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A maggio 2021 le Anteprime della Toscana
A maggio 2021 le Anteprime dei vini della Toscana
L’appuntamento con il Chianti Classico chiuderà la settimana delle eccellenze enologiche toscane
Barberino Tavarnelle, 6 ottobre 2020. È stata rinviata a maggio 2021 la settimana delle Anteprime di Toscana. L’appuntamento più noto e stimolante con le eccellenze del vino toscano, che tradizionalmente ha luogo nel mese di febbraio, slitta a primavera a causa dell’emergenza sanitaria.
A dare la notizia è stata la vicepresidente della Regione e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi, d’intesa coi Consorzi di tutela dei Vini Toscani DOCG/DOC/IGT, riuniti nell’associazione AVITO.
“Era impensabile annullare nel 2021 le Anteprime di Toscana, che da sempre rappresentano il momento clou in cui il sistema vitivinicolo toscano, vera spina dorsale dell’intero comparto agricolo regionale, si presenta ai mercati e ai media internazionali con le nuove annate - ha precisato la vicepresidente Saccardi - soprattutto in un momento come questo, in cui la promozione può costituire una leva formidabile, se non per aumentare, almeno per mantenere posizioni sui mercati internazionali”.
In particolare, le nuove date fissate vanno dal 14 al 21 maggio 2021 e vedranno il susseguirsi delle presentazioni dei vini e dei Consorzi delle principali denominazioni di origine della regione. Cambierà però il consueto ordine degli eventi, tanto che nell’edizione primaverile sarà il Chianti Classico a chiudere la settimana, con la sua Chianti Classico Collection che si terrà sempre alla Stazione Leopolda di Firenze, ma nelle giornate di giovedì 20 e venerdì 21.
“Non tutto il male viene per nuocere - ha ribadito il presidente di AVITO, Francesco Mazzei - i mesi primaverili sono infatti il periodo ideale, non solo per degustare vini più pronti, ma anche per far vivere e visitare gli splendidi territori del vino nel loro massimo splendore a tutti gli ospiti che auspichiamo di poter accogliere, numerosi, in Toscana”.
La kermesse, organizzata dalla Regione Toscana e dai Consorzi, vede la partecipazione di molti giornalisti nazionali ed internazionali e coinvolge in modo itinerante un po’ tutti i territori della Toscana.
“Con un’annata che in vigna è stata eccezionale, siamo certi che i nostri viticoltori sapranno esprimere vini altrettanto eccellenti - continua l’assessore - e questa sarà la risposta più convincente del mondo del vino toscano a qualche maldestro tentativo di imitazione (se non addirittura di frode), a cui le nostre griffe sono ogni tanto soggette, e che proprio grazie alla serrata collaborazione dei Consorzi e degli Organismi di controllo, riusciamo a stanare”.
Silvia Fiorentini – Caterina Mori
TOSCANA IGT PIAN DEL PINO 2017 BIOLOGICO
di Virgilio Pronzati
Pian del Pino Azienda Agricola Biologica - Via Ascione 6919 - Frazione Campogialli - 52028 Terranuova Bracciolini (AR). Cell. +39 -348.7152424 www.piandelpino.org - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Toscana Igt Pian del Pino 2017 Biologico
Categoria: Rosso secco. Vitigni: Sangiovese e Colorino del Valdarno. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13,5%. Lotto: LMG 28825. Prezzo medio in enoteca € 20,85
Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rossi di medio.lungo affinamento a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 3-4 anni. Servizio: mescere a 18°C in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: pappardelle al ragù di lepre, anatra al forno, filetto alla Rossini, stufato di cinghialetto, pecorino di Pienza di 3-4 mesi.
Caratteristiche organolettiche
Alla vista è limpido, di colore rubino tendente al porpora. Al naso si presenta intenso e persistente, ampio, fine, con netti sentori di iris, gelatina di more di rovo, e lieve di corbezzoli, cacao, tostato e umori boschivi balsamici. In bocca è secco, molto fresco, sapido, caldo, di buona astringenza, pieno ma snello, persistente. Retrogusto: vena fresca, sapida e tannica, con note floreali, fruttate, speziate e vegetale-balsamiche.
