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AREZZO CITTÀ DEL NATALE RINNOVA L’APPUNTAMENTO CON LA MAGIA
Sul tema “Il Natale delle Arti”, dai mercatini agli spettacoli di luce, dalla scoperta della grande arte attraverso le celebrazioni dedicate a Giorgio Vasari, sono tante le attrazioni per grandi e piccini nel cuore di una delle città più belle d’Italia
Un’intera città si mobilita per vivere in grande stile uno dei periodi più belli dell’anno: torna Arezzo Città del Natale la rassegna di eventi voluta dalla Fondazione Arezzo Intour e realizzata con il Comune di Arezzo che dal 16 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, ogni fine settimana, vestirà a festa il meraviglioso centro storico della città toscana.
Quest’anno la magia del Natale sposa la magia delle arti offrendo ai visitatori la possibilità di vivere un’esperienza unica nella città che nel 2024 celebra il genio di Giorgio Vasari nel 450mo anno dalla morte attraverso la grande mostra “Il Teatro delle Virtù” e una serie di esposizioni ed appuntamenti che rendono omaggio all’artista e intellettuale nella sua terra natale (info su www.vasari450.it).
Proprio per questa ricorrenza il tema “Il Natale delle Arti”, caratterizza l’intera edizione di “Arezzo Città del Natale 2024” dove arte e artigianato sono il fil rouge dei tanti appuntamenti che scandiscono l’attesa del Natale e accompagnano fino all’inizio del nuovo anno, a partire dal suggestivo percorso di istallazioni e proiezioni luminose che offrirà una lettura insolita ed emozionante di architetture e palazzi storici.
Tra le novità l’allestimento del “Prato”, grande area verde che domina la città, che si trasforma nel “Bosco delle emozioni”. Qui viene realizzata una delle istallazioni luminose più originali e grandi d’Italia: oltre 640mila luci led illuminano ben 8mila metri quadrati di questo giardino storico offrendo spettacolari giochi di luce a bassissimo impatto energetico. Tra le novità più attese la “Piazzetta della Gratitudine”, uno spazio di luce che si spalanca nel bosco del “Prato” offrendo ai visitatori la possibilità di esprimere le loro emozioni in maniera interattiva. Nel “Bosco delle Emozioni” tornano poi la pista del ghiaccio e la ruota panoramica e trova spazio “Il mercato delle arti” con tante proposte di artigianato e artigianato artistico perfette per chi cerca un dono esclusivo.
La monumentale Fortezza Medicea, situata nel punto più alto del Prato, ospita “Natale in Fortezza”: i meravigliosi spazi architettonici si vestono di magia per accogliere la “Casa di Babbo Natale” (attrazione prevista fino al 24 dicembre) e il “Villaggio degli Elfi” (attrazione prevista fino al 6 gennaio).
In Piazza Grande (fino al 29 dicembre) tornano i Mercatini di Natale organizzati da Confcommercio Arezzo e si respirano le atmosfere uniche del Villaggio Tirolese con le sue baite del gusto e di prodotti artigianali tipici.
Sempre in Piazza Grande, il suggestivo Palazzo di Fraternita ospita “Brick House” (fino al 29 dicembre), la casa dei mattoncini più famosi del mondo che torna con ben 40 opere d’arte in stile, grandi installazioni, mosaici e moc. Grazie all’ospitalità dell’Amministrazione Provinciale, l’Atrio d’onore del Palazzo della Provincia ospiterà laboratori per bambini dedicati agli amatissimi mattoncini.
Nel Chiostro della Biblioteca (in via dei Pileati, 8) dal 5 dicembre al 29 dicembre si terrà la mostra mercato “Artigiani di Natale” che propone l’eccellenza dell’artigianato locale.
Presepi originali saranno allestiti nelle chiese di Arezzo mentre piazza San Jacopo e piazza Risorgimento ospiteranno un mercatino tradizionale caratterizzato da piccole casette in legno che offriranno l’atmosfera tipica del villaggio natalizio.
L’intera città sarà animata dallo spirito del Natale con eventi a sorpresa che si svolgeranno in Piazza della Libertà e in Piazza Sant’Agostino.
