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Nel primo trimestre 2017 mercato dalle dinamiche incerte. Bene Russia e Canada
OSSERVATORIO DEL VINO. EXPORT: ITALIA POCO BRILLANTE, SERVE RIPARTENZA
Tavolo del vino: via libera ai piani promozione in Cina e Usa.
Rallo (UIV): “Gli investimenti per la comunicazione decisi al Mise sono misure importanti”
Roma, 1 giugno 2017 - "Al Tavolo del Vino, convocato ieri dal sottosegretario Ivan Scalfarotto al MISE, abbiamo dato il via libera al programma promozionale in Cina che porterà nei prossimi mesi ad un investimento di circa 4,5 milioni di euro. Una misura importante per il settore, considerato che per gli USA partiranno a breve anche i bandi per la campagna di comunicazione sul vino italiano negli USA che diventerà operativa nel prossimo autunno: 20 milioni di euro nel triennio 2017-2019".
Antonio Rallo, Presidente di Unione Italiana Vini, commenta così l'esito dell'incontro al ministero dello Sviluppo Economico su uno degli snodi chiave per la promozione del settore nei mercati internazionali. Misure che arrivano all'indomani della diffusione dei dati dell'Osservatorio del Vino sul Commercio mondiale di vino, basati sui dati delle Dogane e degli Istituti di Statistica di Germania, Svizzera, UK, Russia, USA, Canada, Brasile, Cina, Giappone, Hong Kong, Corea del Sud.
“Il bilancio degli scambi mondiali nel primo trimestre 2017 presenta dinamiche piuttosto incerte” commenta il Presidente, “confermando anche per il vino italiano un andamento poco brillante. Se infatti gli spumanti mantengono numeri in crescita, anche se inferiori rispetto al 2016, - continua Rallo - il vino in bottiglia registra segno meno sia in Germania, scendendo al minimo storico di 44 milioni di litri (-16%), sia in UK, dove è sotto la soglia dei 40 milioni di litri, equivalenti a -20%. I segnali di debolezza del mercato cinese, con un -4% che non si registrava dal 2014, mostrano inoltre come le richieste da Pechino, seppur presenti e confermate dai dati consistenti di export dei vari supplier per fine 2016, siano disallineate rispetto a quanto poi effettivamente il mercato assorbe”.
"Questi dati - sottolinea il Presidente - confermano l'urgenza di rimettere in moto gli investimenti promozionali delle imprese attivati dalla misura OCM vino e quelli già posti in essere da ICE, per sviluppare attività mirate in quei Paesi chiave per le nostre imprese, quali oggi gli Usa e nel prossimo futuro la Cina”.
“Tra le note positive dell’export di questo primo trimestre – conclude il Presidente di Unione Italiana Vini – va segnalata finalmente la performance della Russia che, sui vini in bottiglia, supera la soglia del 50% di aumento in valore e in volume, confermando la tendenza alla ripresa cominciata a fine 2016. Buona la dinamica statunitense, che mantiene il +4% in valore di fine 2016 e amplia di un punto (da +2% a +3%) la crescita in volume, di fatto consegnando questo primo trimestre come il migliore in assoluto da cinque anni a questa parte. Anche il Canada apre il 2017 con il miglior primo trimestre dal 2012, con valori record di 450 milioni di dollari canadesi”.
Nel primo trimestre 2017 mercato dalle dinamiche incerte. Bene Russia e Canada
OSSERVATORIO DEL VINO. EXPORT: ITALIA POCO BRILLANTE, SERVE RIPARTENZA
Antonio Rallo, Presidente di Unione Italiana Vini, commenta così l'esito dell'incontro al ministero dello Sviluppo Economico su uno degli snodi chiave per la promozione del settore nei mercati internazionali. Misure che arrivano all'indomani della diffusione dei dati dell'Osservatorio del Vino sul Commercio mondiale di vino, basati sui dati delle Dogane e degli Istituti di Statistica di Germania, Svizzera, UK, Russia, USA, Canada, Brasile, Cina, Giappone, Hong Kong, Corea del Sud.
