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CALICI DI STELLE 2019: A BREGANZE SI BRINDA CON I VINI DELLA DOC
Appuntamento venerdì 9 agosto dalle 19.00 in Piazza Mazzini a Breganze con i vini del Consorzio, specialità gastronomiche del territorio e visite guidate alla Torre Diedo
Breganze brinda alla notte di San Lorenzo. Venerdì 9 agosto 2019 in Piazza Mazzini a Breganze (Vicenza) torna Calici di Stelle, la manifestazione promossa a livello nazionale dal Movimento Turismo del Vino e dall’Associazione Città del Vino e realizzata grazie alla collaborazione tra il Consorzio Tutela Vini D.O.C. Breganze, la Strada del Torcolato e dei vini D.O.C. Breganze, la Pro Loco e il Comune di Breganze. Dalle 19.00 alle 24.00 dieci aziende consortili porteranno in degustazione i loro vini, che sarà possibile accompagnare con le migliori specialità gastronomiche del territorio della pedemontana veneta.
Le cantine che parteciperanno a Calici di Stelle sono Cà Biasi, Cantina Beato Bartolomeo da Breganze, Col Dovigo, Firmino Miotti, IoMazzucato, Le Colline di Vitacchio, Le Vigne di Roberto, Maculan, Transit Farm e Vitacchio Emilio. Il pubblico potrà assaggiare i vini che meglio rappresentano la D.O.C.: sia quelli prodotti con l’autoctona uva vespaiola, nella versione ferma, spumantizzata e passita, il Torcolato, o i rossi bordolesi che ben si sono acclimatati nel territorio.
Ristoratori e associazioni locali prepareranno per tutta la serata alcuni piatti della tradizione gastronomica dell’area breganzese. Per gli appassionati di carne ci saranno il carpaccio di manzo con rucola e grana, le fettuccine e il panino con il Toresan, cartoccio di carne allo spiedo e arrosticini. Tra le specialità di pesce si potranno gustare le sarde fritte o piatti a base di Bacalà alla Vicentina, mentre per i lievitati ci saranno i crunch gourmet preparati dal Panificio Vicentini.
L’edizione 2019 di Calici di Stelle avrà come tema Il vino e la luna e celebrerà il 50° anniversario dello sbarco sulla luna avvenuto nel 1969, stesso anno in cui è nata anche la DOC Breganze.
Per tutta la serata la Piazza ospiterà musica dal vivo con canzoni dedicate alla luna, tema centrale anche dell’esposizione dell’artista Maria Grazia Martina. Saranno organizzate visite guidate alla Torre Diedo, la torre campanaria di Breganze seconda più alta del Veneto dopo il campanile di San Marco, mentre per i più piccoli è previsto intrattenimento con trucca bimbi e spettacoli di clown.
Il costo del kit per partecipare alla manifestazione è di € 10 e sarà possibile acquistarlo direttamente in Piazza Mazzini la sera di venerdì 9 agosto, a partire dalle ore 18.30. Il kit comprende calice, tracolla portabicchiere e tre assaggi di vini D.O.C Breganze. Durante la serata sarà inoltre possibile acquistare ulteriori tagliandi per continuare le degustazioni.
In caso di maltempo la serata sarà rinviata a sabato 10 agosto.
Per informazioni: Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze (www.stradadeltorcolato.it), Piazza Mazzini, 18 - 36042 Breganze (VI) Tel. 0445-300595 Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
INFO IN BREVE | Calici di Stelle 2019
Quando: Venerdì 9 agosto 2019
Dove: Piazza Mazzini a Breganze (Vicenza)
Orario: dalle 19.00 alle 24.00
Parcheggio: gratuito
Biglietto: 10€ comprensivo di bicchiere, tracolla portabicchiere e tre assaggi di vino D.O.C. Breganze. Il kit sarà acquistabile direttamente in Piazza Mazzini la sera del 9 agosto, a partire dalle ore 18.30.
La DOC Breganze
Il Consorzio di Tutela Vini D.O.C. Breganze, nato nel 1982 da cinque produttori, associa oggi diciassette soci vinificatori. La zona di pertinenza è quella della Pedemontana Vicentina, da sempre terra di grande tradizione viticola, che dal 1969 si fregia della Denominazione di Origine Controllata Breganze, la prima del vicentino. Essa comprende i rilievi collinari e l’immediata pianura compresi tra le vallate dei fiumi Astico e Brenta; di quest'area Breganze è quasi il centro geografico, mentre gli altri capisaldi sono ad Ovest Thiene e ad Est Bassano del Grappa.
