Recensioni
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“Hill Barolo” a La Morra
Di Luciano Scarzello
La Morra ha stretto un accordo culturale e commerciale con Marsala e i vini della Sicilia. L’evento- battezzato “Hill Barolo” - si è svolto recentemente alla Cantina Comunale di la Morra presenti vari autorevoli personaggi tra cui il presidente della cantina Giorgio Viberti, il sindaco Maria Luisa Ascheri e la delegazione marsalese guidata dall’enologo Giacomo Manzo e alcuni produttori vinicoli. L’enotecnico Sergio Molino ha presentato l’annata 2013 del “Re dei vini” (di cui La Morra è il maggiore produttore) con una “madrina” d’eccezione che è stata l’atleta Francesca Fenocchio di Albaretto Torre, medaglia alla para Olimpiadi di Londra.
E’ stato consegnato poi il premio “Giuseppe Tarditi” (nel secolo scorso fu il primo barolista in assoluto con oltre 3000 ettolitri l’anno) alla memoria di Paolo Cordero di Montezemolo, uno dei grandi barolisti di la Morra la cui attività si svolse tra il 1938 e il 1987. Degli 11 paesi del disciplinare doc del Barolo, La Morra è il comune che ne produce maggiormente e ha alcuni “Cru” di grande notorietà anche nelle frazioni Annunziata e Santa Maria.
Dal canto suo – sempre nel corso dell’incontro - il marsalese Giacomo Manzo ha illustrato le caratteristiche della viticoltura siciliana dopodiché a lui, alla consigliera comunale di Marsala Giusy Piccione e ai produttori isolani è stata consegnata la medaglia della “Compagnia dei Vignaioli di La Morra”. Un modo per suggellare questo “gemellaggio” che può anche aprire nuove prospettive culturali e commerciali in futuro. “Il nostro incontro con gli amici siciliani – spiega Giorgio Viberti – è avvenuto casualmente durante un nostro viaggio turistico a Marsala e abbiamo trovato molti punti in comune tra di noi. Di qui è nata l’idea di ritrovarci nelle Langhe”.
E’ seguita la cena con assaggi dei Baroli 2013 sulla piazza del Belvedere con una degustazione finale di Marsala dei produttori Sebastiano De Bartoli e Gaspare Triolo. Il giorno successivo sempre alla Cantina comunale è seguita la degustazione del Barolo 2013. Già si parla della partita di ritorno dei lamoressi a Marsala forse già nel 2018.
Foto di Emanuela Taricco - Un momento del Gemellaggio La Morra - Marsala
Una serata speciale, un evento unico, dedicato alla sua città.
Il cantautore Emanuele Dabbono festeggia vent’anni di carriera con un concerto ad ingresso gratuito dedicato alla sua città sabato 22 Luglio dalle ore 21:00 alla Polisportiva San Nazario, il luogo che lo ha visto nascere, muovere i suoi primi passi per diventare un cantautore di successo riconosciuto e apprezzato da pubblico e critica..
Con cinque dischi di platino e tre d’oro negli ultimi due anni all’attivo, 4 top ten, due in inglese con tour di nove date in U.S.A. con lo pseudonimo CLARK KENT PHONE BOOTH, terzo classificato alla prima edizione di X Factor Italia, Premio della critica Castrocaro, Vincitore del Cornetto Free Music Festival, Premio Teatro contro ogni barriera, Premio nazionale poesia San Domenichino, due libri (Genova di
spalle e Musica per lottatori), i successi da autore per Tiziano Ferro (ha scritto il testo e la musica di “Incanto), il cantautore varazzino festeggerà con i suoi amici e concittadini, conducendoli attraverso un viaggio nella musica, con le canzoni più belle e più amate, quelle meno conosciute. Dialogando con il pubblico, Emanuele racconterà e suonerà i suoi vent’anni di canzoni. Da “Ci troveranno qui” a “Incanto”, da “Certe piccole luci” a “Il Conforto”, da “Scritto sulla pelle” a “Lento/veloce”, (numero 1 in radio e colonna sonora di un famoso spot pubblicitario).
Sabato 22 luglio in Piazza Bovani al via il Festival degli Stonati: ospite d’onore Piermaria Cecchini, il baffo di una nota birra.
Cantine Pertinace - Produttori dal 1973
L’esistenza del toponimo Pertinace è millenaria. La cantina è in località Pertinace, a Treiso, in Piemonte, in uno dei quattro comuni delle Langhe famosi per la produzione del Barbaresco DOCG; ma è anche il luogo noto per aver dato i natali a Publio Elvio Pertinace, condottiero di valore e imperatore romano che proprio qui vide la luce nel 126 dc.
I VINI
I vini della cantina Pertinace si inseriscono nel filone della tradizione vinicola piemontese più pura: a partire dall’attenzione ai vigneti, curati personalmente dai soci conferenti, fino ai processi di vinificazione e invecchiamento, per una produzione orientata ad uno stile classico ed elegante.
