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A Montepulciano il Vino è sicuramente Nobile
Di Virgilio Pronzati
Cantina d’arte Dei
La Toscana è più che un museo a cielo aperto. Opere di grandi scultori, pittori e architetti sono note nel mondo. Non solo. Anche il paesaggio agrario è unico. Piccoli centri dal grande patrimonio storico adornati da olivi e vigneti. Tra questi spicca Montepulciano, un gioiello dalle origini etrusche. Percorrendone il centro storico e come tuffarsi nel passato, rivivendo vicissitudini e fasti di epoche lontane. Qui il vino è di casa da sempre. Sin dal 790 dopo Cristo ci sono testimonianze di donazione di vigneti alla chiesa. Il Repetti (autore del Dizionario storico e geografico della Toscana) cita in un documento nel 1350, vincoli e clausole per il commercio e l’esportazione del vino di Montepulciano. Francesco Redi nel suo ditirambo Bacco in Toscana, lo definisce “Montepulciano d’ogni vino è Re”.
Caterina Dei mentre presenta la serata ai giornalisti ospiti
Quest’anno il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, festeggia due eventi importanti: ventitré Anteprime e Cinquant’anni della Doc. Tra i primi vini a essere insignito della Doc nel 1966, il Vino Nobile di Montepulciano è stato il primo Docg a essere immesso sul mercato con le prime fascette statali. L’edizione 2016 di Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano ha richiamato oltre 200 giornalisti provenienti da vari Paesi del mondo. Evento di caratura internazionale promosso dal Consorzio di tutela del vino omonimo, costituito nel 1965 col sostegno di Enti e Istituzioni, che si è tenuto nei giorni 17 e 18 febbraio nella storica Fortezza, ripristinata per ospitare la manifestazione e il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano.
Caterina Dei con il giovane e valente enologo Jacopo Felici
Nella mattina del 18 febbraio, dopo gli interventi del sindaco di Montepulciano Andrea Rossi e del Presidente del Consorzio del Nobile Andrea Natalini che oltre avere presentato l’evento e annunciato l’assegnazione di Cinque Stelle alla vendemmia 2015, ha avuto inizio la degustazione comparata delle annate 2013, 2013 Selezione, 2012 Riserva e annate precedenti del 2012, 2011, 2010, 2009 e 2007 di Vino Nobile di Montepulciano. La degustazione palese o anonima (quest’ultima nel mio caso) comprendeva settantotto Vino Nobile di Montepulciano di 43 aziende, con le seguenti annate: 2013 con quarantotto vini (diciannove da botte) di cui cinque Selezione (tre da botte).
L’annata 2012 Riserva con tredici vini di cui quattro da botte. Infine diciassette vini con le seguenti annate: 2012 con quattro vini, 2011 con nove vini, 2010 con due vini, e 2009 e 2006 con un vino. Avendoli doverosamente assaggiati tutti, a mio parere si sono così espressi: dei primi quarantatre 2013, nove ottimi, quindici buoni, dieci medi e nove discreti. In generale, profumo dal discreto al buono, mentre in bocca erano freschi, sapidi, pieni e persistenti, discretamente armonici sia per gioventù che il boisé. Mentre i cinque della Selezione, due buoni e tre medi. Leggermente diverso per i tredici Riserva 2012: quattro ottimi, cinque buoni e quattro discreti.
Il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano Natalini annuncia le cinque stelle per l’annata 2015
Ancora più frazionati i diciassette Nobile di Montepulciano di varie annate. Dei quattro 2012, due buoni e due medi. Dei nove 2011 (di cui uno da botte), tre buoni, quattro medi e due discreti. 2010: uno buono e l’altro medio. Infine, buono il 2009, medio il 2007. In sintesi, vini con bouquet discretamente intenso e persistente, di buona sapidità, abbastanza pieni e continui. Quest’anno i campioni di botte sono stati di meno rispetto agli scorsi anni. Lo stesso per quelli affinati troppo in legno. Al naso oltre le note fruttate, spiccano quelle vegetale-balsamiche e speziate, tabacco e lieve boisé. In generale, vini di buon livello, caratterizzati da un esclusivo terroir: un compendio pedoclimatico abbastanza omogeneo che li rende unici e riconoscibili.
