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31° PREMIO VERMENTINO, 145 ETICHETTE DI 94 AZIENDE IN CONCORSO, IN ESPOSIZIONE E IN DEGUSTAZIONE
Terminati i lavori della giuria, per la storica manifestazione di Diano Castello, istituita nel 1994, si avvicina un ricco weekend (sabato 13 e domenica 14 luglio) di appuntamenti, nel cuore del borgo, per gli addetti ai lavori e per la vasta platea di appassionati, finalizzati alla promozione e valorizzazione di promuovere questo importante settore e del territorio.
Ufficiale l’elenco di tutte le cantine che hanno aderito quest’anno, da sette regioni.
Nuovo record di adesioni per il Premio Vermentino, l’iniziativa che l’amministrazione comunale di Diano Castello propone dal 1994 per celebrare il bianco per eccellenza della Liguria, una delle denominazioni più dinamiche a livello nazionale. Sono state 94 le aziende (13 in più rispetto al 2023) hanno fatto pervenire i propri campioni, per un totale di 145 etichette (superata di 20 la quota dello scorso anno), di cui 17 per la sezione “particolari ed innovative produzioni”. Rappresentate tutte le zone di produzione (sette regioni), come accade dal 2020, anno in cui il concorso ha assunto carattere nazionale: oltre alle “tradizionali” Liguria (la più numerosa con ben 39 aziende tra Ponente e Levante), Toscana (23) e Sardegna (21), anche Lazio, Umbria, Puglia e Sicilia, territori in cui continua a crescere il numero di cantine che si dedicano a questo vitigno.
“La viticoltura ligure sta vivendo un momento particolarmente positivo di espansione in termini di marketing e di penetrazione sui mercati, oltre che di produzione, anche grazie alla dinamicità delle nostre aziende e alla recente modifica delle norme nazionali sul sistema di autorizzazioni per nuovi impianti - dice il presidente ad interim della Regione Liguria, con delega all’agricoltura e alla promozione territoriale, Alessandro Piana -. Non dimentichiamo inoltre il ruolo da traino del nostro settore agroalimentare e, nello specifico, del mondo del vino per il settore turistico. Un evento come il Premio Vermentino, giunto alla 31a edizione, avrà pertanto una risonanza ancor più marcata, tanto più che l’incremento delle adesioni è sostanziale, con ben 94 produttori da 7 diverse regioni italiane. Ben calibrate le diverse iniziative che compongono il programma e che intendono sempre più valorizzare le peculiarità del Vermentino in connessione con i territori di appartenenza: una vera e propria “poesia della terra” che si traduce in un prodotto sempre più competitivo ed apprezzato dai consumatori”.
In attesa del ricco weekend di sabato 13 e domenica 14 luglio, in cui si terranno nel borgo di Diano Castello la cerimonia di premiazione e svariate attività per il pubblico (spiccano la possibilità di degustare i campioni dei vari territori ed ammirare la mostra di tutte le bottiglie), nei giorni scorsi si sono tenuti i lavori della commissione tecnica. Impegnativo è stato il compito dei giurati, sia per la quantità di etichette da valutare, sia per l’elevata qualità raggiunta dal prodotto.
Questi i nomi dei sommelier che hanno partecipato alla varie sessioni di lavoro della giuria, presieduta da Paolo Massobrio, noto giornalista e grande esperto di economia agricola ed enogastronomia: Lorena Germano, Luigia Danila Ghirardi, Cristina Silvestro, Jacopo Fanciulli, Daniele Crepaldi, Vincenzo Galati, Ivano Brunengo, Bernardo Anselmo, Giancarlo Orengo e Giovanni Revello. Le loro bio sono pubblicate sul sito della manifestazione.
