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DALLA TERRA ALLA TAVOLA, IL PATRIMONIO AGROALIMENTARE ITALIANO SALVAGUARDA LA BELLEZZA DEL NOSTRO TERRITORIO
Venerdì 24 novembre l’eccellenza agroalimentare italiana è stata protagonista del convegno Valorizzare la qualità "Dalla terra alla tavola". L’iniziativa, promossa dal Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ha messo al centro quel patrimonio di saperi, sapori, gesti e tradizioni che legano i prodotti della terra al proprio paesaggio. Una pluralità di produzioni tipiche che tutelano la biodiversità, la cultura e la bellezza del nostro Paese
Siamo ciò che mangiamo e se mangiamo prodotti eccellenti, sostenibili e buoni, saremo certamente persone che prestano attenzione alla sostenibilità al bello e al buono del nostro territorio.
Questo incredibile e inestricabile racconto di prodotti della terra, di uomini e paesaggi, essenza stessa del terroir italiano, è stato al centro del convegno promosso dal Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Valorizzare la qualità “Dalla terra alla tavola”, tenutosi venerdì 24 novembre ad Alba, in Sala Beppe Fenoglio, area dell’Alba Truffle Show.
Con la partecipazione del Vice Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Andrea Olivero, il convegno “Dalla terra alla tavola” ha guidato il pubblico a riflettere sull’importanza delle eccellenze agroalimentari come parte fondamentale e imprescindibile del connubio che lega i prodotti al territorio, e il territorio alle nostre tavole. I prodotti d’eccellenza agroalimentare sono testimoni della profonda connessione tra la natura e gli uomini: un legame che porta in sé la storia, la cultura e i valori della comunità e pone l’accento sulla salvaguardia e la tutela dell’ambiente paesaggistico, da parte dei produttori e dei consumatori.
Presentato da Federico Quaranta, celebre conduttore radiotelevisivo, il convegno ha visto la presenza di importanti imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, delle Associazioni e dei Consorzi che tutelano e promuovono i prodotti di eccellenza del settore agroalimentare. Tra gli ospiti, sono saliti sul palco Maurizio Marello, Sindaco di Alba, Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Fabio Tripaldi, assessore alla Cultura e al Turismo della città di Alba, Sergio Capaldo, Presidente del Consorzio di allevatori Razza Bovina Piemontese La Granda, Carlo Bussi, Vice Presidente Consorzio Tutela Alta Langa metodo classico, Giuseppe Viriglio, Presidente Origosat Srl e Antonio Degiacomi, Presidente del Centro Nazionale Studi Tartufo.
Al termine del convegno, i partecipanti hanno potuto partecipare allo show cooking di Andrea Larossa del Ristorante Larossa di Alba, chef che il 16 novembre scorso è stato insignito della stella Michelin. Lo chef albese ha proposto un piatto con ingredienti 100% autoctoni: risotto ai formaggi con Riso di Baraggia Biellese e Vercellese e formaggi dell’Assopiemonte DOP E IGP, associazione che rappresenta i sei Consorzi di Tutela dei formaggi a Denominazione di Origine prodotti in Piemonte. In abbinamento al piatto, sono stati serviti i vini del Consorzio Tutela Alta Langa Metodo Classico, official sparkling wine della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.
In contemporanea allo show cooking, il MEG - Mercato Enogastronomico ha offerto al pubblico una degustazione con i prodotti d’eccellenza delle aziende presenti all’interno del Salotto dei Gusti e dei Profumi di sabato 25 e domenica 26 novembre.
«Dall'impegno laborioso nel prendersi cura della terra e dalla trasformazione della materia prima di qualità emerge un vero e proprio modello di crescita capace di esprimere strategie di promozione coerenti che legano in modo imprescindibile territorio e prodotti. L’agroalimentare non è più soltanto un settore economico perché il cibo porta in sé la capacità di offrire un’esperienza di crescita culturale, umana e comunitaria. In questo contesto creare qualità è sempre più una sfida tesa a mostrare e rendere fruibile il nostro ineguagliabile patrimonio di storie, persone, gesti e tradizioni», ha dichiarato Andrea Olivero, Vice Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
«È per noi un piacere collaborare con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che da tre anni a questa parte collabora attivamente con la Fiera alla promozione e alla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari italiane. Il comune obiettivo è di mettere in rete queste eccellenze a partire dal Tartufo Bianco d’Alba, brand riconosciuto a livello internazionale, narrando la bellezza dei paesaggi dove nascono, l’impegno e la passione degli uomini e delle donne che danno loro vita», ha detto Liliana Allena, Presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.