I giornalisti dopo la degustazione effettuata nel Salone della Fortezza, scesi al piano inferiore della storica struttura, hanno avuto l'occasione di assaggiare altre annate di Rosso di Montepulciano, Vino Nobile di Montepulciano e altri vini presso il banco d'assaggio con tutti i produttori. Nel pomeriggio, gli stessi, divisi in piccoli gruppi, hanno visitato le aziende associate, continuando gli assaggi su altre annate di Vino Nobile di Montepulciano, di Rosso di Montepulciano, di Vin Santo di Montepulciano e, chi lo gradiva, di ottimi extravergini di oliva, terminando l’interessante percorso enologico, ospiti alle tavole dei produttori. Nel nostro caso, la cantina Cantine Dei:
I noti giornalisti Stefano Tesi e Riccardo e Gabriele
una struttura che coniuga l’arte alla funzionalità. Non a caso la cantina Dei è stata selezionata per concorrere a un premio nazionale istituito due anni fa a Cortina d’Ampezzo. L’ospitalità di Maria Caterina Dei è stata straordinaria. Un folto gruppo di giornalisti di cui ho fatto parte, dopo l’assaggio d’irrinunciabili finger food, è stato deliziato dai raffinati piatti creati per l’occasione dalla chef stellata Katia Maccari, esaltati dai suoi migliori vini.
Organizzatori e partner
Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Comune di Montepulciano, Strada del Vino Nobile di Montepulciano e Vivi Montepulciano.
Trend produttivo ed export
Mediamente ogni anno sono prodotti circa 55.000 ettolitri di Vino Nobile e circa 18 mila destinati a divenire Rosso di Montepulciano. L’export del Vino Nobile di Montepulciano nel 2015 si attesta sul 80% mentre il restante 20% è stato commercializzato in Italia. Per l’estero è in testa la Germania con il 46%, seguita dagli USA con il 20%, Svizzera con il 17%, il Benelux con il 2%, altri Stati europei con il 4%, Canada con il 2%, Asia con l’1,4%, Regno Unito l’1%, Russia con lo 0,6%, altri Paesi extra europei con il 6%. In Italia è al primo posto la Toscana con il 47%, Nord Italia con il 16%, Centro Italia con il 19%, Sud e isole col l’1%, venduto in azienda il 17%.
Alcuni dati del 2015 sul Vino Nobile di Montepulciano Docg
(Fonte Consorzio del Vino Nobile di Montepuciano).
Estensione dell’intero territorio: circa 16.500 ettari. Estensione complessiva dei vigneti: 2.200 ettari. Vigneti iscritti all’albo: 1.300. Produzione uve: circa 10.000 tonnellate. Bottiglie immesse sul mercato nel 2015: 6.915.320 di Vino Nobile di Montepulciano. Per il Rosso di Montepulciano Doc: 550 ettari; Produzione uve: circa 7.300 tonnellate. Bottiglie immesse sul mercato: 2.810.022. Viticoltori associati: oltre 250. Numero d’imbottigliatori: 90 di cui 76 soci consortili. Il Vino Nobile è un fondamentale volano per l'economia del territorio: circa mille gli addetti del settore, cui si aggiungono altri 1.000 stagionali. L’indotto generato dal vino è stimato sul 70% dell’economia mossa dall’intero settore vitivinicolo. Ogni anno gli enoturisti che arrivano a Montepulciano sono circa 250 mila. Il valore patrimoniale dei vigneti è stimato intorno ai 200 milioni di euro mentre il valore della produzione si aggira sui 65 milioni di euro all’anno.