“Questo premio, destinato ai migliori Vermentino d’Italia, cresce in linea diretta con l’attenzione che il mondo della produzione sta avendo per questo vitigno – è il commento di Paolo Massobrio -. E se è vero che il consumo di vini Bianchi ha ormai superato quello di vini Rossi, si può dire che il Vermentino è assolutamente fra i primi posti nel gradimento dei consumatori, per la sua immediatezza, ma talvolta anche per la complessità che sa esprimere. Un vitigno molto sensibile alle congiunture climatiche, per cui le nostre degustazioni hanno rappresentato anche una riflessione curiosa sul lavoro di una certa annata”.
Questo l’elenco completo delle aziende che hanno aderito quest’anno, suddivise per le varie zone di produzione.
Liguria Ponente (28 aziende, 34 etichette): Beronà (Diano Arentino, Im), Biovio (Albenga, Sv), Balin (Diano Castello, Im), Calvini Luca (Sanremo, Im), Cantina Casanova (Finale Ligure, Sv), Cascina Nirasca (Pieve di Teco, Im), Deperi (Ranzo, Im), Dell’Erba (Rezzo, Im), Durin (Ortovero, Sv), Enrico Dario (Albenga, Sv), Fontanacota (Imperia), Foresti Marco (Camporosso, Im), Gajaudo (Isolabona, Im), Gallizia 1250 (Arnasco, Sv), Gualtieri (Rezzo, Im), Il Bey (Imperia), Lombardi (Terzorio, Im), Lorenzo Ramò (Pornassio, Im), Mammoliti (Ceriana, Im), Maria Donata Bianchi (Diano Arentino, Im), Mauro Zino (Dolceacqua, Im), Nicola Novaro (Diano Castello, Im), Peq Agri (Andora, Sv), Roccavinealis (Roccavignale, Sv), Saglietto (Imperia), Tenute Mfr (Santo Stefano al Mare, Im), Tenuta Maffone (Pieve di Teco, Im), Viticoltori Ingauni (Ortovero, Sv).
Liguria Levante (11 aziende, 21 etichette): Andrea Bruzzone (Genova), Bisson (Sestri Levante, Ge), Cà du Ferrà (Bonassola, Sp), Cantine Lunae (Luni, Sp), Giacomelli (Castelnuovo Magra, Sp), I Cerri (Carro, Sp), La Carreccia (Luni, Sp), La Sarticola (Luni, Sp), Linero (Castelnuovo Magra, Sp), Pino Gino (Castiglione Chiavarese, Ge), Zangani (Santo Stefano Magra, Sp).
Toscana (23 aziende, 35 etichette): Abbazia Monte Oliveto (Capannori, Lu), Antonio Camillo (Manciano, Gr), Arrighi (Porto Azzurro, Li), Bruni (Orbetello, Gr), Calevro (Massa), Camigliano (Montalcino, Si), Carpineto (Greve in Chianti, Fi), Castelprile (Radda in Chianti, Si), Colle di Bordocheo (Capannori, Lu), Giardini Ripadiversilia (Seravezza, Lu), Il Chiassale (Rapolano Terme, Si), Il Moretto (Massa), Il Palagio (Figline Incisa Valdarno, Fi), L’Aurora di Francesco (Massa), Pierpaolo Della Tommasina (Massa), Podere Lavandaro (Fosdinovo, Ms), Russo (Suvereto, Li), Santa Lucia (Orbetello, Gr), Terenzi (Scansano, Gr), Tenuta Cupirosso (Magliano in Toscana, Gr), Tenuta del Buonamico (Montecarlo, Lu), Terre dell’Etruria (Magliano in Toscana, Gr), Vigne Conti (Massa).
Sardegna (21 aziende, 43 etichette): Binza ‘e su Re (Usini, Ss), Cantina del Vermentino (Monti, Ss), Cantina Li Seddi (Badesi, Ss), Cantina Madala (Modolo, Or), Cantina Pedres (Olbia), Cantina Santadi (Santadi, Su), Cantina Sorso Sennori (Sorso, Ss), Demuru Marco (Meana Sardo, Nu), Dore (Balotana, Nu), F.lli Tamponi (Calangianus, Ss), Gavino Delogu (Usini, Ss), Montespada (Trinità d’Agultu, Ss), Monte Fenosu (Muros, Ss), Nuraghe Antigori (Sanluri, Su), Piero Mancini (Olbia, Ss), Siddùra (Luogosanto, Ss), Tenuta Buniccu (Trinità d’Agultu e Vignola, Ss), Tenuta Vignola (Trinità d’Agultu), Tenute Delogu (Sassari), Vigne Cappato (Berchidda, Ss), Vini Tercis (Telti, Ss).
