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DAZI USA: EXPORT ITALIA + QUASI 1 MLD DI DOLLARI. FRANCIA -25%
Sono stati oltre 27 mila i commenti di sostegno alla revisione dei dazi aggiuntivi predisposti dall’amministrazione Trump sui prodotti europei negli Stati Uniti come effetto dell’indagine Airbus. Si tratta di un numero di interventi addirittura superiore a quelli riscontrati nella prima public consultation dello scorso gennaio. Per il presidente di Unione Italiana vini (Uiv), Ernesto Abbona: “Consideriamo positivo il forte segnale dato sin qui sia dalla filiera del vino e dal suo indotto statunitense, che dalle diplomazie interessate, in primis dall’Ambasciata italiana a Washington che ha operato ininterrottamente a stretto contatto con la nostra associazione.
Allo stesso modo, abbiamo apprezzato l’intensa azione di governo messa in campo per scongiurare il carosello dei dazi sul vino italiano. È stato fatto tutto quanto nelle nostre possibilità – ha concluso – e in ragione di ciò, pur nell’incertezza di scenari evidentemente influenzati da diversi fattori in gioco, è doveroso confidare in una soluzione positiva delle trattative e attendere la decisione prevista per il prossimo 12 agosto”.
Nella nota recentemente inviata al Governo, Uiv evidenziava come “La chiusura del mercato americano, di per sé già divenuto complesso a seguito della pandemia che ha duramente colpito alcuni Stati e una parte prevalente dell’horeca di quel Paese, rischierebbe di compromettere ulteriormente l’attività delle nostre imprese, e nessuna misura di sostegno al settore potrebbe mai compensare le gravissime perdite potenziali in caso di dazi aggiuntivi”.
A sostegno di questa tesi, anche gli ultimi dati elaborati dall’Osservatorio del vino Uiv: nel primo semestre gli ordini di vino italiano dagli Stati Uniti si confermano in terreno positivo sia a volume (+2,9%) che a valore (+1,8%) sul pari periodo 2019. Il Belpaese, con 980 milioni di dollari di vendite, si mantiene primo fornitore negli Usa e allunga il passo sui competitor, con la Francia che - secondo le dogane - a causa dei dazi aggiuntivi perde nei primi 6 mesi il 25,3% a valore (fermo a 791 milioni di dollari) e la Spagna il 12,3% (159 milioni di dollari).
Benny Lonardi
CODACONS: ALTRO CHE ATTENZIONE, L’ISOLA DEVE TORNARE AL DEMANIO PUBBLICO
VENDITA ISOLA GALLINARA: FRANCESCHINI GARANTISCE ATTENZIONE
VENDITA IN CONFLITTO CON LA PRESERVAZIONE DI VALORI AMBIENTALI E PAESAGGISTICI. ASSURDO CEDERE UN POLO ATTRATTIVO DEL GENERE A PRIVATI
Il Codacons interviene sulla vendita al magnate di Kiev Olexandr Boguslayev dell’Isola di Gallinara per 10 milioni di euro e con una diffida chiede oggi che le Autorità competenti intervengano tempestivamente per acquisire al patrimonio demaniale l’Isola Gallinara, evitando alla collettività una perdita ambientale e paesaggistica di dimensioni colossali.
Con la diffida indirizzata al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, al Ministero dell’ambiente e del territorio e del mare, alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona l’Associazione ha richiamato il particolare pregio naturalistico, paesaggistico e storico-culturale dell’isola.
Scrive il Codacons nella diffida, motivando le ragioni dell’intervento:
“L’attuale regime della proprietà del bene sembrerebbe porsi definitivamente in conflitto con la tutela del pubblico interesse alla preservazione dei valori ambientali e paesaggistici dell’isola, in quanto il trasferimento ad altro soggetto privato potrebbe non consentire alla collettività di fruire, nel rispetto dei vincoli esistenti per legge, delle bellezze naturalistiche e culturali dell’isola, oltreché non garantire la tutela del bene”.
L’Isola Gallinara, d’altra parte, costituisce da sempre “un polo attrattivo di interesse naturalistico, storico e culturale di altissimo valore”, oltre ad essere una delle isole che può essere raggiunta con maggiore facilità dai cittadini: è in questa ottica, quindi, che il Codacons ritiene opportuno, doveroso e necessario che le autorità citate adottino, ciascuna per la propria competenza, tutti gli atti necessari per favorire l’acquisizione dell’isola al patrimonio pubblico, compiendo tutte le attività istruttorie necessarie a esercitare il diritto di prelazione normativamente previsto.