Dal punto di vista enologico, la D.O.C. Breganze raggruppa quindici tipologie di vini: Bianco, Tai, Vespaiolo, Vespaiolo Spumante, Pinot Grigio, Pinot Bianco, Chardonnay, Sauvignon, Rosso, Merlot, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Nero, Marzemino e Torcolato, sicuramente il più famoso e rappresentativo della denominazione.
Anna Sperotto
Assegnate le Spighe Verdi 2019 a sei comuni della Toscana
Neri (Confagricoltura Toscana) “Premiato chi ha saputo trasformarsi senza tradire proprie origini”. Assegnate le Spighe Verdi 2019. La Toscana è prima con 6 località premiate. I comuni rurali hanno la “Spiga verde” come le località turistiche balneari hanno la “Bandiera blu”
Castellina in Chianti, Massa Marittima, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole e Bibbona sono i 6 Comuni toscani che hanno ricevuto la Spiga Verde 2019 oggi a Roma.
Le Spighe Verdi 2019 per i Comuni rurali sono state annunciate da FEE Italia - Foundation for Environmental Education e Confagricoltura presso Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura. Presenti i Sindaci dei Comuni che hanno ottenuto questo riconoscimento.
La Toscana è la regione che ha ottenuto il maggior numero di riconoscimenti insieme a Marche e Piemonte
L’iter procedurale, certificato ISO 9001-2015, ha guidato la valutazione delle candidature, permettendo alla Commissione di Valutazione il raggiungimento del risultato finale. Nel gruppo di lavoro è stato importante il contributo di diversi Enti istituzionali come il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo; il Comando Unità Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri; l’ISPRA; il CNR e Confagricoltura.
42 località rurali potranno fregiarsi, in questa quarta edizione, del riconoscimento Spighe Verdi 2019.
“Spighe Verdi” è un programma FEE, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità.
“Spighe Verdi” è un efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. Affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’Amministrazione comunale di iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione.
Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema “Spighe Verdi”, FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni.
Questi sono solo alcuni degli indicatori che guidano il programma e che saranno suscettibili di variazioni, in un’ottica di miglioramento continuo e di massimo coinvolgimento dei Comuni italiani.
“Spighe Verdi” si basa sull’esperienza trentennale di FEE, presente in 76 Paesi, nella gestione del programma internazionale “Bandiera Blu”, un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari.
L’agricoltura ha un ruolo prioritario nel programma “Spighe Verdi”, poiché è qui che deve avvenire la vera rivoluzione culturale. Da questa necessità nasce la collaborazione tra FEE Italia e Confagricoltura, già impegnata su questo fronte con il progetto EcoCloud al quale si ispirano molti degli indicatori selezionati.
“Questo risultato straordinario è frutto del legame stretto e ben saldo fra agricoltura e turismo.” spiega Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana “Molte delle nostra aziende hanno saputo con intelligenza e capacità trasformarsi negli anni rispondendo alle sfide di un mercato in evoluzione e lo hanno fatto non tradendo mai la propria natura di realtà agricole. Per questo motivo è fondamentale che chi mette al primo posto il legame con il territorio e le sue specificità. possa essere messo nelle condizioni di lavorare.”
“E’ con soddisfazione che annunciamo anche per il 2019 un aumento dei Comuni rurali che hanno ottenuto le Spighe Verdi, ben 42 – ha detto Claudio Mazza, presidente della FEE Italia -. E’ un percorso che ha l’obiettivo di stimolare i Comuni rurali ad una conduzione sostenibile del territorio -continua Mazza -, impegnandoli in un processo di miglioramento continuo e creando un legame strategico tra amministrazioni locali e agricoltori per la valorizzazione del territorio.”
“Sono sempre di più i Comuni che hanno fatto della sostenibilità la loro grande occasione e dell’agricoltura il settore da cui far partire la rivoluzione culturale – ha sottolineato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, evidenziando come Spighe Verdi possa rappresentare una svolta, anche in termini di marketing e comunicazione, per le realtà finora poco conosciute -. Una carta importate da giocare sul tavolo della competitività territoriale, così come in oltre trent’anni di vita hanno fatto i Comuni Bandiere Blu”.