I vini dei produttori presenti
Vino Nobile di Montepulciano 2013 (* campione da botte)
1 Bindella
2 Dei
3 Salcheto *
4 Contucci *
5 Avignonesi
6 Canneto *
7 Casale Daviddi
8 Barbanera “Duca di Saragnano” *
9 Fattoria La Braccesca
11 Croce di Febo
12 Fattoria della Talosa *
13 Boscarelli
14 Casa Vinicola Triacca “Santavenere” *
15 Gattavecchi
16 Le Badelle *
17 Antico Colle
18 Il Greppo “Greppo Antico” *
19 Tenuta Valdipiatta
20 Tenuta Trerose “Santa Caterina”
21 Il Molinaccio “La Spinosa” *
22 Lunadoro “Pagliareto”
23 Le Bèrne
24 Cantina Del Giusto “San Claudio II” *
25 Il Conventino *
26 Poliziano
27 Romeo
28Tenuta di Gracciano della Seta
29 Fanetti *
30 Priorino “Viola”
31 Le Bertille
32 Godiolo *
33 Palazzo Vecchio “Maestro”
34 Il Macchione *
35 Vecchia Cantina di Montepulciano
36 Icario *
37 Villa Sant’Anna *
38 La Ciarliana
39 Tenute del Cerro
40 Montemercurio “Messaggero” *
41 Tiberini “Podere Le Caggiole”
42 Lombardo *
43 Nottola
Vino Nobile di Montepulciano 2013 Selezione
101Tenuta Valdipiatta “Vigna d’Alfiero”
102 Gattavecchi “Parceto”
103 Bindella “I Quadri”
104 Le Badelle Selezione *
105 Fattoria del Cerro “ Antica Chiusina”
Vino Nobile di Montepulciano 2012 Riserva
106 Carpineto *
107 Dei “Bossona” * Non presente
108 Tenuta di Gracciano della Seta
109 Casale Daviddi
110 Le Bèrne
111 Il Molinaccio “La Poiana” *
112 Barbanera “Duca di Saragnano”
113 Lunadoro “Quercione”
114 Fattoria della Talosa *
115 Il Conventino
116 Contucci *
117 Fattoria La Braccesca “ Santa Rita”
118 Icario “Vitaroccia” *
119 Croce di Febo “Amore mio”
Vino Nobile di Montepulciano Annate precedenti
120 Avignonesi “Grandi Annate” 2012
121 Canneto Selezione “Casina Di Doro” 2012na
122 Fanetti 2012
123 Fassati Selezione “Gersemi” 2012
124 Salcheto Selezione “Salco” 2011
125 Palazzo Vecchio Selezione “Terrarossa” 2011
126 Tenuta Trerose Selezione “Simposio” 2011 *
127 Romeo “Riserva dei Mandorli” 2011
128 Vecchia Cantina di Montepulciano Riserva2011
129 Il Greppo Riserva 2011
130 Boscarelli Riserva “Bianca” 2011
131 Lombardo Riserva 2011
132 Nottola Riserva “ Il Fattore” 2011
133 La Ciarliana “ Vigna Scianello” Selezione 2010
134 Il Macchione Riserva 2010
135 Montemercurio “Messaggero” 2009
136 Carpineto Selezione “Sant’Ercolano” 2007
Le aziende presenti
Antico Colle, Avignonesi, Barbanera, Bindella, Boscarelli, Canneto, Cantina del Giusto, Carpineto, Casa Vinicola Triacca, Casale Daviddi, Contucci, Croce di Febo, Dei, Fanetti, Fattoria del Cerro, Fattoria della Talosa, Fattoria La Braccesca, Gattavecchi, Godiolo, Icario, Il Conventino, Il Macchione, Il Molinaccio, La Ciarliana, Le Bèrne, Le Bertille, Lombardo, Lunadoro, Montemercurio, Nottola, Palazzo Vecchio, Romeo, Salcheto, Tenuta di Gracciano della Seta, Tenuta Trerose, Tenuta Valdipiatta, Vecchia Cantina di Montepulciano, Villa Sant’Anna
Pagella delle annate:
1978 ** - 1979 **** - 1980 *** - 1981**** -1982 **** - 1983 **** - 1984 * - 1985 ***** - 1986 **** - 1987 *** - 1988 ***** - 1989 *** - 1990 ***** - 1991 **** - 1992 ** - 1993 **** - 1994 *** - 1995 ***** - 1996 *** - 1997 ***** - 1998 **** - 1999 ***** - 2000 **** - 2001 **** - 2002 ** - 2003 **** - 2004 **** - 2005 **** - 2006 ***** - 2007 ***** - 2008 **** - 2009 **** - 2010 **** - 2011 **** - 2012 ***** - 2013 **** - 2014 *** - 2015 *****
Azienda Agricola Niccolò Paoli
di Virgilio Pronzati
- Via Botramarmi 41b - 57021 Campiglia Marittima (LI) - Tel 0565 846017 - Cell. 39 349 4334213 - www.loliodeipaoli.com - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Olio Extra Vergine di Oliva L’olio dei Paoli . Anno di produzione: 2015. Tipo di oliva: Leccino, Frantoio e Moraiolo. Metodo di raccolta delle olive: Brucatura a mano. Metodo di produzione: Frantoio aziendale a ciclo continuo a freddo. Le olive sono frante entro un’ora dalla raccolta. Produzione: l’equivalente di 2.100 litri in bottiglie da 50 cl. e lattine da 3 litri, con scadenza il 04/2017. Lotto: 01-2016 (Bottiglia da 25 cl).