E poi saranno tante le iniziative collaterali dedicate al tema delle “arti” che regaleranno atmosfere uniche e imperdibili fondendosi con il patrimonio culturale che la città offre.
L’edizione 2024 di Arezzo Città del Natale sarà resa più sicura grazie al lavoro della Fondazione Arezzo Comunità, che ha coordinato l’attività delle tre pubbliche assistenze (tutte aderenti alla stessa Fondazione) che presteranno servizio durante la manifestazione.
Arezzo Città del Natale è un progetto ideato e voluto dal Comune di Arezzo e organizzato dalla Fondazione Arezzo Intour, con la collaborazione di molte associazioni culturali e di categoria, aziende locali e artisti.
Partner istituzionali: Fondazione Arezzo Comunità, Fondazione Guido d’Arezzo, Amministrazione Provinciale di Arezzo. Con il patrocinio di: Ministero del Turismo, Regione Toscana.
La manifestazione è resa possibile grazie al contributo di Camera di Commercio Arezzo e Siena. Main Sponsor: Atam. Sponsor: Coingas, Zero Spreco Aisa, Toy Motor, Estra.
Sonia Corsi
A COMPAGNA: SLOW FOOD GENOVA E L’UNIVERSITÀ DI POLLENZO: DALLA FORMAZIONE ALL'AZIONE: STORIE DI PASSIONE, LAVORO E TERRITORIO
Martedì 22 ottobre 2024 alle ore 17.00 nell’Aula San Salvatore in piazza Sarzano, (all’uscita della metropolitana) A Compagna nell’ambito del ciclo di conferenze che l’antico sodalizio cura da oltre cinquant’anni, promuove il IV appuntamento del ciclo 2024-2025: Matteo Doveri Pollenzo: «Slow Food Genova e l’Università di Pollenzo: Dalla formazione all'azione: storie di passione, lavoro e territorio».
INGRESSO LIBERO
La conferenza vedrà protagonisti ex studenti dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che condivideranno le loro esperienze professionali e personali, mettendo in luce come gli studi effettuati abbiano modellato le loro carriere, intrecciandosi con le passioni e radicandosi nel territorio di Genova. Attraverso le loro testimonianze, emergerà il profondo legame con la filosofia di Slow Food, che promuove un approccio sostenibile, etico e responsabile al cibo e alla valorizzazione delle risorse locali. L'evento rappresenta un’occasione unica per comprendere il contributo della formazione Slow Food nel plasmare la nuova generazione di professionisti impegnati nel territorio, arricchendolo con competenze, idee innovative e progetti di valore.
Interverranno i gastronomi Nicolò Bennicelli, Marco Carli, Eleonora Bertotti, Pietro Valente, Alex Capu. Modera la conferenza Matteo Doveri, laureato in Scienze ambientali a Genova e in promozione del patrimonio gastronomico a Pollenzo. Gastronomo, professionista del settore agroalimentare e presidente della condotta Slow Food Genova.
Franco Bampi, Presidente de A Compagna
La conferenza si tiene nell’Aula San Salvatore della Scuola Politecnica dell’Università di Genova in Sarzano (350 posti a sedere). Si tratta della chiesa sconsacrata che è sulla piazza ed è raggiungibile, oltre che con la metropolitana, da piazza Carignano percorrendo il ponte di Carignano (via Ravasco) oppure lungo la direttrice piazza Dante, Porta Soprana, via Ravecca, Sarzano.
Slow Food
Anno sociale 2024-2025
primo trimestre de LE CONFERENZE IN COMPAGNA
a cura de A Compagna
Gli incontri si fanno di martedì alle ore 17:00 nell'Aula San Salvatore in Sarzano
L’Aula San Salvatore è la chiesa sconsacrata presente in piazza Sarzano e raggiungibile, oltre che con la metropolitana, anche con il 35 attraversando il Ponte di Carignano o seguendo la direttrice, tutta in piano, piazza Dante, Porta Soprana, Ravecca.
