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Parmigiano Reggiano di Montagna
33 caseifici celebrano il Parmigiano Reggiano di Montagna alla cinquantatreesima Fiera di Casina (RE)
Da venerdì 2 a lunedì 5 agosto un intero comprensorio di caseifici sarà presente per fare assaggiare, vendere e raccontare il Parmigiano Reggiano di Montagna
Il suo sapore deciso e il colore giallo paglierino intenso rendono il Parmigiano Reggiano di Montagna un prodotto dalle caratteristiche inconfondibili e sempre più richiesto sulle tavole dei consumatori. Basti pensare che nel 2018 il 21,6% della produzione totale della DOP, ben 800.318 forme, è avvenuta nei 93 caseifici di Montagna sparsi nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna dove sono impiegati oltre 1.100 allevatori. È proprio per valorizzare e promuovere questa eccellenza italiana che da venerdì 2 a lunedì 5 agosto si terrà la 53° Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina (RE): quattro giorni di eventi, spettacoli e iniziative pensate per tutti, adulti e bambini, che porteranno nel Comune dell’appennino reggiano arte e divertimento, ma soprattutto l’eccellenza produttiva locale. In particolare, saranno ben 33 i caseifici di Montagna che parteciperanno alla Fiera per presentare i propri “gioielli” 24 e 30 mesi, offrendo a tutti i visitatori degustazioni con la possibilità di acquisto. L’appuntamento più atteso della Fiera sarà la gara tra i diversi Caseifici aderenti alla manifestazione (“il Palio del Parmigiano Reggiano”) che si terrà lunedì 5 agosto alle ore 21.00 in piazza IV Novembre: ciascun caseificio aprirà una forma che sarà giudicata da sei assaggiatori diplomati Assaggiatori Parmigiano Reggiano. Ci sarà inoltre la tradizionale gara di taglio della forma: sotto gli occhi del giudice e del pubblico, i mastri casari si sfideranno nel tagliare a mano una forma, sino a spaccare, al grammo, la singola punta.
Fabrizio Raimondi
LE MAPPE DEL GUSTO: PERCORSI NELL'ENOGASTRONOMIA DELL'ARCIPELAGO TOSCANO
Dalla viticoltura eroica al pesce dimenticato, dalla nuova cucina al recupero della tradizione: itinerari tra i sapori delle isole
Le Mappe del Gusto individuano dei percorsi all’interno dell'Arcipelago Toscano dove il viaggiatore può trovare prodotti e piatti realizzati con materie prime locali e professionalità artigianale.
Una mappa per orientare chi visita un territorio, con riferimenti alla cultura e alla storia del luogo. Non una guida classica, ma un percorso per accompagnare il viaggiatore alla scoperta dell'enogastronomia sostenibile.
Il volume nasce con il contributo de Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e del Comune di Capraia Isola e il patrocinio di Federparchi, Vetrina Toscana il progetto di regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio, Feisct, La rotta dei Fenici - itinerario culturale del Consiglio d'Europa.
L' obiettivo de Le Mappe del Gusto è far conoscere e promuovere gli artigiani del cibo che hanno attenzione alla qualità dei loro prodotti e alla sostenibilità ambientale: un elemento importante nella promozione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e nel sostegno all’economia locale.
Elba, Giglio e Capraia vengono raccontate attraverso la loro variegata produzione agro-alimentare elemento determinante per permettere il sostentamento durante l’anno anche in quei tempi dove essere isola significava essere isolati.
Prodotti e piatti parlano di una precisa identità che si è costruita anche grazie ai tanti influssi dei popoli che da qui son passati: Etruschi, Corsi, Genovesi, Campani...
Il volume non ha certo la pretesa di essere esaustivo, ma rappresenta un primo passo nella valorizzazione di un territorio attraverso quello che di buono viene proposto.