I TRE CRU PERTINACE
Zeni1870: arriva GO, l’unica Galleria Olfattiva dedicata al vino
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Turismo ecosostenibile a Lana e dintorni, dove la natura è un’opera d’arte
Lana e dintorni, paradiso escursionistico con panorami mozzafiato, area di melicoltura più estesa in Alto Adige, montagna con clima mediterraneo. Denominatore comune la bellezza della natura, che in questa regione è particolarmente generosa e offre paesaggi spettacolari in ogni stagione. Qui la flora alpina si sposa con palme e vegetazione esotica creando un ambiente unico, meta ideale per chi sceglie il turismo ecosostenibile, che valorizza gli aspetti naturali del territorio rispettandolo.
Lana e i suoi dintorni (i comuni di Foiana, Cermes, Postal, Gargazzone e Monte San Vigilio) donano al viaggiatore numerose e diverse esperienze per immergersi in questo contesto dove la natura incontra l’opera dell’uomo. È infatti punto di partenza per percorsi escursionistici adatti a tutti, a piedi o in mountain bike, fra cui i facili sentieri delle Waalwege, le antiche rogge, che si snodano fra boschi, meleti, vigneti e corsi d’acqua. Escursioni in quota sul Monte San Vigilio, a 1.486 metri di altitudine, si raggiungono in pochi minuti con la centenaria funivia: qui sono bandite le automobili ed è possibile immergersi totalmente nella natura incontaminata. Esplorando le montagne ci si ritrova in luoghi unici e particolari, come il “cinema della natura” a Verano, il Knottnkino, una terrazza dotata di 30 posti a sedere in acciaio e legno di castagno in cima al Monte Zoccolo, con una vista incredibile su tutta la Valle dell’Adige.
All’insegna della sostenibilità ambientale è anche la piscina naturale di Gargazzone, raggiungibile lungo appositi percorsi sia a piedi che in bicicletta. Si tratta della prima piscina pubblica in cui è stata sostituita la depurazione chimica dell’acqua con un sistema di depurazione naturale costituito da particolari vegetali in grado di filtrare l’acqua dei 12.000 mq balneabili. A Cermes il Giardino della tenuta Kränzelhof è un esempio di ottima interazione fra il lavoro dell’uomo e l’ambiente naturale: 20 mila metri quadrati di verde racchiudono 7 giardini, un labirinto di vitigni, una tenuta vinicola a produzione biologica e un antico mulino - oggi il rinomato ristorante Miil; il tutto tra innumerevoli piante e fiori, ambienti acquatici, architetture vegetali e installazioni artistiche.
www.lana.info/it
Alla scoperta della birra (artigianale) della Val Gardena
Dall’acqua di sorgente di montagna alla birra: in Val Gardena non mancano ECCELLENTI birrifici artigianali. E si organizzano corsi per imparare a produrre in proprio la birra…
La birra artigianale è una delle passioni più interessanti del momento nel mondo del beverage: la birra “cruda”, non pastorizzata, realizzata senza conservanti, sta contagiando un numero sempre più alto di estimatori.
In Val Gardena gli appassionati di questa nuova tendenza nel settore del “buon bere” possono testare “sul campo” degli ottimi birrifici. A cominciare da Monpiër, a pochi passi da Ortisei, nel cuore della Val Gardena. Monpiër significa “un’altra birra” in lingua ladina, a testimoniare la volontà dei fondatori del birrificio di proporre ai consumatori un prodotto differente da quello che si può trovare solitamente in zona. Questa birra si può gustare nella birreria “La Betula”, nel centro del paese, a Ortisei, che propone anche deliziosi panini e piattini di accompagnamento. La vacanza in Val Gardena può essere l’occasione per partecipare a un corso per imparare a produrre artigianalmente la birra, partendo dall’acqua di sorgente di montagna. Un vero e proprio viaggio alla scoperta del processo di produzione della birra artigianale ha luogo presso Eguia (che significa aquila reale), la suggestiva fabbrica della birra situata all’interno dell’Hotel Interski di S. Cristina. Qui c’è anche la possibilità di degustare la birra che è stata creata e di confrontarla con altri tipi di birra e luppolo locali. Eguia produce la sua birra, che non è pastorizzata né filtrata, per lasciarle quanto più possibile il gusto originario, con acqua di sorgente montana del Parco naturale Puez-Odle: gli altri ingredienti principali sono l’orzo raffinato e il luppolo di montagna di coltivazione propria. Il corso di birra artigianale si terrà fino all’8 ottobre alle ore 16.30 presso l’Hotel Interski, durerà 2 ore, al costo di 12,00 euro, 7,00 euro per chi aderisce Val Gardena Active, il programma di attività pensato per far vivere il territorio gardenese a 360°, che prevede corsi, escursioni, sport. Per maggiori informazioni www.valgardena.it Tiziano Pandolfi - Mob. 338-6820776
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Cheese lancia gli Stati generali del latte crudo
Scarica qui la cartella stampa di Cheese 2017: http://bit.ly/2tEtKcz
I visual di Cheese 2017: http://bit.ly/2tEntNY
Le foto dell'edizione 2015: http://bit.ly/1OG3YbX
Richiedi il tuo accredito stampa: http://bit.ly/2tLNdsu
Cheese lancia gli Stati generali del latte crudo
Dopo 20 anni di battaglie, un segnale politico forte per mettere in rete chi continua a produrre nonostante le difficoltà
«La verità è che la possibilità di produrre formaggi a latte crudo nel mondo è tutt’altro che scontata. Grazie alla battaglia che abbiamo condotto attraverso Cheese e alla determinazione dei francesi, per le istituzioni europee i formaggi a latte crudo sono ormai una realtà che non si mette in dubbio, anche se molti Paesi hanno una legislazione nazionale molto più restrittiva dei regolamenti Ue. Ma nel resto del mondo, dagli Stati Uniti all’Australia, queste produzioni di eccellenza sono proibite, consentite solo con una stagionatura superiore ai 60 giorni o soggette ad altre restrizioni», afferma Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus e responsabile scientifico di Cheese.
