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FONDAZIONE EDMUND MACH E UNIVERSITÀ' DI TRENTO
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Primo successo per l’unità mista di ricerca del C3A: studierà con il Centro Ricerca e Innovazione FEM il metodo della confusione vibrazionale e un nuovo principio attivo naturale per l’agricoltura bio. Alternative al rame e agli insetticidi: C3A e Centro Ricerca e Innovazione vincono il bando europeo
Il Centro Agricoltura Alimenti Ambiente (C3A), struttura accademica congiunta tra Fondazione Edmund Mach e Università di Trento, in stretta sinergia con il Centro Ricerca e Innovazione FEM, è in prima linea assieme a 15 istituzioni europee di spicco ed industrie in un importante studio sulla sostituzione degli input controversi, come ad esempio il rame, in agricoltura biologica.
Il progetto, finanziato con 4 milioni di euro nell’ambito del programma europeo Horizon 2020 e presentato in questi giorni in anteprima al kick off meeting in Belgio, punta a cercare alternative del rame e degli insetticidi nelle colture di maggior interesse per il Trentino, facilitando l’adozione di strumenti e tecnologie sicure per l’ambiente e nel contempo economicamente sostenibili per gli agricoltori.
“Questo finanziamento è il primo risultato dell’accordo Fondazione Edmund Mach e Università di Trento. La nuova formula dell’unità mista di ricerca C3A, aumentando la massa critica, garantisce maggiore competitività e reperimento di risorse per la ricerca su temi di estrema importanza per il nostro territorio. In questo progetto, quasi un quarto del budget verrà destinato alla sperimentazione diretta nelle aziende biologiche”, sottolinea Andrea Segrè, presidente FEM.
Anche il rettore di UniTrento Paolo Collinimanifesta la propria soddisfazione. “E' un risultato -sottolinea- che conferma la scelta dell'alleanza strategica tra l'Università e la Fondazione, che permette all'Ateneo di essere presente ad alto livello in ambiti scientifici nuovi e a FEM di rafforzare la sua capacità competitiva nell'acquisizione di finanziamenti alla ricerca di qualità”.
Ilaria Pertot, direttrice del Centro Agricoltura Alimenti Ambiente e componente del comitato esecutivo del progetto, spiega che la competizione era molto elevata: essere arrivati in fondo dimostra che ricerca trentina, quando fa sistema, può confrontarsi alla pari con altre istituzioni di levatura internazionale”.
L’iniziativa scientifica, coordinata dal più importante centro per la ricerca in agricoltura biologia in Europa, il Forschungsinstitut fuer Biologischen Landbau Stiftung (Fibl), durerà quattro anni, da investire per la messa a punto delle soluzioni innovative più facilmente e velocemente trasferibili nel modo produttivo ed per una fase di sperimentazione che coinvolgerà le stesse aziende agricole biologiche coordinate a livello europeo dall’International Federation of Organic Agriculture Movements European Union (IFOAM-EU). Per l’Italia parteciperanno alla fase operativa le aziende coordinate da Federbio, realtà che già collabora con FEM dopo la firma di un accordo di collaborazione nel 2017. Il presupposto dello studio è l’interesse crescente del consumatore e del cittadini nei confronti dell’agricoltura biologica e dei prodotti alimentari coltivati con questo approccio.
I ricercatori saranno impegnati soprattutto nella ricerca e sviluppo delle alternative al rame come fungicida, in particolare in viticoltura. Nello specifico, si sta lavorando in collaborazione con un’importante industria su un principio attivo naturale, che si trova in natura in quantità minimali ma è ottenibile in grandi volumi su scala industriale mediante un processo enzimatico a partire da ingredienti alimentari.
Il principio attivo è stato già testato in vigneto su scala ridotta con evidenti soddisfazioni in termini di efficacia. Il secondo filone di lavoro è la sostituzione degli insetticidi, soprattutto quelli a base di oli minerali, con metodi di confusione sessuale degli insetti basata su vibrazioni. Nel progetto si lavorerà anche su un nuovo prodotto derivato da una pianta (un lontano parente del fagiolo) che ha un’azione inibitoria sulla digestione degli insetti.
