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DANIELE PALAVISINI DELLA DELEGAZIONE DI FIRENZE VINCE IL MASTER DEL CHIANTI CLASSICO 2020
Sul podio anche André Senoner della delegazione AIS di Val Gardena, secondo classificato e i due toscani Simone Vergamini con Luca Marchiani terzi a pari merito
Il titolo resta in Toscana: Daniele Palavisini, sommelier della delegazione AIS di Firenze è il vincitore della seconda edizione del Master del Chianti Classico, il concorso dedicato alla denominazione organizzato da AIS Toscana in collaborazione con il Consorzio Vino Chianti Classico e con l’Associazione Italiana Sommelier. L’elezione è avvenuta ieri pomeriggio alla Stazione Leopolda di Firenze, in occasione dell’Anteprima della Chianti Classico Collection, al termine di una sfida che ha determinato la classifica dove alla piazza d’onore si è classificato André Senoner della delegazione AIS di Val Gardena, seguito da una squadra tutta toscana con Simone Vergamini della delegazione di Lucca e Luca Marchiani della delegazione di Firenze, terzi a pari merito.
“Anche quest’anno tre finalisti toscani – ha commentato il Presidente di AIS Toscana Cristiano Cini – e per la nostra regione è un rinnovato motivo di orgoglio, in quanto si evidenzia ancora una volta il livello di preparazione che viene conferito dalla nostra Scuola Concorsi, una delle più valide a livello nazionale. Grande emozione naturalmente per il premio che rimane in Toscana e tanti complimenti a tutti i partecipanti che hanno comunque raggiunto punteggi altissimi nelle varie fasi di selezione. Un ringraziamento particolare al Consorzio che anche quest’anno ci ha permesso di condividere questa bella occasione e di continuare a creare sinergie valorizzanti per la nostra Associazione. L'istituzione di questo Trofeo, rappresenta infatti un importante elemento di rafforzamento della connessione tra AIS e il Consorzio del Gallo Nero e mira a valorizzare la professione del Sommelier nonché a incrementare la conoscenza e la divulgazione del ChiantiClassico stesso. La presenza di sommelier da tutta Italia inoltre, dimostra che l’interesse verso la denominazione del Chianti Classico è elevato in tutto il mondo della sommellerie”.
A confermare l’importanza della sinergia tra Associazione e Consorzio Vino Chianti Classico è stato anche il Presidente dello stesso, Giovanni Manetti, il quale ha sottolineato come “il concorso sia una occasione veramente interessante per valorizzare al contempo la denominazione e la professionalità della figura del sommelier. Tutti i concorrenti hanno mostrato grande capacità e conoscenza ed hanno portato sul palco contenuti ma anche cuore. Siamo felici di questa collaborazione con AIS Toscana – ha aggiunto – perché voi per noi svolgete un ruolo fondamentale, comunicando il vino che noi produciamo, non solo trasferendo informazioni ma anche contribuendo fattivamente a far innamorare del vino e del suo territorio di riferimento”.
Un sogno che si realizza per il vincitore Daniele Palavisini, che ha così commentato: “tanta felicità e la consapevolezza di poter comunque fare sempre meglio. Quello sul Chianti Classico per me è uno studio praticamente giornaliero, proporre bottiglie che vengono da questa zona e ne incarnano tutte le caratteristiche di eccellenza è il mio lavoro quotidiano. Ringrazio tutta l’AIS e soprattutto la delegazione di Firenze che mi ha portato ad appassionarmi sempre più al mondo del vino e ad alimentare la mia sete di conoscenza fin dall’inizio. Ricordo ancora la prima definizione che mi venne data di questo vino nell’incontro dedicato a questa denominazione. Terra, sangue, ferro e china: è questo, ciò che troverete nel Chianti Classico”.
La prova dei quattro finalisti è stata incentrata su degustazione alla cieca di vini, una prova di decantazione e narrazione di elementi fortemente identitari del territorio del Chianti Classico nonché un esercizio di abbinamento cibo-vino.
La giuria che ha valutato i quattro finalisti nella fase dei play off è stata presieduta dal Consigliere Regionale Responsabile Marketing e Comunicazione Maurizio Zanolla e composta dal Presidente di AIS Toscana Cristiano Cini, dal Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico Giovanni Manetti, dal primo vincitore del Master del Chianti Classico nonché Miglior Sommelier d’Italia 2019 Valentino Tesi e dal Miglior Sommelier della Toscana 2016, delegato di Livorno e plurifinalista nazionale Massimo Tortora.È stata infine affidata ad una commissione di produttori la scelta del “Miglior Comunicatore”, secondo criteri di classe e stile nelle presentazioni e ad aggiudicarsi quest’ultimo titolo è stato il sommelier André Senoner della delegazione AIS di Val Gardena.