Come scrive Erri De Luca: “L’isola è maestra, chi non ne ama una è destinato a perdersi di notte senza un lume….” (L’isola è una conchiglia)
L'autore
Valter Giuliani: elbano di adozione, studi in antropologia culturale, appassionato di fotografia, ha lavorato nel settore della formazione. Dal 2010 si occupa di comunicazione ed enogastronomia, prima con il sito cuocosapiens.it, poi con il libro “l’Isola d’Elba e i suoi tesori nascosti”. Fondatore e presidente del Consorzio Elba Taste nato per far conoscere e promuovere le specialità del territorio.
L'editore
Nuova editoriale Florence Press è la casa editrice del noto periodico mensile di anteprima su cultura, spettacoli e tempo libero a Firenze e in Toscana, Firenze Spettacolo, fondato nel 1980. Tra le varie iniziative della società editoriale fondata e presieduta da Leonardo Tozzi anche questa collana di libri dedicata all’enogastronomia toscana, di cui Le Mappe del Gusto - Arcipelago Toscano è l’ultima uscita.
Daniela Mugnai
Consorzio Doc Venezie
Consorzio Doc delle Venezie: sospensione di nuovi impianti per il prossimo triennio
Governo dell’offerta di prodotto per gestire una crescita equilibrata della nuova denominazione. Negli ultimi cinque anni la superficie vitata è aumentata del 60%, raggiungendo circa 26 mila ettari di vigneto. Strategia di informazione e promozione per valorizzare il Pinot grigio DOC delle Venezie
Dal 1° agosto 2019 al 31 luglio 2022 è stata sospesa la possibilità di iscrivere allo Schedario viticolo nuove superfici vitate a Pinot grigio piantate e/o innestate a partire dal 1° agosto 2019 ai fini della rivendicazione con la DOC delle Venezie. La richiesta di sospensione temporanea della iscrizione di nuovi impianti di Pinot grigio per le prossime 3 campagne viticole avanzata dal Consorzio in accordo con le organizzazioni di categoria a cui aderiscono anche gli operatori della filiera vitivinicola della DOC delle Venezie, è stata accolta dalle tre Amministrazioni pubbliche competenti nell’areale di produzione della denominazione - Provincia autonoma di Trento, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e Regione Veneto - con propri provvedimenti, adottati di concerto con univoci criteri tecnico-amministrativi così come previsto dal disciplinare.
Ormai vicina alla sua terza vendemmia con un potenziale produttivo di circa 1,6 milioni di ettolitri. L’area della DOC delle Venezie oggi conta una superficie vitata di 26 mila ettari, destinata ad arrivare a 30 mila ettari considerando i vigneti già impiantati e prossimi ad entrare in produzione e, pertanto, esclusi dal blocco.
“La richiesta di sospendere per il prossimo triennio nuove rivendiche di impianti a Pinot grigio delle Venezie– ha dichiarato Albino Armani, presidente del Consorzio – nasce dall'esigenza di governare una crescita della denominazione che ha registrato tra i più alti tassi di sviluppo viticolo del nostro paese negli ultimi anni. Insieme alla filiera abbiamo voluto attivare un processo virtuoso che, affiancando le iniziative di informazione e promozione a sostegno della valorizzazione della denominazione, ha lo scopo di gestire la crescita dell’offerta in relazione all'evolversi della domanda mondiale di Pinot grigio che trova la sua zona di vocazione nel Triveneto. Misura di governo utile per gestire la contingenza, lo voglio sottolineare, – chiarisce Albino Armani - rimane per noi un elemento tattico, perché il nostro impegno strategico è orientato su altre direzioni tese a costruire dinamiche strutturali di valore del prodotto”.
“E’ stato necessario attivare questa misura per favorire l'equilibrio di mercato del Pinot grigio - ha commentato il vicepresidente del Consorzio e Presidente de La Marca, Valerio Cescon - visto che negli ultimi 5 anni, le superfici del vitigno sono aumentate del 60% e, al 31 luglio 2018 nell’intero areale della DOC delle Venezie, risultano in coltivazione: in Trentino, 2.800 ettari, in Friuli Venezia Giulia, 7.816 ettari e, in Veneto 15.194 ettari, per ben 25.810 ettari totali. Una concentrazione di questo particolare vitigno unica a livello mondiale e che riveste un’importanza significativa per il nostro territorio: basti pensare che per dimensione totale il Pinot grigio è la prima varietà in Trentino e Friuli e solo seconda in Veneto dopo la Glera”.
