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CANNOLO FESTIVAL 2018: VINCE DI NUOVO SANTA CRISTINA GELA
Il Caffè del Corso dei fratelli Biscari si aggiudica per il secondo anno consecutivo il primo posto conquistando giuria popolare e giuria tecnica
I fratelli Biscari fanno il bis. Anche quest’anno il cannolo più buono è quello dei tre maestri pasticcieri di Santa Cristina Gela, il piccolo paesino di mille abitanti nell’entroterra palermitano, a 30 km dalla città. È il verdetto della seconda edizione del Cannolo Festival, tenutosi il 26 e 27 maggio a Sanlorenzo Mercato a Palermo.
Scorza friabile e corposa realizzata con la farina di Maiorca, grano antico tenero siciliano, particolarmente profumata e digeribile; ricotta di pecora del territorio sapientemente lavorata con poco zucchero; e un segreto, quello del vino rosato nell’impasto della scorza, che genera un dolce perfettamente in equilibrio tra i sapori della ricetta tradizionale. Queste le caratteristiche del cannolo vincitore, che è già da anni oggetto di un vero e proprio pellegrinaggio da ogni parte della Sicilia verso il paese tra le montagne.
“La sintesi ideale tra l’innovazione, il rispetto della materia prima, la fedeltà a una tradizione antica che si tramanda da tre generazioni”, così ha commentato la giuria tecnica composta dal pastry chef Giovanni Cappello (campione italiano con il culinary team di Palermo dell’Associazione Provinciale Cuochi e Pasticcieri di Palermo in seno alla Federazione Italiana Cuochi), lo storico delle tradizioni siciliane, scrittore ed etnografo Gaetano Basile, la giornalista enogastronomica Manuela Laiacona e il food tour operator Marco Romeo (creatore di Streaty, che ogni giorno accompagna viaggiatori di tutto il mondo alla scoperta del cannolo e altri cibi storici della tradizione siciliana). Un giudizio che incontra anche il voto popolare espresso nella due giorni direttamente dalle migliaia di partecipanti alla manifestazione a Sanlorenzo Mercato.
Subito dietro al cannolo vincitore si piazzano le altre eccellenze selezionate per l’evento: Piana degli Albanesi, il borgo dell’entroterra palermitano noto ormai come “il paese dei cannoli”, custode di una tradizione secolare e di ricette che ancora oggi nascondono segreti di produzione gelosamente custoditi; San Giuseppe Jato, con una lavorazione originale e immediatamente riconoscibile, la ricotta dal sapore molto intenso e scorze leggere. Infine Fulgatore, a cui è spettato il delicato compito di rappresentare la provincia di Trapani, famosa per uno stile unico e inconfondibile già nella forma della scorza (più allungata e appuntita), ma soprattutto nella lavorazione della ricotta (più grezza e meno setacciata), per veri intenditori.
I maestri coinvolti sono stati Nicola Petta (Extra Bar – Piana degli Albanesi, Palermo); i vincitori fratelli Biscari (Caffè del Corso – Santa Cristina Gela, Palermo); Turi Cerniglia (Pasticceria Cerniglia – San Giuseppe Jato, Palermo); Rocco Vultaggio (Bar Vultaggio – Fulgatore, Trapani).
Scorza più o meno friabile, sentori di cacao o di caffè, ricotta grezza o cremosa, più o meno dolce, con cioccolato o senza, con frutta candita o con granella di pistacchio: sono tantissime le variabili che distinguono un cannolo dall’altro a seconda della combinazione degli ingredienti basilari, ma anche dell’utilizzo di ingredienti e procedimenti “segreti”, custoditi dalle famiglie di produttori e tramandati di generazione in generazione, fino a generare vere e proprie tifoserie contrapposte. Per questo tante pasticcerie siciliane sono diventate ormai luogo di turismo gastronomico, anche a chilometri e chilometri di distanza, da parte di golosi, appassionati, gourmand e turisti da ogni parte del mondo.
Nei due giorni, si sono susseguite dimostrazioni, talk show e showcooking che hanno mostrato dal vivo la preparazione del dolce, condividendo ricette e tecniche con il pubblico, chiamato a partecipare in prima persona alla preparazione. Un’apposita area-lab ha visto avvicendarsi i maestri per mostrare la preparazione del dolce, ognuno secondo le proprie peculiarità; mentre un’altra postazione ha servito il cannolo senza glutine, per le persone celiache. Nelle due edizioni della manifestazione sono stati preparati oltre 7mila cannoli con più di 11 quintali di ricotta fresca, attraverso i percorsi di degustazione che hanno consentito l’assaggio e la votazione da parte del pubblico.
