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A VINITALY PREMIATE LE CANTINE E I VINI DELL'EVENTO FEM
Oggi a Vinitaly presso lo stand della cantina nel padiglione Trentino l'evento FEM
Vinitaly, premiate le cantine vincitrici del 2° concorso vini territorio e consegnati gli attestati del 5° executive master in wine export management
Nella prestigiosa cornice di Vinitaly, il 52° salone internazionale dei vini e distillati, si è svolta oggi la cerimonia di premiazione del concorso sui vini del territorio organizzato dalla Fondazione Edmund Mach e dedicato quest'anno a Teroldego, Marzemino, Traminer aromatico e Gewürztraminer, concorso che si è svolto il 5 e 6 aprile scorso a San Michele col patrocinio dei Comuni della Piana Rotaliana e la collaborazione delle sezioni trentina e altoatesina di Assoenologi.
Hanno preso parte all'evento il presidente FEM, Andrea Segrè, il presidente del Consorzio Vini del Trentino, Bruno Lutterotti, il direttore generale, Sergio Menapace, e il dirigente del Centro Istruzione e Formazione, Marco Dal Rì.
E' seguitala consegna degli attestati del 5° corso di wine export management e la presentazione della pubblicazione “Vinum Sanctum, vinum de Xanto” sull'origine della denominazione “Vino Santo”. Infine il brindisi con i vini dell'azienda agricola della Fondazione Mach e l'assaggio dei prodotti (salumi, formaggi e confettura) preparati dagli studenti dell'indirizzo trasformazione agroalimentare della formazione professionale.
L'evento si è svolto nello stand dedicato ai vini della cantina FEM. Il presidente Andrea Segrè ha spiegato che “si tratta di un concorso enologico a tutti gli effetti, ma caratterizzato da una forte valenza didattica, visto il forte coinvolgimento degli studenti che hanno contribuito alla fase organizzativa ma anche di degustazione e valutazione a fianco degli esperti”. Ed ha sottolineato l'importante ruolo svolto dal Centro Istruzione e Formazione, istituto che verrà premiato come “scuola di eccellenza” nell'ambito di Vinitaly al 4° concorso enologico degli istituti agrari d'Italia.
2° Concorso“ENOtecnico valorizzazione VINIterritorio”. La manifestazione, che si è svolta il 5 e 6 aprile scorso, è stata organizzata dalla Fondazione Edmund Mach col patrocinio dei Comuni di San Michele all'Adige, Mezzolombardo e Mezzocorona, e ha contato sul supporto delle sezioni Assoenologi di Trentino ed Alto Adige-Südtirol. Centoundici etichette in gara, 55 cantine della regione Trentino Alto Adige-Südtirol, quattro tipologie di vino ovvero Teroldego, Marzemino, Traminer aromatico e Gewürztraminer, tre commissioni e una trentina di esperti tra enologi, enotecnici, sommelier e giornalisti del settore. Un concorso enologico vero e proprio, autorizzato dal Ministero delle politiche agricole ed economiche, che valorizza i vitigni del territorio.
Il concorso è stato curato dal Centro Istruzione e Formazione, in particolare da Salvatore Maulee Andrea Panichi, con l'obiettivo di far conoscere le unicità delle produzioni enologiche di territorio: vitigni autoctoni o interpretazioni territoriali di vitigni internazionali. Quest'anno i vini protagonisti sono Teroldego Rotaliano DOC, Trentino DOC Marzemino, Trentino DOC Traminer aromatico e Südtirol – Alto Adige DOC Gewürztraminer. Sono state premiate le prime tre posizioni di ogni categoria e le categorie in gara erano otto.
Consegna attestati 5^ edizione corso WEM. Sono stati consegnati gli attestato ai partecipanti della quinta edizione dell'Executive Master in Wine Export Management che si è svolta dal 26 gennaio al 27 maggio 2017 a San Michele. Al percorso di eccellenza per la formazione vitienologica hanno partecipato 25 corsisti, selezionati da oltre una ottantina di candidati. Fino ad oggi il corso ha formato più di cento manager del vino. Come ha spiegato il direttore generale, Sergio Menapace, il corso negli anni ha consolidato una sua specifica struttura didattico/formativa, poiché avere competenze di export management è un’esigenza di figure professionali molto diverse nel mondo del vino. Il piccolo produttore, magari vitivinicoltore, l’enologo “tuttofare” della piccola cantina, il responsabile commerciale della piccola e media azienda, il proprietario/imprenditore che si occupa a 360° della gestione, il giovane laureato che desidera acquisire competenze anche nel settore dell’export del vino. Sono tante le figure professionali che hanno bisogno di acquisire le “skill” specifiche dell’export management.
