle 17.30, in contemporanea al Buy Wine (9-10 febbraio 2018), la più grande iniziativa commerciale per il settore vitivinicolo della Regione.

 

Inoltre, lunedì 12 febbraio i vini dell’Amiata saranno nuovamente sui banchi d’assaggio del Granaio Lorenese di Alberese (GR) per una giornata di degustazioni rivolta a un pubblico selezionato di buyer (la mattina) e stampa (dalle 15.00 alle 19.00) internazionali, che avrà così modo di conoscere direttamente il territorio maremmano, le eccellenze vitivinicole e tutte le sue peculiarità. Il Montecucco, infatti, rappresenta un’altra faccia della Maremma: un gioiello enologico, sempre più alla ribalta nel palcoscenico enoico toscano e nazionale, che proviene dalle pendici del Monte Amiata, una zona il cui clima fresco e ventilato è influenzato dalle correnti in arrivo dalle aree interne dell’Italia centrale, dall’aria marina della costa tirrenica e dall’Argentario. Un microclima unico che, unendosi a un terroir ideale e al sapere “tecnico” della tradizione, fa del Montecucco un’area di enormi potenzialità e una destinazione enoturistica di eccellenza.

 

Il programma delle Anteprime di Toscana è consultabile al sito www.anteprimetoscane.it

***

Il Montecucco, la nuova promessa del vino toscano, nasce dalle uve coltivate con passione nei 7 comuni della denominazione di origine controllata e garantita, la DOCG in vigore da settembre 2011: Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e SeggianoNuova frontiera del vino toscano, la Denominazione, con le sue 66 aziende associate, punta a uno sviluppo che possa coniugare gli aspetti produttivi con quelli promozionali e turistici del territorio: la zona, altamente vocata alla produzione del Sangiovese, gode di  climatiche estremamente favorevoli, vicino al Mar Tirreno – da cui dista solo pochi km in linea d’aria – e all’ormai spento vulcano Amiata, che con i suoi 1.738 metri di altezza domina tutto il territorio compreso tra la Maremma, la Val d’Orcia e la Val di Chiana. Qui si sono succeduti Etruschi, Romani, Longobardi, monaci benedettini, dominio senese e la famiglia dei Medici: una stratificazione storica che ha lasciato tracce indelebili e testimonianze che ancora oggi sono visibili nei borghi, negli stupendi agriturismi e nelle dimore d’epoca, nella produzione di olio e, soprattutto, di vino. www.consorziomontecucco.it

 

 

Ufficio Stampa Consorzio Tutela Vini Montecucco:

Valentina Fraccascia, Zed_Comm
Tel: +39.02.36550569condizioni

Cell: +39.348 3633000

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

VINI ATESINI ALL’HOTEL NH DI GENOVA

Antonio del Giacco presenta Pierluigi Gorgoni

 

Di Virgilio Pronzati 

 

Dopo il successo del 1° seminario Ais sui vini Atesini tenutosi circa un anno, fa al Palazzo del Principe, alla fine dello scorso novembre è seguito il secondo incontro.  Stesso relatore ma non la sede. In quest’occasione, il dinamico Delegato di Genova Antonio Del Giacco, d’intesa col Consorzio Vini Alto Adige, ha organizzato l’importante seminario nel funzionale salone dell’Hotel NH di Genova centro.  Come di consueto, Pierluigi Gorgoni, docente presso la scuola Alma di Colorno, ha trattato in modo capillare le varie zone viticole e l’incidenza dei fattori climatici che hanno determinato dei cambiamenti nella composizione nelle uve e quindi nei vini. Cambiamenti positivi, dovuti al graduale ma continuo aumento della temperatura. Un fenomeno pressoché mondiale. Nel suo apprezzato intervento, Gorgoni ha poi condotto la degustazione di otto vini, corredandola con notizie dei rispettivi produttori.  Presenti all’evento, ben sessanta sommelier e alcuni giornalisti del settore       

 

Il salone gremito di sommelier

 

 

I vini in degustazione con le mie valutazioni

Pinot Bianco Plötzner 2016 - Cantina St. Pauls - Note: Brillante, paglierino scarico con riflessi verdolini.  Abbastanza intenso e persistente, molto fine, con sentori di acacia e narciso, prugna gialla e mela golden non matura. Secco, ma equilibratamente morbido, fresco, sapido e leggermente minerale, caldo, pieno e continuo. Già di buona armonia.

 

Pinot Bianco Sirmian 2015 della Cantina Nals Margreid - Brillante, paglierino scarico con lieve riflessi verdolini. Discretamente intenso e persistente, appena fine, con sentori di acacia, lieve liquirizia e un po’ fumé. Secco, molto fresco, sapido, minerale, caldo, pieno e molto continuo.  Discreto.