Codacons
UN MARE DI CHAMPAGNE 2020
Alassio ospita domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020 la più importante manifestazione dedicata al mondo delle bollicine organizzata dal Consorzio Macramé. Oltre 120 etichette di 40 Maison francesi, eccellenze gastronomiche, una esclusiva cena di gala firmata da chef stellati, tre masterclass con i guru del mondo dello champagne, un nuovo cocktail dedicato alle bollicine
Alassio si prepara ad immergersi in “Un Mare di Champagne”. Domenica 20 e lunedì 21 settembre il Diana Grand Hotel di Alassio ospiterà l’ottava edizione del più importante evento indipendente dedicato al mondo delle bollicine.
Nato dal consorzio locale di ristoratori Macramé, “Un Mare di Champagne” ha
la finalità di comunicare il valore del prodotto delle maison francesi che saranno presenti alla due giorni ligure, creando nuove sinergie e facendo rete.
Sarà possibile degustare oltre 120 tra le migliori etichette di oltre 40 maison francesi, accompagnando il vino con pregiati prodotti della terra e del mare, in un luogo esclusivo, affacciato direttamente sulla splendida spiaggia di Alassio. Dalle masterclass con illustri nomi del mondo del wine, all’esclusiva cena di gala firmata da due famosi chef del panorama della ristorazione nazionale, dall’analisi sensoriale, in assoluta anteprima nazionale, del tartufo della Fiera del Tartufo di Alba alla presentazione di un cocktail, nato dalla creatività di Lucio D'Orsi bar manager del Dry Martini, fiore all’occhiello dell'Hotel Majestic Palace di Sorrento, nel novero delle sedi Dry Martini nel mondo, assieme a Barcellona, Madrid, Londra, Rio de Janeiro e San Louis Potosi, in Messico.
Nella due giorni alassina, nell’elegante contesto del Diana Grand Hotel, le prestigiose etichette d'oltralpe saranno protagoniste durante la Champagne Gala Night della domenica e nelle degustazioni e masterclass del lunedì. Quest'anno, i piatti della cena porteranno la firma di Giuseppe Di Iorio, chef del capitolino una Stella Michelin Aroma Restaurant, di Ivano Ricchebono, chef resident, una stella Michelin al The Cook di Genova. Special guest l'alassino Massimo Viglietti, executive chef di Taki Gourmet a Roma.
Protagoniste della cena glamour sotto alle stelle le raffinate esecuzioni dei due chef stellati e la dolce proposta del maestro e pastry chef Alessandro Dalmasso (AMPI). In seconda serata, prenderanno la scena i cocktail realizzati da Lucio D’Orsi, l'anima del Majestic Palace Hotel (la prenotazione è obbligatoria, per informazioni: +39 0182470149).
Lunedì 21 dalle 12.00 alle 20.00 sarà possibile accedere alle degustazioni degli champagne, guidate dai sommelier Fisar, e delle eccellenze gastronomiche nell’area food che ospiterà oltre 10 banchi di assaggio. Sono previste tre masterclass guidate dai guru nazionali dello champagne: Roberto Beneventano e Alberto Lupetti, considerati tra i maggiori conoscitori di champagne al mondo, e Leo Damiani, direttore commerciale e marketing Champagne Perrier-Jouët Italia (per partecipare alla giornata è necessario l’accredito online, per informazioni: +39 3664815006, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.unmaredichampagne.it).
Si parlerà, poi, dei migliori abbinamenti del tartufo con lo champagne, assieme ad Isabella Gianicolo, dell’Associazione per il Centro Nazionale Studi Tartufo, e Vincenzo Donatiello, considerato tra i migliori sommelier in Italia, manager e capo sommelier del ristorante, tre Stelle Michelin, Piazza Duomo ad Alba, guidato dallo chef Enrico Crippa. Il seminario di analisi sensoriale del tartufo è organizzato in collaborazione con la 90esima Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba.
«Siamo soddisfatti - spiega Barbara Porzio, rappresentate del Consorzio Macramé - nonostante il periodo critico dal punto di vista economico e storico, oltre 40 maison di champagne hanno confermato la loro presenza all’evento clou del settore a livello nazionale. È un forte segnale della fiducia e della stima delle aziende vinicole al Consorzio Macramé ma anche ad “Un Mare di Champagne”; racchiude in sé la forza e la voglia di fare sinergia e rete per avviare il rilancio del comparto vinicolo».
Entusiasta Angelo Galtieri, Vicesindaco della Città di Alassio e Assessore alle Politiche turistiche: «Sembra banale ringraziare il Consorzio Macramé per aver rimodulato un evento tanto caro alla Città di Alassio. Ma mai come quest'anno è doveroso il ringraziamento verso chi, come questo team di straordinari ristoratori, continua ad investire tempo e risorse per proporre eventi di straordinaria qualità e valore per il territorio. “Un Mare di Champagne” torna, la stessa formula consolidata, lo stesso appeal in una data differente, alla fine di settembre anziché all'inizio di un'estate complicata: è la prova che, nonostante tutto, questa città e i suoi protagonisti hanno saputo trovare la forza e la volontà di guardare avanti: è il grande cuore di Alassio che continua ad amare e a dar vita alle cose belle».