Lazio (4 aziende, 4 etichette): Cantina Belardi (Cerveteri, Rm), Cantina Raparelli (Marino, Rm), Pesoli Giulio (Ariccia, Rm), Tenuta Lungarella (Poli, Rm).
Umbria (4 aziende, 5 etichette): GB Bennicelli (Perugia), Le Cimate (Montefalco, Pg), Murogrosso (Fabro, Tr), Podere Marella (Castiglione del Lago, Pg).
Puglia (1 azienda, 1 etichetta): Tenuta Ferrero (Serracapriola, Fg).
Sicilia (2 aziende, 2 etichette): Fattoria Spezia (Buseto Palizzolo, Tp), Vito Oddo (Trapani).
L’ospite di questa edizione sarà il Comune di Luni, sito in un territorio, l’estremo levante ligure, molto vocato per il Vermentino.
Il 31° Premio Vermentino è promosso dal Comune di Diano Castello, con la partecipazione di Regione Liguria e Azienda Speciale della Camera di Commercio Riviere di Liguria, e si avvale del patrocinio di Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dell’Associazione Nazionale dei Borghi più belli d’Italia, della Prefettura e della Provincia di Imperia. Contribuiscono alla realizzazione dell’evento Basko Supermercati (main sponsor), Verallia (sponsor), Banca d’Alba (sponsor) ed altri partner, tra cui Calizzano Fonti Bauda, acqua minerale ufficiale, e Unipol Sai Parodi Imperia. Il supporto tecnico è fornito dalle delegazioni locali delle associazioni di sommelier Fisar e Ais.
Ulteriori dettagli sulla manifestazione e sui vari appuntamenti previsti sabato 13 e domenica 14 saranno forniti nel corso della conferenza stampa in programma martedì prossimo, 9 luglio.
Il programma è disponibile sul sito www.premiovermentino.it
Carlo Ferraro
SAGRA DELLA PECORA A CIVITA CASTELLANA
La Sagra della Pecora compie 13 anni e, per la seconda volta consecutiva, dopo il successo della scorsa edizione che ha registrato 7000 partecipanti, torna a Civita Castellana con una gustosa proposta estiva lunga due fine settimana.
Il 12-13-14 e 19-20-21 Luglio 2024, l’Associazione con l’omonimo nome della Kermesse ha scelto lo storico borgo del viterbese per offrire una serie di piatti degustazione a base di uno dei prodotti più prelibati del territorio. I menu, a base di piatti di pecora, vedono un grande ritorno delle polpette e delle costolette fritte ma vi saranno anche alternative per gli allergici al glutine, con spazi e menu appositamente dedicati.
Prezzi popolari e menu alla carta (fisso solo per il menu senza glutine) con possibilità di assaporare un menu completissimo alla modica cifra di € 18,00
Tutte le sere, inoltre, sono previste performance di musica dal vivo, con diversi gruppi, tra cui Bop Frog, 1000 note DJ Misael, Ukus in fabila, Stramavoglia, e il ritorno di Gianni Drudi, ideatore dell’inno della sagra, per l’ultima serata.
La Sagra della Pecora si tiene a Viale Fiume Treja, nel parco vicino al mercato settimanale di Civita.
