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Recensioni

La Brinca Riapre!

 

Domani Venerdì 4 dicembre finalmente potremo tornare a riaccoglierVi ai nostri tavoli e così tutti i giorni di dicembre per tutti i pranzi.

Tutti i menu e le novità della riapertura le troverete come sempre sul nostro sito:

https://www.labrinca.it

Per tutte le info contattateci via mail o telefonicamente e non dimenticate di riservare per tempo il Vostro tavolo, il ponte dell’8 praticamente tutto esaurito!

 

Altra grande Novità è il ritorno del nostro progetto #LaBrincaacasatua, il nostro servizio di asporto di piatti pronti per essere serviti sulle Vostre tavole, tutte le info qui:

https://www.labrinca.it/lista/95

 

E ancora il nostro nuovo e aggiornatissimo e-shop, la bottega online della trattoria dove potrete trovare tutte le nostre produzioni e selezioni e da oggi anche le nostre nuove Box regalo per le feste di Natale e i Piatti pronti confezionati da spedire in tutta Italia! Tutte le novità qui:

https://www.labrinca.it/brincashop/

 

Nell'attesa di sapere cosa potremo fare e cosa no a Natale, cogliamo l'occasione per augurare a tutti Voi e alle Vostre Famiglie un Natale sereno, con la speranza che tutto questo passi al più presto...

Infine un grazie infinito a tutti quanti ci hanno telefonato, scritto per mail e sui social, per i nostri recenti riconoscimenti e per la grande affermazione di Matteo decretata dalla Guida Michelin come miglior Sommelier d'Italia 2021. Potete rivedere tutto sui nostri post  https://www.facebook.com/labrinca/?ref=page_internal. 

 

Un grande abbraccio a tutti!

La Famiglia della Brinca di Ne

COSA CAMBIA PER IL CONSORZIO FOCACCIA DI RECCO CON IL RITORNO DELLA LIGURIA IN “GIALLA”

 

I ristoranti del Consorzio Focaccia di Recco certo non si fanno cogliere impreparati e anche se non è semplice far ripartire nell’arco di 24 ore aziende ristorative che quando marciano a regime normale sono inarrestabili tanto è consolidata la loro capacità e professionalità, subito dal primo giorno possibile, riaprono per pranzo i ristoranti Manuelina, Da O Vittorio, Alfredo, Dal Ponte a Recco e a Sori Edobar e Il Boschetto. Dalla prossima settimana anche Angelo con L’Angolo dei F.lli Olivari a San Rocco, Lino e Vitturin. Anche il Panificio Moltedo G.B. che durante la permanenza nella zona arancione al sabato pomeriggio chiudeva, ora con il passaggio a gialla e la ritornata mobilità fra comuni ritorna ad aprire tutta la giornata.

Panifici e asporti Moltedo e Tossini a Recco, Revello a Camogli e Edobar a Sori potranno ritornare a far usufruire fino alle 18 ai propri clienti i tavoli di appoggio e le sedute messe a disposizioni dinanzi ai propri locali.

Fermo restando tutte le attività di asporto e delivery già in essere.

 

È di buon auspicio questo miglioramento per la Liguria che si spera porti ad un graduale sebbene lento ritorno alla normalità, quella normalità che mai come di questi tempi ci sembra il regalo più bello che le prossime festività natalizie possano portarci.

Facciamone tesoro, tutti. La Focaccia di Recco lo fà.

 

Le attività aderenti al Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio

ed autorizzate alla produzione IGP:

Ristoranti a Recco: Alfredo – Angelo -  Da Lino – Da ö Vittorio – Del Ponte – Manuelina Ristorante – Vitturin 1860 – Storica Focacceria Manuelina. Ristoranti a Sori: Edobar – Il Boschetto.

Panifici a Recco: Panificio Moltedo G.B. via Assereto – Panificio Moltedo 1874 via XX Settembre. Tossini via Roma – Tossini via XXV Aprile. Panifici e gastronomia a Recco: Tossini via Assereto – Tossini via Trieste.

