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VINO: A ‘BENVENUTO BRUNELLO USA’ CORO UNANIME ANTI-DAZI BINDOCCI (PRES. CONSORZIO BRUNELLO): +75% LE FASCETTE RICHIESTE A FINE 2019
San Francisco, 29 gennaio 2020. Il Brunello di Montalcino sbanca negli Usa e fa il pieno in vista dei possibili dazi aggiuntivi. Si chiudono oggi le due tappe di New York (foto) e San Francisco nel principale Paese di sbocco (30% la quota export) per il principe dei vini toscani.
Circa 1.000 gli operatori intervenuti per 50 aziende accreditate agli eventi di Benvenuto Brunello Usa e un coro unanime: no ai dazi. “Tra metà novembre e fine dicembre – ha detto il presidente del Consorzio Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci - abbiamo registrato un volume di richieste di fascette di Stato per l'immissione di bottiglie sul mercato del 75% superiore allo stesso periodo 2018 (3,5 milioni contro 2 milioni).
Un dato senza precedenti, che ha permesso a molti nostri produttori di spedire oltreoceano il vino a gennaio e che la dice lunga su quanto i dazi preoccupino anche i nostri partner commerciali statunitensi”. Il prossimo appuntamento è in Italia, dal 21 al 24 febbraio, con Benvenuto Brunello e quella che sembra essere la super annata 2015.
Ufficio stampa Consorzio del Brunello di Montalcino: Ispropress
Eugenia Torelli, 328.6617921 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Nelle immagini l’evento del 27 gennaio “Benvenuto Brunello in New York City 2020” al Gotham Hall di Broadway, New York.
150 ANNI PORTATI DIVINAMENTE
Grandi celebrazioni lungo tutti i 12 mesi per rendere omaggio a un materiale evergreen, simbolo del rinnovamento costante della Natura
Il sughero è passato, presente e futuro: lo sa bene Amorim, che compie 150 anni di attività in continua evoluzione con un materiale intramontabile e, anzi, sempre più orientato al futuro grazie alle sue molteplici virtù.
Le celebrazioni del 150° anniversario della fondazione del Gruppo Amorim prendono il via da un cambio di immagine radicale, che ben rappresenta le radici dell’azienda, ma anche il suo sguardo costantemente orientato al futuro, a partire dal logo. La casa madre ha inoltre previsto una serie di iniziative interne ed esterne per celebrare i pilastri dell’attività: Storia, Ristrutturazione e Futuro; Sughero, sostenibilità e innovazione; Persone, famiglia e comunità; Istruzione e valori. Un vasto programma che dimostrerà pubblicamente il raggiungimento di questo obiettivo di creare un futuro per il sughero ancora più luminoso del suo passato. nel corso dei 12 mesi del 2020 saranno così altrettanti i temi, che identificano Amorim.
Gennaio è il mese del rinnovamento, quello in cui si dimostra come la vita sia fatta di cicli e quando un ciclo termina, un altro nasce. Il passato si trasforma in futuro, l’eredità apre la strada al rinnovamento ecco perché l’azienda ha deciso di iniziare le celebrazioni tornando al luogo in cui tutto ha avuto inizio: la foresta di quercia da sughero, dove un albero incredibile e maestoso, capace di autorigenerarsi seguendo il ritmo della Natura, è ispirazione ed esempio. Febbraio sarà dedicato alla passione che unisce la famiglia Amorim, la ragione che la muove: il sughero, materia prima unica, 100% naturale, rinnovabile, riciclabile e riutilizzabile, orgoglio nazionale e non solo, dal momento che riunisce in sé un insieme di caratteristiche che nessuna tecnologia è riuscita fino ad oggi ad eguagliare. Utilizzato da migliaia di anni il sughero risponde con successo alle sfide della vita contemporanea. Con applicazioni sorprendenti e diversificate, il suo potenziale è immenso. Seguono mesi intensi e tematiche attuali.