“Un patrimonio importante che dobbiamo governare in relazione alle dinamiche di evoluzione della domanda al fine di posizionarlo adeguatamente nel medio lungo termine – ha sottolineato Goffredo Pasolli, vicepresidente del Consorzio e Direttore tecnico dell’azienda vinicola Lechthaler – condividendo le strategie di sviluppo con le altre 20 denominazioni che coesistono nel medesimo territorio e hanno il Pinot grigio nel disciplinare: un’offerta variegata e al tempo stesso complessa che va dal Trentino DOC nell’area più settentrionale fino a interessare il Collio e i Colli orientali ai confini con la Slovenia. Sistema produttivo articolato che per la campagna di commercializzazione 2019 prevede di immettere sul mercato di circa 260 – 270 milioni di bottiglie di Pinot grigio con le varie denominazioni del Triveneto”.
Lucia Boarini
Virginia Day
COMUNE DI CASTIGLIONE TINELLA COMUNICATO STAMPA
Il “Virginia Day” celebra la Contessa di Castiglione
La Contessa Virginia Verasis Asinari sarà nuovamente protagonista per un giorno a Castiglione Tinella: domenica 28 luglio si rinnova infatti il “Virginia Day”, la giornata che celebra questa affascinante figura femminile, personaggio storico del paese. Per tutta la giornata, a partire dalle ore 11, sarà aperta al pubblico la mostra fotografica “La Contessa di Castiglione, una sensuale traccia femminile verso l’unità d’Italia” allestita nella antica parrocchiale di Sant’Andrea. Alla sera, alle ore 21 a Villa Fogliati è previsto il concerto lirico “Arie di Verdi - Musiche per la Contessa” che fa parte della rassegna “Suoni dalle colline di Langhe e Roero”: sul palco il soprano Sung Hee park e il pianista Andrea Bacchetti. Prima dello spettacolo sarà consegnato il “Premio Contessa 2019” mentre al termine sarà offerta a tutti i partecipanti una degustazione di vino Moscato d’Asti accompagnato dalle “Contessine” i biscotti con le nocciole delle Langhe che la Bottega del Vino castiglionese ha voluto dedicare al personaggio. In questa giornata, questi dolci saranno offerti a tutti coloro che saranno a pranzo o a cena nei locali castiglionesi: un modo per condividere con gli ospiti arrivati sul territorio questa celebrazione. L’evento è organizzato da associazione Contessa di Castiglione, Comune e Bottega del vino Moscato.
“Amemanera” in quartetto sul palco castiglionese
Lunedì 29 luglio, per il terzo appuntamento della rassegna musicale “Un Palco tra le Vigne”, a Villa Fogliati di Castiglione Tinella approdano gli “Amemanera” in versione quartetto. Il noto gruppo guidato da Marco Soria e Marica Canavese, comprende in questo tour Giacomo Lamponiani al basso e contrabbasso e Alberto Parone alla batteria. Il concerto è una nuova occasione per ascoltare la loro “musica dalle radici”: emozionanti brani originali e tradizionali della musica piemontese interpretati con un sound d’oltreoceano, che raccoglie diverse e suggestive sonorità.
Il repertorio comprende canzoni e ballate della trdizione plasmate con ritmi innovativi e arrangiamenti inediti che formano un perfetto mix tra passato e presente. Il gruppo ha all’attivo due album: “Amemanera” e “Bèica ‘n po’”, quest’ultimo candidato al prestigioso premio Targa Tenco, e vanta collaborazioni con grandi interpreti della musica internazionale.
Dopo il concerto, il pubblico potrà fare uno spuntino degustando i vini dei produttori castiglionesi e i prodotti della distilleria Beccaris. In caso di maltempo la serata si svolgerà nella antica chiesa parrocchiale. Ingresso 7 euro. Info: tel. 335.7040378.
