Home
TENUTA PRIMA PIETRA CELEBRA LA DONNA CON UN’ORIGINALE WINE EXPERIENCE
Un viaggio sorprendente alla scoperta dei Super Tuscan
Riparbella, marzo 2020. In occasione della “Festa della Donna”, Tenuta Prima Pietra, la prima proprietà vitivinicola acquistata da Massimo e Chiara Ferragamo nel 2002, e situata a Riparbella, sulla costa toscana, propone un’esclusiva “Wine Experience”.
Immersa fra le dolci colline toscane con vista mozzafiato sul Mar Tirreno, Tenuta Prima Pietra omaggia la donna con un’originale esperienza all’insegna del relax, del vino e del buon cibo da vivere in compagnia.
“Wine Experience” a Tenuta Prima Pietra
Una visita guidata da esperti sommelier alla scoperta dei segreti della produzione dei Super Tuscan.
Esperti sommelier guideranno gli ospiti alla scoperta delle note e dei profumi dei vini che caratterizzano il territorio. Un itinerario che parte dalla costa toscana, dove i Super Tuscan fanno da padroni, e che termina nella più storica Montalcino, in cui il protagonista indiscusso è il Sangiovese Grosso.
Un percorso creato per far conoscere l’intero processo produttivo “dalla vite al vino”, che comincia dalla vigna, passando per la sala invecchiamento, per concludersi con una degustazione guidata di sei vini, tra cui il prestigioso Brunello di Montalcino di Castiglion del Bosco, tenuta anch’essa di proprietà di Massimo e di Chiara Ferragamo, e del Super Tuscan Prima Pietra. Come vuole la tradizione del luogo, il wine tasting sarà accompagnato da una selezione di formaggi toscani, pane fresco, olio extra vergine di oliva e miele di nostra produzione.
TENUTA PRIMA PIETRA
Situata a Riparbella, sulla costa toscana, la tenuta rappresenta la “prima pietra” nel mondo del vino di Massimo Ferragamo, che la acquistò nel 2002 con l’ambizioso progetto di crearvi il “suo” personale taglio bordolese. La proprietà si estende su una collina che domina il mar Tirreno e ricopre 200 magnifici ettari, di cui 11 dedicati alla vigna ed i restanti ricoperti da bosco.
Prima Pietra si caratterizza per l’altezza del proprio vigneto, 450 m s.l.m., il più alto della costa Toscana, e per il terreno, ricco di scheletro, argille ferrose e Gabbro. La tenuta presenta un unico corpo vigna con esposizione sud/sud-ovest, vitato a Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot. Le costanti brezze provenienti dal mare garantiscono importanti escursioni termiche, determinanti per i profumi e per una maturazione graduale; garanzia di assoluto equilibrio del vino. Le viti vengono allevate a Guyot, le concimazioni sono organiche, con sovescio e utilizzo di compost autoprodotto. Le lavorazioni del terreno sono manuali, così come le potature e la raccolta delle uve. Alla guida della cantina c’è Cecilia Leoneschi, enologa dalla grande personalità e pochi compromessi.
I vini prodotti sono: Prima Pietra, 47% Merlot, 30% Cabernet Sauvignon, 13% Cabernet Franc, 10% Petit Verdot (la produzione media annua è di circa 40.000 bottiglie) e Permassimo, 78% Cabernet Sauvignon, 15% Cabernet Franc e 7% Merlot - (la produzione media annua è di circa 2.600 bottiglie)
www.tenutaprimapietra.com
Tenuta Prima Pietra
Gemma Grieco Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Ph: +39 0577 19 13 238
Follow Tenuta Prima Pietra
@tenutaprimapietra
Costanza Giustiniani
GIOACCHINO ROSSINI e…
di Alessandra Pocaterra
“Per mangiare un tacchino, dobbiamo essere in due: io e il tacchino”
Rossini eclettico e poliedrico operista, capace di passare da un soggetto drammatico ad uno brillante con una velocità di pensiero quasi paragonabile a quella di Mozart. Rossini non era “unicamente” operista, compositore e cantante era anche un’ottima forchetta Pesarese di nascita visse in città dalla lunga e radicata tradizione culinaria come Ferrara, Bologna e Parigi.