L’apertura delle cucine è prevista alle ore 19.30. Non è prevista la prenotazione ma si consiglia di arrivare presto, soprattutto il sabato sera
Infoline: + 39 366 2356728 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
MENU ALLA CARTA:
Gnocchi al castrato
Gnocchi all'amatriciana
Ravioli di pecora
Pecora alla brace
Pecora alla callara
Polpette di pecora
Costolette fritte
Arrosticini
Salsicce di maiale
Cicoria ripassata
Patatine fritte
Torta ricotta e pistacchio
Tiramisù
Cocomero
MENU GLUTEN FREE (fisso, attivo tutti i giorni, € 20,00):
Gnocchi al castrato
Spezzatino di pecora in salmì
Cicoria ripassata
Tortino di ricotta e pere
Elisabetta Castiglioni
COURMAYEUR GOURMET: UN’ESTATE TRA MERCATI, PRODUTTORI E NUOVE PROPOSTE
Una novità, come il marchio Made in Courmayeur ai prodotti genuini del territorio, fa da apripista a una stagione di eventi che coinvolgono allevatori, contadini e coltivatori locali, protagonisti di Courmayeur Food Market e Lo Matsòn.
Non solo: per la prima volta il format Chef in Green arriva a Courmayeur, accolto dal golf club in Val Ferret, ospitando professionisti della ristorazione provenienti da tutta Italia
A Courmayeur esiste un filo diretto tra il cibo e l’anima, tra i produttori e la natura, un legame che si traduce, sotto il sole estivo, in un palinsesto di eventi che esaltano i sapori e le relazioni che si intrecciano intorno alla tavola.
Con una novità: è la prima estate in cui si potrà scoprire un nuovo marchio, Made in Courmayeur, che identifica i prodotti realizzati – in filiera totale o parziale – a Courmayeur. È il riconoscimento di un’unicità da valorizzare. Il simbolo – una piantina che cresce nel palmo di una mano – evoca i doni della natura, il lavoro manuale, la generosità.
Sotto il nuovo label troviamo il Microbirrificio Courmayeur Mont Blanc, specializzato nella ricerca aromatica di birre che rendono omaggio alle vette: tra le materie prime c’è la freschezza dell’acqua del Ghiacciaio Fréboudze, in Val Ferret, con cui si realizzano birre a bassa fermentazione in stile tedesco, ma anche in stile americano e belga, che esaltano maggiormente il luppolo e le spezie.
Mont Blanc Salumi è invece il progetto di Giuliano Cirina, discendente da una famiglia di pastori e macellai sardi, che a Courmayeur ha trovato un contesto ideale per la sua produzione a base di carni italiane. Nascono così prodotti tipici valdostani come mocetta, salami, salsicce, coppa e boudin, oltre al lardo aromatizzato in salamoia con le erbe valdostane per cento giorni.
I fratelli Panizzi, Marcello e Paolo, gestiscono tutta la filiera: cinquanta vacche, che in estate si trasferiscono sopra 1500 metri per gustare la freschezza dell’erba d’alta quota, producono il latte che diventa yogurt, fermentato lentamente per raggiungere una cremosità particolare, il prediletto dei clienti e degli hotel stellati. Anche l’azienda Agricola Lo Chetif parte dall’allevamento: i bovini pascolano nei prati di Dolonne, allevati esclusivamente con foraggio a km zero, senza aggiunta di concimi chimici: un’accortezza che esalta la bontà – e la sostenibilità - delle carni e del latte fresco.
Jair e Dorothy sono invece due giovani agricoltori che hanno creato, nel 2021, Rouge et Vert: vigneti piantati recuperando vecchi terreni incolti, piante officinali, piccoli frutti e ortaggi bio coltivati a 1700 metri. Il loro prodotto simbolo è il Genepy des Jorasses, basato sulla ricetta tramandata dalle famiglie valdostane, e custodita gelosamente. Quanto a Lodovico Guichardaz, pratica l’apicoltura nel pieno rispetto del benessere delle api, portando le arnie nei pascoli di alta montagna, in zone prive di qualsiasi forma di agricoltura intensiva o fitofarmaci. L’intera filiera, dalla cura del fiore alla raccolta del miele, avviene nei prati della selvaggia Val Veny, per restituire al cliente un prodotto sano e
naturale.