Ottobre 2024
15 -Amadeo P. Giannini: il più grande banchiere del mondo con radici liguri; a cura di Domenico Ravenna
22 - Slow Food a Genova; a cura di Matteo Doveri Pollenzo29
29 -Nascere ieri e oggi al Galliera; a cura di Massimo Mazzella e Domenico Carratta
Novembre 2024
5 - Genova, la città più British d’Italia; a cura di Claudia Lasagna
12 - Genovesi alla caduta di Costantinopoli. Gli eventi, i protagonisti e la traslazione di oggetti sacri a Genova; a cura di Almiro Ramberti e Mario Roberto
19 - Stile eclettico e Stile liberty: arte ed urbanistica a Genova tra il 1880 ed il 1925; a cura di Edoardo Longo
26 -I Doria Lamba una famiglia di padre in figlio per dieci secoli; a cura di Lodovico Doria Lamba e Andrea Lercari
Dicembre 2024
3 -Gli Amici del Museo Doria a sostegno del Museo di Storia Naturale di Genova; a cura di Carla Olivari
10 - Nostra Signora della Vittoria: il titolo di Maria Regina nell'ultimo tempo della storia; a cura di Don Sandro Carbone
17 - ore 17.00 Auguri in Sarzano, Aula San Salvatore
ALTO, ROOFTOOP RESTAURANT DI EXECUTIVE SPA HOTEL DI FIORANO MODENESE (MO), SI È AGGIUDICATO IL PREMIO MIGLIORI CARTE VINI ITALIA 2024 NELLA CATEGORIA FINE DINING ALLA MILANO WINE WEEK AWARDS
Votato da una giuria di giornalisti enogastronomici e wine expert che riconosce la qualità e l’attenzione riposte nella selezione vinicola dagli operatori del settore della ristorazione, composta da Andrea Grignaffini, Presidente della Giuria dei Premi Carte Vini, Federico Gordini Presidente di Milano Wine Week e da Raffaele Cumani, Andrea Cuomo, Ciro Fontanesi, Elio Ghisalberti, Fabiano Guatteri, Andrea Guolo, Lara Loreti, Alberto Schieppati, Luca Turner, Orazio Vagnozzi, è stato scelto tra le migliori 100 carte dei vini in Italia.
La cantina di ALTO, che conta oltre 600 etichette, è infatti una delle più importanti della provincia di Modena, in termini di quantità, ma soprattutto di qualità. Composta dalle assegnazioni dei produttori più ricercati e ambiti – in alcuni casi, introvabili – la selezione è frutto di un grande lavoro di studio ed esperienza e vanta gioielli del territorio, nonché autentiche leggende internazionali come lo Champagne Bollinger Vieilles Vignes Françaises del 2012, il Krug Clos de Mesnil del 2008, il Louis Roededer “Cristal Vinothèque” del 2002 o il Corton Charlemagne Grand Cru e il Montrachet Grand Cru Domaine de la Romanée-Conti del 2020.
Ella Studio
PARMIGIANO REGGIANO: IL CONSORZIO FESTEGGIA AL TEATRO REGIO DI PARMA IL NOVANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE
ALLA PREGIATISSIMA PRESENZA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA
Nel corso della serata sono stati presentati in anteprima l’Archivio storico digitale del Consorzio e la nuova Identità sonora del Parmigiano Reggiano. Al Presidente della Repubblica è stato consegnato il riconoscimento “Coltello d’oro”.
Mercoledì 16 ottobre, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha celebrato il 90° anniversario della fondazione con una serata speciale al Teatro Regio di Parma alla pregiatissima presenza di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica Italiana, a riconoscimento dell’importanza della Dop come prodotto fondante del patrimonio italiano e del valore dell’opera di chi ogni giorno partecipa alla sua creazione. L’evento, dal titolo 7 battiti, 90 anni di futuro, con la conduzione di Federico Quaranta, popolare personaggio televisivo e radiofonico della Rai, non è stato solo un momento per celebrare l’importante ricorrenza con tutti i caseifici soci, gli operatori della filiera, le autorità locali, i media nazionali e le rappresentanze degli enti economici della zona di origine, ma anche un’occasione per presentare due importanti progetti che saranno punti di riferimento per il futuro del Consorzio: l’Archivio storico digitale e la nuova Identità sonora del Parmigiano Reggiano. Nell’arco della serata la Gerardo Di Lella Grand Òrchestra ha suonato le note di alcune delle musiche più emblematiche che hanno fatto la storia degli ultimi 90 anni, dalle colonne sonore dei capolavori di Federico Fellini e Franco Zeffirelli a canzoni rappresentative della musica pop quali Figli delle stelle di Alan Sorrenti e Con te partirò di Andrea Bocelli. Dopo la consegna del dono “Coltello d’oro” al Presidente della Repubblica, una rappresentazione di alta oreficeria italiana realizzata in oro dell’iconico coltello a mandorla utilizzato per l’apertura della forma e per scagliare il formaggio, l’evento si è concluso con una cena presso il Complesso Monumentale della Pilotta.