«Ringrazio il Mipaaf perché crede e valorizza le eccellenze delle nostre colline e di Alba, che recentemente è stata riconosciuta Città Creativa Unesco per la Gastronomia. Il discorso sul cibo è strategico per il nostro territorio, dove lavoro, prodotti della terra e tradizioni sono legati a doppio filo. Spero che parlare di cibo e paesaggio ci aiuti a riflettere sul fatto che mangiare è un atto politico: se scegliamo produzioni di qualità e lottiamo contro gli sprechi, ci stiamo impegnando per un mondo migliore», ha dichiarato Fabio Tripaldi, assessore alla Cultura e al Turismo della città di Alba.
«L’Alta Langa nasce da un territorio vario e straordinario. L’impegno del nostro Consorzio è quello di salvaguardare il paesaggio che dà origine ai nostri vini. Per questo abbiamo lanciato il Patto con la Terra, progetto di studio e ricerca che mira a una viticoltura sostenibile, in armonia con il delicato tessuto delle nostre colline, per stabilire un patto di fiducia e di onestà con l’ambiente e con i consumatori», ha dichiarato Carlo Bussi, Vice Presidente Consorzio Tutela Alta Langa Metodo Classico.
«Come per il vino», ha continuato Sergio Capaldo, Presidente del Consorzio di allevatori Razza Bovina Piemontese La Granda, «anche il settore dell’allevamento deve riconoscere il suo terroir, quell’insieme di natura, microclima, suoli e lavoro dell’uomo che rendono un prodotto unico e distinguibile nel mondo. Per fare una buona carne bisogna saper fare bene l’agricoltore. La Granda ha sposato il concetto di agricoltura simbiotica: una serie di operazioni virtuose atte a preservare la biodiversità e favorire la sinergia microbiologica tra suoli, animali e persone. Solo se un paesaggio è microbiologicamente vivo i prodotti dell’allevamento possono comunicare la loro differenza».
«Paesaggio e Tartufo Bianco d’Alba sono quanto di più simbiotico esista in natura», ha sottolineato Antonio Degiacomi, Presidente del Centro Nazionale Studi Tartufo. «Al contrario dei prodotti agroalimentari, però, il Tuber magnatum Pico è un fungo ipogeo spontaneo, non coltivabile. Preservarlo vuol dire dotarsi di regole e di indicazioni precise sulla salvaguardia delle tartufaie e dell’ambiente naturale, sul rispetto del calendario di raccolta e sulla lotta al bracconaggio».
«Niente come il formaggio rappresenta adeguatamente l’espressione “dalla terra alla tavola”», ha aggiunto Evanzio Fiandino, Presidente Assopiemonte DOP & IGP. «Ogni minima variazione del contesto naturale e delle tecniche produttive influenza il suo gusto e i suoi profumi. Rispettare il paesaggio dove il formaggio viene prodotto significa valorizzare la naturale predisposizione dei nostri prodotti all’unicità, che è l’aspetto su cui puntare per affascinare e conquistare i consumatori».
Parlare di eccellenze agroalimentari vuol dire affrontare e trovare soluzioni al problema delle falsificazioni dei prodotti italiani. Su questo tema è intervenuto, a conclusione del convegno, Giuseppe Viriglio, Presidente di Origosat srl, azienda specializzata nella certificazione dei prodotti agroalimentari: «L’idea di Origosat – ha detto Viriglio – è di sfruttare la tecnologia satellitare per tracciare, attraverso un’etichetta tecnologica, la filiera di un prodotto. In questo modo, grazie a un qualunque smartphone, il consumatore potrà conosce l’origine di ciò che acquista, il luogo esatto dove il prodotto è stato creato».
