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CANTINA CLAVESANA
Di Virgilio Pronzati
Cantina Clavesana Sca - Frazione Madonna della Neve 19 - 12060 Clavesana (CN) - Tel 0173/790451 - siamo dolcetto@inclavesana,it - www.inclavesana.it
320 Dogliani Superiore DOCG 2013
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Dolcetto. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14%. Bottiglie prodotte: 8.000. Prezzo in enoteca: € 15,30. Conservazione: nella cantina in posizione coricata, su ripiani adibiti a vini rossi di medio affinamento, a una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 1-2 anni. Evoluzione: pronto. Servizio: mescere a 16-17°c in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: Agnolotti con sugo d’arrosto, coniglio in casseruola al Dogliani, toma di 3.4 mesi
Caratteristiche organolettiche
Limpidezza: limpido. Colore: rubino carico con lievi nuances violacee. Profumo: intenso, persistente e fine, con netti sentori di piccoli frutti rossi di bosco (ciliegia durona, mora e lampone), umori boschivi e tenue di pepe nero. Sapore: secco, fresco e sapido, caldo, gradevolmente tannico, pieno ma snello e di buona persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, con note fruttate, speziate e vegetale-balsamiche.
Considerazioni: Molto buono. Ottenuto da scelte uve Dolcetto di un vigneto dell’età di circa 40 anni, pigiadiraspate e fatte fermentare per circa 10 giorni in botte d’acciaio inox a temperatura controllata con frequenti rimontaggi. Maturazione: otto mesi in botte di cemento. Segue un affinamento in bottiglia di altri quattro mesi. Il numero 320 corrisponde al socio Celso Cerri con vigne a Santa Lucia di Dogliani.
Punteggio: 52/60
ASPETTO - Limpidezza 5. Colore: 5.
PROFUMO intensità 4. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4.
SAPORE Persistenza 4. Pienezza 4. Sapidità 5. Acidità/morbidezza 4. Armonia 4.
GRADIMENTO: Ottimo 4.
IL CLOU Dogliani Superiore DOCG 2013
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Dolcetto. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14%. Bottiglie prodotte: 150.000. Prezzo in enoteca: € 13,60. Conservazione: nella cantina in posizione coricata, su ripiani adibiti a vini rossi di medio affinamento, a una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 1-2 anni. Evoluzione: pronto. Servizio: mescere a 16-17°c in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: Taglierini con ragù di carne, tacchino al forno con patate, bra di alcuni mesi
Caratteristiche organolettiche
Limpidezza: limpido. Colore: rubino carico con lievi riflessi porpora. Profumo: intenso, persistente e fine, con netti sentori varietali, piccoli frutti rossi boschivi (ciliegia durona, marasca e lampone), umori boschivi e tenue di pepe nero. Sapore: secco, appena fresco ma sapido, caldo, giustamente tannico, di buona struttura e persistenza. Retrogusto: vena tannica, con note fruttate, speziate e vegetale-balsamiche.
Considerazioni: Molto buono. Ottenuto da scelte uve Dolcetto di vitigni dell’età di circa 50 anni, pigiadiraspate e fatte fermentare per circa 9 giorni in botte d’acciaio inox a temperatura di 28°c con frequenti rimontaggi. Poco prima dell’inverno, il vino è travasato in botti di cemento dove affina senza sensibili sbalzi termici. Segue un affinamento in bottiglia di alcuni mesi.
Punteggio: 52/60
ASPETTO - Limpidezza 5. Colore: 4.
PROFUMO intensità 4. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE Persistenza 5.
Pienezza 4. Sapidità 5. Acidità/morbidezza 4. Armonia 4. GRADIMENTO: Ottimo 4.
Clavesana Dogliani DOCG 2016
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Dolcetto. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13,5%. Bottiglie prodotte: 2.500.000. Prezzo in enoteca: € 10,20. Conservazione: nella cantina in posizione coricata, su ripiani adibiti a vini rossi di medio affinamento, a una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 2-4 anni. Evoluzione: quasi pronto. Servizio: mescere a 16-17°c in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: Pappardelle con fegatini, polenta con salsiccia, pollo allo spiedo, robiola di due mesi.
Caratteristiche organolettiche
Limpidezza: limpido. Colore: rubino carico tendente al violaceo. Profumo: abbastanza intenso, persistente e fine, con sentori fruttati vegetali e speziati di ciliegia durona e marasca, erbe di bosco un po’appassite, tenue di cannella e chiodi di garofano. Sapore: secco, molto fresco, sapido, caldo, ancora un po’ astringente, pieno e di buona persistenza. Retrogusto: vena tannica, con note fruttate, speziate e vegetali.
