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LE TRAME DI GIORGIONE
Per chi interessato, alle ore 11, in Duomo (di fronte alla sede municipale), visita guidata alla Pala del Giorgione (Cappella Costanzo) e visita alla Sacrestia dove saranno esposte le opere di Veronese e di Paolo Piazza (1560-1621), collegate alla Mostra
Seguirà raffinato lunch in Museo offerto dal Bistrot San Giustino che propone le sue specialità alle “Trame di Giorgione” accompagnate da pregiati vini veneti.
Mostra a cura di Danila Dal Pos
Capolavori della storia dell’arte e del tessuto riuniti in Casa Giorgione.
Per svelare una innovativa storia del costume
La “Pala di Castelfranco”, capolavoro primo di Giorgione, offre il naturale punto di partenza per una sontuosa mostra che trova negli ambienti del Museo Casa Giorgione il suo fulcro. Per espandersi poi in diversi siti della Città Murata, destinati ad accogliere l’attualità della grande tradizione di tessoria della Serenissima di 5 secoli fa.
La mostra, promossa dal Comune di Castelfranco Veneto con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e la collaborazione dell'Associazione Veneto Museo Sistema, è curata da Danila Dal Pos, la studiosa cui si deve l’allestimento del Museo Giorgionesco, museo che dal 27 ottobre 2017 al 4 marzo 2018, ospita questa rassegna. “Le trame di Giorgione” si presenta come una mostra affascinante e coinvolgente, ricchissima di capolavori e ancora più di storie e di nuove proposte interpretative. Si muove nel doppio binario della storia dell’arte e della storia del tessuto, a comporre una originale storia del costume.
Una delle chiavi di lettura scelta dalla curatrice Dal Pos (e dal Comitato Scientifico che l’affianca) è quella allegorica, visione che consente anche di illuminare diversa-mente l’opera e la figura del Giorgione. Proprio a partire dalla Pala, opera di devozione certo, ma anche potente messaggio politico e allegorico.
Molti i nuclei sui quali la studiosa si misura in questa mostra. La nuova lettura della Pala, innanzitutto. Nella raffigurazione della “Madonna e Santi” nulla è “solo” quello che sembra. Nemmeno i 5 magnifici, diversi tessuti che l’artista vi raffigura con assoluta precisione. Secondo la curatrice essi veicolano un preciso messaggio diretto al Senato Veneziano, molto attento alle vicende dell’Isola di Cipro, cui la Pala rinvia in ragione del suo committente, il nobile Costanzo, uomo di stirpe reale.
E le trame, intese come tessuti, sono quelle indossate dagli uomini e dalle donne in mostra, personalità ritratte dai grandi artisti cinquecenteschi di area veneta. L’intera mostra fa volutamente riferimento al solo territorio della Serenissima che, all’epoca, estendeva il suo dominio tra l’Egeo e la Lombardia orientale. A ritrarre questa schiera di personaggi sono artisti come Giovanni Bonconsiglio, Pier Maria Pennacchi, Vincenzo Catena, Francesco Bissolo, lo stesso Giorgione,Giovanni Cariani, Tiziano Vecellio, Lorenzo Lotto, Andrea Previstali, Bartolomeo Veneto, Bernardo Licinio, Domenico Capriolo, Jacopo Bassano e Paolo Veronese. Nei ritratti tutti indossano abiti realizzati con tessuti e complementi il cui costo era, per l’epoca, folle. Per testimoniare status symbol, raffinatezza e capacità di spesa, in un mondano trionfo dell’apparenza. Accanto ai ritratti, come in tutte le sezioni della mostra, preziosi esemplari di tessuti d’epoca.
Anche nel nucleo successivo dedicato al Seicento, il lusso si pone come fattore di distinzione identitaria, quel lusso che consiste da sempre nell'impiego di materiali e di manifatture di grande pregio e di altissimo costo.
