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FIS GENOVA: UN'ESCLUSIVA DEGUSTAZIONE DI CHAMPAGNE
Save Water...Drink Champagne
Degustazione speciale di Champagne della Maison SALMON ore 20.00 Holiday Inn Genoa, Lunedì 12 Giugno 2023
Lunedì 12 giugno alle ore 20,00 presso l'hotel Holiday Inn Genoa.
Il nostro amico Richard e la presidente Fondazione Sommelier Liguria Roberta Bonasegale ci accompagneranno in una fantastica degustazione della maison SALMON.
La Maison Salmon è una realtà vinicola di 10 ettari vitati sita a Chaumuzy, guidata dal giovane Alexandre Salmon con l'aiuto di suo padre Olivier e suo nonno Michael. L'85% dei 10 ettari aziendali è dedicata alla produzione di Pinot Meunier, di cui hanno sviluppato un Know-how importante, per la produzione di Champagne autentici e rispettosi del terroir.
7 Champagne in degustazione:
1) Montgolfière = Brut di Chardonnay 33% Pinot Noir 33% Meunier 34%
2) Rosé = Pinot Noir 25%, Chardonnay 25%, Pinot Meunier 50%
3) Prestige = Brut di Chardonnay 50%, Pinot nero 25%, Pinot meunier 25%
4) Blanc de Noirs = 100% Meunier
5) Rosé Meunier = Da Cuvèe monocèpage di Meunier 100%
6) Cuvee A.S. ( affinato in botti di legno ) Pinot Noir 50% Chardonnay 50%
7) Grèves Pas Dosè = 100% Meunier – dosaggio zero, non filtrato e non stabilizzato al gelo
Sara servito un piatto in accompagnamento.
L'ingresso è riservato sia ai SOCI che ai NON SOCI.
Costo della serata:
€ 45,00 per i SOCI
€ 50,00 per i non SOCI.
Per tutte le informazioni e le prenotazioni contattare:
Mauro 339 6936249
Roberta 349 4777080
Fabrizio 347 5200173
o inviare una mail a:
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DAGLI ALIMENTI IN VIA D’ESTINZIONE AL CIBO NELLO SPAZIO
Il giornalista BBC Dan Saladino e il primo astronauta italiano Franco Malerba tra gli ospiti di domenica 21 maggio del Food&Science Festival
Dagli alimenti in via d’estinzione alla produzione di cibo nello spazio: il programma di domani, domenica 21 maggio, del Food&Science Festival – promosso da Confagricoltura Mantova e ideato da FRAME-Divagazioni scientifiche – oltrepassa numerosi Confini geografici e temporali per concludere in bellezza questa settima edizione.
Si inizia sempre alle 9.30 in via Goito, dove i giornalisti scientifici Marco Ferrari e Roberta Villa commentano le ultime notizie del mondo della scienza durante l’attesissima Rassegna stampa. Poco dopo, alle 10, al Teatro Scientifico Bibiena, sarà la volta del divulgatore scientifico, noto volto e amico del Festival, Dario Bressanini, che presenterà il suo ultimo libro Fa bene o fa male? (Mondadori, 2023). Ispirato alla domanda che più ci poniamo di fronte al cibo sulle nostre tavole, Bressanini guida il pubblico del Festival in un viaggio tra scienza e pseudoscienza. Spostandosi in Piazza Leon Battista Alberti, alle 10.15 si terrà l’incontro in collaborazione con Regione Lombardia della nutrizionista Martina Donegani, a tema Biologico, certificazioni e buone abitudini a tavola. A seguire, alle 10.30 a Palazzo della Ragione si parlerà del Problema della resistenza agli antibiotici con Loris Alborali, direttore della sede territoriale istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e Emilia-Romagna, il farmacologo Dario Cattaneo e la microbiologa Jessica Cusato, mentre in via Goito il dottorando in Ecogastronomy, Food Sciences and Cultures Andrea Devecchi interverrà a proposito della sostenibilità della Dieta mediterranea.
