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Chianti Classico: 300 anni portati benissimo
L’etichetta consortile del trecentenario del Chianti Classico
L’Italia del vino può vantare un insuperabile primato. Non solo per produzione vinicola, ma per la prima denominazione di origine al mondo. Infatti, quest’anno ricorre una data importante per la Toscana:1716 - 2016. Trecento anni del Chianti Classico. Confini, vitigni, comuni e tutela di questa grande zona citati nei bandi emessi dal Granduca Cosimo III de Medici nel lontano 1716. Quindi i primi modelli di un disciplinare d’origine e di consorzio di tutela. Motivi che hanno siglato questa ventitreesima edizione di Chianti Classico Collection.
Stazione Leopolda di Firenze: (da sinistra) noti giornalisti esteri: il croato Zeljko Suhadolnik e il tedesco Stefan Krimm
Non solo. La collection 2016 ha superato tutte le precedenti per numero di aziende, vini in degustazione, giornalisti e visitatori professionali. Come di consueto la sede della degustazione del Chianti Classico è la storica Stazione Leopolda di Firenze, dove dal 15 al 16 febbraio, erano presenti ben 165 aziende per un totale di 587 etichette. Una due-giorni enoica che ha richiamato oltre 250 giornalisti provenienti dai cinque continenti e migliaia di visitatori che ruotano nel mondo del vino.
Stazione Leopolda di Firenze: Il Gallo Nero, emblema del Chianti Classico
In degustazione oltre 400 vini serviti impeccabilmente da una brigata di cinquanta sommelier. 371 campioni suddivisi per annata e tipologia, di cui cinquanta 2014, ottantuno 2013, trentuno 2012, nove 2011 e due 2010; mentre per le Riserve, ventisei 2013, cinquantasei 2012, ventisei 2011, diciannove 2010, cinque 2009 e uno 2006. A cui si aggiungono circa settanta Gran Selezione di cui otto 2013, ventitre 2012, ventinove 2011, sei 2010 e atri due rispettivamente 2009 e 2008. Infine, altri quarantasette 2015 da botte.
L’anteprima 2016 ha riservato gradite sorprese. Giovani ma fragranti e fruttati i vini dell’anteprima 2015, senz’altro un’ottima annata. Considerazioni diverse per i 2014. Pensando all’annata avrebbero dovuto essere magri e disarmonici. Non è stato cosi. In generale erano si di leggera e media struttura, ma fruttati e invitanti alla beva. Non diventeranno Riserva, ma sono congeniali per il desco quotidiano. Un livello maggiore per i 2013 nati da un’annata inizialmente piovosa ma poi migliorata prima della vendemmia. Chianti Classico di buon equilibrio e persistenza, in particolare fini e compositi al naso.
Stazione Leopolda di Firenze: tutti i Chianti Classico in degustazione per la stampa mondiale
Se qualcuno inizialmente aveva delle riserve sulla siccitosa annata 2012, dalla vendemmia in poi è stato tutto al meglio. La qualità globale dei 2012 è decisamente buona. Equilibrati, freschi, sapidi, giustamente tannici e ricchi al naso. Un po’ come in parte il 2011. Gran caldo poi condizioni climatiche ottimali, hanno dato vita a vini di buona struttura e persistenza in grado di reggere e migliorare nel tempo. Dalla “fredda” annata 2010, vini pieni ma snelli, equilibratamente freschi e tannici, di particolare finezza.
Passando al Chianti Classico Riserva, valgono in parte le considerazioni già fatte per le rispettive annate, ma con ovvie e migliorate differenze. Ottantuno 2013 di valido aspetto, compositi al naso e pieni e continui in bocca. Già piacevoli ma con molto margine di miglioramento al naso e in armonia. Da valutazioni personali, trentanove ottimi, ventitré buoni e diciannove discreti. Dei trentuno 2012: dodici ottimi, otto buoni, sei discreti e cinque sufficienti. Di buon livello generale i ventisei 2011: dodici ottimi, nove buoni e cinque discreti. Un po’ diverse le valutazioni su i diciannove 2010: nove ottimi, cinque buoni e cinque sul discreto. Buoni i cinque 2009. Pronto ma valido l’unico 2006.
