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Recensioni

CACIO & PEPE DAY  - TRIENNALE DI MILANO   

 

Dopo l’evento a New York dello scorso Ottobre  presso l’Armani/Ristorante, grazie all’intervento d’eccezione dello Chef  Antonio D’angelo,   si è tenuto Lunedi 14 Novembre  a Milano  CACIO & PEPE DAY alla Triennale, l’appuntamento, che si ispira alla   ricetta della tradizione italiana, uno spaccato della nostra storia, che è servita a traghettare i valori e la fama che ci accompagnano in tutto il mondo per ciò che riguarda le nostre eccellenze, la nostra cultura, l’arte e  il design. 

Nato come evento-rivelazioni nel 2021 che da subito si è manifestato con una vocazione internazionale, è tornato a Milano e si è presentato con un parterre d’eccezione

L’IDEA

L’idea è stata quella di creare e costruire un networking, un momento di condivisione e scambio di opinioni,

un talk, dove le persone si sono confrontate  sul cibo, esaltando la convivialità e assaporando gusti e alimenti che hanno una storia e un significato simbolico, legato alle tradizioni della società di appartenenza che si tramandano di generazione in generazione.  Il cibo è sempre stato “relazione”, non si limita ad essere solo fonte di sopravvivenza, ma veicola tutti i sensi per esaltare le relazioni umane. La  convivialità e la sostenibilità intesa come condivisione del cibo favoriscono il dialogo, la riflessione e il piacere della socialità.

Partiamo quindi dal racconto di una delle ricette più antiche, della cucina italiana, con un percorso fatto di arte e cultura non solo enogastronomica.  Uno spaccato della nostra storia, che servirà a traghettare quelli che sono i valori e la fama che ci accompagnano in tutto il mondo per ciò che riguarda le nostre eccellenze

Sono intervenuti in apertura Simonetta D’Amico Presidente Commissione Bilancio del Comune di Milano e  l’ Amministratore Delegato ENIT Roberta Garibaldi, poi  per i talks e le masterclass, a tema, oltre ad Antonio D’angelo Chef del Ristorante Nobu Milano, che in  questa occasione si è esibito con il suo concetto di “ Eleganza e Semplicità” con un interpretazione di Tortello  Cacio e Pepe.  La filosofia è stata quella di rappresentare, gli elementi di una cucina tradizionale nella semplicità di un tortello. 

 

L’evento è stato coronato anche dalla presenza di  Davide Oldani, Enzo Vizzari,  il noto chef francese Yannick Alléno, Cristina Nonino – Roberta Tagliavini gallerista, Leo Damiani per Champagne Perrier-Jouët,  Carlo di Cristo – scienziato della lievitazione  Enrico Dandolo – Accademia Gualtiero Marchesi -  Giampaolo Sodano Mastro Oleario Riccardo Pastore – Direttore Consorzio Pecorino Romano Emidio Mansi – Direttore Marketing Pastificio Garofalo -Fabio Longhin – Maestro Pasticcere -Il babà vegetale,  Matteo Casagrande Paladini – Direttore Generale Colline e Oltre,  Prof Vincenzo Russo - Direttore Scientifico del Centro di Ricerca di Neuromarketing, Camillo Caddeo Tecnologo lievitista gluten-free e brand ambassador di Forni Moretti, Matteo Frattino - Direttore Marketing AEG, Stefano Guizzetti – Patron e scienziato-gelatiere di Ciacco Lab, Caffè Moak Marco Poidomani, Danilo Vella, Stefano Guizzetti Maestro Gelatiere, e il vino il Palagio di Sting e Trudie Styler.

 

Con l’occasione sono stati presentati i Sounds Ritual declinati in 5 format (FOOD-DRINK-CRUNCH-RELAX- DESIGN), di cui ne è autrice Antonella Bondi, che è il risultato di uno studio che appartiene al campo della gastrofisica, la scienza che unisce gastronomia e psicofisica e studia i fattori che influenzano la nostra percezione multisensoriale mentre assaggiamo cibi e bevande. Ringraziamo Zwilling che ha permesso l’utilizzo dei suoi utensili da cucina.   