FEM _ Silvia Ceschini 0461/615126
UniTrento _ Alessandra Saletti 0461/281131
TENUTA CARRETTA: PASSIONE PER IL VINO DAL 1467
Barolo Cannubi 2012: l’espressione di una MGA leggendaria
Come è ben noto Cannubi è il nome di una collina nel comune di Barolo che definisce da una lato la valle che risale ampia e maestosa fino a La Morra e dall’altro quella, più stretta e ripida, che definisce a sua volta la dorsale parallela su cui sorge Castiglione Falletto e che sale sino a Monforte d’Alba. Un rilievo collinare protetto dalle più elevate colline circostanti e che, partendo quasi dal concentrico del paese di Barolo, digrada dolcemente verso la pianura di Gallo Grinzane.
Ma la notorietà di Cannubi è soprattutto legata al Barolo che nasce da questa terra, essendo certamente la denominazione più storica di questo vino: la prima bottiglia di cui si ha notizia riporta soltanto il nome del vigneto, Cannubi appunto, e l’annata, 1752. Da allora - e, presumibilmente, anche da prima -, i vigneti di Cannubi sono sempre stati considerati particolari per le caratteristiche qualitative dell’uva nebbiolo che qui si produce (e quindi del vino) e il nome Cannubi è sempre stato riportato in etichetta dai proprietari dei vigneti come elemento di pregio e di qualità superiore.
La particolarità di Cannubi risale a una combinazione irripetibile di fattori pedo-climatici, capace di dare vita a vini divenuti un simbolo delle migliori espressioni della denominazione. L’esposizione e la particolare posizione dei vigneti, protetti dai venti e dal freddo, unitamente alle caratteristiche del suolo, risalente al periodo Tortoniano, ricco di sabbia e marne, con un’importante presenza di calcare (Marne di S. Agata fossili), conferiscono al Barolo Cannubi una pregevole intensità aromatica e un perfetto equilibrio tra eleganza e potenza.
A Cannubi Tenuta Carretta possiede 2,6 ettari di vigneti di nebbiolo, dedicati alla produzione del Barolo Cannubi e del Barolo Cannubi Riserva. Due vini che interpretano non solo lo stile aziendale ma che si pongono anche come emblemi dell’inestimabile patrimonio viticolo della Tenuta e del suo impegno nel preservarlo.
Per la conduzione dei vigneti aziendali, infatti, vengono adottate pratiche agronomiche che si rifanno ai criteri della sostenibilità, espressi attraverso l’adozione delle tecniche di viticoltura integrata. Da tempo Tenuta Carretta ha bandito l’uso di diserbanti e di disseccanti e la lotta contro gli insetti nocivi viene condotta attraverso l’uso di trappole a ferormoni e favorendo il ripopolamento di antagonisti naturali come alcune specie di uccelli e di chirotteri, in applicazione dei protocolli del progetto “Green Experience”, cui l’azienda aderisce.
L'annata 2012
L’andamento climatico del 2012 è stato caratterizzato da una primavera piovosa a cui ha fatto seguito un’estate più arida che calda, con temperature elevate compensate solo in parte da sporadiche piogge nella prima parte del mese di settembre. Alla vendemmia le uve erano sane e ricche di sostanze polifenoliche, in grado di dare vini di buona struttura e complessità aromatica. Tenuta Carretta, per tradizione consolidata, ha voluto regalare ai Barolo di questa vendemmia un prolungato affinamento in cantina, per consentirne l’espressione della loro natura più autentica.
Barolo Cannubi 2012
Prodotto in circa 12 mila bottiglie, il Barolo Cannubi dell’annata 2012 è un vino che bene esprime le caratteristiche della vendemmia e rappresenta la filosofia produttiva di Tenuta Carretta, volta all'esaltazione del vitigno, del vigneto di origine e delle caratteristiche dell’annata.
Presentato in anteprima a marzo 2018, offre nel bicchiere un colore granato vivo e intenso. Al naso esprime intense note aromatiche di rosa e frutta matura a cui seguono sentori di liquirizia, cacao e spezie. Al palato, infine, si rivelano tutta la struttura, l’equilibrio acido-tannico e l’eleganza che rendono questo Barolo una fedele espressione della leggendaria MGA da cui prende vita.
well com
Annalisa Chiavazza
SPETTATORI DI UNA FIABA SCRITTA CON I FIORI
Dal 1 al 3 giugno, a Castelraimondo nel Maceratese, la tradizionale Infiorata del Corpus Domini offre uno spettacolo unico e multicolor!