Gli appuntamenti dell’estate
23-30 luglio, 6-13-20 agosto: Courmayeur Food Market
L’estate food di Courmayeur inizia con Courmayeur Food Market, cinque appuntamenti in programma sempre di martedì, dalle 8.30 in poi. Il centralissimo Jardin de l’Ange diventa una piazza aperta dove entrare in contatto con questo patrimonio locale. Al centro troviamo i produttori locali: c’è chi lavora da generazioni, perfezionando i prodotti, e chi è tornato alla terra e alla sapienza delle generazioni precedenti di contadini e allevatori valdostani. Si fa scorta di prelibatezze camminando tra i banchi e imparando a conoscere le tante piccole e tenaci realtà di montagna di Courmayeur.
1° settembre: Lo Matsòn
È tutta la Valle d’Aosta, con la sua ricchezza di colori e profumi, ad essere “messa in comune” in un convivio che prende la forma di un mercato contadino en plein air, dove tutti i produttori presentano il frutto del loro impegno, quello fresco di giornata e quello che ha richiesto un anno, o anche più, per diventare un’eccellenza. Lo “matsòn”, in francoprovenzale, è la merenda, un momento che evoca non solo il cibo, ma la pausa condivisa, magari accompagnata da chiacchiere. Questo appuntamento, organizzato sempre la prima domenica di settembre, ha una valenza, oltre che gastronomica, anche sociale. Si parla di tecniche ancestrali, foraging, filiere biologiche, con la passione di chi lavora nel solco della tradizione, o magari ha lasciato la città per recuperare tecniche e terreni abbandonati.
2 settembre: Chef in Green
Sul green di Courmayeur è in arrivo un nuovo gruppo di giocatori. Segni particolari: una toque in testa. Per la prima volta Chef in Green fa tappa ai piedi del Monte Bianco, al Golf Club Courmayeur et Grandes Jorasses, in Val Ferret. La nona edizione di questa manifestazione, che porta sui percorsi di golf i professionisti del mondo della ristorazione, approda in uno scenario inedito, di fronte alle pareti di rocce e ghiaccio su cui si affaccia questo green in quota, disegnato nel ’35 da Peter Gannon ed Herny Cotton. Il format, ideato e guidato da Roberta Candus, editrice e direttrice della rivista Golf&Gusto, coniuga alta cucina e puro piacere sportivo. In programma lezioni di golf con i maestri del circolo, in campo pratica e sul putting green, e una gara su 9 buche a
coppie formate da un ospite e un giocatore locale, ma anche momenti di condivisione come uno showcooking e una cena gourmet firmata dai partecipanti, e aperta a tutti. Ad accogliere tutti la rinomata Club House, ex riserva di caccia dallo stile rustico, e la sua terrazza panoramica sulle cime.
stampadoc
IN PUGLIA ARRIVA LA DECIMA EDIZIONE DI "ORECCHIETTE NELLE 'NCHIOSCE
On the road" a Grottaglie (TA): un viaggio tra tradizione e innovazione culinaria
Undici chef
Il suggestivo centro storico di Grottaglie, nel cuore del Tarantino, si prepara ad accogliere la decima edizione di "Orecchiette nelle 'nchiosce – on the road", l’evento culinario straordinario che si terrà il 6 e 7 agosto 2024.
Con i suoi vicoli bianchi - chiamati 'nchiosce - e le dimore storiche del centro, la città delle ceramiche pugliese si trasformerà in un percorso gastronomico che celebra la ricca tradizione culinaria pugliese e le sue più recenti rivisitazioni.
Undici chef prenderanno parte a questa grande kermesse enogastronomica, offrendo agli ospiti una varietà di prelibate ricette che interpretano la regina delle tavole pugliesi: l'orecchietta. Dalle versioni più tradizionali alle opzioni senza glutine, i visitatori avranno l'opportunità di deliziarsi con una vasta gamma di sapori unici.
