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VITTORIO FUSARI PORTA LA FRANCIACORTA NEL CUORE DI BERGAMO
Il 7 settembre, dalle 18 alle 24, andrà in scena “Bolle&Sapori”: una serata esclusiva di degustazione enogastronomica che vedrà protagonisti, oltre al Balzer, dieci ristoranti e 39 cantine franciacortine
Lo chef Vittorio Fusari, approdato al Balzer di Bergamo a inizio anno, ha scelto di riprendere il suo “Aspettando il Festival del Franciacorta” proponendolo in terra orobica. Ecco così che il quadriportico del Sentierone del capoluogo bergamasco si prepara ad ospitare la prima edizione di Bolle&Sapori.
Venerdì 7 settembre, dalle ore 18.00 alle 24.00, andrà infatti in scena il format, messo a punto da Fusari quando era ai fornelli della Dispensa Pani e Vini di Torbiato di Adro (BS), esattamente una settimana prima rispetto al Festival in cantina, in programma il 15 e 16 settembre e organizzato dal Consorzio di tutela del Franciacorta, che propone agli amanti della DOCG lombarda un viaggio alla scoperta del territorio e delle cantine stesse.
Sotto i portici, disegnati dall’architetto Marcello Piacentini e tanto cari ai bergamaschi, nella serata di venerdì prenderanno posto ben 39 cantine franciacortine, la postazione del Balzer e quelle di dieci selezionati ristoranti bergamaschi.
Tre le formule, adatte a tutte le tasche, per partecipare a Bolle&Sapori: 3 gettoni (validi per altrettanti calici di Franciacorta o piatti) a 15,00 euro, 5 gettoni a 25,00 euro oppure 12 gettoni a 50,00 euro. Gli stessi si possono acquistare direttamente alle casse del Balzer o preacquistare su shop.balzer.it. L’evento si svolgerà anche in caso di maltempo.
«Questo evento- ha spiegato lo chef Fusari - rappresenta l’unione di territori, una sinergia tra la Franciacorta e la città di Bergamo. C’è da dire poi che iniziative come questa offrono la possibilità al cittadino di riappropriarsi in modo concreto dei centri storici delle nostre città». Fusari per Bolle&Sapori proporrà una zuppa di riso nero, tre legumi dei presidi Slow Food, frutti di mare e crostacei. Tutti ingredienti, quelli che compongono il suo piatto, provenienti da agricoltura o allevamenti sostenibili.
Le cantine che proporranno in degustazione i calici di Franciacorta saranno: 1701, Barone Pizzini, Biondelli, Tenuta Bonomi Castellino, Bosio Cesare, Camillucci, Azienda Vitivinicola Camossi, Castelveder, Clarabella, Colline della Stella, Corte Aura, Corte Fusia, Elisabetta Abrami, Enrico Gatti, Faccoli, Ferghettina, Fratelli Berlucchi, Fratus La Riccafana, Guido Berlucchi, Il Mosnel, La Boscaiola Vigneti Cenci, Vini La Torre, Maiolini, Massussi, Mirabella, Monte Alto, Monterossa, Monzio Compagnoni, Pian del Maggio, Ricci Curbastro, Ronco Calino, San Cristoforo, Santus, Azienda Agricola Turra, Vezzoli Luca, Vezzoli Ugo, Vigna Dorata, Villa Crespia, Villa Franciacorta.
I ristoranti partecipanti, oltre allo stesso Balzer, saranno invece: 4Pis di Colere, Al Castello di Cividate al Piano, Burro Restaurant di Alzano Lombardo, De Gusto Birra e cucina di Bergamo, Ezio Gritti di Bergamo, Impronte Ristorante di Bergamo, One Love Restaurant di Bergamo, Noi Restaurant di Bergamo, Ristorante Gù di Bergamo e Selva di Gelso di Selva di Clusone.
Tra i partner dell’iniziativa ci saranno Orobica Pesca, Acqua Bracca e il Consorzio Parmigiano Reggiano. Parteciperanno inoltre con spazi propri e proponendo in degustazione i presidi orobici e del Lago d’Iseo, le tre condotte bergamasche di Slow Food e quella della zona Oglio - Franciacorta - Lago d’Iseo.