Asporto a Camogli: Focacceria Revello dal 1964. Asporto a Sori: Focacceria Tossini.

 

Pagine FB: La festa della Focaccia di Recco oppure Focaccia DI Recco – Instagram: focacciadirecco_igp  

 

Bernini Daniela

Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio

Ufficio Stampa e Relazioni Esterne

Recco (GE) via XXV Aprile 14

Tel.: 0185730748 - 3357274514

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LA MICHELIN E LE TAVOLEDOC DELLA LIGURIA

 

L’edizione 2021 della Rossa riserva grandi riconoscimenti alla cucina ligure di TavoleDoc: nella regione 2 nuovi stellati e il premio al miglior Sommelier

 

La 66° edizione della Guida Michelin Italia, la cui presentazione si è tenuta in diretta streaming da Milano il 25 Novembre, conferisce riconoscimenti ai ristoranti di TavoleDOC Liguria.

Un’edizione a distanza per così dire, con meno scenografia e forse parte di suspence, ma con intatte aspettative e partecipazione.

29 novità per un totale di 371 ristoranti stellati in Italia, con 3 nuovi ristoranti due stelle e 26 una stella.

 

Sono membri di TavoleDoc Liguria due ristoranti che hanno acquisito la tanto agognata stella Michelin: il ristorante Nove ad Alassio e il ristorante Impronta d’acqua a Cavi di Lavagna. Riconoscimento particolare a Matteo Circella della Trattoria La Brinca a Ne, premiato miglior Sommelier 2021.

 

Desideriamo celebrare questi successi tanto importanti per i ristoranti, per la regione Liguria e per TavoleDOC, un bellissimo traguardo che segnala una rinnovata attenzione alle risorse gastronomiche di questo territorio da parte della Guida rossa. Un importante riconoscimento della capacità dei ristoratori liguri non solo di abbracciare la tradizione ma anche di sperimentare e innovare in cucina. Un principio cardine del progetto TavoleDoc, il cui obiettivo ha sempre fatto focus sulla possibilità di esaltare le ricchezze enogastronomiche della regione, ora finalmente abbracciato e sancito anche da importanti riconoscimenti internazionali.

 

Il ristorante Nove nasce nel 2016 dall’incontro dello chef Giorgio Servetto e l’Historical Suite Relais Villa della Pergola. Il locale mette al primo posto la qualità della materia prima, ricercando prodotti autentici del territorio e dando assoluta importanza alla stagionalità. La cucina dell’executive chef Giorgio Servetto narra la sua storia, fatta di sapori che raccontano dell’infanzia trascorsa nella cascina di famiglia a Sassello, legata a una forte tradizione di cucina ligure con influenze piemontesi e francesi, alleggerita e rivisitata in chiave moderna. Lo chef e la sua brigata attingono alle ricchezze de I Giardini di Villa della Pergola agrumi, erbe aromatiche e fiori eduli che esaltano la genuinità della cucina.

 

Ricavato dagli spazi in disuso di un vecchio ristorante di fronte al mare, Impronta d’Acqua si trova a Cavi di Lavagna, a metà strada tra Sestri Levante e Chiavari. Lo chef patron Ivan Maniago ama descriverlo come un “ristorante trasparente per una cucina trasparente”, ed è per questo che durante i lavori di ristrutturazione prima dell’apertura, nel 2017, ha voluto per prima cosa abbattere il muro che separa la sala dalla cucina, in modo che quest’ultima rimanga a vista. Lo chef, classe 1986, si forma grazie a numerose esperienze nelle più importanti cucine italiane. Ora, intrapreso il proprio percorso, affiancato da Giorgia Fiasconaro, maître e sommelier, propone una cucina tradizionale che supporta i piccoli produttori locali, ma che viene impreziosita dalle sue capacità tecniche e intriganti dell’alta cucina.