“Vinum Sanctum, vinum de Xanto”. Michele Pontalti ha presentato la pubblicazione sull'origine della denominazione “vino santo” edita dalla Fondazione Edmund Mach e curata da Marco Stenico. Si tratta di un saggio dedicato all'uva Nosiola e al suo nobile figlio il “Vino santo” della trentina Valle dei Laghi. Il libro è frutto di una ricerca a carattere storico condotta esclusivamente su fonti documentarie e bibliografiche individuate attraverso una ricerca di archivio principalmente in ambito trentino, ma anche lombardo e veneto, che copre un periodo che va dal secolo XIII al primo Ottocento.
Risultati Concorso enologico 2018
Sono state premiate le prime tre posizioni di ogni categoria e le categorie in gara erano otto.
Trentino DOC Traminer aromatico annata 2017
1
Azienda Agricola Maso Poli
Trentino DOC Gewürztraminer 2017
2
Nosio Mezzacorona
Trentino DOC Gewürztraminer Castel Firmian 2017
3
Cantina Sociale di Avio
Trentino DOC Gewürztraminer 2017
Südtirol – Alto Adige DOC Gewürztraminer annata 2017
1
Cantina Produttori San Michele Appiano
A.A. Gewürztraminer DOC Sanct Valentin 2017
2
Cantina Produttori Bolzano
A.A. Gewürztraminer DOC 2017
3
Tenuta Ritterhof
A.A. Gewürztraminer DOC 2017
Trentino DOC Traminer aromatico annate 2014 – 2015 – 2016
1
Cantina di La-Vis e Valle di Cembra
Trentino DOC Gewürztraminer Clinga 2015
2
Cantina Sociale Roverè della luna
Trentino DOC Gewürztraminer vigna Winchel 2016
3
Azienda Agricola Bellaveder
Trentino DOC Gewürztraminer 2016
Südtirol – Alto Adige DOC Gewürztraminer annate 2014 – 2015 – 2016
1
Cantina Colterenzio
A.A. Gewürztraminer DOC Atisis 2014
2
Cantina Terlano
A.A. Gewürztraminer DOC Lunare 2016
3
Cantina Produttori Bolzano
A.A. Gewürztraminer DOC Kleinstein 2016
Trentino DOC Marzemino annate 2017 e 2016
1
Nosio Mezzacorona
Trentino Superiore Marzemino DOC Castel Firmian 2016
2
Vivallis
Trentino Superiore Marzemino DOC Dei Ziresi 2016
3
Masi Agricola
Trentino Marzemino DOC Mas'Est Bossi Fedrigotti 2017
Trentino DOC Marzemino annate 2015 – 2014
1
Cantina di Isera
Trentino Superiore Marzemino d'Isera DOC Corè 2015
2
Cantina Sociale Mori Colli Zugna
Trentino Superiore Marzemino d'Isera DOC Terra di San Mauro 2015
3
Cantina di Isera
Trentino Superiore Marzemino d'Isera DOC “Etichetta Verde” 2015
Teroldego Rotaliano DOC annate 2017 e 2016
1
Cantine Monfort
Teroldego Rotaliano DOC 2017
2
Azienda Vinicola Fratelli Dorigati
Teroldego Rotaliano DOC 2016
3
Azienda Agricola Endrizzi Elio e Fratelli
Teroldego Rotaliano DOC 2016
Teroldego Rotaliano DOC annate dal 2010 al 2015
1
Nosio Mezzacorona
Teroldego Rotaliano DOC Riserva Nos 2011
2
Cavit
Teroldego Rotaliano Superiore DOC Riserva Maso Cervara 2015
3
Azienda Agricola Fedrizzi Cipriano
Teroldego Rotaliano DOC Due Vigneti 2015
Premio unico Studenti Corso Enotecnico anno scolastico 2017/18
Cantina Rotaliana di Mezzolombardo
Teroldego Rotaliano DOC Clesurae 2013
Silvia Ceschini
PROSCIUT#TIAMO! CAMPANI & MANNORI
IL PRIMO PROSCIUTTO TOSCANO DOP DI MANNORI PRESENTATO IN ESCLUSIVA A IL BORRO TUSCAN BISTRO DI FIRENZE
Andrea Campani, Executive Chef dei ristoranti de Il Borro, interpreta i salumi in degustazione con tre sue creazioni