Esame organolettico
All’aspetto è limpido, di colore giallo luminoso con lievissimi riflessi verdolini. All’olfatto si presenta fruttato leggero e fresco, molto fine, persistente, con netti sentori vegetali di cuore di carciofo, mela golden quasi matura, agrumi (cedro e limone) e lieve d’erbe aromatiche. Al sapore è sapido, con piacevole percezione amara, giustamente piccante, di equilibrata struttura e persistenza, schietto. Già di buona armonia. Retrogusto: cuore di carciofo e lieve di agrumi.
A crudo su rossetti al vapore, cappon magro, minestrone genovese, sformato di boraggine con ragù di muscoli, orata al sale. In cottura con funghi e patate al forno, zuppetta di crostacei, brandacujun, coniglio in casseruola con pinoli e olive .
L’acquisto in azienda e online sul sito. E’ presente in qualificati punti vendita tra cui Eataly. I prezzi: Bottiglia da 25 cl € 9,00. Lattina da tre litri € 42,00.
Note: Sebbene l’azienda nascesse nel 2004, la proprietà con l’oliveto risale a diverse generazioni della famiglia del notissimo cantautore Gino Paoli. Alla conduzione dell’azienda agricola, il figlio Niccolò che perpetua la produzione di olio extravergine di oliva d’alta qualità. Quest’ultima, prerogativa da sempre della famiglia Paoli. L’olio extravergine dei Paoli deriva dai duemila olivi impiantati su oltre cinque ettari e mezzo, coltivati con tecniche agronomiche integrate.
Punteggio totale: 53/60
L’Ovada alla ribalta
Di Virgilio Pronzati
Castello di Rocca Grimalda: il gruppo di produttori del Consorzio Tutela Ovada Docg
Dopo anni di stasi, l’Ovadese finalmente si muove. In particolare nel settore del vino, trainando in parte il territorio, ricco di un bagaglio storico e culturale legato da sempre al mondo agricolo. L’ultima iniziativa di questo genere risale a circa due settimane fa, precisamente la domenica del 17 aprile. A promuovere l’evento, Oltre, rivista di cultura, arte, turismo e gastronomia in collaborazione col Consorzio Ovada Docg. Una giornata dedicata all’Ovadese o meglio, alle terre dell’Ovada Docg incontrando i sui protagonisti. Con questa finalità, un folto gruppo di appassionati non solo del vino e provenienti per la maggior parte dal Vogherese, ha visitato aziende agricole produttrici di vini biologici, lo storico Castello di Rocca Grimalda, assaporato piatti e vini del territorio, e degustato circa sessanta vini dei produttori presenti. Prima tappa al Castello di Grillano, azienda agricola e guest house di prestigio, dove il patron Francesco Torello, illustra agli ospiti le procedure dell’agricoltura biologica e il risultato ottenuto negli attigui vigneti.