Considerazioni: Buono. Ottenuto da scelte uve Dolcetto da vigneti dell’età media di 45 anni, pigiadiraspate e fatte fermentare per circa 8 giorni in botte d’acciaio inox a temperatura controllata con frequenti rimontaggi, seguita dalla fermentazione malolattica. Maturazione: sei mesi in botte di acciaio inox. Segue un affinamento in bottiglia di alcuni mesi.
Punteggio: 50/60
ASPETTO - Limpidezza 5. Colore: 5.
PROFUMO intensità 4. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4.
SAPORE Persistenza 4. Pienezza 4. Sapidità 4. Acidità/morbidezza 5. Armonia 3.
GRADIMENTO: buono 3.
A VILLA ROVERE I VINI RACCONTANO CONTEMPORANEITÀ' E RISPETTO
Ai tre classici internazionali si accosta da quest’anno un sangiovese in purezza che arricchisce un progetto enologico nato nel 2004 nella tenuta di famiglia dell’imprenditore Alessandro Annibali, noto per aver creato la filiera delle ‘Noci di Romagna’
Un progetto contemporaneo che nasce dal rispetto e dall’ascolto della terra e delle uve. A quindici anni dalla nascita del vigneto sulle terre di Villa Rovere, è già tempo di maturità. Tre vini prodotti fin dagli esordi, Tito, Pirro e Nanì. Rispettivamente un Merlot in purezza, un uvaggio di Cabernet Sauvignon, un Sauvignon Blanc. E una new entry, Iliano, un sangiovese 100% che integra e ‘contamina’ la scelta ‘internazionale’ fatta a suo tempo. Una scelta maturata con il desiderio di distinguersi dal panorama enologico territoriale, che ha saputo però creare vini contemporanei con un grado alcolico non sostenuto, una beva sciolta, facile, che intriga al sorso successivo.
A guidare la Tenuta l’imprenditore Alessandro Annibali, conosciuto per il progetto affermatosi a livello nazionale ‘Noci di Romagna’, che ha voluto cimentarsi nell’universo enologico, sua grande passione. Il progetto Villa Rovere vede la luce nel 2004 attraverso il recupero di una tenuta di famiglia adagiata fra Forlì e Terra del Sole su cui sono impiantati 6 ettari di vigna per una produzione di 20.00 bottiglie esclusivamente distribuite nei canali super Ho.re.ca.
A sovrintendere all’impresa il responsabile commerciale della Tenuta, Andrea Arlotti e l’enologo Tommaso Bindi, che ha raccolto l’eredità di lavoro della collega Marisa Fontana oggi impegnata a curare la parte agronomica dell’azienda. Mentre l’enologo Francesco Bordini, attraverso un accordo di collaborazione con la Tenuta Pandolfa, ha firmato Iliano, l’ultimo nato, mutuando le uve sangiovese dal territorio di Predappio.
Il progetto complessivo di Tenuta Villa Rovere racconta qualità, unicità e rispetto. A partire dai suoli, quelli dove crescono le vigne, che rappresentano una eccezione per la zona. Sono infatti di tessitura sabbio-limosa e abbracciano un laghetto, mentre tutta la vigna è delimitata da due corsi d’acqua: il Montone ed il Canale dei mulini. Suoli poveri, per certi versi difficili, dove la vite deve crescere con la schiena dritta, senza fronzoli e l’acqua ha un ruolo predominante. Per continuare, come sottolinea l’enologo Tommaso Bindi, con l’attenzione e il rispetto delle uve, che significa selezione e raccolta dei soli grappoli integri per ridurre al minimo le ossidazioni; con la scelta dei tempi di raccolta, intervenendo cioè quando il grado alcolico dell’uva non è ancora esasperato, portando così in dote ai vini acidità e freschezza che sono sinonimo di contemporaneità.
Specchio di queste scelte sono le caratteristiche dei vini della tenuta: il Nanì sauvignon blanc in purezza che all’olfatto ha un varietale per nulla invadente, dai profumi quasi sussurrati e che si esprime deciso, diretto, teso.
E poi Pirro e Tito le due facce della stessa medaglia, merlot in purezza il primo, uvaggio a base di cabernet sauvignon il secondo, ambedue affinati in parte in botti di rovere.