Nella stessa via, alle 11, si parla invece di Economia integrale: un altro modello per un altro futuro, con Giuseppe Buffon, professore ordinario di Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Antonianum di Roma, e Massimo Folador, professore di Business ethics e sviluppo sostenibile presso l'Università Liuc. Invece, tornando in Piazza Leon Battista Alberti alle 11.15 verrà presentata la mostra fotografica Di mamma ce n’è una sola. Ma a volte ne servono di più. 10 anni di Allattami, progetto a cura di Granarolo nato in collaborazione con l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola di Bologna, che dona latte umano ai neonati prematuri ricoverati in terapia intensiva neonatale. A parlarne, Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo, Luigi Tommaso Corvaglia, direttore della terapia intensiva neonatale dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola di Bologna, e Rosina Alessandroni, vicepresidente dell’Associazione Cucciolo.
E ancora, alle 11.30 al Teatro Scientifico Bibiena, grazie al sostegno di Fondazione Banca Agricola Mantovana, il Festival ospita il giornalista BBC di fama internazionale Dan Saladino, nonché autore di Mangiare fino all’estinzione (Einaudi, 2023) che racconterà la situazione di cibi rari in via d’estinzione, evidenziando l’importanza di proteggere la biodiversità genetica per salvaguardare il futuro della Terra. Alla stessa ora a Palazzo della Ragione ci si prepara invece ad andare A pranzo su Marte con Alberto Battistelli, responsabile del progetto REBUS, Marta Del Bianco, project scientist del progetto REBUS, e Laura Di Renzo, docente dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, che dialogheranno sul futuro dell’esplorazione umana dello spazio, inevitabilmente legata alla produzione di cibo in situ, cioè nel luogo dell’insediamento. E se a Palazzo della Ragione si varcheranno confini extraterrestri, alle 11.45 in Piazza Leon Battista Alberti si tenterà di oltrepassare quelli temporali con l’egittologa Divina Centore, in un viaggio alla scoperta dell’Archeologia dell’agricoltura nella flora dell’antico Egitto, mentre in via Goito si conosceranno I tabù della zootecnia, grazie all’intervento del divulgatore scientifico Gabriele Scrofani.
Cosa mangiano gli astronauti? Perché si coltivano micro-ortaggi sulla Stazione Spaziale Internazionale? A riportare il pubblico del Festival in orbita è l’incontro Una serra sulla Luna (Palazzo della Ragione, ore 12.15), nel corso del quale il primo astronauta italiano Franco Malerba svelerà l’importanza del ruolo che l’alimentazione giocherà nelle future esplorazioni della Luna e di Marte, a partire dal proprio libro, Il cibo nello spazio (Edizioni Dedalo, 2022). Si prosegue alle 12.30 in Piazza Leon Battista Alberti, con il microbiologo Alessandro Mustazzolu e Simona Scarioni, medica specializzanda in Igiene e Medicina Preventiva, insieme per raccontare delle Contaminazioni in cucina e coinvolgere chi ascolta con qualche dimostrazione pratica dal vivo. Al contempo, in via Goito, durante l’incontro Più in alto… più sostenibili si sposterà la trattazione sui temi della sostenibilità in alta quota con il docente dell’Università degli Studi di Torino Luca Battaglini e il glaciologo e pedologo Michele Freppaz.
Si riprende alle 14.30, dopo una breve pausa, al Teatro Scientifico Bibiena, con Agricoltura digitale per sistemi agricoli sostenibili, argomento che tratterà il docente della Michigan State University Bruno Basso, spiegando quanto innovazione, tecnologia e digitalizzazione del settore agricolo siano profondamente legate a tematiche di bioeconomia circolare, benessere animale e sostenibilità ambientale. Alla stessa ora, in Piazza Leon Battista Alberti, l’appuntamento è con Camilla Silipigni e il Private Label: al confine tra prodotti e valori a cura di Esselunga, mentre a Palazzo della Ragione si discute con i ricercatori Priscilla Farina e Claudio Ioratti a proposito di strumenti in via di sviluppo per contrastare parassiti e organismi dannosi per le piante da frutto, per (Conoscerli per confonderli. Il parassita del fico e la confusione vibrazionale per vite e piante da frutto). A fare invece luce sul paradigma dell’economia integrale e il problema dell’accesso al cibo sono Marco Pirovano, direttore Centro sociale e pastorale del lavoro, Cooperativa sociale Hortus, e Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI, in un dialogo dal titolo Fame nel mondo: che cosa possiamo fare? (via Goito, ore 14.30).
