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A POZZOL GROPPO IL 18 NOVEMBRE NON SOLO CASCINA I CARPINI
18 Novembre 11:00 - 19:00
Cascina I Carpini
S.p. 105, 1 - 15050 Pozzol Groppo (AL)
Finalmente la tanto attesa tappa di VGM in Piemonte. Dal mattino a sera INGRESSO LIBERO a Cascina I Carpini con degustazioni di prodotti delle aziende partecipanti. Un'occasione da non lasciarsi scappare per dare ancora più valore alle prossime feste, lanciare la cordata in diretta !!
Base: Cascina i Carpini - Tel. 0131 800117 Strada Provinciale 105, 1 Pozzol Groppo (AL)
Ospiti: Fosso degli Angeli, Gatti, Calvi, Pancole, Piovene, Alemat, Valpane, Sagrin, Civale, Carrù
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Programma della giornata
Visita alla cantina e degustazione libera produttori del market presenti e piccoli assaggi contadini per tutta la giornata. Servizio baby sitting per chi viene con bimbi, postazione presidiata per spiegone Vinix e possibilità di lancio cordate realtime. Dalle 12 alle 14 non lasceremo la vostra fame inascoltata: farinata, focaccia, costine di maiale, salamelle arrostite live nel mio forno del '600, salame nobile del Giarolo e forse anche formaggio Montebore con la collaborazione degli amici di Vallenostra e per i più esigenti sarà possibile prenotare un tavolo all'agriturismo vicino (prenotazione obbligatoria). Possibilità di cena a pochissima distanza (500mt) dopo l'evento su segnalazione alla cantina che si occuperà di coordinare le prenotazioni. Possibilità di alloggio nelle vicinanze.
L'evento è gratuito ed è aperto a tutti.
Occasione del momento
Sei residente il Lombardia nella zona compresa fra Milano e Varese ? Hai ancora poche ore per sfruttare al volo l'opportunità di partecipare alla cordata in corso proprio adesso con base a Rescaldina Dai subito uno sguardo alle condizioni già guadagnate dal gruppo SoSoClub adesso e scegli come partecipare! Sei di un'altra zona d'Italia oppure non conosci il nostro market online ?
Qui trovi tutte le informazioni
VERONAFIERE, CINA: INAUGURATA A SHANGHAI SEDE PERMANENTE DELLA SPA VERONESE
AMBASCIATORE SEQUI: VERONAFIERE STRATEGICA PER NUOVI OBIETTIVI CINESI
“Veronafiere è sempre stata un esempio di attenzione per la Cina, di dinamismo imprenditoriale, di creatività e di qualità. L’inaugurazione della sua sede permanente, dopo 20 anni di presenza, si inserisce in un contesto di nuova apertura cinese. Il nostro Paese e Veronafiere condividono con la Cina della nuova era tre grandi concetti: qualità, innovazione e bellezza. Inoltre, l’apertura di questa sede permanente, nello stesso edificio dove lavorano altre realtà italiane a partire dal Consolato e dall’Ice, consente al sistema Italia di presentarsi unito, con autorevolezza e credibilità”. Lo ha detto l’Ambasciatore d’Italia in Cina, Ettore Sequi, oggi all’inaugurazione della sede operativa permanente di Veronafiere a Shanghai nel centrale distretto business di Xuhui (Changle Road, 989).
Veronafiere rafforza così la propria presenza in favore di brand strategici della filiera Italia: vino, marmo e construction, agritech sono gli asset in portfolio dalla Spa veronese che ora intende presidiare in pianta stabile anche il Paese del Dragone. Per il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese: “Sono oltre 5mila gli operatori cinesi presenti a Marmomac, Vinitaly e Fieragricola in un percorso di internazionalizzazione multipolare. L’obiettivo - ha proseguito - è favorire il business attraverso un’azione e una presenza assidue e costanti. Questa apertura coincide con la ricorrenza dei 120 anni dalla nascita della Fiera - la prima in Italia per organizzazione diretta delle manifestazioni - e i 20 anni di presenza qui in Cina. Vogliamo – ha concluso Danese – che gli uffici che apriamo oggi siano un ulteriore strumento per l’internazionalizzazione a disposizione non solo di Veronafiere ma anche dei nostri imprenditori e delle istituzioni”.
