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IL CONSORZIO VINO CHIANTI PUNTA SUGLI OPERATORI ENOTURISTICI
Vino, le aziende si preparano alla ripartenza e puntano sugli “operatori enoturistici”
Il Consorzio Vino Chianti lancia un corso on line per formare questi professionisti sempre più richiesti.
Raccontare i profumi e i sapori racchiusi in una bottiglia di vino, ma anche la storia, la fatica, la passione di chi la produce, i segreti del mestiere, il legame con il territorio che va avanti spesso da generazioni: ci pensa “l’operatore enoturistico”, una figura ancora poco diffusa, ma sempre più richiesta. I produttori della Toscana guardano al futuro, al momento in cui riprenderanno i flussi turistici, e si preparano ad accogliere di nuovo i wine lovers nel migliore di modi: il Consorzio Vino Chianti, insieme al Consorzio Tutela del Vino Morellino di Scansano, al Consorzio tutela Vini Montecucco e al Consorzio tutela Vini della Maremma Toscana e il supporto della società Consolve, promuove un corso on line per addetto all'enoturismo, figura specializzata nella ricezione e nell'accoglienza degli ospiti in azienda, nella presentazione dei vini e nella promozione delle produzioni aziendali.
Il corso partirà a febbraio 2021, avrà la durata di 50 ore, e prevede una serie di lezioni in streaming (fruibili on demand, in qualsiasi orario) tenute da esperti del settore e in più test per valutare il livello di conoscenze acquisite e una prova finale che, se superata, consentirà di ricevere un attestato di frequenza riconosciuto dalla Regione Toscana per “operatore enoturistico”.
“Abbiamo pensato di sfruttare questo momento di relativa calma per le aziende del settore per investire nella formazione ed essere pronti per la ripartenza dei movimenti turistici, che ci auguriamo possa avvenire dalla prossima primavera - spiega Marco Alessandro Bani, direttore del Consorzio Vino Chianti - L’obiettivo è potenziare e incentivare la ricezione enoturistica: il corso permette di avere tutte le carte in regola per attivare questa tipologia di attività, ancora nuova e poco sfruttata, ma dalle grandi potenzialità”.
Nel 2019 la Toscana si è conferma come la regione enoturistica più attrattiva d’Italia, con quasi la metà delle preferenze globali (45,41%), secondo il XVI Rapporto sull'enoturismo dell'Osservatorio sul turismo del vino dell'Associazione Nazionale Città del Vino. Il corso per formare professionisti specializzati nel settore è pensato per i dipendenti delle aziende associate ai Consorzi aderenti, a cui sarà data priorità per l'iscrizione, ma anche ai singoli cittadini interessati ad acquisire specifiche competenze.
Clara D'Acunto
EMPANADAS DEL FLACO INAUGURA A MILANO
Lo street food del trio stellato Press, Perdomo e Piras apre ufficialmente in via San Maurilio Milano
Inaugurato il 4 dicembre 2020 a Milano Empanadas del Flaco, ristorante di empanadas, tipicità culinaria popolare del Sud America, nato dall’idea imprenditoriale degli chef Simon Press e Matias Perdomo e del maître e sommelier Thomas Piras, già proprietari di Contraste, premiato nel novembre 2017 con una stella Michelin, e soci di altri progetti come Exit Gastronomia Urbana in piazza Erculea a Milano, il marchio di distribuzione di vini Abere ed Exit Pastificio Urbano, attualmente in fase di apertura.
Empanadas del Flaco ha aperto le porte al pubblico in via San Maurilio 4 a Milano, nei pressi della popolare via Torino.
La collaborazione dei tre professionisti, fin dal 2011, è il frutto di una grande amicizia che li ha portati a mettersi in proprio e ad ampliare a piccoli passi i loro progetti di ristorazione, spinti dal concetto di ospitalità e di cucina che li accomuna e dalla stessa voglia di sperimentare. L’idea delle empanadas nasce dalla passione di Simon Press per questo cibo a lui così caro e familiare: non è un caso, infatti, che le empanadas siano “del Flaco”, il soprannome di Simon, originario di Buenos Aires. Il locale e il packaging sono ispirati alla tradizione e ai colori del mercato de La Boca.
“Le empanadas in Sud America sono l’equivalente della pizza in Italia, un tratto distintivo, racchiudono tutta la praticità e il gusto del cibo di strada. Abbiamo assaggiato empanadas ogni giorno per settimane al fine di trovare la ricetta perfetta e per il momento abbiamo scelto di proporre i gusti più tradizionali” spiegano i tre soci.
