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CONSORZIO DEL CHIANTI: UVA OTTIMA, MINORE QUANTITA'
Il Presidente Busi “Le ultime piogge hanno aiutato la produzione”
Vendemmia 2018, il Consorzio del Chianti: “Uva di qualità ottima, in quantità leggermente inferiore alla media”
La vendemmia 2018 inizierà tra qualche giorno, a fine mese, e nelle vigne l’alternanza di caldo e di piogge delle ultime settimane fa sì che l’uva sulle viti sia di ottima qualità.
Il Consorzio Vino Chianti stima intanto che la produzione 2018 si attesterà sugli 800 mila ettolitri di vino chianti, una quantità leggermente inferiore alla media della produzione che si aggira intorno agli 830/850 mila ettolitri. Niente a che vedere insomma con la forte diminuzione dello scorso anno quando si stimava una perdita di circa il 40% rispetto alle annate “ordinarie”.
A pesare lo scorso anno sulla quantità di uva erano state la siccità, le gelate primaverili e i danni fatti dagli ungulati: “l’effetto delle calamità 2017 si fanno in alcuni casi ancora sentire – spiega il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi - la flessione di quest’anno è in parte legata anche alla peronospora (una malattia della vite causata da un fungo che viene a causa di abbondanti piogge) che ha colpito le viti nel mese di maggio, seccando il piccolo grappolo appena nato, che si è diffusa a macchia di leopardo, ma senz’altro ci aspettiamo una ottima produzione in termini qualitativi grazie anche alle ultime piogge che hanno permesso alle viti di allentare la morsa del caldo”.
Lisa Baracchi
Cel. +39 328-9493333
MONDO DEL GUSTO
Nella Città del Vino, la festa della vendemmia e il Palio nazionale della botte
Degustazione vini, visite ai vigneti e cena nelle corti dei sapori con musica, teatro di strada, tamburini e personaggi fantastici a pochi chilometri da Verona.
Con “Uva e dintorni” il Trentino festeggia l’inizio della vendemmia. L’appuntamento è il primo weekend di settembre ad Avio, a pochi passi dal castello del FAI. Qui potrai immergerti nell’atmosfera di un tempo, tra scorci di vita medievale e antichi mestieri.
Scopri il mercatino degli hobbysti e quello dell’artigianato e partecipa al corso del pane con i contadini di Matilde o alle visite guidate ai vigneti della zona con degustazione dei vini locali o alle dimore storiche di Avio. Per cena ti consigliamo di gustare i menù tipici proposti nelle corti dei sapori con arrosticini, stinco, salumi e formaggi locali, dolci fatti in casa, vino, grappa e caffè.
Spettacoli itineranti e musica animeranno le vie del centro storico durante tutta la festa.
Cuore dell’evento enogastronomico, il corteo e la sfida dell’atteso Palio Nazionale della Botte tra le Città del Vino, in programma domenica pomeriggio. La sfida è contraddistinta da quattro prove: la spinta della botte in salita, lo slalom parallelo sempre con una botte, la pigiatura dell’uva e per concludere con il riempimento della botte a “secchiate” d’acqua.
Gran finale, la sera, con il tradizionale spettacolo pirotecnico “Incanto”, che ben conosce chi da anni frequenta questo vivace appuntamento di fine estate nel Comune di Avio.
Uva e dintorni ti aspetta in Trentino, a pochi chilometri da Verona.
Gabry Ponte a Varazze
Varazze svela a sorpresa l'ospite dell'estate. Sabato 25 Agosto la consolle del Varazze Music Festival sarà affidata a uno dei dj più popolari in Italia e all'estero: Gabry Ponte.
L'estate della Città di Varazze continua sabato 25 Agosto sul Molo Marinai d'Italia con il djset del più grande dj e produttore italiano, nonché re della dance Gabry Ponte.
L'evento, voluto e offerto da Cantine Capetta, già sponsor della Città di Varazze, si inserisce nel Festival musicale che a Varazze ha portato grandi nomi del calibro di Boosta e Samuel dei Subsonica, passando per IZI, Shade, e i djset dei TheGiornalisti e ExOtago.
"L'Amministrazione comunale - afferma il sindaco Alessandro Bozzano - è contenta di ospitare un personaggio del calibro di Gabry Ponte e di regalare un'altra manifestazione a sorpresa alla Citta". "Tengo a sottolineare - aggiunge Bozzano - che Varazze grazie agli eventi dedicati ai giovani, che si inseriscono in un ricco calendario annuale con appuntamenti per tutti i gusti e grazie al lavoro di ricerca degli sponsor, sta diventando una piazza ambita sempre più interessante per investire in termini di marketing e pubblicità"
Gabry Ponte, torinese di nascita, è un dj, produttore con all’attivo oltre 10 milioni di dischi venduti nel mondo. La hit “Blue”, insieme alla sua band Eiffel 65 ha raggiunto la vetta delle chart di tutto il mondo. A seguire i suoi singoli da solista ("Geordie", "La Danza delle streghe", "Figli di Pitagora") hanno dominato la scena della musica dance europea a partire dagli anni 2000.