 

Terenzi Communications

IL NOVE DI VILLA DELLA PERGOLA RICONFERMA LA STELLA MICHELIN

 

 

Nella Cerimonia di assegnazione delle Stelle per la Guida Michelin 2023 il Ristorante Nove di Alassio conferma la sua Stella con Chef Giorgio Pignagnoli.

 

In Franciacorta, in occasione della cerimonia di assegnazione delle Stelle per il 2023, il Ristorante Nove di Villa della Pergola di Alassio ha riconfermato la Stella Michelin.  Un riconoscimento che premia il team di Villa della Pergola e del Nove, con il giovane Chef Giorgio Pignagnoli che al suo primo anno alla guida del Ristorante alassino ha traghettato il Nove verso la riconferma dell’ambita Stella.

Premiato solo due settimane fa come “Best Chef Under 35”, Chef Pignagnoli ha contribuito a questo prestigioso traguardo regalando alla cucina del Nove una personale caratterizzazione, basata sulle sue esperienze, su una minuziosa ricerca di eccellenze, e sulla valorizzazione del territorio ligure, un territorio fortunato che con le sue vicinanze, soprattutto alla Francia e al Piemonte, si presta in maniera naturale a raffinate contaminazioni.

Un anno, questo passato, che Chef Pignagnoli ha trascorso con la volontà di rendere riconoscibile la propria firma nella cucina del Nove.

Una cucina densa di significati, profonda espressione di valori e di una visione, e che è parte di un ecosistema: una forte connessione con il territorio, stretti rapporti con i piccoli produttori e un’ispirazione che viene dal mare e dall’entroterra, con una visione internazionale e contemporanea in dialogo con il mondo e con uno sguardo al futuro.

Il tutto attingendo magistralmente anche dall’orto di Villa della Pergola per frutta e ortaggi e dai Giardini di Villa della Pergola, premiati quest’anno come “Il Parco più bello d’Italia”, per agrumi, fiori eduli ed erbe aromatiche.

“Vorrei fare un enorme ringraziamento a tutta la squadra che ha supportato e creduto nel nostro progetto permettendo al Nove di riconfermare e portare avanti la nostra visione.

Penso sia una nuova conferma, per me è come riprendere una stella da zero, considerato il lavoro fatto questa stagione e l’importante cambiamento che la struttura ha messo in atto.

Sono sicuramente entusiasta e contento, lo vedo come un ulteriore trampolino di lancio per l’inizio di un nuovo corso, per raggiungere nuovi e importanti obiettivi" dichiara chef Pignagnoli.

Con la riconferma della Stella il Nove continua ad essere un punto di riferimento nell’esclusiva lista dei Ristoranti stellati che fanno anche parte della famiglia Relais & Châteaux.

Un anno sicuramente importante per il Nove e Villa della Pergola perché abbiamo voluto scommettere su una squadra giovanissima under 32. Giorgio Pignagnoli ha saputo esprimere con grande maestria l’essenza della Liguria e la nostra visione di ospitalità e territorio.

Un grazie a tutta la squadra di Villa della Pergola, dalla direzione alla reception passando per i collaboratori di sala e cucina, ma anche ai nostri giardinieri e ortolani.

 

Un’ulteriore conferma che la nostra regione è un territorio discreto ma prezioso, sempre più protagonista e ricco di perle gastronomiche da scoprire” dice Francesca Ricci, Restaurant Manager del Nove.

“Siamo onorati di aver confermato la stella sulla guida Michelin Italia 2023. 

Un prestigioso riconoscimento che arriva al termine di una stagione piena di soddisfazioni e che rafforza e sigilla l’impegno di tutto il team di Villa della Pergola. 

Giorgio è un giovane Chef come giovane è la squadra del ristorante Nove, che insieme sta raggiungendo importanti obiettivi, mettendo in campo con grande equilibrio tutte le arti dell’accoglienza e valorizzando al meglio quello che il nostro prezioso territorio ci offre”, dice la General Manager di Villa della Pergola Nadia Finelli.

Il ristorante Nove riaprirà in primavera 2023.