Stazione Leopolda di Firenze: La brigata dei sommelier AIS guidata dal Delegato di Arezzo Massimo Rossi
Seppur con caratteristiche diverse, molto validi, interessanti e di carattere i Gran Selezione. Sensibilmente meno balsamici e boisé di quelli presenti lo scorso anno. Degli otto 2013: tre ottimi, tre molto buoni e due dal discreto al buono. Di non similari caratteristiche ma di buon livello i ventitre 2012: dieci ottimi, sei molto buoni e sette dal medio al buono. Di maggior armonia i ventinove 2011: sedici ottimi, nove molto buoni e quattro sul buono. Dei sei 2010: due ottimi, tre molto buoni e uno sul buono. Infine gli ultimi due: buono il 2009; molto buono il 2008. Complessivamente, un livello qualitativo positivo. I vini di minor equilibrio e finezza, ovviamente sono stati in gran parte quelli da botte.
Bello e significativo l’imponente Gallo Nero, le trecento bottiglie sulla parete della Leopolda, testimonianti ognuna un anno, e l’allestimento all’interno della Leopolda per il tre centenario. Sempre all’insegna del Gallo Nero, la serata di gala tenutasi nel nuovo Teatro dell’Opera di Firenze. Un ricco buffet con golosità esaltate dai numerosi Chianti Classico, servito da camerieri con vestito e parrucca dell’epoca, seguito da musica e balli.
Partner della manifestazione Chianti Classico Collection Chianti Banca, Consorzio Tutela del Formaggio Parmigiano-Reggiano Dop, Consorzio del Prosciutto Toscano Dop, Consorzio di Tutela Oliva da Mensa La Bella Daunia Dop, Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano Dop, Consorzio per la Tutela del Formaggio Mozzarella di Bufala Campana Dop, Consorzio di Tutela Pecorino Toscano Dop, Consorzio di Tutela Pomodoro di Pachino Dop, Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena Igp, Consorzio Finocchiona Igp. Tra i collaboratori storici della “Collection” anche Rcr, Firenze Parcheggi, l’Acqua di Toscana® San Felice e Pulltex.
Il Chianti Classico in cifre (Dati conferiti dal Consorzio Vino Chianti Classico).
Estensione dell’intero territorio: 70.000 ettari; Estensione complessiva dei vigneti: 10.000 ettari; Vigneti iscritti all’Albo Chianti Classico: 7.200 ettari; Produzione di vino Chianti Classico del 2015: stima 292.00 ettolitri, 10% in più del 2013: 242.000 ettolitri, il 5% in più del 2012. Numero dei soci del Chianti Classico: 580 di cui 376 imbottigliatori. La produzione media annua è di 35 milioni di bottiglie. Il Chianti Classico è esportato in oltre 50 Paesi.
Commercializzazione del Chianti Classico nel 2015
Stati Uniti: 31%; Italia: 20%; Germania: 12%; Canada: 10%; Regno Unito: 5%; Svizzera, Giappone e Paesi scandinavi: 4%; Benelux, Cina e Hong Kong: 3%; Russia: 1%; Altri Paesi: 3%. Il giro d’affari annuale globale è stimabile in oltre 700 milioni di euro, mentre il valore della produzione vinicola imbottigliata è di circa 400 milioni di euro. Sui 10 milioni di euro il valore della produzione olivicola.