Il format si presta perfettamente al consumo da asporto, una necessità che, con l’emergenza sanitaria in corso, diventa fondamentale: “La scelta della location in pieno centro è strategica per essere vicini a un pubblico giovane e fresco, che cerca una soluzione pratica e gustosa per il pranzo o per la cena. Quando sarà di nuovo possibile saremo felici di incontrare i nostri clienti in via San Maurilio, ma per il momento ci accontentiamo di servire per l’asporto e di spedire direttamente a casa un po’ di spirito latino”.
Il format di Empanadas del Flaco punta ad avvicinarsi ai giovani con una sua identità specifica e autonoma rispetto a tutte le altre attività dei tre partner del progetto, che commentano: “Si tratta di qualcosa di completamente nuovo per noi e che finalmente ci permette di relazionarci con un pubblico vasto. Il progetto è ambizioso soprattutto perché ricade in un momento storico non particolarmente felice per la ristorazione, ma crediamo che il prodotto sarà in grado di conquistare il pubblico milanese e non solo”.
Empanadas del Flaco è un ristorante di street food con sede a Milano fondato da Simon Press, Matias Perdomo e Thomas Piras a dicembre 2020 e specializzato nell’offerta dell’omonima tipicità culinaria sudamericana. I tre soci sono proprietari anche di Contraste, premiato nel novembre 2017 con una stella Michelin, e protagonisti di altri progetti come Exit Gastronomia Urbana in piazza Erculea a Milano, il marchio di distribuzione di vini Abere ed Exit Pastificio Urbano, attualmente in fase di apertura.
GREEN MEDIA LAB SRL SB
CONSORZIO BRUNELLO: ANNATA 2016 ESORDISCE A MARZO 2021 CON BENVENUTO BRUNELLO “OFF” IN PRESENZA
4 WEEKEND DI DEGUSTAZIONI PER ANTICIPARE AL TRADE LE NUOVE ANNATE
Arriva a marzo 2021 Benvenuto Brunello “OFF”, quattro weekend di degustazioni - in presenza e in sicurezza - a Montalcino per battezzare un’annata di Brunello che si preannuncia storica, la 2016, insieme alla Riserva 2015. In programma nei fine settimana 6-8, 13-15, 20-22 e 27-29 marzo, degustazioni tecniche a numero chiuso nei locali del Complesso di Sant’Agostino, dedicate a stampa, blogger ed esperti, organizzate nel rispetto delle attuali normative anti-assembramento. E per operatori di settore e winelover, previste giornate specifiche con sessioni di tasting su prenotazione. Nei calici, oltre al Brunello di Montalcino, anche Rosso di Montalcino 2019 e 2018 con uscita posticipata, Moscadello e Sant’Antimo, in un evento-prologo delle Anteprime Toscane previste a maggio, per presentare i nuovi millesimi agli operatori di settore nei tempi richiesti dal mercato, in attesa delle celebrazioni ufficiali.
Eugenia Torelli
CRESCE LA PRESENZA DI DONNE IN FIPE-CONFCOMMERCIO: “SIAMO LE PIÙ COLPITE DALLA CRISI, MA GUIDEREMO LA RIPRESA”
La crisi determinata dal Covid che ha investito i Pubblici Esercizi colpisce in maniera maggiore le donne, sia le lavoratrici che le imprenditrici. Rispetto al 2019 infatti il numero di attività gestite da donne si è ridotto di 705 unità, lo 0,7% in meno, in netta controtendenza con le imprese maschili, cresciute complessivamente dello 0,4% nel corso del 2020. Un dato sul quale pesa la sfiducia determinata dalla pandemia e soprattutto l’obbligo per molte donne di far fronte ad altre necessità familiari, prima tra tutte la cura dei figli costretti alla didattica a distanza, in particolare nella prima metà dell’anno.
Parallelamente cresce la preoccupazione tra le lavoratrici dipendenti: se è vero infatti che complessivamente nei pubblici esercizi il 51,5% degli addetti è donna, è anche vero che questa percentuale sale al 77,8% se si considerano solo le imprese di catering e banqueting, le più colpite dalla crisi post Covid con una perdita di fatturato media nel 2020 del 90%. Un disastro destinato a tradursi in un crollo dell’occupazione nel corso del prossimo anno.
È anche a causa di questa situazione drammatica che, nel corso degli ultimi mesi, sempre più imprenditrici hanno deciso di aderire al gruppo donne di Fipe – Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi che oggi ha tenuto la sua prima assemblea annuale.
“A ottobre eravamo in 22 – sottolinea la presidente Valentina Picca Bianchi – oggi siamo già 70. Segno che le imprenditrici hanno sempre più voglia di contare, sia all’interno che all’esterno della federazione, e dare il loro contributo alla rinascita del settore. Le idee non mancano, a cominciare dal potenziamento del marketing territoriale che vedrà le donne diventare vere e proprie ambasciatrici dell’eccellenza enogastronomica locale. Abbiamo le qualità e le capacità per guidare il settore verso un rilancio culturale ed economico. Quello che a volte manca è la consapevolezza”.