“Il bilancio degli scambi mondiali nel primo trimestre 2017 presenta dinamiche piuttosto incerte” commenta il Presidente, “confermando anche per il vino italiano un andamento poco brillante. Se infatti gli spumanti mantengono numeri in crescita, anche se inferiori rispetto al 2016, - continua Rallo - il vino in bottiglia registra segno meno sia in Germania, scendendo al minimo storico di 44 milioni di litri (-16%), sia in UK, dove è sotto la soglia dei 40 milioni di litri, equivalenti a -20%. I segnali di debolezza del mercato cinese, con un -4% che non si registrava dal 2014, mostrano inoltre come le richieste da Pechino, seppur presenti e confermate dai dati consistenti di export dei vari supplier per fine 2016, siano disallineate rispetto a quanto poi effettivamente il mercato assorbe”.
"Questi dati - sottolinea il Presidente - confermano l'urgenza di rimettere in moto gli investimenti promozionali delle imprese attivati dalla misura OCM vino e quelli già posti in essere da ICE, per sviluppare attività mirate in quei Paesi chiave per le nostre imprese, quali oggi gli Usa e nel prossimo futuro la Cina”.
“Tra le note positive dell’export di questo primo trimestre – conclude il Presidente di Unione Italiana Vini – va segnalata finalmente la performance della Russia che, sui vini in bottiglia, supera la soglia del 50% di aumento in valore e in volume, confermando la tendenza alla ripresa cominciata a fine 2016. Buona la dinamica statunitense, che mantiene il +4% in valore di fine 2016 e amplia di un punto (da +2% a +3%) la crescita in volume, di fatto consegnando questo primo trimestre come il migliore in assoluto da cinque anni a questa parte. Anche il Canada apre il 2017 con il miglior primo trimestre dal 2012, con valori record di 450 milioni di dollari canadesi”.
I DATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2017
Vini in bottiglia. Sul fronte dei vini in bottiglia, il totale aggregato segna un aumento del 2% rispetto al corrispondente periodo del 2016, pari a 7,6 milioni di ettolitri. Sui valori (3,7 miliardi di dollari), il saldo rispetto allo scorso esercizio è zero (era pari rispettivamente a -4% e -1% nei due quarti di chiusura 2016). È da evidenziare che il confronto tra i dati in valore e in volume viene fatto rispetto ad un primo trimestre 2016 tra i migliori degli ultimi quattro anni, con performance di incremento vicine al 6%: questo per contestualizzare una ripresa che, pur a piccoli passi, sembra comunque proseguire. In Germania marzo chiude in negativo del 7% in volume rispetto allo stesso mese del 2016, segnando una delle peggiori performance dal 2014. Il blocco asiatico inizia l’anno con una magra progressione a volume (+4%, a 1,7 milioni di ettolitri) e i valori registrano invece un dato pari a -6% (1,1 miliardi di dollari). La Cina, maggior azionista continentale, registra solo un +6% in volume (1,1 milioni di ettolitri) e un -4% in valore, poco meno di 540 milioni di dollari. Se il dato dei volumi è tra i migliori dal 2012 a oggi, quello dei valori ha chiuso a -4%. Da sottolineare, inoltre, che l’ultimo anno ha visto la spesa media ‘a quarto’ arrestarsi sotto la soglia del 550 milioni di dollari.