 

 

LO CHEF

Appassionato fin da piccolo alla cucina, Giorgio Pignagnoli decide di immergersi in questo mondo dopo aver concluso gli studi al liceo scientifico. Si diploma all’Alma, la rinomata Scuola Internazionale di Cucina, per poi affrontare la sua prima esperienza lavorativa al ristorante di Claudio Sadler a Milano.

Ne seguono altre significative al Principe delle Nevi di Cervinia con lo chef Federico Zanasi e soprattutto al Lume di Milano con lo chef savonese Luigi Taglienti.

Richiamato da Sadler, torna al fianco dello chef milanese come responsabile del suo bistrot Chic’n Quick a Milano. Giorgio decide in seguito di spostarsi in Francia, da sempre sua grande passione, dove lavora al Pavillon Ledoyen (tre stelle Michelin) di Yannick Alléno. 

Conclusa l’esperienza francese, ritorna in Italia per affiancare ancora i suoi due maestri: prima al Lume come chef di cucina e poi con Sadler al Baglioni Resort di San Teodoro, dove conquista una stella Michelin.

A ottobre 2022 ha vinto il premio “Best Chef UNDER 35” di Food&Wine Italia nell’ambito dei Best Chef Awards 2022.

Tutte queste esperienze mi hanno reso il cuoco che sono, e qui al Nove ho potuto mettere nei miei piatti quello che sono, grazie anche all’aiuto della mia ottima brigata, e soprattutto del valore aggiunto inestimabile e incredibilmente stimolante che la straordinaria biodiversità vegetale di questo territorio ci offre dal punto di vista gastronomico” racconta Giorgio. 

 

 

Ristorante Nove
via Privata Montagu 9, Alassio | Tel. +39 0182 646130


Andrea Castelli | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.noveristorante.it |Tel. +39 3405189580

IL FRANTOIO DI ASSISI, L’HUB DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA MIGLIOR RISTORANTE D’ITALIA 2022 PER L’ASSOCIAZIONE CITTÀ DELL’OLIO

E’ guidato dallo chef Lorenzo Cantoni, Ambasciatore del Gusto italiano nel mondo e Miglior Chef dell'Olio 2021 per A.I.R.O. Un viaggio enogastronomico gourmet per un’esperienza emozionale

Il Frantoio di Assisi, un ristorante tra tradizione e innovazione, ricerca e creatività gastronomica, è in realtà un hub dell’olio extravergine di oliva, un crocevia delle cultivar. Qui l’oro verde, da sempre considerato condimento per eccellenza nella dieta Mediterranea, grazie al food concept dello chef Lorenzo Cantoni, (Ambasciatore del Gusto italiano nel mondo e Miglior Chef e Miglior Chef Airo 2021) è diventato un ingrediente capace di far vibrare ogni piatto. 

Una filosofia che ha fatto entrare il Frantoio in Guida Michelin e ottenere il riconoscimento di Miglior ristorante d’Italia 2022 dall’associazione Città dell’Olio.

 

Un salotto del gusto 
Il ristorante il Frantoio, a due passi dalla Basilica, è un salotto del gusto, dove il design degli arredi si fonde con il paesaggio tipico umbro.

Mentre si assapora uno dei singolari piatti a scelta tra i tre percorsi gastronomici (“L’Umbria, il bosco ‘in questo momento’” e “Ti racconto la mia storia. Un viaggio dal 2001”, “Giorno dopo giorno, un lab continuo. Estratto di idee di una brigata sempre in movimento”) o alla carta, ci si immerge in un’esperienza sensoriale, a partire dal palato.

Lo chef Lorenzo Cantoni è un creativo dei fornelli, abile a coniare ricette fondate su una fine selezione di oli extravergine di oliva. Pietanze che prendono vita dalla territorialità degli ingredienti, dai sapori e i profumi di stagione. Che partono dalla tradizione, per elevarsi, attraverso un’attenta ricerca, nelle versioni declinate dallo chef. Una food experience extravergine unica in Italia: Cantoni ha tolto ai piatti eccessive complessità, li propone riconoscibili e in con un ottimo bilanciamento di ingredienti. Ogni pietanza è evocativa. È un sapiente equilibrio di contrasti. Un giusto abbinamento capace di esaltare le materie prime locali, dalle verdure alle carni alla selvaggina, fino al pesce, con sapiente uso di erbe aromatiche e spontanee provenienti da pochi chilometri di distanza.

