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7 PIATTI PER 7 COCKTAIL: BOX CAFFÈ ABBINA CUCINA E MIXOLOGY
Da Box Caffè in Galleria a Padova nascono gli abbinamenti tra i piatti di Riccardo Maffini e i miscelati di Enrico Benetazzo. Uno per ogni giorno della settimana
Sette piatti per sette cocktail. Uno al giorno. È la nuova proposta che a partire dal mese di novembre si potrà scoprire da Box Caffè in Galleria, a Padova: dal lunedì alla domenica, ogni giorno, verrà proposto ai clienti un abbinamento diverso tra un piatto e un miscelato.
In cucina la maestria e la creatività di Riccardo Maffini executive chef del progetto Box, varesino d'origine, formatosi a Le Calandre e da Gabbani a Lugano. Per lui in cucina non devono mancare la semplicità e il gusto. Dietro al bancone l’abilità e l’entusiasmo di Enrico Benetazzo, cocktail-artist e bartender, tornato a Padova dopo un'esperienza a Londra da Novikov. “Abbiamo pensato di proporre questi abbinamenti – spiega Enrico Benetazzo – perché si cerca sempre più di frequente di affiancare i miscelati alla cucina, anche se spesso i nostri clienti si trovano spaesati nella scelta.
Il nostro vuole essere un gioco, un modo divertente di far capire che i cocktail, come i vini, possono far risaltare i cibi, ma, se sono troppo intensi, anche coprirne il gusto. L’importante è ricercare sempre l’equilibrio, quell’armonia di sapori che permette di esaltare allo stesso tempo il piatto e il miscelato”.
Così il lunedì un Americano Reale verrà proposto con gnocco fritto, crudo e burrata, il martedì la versione “made in Box” del Bloody Mary si sposerà con il carpaccio di ricciola alla pizzaiola, mentre il mercoledì l’hummus di ceci servito con gamberi rossi troverà al suo fianco il Katone (preparato con Bitter bianco luxardo, oleu saccarum, pompelmo rosa e camomilla). Giovedì un Hennesy Soursarà il valido sostegno degli spaghetti all’astice e salsa americana, mentre venerdì Mr. Ayrton (Cachaça, lime, simple syrup, passion fruit e albume) accompagnerà un fritto di moeche e salsa alla curcuma.
Sabato ci si può concedere un dolce: la crema fritta veneziana servita con Box 75, un London dry gin. Per concludere la settimana domenica sarà la volta del lievitato del giorno, abbinato ad un Bobby’s Tonic. Situato sotto i portici della centralissima Galleria Borromeo a Padova, Box Caffè in Galleria è un locale dove ci si sente accolti in ogni momento della giornata, dalla colazione al dopocena. Meta perfetta per un aperitivo, dove bere uno spriz o una birra artigianale accompagnati da golosi cicchetti, dove cenare in modo informale senza perdere di vista la qualità e il gusto, ma anche il ritrovo giusto per il dopo cena, per sperimentare diversi cocktail.
Anna Sperott
LA BARBERA D’ASTI CONQUISTA I MIGLIORI RISTORANTI LOMBARDI
Piace molto ai clienti internazionali
e i ristoratori hanno sempre più etichette in cantina per ampliare la scelta
La Barbera d’Asti è uno dei vini più richiesti nei migliori ristoranti lombardi selezionati dal GattiMassobrio, Taccuino dei Ristoranti d’Italia 2019. Secondo l’indagine effettuata dalla redazione della guida tra 100 ristoranti premiati con nell’ultima edizione di Golosaria, la Barbera d’Asti è anche un vino che piace molto al pubblico internazionale.
Un cliente su quattro che ordina questo vino infatti è straniero e arriva già intenzionato a ordinare il rosso piemontese. In generale la tipologia più ordinata è la Barbera d’Asti superiore, quindi invecchiata più a lungo (61%), tuttavia - ed è un’altra sorpresa - cresce la fascia di clientela che ordina la Barbera d’Asti più giovane e fruttata (39%). E anche gli stranieri iniziano a seguire questo trend: uno su tre predilige infatti la versione più giovane di questo vino.
Come leggere questa evoluzione della richiesta di Barbera d’Asti? In due modi: da un lato attraverso un traino dei vini rossi piemontesi in generale e dall’altro attraverso una conoscenza più approfondita del mondo della Barbera da parte dei ristoratori. Infatti, sempre dal sondaggio, emerge che nel 31% di chi ordina Barbera d’Asti si limita a questa tipologia di vino e invece nel 35% dei casi fa seguire all’assaggio a un altro vino piemontese da uve nebbiolo. Questo implica che per un terzo del pubblico, barbera e nebbiolo siano i vitigni identificativi del territorio piemontese. Infatti, analizzando le scelte della parte di pubblico residua che ordina altre bottiglie contemporaneamente alla Barbera d’Asti, non emerge una scelta altrettanto chiara: Chianti, Bonarda, Dolcetto e Valpolicella i vini presenti in elenco.
