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SOGNARE A MENTE APERTA: LA CAMPAGNA ASSOCIATIVA 2022 DEL SEMINARIO VERONELLI
“C’è un sogno nuovo nel mondo del vino” queste le parole con cui ha preso il via la nuova campagna associativa 2021 del Seminario Permanente Luigi Veronelli, associazione senza scopo di lucro per la cultura del vino e del cibo, attiva dal 1986 anno in cui fu fondata da Luigi Veronelli.
Dopo due anni molto difficili, in cui la quasi totalità delle proprie attività di formazione, degustazione ed eventi è rimasta ferma, il Seminario Veronelli guarda avanti e rilancia. Si riparte coi piedi per terra, ma guardando al sogno. “ Sogno ciò che sognavo. Lo sognerò fino a viverlo” scriveva Luigi Veronelli. Il Seminario Veronelli si rivolge proprio a tutte e tutti coloro che credono in UN SOGNO: che il legame tra vino e cultura possa generare valore aggiunto, condivisione, energia positiva e portare aria nuova nel mondo del vino.
Veronelli ha avuto un ruolo cruciale nel mondo della critica gastronomica italiana. É stato il primo critico enologico e gastronomico del nostro paese. Ha fondato un settore. Suo grande merito è quello di avere messo in luce, avveniristicamente, il profondo legame tra produzioni e territorio, nell’ottica del rispetto dell’AMBIENTE, delle PARTICOLARITÀ, del LAVORO, e delle RELAZIONI SOCIALI. Ha teorizzato la valorizzazione assoluta dell’ECCELLENZA come forma di massima espressione di un territorio. Il Seminario Veronelli, nato nel 1986, parte da lì e lavora oggi al nutrimento di nuove forme di comunità aperte e in divenire.
“ Cerchiamo di essere BUONI SEMINATORI DI SAPERI, mettendoli a disposizione di vignaioli, ristoratori, e appassionati che condividano l’approccio veronelliano e le sue possibili evoluzioni. Per comprendere IL RACCONTO DEI VINI e dei cibi e sostenere la buona agricoltura, sono, infatti, necessari strumenti di formazione e approfondimento e luoghi aperti di confronto critico e di partecipazione” ha dichiarato la Presidente dell’Associazione Angela Maculan.
Diventare Socio del Seminario Veronelli significa sostenere e rinnovare il pensiero veronelliano, dare futuro a una prospettiva originale di pensare e di vivere la cultura gastronomica. Significa anche essere costantemente aggiornato sui progetti, sulle pubblicazioni e sulle attività dell’Associazione. Significa godere di alcuni servizi e vantaggi.
La campagna associativa 2022, che si svolge in un periodo complesso e quanto mai difficile per l’Europa e per il mondo, diventa oggi un INVITO ALLA CONDIVISIONE, a raccogliere buone energie. È un invito rivolto a tutti coloro che sentono che il cibo e il vino possono diventare elementi culturali importanti nel complesso puzzle per la costruzione sensibile del mondo di domani.
Undici, un doppio “uno” a testimoniare che ogni giorno è un nuovo inizio nel rispetto della cultura della terra.
Undici volti, undici nomi di quel mondo del vino che mette al centro i valori culturali, ambientali e relazionali saranno i testimonial alla Campagna associativa 2022 del Seminario Veronelli: donne e uomini, vignaioli e titolari di aziende vitivinicole, una rappresentanza significativa della composita e viva base sociale del Seminario Veronelli, unita dai valori veronelliani, da Nord a Sud del Paese.
Elena e Luca Currado Vietti, Castiglione Falletto (CN)
Roberta Bianchi, Villa Franciacorta - Monticelli Bruscate (BS)
Claudio Gini, Gini - Monteforte d'Alpone (VR)
Ornella Venica, Venica & Venica - Dolegna del Collio (GO)
Elisabetta Geppetti, Fattoria Le Pupille - Istia d’ombrine (GR)
Lorenzo De Monaco, Agrisegretum - Collazzone (PG)
Andrea Ferraioli, Marisa Cuomo (SA)
Agostino Nappi, Petra Marzia - Marzano di Nola (AV)
Fabio Sireci, Feudo Montoni - Cammarata (AG)
Angela Maculan, Maculan - Breganze (VC) (Presidente Seminario Veronelli)
Alessio Fornasetti, Torre San Quirico – Azzate (VA) (Consigliere Seminario Veronelli)
Per maggiori informazioni e per aderire seminarioveronelli.com/mi-associo
Emanuela Capitanio
Mob. +39 347 4319334
E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
LA DEGUSTAZIONE DEI VINI È UN LAVORO INTELLETTUALE
Lo ha stabilito l’Ispettorato Nazionale del Lavoro rispondendo a un quesito di Assoenologi e Valoritalia sulla natura di questa particolare professione
La degustazione professionale dei vini è un lavoro intellettuale. Questa la novità emersa durante l’annuale convegno di Assoenologi svoltasi a Verona lo scorso 26 marzo. Lo ha stabilito l’Ispettorato Nazionale del Lavoro rispondendo ad un argomentato quesito predisposto dall’avvocato Mario Antonini di Roma per conto di Assoenologi, l’organismo che rappresenta gli enologi e gli enotecnici italiani, e Valoritalia, società leader nella certificazione dei vini a Denominazione di Origine.