 

Crocevia di oli extravergine d’Europa
Dalla Sicilia alla Valle D’Aosta, fino a oltre confine, lo chef Cantoni, con la sua forte identità per un food concept legato all’olio evo, è un punto di riferimento per i frantoi di alta qualità. Da nord a sud della Penisola, sono in tanti ad inseguirlo per fargli assaggiare la prima spremitura del loro extravergine: l’obiettivo è entrare nel suo tempio. Essere presi sotto le sue ali, tra gli “eletti” in grado di sposare le sue ricette, diventandone parte integrante. Nuove “spremute d’oliva” dalla raccolta 2022, da accostare a “Ely & Ello” (blend di olive Moraiolo, Frantoio, San Felice e Leccino) e al “Frantoio (80% Moraiolo, 20% Frantoio), prodotti proprio da Elena Angeletti. 

 

Lo chef consiglia
L’amore per la tradizione e la cultura gastronomica del proprio territorio, lo studio approfondito di un elemento fondamentale per un’alimentazione vocata all’idea di benessere: l’olio extravergine di oliva. Ma anche la capacità di stupire il palato con acrobazie e contrasti di gusto, dando valore e pienezza agli ingredienti più semplici.

“A tavola con Lorenzo” è dunque un’esperienza da non perdere. I piatti forti del suo menu autunno-inverno ’22-’23? Cubo di foie gras “Gold and Silver”, un piatto etico servito con una composizione di fichi, nocciola, moscato e cotogna. Un piatto iconico? Lo gnocco di ricotta, cinghiale, mirtilli e cioccolato fondente. Un tradizionale rivisitato? Ilpiccione (petto e coscia BBQ) cotto a bassa temperatura al barbeque. Volete già provarne il sapore? Cotto per una notte intera sui carboni di olivo, la mattina si toglie dai carboni, spenti con l’olio extravergine; si ottiene così un olio aromatizzato che, opportunamente filtrato con l’etamina, viene utilizzato per condire il piccione a fine cottura. 

Per finire un dolce “spaziale”: “Carota e cioccolato”, una carota ricreata con latte di riso ed estratto di carota, immersa in un “vaso” realizzato con una sorta di wafer all’olio, avvolto in un guscio di cioccolato fondente. Un abbraccio delicatamente croccante, che racchiude la carota immersa in una cream cheese e sablés di cioccolato salato.

 

 

Il Frantoio Assisi

Vicolo Illuminati, 10

Assisi (Pg) 06081

Tel. 075 812242 - 389 5683500

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Camilla Rocca

LA FINALISTA DI MASTERCHEF IRENE VOLPE SPECIAL GUEST A  LINFA - EAT DIFFERENT

La finalista della decima edizione di Masterchef Irene Volpe, romana e classe '98, è special guest a Linfa - Eat Different, format di ristorazione responsabile plant based a Milano, mercoledì 9 novembre, proprio nel giorno del suo compleanno!

 

Irene è ospite della cucina di Linfa - Eat Different e realizza un menù evento da lei ideato, 100% vegetale, stagionale e ricco dei colori della natura: dopo il benvenuto, quattro portate e un dolce, un percorso di degustazione che rispecchia il suo stile.

 

MENU

Il benvenuto di Irene

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Patata in macedonia autunnale

Patata gialla aromatica con macedonia di cipolle e carote arrosto, melagrana, uva, funghi e gomasio

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Hummus Romanesco

Hummus tradizionale Giordano, cavolo romanesco alla soya e za'atar servito con pane alla curcuma e semi misti a lievitazione naturale

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Curry di zucca

Zucca, cipolle e ceci in umido con misto di 10 spezie d'ispirazione orientale e riso basmati alla curcuma

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Il fondo del cappuccio

Cavolo cappuccio rosso pressato, fondo ristretto di verdure alla sambuca, dattero alla senape e scorza di limone, servito con pane tedesco e semi misti a lievitazione naturale

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Iole

Crema al limone, arance, uvetta al vino rosso e cannella e crumble di pane raffermo, noci, "nocchie" e anice

 

 

La prenotazione è obbligatoria su linfamilano.com

Inizio alle 20, mercoledì 9 novembre.