Il Presidente Mattarella inaugura Vinitaly parlando delle donne del vino
Nel Vinitaly 2016, che promette di battere tutti i record di business, le donne diventano protagoniste e sono ricordate nei discorsi inaugurali di Sergio Mattarella e Maurizio Danese Presidente di Veronafiere. Le Donne del vino iniziano a ricoprire ruoli importanti ma sono anche capaci di aggiungere fascino alle bottiglie curando la bellezza, l’ospitalità, i valori etici e la moda. Ecco che la fiera veronese diventa il palcoscenico di tante iniziative con lo stesso fil rouge “donne vino e bellezza”.
Il vino delle donne ha dunque molte facce: quella più tecnica della degustazione al femminile con bottiglie del 1967, primo anno di Vinitaly, quella più glamour dei brindisi che coinvolgono anche la Governatrice del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e l’Assessore all’Agricoltura della Puglia Leonardo Di Gioia e quella più seria del libro contro la mafia “Campanella”, di Maria Cristina Sarò, sostenuto dalle Donne del vino della Sicilia. Poi c’è il progetto dei corsi full immersion per dare protagonismo alle donne ed infoltire il numero, ancora esiguo, delle wine manager nei CDA dei consorzi del vino.
A Vinitaly le Donne del vino interpretano il tema nazionale 2016 della bellezza proponendo i film con i brindisi, la cosmesi con le creme anti età della Co.Der di Cuneo oppure la moda con le borsette BYOB per bottiglie della Winelover di Gonzato Moda o le modelle della Fashion Class di Verona che sfilano con le bottiglie in mano…. Ci sono Donne del vino che interpretano il binomio vino-bellezza con istinto materno, come le pugliesi che propongono di adottare una vite, oppure sono perfette padrone di casa, come le venete e le friulane, che accolgono le delegazioni provenienti da Germania- Associazione Vinissima, Giappone- Premio Sakura e Sud Africa BOB Black Owned Brands.
Le Donne del vino sono attivissime e presentano a Vinitaly il primo grande evento diffuso nazionale con cui accoglieranno le wine lover italiane, cioè le nuove consumatrici di grandi vini. E’ battezzato Festa delle donne del vino e avrà luogo ogni anno il sabato precedente l’8 marzo. A fianco di questo progetto più modaiolo, le Donne del vino del Piemonte si preparano a creare itinerari di trekking nei vigneti e quelle della Toscana a cavalcare la nuova tendenza dei rosati.
Il 50° Vinitaly ha mostrato una particolare attenzione all’enologia in rosa con la degustazione inaugurale, che vede protagoniste 10 donne del vino con bottiglie di cinquant’anni, e la cena finale della fiera nel Palazzo della Gran Guardia, nel cuore di Verona. Ma soprattutto ha visto un riconoscimento ufficiale nel discorso inaugurale del Capo dello Stato Sergio Mattarella e del Presidente di Veronafiere Maurizio Danese.
Un Vinitaly ricchissimo di appuntamenti dove il tema dell’anno 2016 –Donne, vino e bellezza- viene interpretato alla grande soprattutto in chiave fashion e wellness.
Ecco il BYOB, la borsetta per bottiglie che si propone come un nuovo accessorio di abbigliamento per le wine lover che, pur di bere la bottiglia preferita, se la portano con se. La sigla BYOB significa infatti <<bring your own bottle>> e fa riferimento all’abitudine USA, nata nel 1950, di portare il vino da casa. Particolarmente diffuso in California, è un vezzo da veri intenditori che vogliono bere vini pregiati senza spendere una fortuna. E’ insomma la versione moderna dell’italiano “diritto di tappo” che fa riferimento al prezzo da pagare al ristorante per bere la bottiglia portata dal cliente. Persino la cantante Madonna è stata pizzicata a fare byob e il 36% dei lettori del Wine Spectator ha dichiarato che la metà delle volte va al ristorante col proprio vino.
La pratica del Byob ha portato alla produzione di borse e valigette per contenere le bottiglie, anche in modo refrigerato, e persino i calici adatti per berle. La ditta Winelover di Gonzato Moda (Thiene, Vicenza) ha creato una linea BYOB particolarmente lussuosa, con design fantasioso e una cura estrema nell’esecuzione che fa perno sull’artigianalità italiana.