Ufficio Stampa AIS Toscana
Marte Comunicazione snc di Morganti e Tempestini
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AGRILIGURIANEWS
Febbraio 2020 - anno X - numero 92
L'editoriale dell'assessore Stefano Mai
Attivi
Misura 4.3 - terza fascia - Investimenti in infrastrutture connesse allo sviluppo, ammodernamento o adattamento dell’agricoltura.
Misura 6.2 (6a) - quarta fascia - Aiuto all'avvio di imprese per attività in aree rurali.
Misura 6.4(2a) -seconda fascia- Investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole.
Misura 19.2 - GAL Valli Savonesi
Misura 19.2 - Agenzia di Sviluppo GAL Genovese
Novità per gli agriturismi Con delibera n.59 del 31 gennaio 2020 sono state introdotte diverse modifiche alla dgr 1563/2014 relativa all’attività agrituristica. Tra i cambiamenti rilevanti si trovano: i limiti all’esercizio dell’attività e ampliamento delle zone a interesse agrituristico. Sono state modificate, inoltre, le percentuali per l’impiego dei prodotti aziendali per la somministrazione dei pasti ed è stata introdotta la possibilità di effettuare un’offerta agrituristica caratterizzata da una volontà collettiva attraverso la forma dell’agriturismo diffuso. Sarà possibile, inoltre, svolgere l'enoturismo e l'oleoturismo insieme alle attività agrituristiche. E alcune novità per le fattorie didattiche.
Giovani in Campo è il progetto del FSE che ha come obiettivo selezionare soggetti qualificati per l’erogazione di attività di formazione e supporto rivolto a giovani disoccupati residenti in Liguria che intendano partecipare ad iniziative finanziate dal PSR Liguria. Le candidature possono essere presentate fino al 3 marzo 2020.
Con DGR n.23/2020 si consente agli apicoltori liguri, per la campagna 2019-2020, di presentare domande per beneficiare dei contributi specifici per ricerche finalizzate alla lotta alle malattie e agli aggressori dell’alveare e per l’acquisto di attrezzature, arnie, api regine e sciami. Il termine per le richieste è fissato al 6 marzo 2020.
Disponibile on-line il catalogo “Sviluppo rurale. Tutta un’altra storia”. Si tratta di una raccolta di 65 buone pratiche italiane sostenute dal FEASR. Tra esse vi sono anche due esempi concreti di buone prassi realizzate con il contributo del PSR Liguria. E’ inoltre possibile visualizzare il video partecipativo che racconta il ruolo dei PSR e il loro impatto sulla società civile.
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GOLOSARIA MONFERRATO: WEEK-END DI GUSTO TRA “LE COLLINE DEL VINO”
Sabato 28 e domenica 29 marzo la 14^ edizione di Golosaria tra i paesi e i castelli del Monferrato
Sarà “Le Colline del Vino” il tema della prossima edizione di Golosaria, la rassegna itinerante ideata dal giornalista Paolo Massobrio che sabato 28 e domenica 29 marzo alzerà il sipario sull’enogastronomia e i borghi più suggestivi del Monferrato.
Un appuntamento immancabile per i gourmet che anche in questa edizione, la quattordicesima, valorizzerà il territorio patrimonio Unesco con una proposta di eventi, visite e degustazioni che celebreranno la bellezza gastronomica, paesaggistica e culturale.
Due i quartier generali: il Castello di Uviglie (Rosignano Monferrato), che per due giorni si aprirà al vino ospitando le migliori espressioni della spumantistica italiana ed internazionale e i grandi rossi del Monferrato con "Barbera & Champagne", e il Castello di Casale Monferrato, che si trasformerà nella casa delle cose buone con spazi ancora più ampi per ospitare un numero record di produttori selezionati de ilGolosario insieme con le Cucine di Strada e i birrifici artigianali. Appena fuori, la città si animerà con un’edizione speciale di “Casale Città Aperta” tra musei, monumenti e palazzi storici.