Pregiati champagne, una location incantevole ed elegante e la città splendida di Alassio: sono le principali caratteristiche che rendono l’evento glamour e affascinante, capace di convogliare appassionati nella bellissima località ligure, prestigiosa meta turistica. Oltre alle degustazioni ospitate al Diana Grand Hotel sarà possibile immergersi nell’atmosfera effervescente del centro cittadino, famoso per lo shopping e per i punti d’interesse turistico e degustare lo Champagne in molti locali del territorio.
Sarà possibile passeggiare lungo i vicoli che negli anni ’50 ospitarono, tra le tante personalità artistiche, anche lo scrittore premio Nobel Ernest Hemingway. Fu proprio il celebre giornalista e scrittore statunitense, assieme al pittore Mario Berrino, ad ideare una delle opere più celebri della città: il muretto di Alassio.
Un’opera che raccoglie le firme di personaggi affermati che sono passati e passano in città. Le prime tre piastrelle sottoscritte sono state poste quasi segretamente all’alba del 1953, ad oggi sono arrivati a contare quasi 1000 piastrelle firmate. “Un Mare di Champagne” è un magico viaggio alla scoperta dello champagne e di un territorio stupendo come quello di Alassio.
Micaela Scapin
CONSORZIO MONTASIO DOP, VALENTINO PIVETTA RICONFERMATO ALLA PRESIDENZA
Positivo il bilancio per il tipico formaggio a pasta dura prodotto in Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale che evidenzia un incremento delle vendite del + 8,41%
Valentino Pivetta è stato riconfermato al vertice del Consorzio di tutela del formaggio Montasio Dop per il prossimo triennio: lo ha deciso all’unanimità il Consiglio di Amministrazione riunitosi lo scorso 29 luglio a Codroipo. Riconfermato anche alla vicepresidenza Giovanni Pomella direttore generale di Parlamat - Latterie Friulane.
Il titolare della Latteria di Visinale, di Pasiano di Pordenone, può proseguire così, assieme alla sua squadra, nell’importante processo di rinnovamento avviato attraverso i progetti in corso e quelli futuri a servizio dei soci e dei consumatori.
Approvato anche il bilancio d’esercizio 2019 del Consorzio che il mese scorso ha riunito i soci in occasione della consueta assemblea annuale, alla quale era presente anche l’Assessore alle Risorse Agroalimentari del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier.
Il tipico formaggio a pasta dura prodotto in Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale ha registrato un incremento delle vendite del + 8,41%. Anche la produzione, la cui previsione iniziale era di 713.864 forme, a fine anno è arrivata a quota 838.568, segnando un + 17,47%.
“Grazie al lavoro svolto in questo periodo si evidenziano i primi importanti segnali sul piano dell’accreditamento e di costruzione del valore sul prodotto – dichiara Valentino Pivetta; abbiamo operato sulle caratteristiche di distintività che rendono il nostro formaggio unico e non omologato, guidati anche dalla consapevolezza che il consumatore al quale ci rivolgiamo è sempre più evoluto. Il nostro più importante obiettivo oggi – puntualizza il Presidente - rimane quello di dare sempre più valore al Montasio per trovare una collocazione del nostro formaggio sul mercato ad un prezzo sufficientemente remunerativo”.
Nell’arco dei prossimi anni il Consorzio proseguirà e intensificherà le attività di promozione negli spacci dei propri caseifici, nella distribuzione organizzata e nel settore horeca, senza tralasciare il supporto informativo alle vendite online.
“Attraverso la collaborazione e il rafforzamento del rapporto con le istituzioni (Regione, Ersa, Cluster AgroAlimentare, Agrifood, Università, Camere di Commercio, etc,) il Montasio è tornato ad avere un ruolo di riferimento nell’eccellenza casearia regionale – aggiunge il direttore del Consorzio, Renato Romanzin. Proprio con le istituzioni stiamo collaborando nel consolidamento dell’originale tipicità e dell’identità della Dop Montasio che noi, come Consorzio, stiamo attualmente custodendo con lo scopo di poter rispondere alle esigenze di sostenibilità, rispetto del benessere animale, tradizione, qualità percepita e innovazione, nella massima salvaguardia e presidio della sicurezza alimentare”.
Anche l’Assessore Zannier si è complimentato per l’attività svolta in questi anni da parte dell’Ente Consortile, puntualizzando come la Regione si sia fortemente impegnata sull’unica dop lattiero casearia del Friuli Venezia Giulia che ha una sua forte valenza e connotazione storica. Ha altresì ribadito che c’è tutto l’interesse a valorizzare una produzione agroalimentare che mantenga un carattere fondamentale di distintività e quindi di non omologazione. Una tutela delle produzioni che non può però prescindere dal garantire le filiere dalle quali provengono.