Tutti e tre i vini sono tenuti assieme da un filo conduttore preciso: l’essenzialità e la contemporaneità. Sono vini che sanno osare e sperimentare, che si prestano a una beva sciolta, abbassando anche le temperature di servizio per essere proposti in ogni stagione anche su piatti variegati e non convenzionali.
Anna Frabotta
FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE - VISIONI
Camogli, V edizione, 6-9 settembre 2018
Da giovedì 6 a domenica 9 settembre torna a Camogli l’appuntamento annuale più atteso in Italia dedicato alla comunicazione, alla cultura e all’innovazione, il Festival della Comunicazione, diretto da Rosangela Bonsignorioe Danco Singere organizzato da Frame,in collaborazione con il Comune di Camogli.
Dopo Comunicazione,Linguaggio, Webe Connessioni, il fil rougedi quest’anno, Visioni, porta avanti l’eredità di Umberto Eco, ideatore e padrino della manifestazione, il cui pensiero dà forma ad ogni edizione, non solo nei toni e nelle tematiche, ma soprattutto nella sua particolare visione del contemporaneo e dell’umano: un meraviglioso sistema di segni da interpretare secondo diverse prospettive, sensibilità, punti di vista, combinando alto e basso, serietà e ironia, particolare e universale.
E proprio al grande maestro e semiologo, il festival dedica nella sua giornata d’apertura lo speciale evento Musica e parole. Un ricordo di Umberto Eco. Dell’ingegno multiforme di Umberto Eco si è ricordato molto ma non tutto: il serissimo studioso di san Tommaso, semiologo, romanziere, bibliofilo, faceva posto nella sua sterminata memoria alla più completa raccolta di barzellette del secolo. Ci raccontano il suo precoce umorismo due amici di infanzia e di gioventù e di tutta la vita, Gianni Coscia e Furio Colombo. I suoi allievi e poi colleghi, Valentina Pisantye Riccardo Fedriga, ricordano qualcuna delle sue infinite battute di spirito. Paolo Fabbri, Maurizio Ferraris, Marco Santambrogio, vecchi amici e colleghi, descrivono i momenti più impensati in cui lo hanno visto ridere e giocare con le parole.
Sul tema Visioni si affronteranno e confronteranno oltre 100 ospiti tra i più prestigiosi rappresentanti della cultura, dell’economia, della scienza, dello spettacolo, dell’innovazione tecnologica dell’Italia e del mondo, e gli amministratori delegati e i presidenti di alcune delle maggiori aziende nazionali e internazionali.
«Visione è narrazione, sogno, fantasia, talvolta illusione ed inganno - spiegano Rosangela Bonsignorio e Danco Singer - È interpretazione del reale secondo la nostra peculiare sensibilità percettiva, le nostre coordinate storico-culturali e la nostra genialità. È la capacità di scorgere l’inedito, di vedere oltre il piano materiale e immaginare situazioni possibili e realizzabili. È il risultato di uno sguardo al contempo particolare e d’insieme, che a partire dal contesto attuale disegna nuovi scenari, apre nuove strade e mette in moto il cambiamento. Le grandi innovazioni della storia e le scoperte della scienza derivano da menti visionarie che, spostando l’orizzonte delle capacità presenti, fissano nuovi traguardi. L’arte, la scrittura e la musica, spesso contaminandosi a vicenda, ci mostrano in atto universi possibili, alternativi e complementari e arricchiscono così le visioni del presente, perché possiamo immaginare futuri diversi».
Renzo Piano
INCONTRI
Il Festival della Comunicazione 2018 sarà aperto da una lectio magistralis dell’architetto e senatore a vita Renzo Piano sulla nuova visione dell’ambiente urbano, con le sue mutate concezioni di tempo e spazio, individuo e socialità.