Ezio Zigliani Press Officer
Fino al 1 ottobre per votare il premio Pizzeria dell'anno 2018 by Gastronauta®
La pizzeria d'Italia 2018? Lo decide il pubblico, per il sesto anno consecutivo, in collaborazione con le 5 Stagioni di Agugiaro & Figna Molini, votando sul sito http://sondaggi.gastronauta.it/pizzerie-2018. L'appuntamento per decretare il vincitore è il 1 ottobre, con più di 500 pizzerie a contendersi il titolo di miglior margherita del Bel Paese.
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VINO: CHIUDE COLLISIONI JESI E RILANCIA SUL 2019
IAN D’AGATA: VERDICCHIO PUNTI SU LONGEVITA’, E’ TRA I GRANDI BIANCHI DEL MONDO
“Sono molte le indicazioni positive della full-immersion enologica che si è chiusa oggi a Jesi. La prima è che il Verdicchio si conferma straordinario attrattore per il territorio e per le altre denominazioni meno conosciute; la seconda è – a detta dei 32 esperti internazionali provenienti da 13 Paesi – che la strada delle qualità imboccata è quella giusta. Per lo stesso periodo del prossimo anno stiamo lavorando su un grande evento internazionale dedicato a un autoctono che da simbolo regionale si identifica sempre più tra i vini bandiera nazionali”. Lo ha detto, oggi in chiusura di Collisioni Jesi, il direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini Alberto Mazzoni. L’evento business, organizzato dal consorzio marchigiano e dal direttore scientifico di Indigena, Ian D’Agata, è stato dedicato al 50° della Doc Verdicchio dei Castelli ma anche alle altre denominazioni dell’area (Verdicchio di Matelica, Lacrima di Morro d’Alba, Bianchello del Metauro, Colli Maceratesi e Serrapetrona).
Per Ian D’Agata, senior editor di Vinous e direttore scientifico di Indigena: “Il Verdicchio si conferma essere una delle migliori varietà bianche del mondo, che dà vini freschi e beverini ma soprattutto capaci di grande longevità, con prodotti che possono invecchiare tranquillamente 20 anni proprio come i Chablis, i Riesling alsaziani e tedeschi e altri grandi vitigni. E quella dell’invecchiamento è ora la specificità più importante da far conoscere all’estero, perchè in questo modo – ha concluso - automaticamente e quasi senza fatica il Verdicchio diventerà un prodotto importantissimo per tutti i sommelier del mondo che vorranno questi vini anche per creare verticali in carta”.
A Collisioni Jesi, che si è chiusa proprio con una degustazione storica Old but gold, ha partecipato un pacchetto di selezionatissimi stakeholder provenienti dai principali Paesi importatori di vino: Usa (6 operatori), Russia e Cina (4), Canada, Francia e Regno Unito (3), Giappone e Svezia (2), Belgio, Paesi Bassi, Polonia, Svizzera e Ungheria. Un’occasione anche per far conoscere a giornalisti e operatori del settore i luoghi simbolo del paese di Federico II, a partire dal concerto inaugurale con divagazioni leopardiane al Festival Pergolesi Spontini fino alle opere di Lorenzo Lotto della Pinacoteca civica e alla mostra sul Novecento quotidiano di Betto Tesei. Il vigneto Marche - con 20 denominazioni e 17.000 ettari complessivi di vigneto di cui 4.500 ristrutturati e rinnovati negli ultimi 10 anni - fattura annualmente circa 150 mln di euro, con una crescita delle esportazioni di oltre il 50% nell’ultimo decennio. Circa 18 milioni le bottiglie di Verdicchio dei Castelli di Jesi prodotte ogni anno, per circa la metà destinate all’export. Con quello di Matelica, l’autoctono marchigiano è il vino bianco fermo più premiato dalle guide italiane negli ultimi 4 anni.