Una decisione importante perché recepisce completamente le articolate motivazioni esposte nel quesito, nel quale si evidenziano i contenuti tecnici che questi professionisti esercitano nella loro attività, in particolare quando sono chiamati a valutare se un vino abbia o meno i requisiti per fregiarsi di una indicazione di origine, DOC o DOCG. Prima di diventare un Barolo, un Brunello di Montalcino o un Prosecco DOC infatti, l’iter di certificazione prevede una serie di verifiche, l’ultima delle quali è rappresentata dalla degustazione da parte di una commissione formata da professionisti riconosciuti e accreditati. Un ruolo delicato e centrale per tutta la filiera vitivinicola, dal quale dipende, in sostanza, l’accesso al mercato di decine di migliaia di aziende italiane. Allo stesso tempo, questi professionisti svolgono una funzione di garanzia per i consumatori, perché valutano che ogni singola partita di vino destinata al mercato possegga o meno gli standard di qualità stabiliti dallo specifico disciplinare di produzione.
Per Riccardo Cotarella, enologo di fama internazionale e presidente di Assoenologi, «L’ispettorato Nazionale del Lavoro ha riconosciuto formalmente ciò che nel nostro settore è noto da sempre, ossia che la degustazione professionale dei vini è un lavoro che richiede esperienza, preparazione e competenze molto elevate. Tutti i grandi vini nascono e si affermano con il contributo di questi professionisti, nella grande maggioranza dei casi rappresentati da enologi ed enotecnici.»
Il quesito è stato sollevato per risolvere un macchinoso procedimento burocratico previsto da una recente legge dello Stato, la 215 del 17 dicembre 2021, che obbliga le imprese che utilizzano lavoratori autonomi occasionali alla comunicazione preventiva all’Ispettorato del Lavoro, disposizione che tuttavia non si applica alle prestazioni di natura intellettuale. Per gli enologi e per Valoritalia, che nel solo settore vitivinicolo certifica 229 denominazioni di origine e gestisce ogni anno migliaia di commissioni di degustazione, la decisione dell’Ispettorato Nazionale costituisce una riduzione sostanziale degli obblighi burocratici e una velocizzazione dell’iter di certificazione.
«La decisione dell’Ispettorato – sottolinea Giuseppe Liberatore, direttore generale di Valoritalia – è una buona notizia per due validi motivi: il primo è che abbiamo ottenuto dallo Stato una semplificazione delle procedure, risultato niente affatto scontato; la seconda è che viene riconosciuta la professionalità dei nostri collaboratori e del nostro modo di lavorare. La certificazione di un vino non è un compito banale, tantomeno semplice. Implica competenze non indifferenti e un’esperienza che si matura in anni di appassionato lavoro.»
Assoenologi (www.assoenologi.it) - Assoenologi è l’organizzazione di categoria dei tecnici vitivinicoli, maggiormente rappresentativa sul territorio nazionale, associando l’85% dei tecnici vitivinicoli attivamente impegnati nel settore, garantendo loro rappresentanza, tutela e aggiornamento da un punto di vista tecnico-scientifico e operando attivamente per il miglioramento e la tutela della produzione vitivinicola nazionale e la sua valorizzazione e diffusione in Italia e all’estero.La sede nazionale è a Milano e 17 sedi territoriali svolgono attività di formazione e assistenza ai soci coprendo l’intero territorio nazionale.