A marzo si parla di sostenibilità, ispirata inevitabilmente proprio dalla foresta di querce da sughero, ecosistema unico al mondo, e seguendo i principi dell’economia circolare, in armonia con la natura, rispettando l’ambiente e le persone. Ad aprile il focus è sulle persone, sulle sfide quotidiane e su chi crede in una passione in un progetto, in una comunità globale, unita dallo stesso scopo e da una passione comune: il sughero. A maggio si fa la storia: dalla genesi, nel 1870, al successo odierno, fatto di unione, audacia, visione imprenditoriale e pionierismo. Giugno è dedicato all’innovazione, quella che prende vita da una curiosità intelligente, dal forte investimento su R&S e innovazione, con l’obiettivo di espandere la conoscenza sul sughero e sviluppare nuove applicazioni. Il viaggio nei 150 anni a luglio parla di comunità, della consapevolezza di realizzare il proprio percorso grazie al contributo e all’energia di tutti, per crescere responsabilmente e in modo sostenibile. Ad agosto va in scena il senso di appartenenza, con il tema della famiglia: non solo le quattro generazioni che guidano un’attività di riferimento, ma anche e soprattutto le oltre quattromila persone, nei cinque continenti, mosse da una comune passione. Settembre è in una prospettiva di educazione, in un’ottica di seminare per raccogliere, dove la natura, prima maestra, insegna l’importanza di nutrire, rispettare e saper attendere. Ad ottobre, quasi inevitabilmente, l’onore va al vino: il sughero è custode di molti tesori, di cui questo è forse il più prezioso, con un legame ancestrale, lo stesso carattere organico e una storia ricca e lunga, rivissuta con emozione ogni volta che si apre una bottiglia. A novembre, l’accento è sui valori: sempre guidati dalla convinzione che è un privilegio lavorare un materiale tanto nobile quanto il sughero., c’è anche la consapevolezza che non basta crederci, bisogna agire ed essere quindi semplicità, longevità, ambizione, discrezione e attitudine, ma soprattuto passione. Dicembre è il momento in cui si guarda al futuro, responsabilità e privilegio, perché dipende da ciò che si è riusciti a fare.
“Conoscendo il sughero così bene – afferma Carlos Veloso dos Santos, a.d. Amorim Cork Italia - crediamo che il meglio debba ancora arrivare”. Il 2020 si preannuncia così un anno memorabile, in linea con la storia gloriosa di Amorim ma, soprattutto, la sua ambizione e l’impegno indissolubilmente legato al futuro globale.
Il Gruppo Amorim è la prima azienda al mondo nella produzione di tappi in sughero, in grado di coprire da sola il 40% del mercato mondiale di questo comparto, e il 26% del mercato globale di chiusure per vino; conta 22 filiali distribuite nei principali paesi produttori di vino dei cinque continenti.Amorim Cork Italia, con sede a Conegliano (Treviso), filiale italiana del Gruppo Amorim, si è confermata nel 2018 azienda leader del mercato del Paese. Con i suoi 42 dipendenti e una forza commerciale composta da 35 agenti, nel 2018 ha registrato oltre 590.000.000 di tappi venduti per un fatturato, in crescita, di 62 milioni di euro (+8% rispetto al 2017). La sua leadership è dovuta ad una solida rete tecnico-commerciale distribuita su tutto il territorio della penisola, ad un efficace servizio di assistenza pre e post vendita ma anche all’avanguardia dei suoi sistemi produttivi e gestionali e soprattutto del suo reparto Ricerca&Sviluppo, al quale si associa una spiccata sensibilità per la tutela dell’ambiente e in particolare per la salvaguardia delle foreste da sughero. Lo sguardo al futuro vede una sempre più solida alleanza tra Tecnologia e Natura, con importanti risultati anche in termini di sostenibilità sociale: con il progetto Etico, Amorim Cork Italia ha infatti portato a compimento il primo circolo virtuoso di tutta la nazione, realizzando una granina per la bioedilizia generata dai tappi usati e raccolti dalle onlus che aderiscono all’iniziativa e ricevono dall’azienda un contributo per i propri progetti. Con l’iniziativa Eticork, invece, ha introdotto un riconoscimento per le aziende vitivinicole che assumono atteggiamenti virtuosi nella loro attività quotidiana.
Ufficio Stampa: Carry On
ENOZIONI A MILANO VINCE E CONVINCE
Si è conclusa la terza Edizione della kermesse enoica organizzata da AIs Lombardia
Enozioni a Milano 2020 dà i numeri di chiusura dell’evento: la tre giorni dedicata all’espressione enoica di alto profilo curata da AIS Lombardia, giunge alla sua terza edizione registrando il tutto esaurito al The Westin Palace Hotel. Oltre 2.000 presenze tra associati, wine – lovers, curiosi e giornalisti accreditati, tutti testimoniano la bontà di questo format sempre più rivolto all’infotainment del vino.