ELENCO AZIENDE PARTECIPANTI: Belisario, Bisci, Boccafosca, Bucci, Casalfarneto, Colognola, Colonnara, Coroncino, Crespaia, Fattoria Forano, Fattoria Nannì, Fazi Battaglia, Felici, Filodivino, Garofoli, Giovanni Giusti, La Staffa, Lucangeli Aymerich, Lucchetti, Marotti Campi, Moncaro, Montecappone, Pievalta, San Diego, Santa Barbara, Stefano Mancinelli, Tenuta dell'Ugolino, Terre di Serrapetrona, Tenuta di Tavignano, Tenute Pieralisi, Umani Ronchi, Vicari, Vignamato.
Ufficio stampa Istituto marchigiano di tutela vini - Imt: Ispropress
Simone Velasco, 327.9131676 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dacapo S.agr.r.l.- Sede operativa: Strada Asti-Mare 4 - 14041 Agliano Terme
Di Virgilio Pronzati
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Grignolino d’Asti Doc Renard 2017
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Grignolino. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13,5%. Lotto: 4/18. Fascetta Doc: ABBN07027868. Bottiglie Prodotte: 2.500. Prezzo medio in enoteca: € 11,00. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rossi, ad una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 3-4 anni. Evoluzione: giovane ma già discretamente equilibrato. Servizio: servire a 14°C in calici con stelo medio.
Esame organolettico - Aspetto: limpido, di colore rubino scarico. Profumo: intenso, persistente e fine, con netti sentori di rosa selvatica, mora di rovo e pepe bianco. Sapore: secco, fresco, sapido, piacevolmente tannico, caldo (alcol), di buona struttura e persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, note floreali, fruttate e speziate.
Considerazioni: Molto buono. Ottenuto con scelte uve Grignolino pigiadiraspate, fatte fermentare a temperatura controllata in botte d'acciaio inox. Seguono la svinatura, la fermentazione malolattica e la maturazione in botte d'acciaio inox.
Punteggio totale: 53/60
ASPETTO - Limpidezza 4. Colore 5. PROFUMO - Intensità 5. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 4. Pienezza 5. Sapidità 4. Acidità/tannicità/morbidezza 5. Armonia 4.GRADIMENTO - Ottimo 4
Dolcetto d'Alba Doc Cà ed Balos 2017
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Dolcetto. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13%. Lotto: 1701. Fascetta Doc: ABFX 07087977. Bottiglie prodotte: 1.100. Prezzo medio in enoteca: € 9,50. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rossi di leggero affinamento, ad una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 2 anni. Evoluzione: quasi pronto. Servizio: servire a 16°C in calici col stelo medio. Abbinamento: ravioli col sugo di coniglio, pollo ruspante in casseruola, toma di un mese.
Esame organolettico - Aspetto: limpido, di colore rubino carico con orlo violaceo. Profumo: abbastanza intenso e persistente, sufficientemente fine, varietale, con sentori fruttati di ciliegia durona, marasca, mora di rovo e lieve vegetale. Sapore: secco, fresco e sapido, appena tannico, caldo (alcol), di buona struttura e persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, e note fruttato-vegetali
Considerazioni: Buono. Ottenuto con scelte uve Dolcetto pigiadiraspate, fatte fermentare a temperatura controllata in botte d'acciaio inox. Seguono la svinatura, la fermentazione malolattica e la maturazione in botte d'acciaio inox.
Punteggio totale: 49/60
ASPETTO - Limpidezza 4. Colore 5. PROFUMO - Intensità 4. Persistenza 4. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 4. Pienezza 4. Sapidità 4. Acidità/morbidezza 4. Armonia 4.GRADIMENTO - Ottimo 4.
Ruchè di Castagnole Monferrato Docg Majoli 2017
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Ruchè. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14,5%. Lotto: 218. Fascetta Docg: ABAQ03594622. Bottiglie Prodotte: 7.500. Prezzo medio in enoteca: € 12,50. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rossi di medio affinamento, ad una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 4 anni. Evoluzione: giovane ma già gradevole. Servizio: servire a 16-17°C in ampi calici col stelo medio. Abbinamento: taglierini con ragù di frattaglie, fegato con cipolle, anatra in agrodolce, pecorino di 4 mesi.
