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VINI AUTOCTONI, BIOCREATIVITÀ E LIEVITO IN FERMENTO A TIPICITÀ 2022
Dal 2 al 4 aprile, al Fermo Forum, agricoltura, manualità e territorio.
Per pranzo e cena si va alla Fattoria sociale.
Iniziato il conto alla rovescia per la trentesima edizione di Tipicità Festival! In rassegna più di 130 produttori e territori distribuiti nei 10.000 metri del Fermo Forum, in cinque diverse “aree experience”. Un vero e proprio racconto del bello e del buono, da sabato 2 a lunedì 4 aprile, da vivere in più di ottanta eventi, tra degustazioni, presentazioni e performance dal vivo di artigiani, agricoltori, chef ed esperti.
L’area Bio-creativi esplora tutte le dimensioni della filiera che dalla terra arriva alla tavola. Con Assam ed i custodi della biodiversità, da sabato a lunedì, tanti prodotti di “supernicchia”: dal mais ottofile di Roccacontrada all’anice verde di Castignano, dal topinambur dei Sibillini al carciofo di Montelupone. Sotto i riflettori anche gli agrumi del Piceno, il pisello di Montesanto, il porro di Massignano, la fava di Fratterosa, il cappero di Borgocisterna, l’orzo nudo e lo scalogno di Pergola. Protagonisti anche lupino, cece e roveja. Sabato in programma approfondimenti sulla ciclovia del gusto nelle Alte Marche, su innovativi cibi biologici marchigiani per bambini e sui laboratori del benessere di UNICAM. Domenica andranno in scena le delizie del Parco Gola della Rossa e Frasassi, le Fregnacce di Amandola e le meraviglie del ricamo di Venarotta in una “fusion” con la cucina dell’Alto ascolano. Il lunedì in programma anche il gelato artigianale del maestro Raul Trozzo, basato sui prodotti della biodiversità marchigiana.
Autockton è il salone dedicato al “Vigneto Marche”: dai vini di montagna alle denominazioni marchigiane, senza dimenticare le bollicine! Accanto ai “vignerons” in rassegna e all’animazione di Marchigianamente, tante iniziative di degustazione ed approfondimento con AIS Marche per riscoprire insieme le denominazioni d’origine dei territori, le tecniche di vinificazione, il fascino ancestrale delle cantine.
Fermenti & lievitati è la nuova area a cura di Molino Agostini dedicata a tutto ciò che esce dal forno, con degustazioni e performance proposte da pizzaioli, panificatori, ristoratori e pasticceri, alla scoperta delle filiere delle idee, della rigenerazione della tradizione e di quel momento che cancella frenesie e ruotine quotidiane… l’attesa della lievitazione!
Tanti gli eventi anche nelle aree Coldiretti, Copagri e Confartigianato: droni, tecnologie innovative, agrichef, agricoltura sociale, approfondimenti sulle filiere, birra agricola e artigianale, formaggi e spirits, pasta funzionale, olio biologico, uova di Pasqua e colombe d’autore, utilizzo della canapa.
Il sabato e la domenica si può mangiare in Fattoria. Anche andando a piedi! Infatti, a poche centinaia di metri dal Fermo Forum, una “strada bianca” conduce alla Fattoria Sociale Montepacini che, a pranzo e a cena, propone un menù d’autore in collaborazione con lo chef Aurelio Damiani ed il servizio di "camerieri speciali"! (info e prenotazioni 333.4401518).
Tipicità Festival 2022 è organizzato dal Comune di Fermo in collaborazione con Regione Marche, Camera di Commercio delle Marche, ANCI Marche ed una poderosa squadra di enti locali ed imprese partner, con gli Atenei di Ancona, Camerino e Macerata nel ruolo di partner scientifici ed il Banco Marchigiano in qualità di project partner.