A contribuire al successo della Barbera d’Asti è poi una conoscenza di questo vino in aumento tra i ristoratori. Il 60% degli intervistati infatti saprebbe elencare oltre cinque diversi produttori che ha assaggiato in degustazioni dedicate e fiere (38%) quasi in ex aequo al costante lavoro dei distributori specializzati e degli agenti (42%).
“Siamo estremamente felici - sostiene il Presidente del Consorzio della Barbera d'Asti e vini del Monferrato Dott. Filippo Mobrici - dei risultati di questo studio. Siamo da anni impegnati nella promozione dei vini da noi tutelati. Riteniamo la piazza di Milano strategica e sapere che i milanesi amano la Barbera d'Asti è per noi motivo di orgoglio”.
E nei giorni scorsi la Barbera è stata protagonista a Milano alla 13^ edizione di Golosaria, dove era presenta un’enoteca con le migliori etichette. Quindi due degustazioni molto partecipate: sabato con i vini premiati alla Douja d’Or, il prestigioso concorso della Camera di Commercio di Asti e lunedì con l’excursus di 15 campioni di Barbera delle varie zone. Paolo Massobrio, che ha guidato la degustazione ha detto che la Barbera è da conoscere proprio nelle sue espressioni locali, come per i cru dei grandi vini del mondo. "Del resto è sempre più chiaro - ha dichiarato il patron di Golosaria - che la Barbera è a tutti gli effetti un vino internazionale”.
Federica Borasio
LE BOLLICINE GARDA DOC SFILANO SUL RED CARPET AL MERANO WINE FESTIVAL
Dal 9 al 13 novembre 2018 il Consorzio di tutela Garda DOC avrà uno spazio esclusivo davanti al Kurhaus dedicato alla degustazione dello Spumante. Hashtag: #gardadoc
Un brindisi con il Garda DOC Spumante davanti al Kurhaus, gioiello dell’architettura liberty europea. Il Consorzio Garda DOC debutta al Merano Wine Festival, in programma dal 9 al 13 novembre 2018 nella città altoatesina, e lo fa in grande stile: le sue bollicine saranno il benvenuto ufficiale per i visitatori dell’evento, giunto alla sua ventisettesima edizione. Lo stand sarà posto accanto al lungo red carpet del Kurhaus, uno dei simboli della città e principale ingresso alla manifestazione.
Lo scopo è far conoscere e presentare le novità dello Spumante Garda DOC ai visitatori in ingresso al Festival. Lo spazio sarà allestito in modo da poter accogliere gli ospiti ed offrire loro un angolo salotto dove sedersi, incontrare il Consorzio e le aziende che ne fanno parte e bere un calice di Garda DOC Spumante e Garda DOC Rosè. Un luogo dove intervistare i produttori e dove scattare foto da condividere nei social con l’hashtag #gardadoc. In mescita ci saranno le bottiglie di Spumante Garda DOC di alcune delle aziende consorziate, oltre che la bottiglia istituzionale.
"Con questa presenza esclusiva al Merano Wine Festival 2018- spiega Luciano Piona, Presidente del Consorzio Garda DOC - riteniamo di aver ottenuto per il Garda Doc una buona occasione di presentazione della nostra denominazione e della qualità delle nostre etichette, qualità che si è già distinta in altre uscite”.
Una strategia, quella seguita dal Consorzio Garda DOC, che punta a far conoscere e a promuovere lo Spumante e le eccellenze del territorio gardesano attraverso la partecipazione e la creazione di esperienze ed eventi esclusivi, come la Wine Experience, navigazione sul lago di Garda a bordo del veliero del 1926 “Siora Veronica”, e la partecipazione al Festivaletteratura di Mantova.
Chiara Brunato
15EDIZIONE DALL'1 AL 4 NOVEMBRE A BUCHAREST
Gaudio (Cervim) rappresenta VinoFed all’International Wine Contest Bucharest. «Produzioni in ascesa, momento di confronto importante»
Si tratta del più importante concorso internazionale di vini nell'Europa orientale
Il presidente Cervim, Roberto Gaudio, sarà in qualità di delegato Vinofed, dall’1 al 4 novembre a Iasi in Romania, per l’International Wine Contest Bucharest (IWCB), il più importante concorso internazionale di vini nell'Europa orientale. L'International Wine Contest Bucharest 2018 è organizzato da ASER Consulting & Management in collaborazione con Association of Tasters Authorized Romania (ADAR), con il patrocinio dell'OIV (Organizzazione internazionale della vigna e del vino) e VINOFED (Federazione mondiale dei maggiori vini e distillati internazionali concorsi). Questa è la 15esima edizione del concorso.
«Partecipare come giudice a concorsi internazionali di questo livello – commenta Roberto Gaudio, presidente Cervim e delegato VinoFed – rappresenta una importante occasione di confronto. Misurare la propria esperienza ed affinare la tecnica confrontandosi con stili, pensieri e metodi di valutazione diversi accresce il bagaglio culturale e ne arricchisce la visione di insieme. Le produzioni enologiche di questa area sono in forte ascesa, ed il Contest è un momento utile per fare il punto sula viticoltura dell’Europa orientale».