All’assemblea delle Donne imprenditrici di Fipe-Confcommercio hanno preso parte anche la sottosegretario allo Sviluppo economico, Alessia Morani, il presidente della Federazione, Lino Enrico Stoppani, il Direttore generale Roberto Calugi, Claudia Segre, Presidente del Global Thinking Foundation, Angela Frenda, Food Editor del Corriere della Sera ed Ernesto Di Renzo, professore di Antropologia all’Università Tor Vergata di Roma. Ma soprattutto tante imprenditrici espressione del territorio.
I NUMERI
Sono 100.043 le imprese del settore gestite da donne, pari al 29,4% del totale, nel 3 trimestre del 2020.
A livello territoriale è nel nord-est che si registra il più alto tasso di imprese femminili con una quota pari al 31% del totale delle imprese attive nell’area. Solo nel mezzogiorno la quota (27,7%) scende al di sotto della media italiana (29,4%).
A livello regionale la Valle d’Aosta spicca per il più alto tasso di imprese femminili (36,4%) e la Campania per il più basso (27,2%), ma è in Lombardia (14.352 imprese) e Lazio (11.085) che si concentra il maggior numero di imprese gestite da donne.
Andrea Pascale
SEMPRE NUOVI, DAL 1716
È on line il nuovo sito web del Consorzio Chianti Classico: tra vedute a 360° gradi del territorio e schede approfondite dei vini Chianti Classico, con funzioni di ricerca avanzate, il viaggio nella terra del Gallo Nero è garantito, anche da casa
La parola d’ordine è novità. Il Consorzio Vino Chianti Classico presenta il proprio portale on line rivoluzionando l’esperienza degli utenti, con un design che mira all’immersione virtuale nel binomio territorio-vino, scoprendone le infinite sfaccettature.
Concettualmente disegnato per soddisfare sia gli utenti che cercano un’esperienza emozionale sia coloro che sono alla ricerca di informazioni tecniche tramite il sistema degli approfondimenti, la struttura leggera del nuovo sito dà ampio respiro agli elementi identitari del Chianti Classico: il vino, il territorio, il marchio, senza dimenticare l’universo Gallo Nero, una costellazione di iniziative e di enti collegati, ma dedicati a scopi singoli.
Nuovo anche lo scroll in orizzontale nella versione desktop, una soluzione raffinata, che consente al sito web di marcare un’ulteriore differenza rispetto agli altri, rafforzando ancora di più l’identità del brand.
Per quanto riguarda i contenuti, il sito conferma il suo valore istituzionale, con un evidente richiamo agli scopi statutari del Consorzio (la valorizzazione del marchio Chianti Classico Gallo Nero e la sua tutela, nella nuova sezione dedicata al Marchio) e con un rinnovato slancio nel presentare il territorio e il vino e il loro legame indissolubile.
La narrazione del territorio è infatti arricchita dalle immagini panoramiche a 360° a opera di Alessandro Masnaghetti, che ha curato anche un viaggio virtuale a tappe in ciascuno degli otto comuni del Chianti Classico. Tramite questo strumento, primo nella compagine consortile in Italia, gli appassionati e i professionisti potranno godere di un punto di vista assolutamente privilegiato e inedito per scoprire i dettagli di uno dei territori di vino più antichi e più variegati del mondo, in un solo colpo d’occhio.
L’elemento vino è principe indiscusso, con sezioni approfondite di dettagli tecnici, è possibile poi scoprirne le interpretazioni di ciascuna realtà aziendale, andando a vedere tutte le etichette di Chianti Classico oggi presenti on line per la prima volta in modo aggregato.
Grazie alla collaborazione con la società Bottlebooks, azienda specializzata nella gestione di dati di aziende vitivinicole, è stato possibile infatti integrare non solo i profili delle singole aziende del Consorzio (354 aziende che escono sul mercato con il proprio marchio), ma anche le loro etichette. Con un avanzato sistema di ricerca è infatti possibile scoprire non solo la realtà delle aziende e della loro proposta a livello enoturistico, ma anche i dettagli tecnici dei loro vini.
“Il sito web è per noi un biglietto da visita internazionale, - dichiara il direttore del Consorzio Carlotta Gori – in particolare in una situazione anomala come quella che stiamo vivendo nel 2020, una curata presenza on line rappresenta un asset importante, e lo è ancor di più se questa si integra con l’esperienza reale”.
Alcune sezioni del sito sono ancora “work in progress” e verranno inserite o completate nei prossimi mesi.
Indirizzo sito: https://www.chianticlassico.com/
Ufficio Stampa
Consorzio Vino Chianti Classico
Silvia Fiorentini – Caterina Mori