A 38 anni quando, a seguito di una malattia si ritirò in campagna, si dedicò non soltanto alla sua musica ma soprattutto alla sua passione per la gastronomia. Gli piaceva sperimentare abbinamenti insoliti come lo champagne sulla carne, il madeira sui salumi, i tartufi con fois gras e altri ancora. Accostamenti e abbinamenti che sperimentava anche durante le numerose cene con gli amici e fu proprio, durante una di queste cene che conobbe lo chef Antoine Careme uno dei più grandi e intelligenti cuochi della storia (fu lui il creatore della “haute cuisine”).
La lunga amicizia con lo chef lo portò a studiare e impegnarsi ancora di più in cucina ed ecco che nacque la sua famosa colazione a base di uova alla coque con un calice di bordeaux; i maccheroni alla Rossini le vongole ai tartufi e tante altre succulente e famose ricette .
Per Vostra delizia ne trascrivo due tra le più famose
I Maccheroni alla Rossini
200 g di maccheroni; 100 g di burro; 100 g di parmigiano grattugiato; 50 g. di formagggio tipo gruviera grattugiato; 1 e 1/2 l. di brodo; 10 g di funghi secchi; 2 tartufi tritati; 100 g di prosciutto magro tritato; 1 pizzico di quattro spezie miste ; 1 mazzetto di sapori; 1 pomodoro; 2 dl di panna; 2 bicchieri di champagne o metodo classico italiano, un po' di arancia amara, pangrattato.
Fate la salsa con 50 g di burro; 50 g di parmigiano grattugiato; 1/4di litro di brodo; 10 g di funghi secchi; 2 tartufi tritati; 100 g di prosciutto magro tritato; 1 pizzico di spezie; i sapori; 1 pomodoro; 200 g. di panna; 2 bicchieri di vino , lasciate cuocere a fuoco lento per un'ora circa.
Lessate i maccheroni in un brodo in piena ebollizione, passato a filtrato, dopo aver aggiunto un cucchiaio di panna e un pizzico di arancia amara. Scolate bene.
In un tegame imburrato versate uno strato di salsa, poi uno di maccheroni, uno strato di parmigiano e di gruviera grattugiati qualche piccola noce di burro; proseguite a strati; ricoprite il tutto con un po' di pangrattato e di burro, e poi fate gratinare in forno.
Turnedos Rossini
150 grammi filetto di manzo; 4 fette fois gras di fegato; 1 bicchiere vino rosso Madera; 20 grammi di tartufo nero; 60 grammi burro; sale q.b.
Legate singolarmente i filetti con lo spago in modo che mantengano la forma durante la cottura .In una padella fate sciogliere il burro e rosolate il foie gras, quindi mettetelo da parte al caldo. Nella stessa padella fate cuocere i filetti a fuoco vivo per circa 2 minuti per lato. Versate il vino nella padella e deglassate (fate rapprendere) il fondo di cottura. Versate la salsa ottenuta sul fondo di ogni piatto e appoggiate sopra il filetto al sangue, il foie gras e le scaglie di tartufo nero.
Ma Rossini era anche un grande intenditore di vini e in suo onore la Cantina Pisaurum (una cantina cooperativa di viticultori nata nel 1969), nel 2018 ha creato 4 vini per rendergli omaggio eccoli:
DON BASILIO
Colli Pesaresi Doc Parco Naturale Monte San Bartolo Sangiovese
Vaniglia e pepe nero i primi profumi che saltano al naso in questo vino morbido ed equilibrato.
DON BARTOLO Colli Pesaresi Doc Parco Naturale San Bartolo Cabernet Sauvignon 16 gradi ! Frutti rossi maturi e note vegetali.
Questi due vini per la loro sapidità e per la spiccata tannicità sono perfetti in abbinamento con i piatti di cui sopra.