“La Cina - ha detto il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani- oggi è un mercato da 1.600 miliardi di euro, cifra destinata a crescere in virtù delle aperture del Governo cinese, come ricordato anche dal presidente Xi Jinping in apertura del China International Import Expo, ribadendo il suo impegno a favore di libero scambio e globalizzazione dell'economia. Una opportunità che deve essere accolta con responsabilità anche dal nostro Paese, che oggi è solo il 22° fornitore di Pechino, con un valore di 18 miliardi di euro nel 2017. In questi 20 anni – ha concluso il direttore generale – le nostre relazioni in questo Paese sono notevolmente cresciute e abbiamo stabilizzato le nostre attività, specie nel settore vino. Ma ora vogliamo ampliare la nostra offerta”.
All’inaugurazione ha partecipato anche il Console generale italiano a Shanghai, Michele Cecchi.
La missione asiatica di Veronafiere prosegue, da domani, a Hong Kong con il Padiglione Italia gestito da Vinitaly e Sol&Agrifood all’International Wine & Spirits Fair, dove saranno presenti oltre 100 aziende vinicole su un’area di 800 mq.
In allegato foto, da sinistra: Giovanni Mantovani, dg Veronafiere; Maurizio Danese, presidente Veronafiere; Ettore Sequi, Ambasciatore d’Italia in Cina; Michele Cecchi, Console generale d’Italia a Shanghai; Simone Incontro, direttore sede Veronafiere in Cina.
Servizio Stampa Veronafiere
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ARCHITETTO IN CANTINA: TOSCANA WINE ARCHITECTURE, IL VINO TRA FORMA E CONTENUTO
Sabato 10 novembre la rete organizza visite delle cantine di design, guidate da architetti. Una giornata dedicata all'architettura, il 10 novembre 2018, organizzata da Toscana Wine Architecture la rete di cantine, primo esempio in Italia a valorizzare vino, design e turismo.
“Architetto in cantina” è un grande evento collettivo, diffuso sul territorio che ribadisce l'unione d'intenti e risorse all'insegna della grande qualità dei vini e dei luoghi in cui vengono prodotti. A condurre le visite guidate delle cantine di design saranno infatti proprio gli architetti.
Un percorso tra i luoghi di produzione, ma dedicato in maniera più mirata alla struttura e alle scelte architettoniche. Ogni cantina declinerà il percorso in maniera diversa e lo arricchirà secondo il proprio stile: video emozionali, degustazioni di annate particolari, aperture di bottiglie in edizione limitata, conferenze e presentazioni di oggetti di design (dettaglio in allegato).
Elementi comuni e costanti saranno la visita guidata a cura di un architetto, la presentazione della rete di Toscana Wine Architecture e la degustazione dei vini. L'evento, che ha il supporto della Fondazione Architetti Firenze, rappresenta una bella occasione per mostrare ai visitatori come la forma e il contenuto si fondano in un legame profondo. E' importante capire come dietro ogni scelta non si celi soltanto un'attenzione estetica e il senso del bello, ma una scelta eticalegata al rispetto dell'ambiente e dell'uomo che ci lavora.
Il percorso che porta dal grappolo alla bottiglia è costellato di tanti piccoli passi, scelte che poi si ritrovano tutte nel bicchiere, perché il vino non è frutto solo della terra e della sapienza dell'uomo, ma anche della cultura che lo ha prodotto. Per questo l'ambiente, inteso nel senso più ampio del termine, è così importante.
Ogni cantina rappresenta una diversa lettura del territorio perché racconta zone e storie differenti, interpretati da architetti che si sono ispirati alla cultura e alla storia dei luoghi, ma molti sono i tratti comuni che caratterizzano la rete.