Valoritalia (www.valoritalia.it) – Valoritalia è la società italiana leader nella certificazione dei vini a Denominazione di Origine. La società garantisce la tracciabilità del prodotto dal vigneto all'immissione sul mercato, assicurando a imprese, istituzioni e consumatori, il rispetto degli standard di produzione stabiliti nei Disciplinari di Produzione adottati dai rispettivi Consorzi di Tutela. Valoritalia è presente in gran parte del territorio nazionale con 35 sedi, nelle quali operano 230 donne e uomini, supportati da oltre 1.000 collaboratori esterni. Tra DOC, DOCG e IGT, Valoritalia certifica 229 Denominazioni di Origine, pari a circa il 60% della produzione nazionale dei vini di qualità. Inoltre, Valoritalia certifica le produzioni da agricoltura biologica e da agricoltura integrata (SQNPI) di alcune migliaia di aziende, oltre a certificare standard innovativi di sostenibilità, come EQUALITAS, VIVA e VINNATUR. Infine, Valoritalia opera in equivalenza con altri standard internazionali come NOP (USA), COR (Canada) JAS (Giappone) e BIO-SUISSE (Svizzera).
VALORITALIA
Bianca Maria Bove
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ASSOENOLOGI
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TAVOLEDOC LIGURIA: UNA TERZA EDIZIONE CHE SA DI TERRITORIO
28 marzo 2022, Genova, Sala Trasparenza del Palazzo della Regione
- Presentata la terza edizione di TavoleDOC Liguria
Cambio di luogo per la presentazione alla stampa della nuova edizione: da Milano a Genova, signora della Liguria e capoluogo della regione di cui la guida promuove ricchezze e varietà. Riunendo la migliore ristorazione delle quattro province, la Multiverso Edizioni realizza la terza edizione di una guida che rappresenta una scommessa: quella sul territorio ligure e su chi quotidianamente investe le proprie energie per trasformare le materie prime in prodotti prelibati.
La nuova edizione pone le basi per il suo successo presentando diverse novità. Prima fra tutte, il cospicuo aumento dei ristoranti aderenti: 50 in guida quest’anno - ben 18 in più rispetto all’edizione precedente - le nuove insegne partecipanti arricchiscono l’offerta permettendo una distribuzione più omogenea per provincia e una panoramica più ricca sulla ristorazione ligure di qualità. L’aumento dei ristoranti aderenti è inoltre testimonianza dell’entusiasmo rispetto all’iniziativa TavoleDOC e alla capacità di cooperare in nome della passione per l’alta cucina per dare valore ed autorevolezza ad una tradizione enogastronomica condivisa.
Logo, copertine e volume con uno stile rinnovato, cavalcano il desiderio di ripartenza che da quasi due anni pervade l’intero panorama gastronomico.
La terza edizione si fregia del Patrocinio della Regione Liguria, un riconoscimento importante che simboleggia l’unione di intenti nella valorizzazione delle ricchezze che questo splendido territorio offre.
Ospiti della Regione, nella Sala Trasparenza gli attori della guida ci hanno tenuto a raccontarne i principi e le novità.
Elio Ghisalberti, direttore editoriale di TavoleDOC, ha sottolineato “come la scommessa sul territorio ligure iniziata con la prima edizione possa essere considerata vinta, alla luce di una sempre maggiore partecipazione e della valorizzazione di realtà anche piccole ma assolutamente in linea con la cucina di alta qualità. (…) La forza di un progetto come TavoleDOC risiede nella rete che questa guida è stata in grado di tessere, sia grazie al comune obbiettivo che accomuna i ristorati sia grazie al continuo confronto che alla base di ogni sana crescita”.
Mario Cucci, il primo autore del progetto nonché colui che quotidianamente lo anima e lo rende concreto, è intervenuto ragionando sul concetto di buona cucina ligure: attenta selezione della materia prima, tecnica e tradizione, in un connubio capace di regalare soddisfazioni al palato ed esprimere le ricchezze di un territorio così vario.
Onorati della presenza dell’Assessore al Lavoro, ai Trasporti e al Turismo Giovanni Berrino il cui contributo ha sottolineato l’importanza della connessione tra cucina e turismo: “Per il turista oggi è sempre più importante vivere le esperienze e assaporare un territorio. La guida TavoleDOC Liguria viene incontro a questa esigenza, fa conoscere e promuove le particolarità enogastronomiche di qualità e dell’alta ristorazione ligure”.
L’Editrice Petra Cucci ha tenuto a sottolineare che: “TavoleDOC è, oltre alla guida, un ampio progetto di comunicazione che investe altri importanti canali come il sito tavoledoc.it, e le pagine Instagram e Facebook”.
Ristoratori, giornalisti e produttori si sono poi riuniti presso il ristorante The Cook di Ivano Ricchebono per un aperitivo gourmet dove è stato possibile degustare anche le etichette di vino e di olio presenti in guida.