 

Linfa - Eat Different

Si affaccia su Via Bergognone, nei pressi di Via Tortona e Via Savona a Milano, Linfa - Eat Different, ristorante di nuova concezione e di ispirazione internazionale, che inaugura in Italia la possibilità di consumare pasti plant based e drink immersi in atmosfere eleganti, ma anche strettamente legate alla natura ed emozionalmente stimolanti. 

Il nome scelto per la location, Linfa, è altamente evocativo e richiama l'acqua con il suo essere fresco, puro, necessario alla vita e al suo benessere. Da qui la proposta alimentare: rispettosa dell'ospite per l'alta qualità delle materie prime e degli aspetti nutrizionali, avvalendosi di ingredienti con basso impatto ambientale, 100% vegetali.

 

Elisa Orlandotti

IL RISTORANTE GOURMET HOSTARIA DUCALE DI GENOVA

 

I Migliori Ristoranti Italiani 2023 – Cucina  D’Autore

Innovazione e influenza internazionale per il ristorante

inserito tra i 50 TOP ITALY  per la Cucina d’Autore

 

Il ristorante gourmet Hostaria Ducale, nel cuore di Genova, a pochi passi da Piazza De Ferrari e Palazzo Ducale – in Salita San Matteo, è stato inserito nella prestigiosa Guida della ristorazione italiana al ventiduesimo posto della classifica 50 TOP ITALY per la Cucina d’Autore.

 

Una location accogliente in cui poter sperimentare una cucina contemporanea. 

Ecco cosa dice la guida 50 TOP ITALY: Vicino a Piazza de Ferrari, uno stretto vicolo, salita San Matteo, ti porta ad Hostaria Ducale, un piccolo locale curato nei dettagli, giocato sui colori oro e nero, con la possibilità, in estate, di cenare nel dehors lungo il caruggio. Gestione affidata a ragazzi giovani, come il sommelier Mattia Briganti che ti accoglie con un sorriso e lo chef Daniele Rebosio, che da novembre ha preso in mano le redini della cucina. Con passione ti fa degustare piatti innovativi ma ben equilibrati, in cui si manifestano solida tecnica, ottima qualità delle materie prime e particolare attenzione ai prodotti del territorio. Atmosfera piacevole e rilassante per una serata fuori dal caos della quotidianità.”.

 

L’idea di Hostaria Ducale è proporre dei menu, in cui gli ospiti potranno essere accompagnati in un viaggio fatto di sapori e sorprese tra la Liguria e il mondo, senza limiti di tempo e di spazio, con un unico fil rouge: la massima ricerca del gusto, in fatto di materie prime da raccontare, accostamenti, tecniche di cucina

Siamo felici di questo riconoscimento – sottolinea il proprietario Enrico VinelliL’intera brigata, guidata dallo Chef Daniele Rebosio sta lavorando per raggiungere grandi obiettivi, in linea con la massima attenzione verso i nostri clienti, che apprezzano il lavoro di ricerca e selezione realizzato ogni giorno nei nostri piatti”.

 

Luce soffusa, tavoli in marmo, decori e dettagli di carattere fra l’eleganza del nero e il calore dell’oro con una raffinata mise en place e bicchieri di cristallo. Ogni tavolo è un’isola di intimità che lascia fuori i rumori.
Hostaria Ducale è il luogo ideale per incontri romantici, riunioni di lavoro conviviali, esperienze di gusto memorabili.