 

La Brinca, trattoria storica di Ne, in provincia di Genova, ha alle spalle una tradizione che dura da generazioni. Già negli anni Trenta la famiglia Circella gestiva quella che una volta era un’osteria con bottega, frantoio e mulino. Nel 1987, con la ristrutturazione di un’antica casa colonica, prende l’attuale configurazione. Una storia che parla di ricette tramandate e di lunga laboriosità. Oggi i fratelli Roberto e Sergio con la moglie Pierangela e i figli Matteo e Simone, lavorano per mantenere viva la memoria contadina della Liguria di Levante, scelgono prodotti locali rispettandone la stagionalità e preparano in casa la pasta e il pane. La carta dei vini, altro punto di forza del ristorante, comprende oltre mille etichette, quella dei distillati più di trecento. Marco Do, responsabile della Guida Michelin Italia, ha infatti spiegato come Matteo Circella sia stato premiato dalla Michelin per «l’interessante ed appassionato garbo con cui racconta le caratteristiche dei vini da accostare ai piatti liguri della tradizione».

 

 

Ufficio Stampa e Comunicazione – TavoleDOC Liguria

Ufficio Stampa Mediavalue

IL PESTO ON THE ROAD, COME SOLO I GENOVESI SANNO FARE

 

Pesto On The Road è il progetto di pesto delivery di Monica Capurro e Andrea Giachino. Basato sulla freschezza delle materie prime autoctone e di conseguenza l'impegno di esportare, con il proprio pesto, una fotografia culinaria autentica del territorio genovese. Il progetto si sviluppa sulla base di una cucina espressa che, grazie all’efficienza logistica, può essere consumata entro massimo 24 ore dalla prenotazione.

 

L'uso esclusivo di cinque componenti d'eccellenza, Basilico Genovese D.O.P., Parmigiano Reggiano, olio E.V.O. ligure, pinoli italiani e aglio di Vessalico.

In dettaglio, per entrare in una ricerca estrema mirata alla valorizzazione delle materie prime del territorio: basilico di Prà, Azienda Agricola Serre sul Mare, dal 1827 l’esposizione al sole delle terrazze, la vicinanza al mare e l’aria di tramontana proveniente dall’Appennino Ligure rendono il basilico coltivato a Pra’ unico per la delicatezza del suo profumo e l’intensità del suo sapore; olio extravergine d’oliva taggiasca del frantoio Gocce D’Olio d’Imperia; aglio di Vessalico (Presidio Slow Food), coltivato dell’omonimo comune in provincia di Imperia, e viene annoverato tra le eccellenze agroalimentari della Liguria.

L’insieme degli ingredienti conferisce a questo pesto un carattere distintivo e diventa emblema dei valori del Santamonica: una cucina fondata sull’esaltazione del gusto come sinonimo del pieno rispetto verso la materia prima.

A coronare l'armonia è il degno esecutore e chef del ristorante, Domenico Volta, genovese di nascita.

 

Certamente l'antica ricetta del pesto è debitrice di più antiche salse pestate come l'agliata, a base d'aglio e noci, diffusa in Liguria durante la repubblica marinara genovese e il pistou francese.

Ma la prima ricetta del pesto alla genovese viene fatta risalire al 1852 su Vera Cuciniera Genovese di Emanuele Rossi, denominata come "Pesto d'Aglio e Basilico".

 

A proposito dei più restii sull'aglio, Monica Capurro sceglie di utilizzare l'aglio di Vessalico, che oltre ad essere in attesa della D.O.P., si caratterizza per un aroma intenso ma un gusto delicato ed una digeribilità insolita per l'aglio. Queste caratteristiche singolari vengono conferite all'aglio di Vessalico dal clima mite che viene a crearsi tramite i terrazzamenti ed una vocazione particolare dovuta alla posizione geografica della valle Arroscia, che si trova ai piedi delle Alpi, e al tempo stesso all'influenza del clima della costa.

In ogni caso c'è la possibilità di ordinare il pesto del Ristorante Santamonica anche senza aglio, per eventuali intolleranze.

Per soddisfare ogni esigenza, la personalizzazione dell’ordine consente di scegliere quanto riceverne: confezionato espresso in sacchetti sottovuoto in è sicuro per il trasporto e pratico per la conservazione. 