Spumanti. Per quanto riguarda gli spumanti, il totale dell’aggregato monitorato chiude i conti a poco meno di 900.000 ettolitri di prodotto importato (+7%), per un giro d’affari pari a circa 661 milioni di dollari, equivalenti a un aumento annuo del 5%. Tra i grandi Paesi importatori, il dato di maggior crescita in volume è relativo alla Germania, che per la prima volta supera la soglia dei 130.000 ettolitri di prodotto nel primo trimestre, equivalenti a un importante incremento del 16%. Il mercato britannico, a volume, fa segnare al 31 marzo un dato vicino allo zero. Se Spagna e Francia, con -15% e -9%, contribuiscono alla fiacchezza del mercato, l’Italia, azionista di maggioranza con il 70% del totale, spegne le crescite degli anni passati fermandosi a un +5%. Negli USA la crescita in volume rallenta sia rispetto al 31 marzo 2016 (+9% contro +13%), sia rispetto al 31 dicembre 2016, quando era stata oltre il 25%. In Russia la dinamica prosegue nel riallineamento dei volumi verso la stabilizzazione: a marzo (+22%) si conferma e si amplia la crescita segnata a fine 2016 (+15%), mentre sui valori si va oltre il 40% di aumento, miglior performance trimestrale assoluta da fine 2013. A determinare queste performance sono tutti i principali supplier europei, con l’Italia confermata ai vertici della classifica.
Marco Barabanti
Osservatorio del Vino
Press Office & Media Relations
Alessia Marsigalia
Journalist
Lo spirito rock di Laovejabala torna a Tenuta del Buonamico
Alla Brinca si Studia
Alla vigilia del solstizio d’estate, ecco il grande evento alla Brinca di Ne! L’incontro con tre grandi interpreti del Vino Naturale, l’occasione per conoscere da vicino la storia, il territorio, i Vini di gente che ha fatto del rispetto della Terra un motivo di vita. Ecco il programma Alla Brinca si Studia Si torna a scuola: le nostre serate di degustazione sono un classico che abbiamo iniziato vent’anni fa e hanno sempre avuto un grande successo. Tantissimi produttori ed esperti di Vino hanno partecipato e ci hanno fatto conoscere meglio questo meraviglioso mondo. Questa volta abbiamo deciso di rendere i nostri incontri più tecnici, ma sempre adatti anche ai meno esperti. Nel trentesimo anno dalla nascita, ora che è anche Caneva cioè Bottega in Cantina, La Brinca diventa anche scuola, dove il relatore sta davanti alla platea di tavoli degli Ospiti prenotati, non più di 40, e spiega passo passo tutto quello che è in degustazione in maniera molto approfondita. Arrivo Ospiti ore 20,00 in punto, se il tempo lo permette, aperitivo sul terrazzo con un po’ di assaggi. Ore 20,50 precisi, tutti seduti in “aula” e si inizia, Al Vino spiegato e assaggiato, seguono la merenda rinforzata e in fine un ricco buffet di dolcetti servito in piedi nella saletta del camino con il caffè. Dopo il grande successo delle prime due serate di “Scuola” ecco il nuovo evento con ben 11(!) Vini in degustazione… La Filosofia del Vino Naturale in Liguria i Colli di Luni di Andrea Kihlgren, Stefano Legnani, Andrea Marcesini Mercoledì 14 Giugno 2017 Tre personaggi che hanno fatto e che stanno facendo la storia del Vino nei Colli di Luni. Tre diverse filosofie nella visione del Vino Naturale che fanno scuola non solo nell’ultimo lembo di Liguria che va verso la Toscana. Il filosofo Andrea Kihlgren e la sua preziosa azienda agricola Santa Caterina di Sarzana, Stefano Legnani ovvero la bevibilità e complessità dei Vini dell’eretico foresto di Sarzana, Andrea Marcesini e la sua Felce di Ortonovo, storia d’amore per questa terra… Dalle 20 aperitivo in terrazza con tanti nostri assaggi e... Poggi Alti Liguria di Levante 2015 (vermentino) –Santa Caterina, Sarzana Non Sempre Liguria di Levante 2015 (vermentino) – La Felce, Ortonovo Bamboo Road ’2015 (vigne vecchie di vitigni vari) – Stefano Legnani, Sarzana In aula: Poggi al Bosco Liguria di Levante 2015 (albarola) –Santa Caterina, Sarzana In Origine