Esame organolettico - Aspetto: limpido, di colore rubino con nuances porpora. Profumo: intenso, persistente, fine, con netti sentori di rosa selvatica appassita, mirtillo e mora maturi, cannella e pepe nero. Sapore: secco, sapido, leggermente fresco e tannico, caldo (alcol), pieno e persistente. Retrogusto: vena sapida e tannica, note floreali, fruttate e speziate.
Considerazioni: Molto buono. Ottenuto con scelte uve Ruchè pigiadiraspate, fatte fermentare a temperatura controllata in botte d'acciaio inox. Seguono la svinatura, la fermentazione malolattica e la maturazione in botte d'acciaio inox.
Punteggio totale: 54/60
ASPETTO - Limpidezza 5. Colore 5 PROFUMO - Intensità 5. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 4. Pienezza 5. Sapidità 4. Acidità/tannicità/morbidezza 5. Armonia 4.GRADIMENTO - Ottimo 4.
Barbera d’Asti Docg Sanbastiàn 2016
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Barbera. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14,5%. Lotto: 4/17. Fascetta Docg ABFG09743947. Bottiglie prodotte: 12.000. Prezzo medio in enoteca: € 10,00. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rossi da medio-lungo affinamento, ad una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 4-6 anni. Evoluzione: quasi pronto. Servizio: servire a 18°C in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: ravioli col sugo d'arrosto, gallina bollita, stufato di montone, bra stagionato.
Esame organolettico - Aspetto: limpido, di colore rubino carico. Profumo: abbastanza intenso, persistente e fine, con netti sentori fruttati di ciliegia e prugna nera mature, corbezzolo, fieno di montagna e pepe nero. Sapore: secco, poco fresco ma sapido, giustamente tannico, molto caldo (alcol), pieno ma snello, persistente. Retrogusto: vena sapida e tannica, note fruttate, vegetali e speziate.
Considerazioni: Buono. Ottenuto con scelte uve Barbera pigiadiraspate, fatte fermentare a temperatura controllata in botte d'acciaio inox. Seguono la svinatura, la fermentazione malolattica e la maturazione in botte d'acciaio inox.
Punteggio totale: 50/60
ASPETTO - Limpidezza 5. Colore 4. PROFUMO - Intensità 4. Persistenza 4. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 4. Pienezza 5. Sapidità 4. Acidità/tannicità/morbidezza 4. Armonia 4.GRADIMENTO - Ottimo 4.
Barbera d’Asti Docg Superiore Valrionda 2015
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Barbera. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14,5%. Lotto: 417. Fascetta Docg: ABCK06957595. Bottiglie Prodotte: 7.000. Prezzo medio in enoteca: € 13,50. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rossi da lungo affinamento, ad una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 5-6 anni. Evoluzione: quasi pronto. Servizio: servire a 18°C in ampi calici col stelo medio. Abbinamento: cisrà, bollito misto, brasato al Barbera d'Asti, fontina d'alpeggio stagionata 5 mesi.
Esame organolettico - Aspetto: limpido, di colore rubino carico tendente al granato. Profumo: intenso, persistente e fine, con sentori fruttati di mirtillo, mora di rovo e prugna nera maturi, nocciola secca, umori boschivi balsamici, bucce d'agrumi candite, cacao amaro e lieve boisè. Sapore: secco, fresco e sapido, giustamente tannico, molto caldo (alcol), di buon corpo e persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, note fruttate, balsamiche e speziate.
Considerazioni: Molto buono. Ottenuto con scelte uve Barbera pigiadiraspate, fatte fermentare per circa due settimane a temperatura controllata in botte d'acciaio inox. Seguono la svinatura, la fermentazione malolattica e la maturazione in botti di rovere e d'acciaio inox.
