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“ A tutto bolle: Charmat , Metodo Classico e Champagne”
Domenica 18 Giugno 2017 dalle 18.00 - alle 22.00
presso il Tower Genova Airport Hotel Via Pionieri ed Aviatori di Italia 44, Genova
L’Elefante organizza un banco di assaggio di 100 etichette con Buffet caldo e freddo in terrazza
Aziende presenti :
Franciacorta: Abrami, Contadi Castaldi, Villa Crespia
Friuli: Puiatti, Zorzettig
Veneto: Le Bertole, Montegrande, Ponte
Liguria: Bisson
Marche: Fazi Battaglia, Garofoli, Vicari
Piemonte: I Carpini, La Gironda, Marsaglia, Poggio
Trentino: Cesarini Sforza, Endrizzi, San Michael
Oltrepo Pavese : Fratelli Giorgi, Le Fracce, Marchesi di Montalto, Rebollini Emilia: Quinto Passo
Umbria: Lungarotti
Campania: Vadiaperti
Sicilia: Baglio Aimone, Murgo
Francia: Champagne Grand Cru Arnould, Champagne Grand Cru Pierrard, Chateau Castelnau, Lombard
Cile: Vina Apaltagua
Nuova Zelanda: Saint Clair
Costo 30 Euro compreso il parcheggio dell’Hotel
Se i biglietti vengono acquistati anticipatamente presso i punti vendita il costo sarà di 25 euro.
L’Elefante Riferimenti :
3426589334 (Luca Arrigo) - 3356601162 ( Patrizia) Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il Grand Tour delle Marche sbarca a Porto Recanati
La “zafferanella” colora la Settimana del Brodetto
La novità? Quest’anno, il mitico piatto di pesce si gusta al… suono della fisarmonica
È tipico della cultura adriatica! Partire da una comune radice culturale e poi declinarla in mille varianti, soprattutto in cucina! Sotto questo aspetto, il brodetto è indubbiamente il piatto simbolo della gastronomia marinara dell’Adriatico, nato come piatto povero, cibo per i pescatori che permanevano giorni e giorni in mare, da realizzare con le specie ittiche “abbondanti e meno pregiate”.
A Porto Recanati, rinomata città balneare del Maceratese, il brodetto esiste da quando esistono i pescatori! Soltanto che in questo contesto, e solo qui, il brodetto si “tinge” di una tonalità dorata, grazie all’elemento segreto, la zafferanella, un esclusivo ingrediente che rende il “brodetto di Porto Recanati” unico e diverso da tutti gli altri. Si tratta della varietà selvatica dello zafferano, che cresce abbondante ed in modo del tutto spontaneo proprio nelle pianure e nelle prime colline a ridosso dell’Adriatico, rappresentando una delle tante ”fusion” antesignane tra mare e terra, frutto della saggezza popolare.Porto Recanati propone un’intera settimana alla scoperta del vero brodetto locale, con un circuito di ben 19 locali nei quali gustare la ricetta tradizionale. Ma non solo!
La novità di quest’anno viene da una vicina città, adagiata su una delle dolci colline che sorgono a ridosso della Riviera del Conero: Castelfidardo, “patria della fisarmonica”.Grazie ad un accordo tra le due amministrazioni comunali, infatti, in ciascun locale si potrà ascoltare una performance di un maestro fisarmonicista o trovare oggetti che raccontano il mondo di questo incredibile strumento a mantice.
La Settimana del Brodetto può essere goduta al meglio attraverso le proposte del Grand Tour delle Marche, nella piattaforma tipicitaexperience.it. Visita con chauffer personale alle Grotte di Frasassi, alla Santa Casa di Loreto o al Museo internazionale della fisarmonica di Castelfidardo, shopping aziendale nei “santuari” della moda, esperienze di natura attiva e molto altro ancora, per godere al meglio l’esperienza Marche.
Angelo Serri
Romano Tamani testimonial di Ea(s)t Lombardy all'Aeroporto di Orio al Serio (Bergamo)
Chi è in partenza nel mese di giugno dall’aeroporto di Orio al Serio potrà gustare la cucina stellata dello chef Romano Tamani, del Ristorante Ambasciata di Quistello (Mantova).
Il grande cuoco raccoglie il testimone come ambasciatore di Mantova all’interno del progetto Italy Loves Food, hub innovativo che permette ai passeggeri nel terminal di gustare le eccellenze enogastronomiche della Lombardia Orientale, Capitale Europea della Gastronomia per il 2017.
Ogni mese un ristoratore di prestigio proveniente da una delle quattro città protagoniste di Ea(s)t Lombardy (Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova) creerà un piatto di cucina d’autore, riproposto poi dalla brigata di Vittorio Fusari, chef di lungo corso già coordinatore delle cucine di WineGate11, spazio dedicato alla mescita del vino Franciacorta.
La proposta di Tamani è un piatto di origine rinascimentale che incarna alla perfezione il mirabile uso della materia prima del territorio, caposaldo della cucina tradizionale mantovana: la Faraona del Vicariato di Quistello con uva, arancia e melograno, da servire eventualmente con contorno di mostarda mantovana di mele campanine.