Info, programma eventi ed espositori nel sito ufficiale www.tipicita.it e nel portale www.tipicitaexperience.it. Tel.: 0734.277893; email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Angelo Serri
IL VINO PREGIATO NON SOFFRE LA CRISI (+23%)
È IL PRIMO ASSET D’INVESTIMENTO DEI “SUPER RICCHI” PER CRESCITA (+16% SUL 2020, +137% IN 10 ANNI). L’ESPERTO: “IL MERCATO NON RISENTIRÀ DEL TRAGICO CONFLITTO IN CORSO”, E ORA ANCHE GLI NFT: BOTTIGLIE IN EDIZIONE LIMITATA SULLA BLOCKCHAIN
Non c’è crisi per il vino pregiato: secondo il Knight Frank Luxury Investment Index, il settore ha registrato la crescita più alta tra gli investimenti nel lusso nel 2021 (+16%) con un boom del +137% negli ultimi 10 anni. Basti pensare che l’indice di riferimento Liv-ex 100 nel 2021 ha registrato un +23%, in crescita anche a gennaio 2022 (+1,8%). Secondo Luigi Sangermano, imprenditore del lusso e AD di Laurent-Perrier Italia: “Stiamo parlando di un mercato sicuro, poco volatile e con un grande potenziale di rendimento che non risentirà delle problematiche legate al tragico conflitto tra Russia e Ucraina”. Nuovo impulso agli investimenti anche dal mercato delle bottiglie NFT su blockchain.
I super ricchi scommettono sul vino pregiato come primario asset di investimento. Secondo l’autorevole Knight Frank Luxury Investment Index infatti il settore del “fine wine” ha registrato la crescita più alta tra gli investimenti nel lusso nel 2021 con un +16%, che diventa addirittura +137% se si tengono in considerazione gli ultimi 10 anni, come sottolineato da un recente approfondimento di Spear's Magazine. Nonostante la pandemia, le difficoltà della catena di approvvigionamento e i tragici fatti che riguardano il conflitto attualmente in corso, il mercato dei vini pregiati si sta dimostrando molto solido: l’indice Liv-ex 100, che misura l’andamento del mercato dei vini pregiati, nel 2021 ha registrato un boom con un +23% e anche nel 2022 si è aperto in crescita con un +1,8% per il mese di gennaio. Un incremento trainato dal consumo delle etichette di pregio all’interno dei locali di ristorazione italiana: i dati Istat descrivono una crescita nel 2021 del 22,3% nelle vendite di food & wine all’interno dei canali della ristorazione italiana e il 35% dei consumatori prevede una crescita della spesa per l’acquisto di bottiglie di alta gamma al ristorante per il 2022 (ricerca Nomisma - Wine Monitor commissionata dall’Istituto Grandi Marchi). Il settore dei vini pregiati presenta grandi margini di potenzialità anche verso le nuove generazioni: secondo il Luxury Market Report della celebre casa d’aste Christie’s riportato recentemente dal Financial Times, il 24% delle vendite che hanno riguardato vini pregiati e spirits sono stati acquistati dai Millennial.
In Italia, invece, secondo una recente ricerca promossa da Intesa Sanpaolo Private Banking dal titolo “Collezionisti e Valore dell’Arte in Italia”, il vino pregiato risulta essere collezionato solamente dall’1% dei rispondenti contro il 21% di appassionati di dipinti e pitture, seguiti dal 17% per le fotografie e dal 16% per sculture e opere su carta, evidenziando quindi un forte margine di crescita nel nostro Paese rispetto alle stime mondiali. Sono diverse le motivazioni dietro a questo vero e proprio boom: in primo luogo il vino ha una bassa correlazione con i mercati economici più tradizionali, condizione che rende questo bene più resistente alle attuali problematiche legate al conflitto in corso come l’aumento dell’inflazione. Inoltre il mercato ha un’offerta di bottiglie pregiate necessariamente limitata: molte di esse infatti vengono aperte e consumate, l’offerta si riduce e, di conseguenza, sale il prezzo delle bottiglie rimaste sul mercato. “Investire nel vino pregiato permette di avere un punto di vista assai più ampio rispetto ai tradizionali investimenti in beni rifugio quali oro, orologi e diamanti – analizza Luigi Sangermano, imprenditore del lusso e AD di Laurent-Perrier Italia, prestigiosa maison francese di produzione e commercializzazione di champagne – Investire nelle etichette di alta gamma che possono essere consumate dai collezionisti rende il mercato molto più sicuro, quindi meno volatile e con capacità di rendimento a doppia cifra nel lungo periodo: il terribile conflitto in corso, paradossalmente, non creerà particolari problematiche a questo comparto, anzi. Nei prossimi anni ci sarà una bolla speculativa che farà nuovamente calare le quotazioni dei classici beni rifugio – conclude Sangermano - bruciando capitali e facendo calare drasticamente il numero di operazioni sul mercato. Il vino pregiato, al contrario, continuerà il suo percorso di crescita, magari rallentando, ma comunque senza mai fermare lo scambio e la crescita di valore”.