 

Terlano Pinot Bianco Pratum 2014 di Sallegg  -  Brillante, paglierino vivo con  riflessi verdolini. Intenso e persistente, abbastanza fine, con sentori di mela, e lievi di melone bianco, banana immatura e fumé. Secco, molto fresco e minerale, caldo, pieno e molto continuo.  Buono ma poco equilibrato per poca morbidezza e alta acidità fissa.

 

Pinot Bianco Riserva Klaser 2013 della Tenuta Niklas  -  Brillante, paglierino con  lievi riflessi dorati. Discretamente intenso e persistente, molto fine, con sentori di fiori montani un po’ appassiti e melissa (limone). Secco, molto fresco e minerale, lievemente caldo, snello ma continuo. Buono.

 

Pinot Grigio Porer 2015 della Tenuta Alois Lageder  -  Brillante, rosato vivo.  Discretamente intenso e persistente, abbastanza fine, ampio e composito con sentori di prugna selvatica, pepe bianco e lieve noce moscata e nocciola. Secco, discretamente fresco, minerale, sapido. Piacevole ma un po’ corto. 

  

Valle Isarco Kerner 2016 dell’Abbazia di Novacella  -  Note: Brillante, paglierino scarico con riflessi verdolini.  Intenso e persistente, composito, con sentori di mango e lieve di ananas e agrumi.  Secco, fresco e minerale, caldo, pieno e molto persistente. Giovane ma molto buono.

 

Sauvignon Puntay 2016 della Cantina Erste+Neue  -  Note: Brillante, paglierino scarico e vivo con riflessi verdolini. Intenso e persistente, discretamente fine, varietale, con netti sentori di salvia, muschio e lieve di foglia di pomodoro.  Secco, fresco, minerale, molto sapido, caldo, pieno e continuo. Giovane ma valido.

 

Gewürztraminer Sanct Valentin 2016 della Cantina San Michele Appiano -Note: Brillante, paglierino vivo con lievi riflessi verdolini. Intenso e persistente, fine, ampio, varietale, con sentori di pesca e albicocca mature e un po’essiccate, rosa e pepe bianco.  Secco, leggermente sapido, un po’ minerale, caldo, pieno e persistente.  Giovane ma già piacevole e valido.

 

 Gli otto vini degustati       

 

Due parole sull’Alto Adige

Seppure sia tra le regioni con minore superficie vitata, l’Alto Adige è tra le prime per qualità e varietà di vini. Circa 5.300 ettari compresi nelle zone vinicole Bassa Atesina, Oltradige, Bolzano e dintorni, Valle dell’Adige, Merano e dintorni, Valle Isarco e Val Venosta che, coltivati da cinquemila viticoltori, danno origine mediamente a 350.000 ettolitri, di cui il 98% Doc. Percentuale di gran lunga superiore a ogni altra regione italiana. 

Le 300 giornate di sole l’anno e un clima continentale temperato, fanno dell’Alto Adige un territorio ideale per la viticoltura e il turismo.  Molti i vitigni coltivati: venti varietà di cui più del 60% a bacca bianca e circa il 40% a bacca nera.  Fra le varietà a frutto bianco più diffuse spiccano il Pinot grigio, il Gewürztraminer, il Chardonnay e il Pinot bianco, che da sole rappresentano il 70%, seguiti da Sauvignon, Müller-Thurgau, Sylvaner, Kerner, Riesling e Veltliner.

Mentre per i rossi oltre alle due varietà autoctone Schiava e Lagrein, il Pinot nero, il Merlot, il Cabernet Sauvignon e Franc.  Un esclusivo terroir fatto da differenti condizioni pedoclimatiche dove le vigne spaziano dai 200 ai 1000 metri d’altitudine (solo il 14% della superficie dell’Alto Adige è al di sotto dei 1.000 metri di quota). Particolarità, che con il lavoro in vigna e in cantina dei produttori, fa esprimere vini recensiti nelle più importanti guide di settore, in particolare quella del Gambero Rosso, che da anni assegna ai vini altoatesini molti “Tre Bicchieri”.  Ossia il numero più alto in rapporto alla superficie coltivata.

Il "Consorzio per la tutela dei vini dell’Alto Adige", istituito nell’ottobre del 2007, conta in questo momento 155 aziende vinicole, che in totale producono più del 99% dei vini DOC dell’Alto Adige. I soci del Consorzio fanno parte delle tre associazioni che raccolgono i produttori altoatesini, ossia le cantine, le tenute vinicole e i vignaioli indipendenti.

 

2024 © Enocibario P.I. 01074300094    Yandex.Metrica