I due vini sono ispirati al Barbiere di Siviglia
IL CIGNO ..
Bianchello del Metauro Doc: un vino fresco e leggero ottimo per un aperitivo veloce e informale.
(Il Cigno era il soprannome di Rossini)
FALLIERO
Colli Pesaresi Doc Bianco da uve trebbiano toscano detto in loco “albanella”
Un vino anche questo fresco e sapido che si sposa bene con crostacei e molluschi.
(Falliero era il generale di Venezia, personaggio romantico dell’opera di Rossini “Bianca e Falliero”)
Un grande piacere di gola e di naso, un connubio perfetto tra piatti tutt’altro che banali e vini interessanti e poco conosciuti.
Se volete contattare l’Azienda ecco i riferimenti :
CANTINE PISAURUM – Via Nazionale, 135
61022 Vallefoglia PU Tel. 0721 497309
RISPOSTA DEL CONSORZIO DEL PARMIGIANO REGGIANO AL BLOCCO EXPORT DELLA GRECIA
Grecia blocca export di formaggi Dop provenienti dall'Italia - il commento del Consorzio Parmigiano Reggiano
Di seguito, un breve commento del presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli:
“L’Italia ha i sistemi di controllo tra i migliori al mondo. I prodotti dell’agroalimentare italiano, come il Parmigiano Reggiano, sono il fiore all’occhiello del Made in Italy: presentano una completa tracciabilità e sono un modello di sicurezza alimentare. La richiesta di avere certificati sulla salubrità dei nostri prodotti è assurda. È chiaro a tutti che il coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde attraverso il contatto stretto con una persona malata, nulla ha a che fare con gli alimenti. Chiediamo pertanto al Governo italiano di intervenire tempestivamente e di fare sentire la propria voce all’Unione Europea per bloccare queste pratiche sleali che sono vietate dalla normativa comunitaria. L’Europa deve condannare e multare queste forme di concorrenza sleale che non hanno senso e che producono danni importanti all’economia del nostro paese”.
Fabrizio Raimondi
LA GEORGIA CHIAMA FEM
I ministri della regione “culla” dell’enologia chiedono supporto e collaborazione all’ente San Michele
Vite e vino, la Georgia chiama FEM per rilanciare formazione e consulenza
Da dx Del Grosso Destreri, la Vice Ministro Educazione e Loriatti
La Georgia, regione di origine della viticoltura e della enologia dove è stata scoperta la cantina più antica del mondo con 8000 anni di storia, ha chiesto alla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige un supporto tecnico-scientifico per rilanciare l’attività formativa e di trasferimento tecnologico nel settore viti-enologico. La richiesta è arrivata direttamente alla Direzione generale dai Ministeri dell’ambiente e dell’agricoltura, e dell’Educazione.
Cantina georgiana
Recentemente il direttore generale, Mario Del Grosso Destreri, e il dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Claudio Ioriatti, si sono recati a Tiblisi per conoscere più a fondo la richiesta di consulenza. Si sono intrecciate visite istituzionali, meeting e momenti di approfondimento con il ministro dell'ambiente e dell’agricoltura, Levan Davitashvili, la vice-ministro dell’istruzione (Educazione, Scienze, Cultura e Sport) Tamar Kitiashvili, le tappe al centro di ricerca in agricoltura, all’università del vino e al centro di formazione professionale, incontri con i produttori di vino.
Kwevri
La terra famosa per i kwevri, vasi di terracotta interrati per la fermentazione e conservazione del vino, pur contando su un’università di viticoltura e una buona scuola di formazione professionale, ha chiesto espressamente una collaborazione per attivare un percorso di studio sull’impronta del corso per enotecnici di San Michele, che già ha avuto modo di farsi apprezzare in molte regioni del mondo. Ma c’è anche la volontà di costruire un progetto di sviluppo complessivo che migliori il servizio di consulenza ai piccoli produttori di vino. Per questo la richiesta prevede il coinvolgimento del Centro Trasferimento Tecnologico. Intanto nel campus di San Michele si sta valutando come rispondere alla richiesta di collaborazione in modo che ci sia un reciproco interesse nell'ambito della ricerca e nel supporto allo sviluppo del settore vitivinicolo.