Intanto anche i dati relativi al primo semestre del 2020 offrono segnali incoraggianti confermando un trend in crescita che registra un incremento ulteriore delle vendite.
Scheda Montasio
Il Montasio è un formaggio alpino, prodotto esclusivamente con latte bovino. E’ un formaggio genuino e si fa’ come una volta. È garantito dall’Unione Europea con il sigillo della DOP - Denominazione d’Origine Protetta.
Il latte viene prodotto e trasformato in Montasio DOP solo nel Friuli (province di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste) e nel Veneto orientale (provincie di Belluno e Treviso, e in alcune aree delle province di Padova e Venezia).
Il latte fresco viene controllato sia alla stalla che nel caseificio. Indispensabile per la flora microbica che caratterizzerà il formaggio Montasio DOP.
Il Montasio DOP si può gustare fresco, dai 60 ai 120 giorni di stagionatura; semistagionato, da 120 giorni a 10 mesi di stagionatura; stagionato, fino a 18 mesi di stagionatura e stravecchio, con oltre 18 mesi di stagionatura.
E’ un formaggio ad alto valore nutritivo e con una composizione equilibrata: 32-36% di acqua, 32-34% di lipidi, 24-26% di proteine.
Il Montasio è semplicemente privo di lattosio. Nel formaggio Montasio il lattosio è presente con valori inferiori a 0,01 gr. per 100 gr di formaggio, oltre 10 volte in meno del limite previsto dalla normativa nazionale e comunitaria che pone tale limite a 0,1 gr. per 100 gr di formaggio.
Marzia Zanchin
TENUTA ALOIS LAGEDER A MAGRÈ SULLA STRADA DEL VINO IN ALTO ADIGE
Ecco i suggerimenti della Tenuta Alois Lageder, i cui vini sanno far emergere al meglio la varietà dell’Alto Adige.
Un’alimentazione sana con molte verdure è importantissima per mantenersi in forma e in salute. Sono finiti i tempi in cui le verdure erano considerate solo un contorno. "Esiste una varietà di deliziosi piatti di verdure. ll GRANDORTO - nostro orto in mezzo ai vigneti - è fonte d’ispirazione per i miei piatti", racconta Alessandro Miragoli lo chef del ristorante Paradeis con certificazione biologica collocato all’interno della
La cucina vegetariana combina in modo raffinato diversi tipi di verdure. Ma a un certo punto sorge la domanda: quale vino può essere abbinato? Soprattutto con le verdure crude, scegliere il vino giusto è una piccola sfida. Ecco allora qualche suggerimento! La barbabietola, detta anche rapa rossa, è ricca di vitamine, ferro e antiossidanti; il suo sapore terroso ma dolce - mangiata cruda come carpaccio - si armonizza con il Lagrein Rosé di Alois Lageder, dal profumo aromatico e fruttato, in bocca è mediamente corposo, morbido e fresco, più intenso di un normale rosé. Se con la barbabietola cuciniamo un risotto magari con pecorino, gli aromi diventano più complessi e quindi è necessario optare per vini acidi, che puliscano il palato come il Mimuèt Pinot Noir della Tenuta che con la sua splendida freschezza e acidità crea un perfetto equilibrio tra la dolcezza della barbabietola e il riso.
Il pomodoro è invece la verdura acida per eccellenza e perciò più difficile da abbinare; se il pomodoro fa compagnia ad altre verdure e viene preparato come piatto alla griglia insieme a melanzane, zucchine e cipollotti, un Alois Lageder Pinot Grigio è un ottimo accompagnamento, grazie alla sua bassa acidità. Mentre verdure verdi come le bietole con delicati aromi vegetali richiedono vini leggeri e non aromatici, come Il Pinot Bianco: la giusta dose di freschezza è l’asso nella manica come abbinamento vegetale che va a compensare per esempio la cremosità nel caso del flan di bietole.
In generale le verdure hanno una grande affinità con il vino bianco ma in alcuni casi scegliere un vino rosso risulta l’abbinamento migliore. Naturalmente la scelta dipende dalla preparazione. Un Lageder Vernatsch - Schiava (vitigno autoctono dell’Alto Adige da cui si ricava un vino che si distingue per freschezza, leggerezza e morbidezza tannica) raffreddato e poco acido si sposa molto bene con la melanzana arrostita. La melanzana grigliata con i suoi aromi invece, si abbina a vini poco tannici e lineari come la cuvée rossa Al Passo Del Leone (Merlot, Schiava, Petit Verdot, Cabernet). Ad ogni verdura il suo vino! Les jeux sont faits !