Considerazioni: Molto buono. Ottenuto da selezionate uve dei vigneti più vecchi composti di Sangiovese e Colorino del Valdarno pigiadiraspate, fatte fermentare e macerare in botte in muratura per quattro settimane con i propri lieviti. Seguono la svinatura e la fermentazione malolattica che viene svolta in circa 20 giorni. Maturazione, 24 mesi in botte di rovere, seguito da 2 mesi di affinamento in bottiglia. Evoluzione: ancora giovane ma già invitante. Da bere nell’arco di 3-4 anni. Prende il nome della località dei vigneti più antichi dove esprime al meglio il terroir.
Valutazione: 89/100
RIVIERECCELLENZA: VINI, STELLE, EMOZIONI – LE NUOVE DATE, 15 E 22 NOVEMBRE
Riviereccellenza, la rassegna organizzata da Vite in Riviera, è stata riprogrammata in risposta alle nuove disposizioni governative degli ultimi giorni.
Le prime due esperienze gourmet dedicate ai vini e agli oli del Ponente Ligure si svolgeranno il 15 e il 22 novembre a pranzo, con inizio alle ore 12.30, all’Enoteca Regionale di Liguria (Viale Chiesa 18, Ortovero). Gli spazi e l’accesso sono stati studiati in sicurezza e in linea con le disposizioni vigenti.
Domenica 15 novembre sarà protagonista il vino Vermentino, esaltato dal menù di mare opera dello Chef Deborah Corsi: una donna di mare, una personalità forte, accompagnata da una gentilezza innata, che ama la cucina sin da bambina. Una giovane Chef che ha trasferito nei piatti la propria passione per la pittura; una mano leggera disegna con sapori sublimi, portate che si rinnovano continuamente. Gestisce, insieme al marito Emanuele, il Ristorante “La Perla del Mare” (San Vincenzo, Toscana).
Domenica 22 novembre sarà dedicata al vino Pigato accompagnato a un menù di mare realizzato dello Chef Giuseppe Ricchebuono. Originario di Savona, dal 2009 è lo Chef stellato del “Ristorante Vescovado” (Noli, Liguria). La sua cucina è fatta di materie prime semplici e genuine che, trattate con attenzione maniacale e incredibile creatività, si trasformano in veri capolavori culinari. Ogni singolo ingrediente rappresenta l’eccellenza ligure, oggetto di una continua ricerca, offerta dalla natura e valorizzata dalle abili mani dell’uomo.
Le serate previste con gli Chef stellati Igles Corelli e Gianpiero Vivalda saranno riprogrammate nel 2021.
Per info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 366 8726643
Nata nell’ottobre 2015 con la sottoscrizione del Contratto di Rete, Vite in Riviera raggruppa 27 aziende vitivinicole ed olivicole, ubicate tutte tra le provincie di Savona e Imperia, con l’obiettivo di divulgare e promuovere i vini e gli oli liguri della Riviera di Ponente.
Federica Schir – 389 9425510
CONSORZIO ETNA DOC: OTTIME ASPETTATIVE DALLA VENDEMMIA 2020
La variegata raccolta sui quattro versanti dell’Etna, tra le ultime in Italia a concludersi, è appena giunta al termine. Primi riscontri più che positivi: uve sane, mature ed equilibrate. “Qualità alta con punte di eccellenza”
Si è conclusa da pochi giorni la vendemmia alle pendici dell’Etna e i primi riscontri dai viticoltori dei quattro versanti che ospitano i vigneti di uve Etna DOC sono tutti all’insegna dell’ottimismo. “Siamo sicuramente molto soddisfatti e pensiamo di poter ottenere vini di grande livello dall’annata 2020” commenta Antonio Benanti, Presidente del Consorzio di Tutela Vini Etna DOC. “Il territorio dell’Etna è eterogeneo per natura. Non mi riferisco solo all’effetto che le colate laviche, nel corso del tempo, hanno avuto nella creazione di tante straordinarie differenze e sfumature anche su terreni molto vicini tra loro. Qui i vigneti, rigorosamente di varietà autoctone, si estendono ad altitudini variabili, dai 400 fino ad oltre 1000 metri, e su versanti differenti, con microclimi del tutto peculiari. Al netto di questa straordinaria varietà che ci contraddistingue, quest’anno abbiamo potuto riscontrare alcuni aspetti oggettivi, presenti un po’ ovunque, che ci fanno pensare ad un’annata in grado di regalare vini di notevole equilibrio ed eleganza. Aspetti che spesso caratterizzano i vini etnei, ma che quest’anno crediamo saranno particolarmente accentuati”. La vendemmia etnea è iniziata nella seconda metà di settembre con la raccolta delle prime uve per le basi spumante e si è conclusa, tra le ultime in Italia, a fine ottobre con le due varietà a bacca rossa, il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio. “Un primo aspetto da sottolineare è che, a parte singoli e circoscritti casi, non abbiamo registrato danni dovuti a grandine o gelate – continua Antonio Benanti –. Non è un fattore così scontato”.