Gaetano Lombardo
Sanlorenzo Mercato
Tel. +39 3490971532
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VARAZZE: INAUGURATO IL“SOTTOPASSO CITTA' DELLE DONNE”
Intervento di riordino e restauro conservativo
Sottopasso Città delle Donne
mostra d’arte permanente
L’Amministrazione Comunale di Varazze
inaugura la mostra d’arte permanente intitolata
“Sottopasso Città delle Donne”
Preview:
26 maggio 2018 ore 16:00 Sala Consiglio Comune di Varazze
Inaugurazione:
26 maggio 2018 ore 17:30 Sottopasso tra viale Nazioni Unite e via Recagno
La mostra d’arte permanente dedicata all’universo femminile vede la direzione artistica affidata alla dottoressa Giorgia Cassini, critico d’arte e direttore artistico di chiara fama, già curatrice del progetto espositivo nel 2014. Con la sua guida il lavoro di riqualifica è rimasto fedele al progetto originario volto a favorire un dialogo fruttuoso fra le installazioni d’arte con l’ambiente circostante e il paesaggio urbano.
Obiettivo principale il riattivare un circuito virtuoso per il recupero degli spazi urbani caratterizzati da trascuratezza e degrado migliorando la qualità della vita e accrescendo al contempo l’interesse dei cittadini verso il luogo in cui si trovano suscitando un senso di rispetto e orgoglio.
Il percorso espositivo sviluppato lungo il sottopasso e nell’adiacente piazzetta a cielo aperto si è così accresciuto di nuove opere perché «l’arte pubblica – chiarisce la dott.ssa Giorgia Cassini- ha la capacità di arricchire, affascinare e sorprendere, travalicando i confini ristretti della galleria. Lo spazio urbano offre agli artisti l’opportunità di creare installazioni con cui raggiungere un pubblico diverso dal tipico visitatore dei musei. Il proporre contenuti site specific entro una delle aree urbane più centrali di Varazze ha come mission la promozione del patrimonio artistico rendendo lo spazio urbano di grande interesse culturale per la popolazione residente, per il mondo della scuola e come richiamo turistico. Una mostra che in questi anni ha già riscosso entusiastici apprezzamenti in termini di bellezza e di emozioni e che oggi vede fra le nuove opere d’arte collocate a pubblico godimento la “Madama torinese in vacanza a Varazze” di Tullio Mazzottiubicata in apertura del percorso espositivo nell’area a verde di fronte al Palazzo Comunale. Foggiata al tornio rispettando le antiche tecniche di lavorazione, è un’opera molto bella, emozionalmente piacevole, ispirata al mondo degli scacchi dove la Donna è considerata il pezzo che gode di maggiore mobilità e potenza. Mazzotti strizza l’occhio alla modernità illuminandola col colore pop, un rosa shocking utilizzato come presenza emotiva. L’uso del colore vivace indica un alto grado di intelligenza e proprio intorno a questo elemento si snoda la visione. Una narrazione in cui i confini fra arte e design appaiono sempre più fluidi. Una figura femminile iconica, una special edition, rivelazione straordinaria nata dalla fantasia di questo grande creativo che firma un’opera d’arte che è al contempo allegra e gioiosa, misurata ed essenziale. Per Tullio Mazzotti l’arte è una faccenda serissima, tanto più seria quanto più è capace di divertire e quindi di far riflettere.
Procedendo nel sottopasso si può poi ammirare la realizzazione diAlberto Bongini, artista e architetto, punto di riferimento alternativo della creazione in ceramica. Il titolo dell’opera “Varazze Mon Amour” è un omaggio alla città ligure di cui cattura sul supporto in ceramica lo spirito vacanziero tramite l’ironica e personalissima texture a colla vinilica colorata con pigmenti e vivificata dagli splendori di strass, cristalli e perline che creano un’esplosione felice e vistosa di ricami ed intarsi di aggregati luminescenti. Eseguita in tecnica mista, è lavoro meticoloso e minuzioso di ricerca materica. Una matericità ricreata col personalissimo senso di aggregazione continua, di energia che trasmette la solarità estiva di Varazze entro un’estetica glamour e fashion.