L’indice rilevato dal report di Knight Frank Luxury Investment ha messo in evidenza come nel 2021 gli investimenti siano cresciuti complessivamente del 9%: in questa speciale classifica il vino pregiato è a pari merito con gli orologi da collezioni (sempre +16%), seguito da opere d’arte (+13%), monete antiche e whisky di pregio che fanno registrare un incremento del 9%. Attenzione però ai prossimi sviluppi sempre relativi al segmento del “fine wine”: si stanno affacciando sul mercato le prime edizioni limitate di bottiglie dove l’NFT (Non-Fungible Token) rappresenta l’etichetta del vino ed è realizzata da artisti digitali. Oltre a garantire l’autenticità della bottiglia, sarà possibile rivendere facilmente l’oggetto acquistato scambiando l’NFT, perché il sistema di tracciamento della blockchain registra ogni transazione e aggiorna automaticamente il certificato di proprietà digitale della bottiglia. Si tratta di un mercato ancora in fase embrionale, ma già diverse cantine stanno iniziando a muoversi con iniziative innovative ad hoc.
Giovanni Ferrario
DAL SALUMIERE A LEZIONE DI GUSTO, TRADIZIONE E QUALITÀ
Il progetto “Trust Your Taste – Choose European Quality” promosso da ASSICA incontrerà i consumatori in 50 punti vendita in tutta Italia. In negozio ci saranno esperti per consulenze oltre a materiali di approfondimento per promuovere scelte consapevoli.
Da ieri fino al 9 aprile cinquanta salumieri e macellai di tutta Italia, da Milano a Palermo, hanno iniziato a trasformare le loro botteghe in “aule” per un periodo intenso di incontri e attività di formazione su salumi e carne suina. In negozio, oltre ai loro preziosi consigli, si possono infatti trovare informazioni, materiali di approfondimento e anche esperti nutrizionisti, a disposizione dei consumatori per consulenze dedicate sui salumi e la carne suina. L’iniziativa è promossa da ASSICA (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi) nell’ambito del progetto Trust Your Taste, Choose European Quality, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze alimentari della filiera suinicola e raccontare ai consumatori gli enormi progressi compiuti sui temi della sostenibilità e dei valori nutrizionali. Qui è disponibile l’elenco completo delle realtà che hanno aderito e le giornate di presenza dei nutrizionisti.
Il macellaio o salumiere è una figura centrale per valorizzare il prodotto. Unisce infatti la sapienza e l’artigianalità ad un continuo aggiornamento professionale, per rispondere alle nuove esigenze e ai gusti in divenire del consumatore, sempre più sensibile a temi come la sostenibilità, la sicurezza alimentare e il benessere animale. In Italia si contano oggi circa 15.000 macellerie distribuite in tutto il Paese, botteghe che l’acquirente sceglie principalmente per il valore aggiunto del rapporto umano e di fiducia con il gestore, per l’estrema cura posta nella scelta di fornitori, per la possibilità di ricevere preziosi consigli d’uso o ricette sfiziose. Fra le responsabilità in capo a salumieri e macellai vi è proprio la valorizzazione del prodotto, sia delle 43 preziose eccellenze di salumeria a marchio DOP e IGP vanto del nostro Paese, che delle innumerevoli specialità regionali o locali, sia della carne suina, nei suoi vari tagli.