Tante saranno poi le opportunità offerte in oltre 30 location - le più numerose di sempre - dislocate tra le province di Alessandria e Asti, che vivranno per tutto il week-end con iniziative pensate per esaltare la ricchezza di questo territorio unico. A partire dai fascinosi castelli di Frassinello, Gabiano e Piea, che mostrerà gli oltre 40.000 narcisi custoditi nel suo parco secolare, mentre il castello di San Giorgio Monferrato - tra le new entry di questa edizione - inaugurerà due splendidi giardini costruiti sul tufo e ospiterà il mercato dei prodotti biologici monferrini. Quindi Albugnano, dove si potrà visitare l’Abbazia di Vezzolano; Altavilla, con le aperture della distilleria Mazzetti d’Altavilla e di Cascina Cerola; Fubine Monferrato, con un sabato tra boschi e cantine e una domenica tra paesaggi e punti enogastronomici; Terruggia, che punterà i riflettori sui suoi infernot; Casorzo, che regalerà un fine settimana tra golosità e cultura e Serralunga di Crea, con un tour in campagna per la raccolta delle erbe spontanee e la degustazione di vini da vitigni rari, tra cui il baratuciat e la slarina.
Vino protagonista anche a Vignale Monferrato, che celebrerà il Grignolino con i banchi dei suoi produttori e che domenica saluterà i nuovi “Amici del Grignolino”. Così anche Rosignano Monferrato, dove sarà possibile passeggiare tra i vigneti, mentre Grazzano Badoglio per tutto il week-end aprirà le cantine e domenica ospiterà la chiusura di Golosaria con il taglio della torta di Aleramo, il marchese che fondò il Monferrato. E poi Castagnole Monferrato, che renderà omaggio al Ruché, mentre a Portacomaro la Bottega del Grignolino si dividerà tra vino, letteratura e prodotti tipici.
Festa, degustazioni ed appuntamenti golosi sono poi in programma a Castell’Alfero, Castelnuovo Don Bosco, Grana, Montiglio Monferrato, con la ormai storica festa di GolosExpo, Moncalvo, Montechiaro d’Asti e Buttigliera d’Asti. Quindi Grana, Montemagno (Tenuta Montemagno), Viarigi e Masio, con le novità di Cocconato, Conzano, Rocchetta Tanaro e San Giorgio Monferrato.
Un’edizione da grandi numeri, che quest’anno potrà inoltre contare sul raddoppio delle strutture ricettive e dei ristoranti che offriranno ospitalità ai visitatori con offerte e menu dedicati e che daranno avvio alla stagione di apertura 2020 proprio in occasione di Golosaria, a dimostrazione dell’attitudine del Monferrato a fare sistema.
Golosaria tra i castelli del Monferrato è realizzata con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Camera di Commercio di Alessandria e Camera di Commercio di Asti; con il contributo di Regione Piemonte, che proprio quest’anno celebra il 50° anniversario dalla sua istituzione, e il patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte.
Federica Borasio
SERATE GASTRONOMICHE RECCHESI
I menù con le più famose “Cucine di strada d’Italia”
SERATE GASTRONOMICHE RECCHESI
dal 1° marzo al 3 aprile
Grandi protagonisti le Cucine di strada più note d’Italia e piatti famosi delle Cucine del mondo
Viaggi a tavola di cultura gastronomica
Con il patrocinio di Regione Liguria e Comune di Recco, Camera di Commercio di Genova, FIPE Liguria, Confcommercio Genova e FEPAG Genova
E la collaborazione Ascom delegazione di Recco, CIV Recco e Pro Loco Recco
Ritornano le Serate gastronomiche recchesi, le più famose d’Italia,
in ricordo di Gianni Carbone, storico ristoratore recchese.
Chiamate familiarmente “le serate”, hanno una storia lunga oltre quarant’anni, da quando nel 1976 i ristoratori recchesi riunitisi in gruppo, ad oggi sempre quelli, e precursori di un successo ripreso poi da tutta Italia, vararono per la prima volta le Serate gastronomiche. Le Serate recchesi 2020 continuano la scia iniziata lo scorso anno con due temi che faranno dei menù una vera esperienza gastronomica prima tra sapori perduti e prodotti riscoperti in un viaggio lungo l’Italia ed i suoi prodotti più tipici incontrando quegli uomini che ne hanno conservato e ne tramandano l’origine e la continuità e poi nel mondo scoprendo il fascino dei piatti più famosi delle cucina internazionale.
Omaggi eccezionali per le Serate 2020
Il bellissimo CALICE DA VINO timbrato “Serate gastronomiche recchesi” con impresso il bozzetto emblema della prima edizione 1976, per brindare anche a casa nel nome delle Serate gastronomiche recchesi. La MAXI CARD Special Gift. In collaborazione con ASCOM delegazione di Recco, sconti speciali nelle attività commerciali associate al CIV Recco on Line.