Punteggio totale: 54/60
ASPETTO - Limpidezza 5. Colore 5. PROFUMO - Intensità 5. Persistenza 4. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 5. Pienezza 5. Sapidità 5. Acidità/tannicità/morbidezza 4. Armonia 4.GRADIMENTO - Ottimo 4.
Barbera d’Asti Docg Nizza 2013
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Barbera. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14%. Lotto: 1/16. Fascetta Docg: AAVJ01261981. Bottiglie Prodotte: 1.200. Prezzo medio in enoteca: € 21.00. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini rossi di lungo affinamento, ad una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 6-8 anni. Evoluzione: quasi pronto. Servizio: servire a 18°C in grandi calici col stelo medio. Abbinamento: brasato di manzo al Barbera d'Asti, stufato di cinghiale, cotoletta di cervo alla griglia, castelmagno stagionato un anno.
Esame organolettico - Aspetto: limpido, di colore granato carico. Profumo: molto intenso e persistente, fine, ampio e complesso, con netti sentori di ciliegia e prugna mature, bucce d'agrumi essiccate, mandorla e noce secche, erbe montane balsamiche, liquirizia amara e lieve boisè. Sapore: secco, fresco e sapido, piacevolmente tannico, caldo (alcol), di grande ma equilibrata struttura, di molta persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, note fruttate, vegetali balsamiche e speziate.
Considerazioni: Ottimo. Ottenuto con scelte uve Barbera pigiadiraspate, fatte fermentare per oltre due settimane a temperatura controllata in botte d'acciaio inox. Seguono la svinatura, la fermentazione malolattica, la lunga maturazione in botti di rovere e l'affinamento di almeno un anno in bottiglia.
Punteggio totale: 56/60
ASPETTO - Limpidezza 5. Colore 5. PROFUMO - Intensità 5. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 5. Pienezza 5. Sapidità 5. Acidità/tannicità/morbidezza 5. Armonia 4.GRADIMENTO - Ottimo 4.
Dorè Vino bianco dolce 2015
Categoria: Bianco dolce. Vitigno: Moscato bianco di Canelli. Bottiglia: 37,5 cl. Alcol: 11,5%. Lotto: 1501. Bottiglie Prodotte: 500. Prezzo medio in enoteca: € 18,00. Conservazione: nella cantina, in posizione coricata su ripiani adibiti ai vini bianchi dolci, ad una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 2-3 anni. Evoluzione: quasi pronto. Servizio: servire a 10°C in piccoli calici a tulipano con stelo alto. Abbinamento: frittelle e charlotte di mele, strudel, bavarese alla nocciola igp piemontese, semifreddo al torroncino.
Esame organolettico - Aspetto: limpido, di colore giallo oro. Profumo: intenso, persistente. fine, varietale, con netti sentori fruttati di gelatina di pesca gialla e albicocca mature, vaniglia, confetto e di panettone. Sapore: dolce ma non stucchevole per freschezza e sapidità, quasi vellutato, di buona pienezza e persistenza aromatica. Retrogusto: dolce con vena sapida, note fruttate e speziate.
Considerazioni: Buono. Ottenuto con scelte uve Moscato bianco di Canelli fatte appassire in cassette e pigiate. Il denso mosto ha fermentato lentamente a temperatura controllata in botte d'acciaio inox. Seguono la filtrazione sterile e l'imbottigliamento.
Punteggio totale: 51/60
ASPETTO - Limpidezza 5. Colore 4. PROFUMO - Intensità 4. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE - Persistenza 4. Pienezza 4. Sapidità 4. Acidità/morbidezza 5. Armonia 4.GRADIMENTO - Ottimo 4.