In qualsiasi parte d'Italia tu sia il numero a cui ordinarlo è +39 010 553 3155.

 

Ristorante Santamonica

Lungomare Lombardo 27

16145 Genova

tel. 010 55 33 155

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santamonicagenova.it

 

Ufficio Stampa Mediavalue - Petra Cucci - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

RIVIERECCELLENZA: VINI, STELLE, EMOZIONI – LE NUOVE DATE, 15 E 22 NOVEMBRE

 

 

Riviereccellenza, la rassegna organizzata da Vite in Riviera, è stata riprogrammata in risposta alle nuove disposizioni governative degli ultimi giorni.

Le prime due esperienze gourmet dedicate ai vini e agli oli del Ponente Ligure si svolgeranno il 15 e il 22 novembre a pranzo, con inizio alle ore 12.30, all’Enoteca Regionale di Liguria (Viale Chiesa 18, Ortovero). Gli spazi e l’accesso sono stati studiati in sicurezza e in linea con le disposizioni vigenti.

 

 

Domenica 15 novembre sarà protagonista il vino Vermentino, esaltato dal menù di mare opera dello Chef Deborah Corsi: una donna di mare, una personalità forte, accompagnata da una gentilezza innata, che ama la cucina sin da bambina. Una giovane Chef che ha trasferito nei piatti la propria passione per la pittura; una mano leggera disegna con sapori sublimi, portate che si rinnovano continuamente. Gestisce, insieme al marito Emanuele, il Ristorante “La Perla del Mare” (San Vincenzo, Toscana).

 

 

Domenica 22 novembre sarà dedicata al vino Pigato accompagnato a un menù di mare realizzato dello Chef Giuseppe Ricchebuono. Originario di Savona, dal 2009 è lo Chef stellato del “Ristorante Vescovado” (Noli, Liguria). La sua cucina è fatta di materie prime semplici e genuine che, trattate con attenzione maniacale e incredibile creatività, si trasformano in veri capolavori culinari. Ogni singolo ingrediente rappresenta l’eccellenza ligure, oggetto di una continua ricerca, offerta dalla natura e valorizzata dalle abili mani dell’uomo.

 

Le serate previste con gli Chef stellati Igles Corelli e Gianpiero Vivalda saranno riprogrammate nel 2021.

 

Per info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 366 8726643

 

Nata nell’ottobre 2015 con la sottoscrizione del Contratto di Rete, Vite in Riviera raggruppa 27 aziende vitivinicole ed olivicole, ubicate tutte tra le provincie di Savona e Imperia, con l’obiettivo di divulgare e promuovere i vini e gli oli liguri della Riviera di Ponente.

 

 

Federica Schir – 389 9425510

MARATONA ALL'INSEGNA DEL BOLLITO, DALLE 7,30 DEL MATTINO ALLE 18

 

A Campamac Osteria di Barbaresco con lo chef stellato Maurilio Garola

 

Un salto nella tradizione più profonda, che riporta i due fondatori dell’Osteria, Maurilio Garola e Paolo Dalla Mora, a esser bambini: sono i pranzi del weekend dedicati al bollico misto all’Osteria Campamac di Barbaresco.

Dopo le ultime misure del governo, che prevedono la chiusura delle attività ristorative alle 18.00, Campamac pensa al domani, partendo da ieri: “Da piccoli ci si svegliava alle 4, alle 8 del mattino era già ora di pranzo e alle 2 di pomeriggio si cenava. E poi tutti a letto con le galline” racconta Maurilio Garola, chef stellato da 23 anni, riferimento della cucina di Langa. E allora ecco l’idea di riscoprire la vecchia tradizione della colazione con il bollito misto piemontese, ma al mattino, rituale già divenuto mito alla Fiera Del Bue Grasso di Carrù, il primo giovedì di dicembre di ogni anno”.