Liguria di Levante 2015 (vermentino+malvasia+albarola) – La Felce, Ortonovo Ponte di Toi 2016 (vermentino) – Stefano Legnani, Sarzana. Ponte di Toi 2015 (vermentino) – Stefano Legnani, Sarzana. Pausa per la merenda rinforzata accompagnata da Bamboo Road 2016 in magnum spillato dalla botte – Stefano Legnani, Sarzana ...e poi si continua in aula con ReConteso Liguria di Levante Rosso 2016 (alicante+massaretta) – La Felce, Ortonovo …e dalle segrete cantine, l’eccezionale assaggio di… Ghiaretolo 2006 (merlot) – Santa Caterina, Sarzana Redimacchia 2004 in magnum - La Felce, Ortonovo Finale con i dolci a buffet, caffè e grappa Prezzo a persona € 60,00 Prenotazione urgentissima, max 40 persone. Inoltre Vi segnaliamo lo straordinario evento a cui parteciperemo LUNEDI’ 3 LUGLIO: a Savigno (Bologna) dall’Amico Alberto Bettini “AMERIGO”, la grande cena delle PREMIATE TRATTORIE ITALIANE! Tutte le Premiate riunite per l’annuale cena nelle vie del centro! Per chi può, prenotazione urgente da Amerigo al 051 6708326. In ultimo, segnateVi la data di Venerdì 30 giugno, ma di questo Vi scriveremo più avanti.... Un caro saluto a tutti dalla Brinca di Ne!
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TORNA il CENTRO ESTIVO BABY GOURMET!!!!!!
PER I PIU PICCOLI, Da 8 a 12 ANNI
SETTIMANA 1:Da MARTEDI 13 giugno a GIOVEDI 15 Giugno (ultimi 2 posti)
SETTIMANA 2:Da MARTEDI 20 giugno a GIOVEDI 22 Giugno (ultimi 3 posti)
SETTIMANA 3:Da MARTEDI 27 giugno a GIOVEDI 29 Giugno (ultimi 5 posti)
3 giorni di cucina A SETTIMANA (MARTEDI, MERCOLEDI E GIOVEDI)
imparando a fare : la pasta,( tagliatelle, gnocchi, agnolotti..), sughi base (ragù, pesto, pomodoro..) pizze, torte dolci e salate, pasticcini, come impiattare, collaborare, preparare il tavolo, pulire!!!....
dalle ore 9 alle ore 14 inclusa merenda e pranzo, ricettario, cappello da chef e grembiule
PREZZO SETTIMANALE 100 EURO A BAMBINO…POSTI LIMITATI!!!
MARTEDI 6 GIUGNO ore 20 (ultimi 3 posti)
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GIOVEDI 8 GIUGNO ore 20
FINGER FOOD E BOLLICINE: IMPARIAMO A FARE UN APERICENA
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GIOVEDI 15 GIUGNO ore 20
IL PIC NIC PERFETTO
INSALATA DI PASTA, VERDURE GRIGLIATE, GERMOGLI E CITRONETTE ALLA SOIA, SANDWICH DI POLLO GRIGLIATO AL LIME & PURE DI CECI ALLA CURCUMA, BROWNIE PESCHE NOCI, AMARETTI E FONDENTE
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GIOVEDI 22 GIUGNO ore 20
CUCINIAMO IL PESCE
CAPESANTE GRATINATE AL PROFUMO DI TIMO E ZENZERO, IL CUOPPO FRITTO DI CALAMARI, BACCALA’ E ZUCCHINE CON LA FARINA DI CECI
INSALATA DI PATATE E POLPO ARROSTO PICCANTE
Lezione singola 35euro
GIOVEDI 29 GIUGNO ore 20
FINGER FOOD E BOLLICINE: IMPARIAMO A FARE UN APERICENA
IL CLUB SANDWICH CON BACON CROCCANTE E GUACAMOLE, MINI CHEESE BURGHER BRIE & MAYO PICCANTE AL BASILICO, TARTARE DI TONNO ROSSO, BURRATA E SCORZA DI LIMONE, BRUSCHETTE CON PORCHETTA ROSTICCIATA E PROVOLA FILANTE
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Il Vietnam arriva a Firenze, apre il ristorante COM SAIGON
Stretta una collaborazione con l'Associazione degli chef di Ho Chi Minh city
Il Vietnam sbarca a Firenze. Con i suoi sapori e i suoi piatti di alta cucina. Sbarca nel centro Unesco della città, in via dell’Agnolo 93/r, per iniziativa di alcune vietnamite residenti a Firenze e di un gruppo d’italiani. Si tratta di un ristorante interamente al femminile, con tre cuoche vietnamite in cucina e una responsabile di sala italiana. Si chiama COM SAIGON, che semplicemente si può tradurre con ‘Il riso di Saigon’. Anche se la parola ‘Com’ significa sia riso che pasto: nella lingua vietnamita non c’è del resto una distinzione netta tra le due cose. I valori perseguiti da COM SAIGON sono quelli di un’autentica cucina vietnamita. Senza declinazioni o cedimenti revisionisti, se non quelli imposti dalla sostituzione di ingredienti introvabili alle nostre latitudini.