Quando il colpo d’occhio vale tutto un week end! Dove? A Castelraimondo, nell’entroterra maceratese, dal 1° al 3 giugno, allorché un’esplosione di colori inonderà la via principale dell’operosa cittadina marchigiana con un percorso costellato di immagini del sacro di grande impatto emozionale. Stiamo parlando dell’Infiorata del Corpus Domini, una celebrazione collettiva e comunitaria di arte, manualità, spiritualità e lavoro di squadra.
Dietro a questo rito ancestrale c’è il lavoro di oltre venti associazioni che, per mesi e mesi, elaborano e progettano il suggestivo evento. Negli ultimi giorni, poi, l’attività subisce un’accelerazione, s’intensifica l’opera di selezione e preparazione di petali e fiori che andranno a comporre gli incredibili mosaici adagiati lungo la via.
L’immagine complessiva dell’Infiorata, ancor più suggestiva se gustata in notturno, è quella di un grandioso set cinematografico a cielo aperto nel quale, come altrettante scene di un film, si sussegue una fantasmagorica serie di “fotogrammi” in formato gigante, ogni anno completamente diversa da quella dell’edizione precedente.
La sera del primo giugno, un vibrante fermento pervade “il luogo” dove vengono man mano composte caleidoscopiche gigantografie multiformi. Al lavoro, contemporaneamente e in maniera frenetica, centinaia di volontari che partecipano alla realizzazione dei “quadri” visibili, quest’anno per la prima volta, nelle intere giornate di sabato e domenica.
L’Infiorata del Corpus Domini è un’occasione unica per immergersi totalmente in un mondo che ha i suoi fili conduttori nel colore e nella biodiversità. Infatti, negli esercizi aderenti al circuito “di fiore in fiore” sarà possibile assaggiare, per l’intera settimana, proposte enogastronomiche a tema floreale. Già nella serata di giovedì uno speciale evento accompagnerà il taglio dei fiori prescelti, mentre il venerdì la realizzazione dei “tappeti fioriti” sarà accompagnata dal Festival Internazionale del Folklore.
Spettacoli musicali di vario genere faranno da colonna sonora alla manifestazione per tutto il fine settimana. Inoltre, sarà allestito un originale mercatino dedicato proprio al fiore, in tutte le sue variopinte sfaccettature.
Nella piattaforma del Grand Tour delle Marche(www.tipicitaexperience.it) o nell’app di Tipicità è possibile trovare tutte le informazioni per costruirsi la propria esperienza di viaggio.
INFO: 0734.225237, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.tipicitaexperience.it
VINNATUR A GENOVA 2018
Gran successo per Vinnatur 2018
Di Virgilio Pronzati
La terza edizione di VinNatur svoltasi dal 21 al 22 dello scorso gennaio nella Sala delle Grida del Palazzo della Borsa Valori di Genova, ha superato il successo delle precedenti, richiamando almeno duemila visitatori. Un pubblico di cui in gran parte competente e di enoappassionati, tra cui moltissimi giovani di entrambi i sessi. Un reale e crescente interesse che giovani manifestano per i vini e cibi biologici. Un banco d’assaggio con oltre 300 vini prodotti da settanta viticoltori di cinque stati europei aderenti all’Associazione Viticoltori Naturali. L’unica al mondo che bandisce l’uso di pesticidi, diserbanti e altri prodotti nocivi per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Inoltre, la rigorosa adozione di miglioramenti tecnici nel vigneto e in cantina.
Se qualche anno fa i cosiddetti vini naturali non erano molto conosciuti e apprezzati, oggi, sensibilmente migliorati, riscuotono interesse e crescente consumo. Per la legge il termine vino naturale non è consentito, ma rende chiaro a tutti il concetto. Infatti, il Vinnatur 2018 di Genova, ha presentato vini di un buon livello qualitativo, tra cui anche vini ottimi ed eccellenti. Anche di non facili annate. Una filosofia produttiva consapevole ed evoluta.
