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A CHIARA RITONDALE IL PREMIO AROMATICA 2020
Il Premio Aromatica 2020 è stato consegnato nei giorni scorsi dal vice Sindaco di Diano Marina Cristiano Za Garibaldi alla 23enne Chiara Ritondale, Pastry Chef de Partie del Claridge’s (Mayfair, Londra), famoso hotel di lusso in stile Art déco, inaugurato nel 1856, indirizzo ideale per le aristocrazie mondiali (inclusa quella britannica, il Claridge’s è l’unico luogo pubblico dove la Regina abbia mai preso il tè), e per le star hollywoodiane.
Originaria del dianese (i genitori abitano a San Bartolomeo al Mare e gestiscono il Bar Mimosa di Diano Marina), Chiara Ritondale è protagonista di una carriera fulminante: dopo il Corso di alta formazione per pasticceri Cast Alimenti e i successivi stage formativi, ha lavorato a Milano da Alvin's per poi arrivare al The Ampersand Hotel di Londra e successivamente al Claridge's, dove è entrata come commis per poi diventare Demi Chef e quindi Chef de Partie. Nella cucina del Claridge’s gestisce più persone e a turno prepara snacks (amenities), frutta, servizio à la carte del ristorante, afternoon tea (circa 180 coperti al giorno) e banqueting (circa 1500 coperti a settimana). Fondato nel 1854, il Claridge’s è uno degli hotel londinesi più famosi e prestigiosi ed è considerato uno degli alberghi più belli del mondo: ha un legame di lunga data con la famiglia reale inglese, motivo per cui è stato spesso definito “la dépendance di Buckingham Palace”.
Chiara Ritondale succede nell’albo d’oro del Premio Aromatica allo Chef Giuliano Sperandio, anch’egli originario del dianese, protagonista nella cucina del Restaurant Le Clarence (** Michelin) di Parigi.
Purtroppo, salvo sorprese dell’ultima ora, non potrà essere presente in settembre all’edizione 2020 di Aromatica, che avrebbe dovuto svolgersi tra fine aprile e inizio maggio, e che è stata riprogrammata per venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 settembre. Si svolgerà nel cuore pedonale di Diano Marina che per l’occasione verrà trasformato in palcoscenico per la presentazione dei prodotti agroalimentari del luminosissimo e produttivo Golfo dianese e della Riviera ligure: numerose le iniziative previste per il weekend dedicato alle eccellenze del nostro territorio. L’obiettivo della manifestazione è quello di dare ai partecipanti uno spazio significativo - grazie a una esposizione sempre più qualificata e alle iniziative collaterali - ma ciò che contribuisce all’unicità di Aromatica è la vera, genuina e diffusa partecipazione collettiva, in particolare degli operatori turistici e commerciali dell’intero Golfo dianese: tutto ciò ha determinato negli ultimi due anni quel salto di qualità che ha reso Aromatica la manifestazione a cui bisogna assolutamente partecipare.
FEDERICO CRESPI & ASSOCIATI
UN'ETICHETTA TOSCANA SI E' AGGIUDICATA IL 27° PREMIO VERMENTINO DI DIANO CASTELLO
Trionfo per L'Aurora di Francesco, 2a l'azienda Maria Donata Bianchi, terzo un produttore sardo. Ottimo è stato il comportamento dei partecipanti della Riviera di Ponente, che hanno monopolizzato il podio della giuria popolare, nella quale ha prevalso il Poggio dei Gorleri (Diano Marina). Doppia piazza d'onore per l'azienda Maria Donata Bianchi di Diano Arentino.
Doveva essere una "lotta" tra liguri e sardi, invece ad aggiudicarsi il riconoscimento più prestigioso del 27° Premio Vermentino, rassegna nazionale andata in scena il 28 e 29 agosto a Diano Castello è stata un'azienda toscana, L'Aurora di Francesco di Piero Mosti, di Romagnano, frazione di Massa, con l'etichetta "Massetano" del 2019.