L'edizione di quest'anno sarà resa ancora più memorabile e significativa grazie alla partecipazione dei cuochi che hanno preso parte alle edizioni precedenti. I talentuosi chef hanno dimostrato la loro straordinaria abilità e creatività culinaria su scala nazionale e internazionale. Tuttavia, ciò che renderà questa riunione così speciale è il loro profondo legame con l'evento stesso e con tutta l'atmosfera festosa che lo circonda. Oltre a portare con sé le loro eccellenti competenze culinarie, gli chef porteranno anche il loro affetto per questa celebrazione unica e per la vibrante comunità che la rende possibile. La loro presenza contribuirà sicuramente a rendere l'esperienza di quest'anno ancora più coinvolgente e indimenticabile per tutti i partecipanti.
Le cantine e i birrifici artigianali locali esalteranno ulteriormente l'esperienza culinaria, mentre ben due laboratori permetteranno ai partecipanti di imparare a preparare manualmente le orecchiette. In uno di questi laboratori ci sarà Nunzia Caputo, pastaia a Bari vecchia, famosa per le sue ‘inimitabili’ orecchiette fatte in casa. Grazie alla sua maestria, Nunzia è diventata non solo la cuoca più famosa di Bari, ma anche una celebrità sui social, sbarcando addirittura oltreoceano.
Artisti di strada, DJ set e gruppi musicali garantiranno un'atmosfera vivace e divertente per tutta la durata dell'evento. In ogni postazione sarà disponibile il servizio di prevendita per evitare lunghe code e garantire una migliore fluidità nel percorso dell'evento.
"Orecchiette nelle 'nchiosce – on the road" è organizzato dall’Associazione Le Idee non Mancano APS ed è un “Progetto realizzato con il contributo della Regione Puglia – Dipartimento Agricoltura Sviluppo Rurale ed Ambientale”
con il patrocinio di Gal Magna Grecia, del Comune di Grottaglie, di Slow Food Vigne e Ceramiche, del Salento delle Murge, della Proloco Grottagliee del Dis Education, Asset Network APS.
Quest’anno l’evento vedrà anche la collaborazione del progetto internazionale Retrogusti – Food Tales.
Per ulteriori informazioni, visita il sito www.orecchiettenellenchiosce.com o la pagina Facebook www.facebook.com/orecchiettenellenchiosce.
Tel: 327.3341089
Gli chef di “Orecchiette nelle 'nchiosce – on the road" 2024 e i piatti:
Bea Acquaviva – Hostaria (Mola di Bari, Bari)
Orecchiette al pomodoro molese, capocollo martinese e fonduta di caciocavallo
Salvatore Carlucci – 20 d’Italia (Basiglio, Milano)
A mia mamma…orecchiette, salsa di fave secche e cipolla, insalata di uva e pan fritto
Maria C. D’Acunto – La luna nel pozzo (Grottaglie – Taranto)
Orecchiette allo sfusato amalfitano con pesto di fagiolini dell'orto della trattoria con cacio ricotta di capra ionica
Palma d’Onofrio - progetto Artemide
Orecchiette con saganaki di cozze (pomodori, vino bianco, succo di limone, feta, cipolla e peperoncino)
Alessio Greco – Resort Rosa Marina (Ostuni, Br)
Orecchiette con pomodorino brindisino arrosto, salsa di mandorle al basilico e polvere di olive
Mimmo Guarino – Four Season (Martina Franca, Taranto)
Orecchiette con tolica (cicerchia), pomodorini infornati, guanciale di maiale nero pugliese e zeste di lime
Paola Ortesta – La Cuccagna (Crispiano, Taranto)
Orecchiette all’acquasale: tre pomodori, barattieri, cipolla rossa di Acquaviva, friggitelli, cacioricotta e pane croccante all’origano
Giuseppe Panebianco – Fragrante (Palo del Colle, Bari)
Orecchiette con ragout di polpo locale e polvere di tarallo
Antonella Ricciolo – responsabile regionale Lady Chef Puglia
Due proposte: orecchiette gluten free con cozze, pomodorini datterini gialli, stracciatella e menta; orecchiette gluten free con vellutata di cime alle acciughe con olio all’aglio nero
Domenico Castria – Il praedo della reale (Ginosa, Taranto)
Orecchiette con sugo di pomodoro paesano di Crispiano confit al rosmarino, melanzane a funghetto, uovo stracciato e cacioricotta di capra ionica
Lorenzo Lacriola – Tabula Rasa (Bari)
Orecchiette con caponata di verdura e lamelle di mandorla tostata
Ufficio stampa
Daniela Fabietti
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3351979415
SAPORI IN PARADISO 2024
Giovedì 11 e venerdì 12 luglio
Giovedì 25 e venerdì 26 luglio
Giovedì 29 e venerdì 30 agosto
I Salumi DOP Piacentini e la Focaccia di Recco col formaggio IGP
Insieme per la valorizzazione dei rispettivi prodotti contraddistinti da riconoscimento U.E.