Angiolino Maule con Pronzati e i sommelier della Fisar di Genova guidati dal Delegato Mattia Briganti
Ossia produrre vini naturali significa agire nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali, limitando attraverso la sperimentazione, l’utilizzo di agenti invasivi e tossici di natura chimica e tecnologica in genere, dapprima in vigna e successivamente in cantina. In sintesi l’abolizione dell’uso di pesticidi, diserbanti, concimi chimici e altri prodotti di sintesi nella coltivazione della vite, rispettando l’ambiente e la salute sia del produttore che del consumatore. Da qui l’uso del termine “naturali”. Scelte consapevoli ma onerose in vigna e in cantina. Nelle annate difficili, i vini naturali hanno costi raddoppiati rispetto a quelli di ottime annate per più trattamenti e drastica minor resa in vino.
Il Salone delle Feste colmo di soddisfatti visitatori
Riuniti nell’associazione VinNatur gli oltre 170 produttori di ben sette Paesi europei hanno in comune le stesse finalità. Non solo. Questo sistema produttivo permette al vino di mantenere le caratteristiche varietali del vitigno e del suo terroir. VinNatur investe le proprie risorse e riserva particolare attenzione alle necessità dei viticoltori associati nel rispetto dei consumatori finali. Scopo dell’associazione è anche quello valorizzare e far conoscere i propri vignaioli, di promuovere la ricerca scentifica e divulgare la conoscenza di tecniche naturali e innovative.
Dopo questo prologo, al lettore sorge una domanda spontanea. Se i vini naturali sono più digeribili per la poca o nulla aggiunta al vino di anidride solforosa e altri additivi, incontrando un crescente consenso dei consumatori, quali sono le differenze organolettiche che li contraddistinguono da quelli cosiddetti convenzionali? Alla vista si equivalgono, benché spesso siano di sufficiente limpidezza rispetto agli altri. Netta invece la differenza al naso: quelli naturali hanno profumi piacevoli ma più semplici, immediati e varietali; mentre i convenzionali possono avere la stessa intensità e persistenza, ma complessivamente sono più compositi e complessi. Sempre i primi, in bocca sono generalmente piacevoli e invitanti, pieni e continui con retrogusto fruttato-varietale, con un’acidità volatile spesso marcata, ma minore in quest’ultimi anni. Gli altri vini in generale sono omologati. Se di qualità, esprimono maggiore complessità. 2018
Da sin. Giovanni Batacchi, Giuliano Piacentini, D.ssa Donatella Favalli e la signora Batacchi
Passando al tasting degli oltre 300 vini dei 70 produttori presenti in questa due giorni, comprendeva quelli di 14 regioni italiane e, in minor parte, di cinque francesi, di una tedesca e Slovenia. Dalle mie personali valutazioni, gran parte dei vini presenti (sicuramente migliori rispetto a qualche anno fa) era di livello medio-buono. Molti hanno marcato vitigno e territorio. Una parte armonia e qualità. Un quarto si sono espressi con invitante semplicità. Pochi quelli con difetti all’olfatto e al sapore. Anche se in numero ancora ridotto, ci sono stati gli ottimi e gli eccellenti. Indicativa la presenza della stampa specializzata e non. Una manifestazione voluta a Genova (e per tutta la Liguria) che, come sostiene Angiolino Maule presidente di Vinnatur, vuole gratificare la sensibilità dei liguri nei confronti di questi vini. “Genova per noi è un appuntamento molto importante – osserva il presidente dell’Associazione Angiolino Maule - una piazza amica che ci riserva sempre grandi soddisfazioni. Da quest’anno l’appuntamento diventerà biennale e si alternerà con quello di Roma. Resterà invece annuale la manifestazione di Villa Favorita”.
Angiolino Maule con l’amico enologo Giancarlo Stellini
Durante gli assaggi, in una apposita sala, sono state offerte autentiche golosità: i formaggi del Caseificio Vallenostra di Mongiardino Ligure, i salumi del Salumificio Torrigino di Vobbia, le bruschette di Ai Troggi, dal pesto de Il Genovese e di pani d’autore di Alessandro Alessandri. Un meritato elogio agli allievi dell'Ipssar Marco Polo di Genova per la professionale collaborazione.
Infine una graditissima novità. In 25 locali genovesi, esperti e appassionati di vino hanno avuto il piacere di assaporare deliziosi aperitivi e piatti in compagnia di vari vigneron di VinNatur. Infine, per i veri appassionati, un’altra irrinunciabile edizione di Vinnatur in Veneto: dal 14 al’16 aprile degustazione di vini naturali a Villa Favorita di Monticello di Fara a Vicenza.