Le cucine dell’Osteria Campamac di Barbaresco accenderanno i fornelli già alle 7.00 del mattino fino alle 18 da questo sabato 31 Ottobre fino al 8 dicembre, una grande maratona no stop dedicata al bollito. Così tutti i sabati e le domeniche, con i tagli delle carni dei migliori macellai delle Langhe, si rifà un tuffo nella tradizione del dopoguerra, con una colazione a base di fassona battuta al coltello, carrello dei bolliti, plin con il Barbaresco, tartufo bianco d'Alba al prezzo del mercato, quenelle al gianduia. In accompagnamento non può mancare un buon bicchiere di Barbaresco, Barolo o Barbera. Dalle 12 alle 15 ci sarà sempre la possibilità di ordinare alla carta. E poi pronti per una passeggiata nelle vigne in questi weekend di autunno, dove la Langa dà il meglio dei suoi colori. Campamac è una parola del dialetto piemontese che significa letteralmente “mettine ancora, dacci dentro”. È utilizzata come incoraggiamento durante l'arrivederci. È il motto che da sempre usa per suonare la carica alla sua squadra in cucina Maurilio Garola, executive chef del Campamac, già conosciuto in Langa da più di vent’anni per il suo ristorante, la Ciau del Tornavento, con una stella Michelin e con una cantina tra le più belle d’Italia. Al suo fianco Paolo Dalla Mora, un giovane imprenditore friulano nato e cresciuto con i genitori e i nonni in un ristorante a Lignano Sabbiadoro, che ha girato il mondo per lavoro, coltivando la passione per la carne e il buon vino, per poi fermarsi a Barbaresco per questioni di cuore.

In più per chi volesse trovare il gusto di Campamac anche a casa si trovano tartufi bianchi d'Alba, plin fatti a mano, salse e carni e tutti i prodotti sul nuovo e-commerce www.campamac.com

 

CAMPAMAC Osteria Gourmet

Strada Giro della Valle 1,

12050 Barbaresco – Cuneo

Tel.0173.635051

 

Camilla Rocca

LETTERA APERTA DI MASSIMO BOTTURA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

 

 

Lettera aperta di Massimo Bottura al Presidente del Consiglio è un richiamo urgente all'attenzione della politica verso una delle maggiori industrie d'Italia

 

Massimo Bottura, membro del Direttivo e vicepresidente dell’Associazione Le Soste dice la sua. Lo fa scrivendo una lettera aperta al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Una riflessione elegante, concreta ed illuminante circa l’importanza del ruolo del ristoratore, “Io mi domando: ma noi chi siamo? Io credo che oggi un ristorante, in Italia, valga una bottega rinascimentale: facciamo cultura, siamo ambasciatori dell’agricoltura, siamo il motore del turismo gastronomico, facciamo formazione, ed ora abbiamo dato inizio ad una rivoluzione culinaria “umanistica” che coinvolge il sociale. L’ospitalità e la ristorazione, l’arte e l’architettura, il design e la luce sono gli assi portanti della nostra identità”.

 

Bottura pone l’accento sull’importante contributo che un ristoratore può dare al suo territorio: “Negli ultimi cinque anni a Modena, grazie ad un micro ristorante come l’Osteria Francescana, sono nati oltre 80 b&b. È nato il turismo gastronomico dove migliaia di famiglie, coppie, amici, passano due o tre giorni, in giro per l’Emilia, a scoprire e celebrare i territori e i loro eroi: contadini, casari, artigiani, e pescatori.

 

Di fronte alla chiusura anticipata di bar e ristoranti alle 18.00 che di fatto elimina il servizio serale, e alla concreta mancanza di introiti che ricadranno a catena su tutto il comparto agroalimentare, Bottura lamenta che “in pochi oggi hanno liquidità, anzi, oggi più che mai ci sentiamo soli. Abbiamo chiuso a marzo e ci avete chiesto di riaprire dopo tre mesi rispettando le regole. L’abbiamo fatto. In tantissimi si sono indebitati per mettersi in regola: mascherine, gel, scanner di temperatura, saturimetri, sanificazione dell’aria, test per tutto lo staff, ingressi alternati, tavoli distanziati.