Per tutti gli appassionati di chimica e i più curiosi si prosegue alle 15.15 in Piazza Leon Battista Alberti, con il giornalista scientifico Donatello Sandroni, il segretario dei gruppi additivi e coadiuvanti per alimenti e Miaf di Aispec – Federchimica Luca Scotti e la coppia formata dai divulgatori scientifici Matteo Capone e Chiara Biagini, altresì noti come Il chimico sulla tavola, che durante l’incontro Dal campo alla tavola per sfatare luoghi comuni e fake news (in collaborazione con Aispec-Federchimica, Agrofarma-Federchimica e Assofertilizzanti-Federchimica), forniranno al pubblico del Festival l’opportunità di scoprire quale sia il ruolo essenziale che la chimica ricopre per garantire cibo sicuro per tutti. Intanto, a Palazzo della Ragione, la studiosa dell’Università di Pisa Barbara Conti e il capo esecutivo di BEF Biosystems, prima azienda ad aver inaugurato uno stabilimento pilota per l’allevamento di larve di mosca soldato, Giuseppe Tresso, si confronteranno circa L'utilità degli insetti per l’alimentazione umana e animale. In via Goito, contemporaneo a questi due eventi, c’è anche l’autore Maurizio Casiraghi che, moderato da Marco Ferrari, presenta il suo ultimo libro Sempre più soli (Il Mulino, 2023), portando a riflettere il pubblico del Festival sulla necessità di cambiare atteggiamento verso il pianeta e tutte le creature che lo abitano.
Dalla finanza climatica all’aviaria che sta colpendo sempre più volatili, sul palco del Teatro Scientifico Bibiena saranno il ricercatore dell’Università di Padova Francesco Suman e la giornalista scientifica Roberta Villa a far germogliare i Semi di una riflessione tanto a proposito della emissioni e i progetti agroforestali, quanto sulle malattie infettive e le prospettive di vaccinazione (dalle 15.45).
Piccolo spazio pubblicità. Cosa racconta il cibo? A rispondere a questa domanda pensa lo scrittore pubblicitario Paolo Iabichino. L’evento, in collaborazione con Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano, permetterà al pubblico del Festival di comprendere come si è evoluta la narrazione del cibo attraverso il marketing e la comunicazione pubblicitaria (Palazzo della Ragione, ore 16), mentre grazie a Giacomo Moro Mauretto, in arte Entropy for Life, autore di Se pianto un albero posso mangiare una bistecca? (Mondadori, 2023), in via Goito si rifletterà su come utilizzare al meglio risorse e tempo per migliorare le condizioni del pianeta (ore 16). Si continua alle 16.15 in Piazza Leon Battista Alberti, con il docente Andrea Formigoni e Clara Maffei, quality assurance specialist Inalca, i quali esploreranno il rapporto tra allevamenti, sostenibilità e circolarità (in collaborazione con Inalca).
Cambio di scenario alle 16.45 a Palazzo della Ragione, con l’incontro In principio era l’acqua tenuto dall’astrochimica Cecilia Ceccarelli e dal chimico Piero Ugliengo, nel corso del quale sarà possibile compiere un viaggio a ritroso nella storia, alla scoperta delle peculiarità della molecola d’acqua. Poco dopo, in Piazza Leon Battista Alberti, alle 17, si percorre invece La via della seta italiana con Silvia Cappellozza, responsabile della sede di Padova del CREA-API Unità di ricerca api-bachicoltura, che racconterà come il progetto ARACNE cerchi di ricostituire e salvaguardare le antiche varietà di gelso e di baco da seta, allo scopo di rilanciare una coltivazione di nicchia, tipica di ogni paese europeo. Segue, e conclude il calendario di appuntamenti di questa settima edizione, l’intervento del professor Renato Bruni dal titolo Noi e le piante: un fotoromanzo, che guiderà il pubblico del Festival alla scoperta delle trasformazioni del nostro rapporto con le piante sfogliando un fotoromanzo fatto di disegni, stampe, erbari e illustrazioni, fino ad arrivare alla qualità d’immagine fornita dai più recenti strumenti tecnologici (ore 17.45).