Angiolino Maule con il sommelier Paolo Odino
Pronzati con Ambra Pasa, l’Avv. Giada Orsini e il dr Christian Zerilli
AZIENDE PRESENTI AL SALONE
Paese Regione Ragione sociale
Austria Burgenland Weingut Heinrich
Francia Bordeaux Chateau Pascaud Villefranche
Herault Mas Zenitude
Languedoc Domaine de Courbissac
Rhône Eric Texier
Rhône Domaine Trapadis
Jura Domaine de la Renardiere
Italia Abruzzo Fiore Podere San Biagio azienda agricola
Abruzzo Rabasco
Abruzzo Marina Palusci az. Agr.
Alto Adige Reyter
CampaniaIl Cancelliere Azienda Vitivinicola
Campania Pierluigi Zampaglione, Il Don Chisciotte
Emilia Romagna Cinque Campi Az. Agr.
Emilia Romagna Il Farneto soc. agr
Emilia Romagna Il Maiolo Az. Agr.
Emilia Romagna Lusenti Az. Agr.
Emilia Romagna Podere Cervarola
Emilia Romagna Donati Camillo Az. Agr.
Emilia Romagna Storchi Az. Agr.
Friuli Terpin Franco
Lazio Riccardi Reale soc. agr.
Lombardia Martilde Az. Agr.
Lombardia Tenuta Belvedere
Lombardia Castello di Stefanago Soc. Agr.
Lombardia Pietro Torti Az. Agr.
Lombardia Alziati Annibale Az. Agr.
Lombardia Ravarini Az. Agr.
Piemonte Borgatta Az. Agr.
Piemonte Carussin di Bruna Ferro
Piemonte Cascina Roera
Piemonte Corte Solidale
Piemonte Rocco di Carpeneto
Piemonte Valli Unite Soc. Coop. Agr.
Piemonte Barale f.li
Piemonte Forti del Vento
Piemonte La Morella Az. Agr.
Piemonte Lo Zerbone Az. Agr.
Piemonte Rocca Rondinaria
Piemonte Cascina ‘Tavijn Az. Agr.
Puglia Natalino Del Prete
Puglia Valentina Passalacqua
Sicilia Dos Tierras soc. agricola
Sicilia Etnella Soc. Agr. Presa
Toscana Santa10
Toscana Santa Maria Soc. Agr.
Toscana Baldoncini Az. Agr.
Toscana Monastero dei Frati Bianchi
Toscana Podere Erica
Toscana Podere della Bruciata
Toscana Pian del Pino Az. Agr.
Toscana Carlo Tanganelli
Toscana Podere Giocoli
Toscana Casale Az. Agr.
Trentino Furlani
Umbria Collecapretta
Veneto Ca’ Lustra Az. Agr.
Veneto Casa Belfi
Veneto Il Cavallino di Maule Sauro Az. Agr.
Veneto La Biancara Soc. Agr
Veneto Masiero Soc. Agr.
Veneto Vini di Luce di Alessandro Filippi
Veneto Del Rebene
Veneto Meggiolaro Vini
Veneto Santa Colomba
Veneto Siemàn
Veneto Corte Sant’Alda
Veneto Piccinin Daniele Az. Agr.
Veneto Elvira Soc. Agr.
