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Mani magiche e video clip per il Grand Tour delle Marche
Capodarco
Il Grand Tour delle Marche esplora gli aspetti più autentici di terre da visitare con i cinque sensi. Prossima tappa un rito ancestrale che diventa esperienza coinvolgente per conoscere un territorio.
Domenica 18 giugno è tempo di Infiorata del Corpus Domini a Castelraimondo, nell’entroterra maceratese. Mille colori dipingono la via, abili mani modellano morbide fantasie di petali.
Mai uguale ai precedenti e sempre sorprendente, il rito dell’Infiorata esplode, d’improvviso, con immagini che si proiettano nel profondo dell’anima!
Saranno ben venticinque le associazioni che si cimenteranno a realizzare altrettanti quadri fioriti, in onore del quarto di secolo che caratterizza la storia della manifestazione.
Accanto alle magie floreali anche un percorso su altre forme della manualità, attraverso gli stand di prelibatezze enogastronomiche e manufatti artigianali della tradizione. In collaborazione con l’Università di Camerino sarà inoltre possibile partecipare a degustazioni guidate con il “paniere di lunga vita”, nel quale sana alimentazione e buon gusto si incontrano nel piatto.
Dal 22 al 25 giugno, invece, a Capodarco di Fermo va in onda “Capodarco l’Altro Festival”, con un ricco calendario di eventi: proiezioni di film, documentari e cortometraggi; incontri con registi e attori; workshop. Il tutto ambientato nella suggestiva cornice della terrazza sul mare della Comunità di Capodarco di Fermo.
Vero evento nell’evento gli “Assaggi di territorio”, raccontati da Tipicità come in un “film”. Degustazioni di buon cibo dei produttori Territori.COOP, selezionati secondo criteri etici, qualitativi e salutistici. Prelibatezze che, come nei migliori film, hanno una trama importante. Filo conduttore? La terra!
Il Grand Tour delle Marche, proposto da Tipicità in collaborazione con Anci Marche, offre l’opportunità di crearsi un proprio menù di visita, su misura, attraverso la piattaforma tipicitàexperience.it.
Infiorata
CLAYVER: L'INNOVATIVO CONTENITORE PIACE ALLE GRANDI MAISON
In tre anni Clayver ha conquistato i mercati dando grandi soddisfazioni a chi ha scommesso su di lui. Scelto da aziende come Veuve-Clicquot e Tarlant
Anche le grandi maison francesi scelgono Clayver. Dal 2014 ad oggi lo hanno scelto aziende come la Maison Veuve-Clicquot e Tarlant nella regione vinicola della Champagne, lo Château Les Carmes Haut-Brion a Bordeaux e lo Château de Beaucastel a Châteauneuf-du-Pape. Nel mondo sono 150 le aziende che hanno almeno un Clayver in cantina, con un tasso di crescita che nel 2017 è stato finora del 37% nel numero di clienti e del 78% nella quantità di pezzi ordinati. Le richieste arrivano oltre che dalla Francia e dall'Italia – con nomi come Guido Berlucchi in Franciacorta, la cantina friulana Livio Felluga e Le Macchiole in Toscana - anche da Spagna, Germania, Austria, Ungheria, Grecia, Rep Ceca, Russia, USA, Canada, Argentina, Sud Africa, Australia.
Il fattore chiave del successo di Clayver è da ricercarsi nel materiale con cui è costruito, un particolare gres molto più performante della terracotta delle anfore a cui si ispira. È resistente agli urti e impermeabile, ma non ha i problemi di assorbimento e di perdita di prodotto tipici dell'argilla. Un materiale dotato di una microporosità che permette uno scambio gassoso con l’esterno, molto più ridotto rispetto al legno, ma che consente comunque un'evoluzione nel vino, con il vantaggio di non avere nessuna cessione di sostanze aromatiche. È inoltre facile da lavare e sterilizzare, adatto ad essere utilizzato con qualsiasi prodotto alimentare. E' interessante come Clayver possa essere destinato anche ad usi diversi dal vino. Alcune aziende americane di cosmetici hanno scelto questo contenitore per la produzione di lozioni naturali, in particolare per il processo di macerazione di radici, fiori e frutti. La forma rotonda di Clayver consente di mantenere umido il fiore, la radice e la frutta, aiutando l'estrazione delle sostanze officinali. Lo spessore delle pareti garantisce l'inerzia termica - un fattore chiave per la macerazione - e uno scambio di ossigeno uniforme e tridimensionale riguardante la più piccola superficie possibile. Clayver è disponibile in due diverse dimensioni: 250 e 400 litri.
