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PREMIO CITTÀ DI VARAZZE - “FRANCESCO CILEA"
Venerdì 17 Agosto, Varazze è Lirica entra nel vivo con il PREMIO CITTÀ DI VARAZZE - “FRANCESCO CILEA”. Quest'anno sarà premiata il soprano Celestina Casapietra
Evento di straordinario valore artistico, “Varazze è Lirica” XI° edizione si svolge dal 20 Luglio al 1° Settembre 2018.
Il viaggio nel mondo della lirica, dopo il successo ottenuto nei precedenti concerti, entra nel vivo con la serata fiore all'occhiello della manifestazione. Venerdì 17 Agosto 2018, infatti, verrà consegnato il PREMIO CITTÀ DI VARAZZE - “FRANCESCO CILEA”, un riconoscimento, negli anni della manifestazione, attribuito ai più grandi interpreti della lirica mondiale.
Albo d'oro
2008 Raina Kabaivanska
2009 Leo Nucci
2010 Luciana Serra e Ottavio Garaventa
2011 Renato Bruson
2012 Luisa Maragliano
2013 Madga Olivero e Rolando Panerai
2014 Mirella Freni
2015 Nicola Martinucci
2016 Renata Scotto
2017 Ugo Benelli
Straordinari artisti che, negli anni, hanno cantato in tutti i principali teatri del mondo accanto ai più famosi solisti e sono stati diretti dai maggiori Direttori d'Orchestra del 1900.
In questa edizione 2018 verrà premiata una delle più acclamate interpreti della grande lirica: CELESTINA CASAPIETRA, che ha portato la sua splendida voce in tutti i più prestigiosi teatri del mondo.
Il Premio Città di Varazze, un quadro in ceramica formato da nove piastrelle, realizzato dalla nota artista varazzina Demy Vallerga, raffigurante l’effigie del Maestro Cilea, le vecchie mura di cinta varazzine e lo stemma della Città, è nato per onorare il M° Francesco Cilea. Illustre concittadino, Cilea ha lasciato un segno indelebile nella Città, dove ha scritto le migliori pagine della sua maturità artistica.
Il Concerto in onore di Celestina Casapietra, si terrà in Piazza Sant’ Ambrogio, Venerdì 17 agosto alle ore 21:15, nel cuore del centro storico della Città di Varazze (in caso di pioggia nella Collegiata di S.Ambrogio).
La facciata della Collegiata, cromaticamente illuminata, sarà uno splendido sfondo al prestigioso palco allestito in questo “teatro a cielo aperto” sul quale si alterneranno affermati solisti nel campo della lirica internazionale:
Sandra Terrile soprano
Federica Repetto soprano
Cristiana Emoli mezzosoprano
Daniele Buttafava tenore
Silvano Santagata tenore
Andrea Lanzola baritono
Riccardo Ristori basso
accompagnati al pianoforte dal M° Massimo De Stefano
La serata sarà condotta dal Dott. Daniele Rubboli noto giornalista, scrittore e direttore del Laboratorio Lirico di Milano.
CELESTINA CASAPIETRA Soprano
Nata a Genova nel 1939, intraprende lo studio del canto sotto la guida di Gina Cigna, iniziando parallelamente l’esperienza coristica e comprimariale presso il Teatro Carlo Felice di Genova (Lisa in Sonnambula con Scotto e Kraus nel 1963. Liza nella Dama di Picche di Cajkovskij con Raina Kabaivanska) Prosegue intanto gli studi sotto la guida di Costaguta e Vasquez D’Acuno, debuttando come solista in varie città italiane ed estere
(fra cui Nannetta in Falstaff a Lione e Vichy nei primi anni del 60)
Nel 1963 vince il concorso ASLICO a Milano e l’anno seguente viene ascoltata in Parsifal, come prima fanciulla fiore, da Otmar Suitner al Teatro Carlo Felice di Genova, accettando la sua proposta di un audizione a Berlino. Ha così inizio una carriera europea e internazionale che la vede raggiungere Francia, America e Giappone in pochi anni, pur mantenendo stabile la sua attività presso la compagnia della Staatsoper di Berlino DDR. Accanto al suo repertorio favorito (Mozart. Wagner, R. Strauss), la Casapietra frequenta il bel canto italiano dal primo ottocento al novecento, Verdi, Puccini, Giordano, Zandonai, Cilea, nonché la liederistica, la romanza da camera e da salotto, il repertorio sacro dal barocco al novecento. Ha collaborato con direttori quali Gui, Britten, Kegel, Suitner, Maag, Masur, Ojstrach, Celibidache, Maazel, Marckevich, ha cantato al fianco di grandi interpreti quali Pears, Taddei, Raimondi, Sciutti, Limarilli, Bruscantini, Panerai, Siepi, Orofino, Hoffman, Konia, Corelli.