“Le Cucine di Strada” dal 1°al 20 marzo
Domenica 1° marzo Ristorante Vitturin 1860 – Tel. 0185 720225
Dalla Marche le mitiche olive all’ascolana DOP ripiene, quelle di Ze Migliori, istrionico personaggio che in TV su Food Advisor si è aggiudicato incontrastato il titolo di “miglior oliva ascolana”. “Ze” custodisce la famosa ricetta “all’ascolana”, olive tenere poi denocciolate, riempite di carne di manzo e suino rosolata e macinata, legata con uova e parmigiano; le passa nella farina, uovo e pangrattato e fritte in abbondante olio extra vergine d’oliva. Detta anche “liva concia”, l’Oliva Ascolana del Piceno DOP, lodata da Plinio, gustata da Rossini, decantata da Puccini … e rappresentata da Ze Migliori, al Ristorante Vitturin per le serate recchesi 2020.
Serata street food itinerante all’interno del ristorante Vitturin 1860
La nostra Berkel :
Prosciutto di Carpegna D.O.P. con schiacciatina all’origano
La focaccia di Recco col formaggio I.G.P.
Ravioli di coniglio e pinoli ai carciofi
La Cucina di Strada di Ascoli Piceno :
Cono di Olive Ascolane del Piceno DOP, olive ripiene al baccalà e cremini.
Misto dolce della tradizione: Canestrelli, Amaretti del Sassello, Bavarese allo sciroppo di rose.
Degustazione di vini marchigiani e liguri
Acqua – caffè
Euro 30,00 a persona tutto compreso
Mercoledì 4 marzo La Baracchetta di Biagio – tel. 0185 720658
Dalla Romagna, la “terra della dolce vita”, dove il cibo è anche amicizia e divertimento, in arrivo la piada, indiscussa regina della storia gastronomica romagnola. Renato Selvi, che con la sua famiglia porta al vasto pubblico la gastronomia romagnola più tipica, a Recco preparerà la vera piadina, uno dei prodotti più ricercati sul web, farcita e arrotolata a metà, come tradizione vuole…squacquerone, rucola e prosciutto cotto, alla Baracchetta di Biagio.
Torta di riso e ripieni liguri
Il “gnocco di fritto di Biagio” con i salumi di riviera
La Cucina di Strada della romagna
La Piada della romagna (prosciutto rucola squacquerone)
Dessert dal carretto della Gelateria da Vitto
Birra o vino in abbinamento. Acqua. Caffè.
Euro 25,00 a persona tutto compreso
Martedì 10 marzo Da O Vittorio – Tel 0185 74029 Per le vie dei Locali Storici …dalla Liguria alla Sicilia
Dalla Sicilia l’arancina, il pani ca’ meusa, le panelle, i cazzilli, i cannoli. Specialità dalla lunga storia, famose in tutto il mondo che sbarcano a Recco con le famiglie “Alaimo & Conticello” dell’Antica Focacceria San Francesco di Palermo, la cui nascita risale al 1834. Qui l’arancina “è fimmina”, dice convinto Fabio Conticello, una storia di santità che risale a S. Lucia: era il 13 dicembre 1646, epoca di prolungate carestie, a Palermo giunse un carico di riso, non eccessivamente gradito ai palati fini dei palermitani. La leggenda ci tramanda che la Santa palermitana trasmise un’ispirazione sacra: una sfera di riso ripiena di ragù e fritta in abbondante olio d’oliva. Un successo di proporzioni storiche.
Aperitivo di benvenuto con gli appetizer della primavera ligure
Fave, Salame di S. Olcese e Sardo fresco
Pesto al mortaio coi Sardini (sfoglie croccanti)
Palamita nostrana con Cipolle caramellate in agrodolce
Focaccia di Recco col formaggio IGP
I cibi di strada della Sicilia
Il tradizionale Schiticchio di Palermo, Pani ca Meusa, Panelle, Cazzilli di patate
Arancinette di Riso, Caponatina di melanzane e Sarde a beccafico
Dùsce de Laete Zeneixe (latte dolce fritto genovese)
Cannolo Siciliano
Caffè
Vini Siciliani in abbinamento
Euro 35,00 a persona tutto compreso
Giovedì 12 marzo la Storica Focacceria Manuelina: dalla Calabriala N’duja di Spilinga con il ristorante Barbieri di Altomonte
Dalla Calabria il suo tesoro: la N’duja. Rossa e saporita, dal sapore forte come la montagna cui risale la sua tradizione. Prodotta in tutta la regione, la sua storia nasce sicuramente a Spilinga, nell’entroterra di Capo Vaticano, dopo diversi chilometri di curve da Tropea. A Recco, per renderle onore, dalla Manuelina addirittura la famiglia Barbieri del ristorante di Altomonte, parte della prestigiosa Unione Ristoranti del Buon Ricordo, che interpreteranno la N’duja come la Calabria vuole.