Delos
di Annalisa Fattori e Paola Nobile
via San Simpliciano 6, 20121 Milano
Tel 02.8052151 - Fax 02.8052386
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.delosrp.it
ACCORDO UE-CINA SULLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE: ITALIA LEADER CON 26 IG RICONOSCIUTE TRA LE 100 TOTALI EUROPEE
La soddisfazione di AICIG: “risultato importantissimo”
Unione Europea e Cina pubblicano formalmente un elenco di duecento Indicazioni Geografiche – 100 europee e altrettante cinesi – che potranno essere considerate “protette” reciprocamente attraverso un accordo bilaterale che sarà firmato nel corso del 2017. Una pubblicazione, quella dell'elenco redatto in occasione del Summit UE-Cina, che di fatto apre le porte all’iter di protezione dei prodotti in esso citati nei confronti di imitazioni e usurpazioni e che intende tradursi in Accordo dai reciproci vantaggi commerciali aumentando tramite ciò la consapevolezza dei consumatori nonché la domanda di prodotti di alta qualità di entrambe le parti. A enfatizzare l’importanza di tale accordo per i prodotti italiani è l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche AICIG, attraverso le parole del Segretario Leo Bertozzi, il quale ha spiegato che quello odierno è in realtà “un risultato importantissimo che origina nel 2012 con il riconoscimento di un primo gruppo di dieci Indicazioni Geografiche Ue e altrettante cinesi. Detto risultato è foriero di tre interessanti assunti: dimostra l’importanza delle Indicazioni Geografiche a livello internazionale, apre le porte ad un ulteriore ampliamento del gruppo di 100 IG anche ad altre Denominazioni in futuro e soprattutto smentisce l’azione del Consorzio nomi generici CCFN fondato negli USA per opporsi alla tutela delle denominazioni registrate nella UE e quindi agente in direzione contraria alla Cina, che sta invece portando avanti una seria politica di riconoscimento delle IG europee”.
Duecento quindi le IG citate nel documento pubblicato venerdì 2 giugno, di cui ben 26 italiane, che può vantare il primato di Paese con il numero più elevato di IG a cui viene riconosciuta la protezione internazionale: Aceto Balsamico di Modena, Asiago, Asti, Barbaresco, Bardolino Superiore, Barolo, Brachetto d’Acqui, Bresaola della Valtellina, Brunello di Montalcino, Chianti, Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, Dolcetto d’Alba, Franciacorta, Gorgonzola, Grana Padano, Grappa, Montepulciano d'Abruzzo, Mozzarella di bufala campana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Prosciutto di Parma, Prosciutto San Daniele, Soave, Taleggio, Toscano, Nobile di Montepulciano.
Con siffatto accordo si va quindi a tutelare l’importante flusso di importazioni di prodotti agroalimentari europei che raggiungono ogni anno la Cina e di fatto a rafforzare la cooperazione tra UE e mercato cinese nato circa un decennio fa con il riconoscimento di protezione ai primi dieci prodotti IG per ogni parte. La pubblicazione della lista dei “200”, è la naturale evoluzione di tale accordo bilaterale di cooperazione: una buona notizia per i produttori europei dal momento che quello dell’agroalimentare cinese è uno dei mercati più grandi al mondo, con prospettive di ulteriore crescita grazie ai gusti della nuova classe media che sceglie sempre più spesso di consumare prodotti alimentari europei.
Le IG registrate ad oggi in Europa sono oltre 3.300 e sempre nell'UE sono protetti anche altri nomi di 1250 nomi non comunitari, soprattutto grazie a accordi bilaterali come quello con la Cina. In termini di valore, il mercato delle indicazioni geografiche dell'UE ammonta a circa 54,3 miliardi di euro e insieme costituiscono il 15% delle esportazioni totali di prodotti alimentari e delle bevande.
Ufficio Stampa AICIG
Marte Comunicazione snc.
WELSH LAMB IGP: E’ TUTTA QUESTIONE DI TEMPO
In una masterclass dedicata ai tempi di cottura della carne d’agnello gallese IGP
Luigi Taglienti spiega metodi e tecniche per ottenere un piatto… a prova di chef
L’agnello è una carne prelibata, gustosa e molto versatile. Sebbene in Italia il suo consumo sia ridotto (poco più di 1 kg pro capite l’anno) e per tradizione lo si cucini quasi esclusivamente in occasione delle festività, la carne ovina è adatta a diverse tipologie di cottura e di preparazione, rappresentando una valida alternativa alle altre carni comunemente consumate. Tuttavia, quando ci si appresta a cucinare la carne d’agnello è bene informarsi sui tempi di cottura: una cottura sbagliata, infatti, può pregiudicare il risultato finale del piatto, guastando perfino la qualità della materia prima. Per questo, il 31 maggio lo chef stellato Luigi Taglienti ha offerto la sua esperienza in una lezione di cucina esclusiva, svoltasi presso il Ristorante Lume all’interno di W37, spazio polifunzionale nato grazie alla collaborazione con MB America, destinata a un gruppo di rappresentanti della stampa di settore, per rendere al meglio questo prodotto dalle indiscusse qualità organolettiche.