IL SALOTTO DEI GUSTI E DEI PROFUMI
La valorizzazione dell’agroalimentare italiano continua sabato 25 e domenica 26 novembre grazie al Salotto dei Gusti e dei Profumi del Mipaaf. L’elegante struttura di Piazza Risorgimento, dalle ore 10.00 alle ore 19.00, offrirà momenti di degustazione, dibattiti e appuntamenti che avranno come obiettivo quello di valorizzare i prodotti dell'agrifood Made in Italy, promuovendo il valore storico e culturale del territorio di produzione. Il Salotto sarà caratterizzato dagli abbinamenti autunnali d'eccellenza: i Formaggi DOP del Piemonte e la Pera Madernassa, il bollito e la bagna càuda, presentati dall'ONAF, organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio, la Confraternita del Bollito e della Pera Madernassa, il Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Pera Madernassa di Guarene e del Roero e il Bagna Càuda Day.
Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba - Piazza Medford, 3 - 12051, Alba - Tel. +39 0173 361051 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ufficio Stampa Territorio - Well Com
Gabriele Pieroni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Tel. 338 7718402
LE IDEE REGALO DELLA MAISON KRUG PER UN NATALE RAFFINATO
La Maison de Champagne Krug è lieta di presentare le sue proposte per il Natale 2017: le note frizzanti dello Champagne Krug faranno da protagonista durante le feste, grazie ad una selezione elegante e raffinata di coffret, studiata per idee regalo originali e di qualità.
KRUG GRANDE CUVÉE 164ème ÉDITION
Krug Grande Cuvée è nato dal sogno di un uomo, Joseph Krug: quello di offrire il migliore Champagne ogni anno, indipendentemente dalle variazioni climatiche del periodo. Tutti gli anni, a partire dal 1843, la Maison Krug ha onorato questo sogno con una nuova Edizione di Krug Grande Cuvée: la massima espressione dello Champagne.
Nello specifico, Krug Grande Cuvée 164ème Édition è stato vinificato a partire dalla vendemmia del 2008, un’annata piuttosto fresca con condizioni favorevoli che si sono sviluppate nella tarda estate.
Il numero di ciascuna Édition, che indica il numero di volte in cui è stata ricreato Krug Grande Cuvée dall’anno della fondazione della Maison, può essere usato come riferimento per collezionare bottiglie e degustarle in futuro. Un regalo elegante e di qualità per soddisfare anche i palati più raffinati.
Prezzo al pubblico indicativo: € 186 (prezzo a discrezione del rivenditore).
KRUG 2004
Un cofanetto prezioso per racchiudere la novità assoluta della Maison Krug: il millesimato Krug 2004.
Caratterizzato da un’armoniosa tensione e da un’elegante vivacità, Krug 2004 narra la vibrante
storia di un’annata di affascinante freschezza, che ha spinto la Maison a soprannominarlo
“Luminous Freshness”. Uno Champagne molto equilibrato, che abbina delicatezza e una ricca
varietà di note agrumate a una splendida struttura. La sua eleganza nasce da 12 anni di invecchiamento nelle cantine, durante i quali questo Champagne guadagna armonia, espressività e raffinatezza.
Krug 2004 è l’ultimo Champagne della seconda trilogia di vini nella storia della Maison, la prima è quella del 1988, 1989 e 1990, mentre la seconda è composta da Krug 2002, 2003 e 2004.
L’aroma iniziale di Krug 2004 sprigiona un espressivo bouquet di zenzero, agrumi canditi e mela cotogna, seguito da note più ricche che evocano torta meringata al limone, susine e mirabolano. Al palato, note leggere di brioche e miele cedono il passo a sentori di agrumi freschi, tra cui arance, limoni e mandarini, esaltati da un finale molto elegante.
“Con la sua freschezza, la vivacità e le note di agrumi, Krug 2004 si abbina alla perfezione a ricci di mare, tartare di salmone o caviale”, spiega Eric Lebel, Chef de Caves della Maison. Si presta molto bene anche per accompagnare un delicato pesce bianco con salsa di limone e olio d’oliva, o una sogliola alla meunière, nonché i piatti della cucina thailandese con le sue note di zenzero e citronella. Il formaggio caprino fresco e gli agrumi canditi esaltano la meravigliosa freschezza dello Champagne, mentre la torta meringata al limone è un perfetto abbinamento dolce.