Eccellenze qualitative, approfondimenti e relazioni sono stati valori dell’edizione 2020: dalla Napa Valley al Rodano, da Bordeaux alle Langhe, dalla Champagne alla zona del Tokaij, per citare alcune delle aree a maggiore vocazione vitivinicola nel mondo, Enozioni 2020 si è posta come caleidoscopio enologico nel cuore della città meneghina.
La rassegna si è aperta sin da subito all’eccellenza con la Cena di Gala di venerdì 24 gennaio durante la quale sono stati premiati tre nomi importanti che portano lustro al mondo del vino: Charlie Arturaola, Luciano Ferraro ed Elisabetta Foradori, tre profili professionali eterogenei che in comune hanno la straordinaria abilità di trasformare la narrazione del vino in un’esperienza emozionale, sintetizzando nel loro storytelling la capacità del vino di inebriare i fruitori non solo grazie all’assaggio ma anche tramite il racconto. Gli ambiti riconoscimenti sono stati consegnati dalla storica madrina di questa iniziativa, Tessa Gelisio, e dal Presidente di AIS Lombardia, Hosam Eldin Abou Eleyoun.
Charlie Arturaola, è considerato uno dei dieci palati più influenti della storia moderna del vino americano, un vero e proprio mito vivente, un uomo ammirato per la sua competenza e semplicità. Nel 2012 a Londra ha ricevuto il premio International Wine & Spirit Competition Comunicator Award, il riconoscimento internazionale più importante per questo settore.
Luciano Ferraro, vera istituzione della critica enologica, caporedattore del Corriere della Sera per cui cura anche la rubrica DiVini. Negli ultimi anni ha ricevuto numerosi riconoscimenti come miglior giornalista italiano dal Comitato Grandi Cru d’Italia, Premio Casato Prime Donne a Montalcino, Miglior comunicatore di Carpenè Malvolti, Premio 5 Stelle al giornalismo, il Premio della Guida Vini Buoni del Touring Club Italiano.
Elisabetta Foradori, produttrice, nel 1984 ha preso le redini
dell'azienda Foradori. Spinta da una forte passione e amore per la propria terra, si è imposta sin dagli esordi in cantina il recupero di un vitigno autoctono della zona, il Teroldego. Realizza così Granato, un "rosso importante" da uve Teroldego in purezza che esordisce nel 1986, e già negli anni ’90 l’etichetta diventa immagine vincente di quest’angolo delle Dolomiti, grazie anche alla determinazione con cui Elisabetta la promuove viaggiando.
“Enozioni a Milano rafforza il suo ruolo di riferimento nel panorama degli appuntamenti legati al vino nel capoluogo lombardo. Sin dall’esordio AIS Lombardia si è posta l’obiettivo di portare la kermesse ad un alto profilo emozionale, un momento in cui fare cultura del vino” afferma il Presidente di AIS Lombardia, Hosam Eldin Abou Eleyoun, e prosegue: “Milano e la Lombardia sono diventati piazze strategiche nel mondo del vino. La nostra associazione ha assunto in questi ultimi anni il ruolo di ricettore delle tendenze, grazie ad una marcata presenza sul territorio lombardo, e si conferma sempre più punto di riferimento sia per le aziende che per i consumatori”.
Alessandra Zaco
I VINI DI TENUTA DI ARCENO A WINE & SIENA
In degustazione:
Chianti Classico Riserva DOCG 2016
Strada al Sasso Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2016 Valadorna IGT Toscana 2015
Arcanum IGT Toscana 2015
Da sabato 1° febbraio a lunedì 3 febbraio 2020
Santa Maria della Scala, Palazzo Squarcialupi- Piazza del Duomo, 1 Siena Sala Italo Calvino - Livello 7, Stand 173
Tenuta di Arceno, realtà vitivinicola toscana sulle colline del Chianti Classico, nel Comune di Castelnuovo Berardenga (SI), parte di Jackson Family Wines, di proprietà di Barbara Banke e della Famiglia Jackson dal 1994, partecipa alla quinta edizione di “Wine & Siena”. L’evento spin - off del Merano Wine Festival - in programma dall’1 al 3 febbraio 2020 a Siena – che celebra le eccellenze enologiche e gastronomiche premiate con il The WineHunter Award.