“Quella vietnamita non è solo una cucina esotica mediamente sconosciuta a Firenze. E’ una cucina con propri principi, che seguono gli antichi criteri sapienziali dello Yin e dello Yang. In pratica, una cucina dell'equilibrio che impone di ricercare in ogni piatto il contraltare ‘freddo’ di ogni ingrediente ‘caldo’ e viceversa”, spiega Nguyen Thi Thuy Lan, amministratrice unica di COM SAIGON e una delle tre cuoche in cucina. Per questo COM SAIGON ha inteso stringere una collaborazione con l'Associazione degli chef di Ho Chi Minh city, la vecchia Saigon, che fa capo al ministero del turismo vietnamita. Una collaborazione che si è tradotta nell’invio di una cuoca a Firenze e nella visita degli esponenti della stessa Associazione.
Cosa si mangerà nel ristorante vietnamita di Firenze? Il piatto nazionale vietnamita è il Phõ, una zuppa che ė quasi un piatto unico e che arriva dal nord del Vietnam. La base è il brodo di manzo, ma si tratta di una definizione limitativa visto che il brodo comprende oltre 20 ingredienti tra verdure e spezie. Dentro, spaghetti di riso, carpaccio di manzo a pezzettini e verdure. Poi gli involtini, popolari quanto e più del Phō. Declinati con ampia varietà di ingredienti e di cotture ma con lo stesso tema: un foglio di carta di riso arrotolato con dentro verdure, carne o pesce. L'altro piatto simbolo è il Banh Cuon, nato al nord. Si tratta di sottili e delicate sfoglie di pasta di riso, quasi una crêpe di pasta di riso cotta al vapore, con dentro funghi e carne. Altro piatto caratteristico è il Banh Xeo, che arriva invece dal sud, dalle regioni del delta del fiume Mekong: una crêpe a base di farina di riso, latte di cocco e curcuma, con dentro pesce, carne e germogli di soia.
Il ristorante avrà due cucine. Una è stata montata in forma aperta all’ingresso, per consentire a chiunque di vedere la preparazione di alcuni piatti tradizionali e di familiarizzare con una tradizione culinaria lontana da noi. E proprio all’ingresso si potranno degustare anche piatti ‘finger-food’, molto popolari in Vietnam, per venire incontro alle esigenze diffuse di un pranzo veloce e a basso costo.
Sul retro, nella sala che dà su via de’ Pepi, per almeno tre pomeriggi alla settimana, il giovedì, venerdì e sabato, si potranno degustare a partire dalle 17 in poi i tè del Vietnam.Dall’aromatico tè al ginger al tè al riso rosso tostato, ma tutti quanti accompagnati dai dolci tradizionali. E in occasione delle degustazioni si terranno vari incontri a tema. Sul Vietnam e non solo.
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Lorenzo Galli Torrini