L'obiettivo di VinoFed – che annovera fra i propri concorsi anche il Mondial des Vins Extremes - è quello di certificare la credibilità assoluta dei risultati dei concorsi associati, garantendo l'autenticità e la qualità dei vini e distillati premiati e assicurando ai consumatori la garanzia dei prodotti premiati, con stesse regole e parametri (attraverso l’OIV) e stessa procedura organizzativa.
CERVIM
Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia,
Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana
149° ANNIVERSARIO DI GIGLIO BAGNARA E 12° PREMIO BAGNARA AL SINDACO BUCCI
Enrico Montolivo legge la motivazione del premio assegnato a Marco Bucci
Di Virgilio Pronzati
Foto di Mara Daniela Musante
Genova vanta universale notorietà per la sua l’attività imprenditoriale. Una economia trainata dal traffico portuale, ma solidamente incrementata da piccole e medie aziende, e antiche botteghe che ancor oggi animano il centro storico cittadino. Dalla tredicesima assemblea degli amministratori delle Camere di Commercio nazionali tenutasi a Roma alcuni anni fa, il primato delle imprese storiche (con almeno 100 anni di storia) va alla città di Genova.
Il Premio Bagnara conferito a Marco Bucci
Su 1390 imprese storiche nazionali, ben 120 sono del capoluogo ligure, seguite dalle 115 di Torino, 99 di Firenze, 80 a Trento e 72 a Milano. Mentre tra le liguri, c’è Savona con ventiquattro, quindici a La Spezia e cinque a Imperia.
Un altro premio per Marco Bucci
Non solo. Anche nella scala degli imprenditori di eccellenza premiati, dopo Torino con 6, c’è Genova con 5 a pari merito con Firenze e Vicenza. Ecco le più storiche imprese genovesi, premiate allora: Fratelli Gismondi snc 1773, orefici; Pietro Romanengo fu Stefano 1780 confetteria; Biscottificio Grondona primi dell’Ottocento; Radif Spa 1822 cristalleria; Ansaldo Energia 1853; Giglio Bagnara 1869.
Il quadro donato da Odo Tinteri
E proprio quest’ultimo, il 23 ottobre 2018, ha festeggiato il 149° anno di attività. Un’azienda che ha fatto la storia della città, e in particolare, di Sestri Ponente dove sorse 149 anni fa. Per l’occasione Enrico Montolivo, Amministratore delegato di Giglio Bagnara Spa, ha fatto le cose al meglio, siglando l’ambito “traguardo" con altri motivi d’interesse.
Enrico Montolivo premia Pietro Tarallo
Già dalle ore 18, al Lux Giglio Bagnara, Concept Store dedicato alla moda in Via XX Settembre, sono affluiti numerosi e prestigiosi invitati facenti parte del mondo del lavoro, della cultura e della politica genovese, per festeggiare con Giglio Bagnara. Il clou della serata, è stato quando Montolivo ha premiato col XII Premio Bagnara, il dinamico sindaco di Genova Marco Bucci, con questa motivazione:
Parte del numeroso pubblico dove spiccano Marco Bucci e Michele Maisano
«Marco Bucci ha aggiunto al lavoro di sindaco la straordinaria dedizione alla causa della nostra città, diventando un preciso riferimento per le istanze e per affrontare le sfide nodali per lo sviluppo di Genova».
Pietro Tarallo con la giornalista Mara Daniela Musante
«Un premio – dice il sindaco Bucci - per la città di Genova che, come nel passato ha saputo superare momenti critici. Uno stimolo per tutti i cittadini che devono pensarla e vederla positivamente, contribuendo tutti a riportarla nella posizione che merita».
Pietro Tarallo dona il suo libro a Marco Bucci
Di seguito, la premiazione del noto giornalista e scrittore Pietro Tarallo, il maggior esperto italiano di turismo internazionale, vincitore di numerosi riconoscimenti e premi. Il suo “Il Salotto del Viaggiatore” ha compiuto ben 11 anni.
La cantante giapponese Hiroko
Poi, sempre con Pietro Tarallo si è festeggiato i 20 anni della Neos, associazione di giornalisti e fotografi di viaggio, di cui Tarallo è presidente che, nell’occasione, ha presentato il libro “Neos, un viaggio lungo 20 anni” con foto e reportage dei soci che illustrano la bellezza del mondo.
Il noto cantante Michele con la giornalista Mara Daniela Musante
Un prezioso volume che illustra l’opera di liguri e genovesi che ha contribuito allo sviluppo economico non solo in alcuni stati dell’America del Sud, ma anche d’Australia, Usa e Giappone.
Golosità liguri e non abbinate ai vini argentini importati da Federico Bruera
A completare la riuscita serata, il canto e la musica synth pop di Hiroko e Gaku del duo giapponese Omnine. Un omaggio a Genova, sede del Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, il più importate d’Italia nel suo genere. Poste in piccole isole e gradite a tutti, varie golosità liguri e non, abbinate a vini argentini (e a un giapponese), selezionati e serviti dall’importatore Federico Bruera.