Eccoci alla cosmesi che usa le componenti più salutari del vino. Vinoterapia, un nome fashion per i trattamenti al vino sulla pelle che le Donne del vino propongono a Vinitaly con la linea delle creme al vino rosso della Co.Der. La sigla che significa Cosmesi e dermatologica, designa un’impresa nata nel 1990 a Fossano (Cuneo) per unire natura e tecnologia nella creazione di creme capaci di dare giovinezza alla pelle del corpo, delle mani e del volto.
Gli effetti benefici del vino sulla pelle sono stati utilizzati la prima volta fra il 1993 e il 95 nella regione de Les Graves vicino a Bordeaux da Mathilde Cathiard e Bertrand Thomas. Gli elementi più salutari sono i polifenoli (favonoidi, quercitina, tannini e resveratrolo) che si trovano soprattutto nella buccia dell’uva rossa.
Associazione Nazionale Donne del Vino Tel e Fax 02 867577 – 331 9104048
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Addetta stampa Anna Pesenti Buonassisi Tel 3356376458 Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- 10 AL MAGGIO DEI LIBRI! 23 aprile - 31 maggio 2016
Roma, 13 aprile 2016. È partito il conto alla rovescia! Fra dieci giorni inizia il Maggio dei Libri, la campagna nazionale giunta alla sesta edizione promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in collaborazione con ilMinistero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio dellaCommissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. La campagna si avvale inoltre del supporto della Presidenza del Consiglio dei Ministri,della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.Anno dopo anno, il Maggio dei libri ha visto crescere la rete di sostenitori e collaboratori, a riprova di quanto sia diffusa e condivisa la consapevolezza della crucialità della lettura nella crescita e formazione, a tutte le età. Tra gli accordi di partnership e collaborazione per questa edizione: SIAE – Società Italiana degli Autori e degli Editori, Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, Poligrafico dello Stato,Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, Società Dante Alighieri, UniCoop Tirreno, Librerie Coop, Librerie Feltrinelli, Messaggerie, British Council, Circolo dei lettori e altri in corso di definizione.
Con cinque anni di successi alle spalle, conseguiti fin dalla prima edizione nel 2011, il Maggio dei libri punta a valorizzare il contributo imprescindibile della lettura per la crescita personale di ogni singolo cittadino come anche per lo sviluppo culturale e civile di tutto il Paese. Accolto ogni anno con entusiasmo e partecipazione, il Maggio dei Libri è un appuntamento atteso, abituale e diffuso in tutta Italia, in programma dal 23 aprile, Giornata mondiale UNESCO del libro e del diritto d’autore, al 31 maggio: il claim istituzionale che accompagna questa edizione è Se son libri fioriranno, insieme agli altri messaggi e visual Se leggo vivo più di 7 vite, Liberi di leggere e Il libro porta consiglio.
I FILONI TEMATICI
La primavera dei libri quest’anno porta con sé una bella novità: prospettive nuove per declinare il valore della lettura, attraverso alcuni filonichiave che scandiscono la grande varietà di contenuti negli eventi in corso di organizzazione. Il primo è Shakespeare 400: ad aprile ricorrono i400 anni dalla morte del Bardo e, in collaborazione con il British Council, si stanno organizzando diverse iniziative nelle scuole, in sedi istituzionali e in location inedite. Il secondo riguarda la biblioterapia, per migliorare la conoscenza di se stessi. Il terzo filone è costituito dalleLittle Free Library, quelle casette in legno che custodiscono libri in libera consultazione e che spuntano come per magia nelle strade o nei parchi: quest’anno approdano anche al Maggio dei libri con il motto Prendi un libro, porta un libro! e, durante la campagna, ci sarà il primo censimento ufficiale di tutte quelle attive in Italia. Protagoniste di sempre, inoltre, sono le biblioteche (www.biblioraising.it) e le scuole, che sono all’opera per organizzare eventi coinvolgenti in nome della passione per la lettura.