«Chi decide di produrre, seppur nel rispetto delle normative, va incontro a una vita da casaro resistente, con controlli infiniti e distruzione del prodotto, perché il latte crudo è considerato pericoloso, fa paura. Per questo apriamo Cheese venerdì pomeriggio con gli Stati generali del latte crudo, per lanciare un segnale politico forte: il nostro intento è far incontrare queste persone, creare una rete mondiale di appoggio politico, tecnico e magari anche economico per questi prodotti. Vogliamo estendere la liceità del latte crudo anche al di fuori dei paesi dell’Unione europea», continua Sardo, che in questi vent’anni ha supportato anche altre battaglie nel nome di Cheese, come quella sull’Haccp nel 1999 e sull’uso del latte in polvere per la produzione dei formaggi nel 2015.
«Quando parliamo di latte crudo sono tre le questioni in gioco. La prima, e anche la più universale, è quella che riguarda la libertà, perché non è ammissibile che non si possa mangiare quello che si vuole: se le condizioni di sicurezza sono rispettate dai produttori e i controlli sono ben fatti, come avviene in Italia ad esempio, ognuno potrà prendersi le proprie responsabilità in tutta libertà. La seconda questione riguarda invece il modello produttivo che vogliamo sostenere con i nostri acquisti, perché l’utilizzo del latte crudo è necessariamente espressione della piccola produzione artigianale, che è poi quella che fa l’eccellenza. L’ultimo punto è quello che riguarda la biodiversità che, quando parliamo di formaggi, non si limita alle razze animali o ai tipi di pascolo, ma riguarda anche quei miliardi di batteri che, con la pastorizzazione e gli altri tipi di trattamenti termici, vengono sterminati. Al contrario, un formaggio a latte crudo è vivo, ricco di batteri naturalmente presenti, che non solo contribuiscono a conferirgli sapore e aromi complessi e di carattere ma, come sempre più scienziati stanno provando, garantiscono anche molti benefici alla nostra salute», conclude Sardo.
Guarda il video dell'intervista che abbiamo realizzato a Piero Sardo
La mappa del latte crudo in Europa
La produzione di formaggi con latte crudo non è consentita in tutti i Paesi del mondo. L’Unione europea ha sviluppato una normativa molto aperta che permette appunto l’uso del latte non pastorizzato, ma a parte alcuni Paesi in cui la presenza di tubercolosi o di brucellosi negli animali rende indispensabile la pastorizzazione del latte per garantire la salute pubblica (come ad esempio Grecia, Regno Unito e alcune aree dei Balcani), non tutte le legislazioni dell’Unione hanno recepito adeguatamente le indicazioni comunitarie.
Quello che manca ancora è una cultura diffusa che riconosca valore al latte crudo come elemento determinante per produrre qualità e salvaguardare identità casearie. Per quanto riguarda le Denominazioni di origine, ad esempio, non è richiesta necessariamente la lavorazione del latte crudo in quanto la scelta è lasciata a chi redige il disciplinare. Ma è possibile parlare di qualità, origine e rispetto della tradizione senza contemplare obbligatoriamente il latte crudo? E quanto incidono i fermenti selezionati - il cui impiego è dilagato negli anni recenti - sulle caratteristiche organolettiche dei formaggi, sempre più banali e omologati?
Queste sono alcune domande a cui cerchiamo di rispondere durante gli Stati generali del latte crudo e le altre Conferenze in programma a Cheese.
Ma vediamo nel dettaglio qual è la situazione nell’Unione europea.
(infografica Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus)
L’edizione 2017 di Cheese è possibile grazie all’impegno di aziende che credono nei valori e negli obiettivi della manifestazione, tra queste gli Official Partner: Cassa di Risparmio di Bra, Egea, Lurisia, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Velier. Official Sparkling Wine: Consorzio Alta Langa.
Visita www.slowfood.it per il programma completo e la possibilità di prenotare.
Ufficio Stampa Cheese
Slow Food Italia: Valter Musso, 335 7422962 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Elisa Virgillito, 345 2598615 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Città di Bra: Elena Martini, Erica Asselle, 0172 438278 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.slowfood.it - www.comune.bra.cn.it