Salone del Castello di Rocca Grimalda: Gli interventi del Vice presidente del Consorzio d’Ovada docg Giuseppe Ravera e dello scrivente
Per la seconda visita, straferimento all’azienda agricola Rocco di Carpeneto, sita nell’omonimo comune, dove Paolo Baretta (con l’enologa Lidia Carbonetti conduce l’azienda biologica) mostra i vecchi vigneti da cui hanno origine i suoi vini, corredandoli con interessanti dati sulle caratteristiche pedoclimatiche e dei portinnesti usati. Giunti all’ora di pranzo, partenza del gruppo per la vicina Rocca Grimalda per gustare le ghiottonerie dell’Ovadese alla Trattoria Alla Rocca sposate al meglio ai vini dei produttori consorziati, tranne alcuni “eletti” ospiti di Giovanna e Lucesio Venturini.
A precedere l’appezzato convivio, la presentazione del Consorzio Ovada Docg e dei suoi produttori. Pomeriggio dedicato alla visita del Castello di Rocca Grimalda e al tasting dei vini Ovadesi. La storia del castello di proprietà delle sorelle De Rege e le loro famiglie che hanno ripristinato completamente la struttura del
Cantina del Castello di Rocca Grimalda: produttori e pubblico
castello, i suoi appartamenti e il suo bellissimo giardino, c’è stata raccontata dalla primogenita Anna Giulia De Rege - Sola: <Il castello, situato in posizione dominante
L’Azienda Agricola Rocca Rondinaria
sull’ampia valle dell’Orba, e perciò ambito per la sua posizione strategica e facilmente difendibile, è stato edificato in fasi successive, a partire dall’inizio del ‘200, intorno alla maestosa torre circolare di avvistamento.
Compreso nel feudo del marchese del Monferrato, è in seguito passato ai marchesi di Gavi e, nel 1431, a Gian Galeazzo Trotti, capitano di ventura dei Visconti, signori di Milano. Con la famiglia alessandrina dei Trotti è iniziata la trasformazione dell’edificio in residenza nobiliare, trasformazione continuata dai Grimaldi, patrizi genovesi, proprietari del feudo dal 1570 e completata dagli stessi a fine ‘700 con la maestosa facciata occidentale, la cappella decorata a trompe l’oeil e il giardino pensile, compreso nell’elenco dei giardini storici del Piemonte >.
Poco dopo, nel sobrio ed elegante salone, i seguiti interventi del Vice presidente del Consorzio dell’Ovada Docg Giuseppe Ravera, che ha sottolineato l’importanza e funzionalità del Consorzio, sia nella crescita qualitativa del vino che nella realizzazione di eventi atti a promuoverlo, e di chi ha scritto, sulle origini storiche del vitigno e del vino.
Scendendo nelle storiche cantine, l’attesa degustazione dei sessanta vini di quattordici dei ventiquattro produttori aderenti al Consorzio dell’Ovada Docg. Ognuno nel proprio banco ha presentato e fatto degustare i propri vini, rispondendo alle numerose domande dei soddisfatti visitatori. Un’ampia gamma spaziante dal spumante bianco e rosé ai rossi Doc e Docg, dove spiccava l’Ovada Docg. Produttori e vini
Cà del Bric - Montaldo Bormida: Ovada Docg Riserva Gold Inside 2010, Ovada docg Conte di Gelves 2012, Dolcetto di Ovada Doc Superiore Trelustri 2007, Barbera del Monferrato Doc Mansur 2014 e Bianco del Pilaz Piemonte Doc chardonnay 2014
Casa Nuova - Rocca Grimalda: Dolcetto di Ovada Doc, Barbera del Monferrato Doc e Pink Rosato
Cascina Boccaccio - Tagliolo Monferrato: Ovada Docg E. Celso 2013, Dolcetto di Ovada Celso 2013, Rosà Piemonte Rosato 2014 e Nenè vino bianco 2014
Cascina Boccia - Tagliolo Monferrato: Dolcetto di Ovada Doc 2014, Barbera del Monferrato Doc 2013, Bisboccia 2014 e Rosato 2014