La commissione tecnica, presieduta da Paolo Massobrio, illustre firma del settore, e composta da 8 sommelier Ais e Fisar, non ha avuto dubbi nel decretare il vincitore di questa edizione che ha raccolto l'adesione di 59 aziende per un totale di 78 etichette (esposte nelle due giornate presso il teatro Concordia) da 7 regioni, un traguardo impensabile solo due mesi fa. Saputo del trionfo, Mosti (il nome dell'azienda deriva da quelli dei due figli, Aurora e Francesco) si è messo in auto con un collaboratore ed ha raggiunto Diano Castello per la cerimonia.
A tenere alto l'onore della Liguria ci ha pensato l'azienda Maria Donata Bianchi di Diano Arentino (Im, rappresentata da Marta Trevia), seconda classificata con il campione della vendemmia 2019. Al 3° posto il Vermentino di Sardegna "Su'Orma" della Cantina Su'entu di Sanluri (Su). Due le menzioni speciali: per l'Oro d'Ise'e della Cantina Federici di Luni (Sp) e per l'azienda Cherchi Giovanni Maria di Usini (Ss).
Podio tutto per la provincia di Imperia per il responso della giuria popolare (composta anche da alcuni ospiti, tra cui il vicesindaco di Neive e due giornalisti) che ha esaminato solo i dieci vini finalisti indicati dalla giuria tecnica.
Il trofeo per il 1° classificato è andato al Sorì 2019 del Poggio dei Gorleri (Diano Gorleri, frazione di Diano Marina, premio ritirato da Davide Merano), seguito dal Vermentino 2019 dell'azienda Maria Donata Bianchi (Diano Arentino) e dalla "Colombera 2019" della Paolo De Peri (Ranzo).
Con il Memorial Barbara Verdesco, consegnata anche dai due fratelli della compianta dipendente del Comune di Diano Castello, nonchè sommelier, è stata premiata l'azienda Oddo Vini di Trapani, la più "lontana", a testimonianza dell'allargamento dei confini di questa edizione. Tra l'altro, punteggi elevati sono stati riconosciuti a gran parte delle etichette, a conferma del livello su cui si pone il Vermentino tra i bianchi italiani. Ricco il parterre di autorità coinvolte nelle premiazioni: per Diano Castello, il sindaco Romano Damonte e il vice Massimo Calcagno; per la Camera di Commercio Riviere di Liguria il presidente Enrico Lupi, per la Regione Liguria Stefano Mai, Marco Scajola e Alessandro Piana; per l'Enoteca Regionale il consigliere Paolo Rondelli; il presidente dell'Associazione dei Borghi più Belli d'Italia, Fiorello Primi (originario di una località dell'Umbria che ha espresso due produttori); il vicesindaco di Neive Francesco Bordino.
Ha preso parte alla premiazione anche il presidente nazionale della Fisar, Luigi Terzago, salito sul palco insieme ai vicepresidenti della giuria tecnica, Ivano Brunengo e Augusto Manfredi. Le autorità e gli ospiti al termine hanno potuto degustare, insieme al Vermentino dei vincitori, il cappon magro dello chef genovese Maurizio Pinto, specialista di questo piatto della tradizione, che ben si abbina al Vermentino.
Prima della proclamazione dei vincitori è stato presentato in anteprima, dai rappresentanti dei consorzi regionali di tutela, il nuovo spot dei prodotti liguri a denominazione di origine (Olio Dop Riviera Ligure e Basilico Genovese Dop), video curato dal noto comico Andrea Di Marco.
In occasione del Premio Vermentino, Diano Castello (che sabato 29 ha ospitato il tg itinerante di Rai Tre delle ore 14) è diventato ufficialmente uno dei Borghi più belli d'Italia ed entrata a far parte dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio. La consegna delle bandiere è stata effettuata rispettivamente da Fiorello Primi (accompagnato dal consigliere nazionale Sergio Zampieri e dal coordinatore regionale Filippo Guasco) e da Enrico Lupi (neo coordinatore regionale). Nel comprensorio, i Borghi più belli sono due. L'altro è Cervo e visita della sindaca Lina Cha alla cerimonia di ieri è stata decisamente gradita.