ASPETTANDO IL MAGGIO DEI LIBRI
In una sorta di ideale e appassionante rincorsa verso l’inizio della campagna, alcune iniziative imperdibili entrano già nell’atmosfera del Maggio dei libri. Come Caro Alberto, mi ricordo di te (Roma, Casa Moravia, fino al 17 maggio), ciclo di appuntamenti per ricordare Moravia nei suoi spazi privati, attraverso le parole e le immagini degli amici: Flaminia Petrucci Siciliano e Lorenzo Pavolini hanno iniziato il 5 aprile, seguiranno Lorenzo Capellini e Nour Melehi (19 aprile), Antonio Debenedetti e Marco Cubeddu o Simonetta Sciandivasci (3 maggio) e a chiudere Mario Andreose e Sandra Petrignani (17 maggio). Altra grande anteprima è la festa al Circolo dei lettori a Torino, il 20 aprile:Sant Jordi. A Night in Barcelona, con gli underwater visuals, per respirare sotto il livello del mare; il rosso delle rose, nate, secondo leggenda, dal sangue del drago ucciso da Sant Jordi; il sound in perfetta modalità barceloneta con Sheesma, Ramon Moro, Sheesma e Mark Piñol. Ci si sposta in Sicilia il 22 aprile per #Storie sotto il Vulcano. Festeggia la giornata mondiale del libro in littorina (Catania e dintorni), che vede circa 150 scuole medie e superiori di 32 Comuni dell’area etnea coinvolte in un viaggio intorno al vulcano con studenti, docenti, lettori e 150 messaggeri che a bordo della littorina promuovono la lettura. Infine, il bookcrossing del progetto Libera Biblioteca PG Terzi Diffusa (Roma), che prevede la distribuzione (e il mantenimento) di cassette di libri in libero scambio, posizionate in ambulatori medici, sale d’attesa di studi professionali, negozi… A marzo ha superato quota 50 (tra I, II, V, VIII e XI Municipio di Roma) ottenendo anche il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Municipio Roma Il, della Direzione del Municipio Roma I, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma e dell’Istituzione Biblioteche di Roma.
LIBRI IN FESTA IL 23 APRILE
La fucina della creatività è in fermento, soprattutto per il 23 aprile, Giornata Mondiale del libro e del diritto d’autore, con tante iniziative per vivere a tutto tondo la passione per la lettura. A cominciare da Il Maggio dei libri a Explora! (Museo Explora, Roma): il Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con Explora – Il museo dei bambini di Roma, presenta una doppia iniziativa di lettura, per i bambini dai 3 ai 6 anni la mattina alle 11 con le filastrocche e i libri di Gianni Rodari e il pomeriggio per i più grandi dai 6 ai 10 anni con la raccolta Fiabe Italiane di Italo Calvino. E per festeggiare i libri e chi li scrive, il Centro propone – in collaborazione con SIAE – Società Italiana degli Autori e degli Editori, il ciclo di appuntamenti Il diritto di essere autore: incontri in contemporanea nelle scuole di alcune città per riflettere insieme agli scrittori sull’importanza di tutelare i prodotti della creatività. Ci sono poi diversi appuntamenti che, seguendo il primo filone tematico, sono dedicati al Bardo inglese: ad esempio, con Shakespeare Pop (Biblioteca Salaborsa, Bologna), si indagano le origini dell’immensa popolarità del drammaturgo e della sua influenza sulla cultura popolare contemporanea; Shakespeare after Shakespeare (Circolo dei lettori, Torino) propone invece sei spettacoli teatrali immaginando il destino di altrettanti eroi shakespeariani dopo che è calato il sipario; o ancora Lungo il percorso arabo-normanno di Palermo “I leggiadri versi del Bardo” (Cassaro Alto - Percorso Arabo –Normanno, Palermo), performance di cittadini e turisti che all’interno di alcuni negozi leggono a voce alta una poesia di Shakespeare estratta a sorte. Sempre il 23 aprile, la festa dei libri prosegue con Aspettando Andrea Vitali (Piazzalunga Cultura Suzzara, Suzzara – Mantova), maratona di lettura a voce alta dal suo libro La ruga del cretino; a Liberspazio (Piano di Sorrento – Napoli) protagonisti sono i bambini delle elementari, per giocare a fare gli editori, le bancarelle di libri usati e le letture animate, accompagnate da spettacoli e performance teatrali; con la XIV Settimana della lettura “Leggere per crescere”(San Giorgio delle Pertiche – Padova) la Biblioteca comunale organizza un corteo bibliofilo nel centro storico, un flash mob e letture per bambini e ragazzi.