La vinificazione “per gravità” che consente di rispettare il vino e ottenere una qualità superiore, ridurre il consumo di energia e al contempo di facilitare il lavoro in cantina; l'uso sapiente della luce, con affacci capaci di illuminarne gli spazi interni, grazie a fonti luminose naturali che coniugano il risparmio con l'arte visiva.
L'utilizzo dello spazio che combina l’esigenza funzionale,per la produzione e la conservazione del vino, alla capacità di creare scenari unici, dove la bellezza e l'emozione non vanno a scapito della sicurezza e del lavoro. Il profondo rispetto per il territorio che vede l'utilizzo di materiali naturali, talvolta di recupero, basso impiego di energia, per produrre al meglio, salvaguardando l'ambiente.
Sia che dialoghino con la natura, integrandosi perfettamente nel territorio, fino quasi a mimetizzarsi nel paesaggio, sia che si staglino nello skyline come punti di riferimento dell'orizzonte circostante, le cantine di Toscana Wine Architecture hanno la capacità di coniugarefunzione e forma, saldando tra loro la dimensione etica e quella estetica, evidenziandol’eccezionale qualità sia del contenitore che del suo contenuto.
Per ulteriori informazioni: www.winearchitecture.it
Contatti stampa: Daniela Mugnai - COFFEE 347 8288287 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Grazie alla collaborazione con FAF, la partecipazione alla visita fornisce un credito formativo per l'aggiornamento professionale agli iscritti all'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Sarà sufficiente un'autocertificazione, richiedendo alla cantina, in cui viene effettuata la visita, l'apposito coupon.
Toscana Wine Architecture è una rete, costituita nel 2017, che riunisce 14 cantine di design(Cantina Antinori nel Chianti Classico, Caiarossa, Cantina di Montalcino, Castello di Fonterutoli, Colle Massari, Fattoria delle Ripalte, Il Borro, Le Mortelle, Petra, Podere di Pomaio, Rocca di Frassinello, Salcheto, Tenuta Ammiraglia - Frescobaldi, Tenuta Argentiera) che hanno fatto singolarmente investimenti significativi e hanno deciso di puntare su una strategia comune, per accogliere turisti e visitatori da tutto il mondo. Toscana Wine Architecture viene promosso da Regione Toscana in collaborazione con Vetrina Toscana, Federazione Strade del Vino, dell'Olio e dei sapori di Toscana in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana.
Daniela Mugnai
GITA ONAV A PIACENZA AL MERCATO DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI FIVI
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LA BUONA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO? PARTE DALLA RISTORAZIONE
Si è conclusa la prima edizione di "Ristorazione 4.0, la buona scuola è servita", il progetto di alternanza scuola-lavoro promosso dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi in collaborazione con le principali aziende della web economy. Lo scenario italiano dell'alternanza scuola-lavoro: secondo i dati del MIUR i progetti attivati a partire dal terzo anno di corso sono stati 76.246, per un totale di 6.000 istituti coinvolti.
L'uso della tecnologia nei pubblici esercizi italiani: solo il 40% dei ristoranti ha un sistema di gestione dei processi interni, mentre il 41% non ha un account social.
La ristorazione come "terreno fertile" per prepararsi al mondo del lavoro, valorizzando nello stesso tempo le competenze dei millennial. Con questo spirito Fipe ha dato vita all'inizio del 2018 al progetto "Ristorazione 4.0, la buona scuola è servita", i cui risultati sono stati presentati oggi a Firenze: l’atto conclusivo di un percorso durato 8 mesi che ha coinvolto oltre 90 ragazzi di quarta superiore dell’indirizzo SIA (Sistemi Informativi Aziendali) dell'Istituto Galilei del capoluogo toscano. L'incontro ha visto la presenza di un ricco parterre di ospiti tra i quali Aldo Mario Cursano, Vice Presidente vicario di Fipe, l'on.Gabriele Toccafondi, già sottosegretario al MIUR, il presidente del Consiglio Regionale di Toscana Eugenio Giani, Cristina Giachi, vicesindaco di Firenze, e Stefano Gemmi, dirigente scolastico ISIS "G. Galilei".