Rendere i consumatori più informati e consapevoli è il focus di “Trust Your Taste, Choose European Quality” www.trustyourtaste.eu il progetto nato per promuovere la cultura produttiva della carne suina e dei salumi, valorizzando gli alti standard europei e la grande tradizione storica che contraddistingue questo comparto. Il Progetto si svolge in Italia e Belgio e gode del co-finanziamento dalla Commissione Europea nell’ambito del Regolamento (UE) 1144/2014 (Azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli nel mercato interno).
ASSICA, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, è l’organizzazione nazionale di categoria che, nell’ambito della Confindustria, rappresenta le imprese di macellazione e trasformazione delle carni suine. Nel quadro delle proprie finalità istituzionali, l’attività di ASSICA copre diversi ambiti, tra cui la definizione di una politica economica settoriale, l’informazione e il servizio di assistenza ai circa 180 associati in campo economico/commerciale, sanitario, tecnico normativo, legale e sindacale. Competenza, attitudine collaborativa e affidabilità professionale sono garantite da collaboratori specializzati e supportate dalla partecipazione a diverse organizzazioni associative, sia a livello nazionale che comunitario. Infatti, sin dalla sua costituzione, nel 1946, ASSICA si è sempre contraddistinta per il forte spirito associativo come testimonia la sua qualità di socio di Confindustria, a cui ha voluto aderire sin dalla nascita, di Federalimentare, Federazione italiana delle Industrie Alimentari, di cui è socio fondatore, del Clitravi, Federazione europea che raggruppa le Associazioni nazionali delle industrie di trasformazione della carne, che ha contribuito a fondare nel 1957.
Tiziana Formisano Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi
Ufficio Stampa – Blancdenoir Francesca Goffi
IL CHIARETTO DI BARDOLINO CRESCE DEL 26,7% E PROPONE CORVINA MANIFESTO – L’ANTEPRIMA DEL CHIARETTO DI BARDOLINO
La manifestazione dedicata al vino rosa del lago di Garda veronese diventa internazionale e ospita i produttori dell’associazione Rosés de Terroirs e il Consorzio dell’AOC Tavel
Il Chiaretto di Bardolino ha chiuso il primo bimestre del 2022 con una crescita su base annua del 26,7% e si prepara a riproporre il grande evento del vino rosa veronese: domenica 1 maggio l’Istituto Tusini di Bardolino, specializzato nella formazione di giovani operatori di cantina e vigneto, ospiterà la tredicesima edizione di Corvina Manifesto - L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino, organizzata dal Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino. In degustazione ci saranno le nuove annate in commercio del vino rosa da uve Corvina che nasce sulla sponda orientale del lago di Garda. In larghissima parte, si tratterà di etichette della vendemmia 2021, la prima nella storia per la quale è obbligatoria la nuova menzione “Chiaretto di Bardolino”, entrata in vigore con il disciplinare approvato lo scorso anno, al posto della vecchia denominazione “Bardolino Chiaretto”. In aggiunta, saranno a disposizione alcune “selezioni” affinate uno o due anni in cantina, anch’esse di nuovo ingresso sul mercato.
Quest’anno, inoltre, nella sezione dedicata alla stampa, l’Anteprima sarà internazionale: per la prima volta, l’iniziativa vedrà tra i protagonisti i grandi vini rosé francesi, con la presenza dei produttori di Rosés de Terroirs, associazione recentemente nata in Francia, cui sono state invitate a far parte, uniche realtà non transalpine, anche due aziende del Chiaretto di Bardolino. Oltre alle masterclass sui vini di Rosés de Terroir, in programma una degustazione dedicata alla AOC Tavel, denominazione della Valle del Rodano che nel 1936, prima al mondo, ha previsto esclusivamente vini rosé nel proprio disciplinare. Per il pubblico, saranno a disposizione i rosé della Côtes du Rhône del Domaine de l’Odylée, con la presenza della vignaiola indipendente Odile Couvert.