A seguire, un ricco palinsesto di conferenze, dialoghi e interviste che intrecceranno linguaggi, discipline, personalità e mondi apparentemente distanti:
dal mondo della letteratura, della filosofia, della storia, della semiotica e dell’antropologia: l’antropologo Marco Aime; gli storiciAlessandro Barbero,Sergio Luzzatto, Sergio Romano; gli scrittori Alessandro D’Avenia,Andrea De Carlo, Alessia Gazzola,Paolo Giordano,Stefano Massini, Sergio Claudio Perroni, Alessandro Piperno, Silvia Truzzi, Ilaria Tuti, Andrea Vitali; il poeta Guido Catalano; i filosofi Riccardo Fedriga, Maurizio Ferraris e Marco Santambrogio; il filologo e latinista Maurizio Bettini; l’esperto di comunicazione Carlo Freccero; l’autrice di graphic novel Cinzia Leone; il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani; i semiologi Paolo Fabbrie Valentina Pisanty; il linguista Raffaele Simone;
dal mondo della scienza, della tecnologia, della psicologia e della psichiatria: il divulgatore scientifico Piero Angela; il genetista Guido Barbujani; lo psichiatra Paolo Crepet; la sociologaStefania Operto; il fisico del CNR Massimo Caccia; il direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia Roberto Cingolani; il direttore del dipartimento di Nanofisica dell’IIT Alberto Diaspro; il chimico e divulgatore scientifico Silvano Fuso; il matematico e saggista Piergiorgio Odifreddi; il direttore del Graphene Labs dell’IIT Vittorio Pellegrini; lo psicoanalista Massimo Recalcati; il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi;
dal mondo della musica, del teatro, del cinema, della moda e della cucina: il compositore, direttore d’orchestra e pianista Giovanni Allevi; i musicisti Gianni Coscia,Mario Incudinee Antonio Vasta; il violoncellista Relja Lukic; il cantautore Dente; gli chefBruno Barbieri e Davide Oldani; lo storico dell’alimentazione Massimo Montanari; il direttore artistico del Teatro di Roma Antonio Calbi; lo sceneggiatore Ivan Cotroneo; lo stilista Brunello Cucinelli; l’illusionista Carlo Faggi; il regista Gabriele Muccino; gli attori Monica Guerritore, Beatrice Luzzi,Umberto Orsini; il regista e conduttore televisivo Pif;
dal mondo del giornalismo, dei new media e del digitale: i giornalisti Annalisa Bruchi, Pietrangelo Buttafuoco,Mario Calabresi, Aldo Cazzullo,Furio Colombo,Luca De Biase, Ferruccio de Bortoli, Federico Ferrazza, Luciano Fontana,Federico Fubini, Gad Lerner, Maurizio Molinari,Pierluigi Pardo, David Parenzo, Federico Rampini, Carlo Rognoni, Massimo Russo, Michele Serra,Marco Travaglio,Giorgio Zanchini; Monica Maggioni, presidente della Rai; il divulgatore informatico Salvatore Aranzulla; il giornalista informatico e cacciatore di bufale Paolo Attivissimo; Francesca Bria, assessore all’innovazione tecnologica a Barcellona; il politologo Evgeny Morozov; l’attore e youtuber Guglielmo Scilla (aliasWillwoosh); la youtuber e scrittrice Sofia Viscardi;
dal mondo dell’economia, del diritto e dell’imprenditorialità: gli economisti Carlo Cottarelli, Alessandra Perrazzelli, Severino Salvemini, Paola Schwizer; l’ex magistrato Gherardo Colombo; il procuratore capo di Milano Francesco Greco; il giurista e avvocato Vincenzo Roppo; l’avvocato Elisabetta Rubini; il giurista Gustavo Zagrebelsky; Luca Casaura, senior vice president global & strategic marketing di Costa Crociere; Evelina Christillin, presidente dell’Enit e del Museo Egizio di Torino; Oscar Farinetti, fondatore di Eataly; Gabriele Galateri di Genola, presidente di Assicurazioni Generali; Edoardo Garrone, presidente del Gruppo ERG; Alberto Girani, direttore dell'Ente Parco di Portofino; Luca Leoni, amministratore unico di Show Reel; Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo; Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio; Simone Bemporad, direttore comunicazione e affari istituzionali di Generali; Sergio Solero, presidente e amministratore delegato di BMW Italia.
PREMIO COMUNICAZIONE
Il Premio Comunicazionequest’anno verrà assegnato allo storico Alessandro Barbero, che, con la sua travolgente dialettica e la sua coinvolgente presenza scenica, ci guida alla riconquista della nostra memoria storica, offrendoci sempre una chiave di interpretazione originale, inconsueta e mai scontata nell’esplorazione del nostro passato e nell’interpretazione del nostro presente.
DENTRO E INTORNO AL FESTIVAL
Ad arricchire il programma, tanti appuntamenti speciali, capaci di coinvolgere i pubblici più diversi per età e interessi: il buongiorno del festival, gli aperitivi in piazzetta con curiose playlist, gli spettacoli serali, i laboratori per bambini, famiglie e giovani universitari e, ancora, le escursioni culturali sul Monte di Portofino e nell’Area Marina Protetta.
IL BUONGIORNO DEL FESTIVAL
Le mattine del festival si apriranno con gli appuntamenti A colazione con l’autore, per chiacchierare di libri e letteratura davanti al confortevole abbraccio di cappuccino e brioche, seduti al tavolino di un bar affacciato sul mare, in compagnia degli scrittori più amati.