Quest’anno, inoltre, il Maggio dei libri incontra il Premio Scriviamoci: promosso dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con laFondazione Maria e Goffredo Bellonci e con il sostegno di SIAE – Società Italiana degli Autori e degli Editori, nella sua seconda edizione lancia una sfida di immaginazione agli studenti delle scuole superiori di tutta Italia e di quelle italiane all’estero con la traccia 20 ANNI NEL 2020. Racconta come sei, racconta come sarai. “Inventa una situazione in cui, tra qualche anno, mettendo in ordine le tue cose, troverai un oggetto della tua adolescenza: un cellulare, un diario scolastico, una foto, il biglietto di un concerto. Prendi spunto da questo episodio per riflettere su come sei ora e su come potresti diventare”. I migliori racconti e aforismi saranno selezionati dalla Fondazione Bellonci e pubblicati sull’agenda Scriviamoci 2016/2017 pubblicata da Giulio Perrone Editore e che sarà presentata il prossimo 14 maggioal Salone Internazionale del Libro di Torino, partner del Maggio dei libri. Sempre al Salone e in occasione della campagna, sono in programma il 12 maggio un incontro nazionale sul valore formativo della lettura con gli insegnanti e il 13 maggio il V incontro delle Città del libro.
Attraverso declinazioni sempre nuove della passione per la lettura e con progetti creativi, l’edizione 2016 ribadisce la propria ispirazione originaria, alla base dei suoi successi anno dopo anno: portare i libri fuori dai loro contesti tradizionali per dimostrare che sono di casa in ogni luogo. In un’ottica di lettura condivisa, che favorisca l’interazione fra tipologie di pubblico diverse e coinvolga quanti più luoghi possibili della “quotidianità”, la campagna invita a organizzare eventi non solo in librerie, biblioteche, scuole e spazi istituzionali, ma anche nei locali pubblici, nei cinema, nei negozi, sugli autobus, nelle palestre, parchi, ristoranti e ovunque detti la fantasia. Al termine della campagna, ai migliori progetti (suddivisi nelle categorie: biblioteche, scuole, associazioni culturali, strutture carcerarie, librerie) sarà assegnato il premio Il Maggio dei Libri 2016.
Il compito di coordinare le migliaia di iniziative attese spetta al sito ufficiale della campagna www.ilmaggiodeilibri.it, rinnovato con unanuova veste grafica. Le adesioni sono aperte e partecipare è semplice quanto fare click: su “Inserisci la tua iniziativa” dal sito del Maggio dei libri o direttamente sulla piattaforma che raccoglie tutte le iniziative legate al Maggio dei libri 2016, all’indirizzo http://risorse.cepell.it/
ilmaggiodeilibri/. Per condividere esperienze, foto, video, eventi e suggerimenti, l’appuntamento social con il #MaggiodeiLibri è come sempre su Facebook(facebook.com/ilmaggiodeilibri
) e Twitter (twitter.com/maggiodeilibri).