L’ANIMA E IL GUSTO DELLA LIGURIA
Per TavoleDOC, alta cucina significa sempre qualità del servizio e ospitalità, rispetto rigoroso per gli ingredienti e la capacità di interpretare autenticamente il tesoro enogastronomico del territorio.
L’amore per il cibo si coniuga all’interno della Liguria e di ciò che offre: una regione ricchissima, grazie alla presenza di paesaggi diversi, dal mare alla montagna passando per le colline e cercando in ogni luogo di valorizzare ciò che lo contraddistingue.
Anche la Terza Edizione, quindi, propone l’iniziativa Menu TavoleDOC: due periodi di tempo, in particolare dal 1 aprile al 30 maggio e dal 1 settembre al 30 ottobre, in cui sfruttare i menu fissi dei ristoranti aderenti che quest’anno hanno scelto tra le fasce di prezzo di 45€ - 60€ e 90€. È così che editori e ristoratori permettono di rendere fruibile a un’ampia platea di consumatori, con particolare attenzione ai più giovani, il valore della cucina e della proposta enogastronomica ligure, declinata nelle sue più varie forme possibili.
I NUOVI VOLTI DI TAVOLEDOC
Sono ben 18 i nuovi aderenti alla Terza Edizione di TavoleDOC Liguria: una crescita immotante che aumenta il prestigio della guida sia a livello qualitativo che quantitativo.
I nuovi ristoranti:
20TRE a Genova, Cantine Cattaneo a Sestri Levante, Da Ü Titti a Lingueglietta, Gianni D’Amato a Tellaro, Hostaria Ducale a Genova, Il Marin a Genova, Il Vescovado a Noli, La Lucerna di Ferro ad Ameglia, La Sosta a Laigueglia, Lord Nelson a Chiavari, Magiargè a Bordighera, Osteria della Foce a Genova, Osteria Moderna a Chiavari, Portobello a Sestri Levante, Rezzano Cucina & Vino a Sestri Levante, Ristorante A_Grillo a Imperia, Salvo Cacciatori a Oneglia e Toe Drue - Antica Osteria a Genova.
Si aggiungono al gruppo di ristoratori che rinnova la sua partecipazione all’iniziativa TavoleDOC Liguria:
A Spurcacciun-a • Ai Torchi • Boma Ristorante Caffè • Claudio • Come A Casa • Da Gin • DOC • Il Gallo della Checca • Il Giardino del Gusto • Il Pirata • Il Rosmarino • Il Sogno • Impronta d’Acqua • Ippogrifo • La Brinca • La Conchiglia • La veranda - Grand Hotel Arenzano • Locanda Nelli • L’Agave • Manuelina • Nove • Orto by Jorg Giubbani • Osteria della Corte • Quintilio • Raieü • Roma • San Giorgio • Santamonica • Scola • The Cook al Cavo • Trattoria detta del Bruxaboschi • Viola.
Tra i produttori che hanno abbinato le loro etichette ai piatti degli chef:
Azienda Agricola Biologica BioVio, Azienda Agricola Altavia, Azienda Agricola Fontanacota, Azienda Agricola Giacomelli di Petacchi Roberto, Azienda Agricola La Bettigna, Azienda Agricola La colombiana, Azienda Agricola Laura Aschero, Azienda Agricola Lucchi & Guastalli, Azienda Agricola Senaxi di Emanuele Dasso, Azienda Agricola Scola, Azienda Agricola Vis Amoris, Ca’ Del Bosco, Castelli di Gabiano, Cà du Ferrà, Cascina Feipu dei Massaretti, Cantine Lunae, Huc et Nunciassimo srl Soc. Agricola, La Cantinetta di Roberto Imarisio, La Ricolla - Daniele Parma, Villa Cambiaso Wine.
Un ringraziamento per il supporto va a: Regione Liguria, ROS - Forniture Alberghiere, Sant’Agata 1907.
Uscita: 28 marzo 2022
Editore: Multiverso
Pagine: 224
Formato: 16x24 cm
copertina cartonata dorso quadro
Prezzo: euro 10
ISBN 9788894594584
Distribuzione: in distribuzione presso tutti i ristoranti aderenti,
in vendita presso tutti i principali siti di libri
Copie: 12.000
Direttore Editoriale: Elio Ghisalberti
CONCLUSE LE ISCRIZIONI AL CAMPIONATO MONDIALE DELLA PIZZA CON NUMERI RECORD!
Chiuse le iscrizioni al Campionato Mondiale della Pizza 2022: saranno quasi 800 i partecipanti che si contenderanno il podio di miglior pizzaiolo del Mondo.