Novità di quest’anno è la Rassegna stampa in diretta dal Festival, un’inedita lettura dei quotidiani, dal gusto ironico e dissacrante, ai confini della realtà, in cui giornalisti e personaggi di cultura e spettacolo commenteranno in un modo tutto particolare i titoli e i temi più “caldi” dell’attualità.
APERITIVO CON LE “LISTE DEGLI ALTRI”
Altra novità, l’appuntamento semi-alcolico con la musica, basato sulle playlist di 139 italiani raccolte da Severino Salvemini e interpretate dalla fisarmonica di Gianni Coscia.
SPETTACOLI
Per esplorare appieno il tema Visioni, non potevano certo mancare contributi dal mondo del teatro, della musica e della poesia. Anche quest’anno saranno infatti molti gli spettacoli organizzati al Teatro Sociale e nelle incantevoli piazze della cittadina ligure.
“I baci sono definitivi”è un succedersi di storie lette e prima ancora rubate da Pietrangelo Buttafuoco nel suo viaggio giornaliero in metropolitana, treno o aereo e raccolte nel suo libro. Tra una lettura e l’altra dello scrittore, il poliedrico e versatile Mario Incudine, accompagnato dall’inseparabile maestro Antonio Vasta, renderà magico ciò che già risultava fantastico.
Nel racconto teatrale “Ogni storia è una storia d’amore”, i personaggi che abiteranno la scena con Alessandro D’Aveniasaranno scelti tra le trentasei donne rievocate, raccontate nel suo ultimo libro. Storie di donnechehanno provato ad amare artisti con esiti che vanno dal tragico della Elizabeth di Dante Gabriel Rossetti al comico della Giulietta di Fellini, dall'epico della Nadežda di Osip Mandel'štam al lirico della Fanny di Keats, dal cinematografico della Alma di Hitchcock al fiabesco della Edith di Tolkien, sempre rivolgendosi all’archetipo di ogni storia d’amore: Euridice e Orfeo.
In“Contemporaneamente insieme” il poeta Guido Catalanoe il cantautore Denteincroceranno chitarra e penna per parlare d’amore a modo loro, dando vita a uno spettacolo inedito ed estremamente originale.
Nel reading “Musica: passione e professione” il giurista Gustavo Zagrebelsky, accompagnato dal violoncellista Relja Lukic, intreccerà linguaggi, musica e discipline diverse.
Tre importanti voci del panorama giornalistico italiano interverranno in un’inedita veste, offrendo al pubblico tre reading teatrali.
“Beate le bestie. Considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca” con Michele Serra. Le parole, con la loro seduzione e le loro trappole, sono le protagoniste di questo monologo teatrale impudico e coinvolgente, comico e sentimentale. Tratto dal libro La sinistra e altre parole strane, nel quale Serra apre al lettore le porte della sua bottega di scrittura, “Beate le bestie” è un atto di amore nei confronti di un mestiere faticoso e fragile: scrivere.
“Balle spaziali” di Marco Travaglio. Che cosa rimane della campagna contro le presunte fake news del web, montata da politici sconfitti e da giornali e programmi tv che hanno diffuso per decenni le più grandi menzogne al servizio del potere. Storia della più grande bufala degli ultimi anni: la fake news sulle fake news. Cioè di una fake news al quadrato.
Federico Rampini con“Linee rosse”porterà sul palco la geopolitica e racconterà le trasformazioni dell’attualità mondiale seguendo il tracciato delle carte geografiche, sovrapponendole e interpretando numeri e linee di confine.
Tre proposte, infine, per guardare con coraggio al futuro, senza dimenticare il momento in cui viviamo.
“Il Coraggio. Vivere, amare, educare” con lo psichiatra Paolo Crepete l’attrice Monica Guerritoreè un reading-spettacolo sulla più grande emergenza odierna: il coraggio.
“Le donne erediteranno la terra”: un tributo al genio femminile, attraverso figure del passato e del presente, storie di grandi artiste e di figlie che salvano i padri o ne custodiscono la memoria. Donne che sanno sacrificarsi, guardare lontano, prendersi cura di ciò che le circonda, e per questo più dotate degli uomini per affrontare l'epoca contemporanea. Con il giornalista Aldo Cazzullo e l’attrice Beatrice Luzzi.