PRESENTATA AL VINITALY LA 40ª FIERA NAZIONALE "VINUM"
L'edizione 2016 di Vinum, che quest'anno festeggia i 40 anni, è stata oggi presentata presso il Padiglione della Regione Piemonte nello spazio istituzionale regionale Land of Perfection
40 ANNI DI VINUMAlba, 23-24-25 Aprile | 30 aprile- 1° Maggio 2016
40ª Fiera Nazionale dei vini di Langhe, Roero e Monferrato
Degustazioni, incontri, workshop. Street food made in Langa, aperitivi a tema, visite guidate e musei aperti. E ancora, appuntamenti con le eccellenze enogastronomiche del territorio, eventi sportivi e tanta musica. Ma, soprattutto, i grandi vini di Langhe, Roero e Monferrato: tutti in un solo luogo, per due intensi weekend di assaggi, scoperte enoiche ed emozioni.Vinum compie quarant’anni e si prepara ad invadere la città di Alba il 23, 24 e 25 aprile e, nuovamente, il 30 aprile e il 1° Maggio 2016. La Fiera Nazionale dei vini di Langhe, Roero e Monferrato trasforma la capitale del Tartufo Bianco in una grande enoteca dove i profumi dei vini incontrano i gusti e i sapori delle eccellenze piemontesi, in una golosissima festa che coinvolge tutta la città e il territorio...
Nella foto da sinistra: MARCO SCUDERI, vicepresidente Ente
Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba,
LILIANA ALLENA, presidente Ente Fiera Internazionale
del Tartufo Bianco d'Alba e LUCA SENSIBILE, consigliere dell'Ente Fiera.
ANDREA BERTAZZI: “LA REGIONE LOMBARDIA CI HA ABBANDONATO”
Oliveti del Garda DOP
Alla vigilia di Sol&Agrifood arriva la denuncia del Presidente del Consorzio Olio Garda Dop sulla mancanza di finanziamenti per l'olio d'oliva lombardo
A poche ore dall'apertura di Sol&Agrifood di Verona, arriva la risposta della Regione Lombardia in seguito ad una richiesta di chiarimento del Consorzio Olio Garda DOP sulla mancanza del sostegno alle attività di informazione e promozione all'interno del PSR 2014-2020. La Regione, a firma dell'Assessore Gianni Fava, ritiene che “la coltivazione di olivo e la produzione di Olio Garda DOPlombardo non siano particolarmente consistenti, sia a livello regionale e nazionale che nell'ambito della produzione complessiva di Olio Garda DOP ed ha un ambito di produzione e commercializzazione che si concentra soprattutto a livello locale e regionale”. Gli stessi fondi sono invece consentiti nel Programma di Sviluppo Veneto che, insieme a Lombardia e Trentino, formano le tre aree di produzione tutela dal Consorzio.
L’olio Garda DOP nuovo
“C'è grande amarezza – dichiara Andrea Bertazzi, Presidente del Consorzio Olio Garda DOP - senza questi finanziamenti l'olivicoltura sulle sponde del lago lombardo non ha la forza di sopravvivere. L'olivo è essenziale per la salvaguardia del territorio e soprattutto per lo sviluppo di tutto il comparto turistico. In funzione di quale logica la scelta di abbandonare una produzione di qualità che esiste fin dal Medioevo nella zona del Garda e che è tanto apprezzata nel mercato estero?”.
In particolare l’olio del Garda è apprezzato dai consumatori per il gusto delicato, equilibrato ed armonico e per un leggero e tipico retrogusto di mandorla che lo rendono unico nel suo genere e facilmente riconoscibile tra altri oli d’Italia DOP. La produzione è limitata nei numeri, ma di grande qualità, con un importante volume economico. In particolare nella zona Lombarda sono 123 i soci – tra olivicoltori, molitori, confezionatori – per una produzione di olio certificato nella stagione 2015 di 69.753,31 Kg.
Info: www.oliogardadop.itMichele Bertuzzo