La manifestazione si può vantare di essere la più longeva - in vita dal 1992 - e la più grande negli anni in termini di numeri di iscritti e di pubblico.
Anche quest’anno Parma ospiterà la più grande manifestazione del mondo della pizza. Dal 5 al 7 aprile le porte del Palaverdi, al polo fieristico parmigiano, saranno aperte a centinaia di pizzaiole e pizzaioli provenienti da tutto il mondo.
Al via il 5 aprile con le registrazioni degli iscritti, per poi cimentarsi in diverse gare per due giorni interi e giudicati da una giuria top secret di professionisti, fino al 7 aprile che saranno premiati dai migliori chef, pizzaioli e professionisti del mondo della gastronomia, giunti nella cittadina emiliana proprio per l’evento.
Unico nome certo è quello del tristellato Heinz Beck che dà il nome al suo Trofeo. Lo chef, nella veste di presidente di giuria, premierà I primi piatti in pizzeria: una gara unica e innovativa, e a sfidarsi saranno i primi piatti di qualità, artigianali ed «espressi» creati dai cuochi delle pizzerie.
A presentare la competizione sarà anche quest’anno il celebre conduttore televisivo e radiofonico statunitense Johnny Parker.
Un’edizione, quella del 2022, che non ha deluso le aspettative : “Nonostante le difficoltà dovute purtroppo al conflitto in corso - come ha sottolineato Massimo Puggina, organizzatore dell’evento - alle limitazioni differenziate nei viaggi all'estero e a protocolli di quarantena ancora rigidi in alcune nazioni (ad esempio il Giappone) - i numeri parlano chiaro - ben 760 partecipanti da 40 paesi aderiranno alla manifestazione del 5/6/7 aprile, cimentandosi in ben 1054 gare di cui 966 di cottura”.
I paesi più rappresentati saranno l’Italia, la Francia, la Spagna e gli Stati Uniti, mentre, tra le regioni con maggior numero di partecipanti la Lombardia, il Veneto e il Lazio.
Le pizzaiole e i pizzaioli saranno chiamati a confrontarsi in gare di cottura (come ad esempio, Pizza classica, Pizza senza glutine, Pizza napoletana STG, Pizza in teglia, Pizza in pala, Triathlon, ovvero tre sfide individuali tra le categorie precedenti). A queste si affiancano gare di abilità, quali Freestyle (una spettacolare esibizione acrobatica a ritmo di musica), Pizza più larga (l’abilità dei pizzaioli nell’allargare 500 grammi di pasta dimostrerà quanto grande può diventare una pizza), Pizzaiolo più veloce (vince chi allarga più velocemente cinque dischi di pasta).
Ma non solo forni accesi, ci saranno anche dei momenti di confronto per fare un punto su come il mondo della pizza ha affrontato questi due anni di pandemia.
Si parlerà di mercato, fotografando l'evoluzione dal 2017 ad oggi (pre e post Covid19) e delle tante opportunità che si possono cogliere grazie alla digitalizzazione ed alla food delivery, chiedendosi in che modo approcciarsi a questo nuovo trend, come metterlo in opera e farlo diventare un asset strategico delle attività della ristorazione.
A sedersi al primo tavolo di discussione del Pizza Wolrd Forum sarà Domenico Maria Jacobone, esperto e formatore in ambito ristorazione, digitalizzazione e food delivery.
Sempre sul tema post Covid si discuterà con Antonio Puzzi, direttore della rivista Pizza e pasta italiana, con i piazzaioli Patrick Ricci, Marzia Buzzanca, Petra Antolini, Roberta Esposito durante il convegno dal titolo “Siamo vincoli o sparpagliati? - Responsabilità, Reciprocità e Rigenerazione nella pizzeria post-pandemica”.
Mentre gli altri momenti del Pizza World Forum sono dedicati ad approfondire le tecniche e le nuove tendenze culinarie della pizza, ci sarà un approfondimento sulla pizza in America con Tony Gemignani - tredici volte campione del mondo e ambasciatore della pizza nel mondo -, la pizza Napoletana, la pizza dolce con lo chef stellato Richard Zaki, quella senza glutine e sul lievito madre e le diverse tipologie di farine.
Presente anche un paring dal titolo “Slices and Spirits - La vera pizza italiana incontra i migliori gin scozzesi nel segno della modernità” a cura di Scottish Development International in collaborazione con Ghilardi Selezioni.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito, previa registrazione all’ingresso
Aurora Pullara
DEGUSTAZIONI DI PROSECCO SUPERIORE DOCG
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