Tenuta di Arceno offrirà in degustazione (Sala Italo Calvino - Livello 7, Stand 173): Chianti Classico Riserva DOCG 2016, Strada al Sasso Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2016 - eleganti espressioni di Sangiovese, il vitigno principale dell’azienda - Valadorna IGT Toscana 2015 e Arcanum IGT Toscana 2015, due tagli bordolesi prodotti dalla tenuta.
Durante la manifestazione sarà possibile degustare una selezione di vecchie annate di Arcanum IGT Toscana: 2013, 2011, 2010 e 2003. Una retrospettiva da non perdere che ci racconta tramite 5 annate di Arcanum 12 anni di storia ed evoluzione produttiva di questo taglio bordolese, che vede il Cabernet franc sempre più dominante nel blend.
DETTAGLIO DEI VINI
Chianti Classico Riserva DOCG
Chianti Classico Riserva proviene da vigneti esposti a sud, e quindi leggermente più caldi rispetto a quelli del resto della tenuta. È prodotto prevalentemente da uve Sangiovese con l’aggiunta di un 10% di Cabernet Sauvignon e viene affinato per un anno in barrique di rovere francese. Caratteristiche quali il colore scuro, la freschezza delle note fruttate, il perfetto equilibrio con gli aromi terziari di spezie, e la potenza dei tannini, morbidi e ben bilanciati, ne fanno un perfetto esempio di Chianti Classico Riserva. Al naso si riconoscono sentori di prugne mature con spezie di noce moscata e cannella, distinto anche il tono di erbe, di foglia di alloro e di cipresso. In bocca i tannini sono morbidi ed eleganti; aromi intensi in cui predominano note di lavanda, lampone e pepe bianco. L'acidità finale ricorda la freschezza persistente di un mandarino maturo con note di liquirizia.
Strada al Sasso Chianti Classico Gran Selezione DOCG
Strada Al Sasso è un Sangiovese in purezza proveniente da un unico blocco di un singolo vigneto chiamato La porta. Questo eccezionale microcru piantato nel 1998 è situato in una zona molto ventilata della proprietà. Il vigneto è caratterizzato da un impianto ad alta densità e bassa resa, ed è stata effettuata una scelta accurata dei portainnesti e dei cloni più adatti al suolo. Strada al Sasso è un vino intenso, profondo, concentrato e complesso. Gli aromi sono ricchi di note di frutti neri, viola e chicchi di caffè appena tostati. Al palato è denso e dominato da note di prugne essiccate, noce moscata, sottobosco. Presenta un’acidità decisa e tannini equilibrati. Il finale è definito dall’acidità, tipica del Sangiovese e da sentori di scorza d’arancia.
Valadorna IGT Toscana
Valadorna è un blend a base di uve Merlot, provenienti principalmente dai blocchi Valadorna e Capraia, i vigneti della tenuta più vocati per questa varietà e che trasmettono in modo esemplare la complessità e ricchezza minerale del terroir. Note di marasca, succulenti fichi neri e accenni di zucchero di canna sono incorniciati da componenti di terra, ferro e grafite. Un vino ricco e vellutato, alquanto moderno (grazie all’uso di barriques di quercia francese nuove e di secondo passaggio) dal palato pieno, retrogusto morbido e finale lungo e persistente.
Arcanum IGT Toscana
Ottenuto prevalentemente da uve Cabernet Franc, Arcanum è un vino di grande fascino ed eleganza, particolarmente adatto a lunghi invecchiamenti, ma piacevole anche da giovane, con i suoi aromi di viola, rosa, lampone e delicate note speziate. Arcanum proviene dai blocchi di vigneti Apparita e Belvedere. La loro eccellente esposizione ed i suoli di argilla sabbiosa, garantiscono ogni anno la migliore espressione di questa varietà. Al naso dominano i sentori scuri di ribes nere e frutti di bosco. Sul palato esplodono sapori di cioccolato fondente e lamponi. Il frutto è ben definito, con tannini rotondi, e una delicata acidità. Il finale lungo e persistente evidenzia le classiche note del Cabernet Franc, erbe aromatiche, menta e cedro.