Cascina Gentile - Capriata d’Orba: VSQ metodo classico millesimato Cascina Gentile Brut 2013, VSQ metodo classico millesimato Barbabianca Brut Rosé 2013, Gavi Docg 2015, Ovada Docg 2013, Barberrique Barbera del Monferrato Doc 2013 e 2014, Dolcetto Ovada Doc 2014 e Spess Vino da uve passite
Castello di Grillano - Ovada: Ovada Docg Gherlan 2012, Barbera del Monferrato Superiore Docg Tourgnà 2013, Dolcetto di Ovada Doc 2014, Barbera del Monferrato Doc 2014, Lubbi vino bianco Chardonnay barrique e Fefì vino rosato frizzante col fondo
Forti del vento - Ovada Docg La volpe 2013, Ovada Docg Ottotori 2010, Barbera del Monferrato Superiore Docg Podes 2014, Piemonte Chardonnay Doc in Piota 2014
Ghera - Molare: Ovada Docg Riserva 2009, Ovada Docg 2012 e Dolcetto Ovada Doc Superiore.2005
Guiglia Carlo - Casaleggio Boiro: Ovada Docg 2012, Monferrato Doc Rosso 2012,
Piemonte Doc Cortese 2014
La Maddalena - Rocca Grimalda: Ovada Docg Migulle, Dolcetto di Ovada Doc Bricco del Bagatto, Dolcetto di Ovada Doc e Bricco della Maddalena vino rosso
La Signorina - Carpeneto: Dolcetto di Ovada Superiore Doc La Boiassa 2007, Dolcetto di Ovada Doc La Solera 2007 e Zefiro Chardonnay 2014
Pesce Carlo Francesco - Silvano d’Orba: Ovada Docg 2014, Dolcetto di Ovada Doc 2014, Barbera del Monferrato Doc 2014, Piemonte Doc Cortese 2014 e Piemonte Doc Moscato 2015
Rocca Rondinaria - Dolcetto di Ovada Doc Spessiari 2014, Sibrà Vino Rosso 2013, Bernardino Vino Rosso 2013 e Retrò Vino Rosso 2011
Rocco di Carpeneto - Carpeneto: Ovada Docg Riserva Erche 2013, Ovada Docg Losna 2014, Monferrato Doc Dolcetto Aur-Oura 2014
Infine, parlando di Dolcetto di Ovada, un doveroso ringraziamento all’enologo Franco Tinto, per alcuni decenni “autore” dei vini della Cantina Tre Castelli di Montaldo Bormida. Persona di grande sensibilità, onestà intellettuale e capacità tecniche, punto di riferimento di molti produttori dell’Ovadese e non solo. Ecco per i lettori la scheda di un suo Dolcetto di Ovada Doc Colli di Carpeneto 1990 della Cantina Tre Castelli, di tredici gradi, con bollino Consorzio Dolcetto di Ovada Serie A n° 86990, bottiglia n° 00488 delle 18.375 prodotte.
La bottiglia della scheda
Alla vista è limpido, di colore rosso granato con orlo leggermente aranciato. Al naso si presenta intenso, persistente, complesso e fine, con netti sentori compositi di mora di rovo, prugna nera e corbezzolo maturi e leggermente essiccati, e lieve di buccia d’arancia candita, fieno di montagna, radice di liquirizia, foglia di the e pepe bianco. In bocca è secco, ancora fresco e sapido, caldo, equilibratamente tannico, discretamente pieno e persistente, con gradevole fondo amarognolo. Evoluzione: pronto tendente al maturo. L’ennesima dimostrazione della longevità del Dolcetto d’Ovada Doc e Docg.
Il nostro Pronzati con l'Enologo Franco Tinto
Olio Extra Vergine di Oliva prodotto dal Frantoio di Spello
recensione di Virgilio Pronzati
- Via Banche 1/B 06038 Spello (PG) - Tel 0742/651662 - www.frantoiodispello.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Anno di produzione: 2015. Tipo di oliva: Moraiolo (65%), Leccino (20%) e Frantoio (15%). Metodo di raccolta delle olive: manuale e meccanizzata. Metodo di produzione: ciclo continuo a freddo. Le olive sono frante entro 12 dalla raccolta. Produzione: l’equivalente di 30.000 litri in bottiglie da 50 e 75 cl., e lattine da 3 e 5 liti, con scadenza il 18/08/2017. Lotto: 15 f (50 cl).