Nel complesso l’esposizione permanente lascia libero corso all’estro e all’abilità esecutoria dei singoli autori,le cui figure femminili isolate o a gruppi appaiono sospese tra il recupero della tradizione ceramica da un lato e il rinnovamento estetico contemporaneo dall’altro.
Ad opere dalla concezione plastica di estrema sobrietà e di assoluta chiarezza si alternano opere dall’esuberanza sentimentale, dove l’attenzione per la figura umana femminile è trasformata in magnifico omaggio alla Città delle Donne».
Gli Artisti del Sottopasso Città delle Donne
LORENZO ACQUAVIVA - PAOLO ANSELMO - LUCIANA BERTORELLI - ALBERTO BONGINI - FRANCA BRIATORE - ERNESTO CANEPA - MARIA ROSA CAVALLERO - GRAZIANO CECCHINI - ARMANDA CIRIO - BRUNELLA CORIANDO - ALBA MARIA DABOVE - DAVIDE DAMATO - ETTORE GAMBARETTO - ROSANNA LA SPESA - ARIANNA LION - MARCELLO MANNUZZA - MANUZ - CATERINA MASSA - TULLIO MAZZOTTI - ENRICA NOCETO - TERESA NOTO - ANNA MARIA PACETTI - LAURA PELUFFO - YLLI PLAKA - STEFANO ROMAGNOLI - LAURA SCAPPATURA - SELLERIO&ROBUTTI - FABIO TARAMASCO - FRANCESCA TARTARA - GIULIA VISCOLI - ELENA ZAMPESE - LUCIA ZANOLLI
Bettina Bolla
FONTANACOTA ORMEASCO DI PORNASSIO DOP SUPERIORE 2015
Di Virgilio Pronzati
Azienda Agricola Fontanacota - Via Provinciale 131 - 18024 Ponti di Pornassio (IM) - Tel 333/9807442 – Fax 0183/789013 - www.fontanacota.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ormeasco di Pornassio DOP Superiore 2015
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Ormeasco.Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14,5%. Lotto: 01/77. Bottiglie prodotte (rimaste): 730. Prezzo medio in enoteca: € 17,00. Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rossi di medio affinamento, a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 3 - 4 anni. Evoluzione: quasi pronto . Servizio: mescere a 118°C in calici leggermente panciuti e con stelo medio. Abbinamento: Agnolotti con sugo d’arrosto, coniglio all’imperiese in casseruola, toma stagionata.
Esame organolettico
Limpidezza: limpido. Colore: rubino carico e vivo. Profumo:intenso, persistente, fine, ampio con sentori fruttati e speziati di ciliegia durona, marasca, mora di rovo e corbezzolo maturi, e pepe bianco macinato. Sapore:secco, sapido, caldo, giustamente tannico, pieno ma snello, di buona persistenza, con gradevole fondo amarognolo. Retrogusto: vena sapida e tannica, e note fruttate e speziate.
Considerazioni: Ottimo. Ottenuto da scelte uve Ormeasco da un vigneto di trent’anni in località Villa e San Luigi di Pornassio, diraspate e pigiate, fatte fermentare e macerare per 12 giorni a 28-30°c, in tini d’acciaio inox con frequenti rimontaggi. Dopo la fermentazione malolattica il vino è maturato per circa un anno in botti di acciaio inox . Segue un affinamento di 7-8 mesi in bottiglia.
Punteggio: 56/60
ASPETTO: Limpidezza 5. Colore 5. PROFUMO: Intensità 5. Persistenza 5. Finezza 4. Armonia 4. SAPORE: Persistenza 5. Pienezza 5. Sapidità 4. Acidità/morbidezza 5. Armonia 4. GRADIMENTO: 5.
I 5 LIBRI MIGLIORI DELL'ANNO SCELTI DA BAMBINI E RAGAZZI DELLE SCUOLE DI ROMA
Scelte di classe. Leggere in circolo: ecco i 5 libri migliori dell’anno scelti dai bambini e ragazzi delle scuole di Roma, premiati all’Auditorium Parco della Musica
Questo libro fa di tutto, di Silvia Borando (minibombo; 3-5 anni)
Luigi, di Catharina Valckx, illustrazioni di Nicolas Hubesch (Babalibri; 6-7 anni)
L’isola dei bambini rapiti, di Frida Nilsson (Feltrinelli Kids; 8-10 anni)
La sfolgorante luce di due stelle rosse, di Davide Morosinotto (Mondadori; 11-13 anni)
Mediterraneo, di Armin Greder (orecchio acerbo; 14-16 anni).