Carlotta Ribolini
Canto Amaro
Elisir d'amore per San Valentino: il Canto Amaro della Sirena del Garda
Canto Amaro nasce da un amore struggente per il Lago di Garda e le sue botaniche: quello della Sirena, da donna a musa ispiratrice della linea, che grazie al suo “canto amaro” ha attirato l’attenzione di un fauno lacustre, che l’ha trasformata in sirena dalle acque per salvarle la vita e renderla sua sposa, proprio nella Baia delle Sirene, a Punta San Vigilio, in quello specchio di acqua tra Garda e Torri del Benaco, conosciuta per i forti mulinelli lacustri dove si dice che ancor oggi nuotino delle donne bellissime, metà donna, metà pesce. Ma che ha segnato anche la profonda passione della sua creatrice, Elisa Carta, raccoglitrice da generazioni, che si è ispirata all’energia di questo luogo realizzando un gusto mediterraneo che sposa i limoni del Lago di Garda alle note amaricanti del cardo mariano di questi luoghi. Recuperata quindi una ricetta trovata in un libro antico sulla potatura, appartenuta al nonno paterno, Elisa ha cercato alcune botaniche riportate come la rosa canina e i limoni che hanno reso famose le sponde di questo lago.
Canto Amaro
Canto Amaro è un liquore naturalmente amaro che ammalia come la Sirena che ammicca dalla bottiglia con le fragranze dei limoni del Garda, conquista con la dolcezza della vaniglia e affascina con le note amaricanti del cardo e della genziana. Un nuovo amaro assolutamente naturale, come da filosofia aziendale, senza coloranti e aromi naturali o artificiali, nato dalla raccolta di ingredienti unici, che si trovano sulle sponde del Garda. Un look artigianale, premium e curato nei mini dettagli il cui legame con il Garda è imprescindibile.
Ingredienti principali
Agrumi: Limoni del Garda, Arancio Amaro, Arancio Dolce, Pepe Timut
Note Amare: Cardo Mariano, China
Spezie: Cannella, Fave tostate di cacao e caffè.
Dolcezza: Vaniglia Bourbon e Arancio Dolce
Come si beve
Temperatura ambiente o freddo, non congelato. Da solo come dopo cena, si presta particolarmente all’uso nella miscelazione nei drink classici, come bitter o in ausilio ai vermouth.
Liquori delle Sirene
Liquori delle Sirene nascono sul Lago di Garda, dalla forte impronta artigianale, naturale, senza nessuna chimica o colorante aggiunto e con un forte legame con il territorio, da cui la sua ideatrice raccoglie le botaniche per tutta la produzione. Tutta la linea sposa la filosofia della sua creatrice, Elisa Carta, raccoglitrice da generazioni e la produzione è il frutto di una lunga e appassionante ricerca e rivisitazione di antiche ricette tramandate dal nonno e dagli avi. Tanta passione e amore per piante, infusioni e alchimia la portano a creare prodotti naturali e assolutamente unici oggi declinati in due versioni: il Bitter oltre a bitters per la miscelazione ai gusti galanga, fiori d’arancia, Mediterraneo, Bloody Mermaid, rabarbaro, China Calisia) e il nuovo nato, Canto Amaro. Il Liquori delle Sirene vengono fatti usando erbe, fiori, radici e frutta: botanicals del territorio che vengono singolarmente infusi in alcol e poi assemblati in un’unica cuvée.
L’azienda nasce nel 2014 a Garda e attualmente distribuisce i propri prodotti in Italia e all’estero in Francia, Germania, Australia, Usa, Hong Kong e Singapore.