Attività realizzate con il contributo del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste
D. M. n. 0250769 del 15.05.2023
Arrivano a Recco già da mercoledì 10 luglio i partecipanti provenienti da più lontano al primo degli incontri di Sapori in Paradiso, progetto per la valorizzazione di prodotti tutelati dall’Unione Europea e inseriti dal Ministero nel Piano di Promozione DOP IGP ritenendoli così rappresentativi ed importanti per i rispettivi territori.
Esiste un territorio dove da sempre si producono salumi di altissima qualità. Questo posto è la provincia di Piacenza ed esiste una Città famosa nel mondo per essere la Città della focaccia col formaggio. Questa Città è Recco. La Provincia di Piacenza e Recco, dopo già fortunata collaborazioni passate, si ritrovano nuovamente, unite nel nome delle loro produzioni agroalimentari tutelate dall’Unione Europea: i Salumi DOP Piacentini (coppa, pancetta e salame piacentino) e la Focaccia di Recco col formaggio IGP.
La Val Trebbia li unisce, questi due territori golosi, sconfinando dalla Città Metropolitana di Genova alla provincia piacentina, in quella valle che il premio Nobel Ernest Hemingway, nel 1945 durante il secondo conflitto mondiale, transitandovi come corrispondente al seguito dell’esercito di liberazione, annotò sul suo diario la frase “oggi ho attraversato la valle più bella del mondo”. Recco, nota quale Capitale gastronomica della Liguria, si affaccia sulla Riviera Ligure di Levante ed è il Comune più grande del Golfo Paradiso, che ingloba buona parte del Promontorio di Portofino confinando con il Golfo del Tigullio.
Il Consorzio di Tutela Salumi DOP Piacentini e il Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio IGP organizzano così a Recco e nei comuni limitrofi della zona di produzione IGP (Sori, Camogli e Avegno), “Sapori in Paradiso” speciali incontri con giornalisti, media, food blogger e personaggi di opinione alla scoperta dei segreti dei Salumi DOP Piacentini e della Focaccia di Recco col formaggio IGP, del mondo dei riconoscimenti comunitari e sul ruolo dei consorzi, raccontando le affascinanti ed antiche storie dei prodotti e dei loro disciplinari di produzione.
Per quest’anno, dopo la prima edizione del “VALTREBBIA FOOD & RIDE MOTO EXPERIENCE dedicato alla stampa specializzata per promuovere una turismo esperienzale in moto attraverso la Val Trebbia che unisce i due territori, ben tre gli appuntamenti che vedranno ogni volta arrivare nel cuore del Golfo Paradiso una ventina di professionisti della comunicazione (ospitati tutti negli alberghi Da Ö Vittorio e Manuelina) che con la loro penna, servizi fotografici, filmati e reels, contribuiranno a divulgare la fama sia dei Salumi DOP Piacentini che della Focaccia di Recco IGP con sfondo le bellezze di Recco, Sori e Camogli,
Infatti a dimostrazione del valore delle produzioni agroalimentari certificate per i rispettivi territori d’origine il programma è completato anche da visite ai comuni limitrofi di Camogli e Sori, sempre parte delle zona di produzione della Focaccia di Recco col formaggio IGP.