La maturazione delle uve è stata generalmente regolare e, pur considerando le peculiarità di ogni varietà, le differenti altitudini e caratteristiche dei quattro versanti, sicuramente eccellente. “Mediamente le varietà a bacca bianca, a partire dal Carricante, sono maturate più tardivamente rispetto ad altri anni nei quattro versanti dell’Etna. Le uve a bacca rossa, invece, hanno avuto una maturazione più regolare e una data di vendemmia classica”.
Anche se è ancora troppo presto per poter fornire dati in tal senso, la vendemmia 2020 sembra essere soddisfacente anche dal punto di vista quantitativo. “La raccolta si è appena conclusa e quindi è prematuro fornire delle stime sui volumi. La prima impressione è di un’ottima annata sotto tutti gli aspetti, e questa è una buona notizia considerando che sta per concludersi un anno davvero complicato a causa dell’emergenza sanitaria in corso causata dalla pandemia” afferma il Direttore del Consorzio, Maurizio Lunetta.
Scendendo nel dettaglio dei differenti versanti dell’Etna, non mancano le conferme circa la qualità della vendemmia appena conclusa, ma al tempo stesso la fotografia delle tante differenze presenti all’interno di una denominazione ricca di sfaccettature. “È certamente un’annata che ci sentiamo di definire eccellente” commenta Margherita Platania, produttrice del versante Sud-Ovest, con vigneti posizionati a ben 1000 metri di altitudine. “La fase iniziale della stagione è stata leggermente anticipata, ma in generale abbiamo registrato un andamento della maturazione regolare. Le condizioni climatiche di questo versante, con più ore di irraggiamento solare e grandi escursioni termiche tra il giorno e la notte, ottima ventilazione e scarsità di piogge, ci hanno consentito di protrarre la data di inizio della vendemmia e ottenere così una lenta e perfetta maturazione dei grappoli, comprese bucce e vinaccioli. Siamo soddisfatti, le uve promettono grandi cose”
Spostandoci a Sud-Est, zona che beneficia sia dell’influenza del mare che di una eccellente luminosità, si trovano le condizioni ideali per la coltivazione sia del Nerello Mascalese che del Carricante, il commento rimane positivo. “La maturazione delle uve è stata molto equilibrata, con le uve a bacca bianca in ritardo di circa una decina di giorni rispetto al solito, tanto che le abbiamo vendemmiate insieme a quelle a bacca rossa” spiega questa volta Fabio Costantino, produttore con vigneti posizionati tra i 500 e i 600 metri sul livello del mare. “Quest’anno la crescita della parte vegetativa sia in campo che sulla vite è stata decisamente abbondante: un segnale che evidenzia un grande benessere della pianta e che ha reso necessaria una cura ancora più attenta in vigna”.
Il versante Est, incastonato tra il vulcano e il mare con vigneti spesso molto ripidi, si caratterizza per la presenza preponderante del Carricante, che qui assume note di freschezza e incisività di particolare distintività. “È stata un’annata che non facciamo fatica a giudicare come molto bella, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo” spiega Fabio Percolla, con vigne posizionate a 900 metri affacciate sul mare. “Il tempo, quest’anno, è stato un ottimo compagno di viaggio: abbiamo portato in cantina uve sanissime che, volendo, sarebbero potute rimanere anche più tempo in pianta. La piovosità, tipicamente presente su questo versante, che si concentra soprattutto nel periodo di ottobre e novembre, quest’anno è stata meno presente e ci ha consentito di vendemmiare con maggior serenità”.
Sul versante Nord, infine, tradizionalmente riconosciuto come la zona principe per il Nerello Mascalese e dove, alle quote più alte, solitamente si vendemmiano gli ultimi vigneti della DOC, le parole d’ordine sono equilibrio, profondità e freschezza. “L’annata 2020 la possiamo considerare più che soddisfacente, con punte di eccellenza assoluta nei cru” commenta il produttore Marco De Grazia, dai suoi vigneti ubicati tra i 600 e i 1000 metri di altitudine. “L’annata è stata caratterizzata da una primavera fresca e piovosa seguita da un'estate con pochi picchi di caldo a metà agosto. Abbiamo registrato, di conseguenza, un notevole ritardo nell'invaiatura e nella maturazione in generale, sia del Carricante che del Nerello Mascalese. Infine, un ottobre sorprendentemente mite, accompagnato da una straordinaria ricchezza vegetativa, ci ha concesso una lenta e lunga maturazione e alla fine uve sanissime”.