 

www.hostariaducale.it

HOSTARIA DUCALE

Salita San Matteo 29 rosso

16123 Genova

Instagram hostaria_ducale

 

Flaviana Facchini Relazioni Pubbliche

Cell. 3396401271

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GRAND HOTEL TIMEO, A BELMOND HOTEL, TAORMINA - LO CHEF ROBERTO TORO DEL RISTORANTE OTTO GELENG ENTRA A FAR PARTE DELLE KRUG AMBASSADE

 

LO CHEF ROBERTO TORO DEL RISTORANTE OTTO GELENG ENTRA A FAR PARTE DELLE KRUG AMBASSADE

La presentazione ufficiale durante la cena evento del 6 novembre con lo chef Enrico Bartolini al Grand Hotel Timeo

Taormina, 24 ottobre 2022 – L’esclusiva Krug Ambassade apre ufficialmente le sue porte allo chef Roberto Toro, che da novembre 2019 detiene una stella Michelin presso il Ristorante Otto Geleng del Grand Hotel Timeo, A Belmond Hotel, Taormina. Il benvenuto ufficiale viene dato a Taormina dallo chef più stellato d’Italia Enrico Bartolini.

Lo storico hotel della perla ionica accoglierà quest’evento unico il 6 novembre, quando l’ingresso del nuovo ambasciatore Krug verrà celebrato durante la cena Krug x Rice preparata dai due chef stellati Enrico Bartolini e Roberto Toro. L’estro della migliore cucina stellata incontrerà quindi lo champagne Krug per la creazione di ricette inedite in cui l’ingrediente principe sarà il riso, la cui semplicità e universalità andranno in abbinamento al Krug Grande Cuvée e al Krug Rosé.

Classe 1979 ed originario di Castelmartini, Enrico Bartolini è quarto nel mondo per numero di stelle, ben nove ottenute tra i sette ristoranti che conduce in Italia grazie a un team affiatato di chef resident che interpretano ogni territorio con la loro distintiva personalità. Personalità creativa e al contempo riflessiva tra le più importanti nel firmamento gastronomico internazionale, è l’unico chef al mondo ad aver conquistato contemporaneamente quattro stelle Michelin nel 2016. Nel 2019 il ristorante ‘Enrico Bartolini’ al MUDEC di Milano ha ottenuto tre stelle Michelin, ma nel suo palmarès vanta anche i Tre Cappelli de l’Espresso e le Tre Forchette del Gambero Rosso. Il suo desiderio di esprimersi sempre in nuove sfide gastronomiche nonché imprenditoriali, si sposa dunque perfettamente con la rinomata sfida annuale Krug Single Ingredient, giunta ormai alla sua settima edizione.

Roberto Toro, nato in provincia di Catania nel 1975, viene da sempre considerato ambasciatore della cultura gastronomica italiana tanto che nel 2012, dopo aver ampliato i propri orizzonti all’estero, decise di rientrare in Sicilia diventando Executive Chef del Grand Hotel Timeo. Negli anni lo chef siciliano si è distinto ottenendo in breve tempo due Cappelli de L’Espresso e curando eventi internazionali, come la cena di gala per i Capi di Stato tenutasi a Taormina in occasione del G7 nel 2017 e l’inaugurazione della Settimana della Cucina Italiana presso l’Ambasciata Italiana a Washington. Nel 2018, ha poi inaugurato il ristorante Otto Geleng al Grand Hotel Timeo dove, continuando ad esaltare i sapori mediterranei tradizionali con tocchi moderni e personali, è stato premiato con la sua prima stella Michelin nel 2019.

Proprio dall’incontro con lo chef Bartolini al ristorante stellato del Grand Hotel Timeo, nascerà il menù per la cena a quattro mani Krug x Rice del 6 novembre, che consacrerà ufficialmente Roberto Toro come nuovo membro della Krug Ambassade.

Contatti per la stampa:

Alessandra Lo Re PR Manager Area Sicily 
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T +39 366 6469717

Ufficio Stampa Italia
Grassi+Partners

Marcello Lovagnini
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T +39 340 586 5760
Maria Chiara Zanolli 
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T +39 346 7410904

Ufficio stampa Krug: 
Studio Roberta Antonioli 
Jane Cardani 
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Ufficio stampa Enrico Bartolini:  
MCS & Partners
T + 39 02 66985471 
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Belmond

Belmond è da oltre 46 anni il marchio pioniere nel settore dei viaggi di lusso grazie a una collezione di esperienze uniche in alcune delle destinazioni più affascinanti ed emozionanti del mondo. 