Ha lavorato sotto la direzione di grandi registi e scenografi quali Zeffirelli (Don Giovanni alla Fenice di Venezia 1971) Pizzi (Oberon di Weber, Berlino Staatsoper 1976) Ponnelle (Clemenza di Tito al San Carlo di Napoli 1980) Strehler (Falstaff alla Scala di Milano 1980/8)
La sua carriera terminata 1993 continua in realtà ancora oggi, parallelamente all’attività didattica alla quale si dedica con passione tanto in Germania quanto in Italia, dove è tornata a risiedere organizzando concerti ed eventi musicali benefici con artisti da lei scelti.
Bettina Bolla
MYTILIADE 2018
Lerici Mytiliade 1 - 16 Settembre
Ritorna a Lerici, dal 1 al 16 settembre, una delle manifestazione più attese, Mytiliade: progetto giunto alla sua nona edizione e nato per promuovere una eccellenza locale, i muscoli, e il territorio. In ogni edizione si è cercato di dare un’impronta originale e ben marcata; evento che vuole arrivare a tutti.
Lerici, muscoli e contaminazioni
Il Comune di Lerici ha un paesaggio, dei borghi e delle eccellenze agroalimentari che lo rendono una delle mete preferite dai turisti italiani e stranieri. E in un periodo ricco di stimoli e offerte, vuole rappresentare un modello non banale, autentico e legato a quelle tradizioni e contaminazioni che hanno reso e rendono grande la cucina italiana e ligure.
In quest’ultima edizione la manifestazione vuole rafforzare alcuni aspetti che ritiene fondamentali: la bellezza e il rispetto per l’ambiente; la promozione dei borghi e la fruizione dei paesaggi; le eccellenze agroalimentari e enogastronomiche; la qualità della vita e l’ospitalità.
Il Castello
Il Comune di Lerici, utilizzando tutti gli spazi del Castello, cercherà di comunicare non solo il proprio territorio, ma la Liguria. Questo sarà uno spazio fisico in cui si fonderanno arte e cultura, manufatti e artigianato, agroalimentare e enogastronomica.
Lerici mostra i muscoli
Cultura e cibo saranno motivo di attrazione, discussione, festa. Come negli anni passati saranno presenti produttori e artigiani che negli spazi messi a disposizione, disposti lungo il fronte mare, faranno scoprire le loro eccellenze. Quindi il castello diventa il luogo in cui promuovere e valorizzare non solo Lerici ma tutto il Golfo dei Poeti.
Mytiliade, edizione dopo edizione, è cresciuta e ha visto la partecipazione di nomi importanti della cucina italiana, ne citiamo alcuni: Valentino Marcattilli del Ristorante San Domenico di Imola: Valeria Piccinni del Ristorante da Caino di Montemerano; Gianni D’Amato del Ristorante Rigoletto di Reggiolo: Ivano Ricchebono Ristorante The Cook di Arenzano.
Sono passati anche cuochi “televisivi” come il giapponese Hiro Shoda. Altri nomi che hanno arricchito la manifestazione: Dario Vergassola comico e scrittore, Vittorio Castellani giornalista e scrittore (massimo esperto di cucine del mondo); Daniele de Michele scrittore e “gastrofilosofo”.
Nelle ultime edizioni, proprio per la qualità del progetto, è stata presente Barilla con il marchio Voiello.
I cuochi di Mytiliade 2018
A Lerici arriveranno grandi nomi della cucina italiana e internazionale, i quali, con la loro esperienza, daranno un chiaro contributo alla valorizzazione e promozione dei prodotti e del territorio. Tra i tanti chef stellati che si avvicenderanno nelle due settimane segnaliamo: Mauro Uliassi Ristorante Uliassi di Senigallia, Marco Sacco Ristorante Piccolo Lago Verbania; Claudio Sadler ristorante Sadler Milano; Andrea incerti Vezzani ristorante Cà Matilde Reggio Emilia; Sara Chiriotti ristorante “I Caffi” Pavia.