Il progetto ha coinvolto per 6 mesi 27 Biblioteche del Sistema Bibliotecario,
109 Circoli di lettura e circa 2.700 partecipanti nelle scuole. E ancora:
17 librerie della Rete indipendente e 5 associazioni che hanno realizzato
oltre 200 incontri-laboratori di approfondimento a scuola.
Più di 250 gli iscritti al programma di formazione Educare alla lettura, aperto a insegnanti, bibliotecari e operatori del settore,
in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura e riconosciuto dal MIUR.
Mentre l’ottava edizione del Maggio dei Libri, la campagna nazionale dipromozione della lettura in programma fino al 31 maggio, continua ad animare l’Italia con oltre 4.000 iniziative nel nome della passione per la lettura (la banca dati è consultabile sul sito ufficiale www.ilmaggiodeilibri.it), è giunto al suo primo traguardo Scelte di classe. Leggere in circolo, il nuovo Premio dei ragazzi ideato per rilanciare, in una prospettiva di massima cooperazione e integrazione, l’impegno a più voci nella valorizzazione e diffusione della lettura, e promosso da Biblioteche di Roma, Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale, Centro per il Libro e la Lettura,Associazione Culturale PlaytownRoma, con il sostegno di SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, con il patrocinio di AIB – Associazione Italiana Biblioteche, ALI – Associazione Librai Italiani, e la collaborazione della Rete delle librerie indipendenti di Roma.
Oggi, infatti, la straordinaria cornice della Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, ha ospitato la premiazione dei 5 migliori libri dell’anno, letti e scelti dai Circoli di lettura afferenti alle scuole romane, dall’Infanzia ai Licei, durante l’anno scolastico. Ecco quindi i vincitori, per le cinque fasce d’età coinvolte:
Questo libro fa di tutto, di Silvia Borando (minibombo; 3-5 anni)
Luigi, di Catharina Valckx con illustrazioni di Nicolas Hubesch (Babalibri; 6-7 anni)
L’isola dei bambini rapiti, di Frida Nilsson (Feltrinelli Kids; 8-10 anni)
La sfolgorante luce di due stelle rosse, di Davide Morosinotto (Mondadori; 11-13 anni)
Mediterraneo, di Armin Greder (orecchio acerbo; 14-16 anni).
A raccontare lo spirito del Premio e a presentarne i vincitori sono stati Flavia Cristiano (Direttore Centro per il libro e la lettura), Luca Bergamo (Vice Sindaco con delega alla Crescita culturale di Roma Capitale), Laura Baldassarre(Assessore alla Scuola di Roma Capitale), Paolo Fallai (Presidente Biblioteche di Roma), Gianluca Giannelli (Associazione Culturale PlaytownRoma), con la conduzione di Luisa Ledda e letture a cura di Cartastraccia, Mi leggi ti leggo, Scosse, Carla Ghisalberti, Semaforo Blu.
La concomitanza fra questo momento clou del Premio e la fase finale della campagna nazionale è il preciso rispecchiamento dell’armonia che unisce Scelte di classe. Leggere in circolo e il Maggio dei Libri: diffondere l’amore per la lettura e, in particolare, valorizzare e unire in una comune missione dedicata ai giovanissimi librai, editori, associazioni, scuole e biblioteche di tutto il Paese. Questa tipologia di lavoro e di intenti è infatti quella che interpreta al meglio lo spirito del Maggio dei Libri: si configura come un modello esemplare di promozione della lettura nelle scuole e di semina dell’editoria di qualità tra ragazzi e docenti. Inoltre, mettere in luce e valorizzare la cooperazione tra tutti i soggetti che operano per la promozione della lettura – dai librai alle associazioni, dalle biblioteche alle scuole, dagli editori agli autori – è fondamentale per riuscire a costruire una rete attiva ed efficace, che è l’obiettivo principale del Maggio dei Libri.