Quello promosso da Fipe è un programma di alternanza scuola lavoro ancora inedito in Italia, focalizzato su un reciproco scambio di competenze: gli studenti infatti non solo hanno avuto modo di mettersi alla prova nel mondo della ristorazione acquisendo molti "segreti" del mestiere, ma nel corso degli otto mesi di esperienza hanno potuto affiancare i gestori di bar e ristoranti aiutandoli a diventare sempre più digital e a gestire in modo più efficiente i loro canali di promozione, dal sito web ai sistemi di prenotazione on line.
“Quello di Firenze è un progetto pilota, che ci proponiamo di estendere sul territorio italiano, che inaugura un nuovo e più proficuo modello di alternanza scuola lavoro - dichiara Aldo Mario Cursano, Vice Presidente vicario di Fipe e Presidente della Confcommercio di Firenze -. Una "buona" alternanza che punta sullo scambio di attitudini, competenze ed esperienze tra studenti, imprese della ristorazione e protagonisti della web economy, un nuovo modo di "accompagnare" le giovani generazioni nel mondo del lavoro rendendole protagoniste e "motori" del cambiamento, tecnologico e culturale, che costituisce una delle presenti e future sfide per il mondo dei pubblici esercizi".
Il programma di alternanza scuola lavoro, sviluppato da Fipe in collaborazione con TripAdvisor, TheFork, Axelero e Foodora e che ha visto anche la partecipazione di Google potrebbe presto essere riproposto in altre regioni italiane e favorire un upgrade degli attuali diplomi di istruzione tecnica superiore nei quali possano essere messe in luce le nuove competenze disciplinari, tecniche e trasversali acquisite attraverso il percorso di alternanza.
L'incontro di Firenze è anche un'occasione per fare il punto sull'uso della tecnologia nei pubblici esercizi e sul più recente scenario dell'alternanza scuola lavoro in Italia, anche alla luce di cambiamenti attesi che vedranno una riduzione del numero delle ore.
L'uso della tecnologia nei pubblici esercizi
Il pubblico esercizio risulta un settore forte sul prodotto (scelta e preparazione delle materie prime) ma molto debole sulla gestione, il marketing e l'innovazione, sia nel back office che nel front office. Solo il 40% delle imprese di ristorazione utilizza strumenti di gestione dei processi interni. Si tratta prevalentemente di applicazioni per la gestione delle comande (17%) o di soluzioni per la fatturazione elettronica (13%). Appena il 7% ricorre alle tecniche del cosiddetto menu engineering e il 6% ad applicazioni per la gestione on line delle prenotazioni.
Per quanto riguarda la tecnologia di relazione con il cliente risulta evidente come l'attività in cui i ristoratori risultino più digitali, sia quella che ha a che fare con le recensioni. L'81% legge le recensioni sui siti e il 27%, pochi per la verità, spinge i clienti a scrivere recensioni. Il 41% dei ristoranti non ha alcun account social.
L'alternanza scuola lavoro in Italia
Nell'anno scolastico 2016/17 sono state coinvolte circa 6.000 scuole. In particolare il totale dei percorsi in alternanza attivati a partire dal terzo anno di corso sono stati 76.246, per la maggior parte dei casi (88,1%) percorsi annuali. In base alla tipologia del percorso formativo, il 55% dei progetti viene attivato nei licei, il 30% negli istituti tecnici e il 15% negli istituti professionali. Gli studenti del secondo biennio del percorso di studi che in totale hanno svolto percorsi di alternanza scuola/lavoro sono stati 873.470, che salgono a 937.976 considerando anche quelli dell'ultimo anno di corso non ancora in obbligo, così suddivisi: 451.162 nei licei, 289.560 negli istituti tecnici e 197.254 negli istituti professionali. Il 43,2% dei progetti di alternanza scuola lavoro viene complessivamente portato avanti nelle imprese, percentuale che sale al 60,6% quando si tratta di istituti professionali.
Deborah Moleri