L’Archivio storico digitale del Consorzio del Parmigiano Reggiano racchiude un patrimonio di materiali costituito da oltre 1.500 fotografie, 200 video, 3.000 documenti tra cui i verbali dei Consigli di amministrazione, rassegne stampa, pubblicazioni, disegni e illustrazioni, oggetti e merchandising. L’archivio include anche la storia della comunicazione del Consorzio, dai Caroselli dei primi anni Sessanta con protagonisti Giorgio Gaber e Francesco Mulé, fino alle campagne televisive e i manifesti pubblicitari. Sono inoltre disponibili le testimonianze della partecipazione del Consorzio alle Esposizioni internazionali di Parigi e New York negli anni Trenta. Un lavoro di ricerca e digitalizzazione importante, realizzato dall’azienda italiana Promemoria Group, che rende accessibili questi materiali a tutti coloro che vorranno approfondire la conoscenza di un prodotto che fa parte della vita di ogni italiano, per preservarne l’eredità e tenere memoria delle origini e delle tappe più significative della storia della Dop. Per accedere all’Archivio, basta andare sul sito: https://archiviostorico.parmigianoreggiano.com/it
L’Identità sonora del Parmigiano Reggiano, realizzata dall’agenzia italiana di audio branding BrandMozart e suonata in anteprima durante la serata, è un brano dal titolo 7 battiti che intende sottolineare come non solo il gusto, ma anche il suono abbiano caratterizzato da sempre la storia del Parmigiano Reggiano attraverso il rituale della “battitura”: il controllo di ogni singola forma per verificare la qualità del prodotto a opera di esperti denominati “battitori” mediante il tipico martelletto. Il tema principale, comprensibile e piacevole per simboleggiare la semplicità, genuinità e bontà della Dop, è inteso a rappresentare lo sguardo del Parmigiano Reggiano, rivolto all’indietro per non dimenticare le proprie origini millenarie e mantenere salda l’ancora delle tradizioni e della qualità, ma contemporaneamente proiettato nel futuro.
La serata è stata anche un’occasione per riflettere sull’importanza sociale del Parmigiano Reggiano. La Dop è infatti una risorsa economica che alimenta consumi per oltre 3 miliardi di euro all’anno, con 292 caseifici produttori, oltre 2.100 allevatori e conferenti latte, e una filiera produttiva che coinvolge oltre 50.000 persone. Il Parmigiano Reggiano è anche un baluardo della sostenibilità sociale, dato che contribuisce a fortificare l’economia e a preservare l’unicità della dorsale appenninica emiliana, ed è il più importante prodotto Dop ottenuto in montagna. Basti pensare che oltre il 21% della produzione totale, circa 861.000 forme, si è concentrata negli 83 caseifici di montagna, che impiegano oltre 800 allevatori. Ciò ha reso possibile il mantenimento di un’agricoltura in zone altrimenti abbandonate, invertendo una tendenza di decrescita che aveva colpito il comparto fino al 2014, e ha contribuito allo sviluppo di una società modernamente agricola e di un paesaggio riconoscibile e apprezzato sia dai suoi abitanti, sia dal circuito del turismo di qualità. Inoltre, il Consorzio è da sempre un attore in prima fila nella promozione delle Indicazioni geografiche come strumento di sviluppo del settore agroalimentare in Europa, a partire dalla conferenza di Stresa del 1951 fino alla stesura dei recenti regolamenti comunitari sulle Indicazioni geografiche. Oggi il Consorzio costituisce un modello di cooperazione per la gestione del bene comune legato all’IG studiato e imitato da tantissime comunità italiane ed estere.