Silvia Ceschini
50 RISTORATORI MILANESI NO ALLA PAURA DEL CORONAVIRUS
Non dobbiamo farci frenare dalla paura: la risposta di oltre 50 ristoratori a Milano al Coronavirus
“Siamo regolarmente aperti, vi aspettiamo. Le istituzioni sono con noi, non dobbiamo farci frenare dalla paura” così dichiara Salvatore Maresca, imprenditore e owner dei due ristoranti Muu Muzzarella a Milano, in via Raffaello Sanzio 24 e viale Premuda 46. “Abbiamo attivato delle produce sanitarie ancora più stringenti per i dipendenti e per le pulizie, stiamo attenti a disinfettare ogni tavolo, prima e dopo il consumo”.
La ristorazione milanese è unita per supportare la città: un gruppo rappresentativo di oltre 50 imprenditori della ristorazione milanese si è incontrato ieri ed associato, sotto il nome “Unione dei Brand della Ristorazione Italiana”, per dare un segnale di presenza e supporto alla città e alle istituzioni. L’associazione delle aziende, di carattere temporaneo, rappresenta ad oggi circa 1000 attività della ristorazione per un totale di circa 10.000 lavoratori sul territorio. “Esprimiamo il nostro senso comune decidendo di tenere aperti i nostri locali, aderendo all’invito del nostro Sindaco Beppe Sala che richiama Milano al buon senso e invita a scongiurare atteggiamenti che possano generare eccessivo allarme, tra cui l’immagine di una città “spenta” in tutti i sensi, senza che ve ne sia l’effettiva necessità. Con i nostri colleghi abbiamo stabilito di devolvere un sostegno economico alle forze volontarie in campo, rappresentate da Associazioni riconosciute, che stiamo definendo in queste ore perché Milano è una città viva… e una città viva è una città che reagisce” dichiarano gli imprenditori
Aderiscono all’iniziativa: 1. Antica Focacceria San Francesco 2. Basara 3. Bhangrabar 4. Bomaki 5. Bowls and More 6. Briscola – Pizza Society 7. Bun – The Abnormal Burger 8. Caffè Napoli 9. Chinesebox 10. Cioccolatitaliani 11. Cocciuto 12. Deseo 13. East River American Pub Unione dei Branddella Ristorazione Italiana 14. El Carnicero 15. El Porteño 16. Flower Burger 17. Foorban 18. Ghe Sem 19. Glovo 20. God Save the Food 21. Ham Holy Burger 22. Hamerica’s 23. I love poke 24. Il Mannarino 25. Iyo 26. Jazz Café 27. Kalamaro 28. L’Ov Milano 29. La Birreria Italiana 30. La Cantina del Giannone 31. La Filetteria Italiana 32. La Mantia 33. La Piadineria 34. La Risotteria Italiana 35. La Tartina 36. Lievità 37. Living 38. Long Island Navigli 39. Macha 40. Manhattan 41. Milano Restaurant Group 42. Muu muuzzarella 43. Nima Sushi 44. Nuda e Cruda 45. Osteria Brunello 46. Panini Durini 47. Panino Giusto 48. Pescaria 49. Pie – Pizzeria Italiana Espressa 50. Pills Pub 51. Pisco 52. Pizzium 53. Poke House 54. Pokeria by Nima 55. Poku by Bomaki 56. Refeel 57. Riccione 58. Riccione Bistrot 59. Rossopomodoro 60. Sapori Solari 61. Signorvino 62. Spiller 63. Spontini 64. SwissCorner 65. T’Amo Burger Unione dei Brand della Ristorazione Italiana 66. T’Amo Pasta 67. Taverna Visconti 68. That’s Vapore 69. This is not a Sushi Bar 70. Twin’s Café
Camilla Rocca