E INOLTRE…
Il Food&Science Festival si espande anche dei dintorni mantovani grazie alle attività all’aria aperta realizzate dal Parco del Mincio. La prima, inclusa nell’evento diffuso di scienza partecipata Bioblitz Lombardia, avrà luogo nella riserva naturale Vallazza, dove guide ambientali condurranno grandi e piccoli all’osservazione e al riconoscimento della biodiversità (ore 9.30 e 12.30). La seconda, invece, si svolgerà al Parco Bertone, “casa” di numerose cicogne che hanno costruito i loro nidi in cima agli alberi secolari del parco, e dove le Guardie Ecologiche Volontarie del Parco del Mincio effettueranno visite guidate gratuite alle 11 e alle 16. Inoltre, in occasione della giornata internazionale della biodiversità, sarà possibile visitare anche la riserva naturale statale di Bosco della Fontana, la RiservAmica 2023, grazie alle visite guidate a cura del Centro Nazionale Carabinieri Biodiversità di Bosco Fontana (dalle ore 15.30 alle 17.30 e dalle 15 alle 18).
Non mancheranno poi gli ultimi laboratori, che vedono in Piazza Concordia il Consorzio Tutela Grana Padano con Paolo Parisse e l’agronoma Alessandra Biondi Bartolini, pronti ad affrontare La sfida dei sensi per interpretare i piaceri dell’abbinamento costituito da Grana Padano e vino (ore 11 e ore 17), mentre in Piazza Marconi, grazie al Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano, si visiterà Il museo dei formaggi con la divulgatrice scientifica Antonella Losa e il maestro assaggiatore Cornelio Marini (ore 12 e 18). Infine, in Piazza Leon Battista Alberti, nella Sala delle Capriate, durante il laboratorio Spice on the Beach a cura del professor Renato Bruni si potrà intraprendere un vero e proprio viaggio alla scoperta dei sapori delle spezie nei cocktail, in compagnia del bartender Yuri Gelmini, nominato Bartender dell’Anno ai Barawards 2020 (ore 12 e 13).
Il Festival è promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME – Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola. Si avvale di Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, MASE – Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, Regione Lombardia, Provincia di Mantova, Comune di Mantova, Cnr – Consiglio Nazionale delle Ricerche, SIGA – Società Italiana di Genetica Agraria, Camera di Commercio di Mantova, Confcommercio Mantova, Confesercenti della Lombardia Orientale (che supporta il Festival attraverso convenzioni ad hoc), Fondazione Banca Agricola Mantovana e Fondazione BPA Poggio Rusco come partner istituzionali. Main partner sono Syngenta, Gruppo Tea, Esselunga, Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano e Consorzio Tutela Grana Padano; sponsor sono UniCredit, Granarolo, Assofertilizzanti – Federchimica, Agrofarma – Federchimica e Inalca; supporter Aispec - Federchimica e Progetto LIFE C-FARMs. Sponsor tecnici De Simoni, Arche 3D, Gruppo Bossoni. Media partner Rai Radio 3, Gruppo editoriale Athesis e Radio Pico.
Ex Libris Comunicazione
IL PIATTO DI NETTUNO ALL’ATELIER DEL MAESTRO TINTERI
di Virgilio Pronzati
Guglielmina Costi Monaci col maestro Odo Tinteri e il consigliere comunale Claudio Villa
Tra tutte le forme d’arte occupa un posto di rilievo la pittura. Da Botticelli a Tiziano, da Monet a Renoir (e molti altri) sono nati capolavori unici che sfidano l’usura del tempo e delle mode. In molti casi il pittore è stato ed è un cronista che racconta e descrive al meglio persone, località, fauna, flora e mangiari, ossia tutto quanto fa parte della vita di ognuno di noi.
Guglielmina Costi Monaci mentre presenta l’amico e maestro Odo Tinteri
Tutto questo reso esclusivo e immortale dall’estro e abilità del pittore nell’usare i colori. Il colore esprime solarità, carattere, sentimento, piacere o sofferenza di chi lo usa. Gli artisti - spesso genio e sregolatezza - nel campo della pittura hanno sempre attirato la curiosità e l’interesse di nobili, abbienti, donne e mercanti.
Le signore del Piatto di Nettuno “rapite” dall’intervento di Odo Tinteri
Non solo. Quadri di pittori famosi sono venduti all’asta per alcuni milioni di dollari o euri, prendendo i primi posti nelle copertine di riviste, quotidiani e tv. Per questi motivi e all’amicizia col maestro Odo Tinteri, che Guglielmina Costi Monaci presidente dell’Associazione Piatto di Nettuno,
Le signore Tixi , Conte e Costi Monaci con Odo Tinteri
ha condotto parte delle socie a visitare l’atelier del noto pittore, situato al terzo piano di un antico e prestigioso palazzo di via Pollaioli, nel suggestivo centro storico genovese. Ad accoglierci col consueto entusiasmo il maestro Odo Tinteri, sardo di nascita ma genovese di adozione che, malgrado le 84 primavere, dimostra la verve di un sessantenne.