“SN-19: storie di umani e robot. L’avanzata dei robot: quale futuro per gli esseri umani?”, con la sociologa della Scuola di RoboticaStefania Operto, uno spazio di riflessione interattivo che coinvolge il pubblico con modalità partecipative e inaspettate che vanno oltre il racconto. Nao, tra i social robot più famosi al mondo, sarà protagonista di un dialogo sorprendente che dimostrerà quanto parlare con un robot possa essere naturale.
LABORATORI
Sempre grande attenzione è dedicata al pubblico dei più giovani, che potranno esplorare il tema del festival in modo creativo, con un linguaggio e degli appuntamenti ideati appositamente per loro. Per bambini e ragazzi sono in programma, infatti, dieci laboratoriche spaziano dall’educazione alla sostenibilità ambientale, dal mondo marino a quello animale, da come si realizza un programma televisivo a un viaggio alla scoperta del nostro cervello, dalla robotica alle immersioni subacquee, allo yoga per tutta la famiglia. Inoltre sono previsti workshop di orientamento al mondo universitario rivolti sia ai ragazzi dai 16 ai 19 anni che ai loro genitori.
Il mare e l’impatto dell’uomo (5-10 anni)
Un laboratorio interattivo e di gruppo per conoscere il mondo marino e i suoi abitanti, ma anche per essere consapevoli dell’impatto dell’uomo su questo delicato ambiente e delle attenzioni che ognuno di noi può avere per preservarlo. In collaborazione con MyEdu.
Laboratorio sul mimetismo e su come vedono gli animali(6-10 anni)
Gli animali sono abilissimi a nascondersi, camuffarsi e ingannare i predatori. I partecipanti potranno scoprire le “tecniche” che usano, oltre a come funziona la loro visione. In collaborazione con la Cooperativa Dafne.
RAI Porte Aperte. Entra in RAI e scopri la passione oltre lo schermo(6-12 anni)
Come si realizza un programma televisivo? Come si lancia un servizio del TG? Come si usa una telecamera? A queste e a molte altre domande risponderà chi ogni giorno lavora nei backstage dei programmi radiofonici e televisivi della RAI.
Infinite sfumature di azzurro: gli ambienti marini(6-12 anni)
Giochi e prove interattive di equilibrio e conoscenza, dal gioco dell’isola al tappetone della biodiversità, al twister dei mestieri del mare. In collaborazione con l’Acquario di Genova.
Illusionarium, il grande Luna Park della Mente: non sempre la realtà è quella che si vede(8-14 anni)
Un viaggio con l’illusionista Carlo Faggialla scoperta di come il nostro cervello elabora quanto gli occhi gli trasmettono, lasciandosi talvolta ingannare. Ci si addentrerà insieme in un mondo popolato da oggetti che non possono esistere, visi che ne nascondono altri, progetti architettonici impossibili, statue che sembrano seguire il nostro cammino e disegni che paiono animati.
Bubblemaker(8-14 anni)
Mini corso d’immersione: i bambini potranno fare il loro primo respiro subacqueo e nuotare in mare a due metri di profondità, sotto la supervisione diretta di un istruttore qualificato. In collaborazione con B&B Diving.
Universitari per un giorno(16-19 anni)
Per gli studenti delle ultime classi delle scuole superiori si avvicina l’importante scelta del percorso universitario. Per loro è pensato un momento di orientamento con studenti e tutor dell’Università di Genova,che illustreranno facoltà e corsi e risponderanno alle domande dei ragazzi.
Porte aperte ai genitori
La scelta dell’università è un momento delicato anche per i genitori. A loro è proposto un laboratorio per imparare come sostenere in modo efficace i propri ragazzi, in collaborazione con l’Università di Genova.
FamilYoga(per tutti)
Bambini, genitori e anche nonni, sotto la guida di Concetta Ferrara, potranno praticare insieme la disciplina dello Yoga: un’occasione da non perdere che coinvolge la famiglia nel gioco e nel movimento.
La robotica, il mare e l’esplorazione dei poli(per tutti)
Un laboratorio immersivo e coinvolgente, in cui i visitatori potranno pilotare un mini robot semi-sommergibile e vivere le emozioni di una missione di campionamento sui ghiacci artici. In collaborazione con il CNR di Genova.
ESCURSIONI CULTURALI
Sei leescursioni, per terra e per mare, dedicate a chi ama la natura e l’aria aperta, alla scoperta delle bellezze naturali che circondano il borgo di Camogli.