E del network che la campagna nazionale è riuscita a costruire, consolidare e ampliare in otto anni di edizioni, si è discusso proprio oggi, insieme alla presentazione dei libri vincitori del Premio. Poter tracciare un bilancio così positivo di questi anni di promozione della lettura, di appello alla creatività dei soggetti più diversi (dai privati alle istituzioni, dalle scuole ai negozi, dalle biblioteche alle librerie e associazioni) significa infatti constatare la straordinaria risposta che sempre arriva dai territori e dai pubblici più diversi non appena si chiama all’azione in nome della cultura, dei libri, offrendo occasioni di lettura e approfondimento, stimolando lo spirito d’iniziativa, premiando i progetti più originali e coinvolgenti. L’incremento costante, anno dopo anno, del numero di eventi organizzati in ogni angolo d’Italia, la forte adesione da parte delle scuole in tutto il Paese, l’attenzione da parte dei media nazionali, locali e del web verso gli appuntamenti sul territorio, nei luoghi e contesti più vari, come anche l’attesa dell’inizio della campagna, testimoniata da palinsesti di iniziative già pronti settimane prima rispetto all’avvio della campagna (il 23 aprile), sono tutti segni di una semina fruttuosa, della quale beneficiano i giovani e gli adulti sia di oggi, sia di domani.
Un’opera analoga è stata svolta, fin dal mese di ottobre, dal Premio Scelte di classe, che ha riunito tutti i soggetti operanti nel mondo del libro intorno a un progetto che investe tutta la città e guarda lontano, guidato da un Comitato scientifico che rappresenta tutta la filiera da Nord a Sud Italia: Sophie van der Linden (Presidente), Matteo Biagi (insegnante e coordinatore blog), Giulia Caminito (scrittrice ed editor), Annamaria Di Giovanni (Biblioteca Centrale Ragazzi, Biblioteche di Roma), Flavia Manente (Nati per leggere), Martino Negri(docente Università degli Studi di Milano – Bicocca), Valeria Patregnani(Biblioteca Fano), Giordana Piccinini (Associazione Hamelin), Milena Tancredi(bibliotecaria e responsabile del Buck Festival di Foggia). I dati restituiscono infatti un mosaico di adesioni e impegno a tutti i livelli: 27 le Biblioteche del SistemaBibliotecario coinvolte, per un totale di 109 Circoli di lettura, circa 2.700 i partecipanti e numerose le scuole coinvolte. Ma non solo: hanno partecipato anche 17 librerie della Rete indipendente, delle quali 13 hanno svolto il primo incontro con i Circoli proprio nelle classi; 5 le associazioni che hanno messo a disposizione le proprie competenze, realizzando oltre 200 incontri-laboratori di approfondimento.
Questa la storia e il lavoro dietro l’evento conclusivo di oggi, preceduto da altri due momenti significativi: ad aprile è stato presentato il catalogo Scelte di classe, i migliori libri per ragazzi del 2017, dedicato ai 25 titoli in concorso, curato dall’Associazione Hamelin di Bologna. Al suo interno, accanto alle schede dei libri, tutti i progetti editoriali, le voci della critica, i percorsi tematici, i commenti e gli interrogativi più profondi sollevati da ciascun testo. Uno strumento utile per chi desidera avvicinarsi al mondo dei libri per bambini e ragazzi e per il lavoro di insegnanti, bibliotecari, genitori ed educatori. Il 16 maggio, inoltre, si è concluso il corso Educare alla lettura, in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura e riconosciuto dal MIUR, per insegnanti, bibliotecari e operatori del settore, che ha visto la partecipazione di oltre 250 iscritti.
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MOSTRA A CURA DI SARA MAMMANA E ROGGERO ROGGERI
Inaugurazione della Mostra: Pienza, Sala Consiliare del Palazzo Comunale, sabato 2 Giugno 2018, ore 11.00. Sede Mostra: Pienza, Palazzo Salomone Piccolomini
L’ideale perfezione di Pienza, patrimonio UNESCO nel cuore della Val d’Orcia, è il naturale palcoscenico per un’importante mostra di Luciano Regoli, l’artista che ha fatto del contrasto all’asserita “Morte della Pittura Figurativa” la sua missione. L’esposizione vedrà anche la presenza di una selezione di opere dei suoi allievi appartenenti alla Scuola dell’Elba, da lui fondata.