 

Da qui il richiamo urgente all'attenzione della politica verso una delle maggiori industrie d'Italia, suddiviso in cinque punti chiari e netti che arrivano a mo' di memorandum dopo una fotografia dello stato attuale dell'arte enogastronomica italiana.

“Serve un segnale che ci riporti fiducia. Ora si rischia la depressione.Ora abbiamo bisogno di coraggio e di stimoli.Per trovare la voglia di continuare e non sentirci soli.

In concreto abbiamo bisogno

Della chiusura serale almeno alle 23.00

Di liquidità in parametro ai fatturati.

Della cassa integrazione almeno fino alla stabilizzazione del turismo europeo.

Della decontribuzione 2021 visto che per il 2020 abbiamo già adempito in pieno.

Dell’abbassamento dell’aliquota iva al 4% per il prossimo anno.

Ambasciatore Onu, imprenditore e uomo di cultura. La conclusione della lettera riporta al pensiero:

“La politica è fatta di coraggio e di sogni.

È simile alla poesia.

È fatta di immaginazione e di futuro.

La politica deve rendere visibile l’invisibile.

 

Ufficio Stampa e Comunicazione – Associazione Le Soste

TASTING DI VINI LIGURI AL BAR TRATTORIA LA PAUSA DI GENOVA

Da Facebook Ernesto Provenzato con delle buone bottiglie provenienti dalla sua fornitissima cantina  

Enrico Sala, avvocato di professione ed esperto gourmet per diletto, spesso e volentieri organizza, covid permettendo, serate enogastronomiche ed incontri sul vino. Una passione che dura da anni, non certo nata per caso. Per anni responsabile della Condotta Slow Food genovese, oggi a presiedere e dirigere il Club l’Ippopotamo, dalle ovvie finalità enogastronomiche.  

Tra gli ultimi incontri e, per pochi amici, l’assaggio di quattro sorprendenti vini liguri prodotti da due piccoli produttori, uno del Genovesato, l’altro del Savonese, con vitigni autoctoni. I primi ad essere degustati, l’Axillo di Andrea Bruzzone, fatto con vermentino e bianchetta genovese e, il MaRi nato dalla collaborazione di Massimo Viglietti e di Riccardo Sancio, fatto col lumassina. Vini definiti entrambi ancestrali per il metodo di produrli, ossia imbottigliati senza chiarifica e filtrazione ma con i propri lieviti, che dopo alcuni mesi diventano effervescenti. Sono poco limpidi alla vista, ma piacevoli al naso per sentori fruttati e, ancor più in bocca, per freschezza e sapidità, di leggera ma equilibrata struttura che li rendono decisamente invitanti. Ideali con fugassa e fainà.    

Da sin. Marco Benvenuto, Ernesto Provenzato, Giancarlo Stellini, Franco Fulle e Enrico Sala

Di superiore livello qualitativo i due spumanti brut metodo classico Janua di Andrea Bruzzone (primo spumante nato a Genova, sempre da vermentino e bianchetta genovese) e Lady Chatterly di Riccardo Sancio (da lumassina). Fruttato, sapido e continuo il Janua, floreale, fresco e persistente Lady Chatterly.  Due vini con caratteri diversi che esprimono al meglio il proprio territorio. Dopo la degustazione, alcune gradite golosità servite dal patron del locale, seguite dai commenti dei partecipanti. Tutti concordi nella piacevolezza dei primi due vini, ma con qualche riserva sugli spumanti, non certo per l’indubbia qualità, ma per la limitata effervescenza presente nel bicchiere. Giancarlo Stellini, enologo, per evitare l’inconveniente, consigliava nel futuro l’utilizzo di mezzi mobili dotati di imbottigliatrici isobariche. Oltre chi ha scritto, a Sala e Stellini, hanno partecipato al tasting Marco Benvenuto, Franco Fulle e l’ appassionato e competente enofilo Ernesto Provenzato, patron del Bar Trattoria La Pausa.

 

P.V. 

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