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SORITEATRO DALLE ORE 14,30 TALK SHOW “FATTORE COMUNE” INCONTRI FRA DOP E IGP
Il Comune di Recco e il Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio
presentano
“FATTORE COMUNE” Incontri fra DOP e IGP
con il Patrocinio di: Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo,
Regione Liguria e Comuni di Recco, Camogli, Sori e Avegno.
Sori, Recco e Camogli (Ge)
Venerdì 16 e sabato 17 novembre 2018
SORITEATRO dalle ore 14,30 Talk Show “FATTORE COMUNE” Incontri fra DOP e IGP.
Il Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio, che ha ottenuto nel 2015 il marchio di tutela comunitario I.G.P., ha promosso nel 2017 la prima edizione di “Fattore Comune”, un evento che mira a creare contatti tra eccellenze eno-gastronomiche, un costruttivo dialogo tra i Consorzi e le Amministrazioni Locali coinvolte che hanno in comune una DOP e IGP che porta il nome del Comune da cui prendono origine. Dopo la partecipazione dello scorso anno di prodotti della Valle d’Aosta, Piemonte, Marche, Umbria e Lazio, in arrivo quest’anno le esperienze di prodotti DOP e IGP provenienti dal Trentino, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte e Lombardia. Il Talk show sarà guidato da Federico Quaranta (giornalista RAI profondo conoscitore dell’enogastronomia italiana), l’apertura dagli interventi sarà riservato al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo seguito dal Comando Carabinieri per la tutela agroalimentare, dall’Istituto Controllo Qualità e Repressione Frodi e da Slow Food.
A metà pomeriggio “Farinata break”, piacevole intervallo offerto dai consorziati di Sori, in cui ci si potrà interfacciare con i protagonisti dell’evento. A seguire le interviste ai produttori ed amministratori che illustreranno il prodotto e la sua importanza per il proprio comune/territorio. Un’opportunità di approfondimento culturale per conoscere le storie e tradizioni più vere dei produttori agroalimentari italiani, vero patrimonio nazionale. Concluderanno gli interventi Istituzionali.
(ad invito e su accredito)
Dalle ore 20,00 Recco - ristorante Manuelina
“Showroom del gusto” con banchi d’assaggio, degustazioni e presentazioni
La seconda fase, in serata al ristorante Manuelina, dove verranno allestiti banchi d’assaggio dedicati ai prodotti DOP IGP presenti, con degustazioni e presentazioni. Importante occasione per scoprire i sapori più veri e conoscere gli uomini che, spesso a fatica, ne portano avanti le tradizioni immutate nel tempo (serata ad invito).
Sabato 17 novembre alle ore 10,00
piccolo press-tour turistico-gastronomico a Camogli
Transfer a Camogli per uno show cooking dal consorziato presente e, data la concomitanza, partecipazione all’inaugurazione del Castello di Babbo Natale, al Castel Dragone. Seguirà breve colazione di mezzogiorno (riservato ai media).
La Focaccia di Recco col Formaggio I.G.P. è un grande valore aggiunto riconosciuto solo nei comuni di Recco, Camogli, Sori e Avegno e si può trovare solo nelle attività consorziate:
Ristoranti a Recco: Alfredo – Angelo - Da Lino – Da ö Vittorio – Del Ponte – Manuelina – Vitturin – Focacceria Manuelina.
Panifici a Recco: Panifici Tossini – Panificio Moltedo G.B. – Panificio Moltedo L;
Ristoranti a Sori: Edobar – Il Boschetto – Focacceria Tossini.
Asporto a Camogli: Revello Focacceria.
Bernini Daniela
Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne
VITENDA 2019 - L'AGENDA DEL VITIVINICULTORE
Torna puntuale Vitenda, l’agenda del “Vitivinicultore”, giunta quest’anno alla ventiquattresima edizione. Il volume si rinnova ogni anno, ma conserva la propria tradizione di utile strumento per viticoltori e produttori vinicoli.
Nelle pagine interne, continua il viaggio tra i disciplinari di produzione dei vini italiani: varietà ammesse, norme viticole, vinificazione e norme di confezionamento che regolano la produzione delle nostre migliori Doc e Docg. I consigli di “Cento anni fa” estrapolati da Il Coltivatore di Ottavi, sono riportati lungo le settimane. Il 1918 segna la fine del primo conflitto mondiale, il ritorno alle campagne dei reduci e la difficile ripresa delle nostre terre. Aforismi, riflessioni dal mondo della musica, della letteratura e del cinema che inneggiano al nettare di Bacco, e le nostre “notiziole” più leggere e facete, accompagnano il lettore.