SAPORI IN PARADISO 2024
Giovedì 11 e venerdì 12 luglio
Giovedì 11 e venerdì 12 luglio il primo incontro dei tre in programma per il 2024.
Nel primo pomeriggio di giovedì, navigando lungo la costa con una delle Moto navi Società Golfo Paradiso, con partenza dall’imbarcadero di Recco gli ospiti raggiungeranno via mare San Fruttuoso di Camogli. Qui, nel cuore del Promontorio, tra Camogli e Portofino, è incastonata la millenaria Abbazia di San Fruttuoso, un luogo magico immerso nella natura, restaurato e riaperto al pubblico dal FAI-Fondo Ambiente Italiano, raggiungibile soltanto via mare o a piedi. In una speciale visita guidata con il direttore, l’Architetto Alessandro Capretti, i partecipanti conosceranno la storia, i restauri, i segreti e le bellezze di questo luogo unico al mondo. Di fronte all’Abbazia, nelle acque dell’Area Marina Protetta a 17 metri di profondità, si trova la statua in bronzo del Cristo degli abissi, opera dell’artista Guido Galletti: è famosa in tutto il mondo e una copia a grandezza naturale è esposta all’interno della Chiesa di San Fruttuoso.
Al rientro, Da Ö Vittorio, uno dei Locali Storici d’Italia di Recco,
seguiranno le presentazioni dei due Consorzi promotori di “Sapori in Paradiso”.
I piacentini per l’occasione svelano l’affascinante mondo dell’arte della norcineria raccontando e dimostrando in diretta le tradizioni più segrete che accompagnano le preparazioni della Coppa Piacentina DOP, del Salame Piacentino DOP e della Pancetta Piacentina DOP, completando le informazioni con cenni ed aneddoti storici.
I recchesi si esibiscono nel loro coinvolgente “Cooking show” con la preparazione della Focaccia di Recco col formaggio IGP a riprova della grande abilità e manualità che questa eccellenza gastronomica richiede, completando l’informazione con le leggende che l’accompagnano e le ragioni della richiesta di una tutela europea molto particolare.
Focacciai, fornai e ristoratori; norcini e salumieri, insieme per valorizzare le caratteristiche distintive di Coppa Piacentina DOP, Salame Piacentino DOP, Pancetta Piacentina DOP e Focaccia di Recco col formaggio IGP; il significato dell’eccellenza espresso nei prodotti DOP e IGP.
Il giorno successivo, venerdì 12 alla mattina piccolo tour turistico a Camogli, una delle località d’Italia più famose al mondo e tappa gastronomica alla Focacceria Revello. Trasferimento a Sori per il pranzo con menù tipico ligure alla nota Trattoria EDOBAR.
L’obiettivo finale è quello di rafforzare la validità della scelta effettuata dai produttori nell’aderire al percorso dei prodotti DOP e IGP, informando correttamente il vasto pubblico sulle differenze di qualità con analoghi prodotti generici, una scelta che oggi viene confortata dagli apprezzamenti dei media e dal gradimento di un pubblico ogni giorno più vasto.
Sapori, profumi, storie e tradizioni fortemente ancorati ai rispettivi territori che trovano grazie alla vicinanza dei loro confini geografici presupposti d’incontro e nuove occasioni di promozione e valorizzazione per diffondere la conoscenza di queste eccellenze gastronomiche italiane con l’obiettivo di incentivarne consumo e rinomanza.
Consorzio di Tutela Salumi DOP Piacentini Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio
29122 Piacenza, via Tirotti 11 16036 Recco (GE) via 25 Aprile 14
Tel.: 0523 591260 Tel.: 0185 730748
www.salumitipicipiacentini.it www.focacciadirecco.it
Daniela Bernini
Consorzio della Focaccia di Recco
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