Giovedì 19 aprile 2018, Il Borro Tuscan Bistro, Lungarno Acciaiuoli Firenze
Firenze, aprile 2018 - Giovedì 19 aprile, a partire dalle ore 19, nel bellissimo Il Borro Tuscan Bistro di Firenze, va in scena Prosciut#TiAmo!, evento in cui Andrea Campani, Executive Chef dei ristoranti de Il Borro, ospita il Salumificio Mannori di Prato, che presenterà per la prima volta al pubblico il suo Prosciutto Toscano DOP; un prosciutto dall’aroma delicato, arricchito da erbe e spezie naturali, tipiche del territorio toscano.
L’appuntamento sarà un’occasione unica per conoscere gli eccellenti prodotti dello storico salumificio pratese; infatti, oltre alla novità del Prosciutto Toscano DOP, sarà possibile degustare la famosa Mortadella di Prato IGP (Presidio Slow Food) e la Finocchiona IGP.
Lo chef Andrea Campani interpreterà i prodotti con tre piatti che ne esalteranno qualità, profumi e sapori:
1. gnudi di ricotta e bietola con crema di prosciutto,
2. crema di cannellini e finocchiona arrostita,
3. tortellini alla mortadella in brodo.
Un omaggio agli autentici sapori di Toscana.
In abbinamento verranno offerti i vini biologici de Il Borro, azienda vitivinicola nel bacino del Valdarno Superiore di proprietà di Ferruccio Ferragamo, fortemente vocata al rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema e biologica dal 2015, e della quale fanno parte i ristoranti Il Borro Tuscan Bistro e l’Osteria del Borro.
In degustazione: Rosé del Borro IGT Toscana 2017, (100% Sangiovese), Pian di Nova IGT Toscana 2015 (75% Syrah, 25% Sangiovese) e Polissena IGT Toscana 2015 (100% Sangiovese).
Prezzo a persona: 35 €.
DETTAGLIO DEI SALUMI IN DEGUSTAZIONE PROSCIUTTO TOSCANO DOP
Si dice che un prosciutto così saporito sembra fatto apposta per essere mangiato con pane "sciocco", cioè insipido, tipico della Toscana. Le ragioni del gusto pieno e deciso, così differente rispetto ai prodotti del Nord, è da ricercare nella diversità del microclima. Nelle regioni settentrionali, grazie al clima più freddo, la quantità di sale che il norcino deve impiegare per facilitare la stagionatura è minore, e questo conferisce un gusto delicato e dolce alla carne. Nelle regioni centro-meridionali, il clima più caldo obbliga all'impiego di un maggior quantitativo di sale, marcando così in maniera decisa il gusto finale. Le cosce, che devono avere un peso di circa 11 kg, vengono raffreddate per un giorno, quindi rifilate. La salagione avviene a secco, con un composto di sale e pepe mescolati a erbe aromatiche come salvia e rosmarino. Dopo circa sette giorni le cosce aromatizzate si lavano con cura, si asciugano e si applica la sugna, composta da farina, sale, pepe e strutto, oltre ad aromi naturali. La stagionatura avviene in ambienti ben aerati, posti a una temperatura compresa tra i 12 e i 25°C, e dura dai 10 ai 12 mesi. Un soggiorno più lungo, che arrivi anche ai 18 mesi, conferisce grande pienezza e persistenza al gusto. Al taglio il prosciutto si mostra di colore rosso-rosato, di consistenza compatta, dal profumo intenso e sapore piccante, valorizzato con un taglio delle fette piuttosto spesse.