ARTE E VINO CONVOLANO A NOZZE NEI CASTELLI DELLA PROVINCIA DI SIENA
Dall’8 settembre al 7 ottobre 5 fine settimana da non perdere tra suggestione e gusto
con “Arte nel calice"
Degustazioni di vino, esposizioni di artisti emergenti, concerti jazz e momenti di approfondimento in location d’eccezione; nell’ordine il Castello di Albola, il Castello di Grotti, Castello Banfi, il Castello di Bossi, il Castello di Meleto E il Castello La Leccia
Arte e vino convolano a nozze nei castelli della provincia di Siena. Dall’8 settembre al 7 ottobre 5 fine settimana da non perdere tra suggestione e gusto con “Arte nel calice”. Degustazioni di vino, esposizioni di artisti emergenti, concerti jazz e momenti di approfondimento tutti da vivere nel segno delle eccellenze made in Siena in location d’eccezione; nell’ordine il Castello di Albola a Radda in Chianti, il Castello di Grotti a Monteroni d’Arbia, Castello Banfi a Poggio alle Mura a Montalcino, il Castello di Bossi a Castelnuovo Berardenga, il Castello di Meleto a Gaiole in Chianti e il Castello La Leccia a Castellina in Chianti.
La manifestazione che mira alla valorizzazione del vino e, al contempo, alla promozione dei giovani artisti in un connubio di eccellenze, è organizzata dalla Fondazione Vacchi insieme all’Unione Provinciale Agricoltori di Siena con il patrocinio della Regione Toscana e in collaborazione con Camera di Commercio di Siena, Siena Jazz, Accademia delle Belle Arti di Firenze, PiùDesign e M’Art.
Il Programma
Castello di Albola 8-9 settembre Il taglio del nastro di Arte nel Calice sabato 8 settembre alle 10.30 al Castello di Albola con la presentazione dell’artista Nicoletta Gemignani. All’inaugurazione parteciperanno il presidente del Consiglio Regionale Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Radda in Chianti Pier Paolo Mugnaini, il presidente di Upa Siena Giuseppe Bicocchi, il vicepresidente della Fondazione Vacchi Marco Spinelli e il curatore artistico professor Adriano Bimbi. Alle ore 18 un buffet con prodotti tipici del territorio e la degustazione dei vini allietata dal concerto di Siena Jazz. Domenica 9 settembre sarà possibile visitare la mostra e degustare i vini sempre al Castello di Albola.
Castello di Grotti 15-16 settembreSabato 15 settembre alle 17.30 al Castello di Grotti la presentazione dei giovani artisti dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze Gemma Mazzotti, Giuseppe Amorim Esposito, Luca Ceccherini, Angela D’Ospina, Francesco Pirazzi; alle 18 un buffet con prodotti tipici del territorio e la degustazione dei vini allietata dal concerto di Siena Jazz. Domenica 16 settembre sarà possibile visitare la mostra e degustare i vini sempre al Castello di Grotti.
Castello Banfi 22-23 settembreSabato 22 settembre alle 17.30 a Castello Banfi la presentazione dell’artista Nelson Salvestrini; alle 18 un buffet con prodotti tipici del territorio e la degustazione dei vini allietata dal concerto di Siena Jazz. Domenica 23 settembre sarà possibile visitare la mostra e degustare i vini sempre a Castello Banfi.
Castello di Bossi 29-30 settembre Sabato 29 settembre alle 17.30 al Castello di Bossi la presentazione dell’artista Carmelo Cutuli con visita alla mostra e degustazioni di vini.Domenica 30 settembre sarà possibile visitare la mostra e degustare i vini sempre al Castello di Bossi.
Castello di Meleto 6-7 ottobreSabato 6 ottobre alle 10.30 al Castello di Meleto il dibattito sul tema “La qualità dell’enogastronomia in Italia”, partecipano l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi, l’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero, il direttore di Upa Siena Gianluca Cavicchioli. Alle ore 17.30 la presentazione dell’artista Monica Bartalozzi, alle 18 un buffet con prodotti tipici del territorio e la degustazione dei vini allietata dal concerto di Siena Jazz. Domenica 7 ottobre sarà possibile visitare la mostra e degustare i vini sempre al Castello di Meleto.
Castello La Leccia dal 7 settembre al 7 ottobrePer un mese esatto da venerdì 7 settembre a sabato 7 ottobre al Castello La Leccia la possibilità di visitare la mostra degli artisti Carmelo Cutuli e Chiara Crescioli
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