Il metodo produttivo
Gli aromi dei botanicals vengono estratti tramite singole infusioni in alcol ispirati da generazioni di raccoglitrici, creando i liquori in piccole partite, per garantire la qualità del prodotto. “La magia dei Liquori delle Sirene nascono da cuvée assemblate a mano” racconta Elisa Carta. Acqua pura e zucchero completano il tutto, senza l’aggiunta di coloranti o aromi artificiali. Dopo un lungo riposo in piccole botti i Liquori delle Sirene sono pronti per essere imbottigliati. I botanicals hanno tempi di macerazioni e gradazioni idroalcoliche diverse: gli aromi vengono estratti da materia secca singola per massimizzare la performance estrattiva; le radici – genziana, china, rabarbaro, zenzero – macerano ad una gradazione alcolica più alta, mentre i fiori – arancio, tiglio, gelsomino – e vengono estratti ad una gradazione alcolica più bassa. Altra estrazione per frutta e bacche – arancia, rosa canina, pepe rosa – che necessitano di tempi più lunghi rispetto alle altre componenti; le erbe e le spezie– camomilla, assenzio, vaniglia Bourbon – hanno tempi e gradazione alcolica d’infusione completamente diverse; il blend finale quindi deve essere sapientemente dosato per mantenere la giusta proporzione alcolica oltre che organolettica. La leggenda di Liquori delle Sirene
I Liquori delle Sirene prendono spunto da un’antica leggenda: si narra che in una calda notte d’estate alcuni pescatori si riposavano nella baia delle Sirene, riparata dalle onde. All’improvviso apparvero delle bellissime Sirene che offrirono ai marinai una bevanda che diede loro la forza e il desiderio di tornare subito a casa dalle loro mogli. Da allora, in quella baia, le Sirene ritornano a portare il magico liquore ai pescatori sfiancati dalla potenza delle onde del Lago. II marinai lo chiamano il Liquore delle Sirene. Le loro mogli, sorridendo, lo ricordarono come l’Elisir d’Amore. Dalla leggenda alla realtà, oggi i Liquore delle Sirene sono un Bitter, un Amaro con un’anima sensuale e femminile, pronti ad affascinare uomini e donne che sono alla ricerca di ciò che è autentico ma al tempo stesso sconosciuto e misterioso. Il canto delle Sirene ci invita ad un viaggio dei sensi in un luogo mai visto ma da cui siamo inspiegabilmente attratti.
Elisa Carta
E’ nata a Vicenza e cresciuta nel verde delle sue campagne passando un’ infanzia tra filari e i vigneti e tra i frutti generosi delle colline. Da sempre affascinata dalle erbe e innamorata dei consigli la nonna raccoglitrice le dava, insegnandole a curarsi o per insaporire le pietanze: decotti di erbe di campo per digerire, infusi di fiori di malva per decongestionare gli occhi, luppolo nell’ insalata, frittelle di fiori di acacia per deliziare il palato. La costante ricerca di cose semplici, senza artifici, l’ha portata alla lettura dei manuali di erboristeria su cui studiava la nonna. La passione per la natura e i suoi frutti l’ha vista prendere la qualifica di sommelier del vino e dell’olio e ha lavorato in numerose aziende vitivinicole. Innamorata del lago, dei suoi colori e profumi ha approfondito gli studi in ambito erboristico, studiando il particolare ecosistema del Lago di Garda. Il Monte Baldo, che si trova sulla sponda veronese del lago è considerato dagli esperti l’ “Hortus Europae” – Giardino d’Europa - per la sua ricchezza floristica, di ambienti e di specie. Alla passione per gli studi naturali si unisce l’artigianalità, tutto italiana, per la tradizione liquoristica.
I premi di Liquori delle Sirene
GOLD MEDAL: LONDON SPIRIT AWARD 2018
GOLD MEDAL 2018: THE WINE HUNTER
Sirene Competition
Dal 2017 Liquori delle Sirene organizza una competizione annuale per l’uso di Sirene Bitter i presso la comunità Italiana di bartenders. Giunta alla terza edizione, per un totale di 400 ricette inviate in 3 anni, 5 le location: Garda, Verona, Bergamo, Ostuni; i tre vincitori sono stati Vincenzo Losappio del Zenzero Sushi and Beach a Barletta, Jordy Leone del Bloom a Roma e Valeria Maresca del Pepi Vintage Room di Napoli. Il premio è un’esperienza di cucina liquida con chef rinomati e un corso di formazione sulle botaniche vegetali, oltre a un viaggio negli States per provare i migliori cocktail bar americani.
Contatti
I Liquori delle Sirene sono prodotti da Piperita Srl con sede a Garda.
Elisa Carta
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FB e IG @liquoridellesirene
Tel . 389 9320913
Camilla Rocca