Nelle sale di Palazzo Salomone Piccolomini, vero gioiello architettonico che sorge nel cuore della “Città Ideale”, sede dell’Associazione Culturale “Biagiotti per l’Arte” che promuove l’evento nell’ambito del progetto “La Forma della Bellezza”, ad essere esposti, dal 2 al 24 giugno, sono un buon numero di suoi dipinti “bellissimi”, superlativo che, per i parametri di una certa contemporaneità, poco o nulla si abbina all’arte.
Opere perfette per impianto compositivo, cromatismo, atmosfere. Una pittura, quella di Regoli, fatta di mestiere sopraffino, di dominio della Grande Arte di antica tradizione. Una pittura dove tecnica e sentimento si coniugano alla perfezione, per contemperare ragione e anima.
Si tratta di ritratti, scene di tradizione religiosa, quadri di figura, nature morte, paesaggi. Di tutti quei Generi, in sintesi, che sono stati repertorio straordinario della grande arte classica.
Mai copie o pedisseque “riprese”, ma opere originali, assolutamente contemporanee, fresche, innovative, create però con quell’ “ingegno” che sarebbe stato richiesto ad un grande Maestro nella Firenze del Rinascimento o nella Venezia di Tiziano e che Regoli, con apparente naturalezza, che invece è frutto di uno studio costante e appassionato, applica e insegna ad una schiera di allievi che, protagonisti anch’essi dell’esposizione, da mezzo mondo, approdano alla sua Scuola della Valle di Lazzaro, all’Elba. Oltre a Regoli, infatti, esporranno pittori di talento quali: Alessandra Allori, Ronaldo Boner Jr, Marco De Sio, Gabriella Volpini e John Carlton Watkins.
Nell’annunciare la mostra pientina, i curatori, Sara Mammana e Roggero Roggeri, richiamano “5000 km per vedere un orecchio. La morte della Grande Pittura”, lo scritto programmatico nel quale Regoli avanza un’acuta analisi e un’approfondita riflessione sul ruolo e il significato della pittura figurativa attraverso i secoli. Fino a giungere alla triste constatazione che troppo spesso, nel contesto contemporaneo, questa forma d’arte è messa a tacere per l’avanzare, apparentemente inesorabile, dei nuovi linguaggi espressivi che il Novecento ha prodotto.
“Tuttavia, fortunatamente, la morte della Grande Pittura, denunciata da Regoli, non è ancora del tutto avvenuta e viene da chiedersi - scrivono i Curatori, all’interno del catalogo scientifico che correda la mostra - che cosa renda, ancora oggi, la tradizione pittorica classica viva e attuale, e perché esistano tuttora artisti che, in maniera alternativa rispetto alle varie forme dell’arte contemporanea, ricerchino con passione, nell’armonia delle forme e nella fatica dell’apprendimento delle tecniche antiche, il mezzo di espressione indispensabile per generare un’arte figurativa non obsoleta ma assolutamente al passo coi tempi”.
Il modus operandi di Regoli e della sua scuola si inserisce perfettamente nel progetto “La Forma della Bellezza”, ideato e promosso dall’Associazione Culturale “Biagiotti per l’Arte” allo scopo di sostenere e valorizzare coloro che, soggetti pubblici o privati, nel campo delle arti figurative, si prodigano per insegnare ai propri giovani allievi le tecniche e i segreti che hanno fatto dell’Italia la più grande fucina di talenti artistici al mondo.
L’Associazione, con sede in Pienza, fortemente voluta dalla famiglia Biagiotti, che da più generazioni si occupa, con grande successo, di alto artigianato, ha come idea fondante l’assoluta necessità di evitare che il nostro genio in campo artigianale e artistico, per il quale siamo universalmente conosciuti e apprezzati, vada irrimediabilmente perduto.
Informazioni:
Luciano Regoli e la Scuola dell’Elba
a cura di Sara Mammana e Roggero Roggeri
Mostra promossa da: Associazione Culturale “Biagiotti per l’Arte”
con il patrocinio di Comune di Pienza e UNESCO Sede Mostra: Palazzo Salomone Piccolomini, corso Rossellino, 41, Pienza Orario di visita: Tutti i giorni 10,00/13,00 – 15,00/18,30 Ingresso Libero Organizzazione: Associazione Culturale “Biagiotti per l’Arte”, tel. 3406739044, facebook: biagiottiperlarte Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Studio ESSECI, di Sergio Campagnolo, tel. 049.663499
Referente Simone Raddi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.studioesseci.net