L'ultimo nucleo a raccontare la storia della manifattura tessile veneziana, in un percorso ancora una volta sviluppato tra arte e raffinato artigianato, è quello dedicato al '700. Qui, ancora accanto ai ritratti, viene esibita la prestigiosa collezione tessile settecentesca del Duomo di Castelfranco, insieme con abiti, corpetti, guanti e borsette dell'epoca, provenienti da Palazzo Mocenigo a Venezia. La commistione tra sacro e profano è più apparente che reale. Spesso infatti le sontuose vesti dismesse dalle grandi dame finivano con l’essere portate sull’altare sotto forma di piviali o pianete, intessute di fili di seta e oro.
Usciti dal Museo, il percorso raggiunge i “luoghi di Giorgione” nell’antico centro cittadino: il Duomo, la Torre Civica, lo Studiolo di Vicolo dei Vetri, la Casa Costanzo, la Casa Barbarella. In queste suggestive ambientazioni il pubblico è invitato ad ammirare gli esiti attuali della grande tradizione veneziana della tessitura. Per secoli la manifattura tessile ha rappresentato l’industria più fiorente del Veneto, con molte migliaia di occupati. Delocalizzate le produzioni industriali, a testimoniare questa importantissima tradizione sono rimasti i laboratori di alta gamma.
Dalle sensazionali Rubelli e Bevilacqua di Venezia, alla Bottoli di Vittorio Veneto che alleva pecore nere per evitare la tintura del filato; dalla Bonfanti di Mussolente, con i suoi inconfondibili arazzi, alla Paoletti di Follina che tesse un tartan senza pari; dalla Serica 1870 di Follina che riesce a collocare le sue impalpabili sete sul mercato cinese, fino alla "fabbrica lenta" di Bonotto a Vicenza.
La Galleria del settecentesco Teatro Accademico ospita invece i telai e la straordinaria produzione di Carlo Scarpa della Tessoria Asolana oggi non più sul mercato.
E per chi volesse approfondire di più il tema, ecco Venezia a portata di visita. Per ammirare le prestigiose tessiture Rubelli e Bevilacqua, le creazioni di Roberta di Camerino, il Palazzo di Mariano Fortuny e il Museo del tessuto e del costume di Palazzo Mocenigo.
Per informazioni: Museo Casa Giorgione - Piazza San Liberale - 31033 Castelfranco Veneto (Tv)
Tel. 0423 735626 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.museocasagiorgione.itFacebook/MuseoCasaGiorgione
www.letramedigiorgione.it
in collaborazione con
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
tel. 049.663499 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
TEFAF MAASTRICHT
270 dei maggiori mercanti del mondo specializzati in arte, antichità e design – con opere che coprono ben 7000 anni di storia dell’arte - prenderanno parte a TEFAF Maastricht 2018. Tra questi, 16 nuovi espositori implementeranno ancora di più l'offerta già unica di ogni sezione della Fiera. TEFAF Maastricht rappresenta un fondamentale punto d'incontro per i più grandi galleristi del mondo ed è l’hot spot principale sia dal punto di vista commerciale che accademico nel mercato internazionale dell'arte. L'ampio respiro dell'offerta della Fiera garantisce la presenza dei migliori collezionisti privati e istituzionali. TEFAF Maastricht 2018 avrà luogo dal 10 al 18 marzo 2018 al MECC (Maastricht Exhibition and Congress Centre) di Maastricht, Paesi Bassi.
L'edizione 2018 della Fiera sarà connotata da un'importante novità relativa ai giorni di apertura. I primi due, infatti, saranno solo su invito. Giovedì 9 marzo, dalle 10 alle 19, la Fiera ospiterà l'Early Access Day, riservato a circa 5000 ospiti. Il giorno seguente, venerdì 9 marzo, dalle 11 alle 19, sarà la volta della Preview Day per circa 7000 ospiti. Il primo giorno di apertura al pubblico sarà dunque sabato 10 marzo 2017, dalle 11 alle 19. Queste modifiche sono state effettuate sulla base dei feedback ricevuti dagli espositori. Con oltre 75.000 visitatori a ogni edizione della Fiera, TEFAF mira a creare una perfetta piattaforma di vendita per la sua comunità di mercanti d'arte: offrire due giorni ai collezionisti privati e istituzionali per vagliare le opere in mostra è un modo per raggiungere maggiormente questo scopo. La Fiera si svolgerà fino a domenica 18 marzo.