Slovenia Brda Reia
LOCALI ADERENTI E PRODUTTORI PRESENTI
(la lista può subire modifiche o aggiornamenti, consultabili sul sito)
SABATO SERA
Bar la Pausa: Franco Terpin
Trattoria detta del Bruxaboschi: La Renardiere (Francia)
DOMENICA SERA
Pizzeria Piuma: Cinque Campi
Forchetta Curiosa: Etnella - Dos Terrias - Marina Palusci
Ai Troeggi:Cantina Collecapretta
Kowalsky:Meggiolaro vini - Cà Lustra
Les Rouges:Tenuta Belvedere - Cascina Roera - Corte Solidale - Rocco di Carpeneto - Rocca Rondinaria
Barbarossa cafè:Natalino del prete – Sauro Maule
Bellabu:La Biancara -Podere Santa Maria - Weingut Heinrich – Piccinin - Daniele
Maninvino:Santa 10 - Podere della Bruciata
Tiflis:Carussin - Valli Unite
Il Canneto:Ravarini
Cantine Matteotti:Del Rebene - Santa colomba
Enoclub:Sieman – Elvira
Antica osteria di Ravecca:Fiore podere San Biagio
Locanda Tortuga:Riccardi Reale - Pian del Pino
Teatro di Campo Pisano:Lusenti - Storchi
Officina 34:Terpin
Zupp: Carlo Tanganelli – Filippi, Vini di Luce
E prie rosse:F.lli Barale
Rosso carne: Corte Sant’Alda
LUNEDÌ SERA
Maninvino:Masiero vini
Enoteca Sola: Casa Belfi
La Meridiana:La Biancara
Bella Bu:Franco Terpin
VinNatur– Associazione Viticoltori Naturali
L’associazione VinNatur nata nel 2006 riunisce piccoli produttori di vino naturale da tutto il mondo che intendono difendere l’integrità del proprio territorio. Scopo dell’Associazione è unire le forze di questi vignaioli per dare ad ognuno maggior forza, consapevolezza e visibilità condividendo esperienze, studi e ricerche. Scopo dell’associazione è anche quello di promuovere la ricerca scentifica e divulgare la conoscenza di tecniche naturali e innovative. Negli anni sono nati diversi progetti di ricerca tra le aziende associate e alcune Università e Centri per la Sperimentazione.
Alla nascita le aziende aderenti a VinNatur erano 65. Oggi sono 170. Per associarsi i viticoltori devono accettare di sottoporre i propri vini all'analisi dei pesticidi residui, per poter garantire la genuinità dei vini. Villa Favorita è l'evento che permette all'Associazione VinNatur di vivere e di ampliare nel tempo i propri traguardi.
UN MARE DI CHAMPAGNE VI EDIZIONE
17 - 18 giugno 2018 Diana Grand Hotel
Via Garibaldi, 110 - Alassio
Giovedì scorso, 24 maggio, si è svolta presso il Diana Grand Hotel di Alassio, la conferenza stampa di presentazione della VI edizione di Un Mare di Champagne, l’evento dedicato al mondo dello Champagne che si terrà ad Alassio il 17 e 18 giugno.
Più di 50 Maison, 150 etichette in degustazione, seminari di approfondimento, libri e ospiti internazionali saranno accolti nella splendida cornice della Sun Terrace del Diana Grand Hotel di Alassio
L’evento sarà inaugurato la sera del 17 giugno con la CHAMPAGNE GALA NIGHT, un momento di alta cucina dove gli chef stellati Massimo Camia, Matias Perdomo, Andrea Ribaldone e Giuseppe Ricchebuono realizzeranno un menù particolare che vedrà come protagonista lo Champagne.
Come è nato quest’esclusivo evento sullo Champagne
È il 2012. Il Consorzio Macramé - Dire Fare Mangiare - nato dal desiderio di sette ristoratori alassini di promuovere ed esaltare le eccellenze enogastronomiche di Alassio - segue una grande intuizione e crea Un Mare di Champagne. Un’occasione d’ incontro tra le più prestigiose Maison e gli operatori italiani della ristorazione e dell’accoglienza, gli appassionati, i sommelier, la grande stampa per conoscere e apprezzare questo grandissimo vino.
Nasce così la prima edizione di Un Mare di Champagne che, anno dopo anno, cresce e si consolida affermandosi come l’evento più importante nel panorama italiano interamente dedicato allo Champagne.
Chef stellati, eccellenze del territorio, classe e tanti calici dei più prestigiosi Champagne: Un Mare di Champagne, anno dopo anno, trasforma Alassio in un piccolo, sofisticato angolo di Francia.
TUTTI I NUMERI DELL’EDIZIONE 2017
1 CITTÀ , 200 VETRINE A TEMA CHAMPAGNE 3 GIORNI
850 VISITATORI - 51 MAISON 1300 BOTTIGLIE
1 CENA DI GALA E 4 CHEF STELLATI
120 PARTECIPANTI ALLA CENA 60 ARTICOLI
6 RELATORI 4 SEMINARI 25 SPONSOR
Può scaricare qui la Cartella Stampa di Un Mare di Champagne, con tutte le informazioni e le immagini sull'evento.
Antonella Beggiato - Ph. 338 9559338