Sempre presenti i riferimenti bibliografici degli articoli che trattano di vite e di vino apparsi sulle principali riviste specializzate nell’anno appena trascorso. Anche quest’anno sono riportati, a fondo pagina, i QR CODE, che in questa edizione ci facilitano l’accesso sul web ai principali blog che trattano di vite e di vino.
Numerosi come sempre gli articoli di tecnica viticola ed enologica che si giovano del contributo di esperti dei due settori. Quest’anno, oltre ad uno sguardo generale sull’annata viticola appena trascorsa, una trattazione sul controllo sostenibile degli insetti presenti nell’agro-ecosistema vigneto e due approfondimenti dettagliati: nelle pagine viticole si parla di potatura invernale (tecniche, costi, meccanizzazione, tagli dopo gelate e grandinate) e nella sezione dedicata all’enologia si affronta la fermentazione malolattica, descritta in tutte le sue sfaccettature.
Anche quest’anno Vitenda dedica uno spazio alle novità dal mondo della ricerca e della tecnologia in ambito viticolo-enologico e, nella rubrica INSIEME, offre una rassegna degli eventi e delle manifestazioni che hanno come minimo comune denominatore il mutualismo e la solidarietà e come collante il vino. Per visionare gli estratti di questo e degli altri volumi pubblicati (ed acquistarli) visitare il sito www.viten.netdove troverete anche informazioni in merito ai corsi di viticoltura ed enologia proposti dalla Vit.En.
CANTINA TRAMIN PRESENTA TROY, LO CHARDONNAY DI MONTAGNA
Arriva sul mercato Troy, il nuovo Chardonnay Riserva 2015. Da vigneti in quota, sulle pendici della Mendola, per un vino dall’inequivocabile impronta alpina
Si chiama Troy il nuovo vino con cui Cantina Tramin si confronta con i grandi Chardonnay del mondo. Nell'antica lingua locale significa "sentiero", nome scelto per evocare un lungo percorso compiuto dalla storica azienda altoatesina. Una crescita qualitativa ininterrotta che prosegue da oltre vent'anni, testimoniata dai numerosi premi e riconoscimenti raccolti dai propri vini, nei quali la varietà Chardonnay era impiegata finora come importante componente della prestigiosa cuvée Stoan.
“Nel nostro territorio – afferma Willi Stürz, kellermeister di Cantina Tramin – per molti anni lo Chardonnay coltivato a quote elevate non era apprezzato, a causa della sua struttura esile. Con il passare del tempo abbiamo compreso come le piante potevano trovare il proprio equilibrio e ad avere basse rese in modo naturale, con un minimo intervento di regolazione delle quantità. Questo ci ha consentito di raggiungere i risultati odierni, di cui siamo molto soddisfatti”.
I vigneti si trovano in località Sella, sul versante orientale del massiccio della Mendola. Si collocano tra 500 e 550 metri d'altezza, quindi in posizione più avanzata rispetto a quelli di Gewürztraminer con cui si produce Epokale, il primo vino bianco italiano premiato con 100/100 dalla guida Robert Parker Wine Advocate.
Hanno un’età media di 25 anni e sono allevati in parte a guyot e in parte attraverso la pergola semplice aperta, con pendenze che vanno anche oltre il 30%. L'’esposizione è a sud-est e gode di giornate calde e soleggiate, con forti escursioni termiche notturne e la presenza di correnti fredde provenienti dalle montagne. I terreni sono composti da ghiaia calcarea mista ad argilla.
Per la prima edizione di Troy è stata scelta la vendemmia 2015, annata eccellente per i vini bianchi dell'Alto Adige. Durante la raccolta le uve sono state attentamente selezionate, con un controllo acino per acino.
La fermentazione è avvenuta in barrique, dove il vino ha sostato per undici mesi sui lieviti, compiendo anche la fermentazione malolattica. Troy è stato dunque travasato in contenitori di acciaio per un'ulteriore maturazione sui lieviti di 22 mesi. La chiarificazione è avvenuta quindi per precipitazione spontanea prima dell’imbottigliamento.
Ne è risultato un vino dal colore dorato con un'intensità e un'ampiezza di profumi che svelano immediatamente la propria origine montana, con delicati sentori floreali e aggrumati, sensazioni di frutti tropicali, come mango, banana e melone galia, note di camomilla e menta e un tocco di mandorla. In bocca domina la freschezza e una piacevole mineralità salina, con un finale lungo sui toni minerali e sensazioni retro olfattive tropicali e di nocciola tostata.