Odo Tinteri al suo tavolo di lavoro
Dopo i saluti di rito e fatto accomodare gli ospiti in un’ampia sala colma di grandi quadri, Tinteri e Guglielmina Costi Monaci danno inizio ad un simpatico ed intrigante mini talk show, coinvolgendo le signore presenti che, messe a loro agio, hanno ripetutamente chiesto all’artista domande sulle sue opere e i suoi prossimi impegni.
Guglielmina Costi Monaci con gli immancabili cadeau per le socie presenti
Stimolato dai quesiti ricevuti, Tinteri dopo ad avere raccontato diversi episodi della sua vita, ha illustrato le varie tappe di un tour professionale che lo vedrà impegnato ad esporre e creare opere a Dubai, San Pietroburgo e New York.
Guglielmina Costi Monaci con il consigliere comunale Claudio Villa
Odo Tinteri oltre che profeta in patria, ha esposto le sue opere in tutt’Italia e diverse capitali europee. Oggi molte delle sue opere sono presenti in prestigiose gallerie d’arte e collezioni private. Ma c’è ancora di più: Odo Tinteri è un’artista in tutti i sensi: oltre la pittura, crea sculture in ceramica, ha scritto una quarantina di libri e numerose poesie.
Alcune delle tante opere scritte da Odo Tinteri
Un riuscito incontro da ripetere tra qualche anno, grazie alla lunga amicizia e stima che lega Guglielmina Costi Monaci a Odo Tinteri. E anche un’occasione per scambiarsi gli auguri pasquali, assaporando una soffice colomba accompagnata da un fresco spumante, e gli immancabili cadeau di Guglielmina alle socie presenti. Graditissima come sempre, la presenza del consigliere comunale e amico del Piatto di Nettuno, Claudio Villa.
LO "SPIRITO" IRLANDESE È PERFETTO PER LA GIORNATA MONDIALE DEL WHISKEY!
Il 20 maggio un Irish whiskey unisce esperti e neofiti: una piccola guida (anche di viaggio).
Il whisky (in Irlanda si scrive con la "e") viene distillato sull’isola di smeraldo almeno dall'inizio del XIV secolo e non c’è, quindi, da stupirsi che sia la terra di molti grandi marchi e di piccole distillerie da scoprire attraverso diversi tour tematici. Per mettere meglio a fuoco questa affascinante eredità fatta di sapienza artigianale e tradizione è interessante sapere che il nome di uno dei distillati più affascinanti e complessi deriva dal gaelico irlandese uisce beatha, acqua di vita.
E se il 20 maggio, in occasione della Giornata mondiale del whisky, non si è in Irlanda ci si può comunque far trasportare nella sua atmosfera unica anche da casa, scegliendo una delle sue etichette: per decidere quale, si può “esplorare” la produzione irlandese studiando i percorsi tematici dedicati al suo whiskey, pianificando, magari, già un viaggio con un bicchiere in mano.
Da un nome molto famoso come il nordirlandese Bushmills, nella contea di Antrim, dove si distilla l'elisir dorato da oltre 400 anni, ai nuovi arrivati come Roe & Co a Dublino o Connacht Whiskey Company nella contea di Mayo, lungo la Wild Atlantic Way, l'isola d'Irlanda ha davvero un whiskey adatto a ogni palato.
Tour ideali per pianificare un viaggio o per scegliere un’etichetta
In viaggio con la guida
Whiskey Island offre sette diversi percorsi del whiskey, da uno a tre giorni, che portano letteralmente dietro le quinte di distillerie vecchie e nuove e permettono di conoscere l’unicità e la particolarità del whiskey irlandese, legata anche ai processi di distillazione.
Tre dei percorsi sono incentrati su Dublino, dove vengono prodotti alcuni dei brand più noti d'Irlanda, come Teeling e Jameson.
Altra speciale meta di viaggio dedicato a questo spirito sono le Ireland’s Hidden Heartlands per scoprire, tra gli altri, i whiskey Kilbeggan e Tullamore.
Il tour nella Boyne Valley, luogo incantevole dell’Ireland’s Ancient East, comprende una masterclass alla Slane Castle Distillery e una degustazione della premiata gamma dell’etichetta Whistler della Boann Distillery.
