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IL RISTORANTE DA O VITTORIO DI RECCO FESTEGGIA SALVATORE MARCHESE
Al centro Salvatore Marchese fra Gianni e Vittorio Bisso
Venerdì 28 febbraio a Recco dal ristorante Da O Vittorio andrà in scena una serata speciale, riservata agli operatori di settore, dedicata a Salvatore Marchese, giornalista, gastronomo e scrittore di Castelnuovo Magra.
Attraverso la ricostruzione della sua lunga carriera si ricorderanno i 30 anni della pubblicazione del suo libro “La cucina ligure di Levante”, Edito da Muzzio Editore, che proprio a Recco si aggiudicò nel 1991 il Premio Pennagolosa dedicato ai libri di gastronomia regionale. L’evento, inserito nelle famose Serate Gastronomiche recchesi, organizzato da Dimensione Riviera di Lucio Bernini e il Consorzio Recco Gastronomica con una giuria molto importante presieduta dal compianto Vincenzo Bonassisi, dopo un’attenta selezione, assegnò al libro di Marchese il prestigioso premio che contribuì al suo successo.
Iscritto da ben 45 anni all’Ordine dei giornalisti, collaboratore della Guida dei ristoranti dell’Espresso e di numerose testate giornalistiche specializzate, una fra tutte ricordiamo il periodico Barolo&Co dove da lungo tempo cura la rubrica “Fornelli d’Italia”, Marchese ha scritto poi molti altri libri, tutti dedicati alla cucina tradizionale sempre accompagnata da attenti approfondimenti culturali e storici dei territori.
La serata, voluta da Gianni e Vittorio Bisso del ristorante Da O Vittorio, chiamerà a Recco personaggi famosi nel panorama enogastronomico italiano che nel ricordare curiosità ed aneddoti della sua lunga carriera, renderanno omaggio a questo “guru” dell’arte culinaria ed enologica, che con Recco ha sempre avuto un rapporto speciale apprezzandone il grande sforzo compiuto ogni giorno dalla sua ristorazione per conservare il patrimonio gastronomico ligure.
Il Sindaco di Recco Carlo Gandolfo consegnerà a Salvatore Marchese una targa a ringraziamento dell’attenzione che sempre ha dedicato nei suoi scritti a Recco quale Capitale gastronomica della Liguria.
Daniela Bernini
Dimensione Riviera Promozioni
Recco (GE) via XXV Aprile 14
Tel.: 0185730748 - 3357274514
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Ristorante Da O Vittrio
IDENTITA' GOLOSE 2020 IL 3-5 LUGLIO
Senso di responsabilità: il tema del congresso è la ragione del suo rinvio
Identità Golose 2020 posticipato a Luglio - da venerdì 3 a domenica 5 - causa allarme Coronavirus. Parlano Paolo Marchi e Claudio Ceroni
Ci siamo presi qualche ora in più, a fronte delle innumerevoli domande circa lo slittamento di Identità Golose 2020, per potervi confermare le nuove date dell'evento, fissate a tempo record d'intesa con Fiera Milano Congressi, che gestisce il MiCo, nostra “casa" ormai da molti anni.
Identità Golose 2020 slitterà di alcuni mesi, a causa dei noti problemi.
Le nuove date, ormai confermate, sono venerdì 3-domenica 5 luglio. Qualche comprensibile difficoltà organizzativa per noi, a fronte del cambiamento in corsa; ma un'opportunità che s'aggiunge - imprevista - per avere un congresso diverso, stimolante. "Fuori stagione" ma non fuori dal filone che ci siamo dati.
Il tema scelto per la sedicesima edizione di Identità Golose, il senso di responsabilità, ha ispirato in tutti noi la volontà di reagire e trovare immediatamente una risposta certa a una decisione inevitabile e necessaria.
L’impianto generale del congresso rimarrà intatto mentre il tempo a disposizione rappresenta fin da ora l’opportunità per costruire un evento, se possibile, ancor più denso di contenuti e significato.
Ringraziamo relatori, espositori, professionisti della comunicazione e tutti coloro che hanno immediatamente espresso solidarietà e trasmesso tutta l’energia necessaria per ripartire e per salvaguardare il lavoro, l’impegno e la fiducia costruiti insieme.