"Lo Chardonnay – spiega Wolfgang Klotz, direttore commerciale di Cantina Tramin – è la varietà con cui si producono alcuni tra i più grandi vini bianchi del mondo, ma al tempo stesso è anche una delle più diffuse ad ogni latitudine. Un vitigno che ci fornisce spettacolari esempi di versatilità e che noi vogliamo arricchire con la nostra interpretazione: un’inconfondibile espressione della terra alpina in cui viviamo".
In tavola si abbina a carpaccio di pesce, salmone marinato o capesante; primi piatti saporiti come un risotto al limone o un tagliolino al tartufo oppure piatti della tradizione alpina, come canederli ai funghi, Salmerino di Fontana al forno, tartara di vitello o formaggi di capra.
La prima annata è stata prodotta in 90 Magnum e 3120 bottiglie da 0,75 con un prezzo medio in enoteca di circa 65 Euro.
Michele Bertuzzo
AIS TOSCANA CAMPIONE D’ITALIA E’ TUTTO TOSCANO IL PODIO DEL MIGLIOR SOMMELIER D’ITALIA 2018
Un’affermazione senza precedenti al concorso nazionale: 4 finalisti su 4 per il Granducato
Si aggiudica il titolo nazionale il Miglior Sommelier della Toscana in carica, Simone Loguercio. Secondo Valentino Tesi e terzi a pari merito Massimo Tortora e Simone Vergamini. Alla delegazione di Pistoia il Premio Surgiva.
Primo, secondo e terzo gradino del podio: un risultato senza precedenti quello raggiunto sabato 3 novembre dai sommelier di AIS Toscana, impegnati a disputare a Merano la finale del concorso Miglior Sommelier d’Italia Premio Trento DOC 2018.
Il campione italiano 2018 è Simone Loguercio della delegazione di Firenze, che bissa il titolo regionale vinto nello scorso mese di giugno. Alle sue spalle, altri toscani: Valentino Tesi della delegazione di Pistoia classificatosi secondo, mentre terzi a pari merito si sono classificati Massimo Tortora della delegazione di Livorno e Simone Vergamini della delegazione di Lucca e la quota rosa è stata conquistata da Clizia Zuin giunta sesta ma che arricchisce il palmares portando ben 5 toscani nei primi 6 sommelier d’Italia.
Una semifinale prima ed una finalissima poi tutta toscana dunque, che porta ancora una volta la Scuola Concorsi del Granducato ai vertici della sommellerie.
“Una emozione incredibile, vedere quattro dei nostri sommelier sul podio più prestigioso – testimonia Simona Bizzarri, responsabile della Scuola Concorsi di AIS Toscana – ciascuno di loro ha portato sul palco carattere, professionalità, emozione e voglia di vincere. L’impegno che ciascuno di loro dedica in queste competizioni è altissimo ed è una grande vittoria non solo per loro singolarmente ma per l’Associazione Toscana tutta. Siamo orgogliosi di essere rappresentati da questi ragazzi”.
Sul palco, a premiarli c’era anche Cristiano Cini, coordinatore gruppo nazionale area concorsi di AIS e Presidente di AIS Toscana: “Una giornata emozionante, questi giovani professionisti sono un esempio positivo dell’Italia di oggi. Sono quella linfa vitale che stimola tutti noi a dare sempre qualcosa in più e che ci garantisce un futuro solido e qualificante. Questo gruppo nato nella Scuola Concorsi, ha dimostrato che insieme si cresce. L’insieme va oltre il singolo, sempre. Come coordinatore dei concorsi porgo i miei più sentiti complimenti a tutti coloro che si sono messi in gioco in questa competizione con impegno e professionalità, tuttavia il mio ruolo di Presidente di AIS Toscana mi porta ad esprimere una particolare soddisfazione per l’eccezionale risultato raggiunto dai nostri sommelier. La Scuola Concorsi toscana ancora una volta ha dimostrato di preparare dei veri campioni: è uno dei nostri fiori all’occhiello su cui continueremo ad investire anche nel futuro”.