TEFAF Maastricht è lieta di accogliere il ritorno degli espositori delle scorse edizioni ma anche di dare il benvenuto a 16 nuovi nomi che nel 2018 prenderanno parte alla Fiera per la prima volta. I nuovi galleristi interessano ben 8 sezioni (TEFAF Ancient Art, TEFAF Antiques, TEFAF Design, TEFAF La Haute Joaillerie, TEFAF Modern, TEFAF Paintings, TEFAF Paper e TEFAF Tribal) e andranno così a rafforzare l'intera offerta della Fiera. Tra i nomi più degni di nota, Perrotin (Francia), Massimo De Carlo (Italia), e Mazzoleni (Regno Unito) della sezione TEFAF Modern. Sempre più in ascesa il fascino della sezione TEFAF Design, che nel 2018 accoglierà quattro nuovi espositori, Galerie Jousse Enterprise (Francia), Oscar Graf (Francia), Galerie Marc Heiremans (Belgio), e Thomas Fritsch - Artrium (Francia). Queste modifiche confermano la reputazione di Fiera innovativa e interdisciplinare che caratterizza TEFAF Maastricht.
I nuovi espositori del 2018 sono:
· Massimo De Carlo (Italia), specializzato in arte moderna e contemporanea. (sezione TEFAF Modern).
· Galerie Chenel (Francia), specializzata in archeologia greca, romana ed egizia. (sezione TEFAF Ancient Art).
· S Franses (Regno Unito), specializzato in arazzi storici, tappeti e arte tessile dal Medioevo al Modernismo. (sezione TEFAF Antiques).
· Thomas Fritsch - Artrium (Francia), specializzato in arti decorative francesi a partire dal XX secolo, con una particolare attenzione verso le ceramiche francesi dal 1945 al 1970. (sezione TEFAF Design).
· Oscar Graf (Francia), che presenterà arredi europei e americani e arti decorative dal 1870 al 1914. (sezione TEFAF Design).
· Galerie Marc Heiremans (Belgio), specializzata in opere d'arte in vetro e ceramica del XX secolo. (sezione TEFAF Design).
· Galerie Jousse Enterprise (Francia), specializzata in arredo francese del 1970-1980, con un particolare focus sulle opere di Le Corbusier. (sezione TEFAF Design).
· M&L Fine Art (Regno Unito), che presenterà arte moderna e contemporanea. (sezione TEFAF Modern).
· Mazzoleni (Regno Unito), specializzato in arte moderna. (sezione TEFAF Modern).
· Walter Padovani (Italia), che presenterà scultura italiana e opere d'arte dal XVII al XIX secolo. (sezione TEFAF Antiques).
· Perrotin (Francia), una delle principali gallerie contemporanee internazionali. (sezione TEFAF Modern).
· Galerie de la Présidence (Francia), che presenterà dipinti del XX secolo, opere su carta e sculture. (sezione TEFAF Paper).
· Safani Gallery (Stati Uniti), che presenterà arte antica proveniente da Grecia, Roma, Egitto e Medio Oriente. (sezione TEFAF Ancient Art).
· Glenn Spiro (Regno Unito), gioielliere contemporaneo di fama mondiale. (sezione TEFAF La Haute Joaillerie).
· Leon Tovar Gallery (Stati Uniti), che presenterà arte moderna latino-americana con un accento su arte geometrica, cinetica, astratta, costruttivista e ottica. (sezione TEFAF Modern).
· Galerie Zlotowski (Francia), specializzata in arte moderna e opere avanguardiste del XX secolo. (sezione TEFAF Paper).
TEFAF Maastricht supporta attivamente gallerie giovani, innovative ed eccezionali di recente apertura attraverso la sua iniziativa TEFAF Showcase. Lanciata 10 anni fa nel 2008, offre alle giovani gallerie l'opportunità di prendere parte a un evento d'arte internazionale di rilievo. In questo modo, consente anche ai collezionisti di scoprire a TEFAF qualche novità.