«Siamo fieri che il Presidente della Repubblica ci abbia onorato della sua presenza in questa serata che non è solo una ricorrenza, ma un’occasione per rivivere insieme quella che è stata la nostra storia e scrivere insieme le pagine del nostro futuro», ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano. «Il Consorzio fu fondato il 27 luglio 1934 da 28 produttori animati da una formidabile intuizione: quella di raggiungere obiettivi irraggiungibili dai singoli, grazie all’azione comune. Questo è il perno della nostra storia, il saper “fare insieme” che ha legato i produttori della comunità del Parmigiano Reggiano e ci ha permesso di attraversare e superare le grandi sfide della storia del nostro Paese: dalla Seconda guerra mondiale alla ricostruzione del Dopoguerra; dal terremoto in Emilia del 2012 al Covid. Questo è il più grande insegnamento che viene dal passato e che deve ora guidarci verso gli anni a venire. Questa sera abbiamo preso un impegno, a nome di tutti i produttori e lavoratori della nostra comunità, dinnanzi al Presidente della Repubblica: quello di affrontare le sfide di oggi e del futuro con rinnovata convinzione nella nostra azione basata sul “fare insieme”, che ci ha premiato fino ad oggi. Consapevoli che questa non è solo un’opportunità per tutti noi, ma anche una responsabilità per il ruolo di portabandiera e di esempio che ricopriamo per una parte assolutamente rilevante di imprese, lavoratori e cittadini italiani. Un ruolo che eserciteremo con un’attenzione particolare agli aspetti che ci stanno più a cuore: il rispetto per il territorio, la sostenibilità ambientale e sociale, l’attenzione maniacale alla qualità che contraddistingue da sempre il nostro prodotto. Evviva il Parmigiano Reggiano!».
Fabrizio Raimondi
SI ALZA IL SIPARIO DI BACCANALE 2024
UN FILO D’OLIO” PER RACCONTARE IMOLAE IL SUO TERRITORIO ATTRAVERSO UNO DEI SUOI PRODOTTI D’ECCELLENZA
Sabato 19 ottobre si apre l’annuale rassegna sulla cultura del cibo, che quest’anno esplora l’essenza e la storia dell’olio d’oliva, re indiscusso della cucina mediterranea.
Riflettori puntati sulla città di Imola sabato 19 ottobre per l’inizio del “Baccanale”, l’annuale rassegna sulla cultura del cibo, che animerà la città fino al 10 novembre. Il tema di quest'anno è "Un filo d’olio", un viaggio affascinante attraverso le tradizioni culinarie locali a partire dall'importanza storica e culturale dell'olio d'oliva.
Sabato 19 ottobre si terrà alle ore 17 presso il Teatro Ebe Stignani la cerimonia di inaugurazione della manifestazione alla presenza del Sindaco di Imola Marco Panieri, dell’Assessore alla Cultura, Politiche giovanili e legalità Giacomo Gambi e dell’Assessore ai Lavori pubblici Centro storico e Attività produttive Pierangelo Raffini.
A seguire Massimo Montanari, Professore emerito di Storia dell'alimentazione all'Università di Bologna, una lectio magistralis dal titolo “Condire, friggere, ungere: la millenaria epopea dell’olio tra gusto e bellezza”. In questo intervento, l’olio viene analizzato non solo come ingrediente centrale nelle tradizioni alimentari di diverse epoche e culture, ma anche come elemento rappresentativo di valori estetici e culturali. Montanari esplora la storia dell’olio attraverso secoli di cambiamenti e continuità, tracciandone l’importanza sia nel contesto alimentare che in quello simbolico. La sua riflessione abbraccia l’olio come prodotto indispensabile e trasversale, utilizzato nelle cucine più umili come nelle tavole aristocratiche, fino a diventare oggi emblema della dieta mediterranea e della cucina salutista.