MORTADELLA DI PRATO IGP- PRESIDIO SLOWFOOD
La Mortadella di Prato IGP è un prodotto unico nel suo genere, fatto solo a Prato e dintorni. Le origini di questo insaccato si fanno risalire intorno all ́Ottocento, anche se per un periodo dimenticato dai Pratesi, da anni questo antico e particolare salume è stato riscoperto e recuperato grazie all ́utilizzo di carni scelte esclusivamente di razza italiana. Oggi possiede un proprio disciplinare di produzione elaborato con l ́obiettivo di salvaguardarne la tradizione. La sua particolarità consiste nelle procedure di lavorazione che sono rimaste invariate nel tempo e gelosamente conservate da pochi artigiani. Nell ́anno 2000 è diventata Presidio SlowFood e trova un ́autorevole collocazione tra i prodotti di nicchia. Il disciplinare di produzione prevede l ́utilizzo esclusivo di carne suina: spalla, rifilatura di prosciutto, capocollo, guanciale, lardone e pancetta. Le carni vengono macinate e impastate insieme a lardelli di grasso (20% circa) e quindi mischiate a spezie. Il segreto di questo salume sta infatti nella concia, che si compone di sale pepe nero in grani, polpa di aglio pestato e una speziatura: (cannella, coriandolo, noce moscata, chiodi di garofano), ma l ́ingrediente più originale è senz ́altro l ́alkermes, che contribuisce a dare un sapore e una colorazione molto particolare al prodotto. Una volta ottenuto l ́impasto si insacca in un budello naturale di maiale. Il salume viene poi cotto in forno a vapore per 10/12 ore fino a raggiungere una temperatura interna fra i 68° e i 70°C. Viene poi raffreddato nell ́abbattitore e venduto a fette oppure in confezioni più o meno grandi sottovuoto.
FINOCCHIONA IGP
La Finocchiona IGP è un insaccato tipico toscano preparato con carne di maiale macinata aromatizzata con semi di finocchio e bagnata con vino rosso; il finocchio selvatico le dona un gradevole odore e un gusto fresco, differenziandola dal salame toscano anche per la macinatura fine dell ́impasto che risulta omogeneo. Le carni utilizzate per questo salume sono rifilature di prosciutto, pancetta e spalla di maiale. Vengono macinate a grana medio/grossa e conciati con sale, pepe, aglio e l ́aggiunta del finocchio e vino rosso; poi vengono insaccati nel budello naturale e si procede quindi alla stagionatura.
NOTE STAMPA
LO CHEF
Lo chef Andrea Campani nasce nel 1977 a Montevarchi (nel cuore del Valdarno, in Toscana). Qui, sin da bambino, apprende l’importanza della qualità e stagionalità del cibo e il suo valore di convivialità e condivisione oltre che fonte di benessere e piacere. Diplomato alla scuola alberghiera di Firenze, inizia il suo percorso professionale in uno storico ristorante del Chianti: una cucina di forte impronta regionale, che esalta ingredienti locali, stagionali e di massima qualità. Da lì in avanti, Andrea svilupperà passione, curiosità, determinazione e un approccio profondamente legato alla tradizione culinaria toscana; lo chef di Montevarchi reinventa ogni giorno la gastronomia locale, declinandola in piatti semplici e al tempo stesso innovativi, contemporanei e dalla forte personalità. Dopo una breve parentesi come imprenditore con l’apertura di un’Osteria a Loro Ciuffenna, nel 2013 avviene l’incontro con Il Borro, azienda agricola e vitivinicola biologica, di proprietà di Ferruccio Ferragamo, e antico borgo medievale sito nel bacino del Valdarno di Sopra. Andrea ne sposa immediatamente il progetto e la vocazione eco-sostenibile, ritenendo Il Borro il luogo ideale per esprimere la sua identità, sperimentare ed elaborare una cucina semplice, libera dalla pesantezza del passato, ma al tempo stesso creativa e orgogliosamente toscana, nella quale la tecnica è sempre gestita con grande equilibrio. Oggi Andrea è Executive Chef dei ristoranti de Il Borro: Osteria del Borro e Il Borro Tuscan Bistro.