Press info:
Davide Cocco
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392 9286448
MAREMMACHEVINI
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GRANDE SUCCESSO PER EAT PRATO 2017
Numeri record anche sui social: 170 mila persone raggiunte su Fb e Instagram
Grande successo per Eat Prato: 3.000 presenze in tre giorni al giardino Buonamici
L'assessore Toccafondi “Siamo sulla strada giusta”
Grande successo per Eat Prato 2017: la tre giorni dedicata alle eccellenze enogastronomiche pratesi ha registrato un “tutto esaurito” per la grande affluenza di pubblico che ha partecipato ai tanti eventi promossi dal Comune di Prato in collaborazione con Associazione Strada dei Vini di Carmignano e dei Sapori Tipici Pratesi e organizzati da Artex con il patrocinio della Regione Toscana.
Un'apertura 'spumeggiante', con il cocktail "Un Americano a Prato", a base di Vermouth rosso dell'Opificio Nunquam a cura di Caffè Buonamici, per procedere con le degustazioni di vini di Carmignano e di Montemurlo, le birre artigianali del Birrificio Mostodolce e Birrificio La Foresta in abbinamento a sorprendenti proposte gastronomiche a cura dei ristoratori del Territorio. L'anteprima si è chiusa con la realizzazione in diretta di un millefoglie croccante al biscotto di Prato a cura del Consorzio per la tutela e valorizzazione del biscotto di Prato.
Con circa 3.000 presenze in tre giorni il bilancio della manifestazione conta circa mille calici e mille piatti di degustazioni venduti e un sold out che ha accomunato tutte le iniziative a partire dalle visite ai luoghi della produzione, esperienze inedite che hanno conquistati i visitatori come il tour all’interno del Molino Bardazzi o quello al birrificio La Foresta. Un boom di consensi ha riscosso soprattutto il trekking urbano, “Pane&Stelle”: un itinerario di quattro ore per le vie di Prato che ha fatto scoprire a pratesi e non pratesi le bellezze architettoniche e culturali della città avvolta nel suo fascino notturno, ma la passeggiata anche un vero e proprio tour gastronomico perché la visita ai forni (alla scoperta dell’arte della panificazione e della tipica bozza pratese) si è trasformata in una generosa degustazione di prodotti fatti con la farina della filiera corta Gran Prato: dalla pizza Masini arricchita con la mortadella di Prato alla schiacciata e la bozza del forno Duomo, dal pane 100 per cento integrale, Gran Prato, del forno Fiaschi alla chitarrina di Le Garage Bistrot.
Tra le curiosità più apprezzate dal pubblico l’iniziativa sulla terrazza panoramica del museo di Palazzo Pretorio (che ha registrato 70 biglietti) dove si potevano assaggiare le birre artigianali pratesi (del birrificio Badalà e Rhyton) e la Mortadella di Prato IGP, mentre il giardino Buonamici, diventato per l’occasione “Un giardino di sapori”, che si è riempito di centinaia di estimatori dei grandi vini IGT, DOC e DOCG di Carmignano e di Montemurlo (facevano mostra di sé oltre 60 etichette diverse di vino dal Carmignano Riserva, al famoso Pinot nero, al Vin Ruspo e al Vin santo e le bottiglie stappate sono state circa 600) di 14 aziende vitivinicole diverse. In abbinamento all'ottimo vino ben 15 diversi piatti realizzati con i prodotti del territorio e per finire 20 tipologie tutte differenti di biscotti del Consorzio della Valorizzazione del Biscotto di Prato
Non è mancata l’attenzione ai bambini con i laboratori di pasticceria a loro dedicati (che hanno coinvolto un centinaio di piccoli pasticceri) con i Maestri pasticceri Massimo Ciolini e Alessio Guastini. Ma l’animazione ha riguardato anche gli adulti che hanno assistito alle performance di DolcePrato show (con i maestri pasticceri Giancarlo Bettazzi, Massimo Peruzzi e il giovane Francesco Bertini, cake designer di Cartazucchero e il forno Steno), di RistoPrato show a cura di Le Garage Bistrot e il ristorante il Capriolo, e alle lezioni della Wine school, a cura di Ais-Delegazione di Prato.
Grande partecipazione si è registrata anche alle quattro presentazioni di libri in luoghi inconsueti della città alla presenza degli autori: La cucina dei mercati in Toscan di e con Giulia Scarpaleggia alla Libreria Gori; Pasta revolution. La pasta conquista l'alta cucina di Eleonora Cozzella al ristorante Il Decanter; Vino: femminile, plurale di Cinzia Benzi, nel Giardino Buonamici; Manuale di conversazione sui grandi vini rossi di Andrea Gori nel loggiato dei Frari delle Logge Caffè Internazionale. Tanti spunti interessanti sono emersi nei due convegni che hanno arricchito la cornice culturale della kermesse: Digital Marketing e nuovi linguaggi digitali nel food e Cibo e salute....e il gusto? che ha visto la presenza di casi aziendali del territorio molto interessanti come Francesca Santini, giovane chef/naturopata del Ristorante YOP "cucina felice", Frulli Frulli, Sans Gluten, Vegan Delicious.