La classifica finale si è composta al termine di una prova in lingua oltreché in italiano che prevedeva riconoscimenti alla cieca di vini, una prova di decantazione e servizio ed altresì una prova di comunicazione e di abbinamento anche con birre, cocktail e tè. La prova eccellente del neocampione italiano, attualmente sommelier al ristorante Konnubio di Firenze, è senza dubbio anche il frutto dell’esperienza sul palcoscenico che egli ha maturato nel corso degli ultimi due anni: nel 2017 si è classificato secondo al Miglior Sommelier della Toscana ed è stato vincitore nello stesso anno dei titoli di Miglior Sommelier del Lambrusco e Miglior Sommelier dell'Albana; nel 2018 ha vinto il titolo di Miglior Sommelier della Toscana e Miglior Sommelier del Sagrantino, fino al titolo nazionale.
La grande giornata della sommellerie toscana al Premio Trento DOC ha infine avuto un altro suggello, con la vittoria per la delegazione di Pistoia del Premio Surgiva, scelta dalla giuria per la sensibilità dimostrata tramite la realizzazione di una vendita benefica di vino, finalizzata all'acquisto di attrezzature per la terapia mini invasiva dei tumori ed in sostegno del reparto di nefrologia dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
La storica Kurhaus di Merano ha rappresentato anche lo scenario ideale per accogliere tre nuovi sommelier onorari, insigniti del titolo per il contributo dato negli anni alla promozione dell’agroalimentare, tra cui il toscano Alessandro Regoli, direttore di Winenews. Tre sono anche i vincitori delle borse di studio offerte dalla distilleria Bonaventura Maschio nell’ambito del Master di specializzazione sulle acquaviti d’uva dal titolo “La Ricerca dell’Eccellenza”: anche in questo caso la Toscana è stata presente, con Luisa Tolomei del Ristorante Buca di Balbadò di Bagni di Lucca.
Didascalia foto allegata: Antonello Maietta, Presidente Nazionale AIS, Roberto Bellini Vice Presidente Nazionale AIS e Presidente AIS Pistoia, Roberto Anesi Miglior Sommelier AIS 2017, i sommelier vincitori: Valentino Tesi (secondo), Simone Loguercio (primo), Simone Vergamini, Massimo Tortora (terzi ex aequo), Cristiano Cini Presidente AIS Toscana e Coordinatore gruppo nazionale area concorsi, Toscana, Carlo Moser Vice Presidente Istituto Trento DOC
Marte Comunicazione snc
World Cheese Awards 2018
1 SUPER GOLD, 12 MEDAGLIE D’ORO, 20 D’ARGENTO, 28 DI BRONZO. LA NAZIONALE DEL PARMIGIANO REGGIANO, LA PIÙ PREMIATA DA UNA GIURIA INTERNAZIONALE TRA 2.472 FORMAGGI IN GARA
La Nazionale del Parmigiano Reggiano vince 61 medaglie e centra un grande risultato al World Cheese Awards: la giuria internazionale ha premiato oltre il 50% dei 121 campioni di Parmigiano Reggiano in gara. La competizione, andata in scena venerdì 2 novembre nel prestigioso Grieghallen di Bergen, in Norvegia, ha coinvolto ben 2.472 formaggi provenienti da 41 Paesi. Oltre alle medaglie ottenute dalla Nazionale del Parmigiano Reggiano, il Re dei formaggi si è aggiudicato altri 3 premi(una medaglia d’oro, una di argento e una di bronzo) per campioni presentati direttamente da operatori commerciali.
I record non si fermano qui. Quest’anno la Nazionale del Parmigiano Reggiano- composta da 55 caseifici – è arrivata ad essere la più grande missione collettiva mai intrapresa da un formaggio nazionale all’estero. Uno sforzo collettivo che ha fruttato una medaglia Super Gold (miglior formaggio del tavolo), 12 medaglie d’oro, 20 d’argento, 28 di bronzo. Il riconoscimento più prestigioso è stato incassato dalla Latteria Sociale Roncadellaper Parmigiano Reggiano DOP stagionato 18 mesi.
"Anche quest’annola Nazionale del Parmigiano Reggiano ha tenuto alto l’onore della DOP più amata dagli italiani– ha commentato da Bergen Guglielmo Garagnani, vicepresidente vicario del Consorzio Parmigiano Reggiano – le medaglie vinte apportano ulteriore valore a un mercato, come quello dei formaggi, che si conferma crescita”.
“A tutti i caseifici vanno i nostri complimenti e la nostra gratitudine – conclude Garagnani - perché hanno saputo riconfermare i primati che appartengono al sistema del Parmigiano Reggiano. A Bergen, abbiamo vinto anche grazie ai valori che legano il nostro prodotto al territorio: merito di una filiera che ogni giorno impegna migliaia di allevatori e centinaia di caseifici artigianali nella ricerca dell’eccellenza assoluta".