Premiato Oscar Farinetti
Oscar Farinetti riceve il premio “Valorizzazione del Made in Italy” da 50 Top Pizza
In passato il riconoscimento è stato assegnato al maestro pizzaiolo Stefano Callegari e alla Pizzeria La Ribalta di New York
L’impegno di Oscar Farinetti come portabandiera nel mondo delle eccellenze Made in Italy è stato riconosciuto e premiato ieri sera a Napoli da 50 Top Pizza, in occasione dell’evento di presentazione della classifica 2019 delle migliori pizzerie d’Italia stilata dalla guida ideata da Luciano Pignataro, Albert Sapere e Barbara Guerra.
Una missione, quella di Farinetti, che si è concretizzata nell’ingresso di Eataly, e quindi di produttori - inclusi presidi Slow Food - fiore all’occhiello dell’agroalimentare italiano, in Europa, Stati Uniti, Russia, Giappone, Medio Oriente, Corea e Brasile. Ultima in ordine cronologico l’apertura del negozio di Parigi, nel cuore del Marais, caratterizzata da un’importante novità: il debutto sulla “tavola” internazionale della Pizza Eataly.
“Né napoletana, né romana, ma Eataly”: questo il biglietto da visita con cui si presenta la pizza creata da Francesco Pompilio, talento dell’arte bianca italiana scoperto da Eataly, di cui oggi è maestro pizzaiolo.
Con una lavorazione presa a prestito dal mondo del pane che, insieme alla scelta di farine biologiche macinate a pietra del Mulino Marino, assicura un’elevata leggerezza e digeribilità, la Pizza Eataly è sintesi e allo stesso tempo espressione della missione del gruppo: fare conoscere e dare accesso alle eccellenze italiane a un pubblico più ampio possibile in ogni parte del mondo. Da un lato quindi nel menù delle pizzerie di Eataly si ritrovano i produttori di filiera con cui l’azienda ha un consolidato rapporto di fiducia, dall’altro la collaborazione con Slow Food porta in tavola le “Pizze del Territorio” che celebrano i Presidi Slow Food ed eccellenze della tradizione gastronomica italiana.
Chiamato sul palco dell’evento di 50 Top Pizza per ricevere il premio, Oscar Farinetti si è soffermato sull’importante ruolo che la pizza riveste nel diffondere a livello globale la cultura del Made in Italy di qualità e ha commentato: “La pizza, quella vera, è l'Italia. Ed io amo l'Italia, quella vera."
Dallo scorso aprile ad oggi, la pizzeria di Eataly Marais ha sfornato oltre 60.000 pizze e in media 1 cliente su 3 che pranza o cena da Eataly nel cuore di Parigi sceglie la pizza. La preferita è la Bufala (16% degli ordini), seguita dalla classica Margherita (13%) e da quella con Prosciutto di Parma (12%). Se la maggiore sfida affrontata da Pompilio nell’introdurre la Pizza Eataly nei diversi negozi italiani è stata quella di adattare l’impasto al clima (temperatura e umidità, insieme all’acqua, influiscono infatti sul risultato finale), la città delle boulangerie lo ha sorpreso per le sue condizioni ideali per la lievitazione dell’impasto.
Dopo Parigi, il viaggio nel mondo della Pizza Eataly continuerà in Europa con l’apertura a maggio 2020 del negozio di Londra, mentre la Pizza Eataly verrà portata nel Middle East: Eataly di Dubai, Riyad, Doha, e Kuwait City. In Italia invece la prossima tappa per la Pizza Eataly sarà l’apertura di Eataly Verona, fine 2020 o inizio 2021.
NOTA SU MOTIVAZIONE DEL PREMIO:
Per aver avuto l’intuizione delle grandi potenzialità del Made in Italy nel mondo in chiave moderna e non stancamente oleografica e per aver costruito una impresa di successo su questa idea diventando un esempio da imitare e un punto di riferimento per tutti alzando di continuo l’asticella della qualità.
Laura Riva