“Dopo due anni di stop forzato – spiega Franco Cristoforetti, Presidente del Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino – siamo davvero felici di poter presentare al pubblico la nostra nuova annata, nonché di ospitare il Consorzio del Tavel e i produttori di Rosés de Terroirs in una nuova sede, il centro di formazione professionale salesiano del Tusini, sulla Rocca di Bardolino, nel cuore dei nostri vigneti. Intanto, registriamo con grande soddisfazione la crescita a doppia cifra del Chiaretto di Bardolino: il nuovo nome, entrato ufficialmente in vigore dalla vendemmia 2021, sembra portare decisamente bene, visto che in due mesi abbiamo già collocato 1,4 milioni di bottiglie, con un incremento a doppia cifra”.
Oltre che una immancabile occasione di approfondimento sui vini rosa, con più di trenta produttori in presenza e di cento vini in degustazione, Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino sarà anche un momento di svago per le famiglie, che avranno a disposizione un’area giochi gonfiabili per il divertimento dei più piccoli, gestita dai volontari che collaborano con la scuola salesiana, e un’area food, con proposte di cucina e la presenza del Consorzio di tutela del formaggio Monte Veronese DOP. La nuova sede collinare, infatti, si presta perfettamente all’accoglienza, incastonata com’è tra i filari, con un ampio loggiato e il piazzale che si affaccia dall’alto sullo splendido panorama del lago.
Il costo del kit di degustazione è di 10 euro per l'intero e di 8 euro per il ridotto, riservato ai soci AIS, ONAV, Slow Food, FISAR e FIS. Ingresso libero per gli accompagnatori.
INFO IN BREVE | Corvina Manifesto - L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino
Data: domenica 1 maggio, ore 10.00 – 18.00
Luogo: Istituto Salesiano Tusini di Bardolino (Verona)
Biglietto: Costo intero del kit di degustazione 10 euro. Prezzo ridotto 8 euro per i Soci AIS, ONAV, Slow Food, FISAR e FIS.
Info: www.anteprimachiaretto.it
Beatrice Bianchi
GENOVA SESSANTA
Arti visive, architettura e società. Le trasformazioni della città, della creatività e del costume negli anni del boom economico
Genova, Palazzo Reale, Teatro del Falcone - 14 aprile - 31 luglio 2022
Design e designer a Genova negli anni Sessanta
Luisa Chimenz
Alla sezione dedicata al design, curata da Luisa Chimenz, viene affidato il compito di presentare una narrazione solo apparentemente distante e rendere evidenti connessioni e legami, affezioni e testimonianze di una partecipazione di Genova al boom economico.
All’interno dello spazio dedicato a questo tema sono esposti alcuni prodotti iconici del design italiano degli anni Sessanta, manifestazione del coraggioso e proficuo rapporto tra mondo del progetto e produzione dell’industria, testimonianza esemplare del rapporto con Genova.
Un calibrato focus narrativo su due dei capisaldi del design italiano, il lighting design e il design delle sedute, con alcune ‘incursioni’ importanti, citazioni sublimi del rapporto tra designer e industria. Progettati per assolvere a specifica funzione, risposte tangibili a necessità della vita quotidiana, i prodotti restituiscono immancabilmente fotografia del tempo e del luogo al quale appartengono. Raccontano storie semplicemente con la loro presenza e divengono espressione materiale di valori, concetti ed eredità immateriali.