Dall’acquisizione dell’iconico Hotel Cipriani a Venezia nel 1976, Belmond ha continuato a perpetuare la leggendaria arte del viaggiare, offrendo ai viaggiatori di tutto il mondo la possibilità di vivere avventure sorprendenti e indimenticabili. Il suo portafoglio si estende in 24 paesi con 50 proprietà straordinarie che includono l’illustre treno Venice Simplon-Orient-Express, ritiri remoti come Cap Juluca ad Anguilla, rifugi italiani come lo Splendido a Portofino, e luoghi impareggiabili che si aprono su vere e proprie meraviglie naturali come l’Hotel das Cataratas all’interno del Parco Nazionale di Iguazu in Brasile. Dai treni, alle crociere fluviali, ai safari lodge agli hotel, ciascuna proprietà vanta esperienze uniche e incomparabili con una propria storia da raccontare. L’essenza del brand Belmond si basa sul suo patrimonio storico, l’artigianalità  e la reputazione di un servizio genuino e autentico. Belmond vede il suo ruolo quale custode di un patrimonio senza tempo, dedito alla conservazione delle sue proprietà attraverso sensibili piani di restauro. Belmond è parte del gruppo leader mondiale del lusso LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton. 

www.belmond.com 

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ORTO BY JORG GIUBBANI CONQUISTA DUE FORCHETTE E RAGGIUNGE 83 DI PUNTEGGIO, MENTRE IL SUO CHEF RICEVE UNO DEI PREMI PIÙ AMBITI DAI GIOVANI CUOCHI

 

È stata presentata la 36^ edizione della guida Gambero Rosso e per il ristorante di Villa Edera & La Torretta a Moneglia è stato un vero e proprio successo: finalmente selezionato per essere presente nell’edizione 2023, Orto by Jorg Giubbani è stato premiato da 2 forchette e un punteggio (83) che sottolinea l’alta qualità della sua offerta. Grande entusiasmo quindi per l’ingresso in guida del ristorante che non era presente nell’edizione precedente e che si propone quindi per la prima volta ai lettori del Gambero con un’importante votazione.

I traguardi raggiunti però non finiscono qui e chiamano con nome e cognome il giovane chef ligure: Jorg Giubbani è stato infatti nominato come Cuoco Emergente 2023, vincendo il premio intitolato a Alessandro Narducci. Un’ascesa la sua che non smette di stupire e che gli riconosce una grande creatività, bilanciata da una ricerca costante che parla di sostenibilità. La tutela e la riscoperta delle materie prime sono coniugate insieme a una puntuale attenzione agli scarti e alla stagionalità che mette in primo piano il mondo vegetale e rende protagonisti gli ortaggi. Questi sono sicuramente alcuni degli elementi che hanno permesso a Jorg Giubbani di catturare l’attenzione della giuria e di aggiungere un ulteriore tassello al quadro dei suoi riconoscimenti. Un coronamento dedicato al suo impegno e alla sua visionaria idea di cucina, destinato a continuare a far parlare del giovane chef.

“Un grande onore che si accompagna ad una grande gioia”: queste le prime parole di Jorg affiancato da Orietta Schiaffino, sommelier e degustatore AIS, che guida la struttura e che ha per prima scommesso sul suo talento. “Vincere questi premi mi permette di rendermi conto di quanto i miei sforzi e il duro lavoro possano veramente essere riconosciuti e portare a raggiungere obiettivi che prima sembravano impossibili. È inoltre l’occasione per ringraziare chi ha creduto in me, chi lo fa quotidianamente e chi lo farà: la mia filosofia di cucina è sempre in evoluzione e la mia speranza è che continui su questa strada che fino ad ora mi ha portato molto più lontano di quanto potessi aspettarmi”.

 

Orto By Jorg Giubbani
A Moneglia, grazioso borgo del Levante ligure, piccolo gioiello incastonato tra verdi montagne a strapiombo sul mare, la famiglia Schiaffino ha scelto un percorso sostenibile, green, in armonia con la terra che ospita Villa Edera, oasi e rifugio arboreo che trova nell’Orto – che in latino significa nient’altro che giardino – la sua essenza programmatica. Un luogo di distensione, di cura e rispetto per la natura.