Rimanendo sempre in zona Ireland’s Ancient East, si può scegliere un itinerario di tre giorni, con pernottamenti a Kilkenny e Cork, che tocca cinque distillerie in attività, tra cui Ballykeefe, una realtà artigianale 100% Irish a conduzione familiare.
Altra esperienza da mettere in programma tra la rosa delle proposte è sicuramente quella di un viaggio di due giorni in Irlanda del Nord per visitare Bushmills e altre due distillerie con un pernottamento a Belfast.
I percorsi sono accompagnati da professionisti e il loro valore aggiunto è la combinazione tra degustazioni di whiskey e visite turistiche, offrendo un accesso privilegiato alle distillerie e attraversando alcuni dei paesaggi più suggestivi dell'isola.
Esplorazioni in solitaria
Se si desidera, invece, scoprire le distillerie dell'isola d'Irlanda tracciando un itinerario in autonomia un’ottima risorsa è IrishWhiskey360°, che fornisce informazioni su ben 26 distillerie in tutta l'isola, ideali per visite e degustazioni.
Le mappe scaricabili di cinque regioni forniscono l'ubicazione delle distillerie e il IrishWhiskey360° Passport consente di tenere traccia in modo divertente dell’unicità del proprio viaggio.
Spunto ideale per la partenza di questo percorso in solitaria? Il cuore verde dell’isola, nelle Ireland’s Hidden Heartlands, dove, nella contea di Westmeath, c’è la distilleria di Kilbeggan, nata nel 1757. Produce l’unico single mal torbato dell’isola: già solo il suo nome, Connemara, è immediatamente sinonimo di Irlanda e il suo processo si ispira all'arte del 18° secolo di essiccare l'orzo da malto su fuochi di torba. E, comunque, anche a casa, il viaggio sensoriale che regala parte già quando si stappa la bottiglia e inizia dal naso!
Ornella Gamacchio
FESTA DEL VINO I VITIGNI AUTOCTONI DEL PIEMONTE
ALBA – Palazzo Mostre e Congressi G. Morra
Domenica 21 maggio 2023
Dalle 15:00 alle 20:00
ATTENZIONE: viste le condizioni meteo l’evento si sposta
presso le sale del Palazzo Mostre e Congressi G. Morra
all’ingresso della Città di Alba
Una degustazione tutta dedicata alla valorizzazione
del grande patrimonio di vitigni autoctoni del Piemonte
Nel segno della biodiversità, con il racconto dei viticoltori
L’elenco dei 42 vitigni e le cantine a rappresentarli
La carta dei vini della Sardegna, con 15 varietà autoctone
La selezione dei vini dell’Argentina,
un percorso fra differenti regioni (Mendoza, Salta e Patagonia)
La Festa del Vino, dedicata ai Vitigni Autoctoni del Piemonte si sposta, viste le condizioni meteo, nelle ampie sale del Palazzo Mostre e Congressi G. Morra, all’ingresso della città di Alba (Piazza Medford, 3), già sede di manifestazioni vinicole come Vinum e Grandi Langhe.
Uno spazio al chiuso, e con ampi parcheggi nelle immediate vicinanze, che permetterà al pubblico di godere della degustazione esclusiva e unica nel suo genere, con vini che “raccontano” oltre 40 differenti vitigni piemontesi, rappresentati dai viticoltori.
Una degustazione originale e imperdibile nel segno della biodiversità con vini e vitigni tutti insieme raccontati da molti viticoltori presenti all’evento.
Raccontando diversi angoli del Piemonte, affiancando varietà di grande diffusione (come il nebbiolo per esempio) a varietà rare, oggetto di recupero nel corso degli ultimi anni (come il Baratuciat, il Bianver, la Slarina, o l’Uvalino per indicarne alcuni…).
Un omaggio al Piemonte, regione che, nel panorama italiano, è forse fra quelle con il più importante numero di vitigni autoctoni coltivati e rappresentati, con risultati di eccellenza.