Esame organolettico
All’aspetto è limpido, di colore verde chiarissimo con nette nuances gialle. All’olfatto si presenta fruttato leggero e molto fresco, persistente, fine, con netti sentori vegetali d’erbe di campo appena tagliate, foglia d’olivo, mandorla e cuore di carciofo. Al sapore è sapido, giustamente piccante, con netta ma gradevole percezione amara, di buona struttura ed equilibrio, persistente e schietto. Retrogusto: cuore di carciofo.
A crudo su uova ripiene, crema di zucca, risotto con piselli e zucchini, polpo con patate, orata al vapore. In cottura: seppie in umido, muscoli ripieni, baccalà al forno e spezzatino di pollo.
L’acquisto, in azienda e ordinandolo per telefono e per mail, ai seguenti prezzi. Bottiglie: 50 cl € 7,50; 75 cl € 10,00: Lattine: 3 litri € 33,00; 5 litri € 50,00.
Note: Il Frantoio di Spello, fondato nel lontano 1947 da 24 coraggiosi olivicoltori, conta oggi ben 500 soci. Dalla superficie olivicola di 200 ettari con ulivi di 60 anni coltivati prevalentemente a Moraiolo, nascono due validi extravergini di cui uno DOP. Numerosi premi e attestati conferiti ai due prodotti.
Punteggio totale: 52/60
Olio Extra Vergine di Oliva DOP Umbria Colli Assisi-Spoleto
recensione
di Virgilio Pronzati
prodotto dal Frantoio di Spello - Via Banche 1/B - 06038 Spello (PG) - Tel 0742/651662 - www.frantoiodispello.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Fascetta DOP Umbria e Colli Assisi-Spoleto C 123106. Anno di produzione: 2015. Tipo di oliva: Moraiolo (90%), Leccino (7%) e Frantoio (3%). Metodo di raccolta delle olive: manuale e meccanizzata. Metodo di produzione: ciclo continuo a freddo. Le olive sono frante entro 12 dalla raccolta. Produzione: l’equivalente di 8.250 litri in bottiglie da 50 e 75 cl., e lattine da 3 e 5 liti, con scadenza il 10/06/2017. Lotto: 1d (50 cl).
Esame organolettico
All’aspetto è limpido, di colore verde molto chiaro con riflessi gialli. All’olfatto si presenta fruttato leggero e fresco, abbastanza persistente, fine, con netti sentori vegetali di erbe e fiori di campo freschi, umori boschivi (bosso) e cuore di carciofo. Al sapore è quasi dolce, appena sapido, giustamente piccante, con lieve vena amara, di buona fluidità e persistenza, fine e schietto. Retrogusto: cuore di carciofo e mandorla.
A crudo su novellame al vapore, insalata di ovoli, linguine con riccio di mare, gnocchetti alla bottarga di muggine, stoccafisso mantecato. In cottura: frittelle con erba cipollina, frittura di pesci e crostacei, zuppette di pesci e frutti di mare, branzino al forno con patate e timo. Ottimo per salse da mortaio e maionese.
L’acquisto, in azienda e ordinandolo per telefono e per mail, ai seguenti prezzi. Bottiglie: 50 cl € 8,50; 75 cl € 12,50: Lattine: 3 litri € 38,00; 5 litri € 60,00.
Note: Il Frantoio di Spello, fondato nel lontano 1947 da 24 coraggiosi olivicoltori, conta oggi ben 500 soci. Dalla superficie olivicola di 200 ettari con ulivi di 60 anni coltivati prevalentemente a Moraiolo, nascono due validi extravergini di cui uno DOP. Numerosi premi e attestati conferiti ai due prodotti.
Punteggio totale: 52/60