Le gallerie di TEFAF Showcase 2018:
· Galerie Le Beau, Belgio. _Specializzata in design del XX secolo._www.galerie-lebeau.com
· Cortesi Gallery, Svizzera._Specializzata in arte del dopoguerra._www.cortesigallery.com
· Charles-Wesley Hourdé, Francia. _Specializzata in arte africana, oceanica e nativa americana._www.charleswesleyhourde.com
· Kallos Gallery, Regno Unito. _Specializzata in arte antica e antichità._www.kallosgallery.com
· Librairie Camille Sourget, Francia._Specializzata in rari libri di antiquariato dal XV al XX secolo._www.camillesourget.com
La lista completa degli espositori di TEFAF Maastricht 2018 è disponibile sul sito di TEFAF: www.tefaf.com
-Note per i giornalisti-
IMPORTANTE AGGIORNAMENTO SUI GIORNI DI APERTURA
Giovedì 8 marzo – dalle 10 alle 19 – Early Access Day (solo su invito).
· Venerdì 9 marzo – dalle 11 alle 19 – Preview Day (solo su invito).
· Da sabato 10 marzo a sabato 17 marzo – dalle 11 alle 19 – Apertura al pubblico
· Domenica 18 marzo – dalle 11 alle 18 – Apertura al pubblico
· I biglietti della Fiera hanno un costo di 45 euro e possono essere acquistati su www.tefaf.com oppure direttamente all'ingresso.
TEFAF Maastricht
TEFAF Maastricht, la più importante fiera d’arte e antiquariato del mondo, si fregia di un’offerta d’arte di impareggiabile qualità, grazie alla presenza dei migliori mercanti d’arte ed esperti provenienti da tutto il mondo.TEFAF è una fondazione no profit che si pone come guida esperta sia per i collezionisti privati che per le istituzioni pubbliche del mercato d’arte globale, ispirando compratori ed estimatori di tutto il globo. La trentunesima edizione di TEFAF Maastricht si terrà al MECC di Maastricht dal 10 al 18 marzo 2018.
TEFAF. Your Art Community.
L'arte, più di un asset
TEFAF condivide con il suo principale sponsor, AXA Art, la visione di un'arte che va oltre lo status di solo asset. Questa partnership fornisce ai collezionisti d'arte un servizio unico che copre l'intera gamma di prevenzione dei rischi, conservazione, recupero e restauro, consentendo loro di mantenere le collezioni nella migliore condizione possibile. www.axa-art.com
Nota per i giornalisti
Per comunicati stampa e immagini ad alta risoluzione, visitate www.tefaf.com.
Belgio/Lussemburgo
Truuske Verloop, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., +32 49 74 85 967
Cina
Xiaoling Xu, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., +86 13 817 312 289
Francia/Monaco/Swizzera
Gaëlle de Bernède, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., +33 17 54 34 680
Germania
Britta Fischer, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., +49 61 13 00 877
Italia
Studio ESSECI, Roberta Barbaro, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., +39 04 96 63 499
America Latina
Graciela Prosperi, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., +31 6 52 60 0055
Paesi Bassi
Jan Peter Verhagen Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. +31 411 64 50 90
Regno Unito
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Stati Uniti
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LA NUOVA FOCACCIA DI TABIANO: SOLO DIECI ZUCCHERI NATURALI BIOLOGICI
No al saccarosio. Solo zuccheri naturali e biologici. Questa è la nuova sfida che lancia Claudio Gatti per il Natale 2017. Il dolce a pasta lievitata con 36 ore di lievitazione, che già è povero di grassi (solo l'11,3% contro il disciplinare del 16% minimo di contenuto lipidico per l'uso del termine Panettone) oggi è anche senza zucchero raffinato. Solo dieci zuccheri biologici selezionati nella ricetta: zucchero di canna biologico, zucchero moscovado, sciroppo di agave, miele, sciroppo di acero, melassa, zucchero di cocco, malto di riso, zucchero cristallino di uva e malto d'orzo.