La 32esima edizione del World Cheese Awardssi terrà nel 2019 in Italia, più precisamente a Bergamo.Una location che spingerà la Nazionale del Parmigiano Reggiano a puntare ancora più in alto.
"Dopo 18 anni di concorsi – commentaGabriele Arlotti, ideatore della Nazionale del Parmigiano Reggiano – abbiamo la certezza che, nel complesso, la qualità premia e vince. Merito di caseifici e agricoltori straordinari che fanno un Parmigiano Reggiano che non teme confronti. Quest’anno abbiamo raggiunto un record di presenze, 55 caseifici, diventando così la più grande missione collettiva al mondo".
Di seguito il dettaglio delle medaglie vinte dalla Nazionale del Parmigiano Reggiano.
PROVINCIA DI REGGIO EMILIA:
Latteria Sociale Roncadella: Super Gold (18 mesi), oro (18 mesi), argento (24 mesi).
Antica Fattoria Caseificio Scalabrini: oro (24 mesi).
Società Agricola Dall'Aglio: oro (24 mesi).
Latteria Sociale Garfagnolo: oro (oltre 30), argento (24 mesi).
Caseificio Cavola: Argento (18 mesi), Bronzo (24 mesi).
Azienda Agricola Grana d'Oro Vacche Rosse: argento (24 mesi).
Caseificio Il Boiardo - Matilde di Canossa: argento (24 mesi).
Caseificio Sociale Castellazzo: argento (oltre 30), bronzo (24 mesi).
Caseificio Sociale Minozzo: argento (18 mesi), argento (oltre 30).
Caseificio Milanello - Terre di Canossa: argento (oltre 30) bronzo (24 mesi).
Latteria Sociale del Fornacione: argento (oltre 30).
Caseificio Sociale Allegro: argento (24 mesi), argento (oltre 30).
Latteria Sociale San Giovanni della Fossa: bronzo (24 mesi).
Latteria La Grande: bronzo (oltre 30).
Latteria Sociale Nuova: bronzo (24 mesi).
Latteria Sociale Barchessone: bronzo (24 mesi).
Latteria San Giovanni di Querciola: bronzo (24 mesi).
Latteria Villa Curta: bronzo (24 mesi).
Latteria Due Madonne: bronzo (24 mesi).
Fattoria Fiori di Fiori Pier Paolo: bronzo (oltre 30).
Fondo Possioncella: bronzo (oltre 30).
PROVINCIA DI MODENA:
Caseificio Razionale Novese: oro (18 mesi), argento (oltre 30).
4 Madonne Caseificio dell'Emilia: oro (24 mesi), bronzo (18 mesi).
Rosola di Zocca Società Agricola Cooperativa: oro (18 mesi).
La Cappelletta di San Possidonio: argento (18 mesi), argento (24 mesi).
Caseificio Dismano: bronzo (24 mesi).
Caseificio Sociale di Casola di Montefiorino: bronzo (18 mesi).
PROVINCIA DI MANTOVA:
Latteria Vo' Grande, oro (24 mesi): bronzo (18 mesi).
Latteria Sociale Gonfo, oro (24 mesi): bronzo (oltre 30).
Latteria Agricola Venera Vecchia: argento (oltre 30).
Caseificio Croce: bronzo (oltre 30).
Caseificio Frizza: bronzo (oltre 30).
Latteria agricola Mogliese: bronzo (24 mesi), bronzo (oltre 30).
PROVINCIA DI PARMA:
Cooperativa Casearia Agrinascente: oro (18 mesi), argento (24 mesi).
Azienda Agricola Mezzadri: oro (oltre 30).
Caseificio La Traversetolese: oro (oltre 30).
Caseificio Sociale Palazzo: argento (18 mesi), argento (oltre 30).
Società agricola Montecoppe: argento (18 mesi).
Latteria Sociale Santo Stefano: bronzo (24 mesi), bronzo (oltre 30).
Caseificio Sociale di Urzano: bronzo (24 mesi), bronzo (oltre 30).
Caseificio Montanari & Gruzza: bronzo (24 mesi).
Caseificio aziendale Fratelli Boldini: bronzo (18 mesi).
PROVINCIA DI BOLOGNA:
Caseificio Sociale Fior di Latte: bronzo (24 mesi).
Fabrizio Raimondi Ufficio Stampa e Relazioni Esterne
Consorzio Parmigiano Reggiano