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CONGRESSO AIS A MERANO
MERANO, GIARDINO DELL’ALTO ADIGE DAL CLIMA MITE, OASI DI BENESSERE E ACQUE TERMALI, DA SEMPRE È IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER L’INTERA AREA MITTELEUROPEA GRAZIE ALLA SUA POSIZIONE STRATEGICA SULL’ASSE NORD-SUD EUROPA. HA OSPITATO IMPERATORI E RE, E DOPO ESSERE STATO LUOGO PREDILETTO DELLA PRINCIPESSA SISSI E DI FRANZ KAFKA, SI PREPARA AD ACCOGLIERE L’ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER PER IL SUO 52° CONGRESSO NAZIONALE.
IN OGNI EDIZIONE, DA OLTRE MEZZO SECOLO, IL CONGRESSO È IL MOMENTO DI SINTESI DEL LAVORO SVOLTO DALL’ASSOCIAZIONE E DAI SUOI SOMMELIER NELL’ANNO TRASCORSO, A LIVELLO LOCALE, REGIONALE, NAZIONALE E INTERNAZIONALE.
“IL PASSAGGIO DA TAORMINA, SEDE DEL CONGRESSO 2017, A MERANO – DICHIARA IL PRESIDENTE NAZIONALE ANTONELLO MAIETTA – RAPPRESENTA LO SPIRITO E LA FORZA DELL’AIS, PRESENTE CAPILLARMENTE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE.”
DURANTE I QUATTRO GIORNI SARANNO IN PROGRAMMA, ACCANTO AI LAVORI CONGRESSUALI RISERVATI AI SOCI, MOMENTI DEDICATI ALLE DEGUSTAZIONI, VISITE A CANTINE STORICHE E BANCHI D’ASSAGGIO APERTI AL PUBBLICO, OLTRE AI CONSUETI E APPREZZATISSIMI SPAZI CONVIVIALI.
IL CONGRESSO È ANCHE SEDE DEPUTATA ALLE FASI FINALI DEI CONCORSI, BANCO DI PROVA E CONFRONTO TRA SOMMELIER, LA CUI PREPARAZIONE SI RIVELA COSTANTEMENTE IN CRESCITA.
I VINCITORI DELLE SELEZIONI REGIONALI SI AFFRONTERANNO PER IL TITOLO DI MIGLIOR SOMMELIER D’ITALIA “PREMIO TRENTODOC”, SECONDO LA NUOVA FORMULA CHE PREVEDE PROVE INCROCIATE TRA I FINALISTI IN LOTTA PER STRAPPARE IL TITOLO AL CAMPIONE IN CARICA: ROBERTO ANESI, SOMMELIER E RISTORATORE IN CANAZEI.
NON MENO AMBITI I PREMI BONAVENTURA MASCHIO: UNA BORSA DI STUDIO PER IL MASTER SULL’ACQUAVITE, OFFERTA A TRE GIOVANI SOMMELIER (IN RAPPRESENTANZA DI NORD, CENTRO E SUD D’ITALIA), DISTINTISI PER LA PROPRIA PREPARAZIONE SUI DISTILLATI, E IL PREMIO SURGIVA, RICONOSCIMENTO RISERVATO ALLA DELEGAZIONE AIS CHE PIÙ SI È DISTINTA NEL PROPRIO TERRITORIO DI APPARTENENZA.
“L’ORGANIZZAZIONE DI QUESTO CONGRESSO – SECONDO LA PRESIDENTE DI AIS ALTO ADIGE, CHRISTINE MAYR – È STATA PER LA NOSTRA SEDE MOTIVO DI FORTE IMPEGNO E ORGOGLIO. UN LAVORO CHE CI HA PERMESSO, A OTTO MESI DALL’EVENTO, DI AVERE UN PROGRAMMA PRATICAMENTE DEFINITIVO.” MERANO SI ACCINGE DUNQUE AD ACCOGLIERE DIRIGENTI, DELEGATI E MOLTI DEI QUARANTAMILA SOCI CHE ANIMERANNO IL RAFFINATO E ACCOGLIENTE CENTRO DAI PORTICI MEDIEVALI E DAGLI EDIFICI LIBERTY, I GIARDINI E LE TERRAZZE DI CASTEL TRAUTTMANSDORFF, MA SOPRATTUTTO I LUOGHI LEGATI ALLA CULTURA ENOICA.