Ecco l’elenco dei vitigni piemontesi presenti alla manifestazione
con a fianco le cantine che li presenteranno attraverso i loro vini, nelle varie sezioni:
Albarossa - Colle Manora, La Tribuleira, Marenco
Arneis - Cascina del Pozzo, Raffaele Gili
Avanà – ‘L Garbin, Bosio Giuliano
Baratuciat - ‘L Garbin, Bosio Giuliano
Becuet - ‘L Garbin, Bosio Giuliano
Barbera - Cascina Paladin, Crota Cichin, Torchio 1953
Bian Ver - L’Autin
Bonarda - Cascina Gilli
Brachetto - Cascina Bertolotto
Bussanello - Crotin 1897
Cari - Terre dei Santi
Caricalasino - Marenco
Cortese - Molinetto Carrea
Croatina – Tenuta La Pergola
Dolcetto - Ghera, Terrenostre, Luca Luigi Tosa
Erbaluce - Cieck, La Masera, L’Erm
Favorita – Cantina Oriolo, Raffaele Gili
Freisa - Cascina Gilli, Tenuta Terre dei Santi
Furmentin - Terrenostre
Gamba di Pernice – Cagnotto Marcello
Grignolino - Cantina Sociale di Castagnole Monferrato, Nazzari Simone, Tenuta La Tenaglia
Malvasia - Cantina di Casorzo
Malvasia di Schierano - Cascina Gilli, Terre dei Santi
Malvasia Moscata - Crotin 1897
Montanera - Roggero
Moretto (Lambrusca di Alessandria) – Quila
Moscato - Simone Cerruti, Marenco, Terrenostre, Luca Luigi Tosa
Nascetta - La Tribuleira
Nebbiolo - Cascina Munesteu, Cascina Paladin, Manzone Giovanni, Torraccia del Piantavigna
Nebbiolo di Dronero (Chatus) - Mauro Vini
Neretto di San Giorgio – Cieck
Nibiò – La Colombera
Pelaverga - Selezione dal Consorzio Colline Saluzzesi
Pelaverga piccolo - Associazione Verduno è uno
Quagliano - Selezione dal Cons. Colline Saluzzesi
Rossese bianco - Manzone Giovanni
Ruchè Cantina Sociale di Castagnole M.To
Slarina – Cascina Val Liberata
Timorasso - Vigneti Repetto
Uva rara - Vigneti Valle Roncati
Uvalino - Cascina Castlet
Vespolina- Torraccia del Piantavigna, Vigneti Valle Roncati
Autoctoni del Piemonte e non solo!
Incontri e Assaggi nel segno del confronto.
In una manifestazione centrata sul tema della biodiversità e sulla ricchezza dei tanti vitigni di territorio, alcuni ospiti speciali partecipano segnando un momento di confronto e contribuendo ad accrescere l’interesse attorno all’evento.
La SARDEGNA regione ospite
La Sardegna, regione ricca di vitigni autoctoni con una storia di viticoltura importante per la sua posizione strategica nel Mediterraneo, sarà ospite di questa edizione.
Grazie alla collaborazione con importanti cantine della regione, verrà allestita nel Cortile della Maddalena una speciale enoteca che darà conto della ricchezza di varietà di cui dispone l’isola, con un parterre di vitigni che saranno presentati ad Alba.
Non solo Cannonau e Vermentino, ma Carignano, Nuragus, Bovale, Monica, Nasco. Vernaccia di Oristano, Nieddera e altri ancora…
I VINI DAL NUOVO MONDO: L’ARGENTINA
Un tuffo in Sudamerica per conoscere meglio un Paese che, come recitano alcune statistiche, è il quinto produttore al mondo di vino. Con la maggior parte dei vigneti posizionati a ridosso delle Ande, verso il confine con il Cile e con un patrimonio di varietà che risente delle contaminazione avvenute nei secoli nella sua terra. Malbec, Torrontes sono alcuni dei vitigni da conoscere e che si presentano ad Alba in uno spazio espositivo nel Cortile della Maddalena.
COME PARTECIPARE
COSTI E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Degustazione al banco d’assaggio:
- Pubblico: euro 18,00 (euro 15,00 acquistando la degustazione online)
- Soci Go Wine Riduzione euro 15 (euro 13,00 acquistando la degustazione online)
Modalità di prenotazione:
- E’ aperta la vendita online dei biglietti sul sito internet www.gowinet.it. Acquistare il biglietto online tramite carte di credito al link: https://www.gowinet.it/evento/festa-del-vino-i-vitigni-autoctoni-del-piemonte-2023-alba/
- Biglietti disponibili in cassa a quota piena il giorno dell’evento
La Festa dei Vini Autoctoni del Piemonte si svolge con il patrocinio della Città di Alba e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Tutti gli aggiornamenti ed il programma sul sito www.gowinet.it