I maestri a Genova negli anni Sessanta
Nel decennio degli anni Sessanta, il design italiano, ormai maturo, elabora risposte progettuali di qualità formali, funzionali e costituenti internazionalmente riconosciute. La sezione mette in mostra il ‘passaggio’ genovese di alcuni maestri indiscussi del tempo con progetti che esemplarmente esprimono la poetica dell’oggetto ‘di design’, cui affidano certa libertà d’espressione che sarà una cifra comune al design italiano di questi tempi. Dalla figura centrale di Albini e la sua influenza a Genova, a coloro che hanno operato nel complesso della Pineta di Arenzano, una selezione delle opere che per tecnica compositiva, plasticità e tecnologie dimostra quell’insostituibile unione tra produttori e progettisti che crea un movimento sincronico unico. Figure complete e impegnate, teorici e progettisti, educano, discutono, prendono posizioni, orientano il gusto di un pubblico borghese ancora giovane. Talvolta frutto di lunga ricerca, talaltra quasi giochi con materie e forme nuove, le risultanze del design saranno attive e temerarie, belle e fresche, già dotate di una temporalità immutabile dal carattere spiccatamente italiano.
Tra i protagonisti Giotto Stoppino, Lodovico Meneghetti, Vittorio Gregotti, per Poltrona Frau; Franco Albini, per Cassina; Ignazio Gardella, Arenzano, per TATO; Angelo Mangiarotti, Gio Ponti, Vico Magistretti, tutti per Artemide; Marco Zanuso, per Cassina.
I Eurodomus 1966
Nella I Eurodomus 1966, tenutasi presso il Palazzo dei Congressi di Genova dal 30 aprile al 15 maggio, si affronta il tema della casa moderna, contestualizzandola nel mondo contemporaneo. È un primo irrinunciabile evento: altri seguiranno, in altre città, non dedicati a un pubblico ‘di settore’ ma aperti a tutti. Organizzato per diffondere l’importanza di linguaggi nuovi e contemporanei nel design, diventa veicolo per l’orientamento del gusto, ma anche occasione per la presentazione di spunti per l’arredo della casa che vengono da molto lontano. Due le aziende acclamate dalla rivista Domus, meritano la menzione d’onore, Martinelli e Bonacina 1889. Esse ben rappresentano il design italiano degli anni Sessanta: legato a un attivo rinnovamento della tradizione, mutuato da un antico saper fare e proteso in avanti nelle forme e nei componenti, in entrambi i casi linguisticamente attraente e iconicamente intramontabile.
In mostra, Gio Ponti, per Poltrona Frau, Joe Colombo, per Oluce, Elio Martinelli, per Martinelli Luce, Giovanni Travasa per Bonacina 1889, e ancora Joe Colombo, per Bonacina 1889.
Il ruolo delle gallerie
L’aspetto sociale delle contestazioni passa indiscutibilmente per le azioni culturali promosse da tre gallerie: La Polena, La Bertesca e Il Deposito. Il malessere e le agitazioni del tempo che altrove si esprimono con una destrutturazione dei principi del funzionalismo e una fortissima contestazione delle risultanze del Movimento Moderno, a Genova vedono un’espressione estrinseca, in qualche modo, opposta. Sempre politicamente e socialmente impegnata, la traccia del design non è forse così evidente nella sua riconducibilità alla città, ma si configura invece poco appariscente, operaia, impegnata, ‘vera’ rispetto al contesto nazionale. Grazie alle relazioni e ai rapporti che si intessono e intersecano intorno alle gallerie, questa diventa ‘minimalista’ in AG Fronzoni, etica con Eugenio Carmi che stringendo intorno a sé Wachsmann, Bill, Vasarely, Manzi collegandoli alla produzione dell’Italsider viaggia in direzione opposta rispetto all’astrazione estetizzante del Radical tenendo ferma la volontà di rendere l’arte figurativa e applicata accessibile a tutti.
In mostra: AG Fronzoni, con la sedia Serie 64, per Cappellini; Victor Vasarely, con Vassoi, Eugenio Carmi, con cinque latte per Italsider, Riccardo Manzi, con Scatola, tutte realizzazioni per Italsider e Max Bill, con Sgabillo per Zanotta.
Ulteriori informazioni e immagini: www.studioesseci.net
Ufficio Promozione e Comunicazione – Palazzo Reale di Genova
Anna Manzitti, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel. 010.2705218.
Ufficio Stampa: STUDIO ESSECI - Sergio Campagnolo
Tel. 049 663499; www.studioesseci.net; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.,
referente Simone Raddi