Elisa Braccia - e-mail:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - m.p.: +39 346 395 1050
CDV BRUTROSSO CANTINA DELLA VOLTA PRESENTA IL SUO ‘CLASSICO QUOTIDIANO’
Si chiama CDV BRUTROSSO ed è la “bollicina” per tutti, presentata ieri durante la conferenza stampa da Cantina della Volta a Vinitaly. Un metodo classico ottenuto da uve di Lambrusco di Sorbara in purezza da bere tutti i giorni, dopo il lavoro, a cena, come aperitivo o in un dopocena in compagnia. La nuova creazione di Christian Bellei amplia l’offerta dell’azienda, arrivando su tutte le tavole: in osteria, in trattoria, in pizzeria e al ristorante.
Al lancio ufficiale, avvenuto ieri mattina a Veronafiere nell’ambito della più grande manifestazione italiana dedicata al mondo del vino, sono state illustrate a una platea di giornalisti e operatori specializzati le peculiarità di questo spumante e l’intuizione di Cantina della Volta che ha dato vita al progetto.
“L’idea – spiega Christian Bellei, autore dei vini della Cantina– è di introdurre sul mercato un Sorbara metodo classico che matura sui lieviti solo 9 mesi prima del dégorgement ottenendo così uno spumante “facile”, immediato e di bella persistenza. Il nostro intento è esaltare i profumi e l’esuberanza giovanile di questo vitigno straordinario. Per noi rappresenta il vino quotidiano e, proprio per questo, avrà un prezzo in enoteca inferiore ai 10 euro. Abbiamo pensato alle famiglie e ai giovani che si affacciano al mondo del vino, o a chi ancora non ci conosce ed è incuriosito dai nostri spumanti, tutti rifermentati in bottiglia”.
Di colore rosso rubino brillante, con un perlage di bella finezza e intensità, il ‘Classico Quotidiano’ di Cantina della Volta profuma di fragoline e lamponi con sentori di agrumi. Al palato entra deciso, da autentico Sorbara, poi si espande con ricchi sapori fruttati. Il finale è piacevole, con buona persistenza, dotato di un ottimo equilibrio tra acidità e sapidità e una chiusura pulita.
Al termine della presentazione, oltre alla nuova creazione, gli ospiti hanno potuto degustare anche le ultime due versioni in bianco e in rosato della linea "Il Mattaglio" ottenute da un assemblaggio di uve di Chardonnay e Pinot nero allevato nel vigneto di proprietà a Riccò di Serramazzoni e una delle espressioni più estreme di Lambrusco di Sorbara in purezza: D.D.R. 2009.
Cantina della Volta vi aspetta al Padiglione 3 stand E5, ogni giorno con le creazioni di quattro talentuosi chef in abbinamento ai vini: domenica 15 aprile Caffè Desiderio, lunedì 16 Ristorante San Domenico, martedì 17 Taverna Estia e per finire mercoledì 18 aprile si chiude in grande festa con i salumi dell’Antica Corte Pallavicina.
Cantina della Volta nasce nel 2010 a Bomporto (MO) dopo un accurato lavoro di recupero strutturale della vecchia Cantina, fondata da Francesco Bellei, bisnonno di Christian, nel 1920. Frutto della passione per lo Champagne del padre Giuseppe, il primo negli anni ’80 a produrre Spumanti Metodo Classico con il Lambrusco di Sorbara, l’azienda vitivinicola modenese è stata fondata dal “figlio d’arte” Christian Bellei e da un gruppo di amici capitanati da Angela Sini, anima creativa di Cantina della Volta. Fin dalla nascita ha rappresentato una delle realtà più innovative del Lambrusco modenese.
Cantina della Volta propone un ventaglio di Spumanti Metodo Classico ottenuti da uve di Lambrusco di Sorbara in purezza e da uve di Pinot Nero e Chardonnay coltivate nelle vigne del podere San Lorenzo dietro il Monte a Riccò di Serramazzoni (MO).