Non è un caso, perciò, che Jorg Giubbani abbia deciso di tornare alle origini e coltivarsi da sé con cura nell’orto gli ingredienti vegetali per le sue creazioni culinarie. Un ritorno a casa, sia metaforico e culinario, sia personale. Originario di Sestri Levante, dopo anni di formazione anche all’estero, incontra sulla via del ritorno alle origini le donne Schiaffino. Massima qualità, tecnica, estro, e amore per la creatività e il dettaglio: è subito fiorente intesa. I tre menu degustazione celebrano la vivacità caleidoscopica della natura, sapori e ricette antiche ritrovate con occhi nuovi, che uniscono con tecniche moderne il mare, la montagna e l’orto.

 

Hotel Villa Edera sas di Schiaffino Pasquale & C Via Venino 12, 16030 Moneglia (GE) Tel. +39 (0)18549291 

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villaedera.com

 

Petra Cucci

IL CONSORZIO VINI ALTO ADIGE ASSEGNA IL PREMIO GAMBERO ROSSO “RISTORANTE CON LA MIGLIORE PROPOSTA VEGETARIANA”  

In occasione della presentazione della Guida Ristoranti d’Italia 2023 del Gambero Rosso, il Consorzio Vini Alto Adige conferisce il prestigioso riconoscimento “Ristorante con la migliore proposta vegetariana” a tre realtà che si sono contraddistinte per la loro cucina vegetariana, per l’utilizzo di materie prime di altissima qualità e per un’attenzione speciale al tema della sostenibilità.

All’edizione 2022 della presentazione della Guida Ristoranti d’Italia 2023 del Gambero Rosso che si è svolta oggi a Roma lunedì 24 ottobre, il Consorzio Vini Alto Adige è salita sul palco per conferire in qualità di sponsor il premio “Ristorante con la migliore proposta vegetariana”. Tre le realtà a cui è stato conferito questo prestigioso premio: il Gramen del Lefay Resort di Gargnano in provincia di Brescia, il ristorante Reale di Castel di Sangro in Abruzzo e il Tenerumi del Therasia Resort a Vulcano, in Sicilia. Realtà queste che si sono contraddistinte per le loro proposte vegetariane e salutari di alto profilo realizzata con materie prime di altissima qualità e che ben rappresentano la grande vitalità e maturità della ristorazione italiana dove parole come “antispreco e sostenibilità” sono ormai voci “fisse” dei menu.

“La sponsorizzazione del Premio da parte del Consorzio – spiega il Presidente del Consorzio Vini Alto Adige Andreas Kofler - è per noi un momento davvero prezioso sia per celebrare al meglio i vincitori del premio “Ristorante con la migliore proposta vegetariana” sia per rinnovare il nostro impegno a supporto della ristorazione d’eccellenza, e di quella vegetariana in particolare, che vede nella qualità, nella ricerca e nell’attenzione al tema della sostenibilità i propri tratti distintivi. È questa, inoltre, per noi un importante momento per essere fieri ambasciatori del territorio che rappresento, l’Alto Adige, un territorio piccolo come dimensioni ma capace di sfoggiare tutta la sua grandezza. Un’area vitivinicola unica al mondo, baciata dal sole mediterraneo, cresciuta nel territorio alpino, dove operano viticoltori esperti e appassionati grazie ai quali siamo diventati la prima regione italiana per i vini bianchi - basti pensare al nostro Sauvignon, Pinot Bianco, Gewürztraminer, Chardonnay o ancora al Pinot grigio - e un punto di riferimento per quanto riguarda i vini rossi, tra cui gli autoctoni Schiava e Lagrein ma anche il nostro Pinot nero, considerato il più regale fra i rossi dell’Alto Adige.”

La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì 24 ottobre a Roma nella splendida cornice di Palazzo Brancaccio a cui è seguita la presentazione della Guida Ristoranti d’Italia 2023 del Gambero Rosso.

 

Viola Zuliani

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