Paolo Marchi e Claudio Ceroni
Spiega Paolo Marchi: «Penso che il rinvio di quattro mesi fosse in un certo senso scritto già nel tema della 16ª edizione di Identità Golose: il senso di responsabilità. Non ha senso alcuno anteporre qualche piccolo spazio personale alle necessità di salute, chiarezza, energie per ribaltare la situazione che sta devastando il Nord Italia. I nostri pensieri e le nostre azioni sono ora interamente rivolte a trovare il modo di trovare un punto dal quale risalire la china. Oltre 15 anni di impegno ci hanno insegnato che la realtà va capita e mai forzata. Se siamo arrivati a essere un punto di riferimento per tanti è perché non abbiamo mai seguito le effimere mode di un momento o compiaciuto questa o quella situazione. Sbagliando a volte, ma sempre camminando a testa alta, grazie anche a una eccezionale squadra di lavoro».
Aggiunge Claudio Ceroni: «Il nostro senso di responsabilità non va inteso solo nei confronti di una situazione che ci auguriamo possa essere presto ridimensionata, ma nel senso del rispetto del lavoro svolto fino a qui da tante persone. E della disponibilità che abbiamo già ricevuto da parte dei tanti futuri protagonisti della kermesse. Abbiamo preso questa decisione perche sentiamo di dover garantire come sempre, e più di sempre, un risultato unico, se possibile indimenticabile, sia per chi ne sarà protagonista, sia per chi vi parteciperà come spettatore. Perciò abbiamo preferito lo spostamento in una data non scontata, i primi di luglio, ma che sarà approcciata nelle prossime settimane - in un filo di continuità - da tutta una serie di attività che organizzeremo, e che faranno da ponte tra questi giorni complicati e l'appuntamento estivo».
ARRIVEDERCI A LUGLIO !
Elisa Zanotti
PRIMITIVO DI MANDURIA DOC: 23 MILIONI DI BOTTIGLIE
Aumentano le bottiglie di Primitivo di Manduria
I numeri 2019: 140 milioni di euro, 17 milioni di litri, 23 milioni di bottiglie (+ 12% del 2018). Sono 144 le aziende imbottigliatrici
È un giro d’affari “vinicolo” di 140 milioni di euro quello del Primitivo di Manduria che, nell’anno 2019, ha visto imbottigliare quasi 17 milioni di litri per circa 23 milioni di bottiglie.
Un aumento circa il 12% in più del 2018 che conferma ancora una volta il primato della grande doc nei maggiori mercati del mondo.
Il 70% della produzione infatti è destinata all’estero. In particolare il Dop rappresenta il 91.80% dell’intero imbottigliato, il Riserva l’7,65% ed il dolce naturale Docg lo 0.55%.
Il numero di aziende imbottigliatrici di etichette Primitivo di Manduria è a quota 144.
“Questa crescita – afferma Mauro di Maggio, Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – è la dimostrazione che le nostre cantine puntano sulla nostra doc e che la passione dei consumatori non accenna a diminuire. Noi come Consorzio di Tutela stiamo puntando sempre più ad un sistema di denominazione che garantisce più qualità e più controlli sia in Italia sia all'estero. Queste attività sostengono il territorio ma soprattutto sono a fianco dei produttori che credono nel nostro brand”.
"Altra mission - conclude di Maggio - è valorizzare l’identità vitivinicola territoriale, coinvolgimento l’intera filiera e comunicando il Primitivo di Manduria come sinonimo di vino di eccellenza”.
Daniela Fabietti
Vini ad Arte XV Edizione
Vini ad Arte 2020: un rinnovato successo per il più importante evento della Romagna del vino
L’evento organizzato dal Consorzio Vini di Romagna, ospitato nella XV^ edizione a Casa Spadoni, si conferma con numeri importanti per aziende partecipanti e pubblico in crescita
Vini ad Arte, con la sua Anteprima, chiude l’edizione 2020 con numeri in crescita, facendo registrare rispetto allo scorso anno + 20% di visitatori a Casa Spadoni, il nuovo spazio che ha ospitato la quindicesima edizione.
Un successo frutto del grande lavoro, in termini di ricerca della qualità, dei produttori vinicoli romagnoli e del Consorzio Vini di Romagna, che costantemente supporta i soci e i produttori del territorio nella tutela e nella valorizzazione delle denominazioni romagnole.