La si trova in due versioni: una con sola uvetta- “perchè non sono ancora disponibili canditi che non contemplino l'uso del saccarosio” ricorda Claudio Gatti, e nella golosa varietà al cioccolato- “ne ho selezionato un cru che viene dolcificato solo con zucchero moscovado”.
Perchè queste novità? “Il consumatore cerca un prodotto buono, ma allo stesso tempo leggero, con pochi zuccheri e un contenuto minimo di grassi, senza conservanti, senza coloranti o aromi. Le persone sono sempre più attente e coscienti. Ecco perché al light, "leggero", si è aggiunto l'aggettivo bright, "chiaro", naturale, biologico” racconta il pasticcere Claudio Gatti, che è sempre molto attento al benessere e alla leggerezza dei prodotti dolciari, mantenendo intatto il gusto. “E' fondamentale la ricerca dell'artigianalità del prodotto, ma le discriminanti nella scelta devono essere la tracciabilità e la qualità degli ingredienti che lo compongono, per questo ho scelto un blend di zuccheri non raffinati, grezzi, che sviluppano un picco glicemico inferiore rispetto al consumo di dolci con saccarosio commerciale, mantenendo quindi anche un senso di sazietà più duraturo”.
Come consumare la Focaccia? Si consiglia di tagliarla almeno venti giorni dopo la sua produzione. Basta conservare la Focaccia in un luogo fresco: trascorse le tre settimane, l'impasto ha acquisito il giusto equilibrio aromatico ed è nel pieno delle sue caratteristiche organolettiche di gusto, morbidezza e umidità.
Quali sono gli altri gusti della gamma?
Molti, tutti rigorosamente realizzati con lievito madre “La Madre” come ama definirlo Claudio Gatti, maestro di lievitazione:
Focaccia ai grani antichi: La più recente creazione della pasticceria, realizzata con i grani antichi coltivati e raccolti all'interno della Food Valley: orzo ed il grano del miracolo, che vengono tostati ed uniti al cioccolato bianco.
Focaccia pesche, albicocche e ananas: da frutta a pezzettoni tagliata e candita in casa. A cottura ultimata, è insaporita da una spruzzata di sciroppo al maraschino per regalarle un aroma inconfondibile
Focaccia al cioccolato: si produce tutto l'anno a forma di panettone e per Pasqua a forma di colomba. È un dolce di grande morbidezza e delicatezza. All'interno è arricchita da pere a pezzettoni e da gocce di cioccolato. A cottura ultimata, è insaporita da una spruzzata di sciroppo al Grand Marnier per infonderle un aroma inconfondibile.
Focaccia agli agrumi di Sicilia: si produce tutto l'anno a forma di panettone e per Pasqua a forma di colomba. Nasce per soddisfare anche chi non ama i canditi con uno spiccato sapore di agrumi di Sicilia e una piacevole fragranza di Limoncello.
Focaccia alla birra etrusca: la pasta viene lasciata riposare per 30 ore ed è insaporita dalla delicata fragranza regalata di una birra di produzione artigianale lasciata fermentare in antiche anfore etrusche.
Focaccia all'olio extravergine di oliva: la leggerezza e la morbidezza sono le qualità di questo prodotto. Gli ingredienti, in parte biologici e in parte di qualità controllata, sono abbinati a un olio extravergine 100% italiano: lasciano riscoprire gli antichi sapori e i profumi caratteristici delle colline della Food Valley.
Focaccia esotica al the verde: si produce tutto l'anno a forma di panettone e per Pasqua a forma di colomba. All'interno è arricchita da frutta esotica tagliata a pezzettoni (ananas, mango e papaya). Candita direttamente da frutto fresco, aromatizzata da un infuso al the verde.