ABBADIA SAN SALVATORE CON L’“OFFERTA DEI CENSI”
Dal 6 all’8 luglio l’intero paese mette in scena una singolare rievocazione storica che coinvolge tutti i suoi abitanti e porta la sua grande storia in piazza
Per tre giorni il centro storico della città del Monte Amiata (Siena) torna ad essere un vero e proprio “Castrum” medievale dove rivivono arti e mestieri
La grande storia esce dai libri e diventa vita vera che conquista le piazze e le vie di un piccolo paese toscano: accade ad Abbadia San Salvatore (Siena) dove ogni anno, nel secondo fine settimana di luglio (venerdì 6, sabato 7 e domenica 8), si celebra l’Offerta dei Censi.
Per tre giorni il centro storico della città del Monte Amiata si immerge nel suo glorioso medioevo e si riscopre vero e proprio “Castrum” dove rivivono arti e mestieri.
Una singolare rievocazione che coinvolge l’intero paese: la comunità badenga smette gli abiti contemporanei e torna a vestire quelli degli avi, mettendo in scena una festa in costume, unica nel suo genere, che offre un interessante spaccato della vita di quel tempo.
Nel cuore del caratteristico borgo si animano i terzieri: le piazze e le strade si trasformano in un palcoscenico naturale capace di accogliere taverne, botteghe di arti e mestieri e mercatini. Intanto per le vie si muovono musicanti e danzatori, cantori e giocolieri mentre nel vicino accampamento militare si susseguono sfide, duelli e spettacoli con il fuoco.
Per tre giorni e tre notti si prepara l’Offerta dei Censi recuperando una “pratica” spesso descritta nella ricca documentazione del secolo XIII, relativa ad Abbadia San Salvatore.
Le carte raccontano dei “censi in natura” (ovvero prodotti locali) che venivano offerti al Monastero di San Salvatore dagli abitanti a sancire lo stretto rapporto tra la comunità del borgo e l’imponente struttura monastica, fra le più ricche e potenti dell’epoca.
La rievocazione medievale prenderà il via venerdì 6 luglio quando i figuranti in costume sfileranno dal cuore del paese al monastero per richiedere la concessione da parte dell'abate dello svolgimento del mercato sabbatico. Quindi i Terzieri si animeranno con spettacoli e mercati e nei caratteristici vicoli fino a tarda notte resteranno aperte le taverne dove si potrà cenare a base di prelibatezze locali.
La festa proseguirà anche nella giornata del 7 luglio e raggiungerà poi il suo momento cruciale domenica 8 luglio quando i figuranti daranno vita all’Offerta dei Censi. Già dalla mattina, un corteo di fabbri, falegnami, tessitrici, lanaioli, abitanti del villaggio, guidato dal podestà, dai priori, dal camerlengo e dai membri dei terzieri, percorrerà un tratto della Via Francigena e raggiungerà l’Abbadia di San Salvatore.
Nel pomeriggio, il corteo si snoderà per le vie del centro storico. Intanto si concluderanno i Giochi dei Terzieri e verrà decretato il vincitore. La festa poi proseguirà con banchetti e musica fino a tarda notte.
E mentre nei giorni dell’Offerta dei Censi il nuovissimo Museo d’Arte Sacra di Abbadia San Salvatore proporrà laboratori sul medioevo per grandi e piccini (informazioni: 331 9290327; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), chi lo vorrà potrà raggiungere la vicina città di Arcidosso dove, straordinariamente, nei giorni del 6-7-8 luglio sarà possibile visitare il Museo del Paesaggio Mediovale ospitato nell’imponente Castello Aldobrandesco del paese con un biglietto scontato del 20 per cento. Qui i visitatori potranno scoprire un interessante percorso archeologico-artistico, che racconta la vita e l’evoluzione del paesaggio medievale dell’Amiata e della Maremma (per visite al museo e informazioni 0564 965268; 0564 966448; Pro Loco Arcidosso 0564 968084 - 388 8656971; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
Per maggiori informazioni sull’Offerta dei Censi: tel/fax: 0577778324 - 0577775221
sito: www.cittadellefiaccole.it
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Facebook: Abbadia Città delle Fiaccole
Sonia Corsi tel 3351979765; Elena Giovenco tel 3315353540