Oltre 1400 bottiglie stappate, più di 350 visitatori all’evento e 56 aziende partecipanti. Il bilancio è dunque positivo su tutta la linea commenta Giordano Zinzani, presidente del Consorzio Vini di Romagna, che ha dichiarato: «Ogni anno Vini ad Arte cresce nei numeri e nella qualità dei vini presentati. Il forte interesse di giornalisti provenienti da tutto il mondo - 14 i paesi quest’anno, dagli Stati Uniti alla Norvegia e Danimarca, alla Russia ed Estonia, alla Svezia, a Paesi Bassi e Germania, al Canada, a Giappone, Cina e Repubblica Ceca, non è un caso: il lavoro degli ultimi anni ha puntato a coinvolgere sempre più attivamente la stampa tecnica di settore.
Sicuramente c’è molta attenzione verso il nostro Sangiovese, sta crescendo notevolmente anche l’Albana. Molta la soddisfazione da parte dei produttori. Nel 2019 l’imbottigliamento e la messa in commercio del Sangiovese sono aumentati quasi del 30% rispetto all’anno precedente, segno che cresce l’interesse e la domanda dei mercati verso i nostri vini».
E conclude: «Non posso che sottolineare questo positivo miglioramento a livello di partecipazione e di organizzazione generale in un’edizione che ha visto un cambio di location che ha funzionato nei vari adattamenti spazio-temporali, trovando il consenso dei visitatori.
Un successo arrivato grazie soprattutto alla qualità dei vini che continua ad aumentare in modo costante e sensibile. Un plauso a tutti i soggetti attivi nell’organizzazione e ai produttori che ci hanno creduto. Sono loro la chiave
di volta nella costruzione della reputazione della Romagna del vino e con loro punteremo sempre di più a comunicare un territorio unito, collaborativo e dinamico, che produce qualità».
I lavori si sono aperti domenica mattina, nella suggestiva ex – seteria sede di Casa Spadoni, con il seminario introduttivo “Romagna Sangiovese: i mutamenti climatici e i marker dei territori” in cui attraverso interventi e contenuti video dedicati alle singole sottozone i produttori hanno presentato gli elementi caratterizzanti i territori, sottolineandone la nota dominante nei vini dell’annata 2017 con uno sguardo critico attento all’incidenza sempre più importante e presente dei mutamenti climatici.
Grande partecipazione anche per l’Anteprima del Romagna Sangiovese - di scena la Riserva 2017 - che quest’anno ha contato ben 40 giornalisti della stampa di settore nazionale ed internazionale che si sono dedicati alla degustazione tecnica di circa 130 vini.
Ricco anche il palinsesto di eventi collaterali che hanno contribuito ad arricchire il calendario di Vini ad Arte, tra cui la finale del Master del Sangiovese, vinta dal fiorentino Davide D’Alterio, 32enne sommelier a servizio presso l’Enoteca Pinchiorri, e il laboratorio esperienziale a tema La Zolla, l’arte nella terra, l’arte della terra, tenutosi nel pomeriggio di domenica presso il Museo Carlo Zauli. Un momento diverso dal solito, dedicato alla stampa di settore, dove poter avere un contatto materico, diretto con la terra. Quella terra che in Romagna è alla base dell’identità culturale ed enogastronomica e dalle cui zolle nascono frutti esportati in tutto il mondo ed uve che da secoli contraddistinguono questo vivace ed ospitale territorio.
La giornata di domenica si è conclusa con la cena istituzionale Ode al Sangiovese, presso Casa Spadoni ad opera dei tre chef stellati Massimiliano Mascia, Marco Cavallucci e Vincenzo Cammerucci, piatti gourmet realizzati a sei mani, in abbinamento ai grandi vini di Romagna di oltre 50 cantine.