Tre passeggiate per il Monte di Portofino: di giorno “Punti di vista dal Parco di Portofino” alla scoperta degli ambienti naturali e dei principali punti panoramici e “La via dei tubi” sulle tracce dell’antico acquedotto; la sera “Accade la notte nel Parco” attraverso le Batterie del Parco di Portofino per ascoltare i magici rumori del bosco, conoscere da vicino il mondo dei pipistrelli e la fauna notturna del Parco.
Tornano le tre amate e gettonatissime gite in battelloper navigare lungo l’Area Marina Protetta del Promontorio di Portofino: il “Whale watching al tramonto” per avvistare balene, delfini e le altre specie di mammiferi del Santuario dei Cetacei nel loro habitat naturale; l’escursione pomeridiana “Navigando il Promontorio di Portofino” con una guida del Parco che illustrerà la geologia e la storia del Monte e aneddoti locali sulla tradizione dei borghi marinari; la crociera notturna “Il cielo stellato sopra di me” per godere del fascino del cielo stellato e scoprire l’origine mitologica di costellazioni, pianeti e corpi celesti.
PROGETTI PER GLI STUDENTI
Il Festival della Comunicazione quest’anno dedica ai ragazzi un’attenzione particolare, grazie a due nuovi progetti che offrono agli studenti l’opportunità di acquisire esperienze e competenze utili alla propria crescita professionale.
Progetto Alternanza Scuola-Lavoro
I ragazzi dell’Istituto Nautico di San Giorgio di Camogli e del Liceo Da Vigo di Rapallo avranno la possibilità, attraverso un’esperienza sul campo, di sperimentare da protagonisti i retroscena organizzativi e logistici del Festival della Comunicazione.
Tirocini Curriculari
Grazie all’attivazione di tirocini curriculari con l’Università di Genova, da quest’anno gli studenti universitari potranno collaborare con la grande macchina organizzativa del festival per comprendere come funziona un grande evento culturale.
Il Festival della Comunicazione è realizzato in collaborazione con la Regione Liguria, il Teatro Sociale di Camogli, l’Università degli Studi di Genova, l’Ente Parco di Portofino, l’Area Marina Protetta di Portofino, la Scuola di Robotica, l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e MyEdu.
Main media partner: RAI.
Media partner:Rai Cultura; Rai News24; TGR; Rai Radio3; WIRED; IlLibraio.it.
Tutte le iniziative del festival sono gratuite e aperte al pubblico fino a esaurimento posti.
Informazioni: www.festivalcomunicazione.it
Facebook: @FestivalComunicazione – Twitter: @FestivalCom
Canale Youtube: Festival della Comunicazione, Camogli
Ufficio stampa Delos: 02.8052151 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ZORZETTIG A CONVIVIO: TUTTO IL BUONO DEL VINO
La cantina di Spessa porta due etichette alla mostra mercato a sostegno dell’associazione ANLAIDS. Appuntamento dal 6 al 10 giugno al The Mall di Milano
Quattro giorni all’insegna della beneficenza per i vini di Zorzettig. Dal 6 al 10 giugno 2018 la cantina sarà infatti presente a Convivio, mostra mercato nata dall’idea di quattro grandi stilisti italiani come Gianni Versace, Gianfranco Ferré, Giorgio Armani e Valentino e ospitata quest’anno dallo spazio polifunzionale The Mall in zona Porta Nuova Varesine a Milano. I vini in vendita saranno Pinot Bianco e Pinot Grigio, acquistabili a un prezzo speciale nell’area della mostra mercato dedicata al food, il cui ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza ad ANLAIDS, associazione no profit lombarda che opera da quasi 30 anni a favore della ricerca sull’Aids.
Entrambe le etichette Zorzettig acquistabili a Convivio sono dei vini vinificati in purezza, con uve 100% Pinot Bianco e Pinot Grigio, che appartengono alla linea Classica della cantina friulana.
Per Zorzettig non è il primo appuntamento con la manifestazione milanese a cadenza biennale; l'azienda di Spessa di Cividale ha partecipato all’edizione 2014 e a quella 2016 di Convivio, la prima a comprendere anche un’area interamente dedicata al food, con alcuni vini della linea Classica e della selezione Myò.
“Ci riempie di orgoglio – spiega Annalisa Zorzettig, titolare dell’azienda – partecipare ad un evento come quello di Convivio, mettendo le nostre etichette in vendita a scopo benefico. Secondo noi il vino è un prodotto che ha la rara capacità di unire le persone, ecco perché pensiamo sia importante sostenere iniziative come questa. Ogni bottiglia venduta non è solo un momento di gioia e convivialità per chi l’ha acquistata, ma anche un aiuto concreto per tutti coloro che ogni giorno lottano contro l’AIDS.”