Quasi 13 anni dopo l’inizio del suo percorso di invecchiamento nelle cantine della Maison, lo Champagne Krug 2004 ha raggiunto una splendida armonia, espressività e raffinatezza. Come tutti gli Champagne Krug, anche Krug 2004 continuerà a migliorare col passare del tempo.
Prezzo al pubblico indicativo: € 264 (prezzo a discrezione del rivenditore).
Krug rosÉ 21 ème ÉDITION
Krug Rosé 21ème Édition è racchiuso in un raffinato coffret.
Già a prima vista, il delicato color rosa pallido di Krug Rosé, è una promessa di eleganza. Alletta il naso con aromi di rosa canina, prosciutto stagionato, more di gelso, ribes rosso, peonia, pepe e
pompelmo rosa. Infine, delizia il palato con delicati sapori di miele, agrumi e frutta secca,
offrendo poi un lungo finale esaltato dal suo fine perlage.
Krug Rosé esprime un’ampia gamma di eleganti note e rivela sorprendente ampiezza e profondità, eseguendo una composizione musicale sensuale e audace. È l’unico Champagne de Prestige Rosé assemblato con vini provenienti da tre varietà d’uva e annate diverse. L’aggiunta del vino rosso Pinot Noir a macerazione tradizionale infonde una tonalità seducente, una notevole lunghezza e carattere speziato.
Krug Rosé 21ème Édition è stato composto all’epoca della vendemmia del 2008 e l’ampia gamma delle sue eleganti note nasce da una selezione di 57 vini, il più giovane dei quali risale al 2008 e il più vecchio al 2000.
Krug Rosé si può degustare con il fois gras, l’agnello, la cacciagione, le carni bianche, la carne di
cervo, le acciughe e persino con piatti speziati. Krug Rosé non è consigliato per i dessert, a meno
che non siano davvero poco dolci. Sorprendentemente, accompagna al meglio i piatti salati più
saporiti.
Rivelare l’Édition di ogni Krug Rosé sull’etichetta frontale costituisce un punto di svolta nella storia della Maison. L’eccezionalità, l’unicità e la possibilità di collezionare Krug Rosé sono oggi evidenti.
Prezzo al pubblico indicativo: € 312 (prezzo a discrezione del rivenditore).
LA MAISON KRUG
Krug è sempre stata all’altezza della sua reputazione, come prima e unica Maison de Champagne a creare Cuvée de Prestige anno dopo anno, sin dai suoi esordi.
La Maison fu fondata nel 1843 da Joseph Krug, un idealista dallo spirito anticonvenzionale, con una filosofia di vita che non ammetteva compromessi. Poiché aveva capito che la vera essenza dello Champagne è il piacere in sé, il suo sogno divenne quello di offrire il meglio dello Champagne anno dopo anno indipendentemente dalle variazioni climatiche del periodo. La profonda attenzione al carattere del vigneto, il rispetto per l’individualità di ciascun appezzamento e dei suoi vini, oltre alla creazione di un’ampia cantina di vini di riserva di molte annate diverse, permisero a Joseph Krug di realizzare il suo sogno.
Con un approccio del tutto originale alla produzione dello Champagne decise di andare oltre la nozione stessa di millesimato per creare ogni anno la massima espressione dello Champagne. Fondò così una Maison in cui tutti gli Champagne hanno lo stesso livello di distinzione e ognuno illustra una particolare espressione della natura.
Sei generazioni della famiglia Krug hanno perpetuato il suo sogno arricchendo gli ideali e il savoir-faire del suo fondatore.
Per approfondimenti e ulteriori informazioni:
ROBERTA ANTONIOLI STUDIO PR - Ufficio Stampa Krug
Corso Magenta, 85| 20123 Milano | T +39 02 89354827
roberta@rantonioli - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
VIAGGIO A MONTPELLIER IN OCCASIONE DEL SITEVI
Un'occasione da non perdere: tre giorni tra Languedoc e Cote du Rhone, fra i rosati di Tavel e gli Chateauneuf du Pape