Le aziende partecipanti a Vini ad Arte 2020, in ordine alfabetico: Ballardini Riccardo, Bissoni Raffaella, Bolé, Branchini, Bulzaga, Calonga, Cantina Casadio, Cantina Forlì Predappio, Cantina Tozzi, Casadei, Caviro, Celli, Condè, Drei Donà, Enio Ottaviani, Fattoria del Monticino Rosso, Fattoria Nicolucci, Fattoria Paradiso, Fattoria
Zerbina, Ferrucci, Fiorentini Vini, Fratta Minore, Galassi Maria, Gallegati, Giovanna Madonia, La Casetta, La Collina del tesoro, La Franzona, La Pandolfa - Noelia Ricci, La Grotta, Merlotta, Piccolo Brunelli, Podere La Berta, Podere Vecciano, Poderi dal Nespoli, Poderi delle Rocche, Poderi Morini, Poggio della Dogana - Ottoviti, Quadalti Davide e Marco, San Valentino, Spalletti Colonna di Paliano, Stefano Berti, Tenuta Casali, Tenuta de’ Stefenelli, Tenuta Il Plino, Tenuta La Viola, Tenuta Masselina, Tenuta Palazzona di Maggio, Tenuta Saiano, Tenuta Uccellina, Torre San Martino, Trerè, Tre Monti, Villa Bagnolo, Villa Papiano, Villa Venti.
Vini ad Arte 2020 è realizzato con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna e Comune di Faenza. L’organizzazione è del Consorzio Vini di Romagna, con la collaborazione del Convito di Romagna.
SERATE GASTRONOMICHE RECCHESI 2020
Rimandate a data da definirsi le prime due serate gastronomiche dedicate alle più famose “Cucine di strada d’Italia”
SERATE GASTRONOMICHE RECCHESI 2020
in ricordo di Gianni Carbone, storico ristoratore recchese.
Grandi protagonisti le Cucine di strada più note d’Italia e piatti famosi delle Cucine del mondo
Viaggi a tavola di cultura gastronomica
Con il patrocinio di
Regione Liguria e Comune di Recco
Camera di Commercio di Genova, FIPE Liguria, Confcommercio Genova e FEPAG Genova
E la collaborazione Ascom delegazione di Recco, CIV Recco e Pro Loco Recco
Causa motivi noti, nel rispetto delle ordinanze generali emanate dalle Istituzioni,il Consorzio Recco gastronomica ha deciso di rimandare, a data da definire, le prime due serate dedicate alle Cucine di strada d’Italia
Domenica 1° marzo Ristorante Vitturin 1860 dalle Marche con le Olive Ascolane DOP ripiene
Mercoledì 4 marzo La Baracchetta di Biagio e la Piada dalla Romagna
Rimangono per ora ferme le successive:
Martedì 10 marzo Da O Vittorio La Sicilia con l’Antica Focacceria di Palermo
Giovedì 12 marzo la Storica Focacceria Manuelina dalla Calabria la N’duja di Spilinga
Giovedì 19 Ristorante Da Lino il Mac’d Bra dal Piemonte con la famosa salsiccia di Bra
Venerdì 20 Ristorante Alfredo e Il taco della Val di Fassa, ai piedi delle Dolomiti.
Le Serate gastronomiche recchesi, le più famose d’Italia, chiamate familiarmente “le serate”, hanno una storia lunga oltre quarant’anni, da quando nel 1976 i ristoratori recchesi riunitisi in gruppo, ad oggi sempre quelli, e precursori di un successo ripreso poi da tutta Italia, vararono per la prima volta le Serate gastronomiche. Le Serate recchesi 2020 continuano la scia iniziata lo scorso anno con due temi che faranno dei menù una vera esperienza gastronomica prima tra sapori perduti e prodotti riscoperti in un viaggio lungo l’Italia ed i suoi prodotti più tipici incontrando quegli uomini che ne hanno conservato e ne tramandano l’origine e la continuità e poi nel mondo scoprendo il fascino dei piatti più famosi delle cucina internazionale.
Omaggi eccezionali per le Serate 2020
Il bellissimo CALICE DA VINO timbrato “Serate gastronomiche recchesi” con impresso il bozzetto emblema della prima edizione 1976, per brindare anche a casa nel nome delle Serate gastronomiche recchesi. MAXI CARD Special Gift. In collaborazione con ASCOM delegazione di Recco, sconti speciali nelle attività commerciali associate al CIV Recco on Line.
Ufficio stampa e segreteria organizzativa
Dimensione Riviera Pr.- Recco (Ge) - Daniela Bernini cell 335 72 74 514