Camilla Rocca
IL NATALE A LANA E DINTORNI E' POLVERE DI STELLE
Dal 2 dicembre e per tutto il mese la “Polvere di stelle” ricopre il territorio di Lana e dintorni. Iniziative di Natale per tutti i gusti e per tutte le età, mentre le vie del paese sono decorate dalle bancarelle del mercatino che offre prodotti di artigianato locale e specialità culinarie tipiche e tradizionali, come spiega Alexander Gross dell’azienda locale PASTALPINA.
La musica, i colori, le 20 bancarelle del mercatino Polvere di stelle, fra artigianato e leccornie natalizie. Tutti i weekend di dicembre l’atmosfera del Natale invade le vie della località in Alto Adige, che propone anche intrattenimento per i piccoli come il giro in groppa ai pony, la visita alla famiglia di pecore al maso e gli incontri di bricolage nella “Bottega delle scintille”. Il tutto accompagnato dalla musica di diversi gruppi musicali, gruppi folcloristici e cori locali.
Fra i molti stand gli oggetti di artigianato in legno, lana, feltro, cera, vetro; inoltre stand di prodotti gastronomici fra cui formaggi, pane e dolci natalizi, speck e salumi, würstel di Merano, dolci di mele e frutta essiccata, erbe, miele e cioccolato, brezel dolci e salati. Oltre al cibo anche vino, prosecco, birra di Natale Forst e la celebre bevanda alla polvere di stelle. «Uno dei nostri classici di Natale è lo “Zelten”, un pane con frutta secca come fichi, datteri, uva sultanina, frutta candita, nocciole e noci» dice il produttore di PASTALPINA Alexander Gross «Dal 2014 PASTALPINA partecipa a Polvere di stelle con uno stand in cui presentiamo i nostri prodotti di punta: in primis le focacce condite con le bontà tipiche altoatesine, i panini con speck e formaggio, la frutta glassata al cioccolato. Inoltre, i classici da bere: vin brulé, tè alle erbe del Sudtirolo, succo di mela e birra artigianale.»
PASTALPINA nasce nel 2013 a Lana dall’idea di produrre pasta integrale con farina di cereali antichi di origine altoatesina. Da qui la scelta di curare la produzione partendo dalla materia prima per avere una farina completamente integrale: utilizzando il cereale subito dopo la macinazione, il chicco mantiene tutti i suoi componenti e quindi le sue proprietà. Negli anni la gamma di prodotti, tutti certificati biologici e adatti ai vegani, si è ampliata dalla pasta, primo prodotto Pastalpina, alla produzione di pane al farro, focacce e grissini di farro fatti a mano con metodo tradizionale locale. Il mercatino di Natale di Lana è un’occasione per provare questi prodotti normalmente distribuiti nei negozi specializzati locali.
Stefania Mafalda
OTTOBRE: VENDEMMIA DI PREMI PER IL SOAVE
Da Slow Wine a l’Espresso, dal Gambero Rosso al Touring Club, passando per Doctor Wine e Vinetia, il Soave brilla nelle sue differenti declinazioni.
Autunno tempo di vendemmia, autunno tempo di guide. Sono tanti i premi, le segnalazioni, i riconoscimenti che la denominazione veronese si è vista riconoscere nelle ultime settimane dalle guide di settore.