“Siamo fiduciosi, è una vendemmia che ci consente di vinificare uve molto sane e dotate di tutte le caratteristiche necessarie, in tutti i versanti, per ottenere vini di grande equilibrio e finezza” conclude il presidente Benanti.
Alice Camellini
DOLCE DI NATALE CHOCOFLOW
Siete in cerca di un dessert natalizio gustoso, a basso contenuto di zuccheri, ricco di fibre e proteine? Eccovi accontentati: vi presentiamo sua maestà il Dolce di Natale Chocoflow!
Il Natale si avvicina e porta con sé la voglia di godersi le festività, il meritato riposo ed il calore di una tavola imbandita da condividere con i propri cari. Mai come quest’anno c’è bisogno della bellezza dei momenti in famiglia, delle piccole gioie del palato e di quella dolcezza che scaccia l’amaro e scalda il cuore.
Per questo l’azienda Lightflow si è cimentata in una proposta golosa irresistibile, realizzando un dolce natalizio Carbolight stuzzicante, ad alto contenuto di fibre, fonte di proteine, a basso contenuto di zuccheri e con 7,17g di carboidrati per 100g di prodotto, per un totale di 890g di bontà ad ogni morso. Nato dall’unione felice tra gusto e benessere, nel Dolce di Natale Chocoflow tradizione e innovazione si incontrano dando vita ad un prodotto delizioso dagli innumerevoli plus nutrizionali, realizzato con maestria artigianale e con ingredienti selezionati di prima qualità.
Il caldo abbraccio del Dolce di Natale Chocoflow, dalla tipica forma a cupola, apre le porte ai buongustai grazie ad una cascata di mandorle che sovrasta la parte superiore, ed alla ghiotta farcitura con Gocce di Chocoflow fondente a base di cacao e burro di cacao, in cui gli zuccheri sono stati sostituiti dai polioli, composti che si trovano nella frutta e in alcuni vegetali, dolci e meno calorici dello zucchero. Una vera rivoluzione rispetto alle gocce di cioccolato tradizionali, poiché non inserendo tra gli ingredienti lo zucchero, risultano straordinarie nella formulazione ed altrettanto golose.
Un prodotto perfetto per far breccia nel cuore di grandi e piccini, da portare in dono o in tavola per stupire gli affetti con una nota dolce unica, all’insegna del gusto e del benessere in stile Carbolight.
LIGHTFLOW: LA RIVOLUZIONE DEL BENESSERE
Lightflow è nata nel 2012 ed ha sede a L’Aquila. Uno degli aspetti più interessanti di quest’azienda è la sua Mission: “Contribuire al benessere delle persone senza cambiare le loro abitudini”; per questo ha sviluppato 3 linee di prodotti, Carbolight, Nutrilight e Fiberlight. Gli alimenti Carbolight sono a basso contenuto di zuccheri, proteici e ricchi di fibre, con una percentuale di carboidrati nettamente inferiore rispetto ai cibi comuni come pasta, pane e dolci preparati con farine tradizionali: per questo vengono apprezzati da chiunque voglia ridurre l’introito giornaliero di carboidrati, segua un’alimentazione low carb o una dieta chetogenica. La linea Nutrilight comprende integratori, caffè, tè e solubili arricchiti da “superfoods” per supportare l’organismo ed avere una risorsa per ogni necessità. Fiberlight propone indumenti ed accessori in fibre tessili realizzati con tecnologia Far InfraRed. Per garantire sicurezza e supporto scientifico ai prodotti, Lightflow promuove ricerche e studi realizzati da medici e specialisti dei maggiori istituti italiani. Il Reparto Produttivo è il cuore pulsante dell’azienda, è lì che i prodotti vengono preparati e confezionati. Sul fronte Ricerca e Sviluppo prendono vita idee e progetti innovativi, dalla sperimentazione allo sviluppo dei prodotti e continuo miglioramento degli stessi.
Barbara Machin