Da segnalare anche il successo registrato sui social con 170 mila persone raggiunte attraverso #eatprato utilizzato sulle pagine ufficiali della manifestazione su Facebook e su Instagram.
“Una manifestazione a cui abbiamo creduto molto - commenta Daniela Toccafondi, assessore alle politiche economiche del Comune di Prato – e che non ha deluso le aspettative. I numeri delle presenze all’edizione 2017 di Eat Prato ci dicono che siamo sulla giusta strada per la valorizzazione di Prato e il suo territorio e per una sempre più mirata promozione delle eccellenze enogastronomiche del nostro territorio che include tutti i Comuni del Pratese”.
Alla manifestazione hanno partecipato anche 20 delegati provenienti da tutta Europa (da Spagna, Danimarca, Olanda, Belgio, Scozia, Irlanda, Georgia, Finlandia, Germania, Francia e Gran Bretagna) presenti a Firenze in occasione dell'assemblea generale del World Crafts Council Europe (organizzazione internazionale non-profit, fondata nel 1964 con l'obiettivo di rafforzare il ruolo dell'artigianato nel mondo).
Lorenzo Galli Torrini
Una settimana con Gallo Rosso
Concorso per vincere una vacanza in un maso dell’Alto Adige
Gallo Rosso è il marchio che raggruppa oltre 1600 agriturismi in Alto Adige, favorendone l’attività e promuovendo la cultura contadina e la tradizione, con l’intento di avvicinare gli ospiti allo stile di vita degli agricoltori altoatesini.
Gli ospiti dei masi Gallo Rosso hanno l’opportunità di assaporare frutta e verdura coltivate nei campi del maso stesso, di gustare il latte e i formaggi provenienti dalle mucche che pascolano felici nei prati, di mangiare le uova che essi stessi possono andare a prendere nel pollaio; se lo desiderano inoltre hanno la possibilità di essere coinvolti in attività tipiche della vita contadina, come dare da mangiare agli animali, raccogliere il fieno, preparare il pane, le marmellate, gli sciroppi, raccogliere frutta e verdura e altro.
Il motto di Gallo Rosso è “venire come ospite, partire come amico”, proprio perché l’ospitalità e la cordialità dei contadini dei masi Gallo Rosso sono tali da lasciare negli ospiti il ricordo di aver trascorso una vacanza in un’atmosfera famigliare, totalmente rilassante e accogliente.
I masi Gallo Rosso sono situati in posizioni privilegiate, lontani dalla confusione e dal traffico e immersi nella natura. Più di 900 masi sono sopra i 1000 m, oltre 400 si trovano a meno di 500 m da una pista ciclabile e quasi 400 masi distano meno di 5 chilometri da un lag
Chiunque può trovare il maso che più si addice alla propria idea di vacanza sul sito www.gallorosso.it, in ogni stagione dell’anno.
Per provare le emozioni di vivere ogni giorno un’avventura diversa al maso, Gallo Rosso propone di partecipare al Concorso “Vinci una vacanza al maso”, rispondendo a 4 semplici domande. Non è possibile sbagliare le risposte e quindi essere uno dei tre vincitori è davvero facile! Il termine per partecipare al concorso è il 10.12.2017. I vincitori saranno contattati per iscritto.
Gallo Rosso è il nome del marchio che dal 1999 promuove e favorisce l’attività di ormai 1.600 agriturismi in Alto Adige e che appartiene all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund). La classificazione dei masi che offrono alloggio (Agriturismo in Alto Adige) è organizzata in fiori, da 1 a 5; più alto è il numero dei fiori, più numerosi sono i criteri soddisfatti dalla struttura. Inoltre, l’Associazione sostiene il lavoro di oltre 100 masi che si dedicano alla ristorazione contadina (Masi con Gusto), all’artigianato autentico (Artigianato contadino) e alla produzione di prodotti gastronomici genuini (Sapori del maso). Sin dalle origini lo scopo principale di Gallo Rosso è sostenere i contadini dei masi nello sviluppo di attività da affiancare all’agricoltura. La filosofia dell’Associazione Gallo Rosso è “Avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesini”.
Tiziano Pandolfi - Mob. 338 6820 776