Nel 2014 è entrato tra i top 100 djs al mondo alla posizione numero 61. Nello stesso anno è stato giudice del famoso talent show “Amici di Maria de Filippi” insieme a Luca Argentero e Sabrina Ferilli.
Nella sua ventennale carriera ha collaborato come remixer e produttore insieme ai più importanti artisti del panorama musicale italiano e internazionale: Fabri Fibra, Jovanotti, 883, Pitbull, Shaggy... e molti altri.
Nell’estate del 2016 Gabry pubblica il singolo “Che ne sanno i 2000” (che ha ottenuto il doppio disco di platino e oltre 90 milioni di stream), a cui ha fatto seguito “Tu sei” (remake di una celebre hit di Umberto Tozzi) al cui videoclip hanno partecipato Favij, web star amatissima dai più giovani, insieme a Giulia Penna.
A Giugno 2018 è in uscito l’Ep “Dance Lab” che contiene 4 brani: “Tanja”, in collaborazione con Pop X, “Salgo sul palco” insieme al trapper Nashley e a dj Matrix, “Felicità”, remake del celebre successo di Al Bano e Romina, e “Dalla a me” insieme a Danti, Shade e Jake la Furia.
Bettina Bolla
Sangiovese Spumante? Sì
Via libera ai finanziamenti della Regione
Il Sangiovese diventa spumante? approvato il progetto della Cantina Sociale di Val Virginio
Investimento da 2,7 milioni di euro. Il presidente Baragli: “Innoviamo per essere più competitivi”
Rosso? No, spumante. E’ la rivoluzione che potrebbe toccare il Sangiovese in Toscana. Il progetto presentato in qualità di capofila dalla Cantina Sociale di Val Virginio, che conta più di 600 soci, è infatti tra quelli finanziati dalla Ragione Toscana, che ha raccolto e selezionato tutti i PIF - Progetto integrato di filiera. Unico nell’area vitivinicola. L’investimento previsto è di oltre 2,7 milioni di euro, di cui il 40% finanziato dalla Regione, 1 milione investito dalla Cantina e 1,7 milioni investiti dai 28 soci partecipanti diretti “la cui realizzazione sarà positiva per tutto il settore” assicura Ritano Baragli, presidente della Cantina Sociale Colli Fiorentini aderente a Confcooperative Toscana.
“Attueremo – continua – una nuova linea di prodotti, frizzanti e spumanti, partendo dalle uve dei nostri soci e compiendo tutto il percorso produttivo nel nostro impianto innovando con la tecnologia necessaria per portare valore aggiunto alle produzioni dei nostri conferenti.” Il progetto mira a produrre vini spumanti bianchi o rosati da uve sangiovese per andare incontro alle esigenze del mercato. Il piano finanziato prevede interventi concreti sul fronte dell’innovazione dei processi produttivi, rendendoli più sostenibili e efficienti. “Vogliamo creare un sistema all’avanguardia - continua Baragli - che attivi soprattutto un cambiamento culturale nelle imprese: valorizzare la tradizione e al contempo diventare sempre più competitivi, allargando il nostro mercato.”
Dall'ampliamento della cantina alla realizzazione di un impianto di stoccaggio di acque da depurare, dal cambiamento delle tecniche di coltivazione per la produzione di vini spumanti fino alla commercializzazione, passando per un impianto di lavaggio all’avanguardia. Tante le novità che toccheranno il settore, compreso un innovativo test di ossidabilità per prevenire il principale rischio tecnologico del nuovo prodotto. “Il nuovo test, rapido ed economico - spiega il presidente - può servire a monitorare ogni massa di vino durante il processo e dare indicazioni su quali delle sue componenti siano responsabili della sensibilità all’ossidazione. E’ un importante strumento decisionale a disposizione dell’enologo, ma anche un potente mezzo per lo studio degli effetti delle diverse pratiche viticole ed enologiche sull’ossidabilità di un vino. L’obiettivo è ottenere uno schema di produzione sostenibile di vino spumante da uve sangiovese a bassa ossidabilità naturale. Il test può anche essere utilizzato per il vino rosso”.
Lisa Baracchi