Benvenuto con Peperoni cruschi e fichi dottati
La Focaccia di Recco col formaggio IGP con N’duja di Spilinga
La tradizionale calabrese
Portulaca, carciofini selvatici. Olive ammaccate, zucchine alla scapece, pecorino crotonese
e caciocavallo Podolico.
Focaccia dolce con fichi e noci - Caffè
Magliocco Autofiume – Az. Agr. Barbieri
Oppure birra a volontà.
Caffè
Euro 30,00 a persona
Giovedì 19 Ristorante Da Lino: dal Piemonte il Mac’d Bra
che racchiude i sapori di una città, con il Consorzio della salsiccia di Bra, Consorzio macellai Braidesi e ASCOM Bra
Dal Piemonte il Mac’d Bra: pane a lunga lievitazione (Pane di Bra), la famosa salsiccia di Bra e il formaggio di alpeggio tenero e gustoso (Bra DOP) e la lattuga fresca proveniente dagli orti. Il Consorzio Salsiccia di Bra, il Consorzio Macellai Braidesi e l’ASCOM di Bra, valorizzano il loro prodotto più rappresentativo, la salsiccia di BRA, preparata con carni magre di bovino e pancetta di suino, come ufficializzava un Regio Decreto d’inizio Ottocento che autorizzava, unico caso in Italia, i macellai di Bra a utilizzare carne bovina per la loro salsiccia, proibito in tutto il resto d’Italia. Da Lino a Recco una vera eccellenza italiana.
Calice di Spumante Extra Brut 'Cuvée Zero Rosé' Cascina Chicco
Focaccia di Recco con formaggio IGP
"il cibo di strada del Piemonte"
Mac’d Bra: il “Pane di Bra” a lunga lievitazione, la famosa salsiccia di Bra e il formaggio di alpeggio tenero e gustoso (Bra dop) con la lattuga fresca proveniente dagli orti.
Brasato al barolo con purea di patate
Bonet piemontese - Caffè
In abbinamento vini rossi piemontesi
Euro 35,00 tutto compreso a persona
Venerdì 20 Ristorante Alfredo: Il taco della Val di Fassa dal cuore delle Dolomiti.
Cialda di patata, insalata cavolo capuccio, tartare di carne salada (preparazione storica la cui origine risale a Trento dal 1400), finferli arrosto con spuma di Puzzone e mostarda di mele Golden. Non a km 0, di più, per questo scrigno di sapori che racchiude l’essenza del Trentino, portato a Recco da qualificati rappresentanti, Andrea Morandini per il Caseificio sociale di Predazzo e portavoce del Consorzio di Tutela Puzzone Moena DOP con il loro prodotto principe, il Puzzone detto “Spritzsaoris” e Matthias Chiocchetti , chef e proprietario dell’ Hotel la Serenella di Moena, ai piedi delle Dolomiti.
Calice di Muller Thurgau brut con cuculli allo speck
Focaccia di Recco col formaggio IGP
“Spintspatzle” con spinaci selvatici ed erbette alla crema di speck
Il cibo di strada dal trentino
“Il taco della Val di Fassa” cialda di patata, insalata cavolo cappuccio,
tartare di carne salada, finferli arrosto
con spuma di Puzzone e mostarda di mele Golden
Strudel di mele con crema alla vaniglia tiepida - Caffè
Vini in abbinamento.
Euro 30,00 a persona tutto compreso
“Le Cucine del mondo” dal 22 marzo al 3 aprile
Il mondo è grande e pieno di culture e cucine, diverse le une dalle altre per sapori, profumi, colori, storie e tradizioni. Paesi lontani, anche lontanissimi, non facilissimi da visitare, conoscere ed assaporare.
Alle Serate recchesi 2020 alcuni di loro ne sono ospiti.
Domenica 22 marzo Ristorante Vitturin dalla Germania il 1° Oktoberfest in Italia.
Martedì 24 marzo La Baracchetta di Biagio. La Cina e la sua storia millenaria.
Giovedì 26 Ristorante Da Lino la Spagna, un paese da degustare.
Martedì 31 marzo Ristorante Da O Vittorio “Giappone, dove la cucina è un’arte”.
Giovedì 2 aprile Ristorante Manuelina “Perù mucho gusto”.
Venerdì 3 aprile Ristorante Alfredo il Messico. Atzechi e Maya: dal mais nasce tutto.
p. Consorzio Recco Gastronomica
Ufficio Stampa e comunicazione
Daniela Bernini
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Recco (GE) via XXV Aprile 14