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DA FIRENZE A MILANO PASSANDO PER MODENA: LA LUNGA SETTIMANA DELL’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP
Partiti con le degustazioni alla Chianti Classico Collection si è finito con l’Open Day dei Narratori del Gusto nel capoluogo meneghino
La lunga settimana dell’Aceto Balsamico di Modena IGP è iniziata da Firenze e si è conclusa a Milano, passando per Modena, tra eventi e progetti europei di sviluppo che vedono il Consorzio impegnato a livello istituzionale.
Il primo appuntamento è stato lunedì 11 e martedì 12 febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze in occasione della Chianti Classico Collection 2019, dove il Consorzio ha presenziato all’evento insieme ad altri soci di Origin Italia a conferma di una partnership che si rinnova da anni tra il Consorzio Chianti Classico e una selezione delle più famose eccellenze agroalimentari italiane, di cui l'oro nero di Modena è uno dei più accreditati rappresentanti.
Una vetrina internazionale quella offerta dalla kermesse fiorentina per l’Aceto Balsamico di Modena IGP, denominazione a cui spetta il primato di essere la più esportata nel mondo, con oltre il 90% della produzione indirizzata in oltre 120 Paesi di tutto il mondo. Nell’ultimo Rapporto Ismea-Qualivita, il prezioso condimento cresce ancora del 2,5% e si conferma ancora leader di questa classifica, con circa 900 milioni di euro di quota export.
L’intensa settimana all’insegna dell’Aceto Balsamico di Modena IGP è poi proseguita mercoledì 13 febbraio con la visita, presso la sede del Consorzio di Tutela a Modena, di una delegazione di rappresentanti il progetto Interreg FoodChains 4 Ue, rientrante nelle azioni del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. In tale occasione, il Direttore del Consorzio Federico Desimoni ha tenuto un seminario sul rapporto tra packaging e mondo della comunicazione aziendale e istituzionale. La delegazione ha poi avuto l’occasione di approfondire la tematica oggetto del progetto in contatto diretto con operatori del settore analizzando il caso specifico dell’Aceto Balsamico di Modena.
Il ciclo di eventi che vede il prezioso condimento al centro della scena, si è concluso con la partecipazione il 19 e 20 febbraio a Milano allo Showroom BWT Spazio Vivaio 8, del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP al “Sensory Games e l’innovazione della narrazione”. L’open day organizzato dall’associazione i Narratori del Gusto, ha affrontato il tema dell’innovazione nella comunicazione dei prodotti alimentari proponendo un corso per “brend teller”, il convegno “L’innovazione della narrazione” e laboratori esperienziali e di gaming sensoriale. In entrambe le giornate, l’Aceto Balsamico di Modena IGP si è presentato ai partecipanti sia attraverso alcune dinamiche di gaming che con una particolare esperienza di narrazione sensoriale creata dal Consorzio che ha permesso un’immersione nella storia e nelle sensazioni dell’Aceto Balsamico di Modena.
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
TartufLanghe
Dalle Langhe alle vette dell’Andorra, il tartufo impazza sulle piste da sci
I prodotti di saranno tra i protagonisti di un evento in programma Sabato 23 febbraio. Ai fornelli lo chef campano Giuseppe Iannotti e il catalano Carles Tejedor
TartufLanghe, azienda piemontese a conduzione familiare che da oltre 35 anni commercializza tartufo fresco e produce specialità di alta gastronomia a base di tartufo, sarà protagonista per il prossimo fine settimana di uno dei più importanti appuntamenti enogastronomici organizzati al Grandvalira, l’esclusivo resort di Andorra, il piccolo principato indipendente situato sui Pirenei, tra Francia e Spagna.
Dalle colline patrimonio dell’Unesco delle Langhe alle piste sciistiche dell’Andorra il tartufo e i prodotti di Tartuflanghe saranno i protagonisti dei piatti elaborati dagli chef Giuseppe Iannotti del Kresios di Telese Terme (BN) e Carles Tejedor, contemporaneamente cuoco, insegnante, imprenditore e personalità eclettica del panorama gastronomico catalano.