Domenica 20 ottobre, al Teatro Ebe Stignani alle ore 11, Alessandro Barbero, storico e divulgatore italiano, specializzato in storia medievale e italiana, noto per la sua capacità di rendere accessibili temi complessi attraverso saggi, romanzi storici e collaborazioni televisive, si unisce a Montanari in un incontro dal titolo “Alimentazione e società nel Medioevo”, durante il quale si parlerà del cibo come fattore fondamentale nella costruzione delle società medievali. L’incontro tra i due studiosi permette di esplorare le dinamiche sociali e politiche legate all’alimentazione, mostrando come il cibo non sia solo una necessità biologica, ma anche uno strumento di potere, distinzione sociale e identità culturale. Attraverso un’analisi dettagliata, Barbero e Montanari esaminano come i modelli alimentari del passato abbiano contribuito a formare l’idea di civiltà e a definire i rapporti di forza tra classi e comunità. Il cibo, quindi, viene presentato come espressione di appartenenza e differenza, nonché come veicolo di pratiche sociali che attraversano i secoli.
"Siamo pronti e carichi a inaugurare il Baccanale 2024, con Imola che si appresta a vivere un weekend indimenticabile, all'insegna del gusto e della cultura. L'apertura ufficiale è fissata per sabato 19 ottobre alle 17, con una serie di eventi imperdibili. A dare il via sarà la Lectio Magistralis del professore Massimo Montanari, che esplorerà il legame tra l'olio e la storia dell'alimentazione, aprendo un programma ricco di appuntamenti culturali e culinari di altissimo livello. Questa prima fase del Baccanale non coinvolgerà solo le attività locali ei ristoranti con menù tematici, ma offrirà anche un ampio ventaglio di iniziative culturali. Uno degli eventi più attesi sarà domenica 20 ottobre, alle 11, al Teatro Ebe Stignani, dove Alessandro Barbero e Massimo Montanari terranno un incontro stimolante. Nel pomeriggio, la creatività sarà protagonista con l'illustratrice Illudio e gli artisti della mostra That's IT, che regaleranno un momento di confronto dedicato all'arte che ha caratterizzato” dichiara entusiasta il Sindaco di Imola Marco Panieri, che aggiunge. “Il Baccanale è una straordinaria vetrina per Imola e tutto il territorio, un'occasione per valorizzare le nostre eccellenze – dall'olio al vino, fino ai prodotti simbolo del made in Italy. Un'opportunità per assaporare e scoprire il meglio della nostra tradizione, ma anche per accogliere chi viene da fuori e desidera immergersi nella nostra cultura. Imola è pronta ad iniziare un viaggio attraverso il cibo e la cultura, un racconto che abbraccia il nostro territorio, la Romagna e l'Italia intera”
La partecipazione di Massimo Montanari e Alessandro Barbero al weekend inaugurale del Baccanale 2024 rappresenta uno dei momenti più significativi della manifestazione, arricchendo il programma con riflessioni di ampio respiro storico e culturale. I due storici esplorano il tema dell'alimentazione attraverso una lente che ne esamina l'evoluzione nel tempo, con particolare attenzione al ruolo dell'olio, simbolo di continuità e innovazione nelle tradizioni culinarie. L'olio, tema centrale dell'evento, viene analizzato in tutte le sue sfaccettature, dall'uso quotidiano alla sua funzione sociale e politica, fino alla sua valenza simbolica, che attraversa epoche e culture. In questo contesto, gli interventi di Montanari e Barbero non solo confermano il ruolo del Baccanale come spazio di riflessione culturale sul cibo, ma offrono nuove chiavi interpretative per comprendere la centralità dell'alimentazione nella storia dell'umanità.
Gli sponsor
Baccanale 2024 non sarebbe possibile senza il prezioso supporto dei suoi sponsor: Gruppo Eurovo, Frantoio Valsanterno, Clai, Celfa, Caci Società Agricola, Casa Spadoni, BCC Ravennate Forlivese e Imolese e Confcommercio Imprese per L’Italia Ascom Imola. Ognuno di loro ha contribuito all’organizzazione di quella che si preannuncia essere un’edizione da non dimenticare. Tra i Contributi: Città Metropolitana Destinazione Turistica Bologna Modena (PTPL 2024) e Fondazione Cassa di Risparmio di Imola. Con il patrocinio del Ministero della Cultura Regione Emilia Romagna.
Con il patrocinio di: Comune città di Imola, Ministero della Cultura, Regione Emilia Romagna. Con il contributo di: Terre e Motori, Territori Bologna e Modena, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Bologna.
Con la collaborazione di: Associazione Nazionale Città dell’Olio.
Alessia Rizzetto PR & Communication