HCC Meat Promotion Wales, l’Ente che rappresenta le carni rosse gallesi nel mondo e presente sul mercato italiano con la sua carne di agnello a indicazione geografica protetta – il Welsh Lamb IGP -, promuove ormai da molti anni una serie di attività volte a far conoscere questo alimento troppo spesso sottovalutato. “Molti consumatori pensano che la carne d’agnello sia difficile da cucinare e che richieda lunghe preparazioni, ecco perché di solito questa carne viene destinata ai grandi pranzi delle occasioni”, afferma Jeff Martin, responsabile Italia della società gallese. “La realtà è ben diversa: se la carne è di qualità, è molto semplice ottenere un grande piatto, basta cuocerla il giusto tempo e gustarla al naturale”.
A Luigi Taglienti, che collabora con Welsh Lamb da tempo, dunque, il compito di spiegare la cottura perfetta dell’agnello che, come spiega il giovane chef savonese, deve essere sempre rosa al cuore per garantire tenerezza, gusto e succulenza.
Protagonisti della lezione di cucina sono stati i tre tagli di Welsh Lamb presenti sul mercato italiano: costolette, spalla e pancia arrotolata, un taglio molto richiesto nel sud Italia.
Queste le proposte dello chef: “Costoletta di agnello gallese igp alla plancia, melone bianco e cipolla”, “Spalla di agnello gallese igp al forno con peperonata alla curcuma”, “Pancia di agnello gallese igp al barbecue con purea di patate”.
Le costolette di agnello gallese sono alte almeno 3-4 cm, uno spessore che garantisce consistenza e tenerezza al taglio. La cottura ideale è veloce: sulla plancia o sulla griglia molto calda, le costolette devono rimanere non più di 2 minuti e mezzo - tre per lato. La costoletta è considerata uno dei tagli ovini più raffinati e per la sua rapidità di preparazione diventa la soluzione ideale per una cena da organizzare all’ultimo minuto. Per condirla è sufficiente un goccio di olio extra vergine di oliva prima della cottura e qualche fiocco di sale in ultimo.
Una cottura più lenta, al forno, è invece consigliata per la spalla di agnello gallese, venduta principalmente con l’osso e del peso di circa 1.5 kg. E’ possibile cuocere il pezzo intero, l’osso infatti conferisce sapore durante la cottura, oppure disossarla e cuocerla sempre in casseruola al forno. Normalmente per 1 kg di spalla si considerano dai 20 ai 25 minuti a 185°. Tuttavia, giacché la cottura della carne dipende da molteplici fattori, quali il forno utilizzato o lo spessore del taglio, è buona norma usare un termometro da carne e raggiungere i 45°- 48° al cuore.
La pancia arrotolata si presenta come un piccolo arrosto di circa 700-800 g e può essere eventualmente farcita con erbe e verdure. La pancia è un taglio molto versatile: si può cuocere in casseruola al forno, anche in questo caso è preferibile misurare la temperatura al cuore che deve arrivare sempre a 45°-48°, oppure al barbecue. Questo tipo di cottura veloce ad altissima temperatura – 7-8 minuti a 350-400° - crea uno strato croccante e molto saporito in superficie e mantiene la carne tenera e dolce all’interno.
Da oltre 10 anni la carne d’agnello gallese IGP delizia i palati degli intenditori italiani: molto gradita per il suo gusto prelibato e dolce, per la freschezza e la tenerezza dei suoi tagli, oggi conferma anche la sua grande versatilità. Un ‘atout’ che permette il consumo di questo prodotto in diversi momenti ma che tiene assolutamente conto del ciclo naturale di crescita degli animali. La stagionalità, infatti, rappresenta un motivo di vanto per questo prodotto: in Galles gli agnelli crescono in totale libertà in pascoli verdi e puliti e si cibano di erba seguendo l’andamento delle stagioni, per questo le esportazioni di carne ovina gallese sono più massicce da giugno a gennaio.
I suoi diversi tagli, confezionati sottovuoto, si trovano oggi nei banchi di carne fresca delle principali catene distributive nazionali, riconoscibili dal brand Welsh Lamb e dall’inconfondibile logo giallo e blu dell’IGP.
Hcc, Hibu Cig Cymru, è l’ente responsabile per lo sviluppo, la promozione e la distribuzione delle carni del Galles. Tra i compiti di HCC vi sono: la promozione di tutti i prodotti di carne provenienti dal Galles, l’evidenziazione delle caratteristiche che differenziano i prodotti di carne Gallese, la collaborazione con le aziende agricole per diffondere la qualità, ridurre i costi e migliorare la salute degli animali, la collaborazione con tutta la catena di fornitori per migliorare l’efficienza e sviluppare la garanzia di qualità, l’attività per la diffusione e il miglioramento della comunicazione della qualità di questo settore. HCC rappresenta per vasta parte l’industria agricola del Galles e trae esperienza dai diversi componenti dei suo Board of Directors e dalle aziende a cui essi appartengono.
Sara Castelnuovo