Partner dello Snow Club Gourmet Grandvalira, TartufLanghe, in collaborazione con Veuve Cliquot, Sabato 23 febbraio alle ore 13.00 proporrà un aperitivo ideato da Iannotti, mentre la sera, sarà la volta di una cena, a La Trattoria del settore El Tarter de Grandvalira, accompagnata da un cooking show dello stesso Iannotti affiancato da Tejedor. Si partirà dai Gua Bao con funghi porcini e tartufo e delle Capesante con spuma di zafferano e perlage di tartufo nero proposte da Iannotti per proseguire con delle Frittelle di gamberi con emulsione al pesto create da Tejedor. Lo chef spagnolo farà quindi uscire dalle cucine una Zuppa di cipolle con uovo di fattoria e Parmigiano tartufato seguito da Foie gras d’anatra con mela e miele d’acacia con tartufo bianco d’Alba. Lo chef campano invece presenterà un Risotto con succo di tartufo nero e Champagne e un’Anatra, ciliegia e tartufo nero. Si chiude in bellezza con il Tocinillo de cielo con salsa inglese tartufata in bianco di Tejedor e con il Gelato al tartufo bianco con frutto della passione di Iannotti.
I vini in abbinamento alla cena saranno della cantina piemontese Chiarlo: la Barbera Cipressi (91/100 wine spectator) e il Barbaresco Reyna (#1 100 best wines of the year– Wine Enthusiast).
«È sempre un onore – ha dichiarato Paolo Montanaro, CEO di TartufLanghe, che sarà a disposizione di tutti gli ospiti del Grandvalira per raccontare i misteri del tartufo – partecipare ad eventi che coinvolgono territori, culture e cucine differenti. La contaminazione è alla base del pensiero libero e l’idea di fondere le cucine di Iannotti e Tejedor in un contesto fantastico come quello del comprensorio sciistico di Grandvalira è qualcosa che non stimola solo le papille gustative».
Ezio Zigliani Press Officer
NUOVI LIMITI RAME: FIVI CHIEDE AL MIPAAF MAGGIORI TUTELE PER LE AZIENDE BIOLOGICHE
I Vignaioli Indipendenti temono che le aziende, costrette dal nuovo limite di rame per ettaro ad abbandonare il regime biologico, siano obbligate a restituire i contributi percepiti
Matilde Poggi, presidente FIVI, torna a scrivere al Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio in merito ai nuovi limiti annuali sull’utilizzo del rame in agricoltura, passato da 6 a 4 kg. I Vignaioli Indipendenti chiedono che il MIPAAF sia puntuale nel sottolineare che il cambiamento di disciplina non può determinare conseguenze retroattive nei confronti di chi ha ricevuto contributi PSR per la conduzione biologica. “Se l'Europa cambia le regole per il biologico senz'altro si muove nell'ambito delle proprie competenze - afferma Matilde Poggi – ma tutti gli agricoltori che hanno aderito alla misura per il biologico all’interno dei PSR ricevono un contributo per la loro scelta ed ora, in corso d'opera, si vedono cambiare le regole”.
La riduzione di quantità del rame utilizzabile produrrà effetti rilevanti, in particolar modo sulla viticoltura biologica, visto che al momento non esistono valide ed economiche alternative nella difesa attiva contro le malattie fungine come la peronospora. Alcuni viticoltori potrebbero, nel giro di poco tempo, arrivare a dover abbandonare il regime di agricoltura biologica e a vedersi al contempo applicare le richieste di restituzione di contributi PSR eventualmente percepiti, non avendo rispettato l’impegno minimo di anni di adesione a questo regime. L’opinione della FIVI è che l’abbandono del regime biologico non sia da ritenersi volontario e imputabile ai viticoltori.
FIVI chiede che il Ministero sia vigile affinché si evitino disarmonie interpretative fra Regioni ed enti pagatori diversi, escludendo a priori la possibilità che il vignaiolo debba sostenere oneri e costi per opporsi all’eventuale richiesta di restituzione dei contributi. Chiede inoltre che il MIPAAF si faccia promotore dell'individuazione di un regime transitorio che consenta un passaggio il meno traumatico possibile dai vecchi ai nuovi limiti di utilizzo del rame in agricoltura.
Davide Cocco
CHIANTI: EVENTI E SEMINARI A CUBA; COLOMBIA E PERU'
Al via il tour del Consorzio Vino Chianti in America Latina, nasce la Chianti Academy Latam. Dopo il successo di “Chianti Lovers”, si parte con l’attività internazionale. Busi: “Strategico presidiare mercati dalle grandi potenzialità”
Una tappa a Cuba per un evento davvero speciale e poi un lungo tour ancora nell’America Latina per annunciare la nuova Chianti Academy Latam, che come in Cina arriva anche oltreoceano. Dopo il successo dell’anteprima “Chianti Lovers” a Firenze - con oltre 4mila partecipanti, 150 aziende coinvolte e 400 giornalisti accreditati, il Consorzio Vino Chianti dà ufficialmente il via alla promozione internazionale per il 2019
Fino al 22 febbraio, il Consorzio e i vini delle aziende associate aderenti all’iniziativa saranno a L’Avana per il XXI Festival Habanos. Sono stati organizzato seminari e incontri con importatori invitati da Messico, Panama, Brasile, Argentina, Perù e Colombia. Evento clou domani con la “Chianti Magnum Celebration” nel rinnovato Hotel Packard. In occasione del Cinquecentesimo anniversario dalla fondazione della città, anche il Consorzio vuole dare il suo contributo a questa importante ricorrenza con una serata esclusiva per un ristretto gruppo di operatori internazionali. Sono previste degustazioni di Chianti formato magnum, in tutte le sue declinazioni, abbinato alla cucina locale e ai migliori sigari habanos.