Il borgo medievale di Diano Castello, tirato a lucido, e la manifestazione hanno ottenuto importanti consensi, a conferma della validità del progetto che potrà crescere ancora in futuro, soprattutto se continuerà la sinergia tra le istituzioni, comparto produttivo e quello turistico. "Abbiamo mandato in scene l'edizione 27.0 - ha dichiarato il sindaco Damonte - soddisfatti della risposta dei produttori e dei visitatori. La commissione ha lavorato con grande professionalità. Ringrazio i vari enti che ci sono stati vicini. Con l'ingresso tra i Borghi più belli d'Italia per Diano Castello è iniziato un nuovo percorso di sviluppo. Speriamo di poter continuare, come è stato in questa occasione con i Comuni della Valle Dianese, con gli altri enti, in modo da far diventare sempre più accogliente il nostro meraviglioso territorio, nel quale si coltiva - è arrivata la conferma - un ottimo Vermentino, una delle eccellenze del Golfo Dianese".
La partecipazione di Paolo Massobrio ha dato lustro all'evento e permesso di inserire anche un momento di approfondimento e di confronto tra i produttori e gli addetti ai lavori. Un altro valore aggiunto è stato dato dalla presenza, in qualità di ospite d'onore, del Comune di Neive e dei suoi 4 vini, rappresentati proprio dalla Bottega dei 4 Vini. Oltre ad uno scambio di prodotti, sono state poste le basi per una partnership più importante. Buono è stato l'afflusso del pubblico e la partecipazione alle varie iniziative inserite nel programma (spettacoli serali, esposizione Fiat 500, mostra di pittura, street food, degustazioni, mercatino km0, escursioni, visite guidate).
Il 27° Premio Vermentino, promosso dal 1994 dal Comune di Diano Castello, si è avvalso della compartecipazione dell'Azienda Speciale Riviere di Liguria e della collaborazione dell'Enoteca Regionale della Liguria e dei Consorzi regionali di tutela ed è stato patrocinato da Ministero delle Politiche Agricole, Regione Liguria, Camera di Commercio delle Riviere di Liguria, Prefettura e Provincia di Imperia, Gal Riviera dei Fiori, Associazione Borghi più Belli d'Italia e Associazione Nazionale Città dell'Olio.
Partner commerciali: Supermercati Pam Eurospin Arimondo, Acqua Minerale Calizzano, Banca d'Alba, Intesa Grandi Impianti e Agenzia Immobiliare Barisone.
Carlo Ferraro
CASEIFICI APERTI 2020
Sabato 3 e domenica 4 ottobre torna Caseifici Aperti: l’appuntamento che offrirà a tutti – dai foodies e appassionati ai curiosi, grandi e piccini - la possibilità di partecipare e immergersi nella produzione del Parmigiano Reggiano DOP. Le visite e le attività saranno organizzate osservando attentamente le norme sul distanziamento sociale e le misure anti-contagio. Visite guidate al caseificio e al magazzino di stagionatura, spacci aperti, eventi per bambini e degustazioni, uniti alla passione dei casari offriranno la possibilità di vivere un’esperienza unica: un viaggio alla scoperta della zona d’origine del Parmigiano Reggiano, delle sue terre ricche di storia, arte e cultura. È così che, a circa un anno dall’ultima edizione, i produttori di Parmigiano Reggiano hanno scelto di lanciare un segnale di speranza agli italiani.
Ricordiamo che la produzione della DOP non si è mai fermata: anche nel periodo più buio del lockdown, i casari sono rimasti al lavoro tra caldaie e fascere per rifornire il Paese. Ora è giunto il momento di fare un passo in più e tornare ad accogliere nei caseifici tutte quelle persone che hanno sostenuto la nostra filiera in un periodo così difficile. Partecipare a Caseifici Aperti è semplice: basta visitare il sito del Consorzio, www.parmigianoreggiano.it e accedere all’area dedicata dove presto sarà disponibile la lista dei caseifici aderenti grazie alla quale è possibile informarsi sugli orari di apertura e sulle attività proposte.