Sei sono le cantine che conquistano il riconoscimento dei "Tre Bicchieri", della guida Vini d’Italia 2018 del Gambero Rosso. Sono stati premiati in particolare i Cru del Soave, in omaggio alle vigne storiche della denominazione:
Soave Classico Contrada Salvarenza V. V. ’14 - Gini
Soave Classico Monte Carbonare ’15 - Suavia
Soave Classico Staforte ’15 - Graziano Prà
Soave Classico Superiore Vign. di Castellaro ’15 - Cantina di Monteforte d'Alpone
Soave Superiore Il Casale ’16 - Agostino Vicentini
Soave Classico Calvarino ’15 - Leonildo Pieropan
Nella Vini Buoni d’Italia 2018, edita da Touring Club, sono sette le aziende del Soave che hanno conquistato le “Corone”:
Soave Doc Classico Libet 2016 - Bennati
Soave Doc Soave Vintage 2015 - Bertani
Soave Doc Classico Cimalta 2016 - Corte Adami
Soave Superiore Docg I Tarai 2015 - Corte Moschina
Soave Doc Classico Otto 2016 - Graziano Prà
Soave Superiore Docg Classico Monte di Fice 2016 - I Stefanini
Soave Doc Classico Vigne di Fittà 2016 - Vini Casarotto
Quattro referenze hanno invece ricevuto la “Golden Star” e sono:
Soave Doc Classico Castelcerino 2016 - Coffele
Soave Doc Classico Tovo al Pigno 2016 - Corte Mainente
Soave Doc Classico 2016 - Suavia
Soave Doc Classico Roccolo del Durlo 2015 - Le Battistelle
Sempre quattro, infine, sono state le “Corone del Pubblico” arrivate nella doc, ovvero i vini votati dalle giurie di wine lovers, giornalisti e blogger durante le finali svoltesi a Buttrio:
Soave Doc Classico Libet 2016 - Bennati
Soave Doc Classico Cimalta 2016 - Corte Adami
Soave Doc Classico Roccolo del Durlo 2015 - Le Battistelle
Soave Doc Classico Calvarino 2015 – Pieropan
Successo per il Soave anche nella guida Slow Wine 2018 edita da Slow Food, che è stata presentata ufficialmente sabato 14 ottobre a Montecatini Terme. Sono 10 le etichette appartenenti alla doc scaligera che sono state segnalate all’interno della guida, suddivise nelle rispettive tre categorie: Vini Slow, Grandi Vini, Vini Quotidiani.
Vini Slow, vini che si distinguono per assoluta qualità, espressione del territorio e originalità:
Soave Classico Colle Sant’Antonio 2014 - Prà
Soave Classico La Rocca 2015 - Leonildo Pieropan
Soave Colli Scaligeri Castelcerino 56 mesi 2012 – Filippi
Grandi Vini, vini dall’eccezionale qualità organolettica:
Soave Classico La Froscà 2015 - Gini
Soave Classico Monte Carbonare 2015 - Suavia
Soave Classico Sup. Foscarin Slavinus 2015 - Monte Tondo
Vini quotidiani, ottimo rapporto qualità-prezzo:
Soave 2016 - La Cappuccina
Soave 2016 - Corte Adami
Soave Classico Montesei 2016 - Le Battistelle
Soave Il Selese 2016 - I Stefanini
Dalla guida de l’Espresso, “Vini d’Italia 2018” arrivano invece sei riconoscimenti, suddivisi in quattro categorie.
Vini da bere subito:
Soave Classico Calvarino 2015 - Pieropan Leonildo
Recioto di Soave Acinatium 2012 – Suavia
Vini da comprare:
Soave Farinaldo 2015 - Tenuta Grimani
Vini da conservare:
Recioto di Soave La Perlara 2014 - Ca’ Rugate
Soave Classico Ca’ Visco 2016 – Coffele
Vini da riassaggiare:
Soave Vecchie Vigne Contrade Salvarenza 2003 – Gini
Da segnalare anche la "Guida essenziale ai vini d'Italia 2018" di Daniele Cernilli. La Guida essenziale ai Vini d’Italia non è una pubblicazione enciclopedica e onnicomprensiva, ma appunto è essenziale, quindi cerca di riassumere l’Italia premiando i vini che ottengono in assaggio almeno 95 punti. Nel Soave è stato premiato:
Soave Classico Calvarino 2015 - Pieropan
La stessa guida ha attribuito anche il riconoscimento di “azienda dell’anno” a:
Bertani Domanis
Infine nella guida Vinetia, la guida di AIS Veneto, si aggiudica il “Ducato”, cioè il premio per il miglior prezzo all’origine:
Soave DOC 2016 - Tamellini
Mentre conquistano il “Rialto”:
Villa Canestrari
Gianni Tessari
Villabella
Montetondo
Suavia
Allegrini
Gini
Inama
Guerrieri Rizzardi
Pieropan
Lucia Vesentini