Dal 26 febbraio, invece, prende il via a Medellin, in Colombia, il Latam Tour III, con incontri tra operatori e professionisti del settore che dureranno fino al 1 marzo. Successivamente, dal 1 al 6 marzo, il Consorzio Vino Chianti porterà la denominazione a Lima, in Perù, per appuntamenti con declinazione decisamente più gastronomica. Ci saranno seminari sui vini e incontri specifici sull’abbinamento con il cibo, come una masterclass con la scuola Cordon Bleu e presenze nei ristoranti più blasonati della città.
“Dopo il successo del “Chianti Lovers”, l’anteprima aperta al pubblico, il Consorzio parte con il suo tour promozionale - commenta il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi - Forti delle esperienze maturate nei mesi precedenti, soprattutto in Cina, abbiamo deciso di lanciare dal prossimo autunno la Chianti Academy Latam, che coinvolgerà diversi paesi dell’America Latina, come Messico, Panama, Cuba, Perù, Colombia e Nicaragua. Stimiamo un bacino di almeno 50 studenti per paese che seguiranno l’iter tecnico e didattico già noto con l’esperienza cinese. Il nostro obiettivo è creare e consolidare la conoscenza sui nostri vini, in mercati delle altissime potenzialità che riteniamo strategico presidiare con progetti mirati e soprattutto a lungo termine”
Clara D’Acunto
“SETTIMANA DELLA BRETAGNA” DA EGALITE'
Dal 19 al 22 febbraio Égalité festeggia la “Settimana della Bretagna” con ostriche e kouign -amann!
Milano incontra il meglio delle prelibatezze bretoni in boulangerie: dal kouign - amann - il dolce simbolo della regione - alle ostriche diploidi, servite con pane di segale e vini naturali
Un viaggio gastronomico alla scoperta dei sapori della Bretagna: è il nuovo appuntamento proposto da E'GALITE', in Via Melzo 22 a Milano. Per quattro giorni, da martedì 19 a venerdì 22 febbraio, da mattina a sera, Égalité proporrà un assaggio della Bretagna, affascinante regione affacciata sulle coste dell’Oceano Atlantico. Vento e onde ma non solo.
Il dolce kouign amann, una specialità che in lingua bretone significa “pane dolce di burro”, nasce nella cittadina di Douarnenez. La tradizione fa risalire la sua origine al 1860, quando il panettiere Yves-René Scordia decise di improvvisare un impasto con le materie prime disponibili in bottega: farina, burro e zucchero. Il risultato è sorprendente: un dolce gustoso e ricco, che è oggi un vero e proprio simbolo della Bretagna. Il kouign-amann di Égalité - preparato dal maestro boulanger Thierry Loy, lui stesso orgogliosamente bretone - segue la ricetta originale nella quale farina, burro e zucchero vengono miscelate in parti uguali. Il risultato è un dolce morbido all’interno, dorato all’esterno e con un’irresistibile crosta caramellata sui bordi.
I gioielli della Bretagna: le ostriche! Per la settimana della Bretagna, tornano in boulangerie le rarissime huîtres diploidi della coppia di ostricoltori tradizionali Jean-Noël & Tifenn Yvon, nate nell’oceano Atlantico e coltivate sul sito di produzione di Listrec, la patria per eccellenza delle ostriche piatte. Le ostriche saranno proposte in diversi assortimenti - da 6, 12 o 24 - presentate a vista e aperte al momento dal personale.
Mai ostriche senza pane di segale, vino bianco o bollicine. Il maestro boulanger Thierry Loy ha creato un pane di segale morbido, ricco di fibre, croccante e fragrante, da abbinare con il burro salto.
I vini che Égalité propone per accompagnare il gusto delicato delle ostriche sono: un vino bianco (Château Lavernette, Les vignes de la Roche, Beaujolais, biodinamico, da uve Chardonnay), uno champagne (Legret & fils, biodinamico, da uve Chardonnay, Pinot noir e Pinot Meunier) e un crémant (Château Lavernette, Granit, brut, Beaujolais, biodinamico da uve rosse Gamay).
Nemo Monti