Assistere alla nascita della forma è un’esperienza unica, così come passeggiare nei suggestivi magazzini di stagionatura e acquistare il formaggio direttamente dalle mani di chi lo produce. Un autentico viaggio nel tempo alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale, rimasto pressoché immutato da oltre nove secoli. Il Parmigiano Reggiano si produce oggi come nove secoli fa: con gli stessi ingredienti (latte crudo, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi.Ufficio Stampa e Relazioni Esterne:
Fabrizio Raimondi
IL FORMAGGIO PIAVE DOP PROTAGONISTA A FESTIVAL LETTERATURA DI MANTOVA
Il formaggio Piave DOP sarà protagonista al prossimo Festival Letteratura, in programma dal 9 al 13 settembre a Mantova, dove presenterà in anteprima il reportage "Versanti di gusto. Il Piave DOP racconta le sue montagne" che verrà presentato in anteprima in conferenza stampa giovedì 10 settembre alle ore 11.00 in Sala delle Lune e dei Nodi (Camera di Commercio, Via Baldassarre Castiglioni, 4).
Interverranno:
- Patrizio Roversi, conduttore TV e giornalista
- Roselena Ramistella, fotografa, vincitrice del Sony World Photography Awards 2018 nella categoria Natural World & Wildlife, autrice del reportage
- Chiara Brandalise, Direttrice del Consorzio di Tutela Piave DOP.
L'incontro sarà moderato da Alberto Marcomini, giornalista e maitre fromager.
In allegato l'invito, ci auguriamo potrà intervenire.
Il Consorzio sarà inoltre presente per tutta la durata della manifestazione con un gazebo in Piazza Sordello, dove vi sarà la possibilità di degustare il prodotto e di approfondirne la conoscenza.
Sarà infine sponsor dell'evento "Rocco e i suoi fardelli" con Antonio Manzini e Lella Costa, Domenica 13 Settembre alle ore 10.00 in Piazza Castello. L'incontro con l'autore è incentrato sulle vicende del vicequestore più amato dagli appassionati di letteratura gialla nostrana, Rocco Schiavone, nato appunto dalla penna dello scrittore e attore Antonio Manzini.
Restiamo a sua disposizione per qualsiasi approfondimento e in attesa di una sua gentile conferma di partecipazione alla conferenza stampa all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al tel. 030-7741535.
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"SALVA 50.000 API, ADOTTA UN’ARNIA"
La nuova iniziativa di ADI Apicoltura che partirà a inizio settembre permetterà al consumatore di diventare protagonista attivo della salvaguardia dell’ambiente, con un’azione concreta: l’adozione di un’arnia.
Salvare una famiglia di api che conta più di 50.000 esemplari, sarà possibile da inizio settembre grazie all’iniziativa promossa da ADI Apicoltura, azienda familiare che da 150 anni si prende cura delle api e dell’ambiente.
La famiglia Iacovanelli di Tornareccio (CH), impegnata già da 20 anni nell’apicoltura biologica, ha deciso di condividere la sua passione per la sostenibilità dando la possibilità al consumatore di partecipare attivamente. L’adozione dell’arnia sarà possibile in tre formule: 6, 12 o 36 mesi. Oltre all’opportunità di seguire lo stato di salute delle proprie api con report costanti, il donatore riceverà dei vasetti di miele personalizzati, prodotti dall’arnia che adotta.
Le api sono le principali responsabili dell’impollinazione delle verdure e della frutta che mangiamo ogni giorno: senza di loro il mondo sarebbe meno bello, colorato e buono. Adottare un’arnia significa aiutare una famiglia di 50.000 api a sopravvivere alle dure condizioni climatiche di oggi, rendendosi i protagonisti attivi di un miglioramento ambientale. Sarà possibile partecipare all’iniziativa singolarmente o in gruppo, la quota minima per persona è 50 euro per 6 mesi (l’intera arnia si salva con 300 euro). Una bella iniziativa di sensibilizzazione che andrebbe diffusa nelle scuole, per avvicinare bambini e ragazzi a questo tema oggi più che mai importante.
Per maggiori informazioni consultate il sito https://adiapicoltura.it/adotta-la-tua-arnia/
Francesca Zanardi