La mostra mercato nasce nel 1992 con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno della lotta contro l’AIDS e per aiutare le persone sieropositive e le loro famiglie, coinvolgendo i più importanti brand del mondo della moda, del design e dei servizi, affiancati di anno in anno da realtà emergenti del panorama italiano, gli artefici del futuro del Made in Italy destinati a lasciare il segno. La scorsa edizione ha registrato oltre 65 mila presenze e la raccolta di 2 milioni e 400 mila euro in cinque giorni.
Carlotta Faccio
VINO. PAC POST 2020, UNIONE ITALIANA VINI: RAFFORZARE IL SETTORE
PAC 2021-27: si prospetta riduzione budget Ocm
Ernesto Abbona (Presidente UIV): “l’OCM va difesa e rafforzata. Urge Piano Strategico Nazionale”
“Unione Italiana Vini è convinta che la riforma della PAC e dell’OCM vino rappresentino un'opportunità per migliorare, modernizzare e facilitare l'attuazione dei programmi nazionali di sostegno e rafforzare l’orientamento al mercato del settore. È impellente, inoltre, per l’Italia trovare una visione unitaria per adottare un Piano Strategico Nazionale, fondamentale per assumere una prospettiva di lungo periodo sulla promozione dei prodotti italiani all’estero. In questo senso sarà determinante il contributo del Ministero per le Politiche agricole e auspico che il futuro ministro italiano possa avere un ruolo attivo nel negoziato e in generale all’interno dell’Unione Europea”.
Con queste parole Ernesto Abbona, presidente Unione Italiana Vini, commenta la proposta diffusa oggi dalla Commissione Europea relativa alla prossima Politica Agricola Comune, per il periodo 2021-2027, esprimendo alcune considerazioni sull’impatto della riforma per il settore del vino italiano.
“Nella proposta della Commissione– continua Ernesto Abbona – apprezziamo il mantenimento dei Piani Nazionali di Sostegno e la misura promozione verso i mercati extra Ue, che mantengono la specificità finanziaria per il vino, come avevamo richiesto. Le misure dovranno essere finanziate da un budget ambizioso, in grado di far fronte alle future sfide del settore vitivinicolo, in primis internazionalizzazione e sostenibilità. In tal senso, un PNS decurtato del 5%, senza contare gli effetti dell’inflazione, potrebbe penalizzare gli investimenti. Apprezziamo qualche primo segnale di flessibilità in materia di autorizzazioni per i nuovi impianti viticoli, ma tuttavia non è sufficiente perché l’attuale sistema non consente la crescita delle dimensioni delle aziende italiane e non risponde alle esigenze di questo settore, il cui vigneto è tendenzialmente in declino.
Come Unione Italiana Vini, chiediamo al governo di pensare ad un Piano Strategico e di lavorare per non perdere il potenziale viticolo italiano. Sarebbe in questo senso utile pensare di creare una riserva nazionale per recuperare 20.000 ettari di diritti di reimpianto, che altrimenti andrebbero persi. Un’altra questione che ci preoccupa è quella che riguarda la mancanza di una ‘regia unica’ a livello europeo e, nel nostro Paese, il rischio di frammentare la Pac a livello regionale vanificandone lo scopo. A questo proposito – conclude Ernesto Abbona – vogliamo richiamare l’attenzione del futuro governo, chiedendogli di farsi promotore di una visione unica che ci metta al riparo dai pericoli di una regionalizzazione”.
“Il comparto italiano del vino – aggiunge Paolo Castelletti, segretario generale di Unione Italiana Vini –ha sempre utilizzato al meglio i fondi europei ricevuti fino ad ora, che pesano per una percentuale irrisoria sul bilancio complessivo della UE, investendoli per dare competitività ad un settore di punta dell’agricoltura comunitaria. Ricordo che con la nuova PAC si scrivono anche le regole del funzionamento del nostro settore. Sarà quindi essenziale analizzare con estrema attenzione le proposte della DG Agri, la quale potrà essere migliorata dal Parlamento Europeo, mirando a un rafforzamento del vino nel mercato unico UE e assicurando una leale concorrenza tra gli operatori”.
Nel prossimo numero del 4 giugno 2018 de ‘Il Corriere Vinicolo” saranno proposti ulteriori approfondimenti sulla posizione di Unione Italiana Vini in materia di Pac e sugli scenari della nuova Ocm.
Federico Fusca