Le “Spighe Verdi” 2019 sono state assegnate in 13 Regioni, una in più rispetto alla precedente edizione. Le tre Regioni con il maggior numero di riconoscimenti sono Marche, Toscana e Piemonte, tutte con 6 località. Per le Marche: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana; per la Toscana:; per il Piemonte: Pralormo, Alba, Santo Stefano Belbo, Vicoforte, Canelli e Volpedo. Seguono la Campania con 5 località (Agropoli, Positano, Pisciotta, Massa Lubrense e Ascea); la Puglia con 4 (Castellaneta, Ostuni, Carovigno, Andria); il Lazio con 4 (Canale Monterano, Anguillara Sabazia, Pontinia, Gaeta). Vantano tre località il Veneto (Porto Tolle, Caorle, Montagnana) e l’Abruzzo (Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi). Vi è un Comune rurale per ognuna delle restanti Regioni: Liguria (Lavagna), Umbria (Montefalco), Sicilia (Ragusa), Calabria (Trebisacce), Trentino (Cavareno).
Lorenzo Galli Torrini
L'HOTEL BARCELÓ MÁLAGA APRE AL PUBBLICO "LA SANTA MARÍA", PER VIAGGIARE ATTRAVERSO IL GUSTO
Con il suo concetto originale di tapas viajeras, La Santa María è destinata a diventare un riferimento per la gastronomia e il tempo libero a Malaga
Barceló Málaga fa un ulteriore passo avanti nella sua integrazione con la città con l’apertura al pubblico del suo nuovo gastrobar "La Santa María". Con un design moderno e accogliente, un menu originale e una terrazza a livello della strada, questo nuovo spazio gastronomico invita Malagueños e i visitatori a sedersi a tavola e viaggiare per il mondo attraverso il cibo.
Nell'ambito del suo innovativo concetto di tapas viajeras (tapas da viaggio), La Santa María vuole che i suoi clienti intraprendano un viaggio attraverso il Nuovo Mondo senza lasciare la tavola. Questo percorso sensoriale offerto dal nuovo gastrobar viene gustato attraverso il palato, assaporando le creazioni di un menu che offre una variegata selezione di tapas e piatti della cucina internazionale con tocchi locali.
In omaggio alla spedizione che ha cambiato il mondo, il nuovo gastrobar si basa su un concetto di viaggio che invita i commensali a lasciarsi trasportare dai propri sensi. Il menù è attentamente studiato per trasportare i visitatori in altri luoghi attraverso sapori che ricordano il continente americano come frutti tropicali (lime, ananas, cocco.....), o ingredienti che li fanno viaggiare in Oriente come curry, zenzero o alga wakame. La Santa María offre creazioni uniche che promettono di sedurre anche i palati più esigenti, che non potranno resistere alla tentazione di gustare il meglio del mare in un taco de camaroneso un bao de langostinos crjientes con ensalada de col, o di gustare la tradizione malaghegna reinventata in piatti come l'ajoblanco de remolacha con caviale Pedro Ximénez o la tartar de salchichón de Málaga.
Barceló Málaga
Situato nella stazione VIALIA (AVE) di Malaga, l'hotel meglio collegato di Malaga è il punto di partenza ideale per iniziare un viaggio unico attraverso la destinazione. Appena scesi dal treno, gli ospiti hanno la possibilità di immergersi in esperienze differenziate che iniziano nella hall dell'hotel stesso, scivolando lungo la sua EDHA (Sliding Structure for Daring Humans), uno spettacolare scivolo che comunica il primo piano dell'hotel con il piano terra; c'è l'originale gastrobar La Santa María, che offre ai suoi ospiti la possibilità di girare il mondo gustando la cucina internazionale con un tocco locale.
Il tour continua attraverso la destinazione, nelle mani di The Locals che accompagnano gli ospiti per vivere esperienze indimenticabili all'insegna dell'arte, della cultura, del tempo libero, della gastronomia e della moda. Prima della fine della giornata, è possibile toccare il cielo dal tetto con la migliore atmosfera della città: B-Heaven, situato sul tetto dell'hotel e con vista a 360º sullo skyline di Malaga. E per concludere la giornata con un riposo notturno, l'hotel dispone di 221 camere confortevoli progettate secondo il concetto B-Room, in modo che il corpo riposa mentre la mente, libera da preoccupazioni, continua a viaggiare per il mondo.
Barceló Hotel Group
Barceló Hotel Group, la divisione alberghiera del Gruppo Barceló, è la seconda catena alberghiera più grande in Spagna e la 29esima al mondo. Attualmente dispone di 251 hotel a 4 e 5 stelle e più di 55.000 camere, distribuite in 22 paesi e commercializzate con quattro marchi: Royal Hideaway Luxury Hotels & Resorts, Barceló Hotels & Resorts, Occidental Hotels & Resorts e Allegro Hotels.
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