Cibo e Cultura
Il cibo è cultura: nel momento in cui un prodotto è trasformato inizia un processo culturale che ha radici lontane, che parte da antichi saperi. Per questo uno spazio è dedicato alla cultura del cibo pensata nel modo più ampio. Nel castello di Lerici si avvicenderanno scrittori, attori, cuochi: il nome che aprirà la manifestazione è quello di Stefano Bicocchi (in arte Vito), attore e sapiente gastronomo.
Scuole
Sarà ospite, per la prima volta ALMA, scuola internazionale di cucina che ha sede a Colorno: presenza significativa per ciò che oggi rappresenta questa importante istituzione.
Corsi di cucina
Uno spazio sarà dedicato all’insegnamento della cucina ligure, italiana e internazionale: ai partecipanti saranno insegnate ricette che avranno tra gli ingredienti i muscoli. I corsi di cucina, come nella passate edizioni, sono uno dei momenti più significativi della manifestazione.
I muscoli nelle cucine del mondo
I muscoli declinati alla cucine del mondo. Questi momenti significativi saranno condotti da Vittorio Castellani, massimo esperto italiano di cucina etnica.
Gemellaggi
I gemellaggi per una comunità diventano significativi messaggeri di scambio. E questa particolare comunione diventa un fondamentale veicolo di comunicazione e crescita. In questa edizione i gemellaggi avranno protagonisti due importanti territori:
Anteprima del Festival del Gusto di Lodi
Istituzioni e cuochi della città lombarda saranno a Lerici per sancire il gemellaggio tra le due cittadine.
Le eccellenze liguri a Lerici
Mytiliade sarà anche la vetrina di alcune eccellenze liguri: i gamberi rossi di Sanremo, prelibati crostacei considerati tra i migliori al mondo; la focaccia ligure, pane simbolo della regione; il pesto ligure o genovese e l’ecumenico pesto ligure preparato con il basilico di Prà.
I mercati
Per promuovere il territorio e le eccellenze agroalimentari e artigianali sono state selezionate le realtà più rappresentative. Il mercato sarà il luogo ideale di crescita e scambio. Presenza importanti di prodotti a km zero.
Partner
Barilla con il marchio Voiello è una presenza importante della manifestazione. Il grande marchio internazionale crede in Mytiliade
Per conoscere il programma completo e avere informazioni e prenotarsi agli eventi:
Marco Epifani
SERATA DELLE DONNE DEL VINO AL RISTORANTE DA O VITTOIO
Di Virgilio Pronzati
Foto di Mattioli, Musante e Olivieri
Paola Bisso mentre presenta la serata, con Tiziana Frescobaldi e Cinzia Tosetti
Da quasi un trentennio le donne sono entrate ufficialmente nel mondo del vino. In verità c’erano già: prima in modo marginale, oggi alla guida di aziende che sono tra le protagoniste dell’enologia nazionale. A riunirle in associazione ci pensò Elisabetta Tognana. In occasione del Vinitaly del 1988, Elisabetta costituì l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino. Dalle venti socie iniziali, l’associazione è continuamente cresciuta, annoverandone oggi ben settecentocinquanta, distribuite su tutto il territorio nostrano.
Da sin. Daniela Bernini, Paola Bisso e il papà Gianni Bisso
La finalità del sodalizio è promuovere la conoscenza e la cultura del vino attraverso il contributo di esperienze e conoscenze di donne impegnate in vari settori ma complementari. Ossia produttrici, enologhe, ristoratrici, sommelier, enotecarie, giornaliste e blogger, quest’ultime sia specializzate che responsabili della comunicazione e marketing di aziende vinicole.
Da sin Tiziana Frescobaldi, Paola Bisso e Cinzia Tosetti
Moltissime le iniziative a cui partecipano le Donne del Vino sia in Italia che all’estero: Vinitaly, Anuga, Shangai, Concorsi nazionali, internazionali di Londra e Bruxelles, ecc. A livello nostrano, molto seguite quelle di enogastronomia “A tavola con le Donne del Vino”, giunte con successo alla quinta edizione. Dopo due anni con vini liguri, poi piemontesi e lombardi, è la volta di quelli toscani. Questa quinta edizione, iniziata il 29 maggio e che terminerà il 24 settembre, vede l’incontro tra la ristorazione delle Donne liguri e i vini delle Donne toscane.
Le Donne del Vino Paola Bisso, Daniela Bernini, Cinzia Mattioli, Tiziana Frescobaldi e Cinzia Tosetti con ristoratrici, giornaliste e sommelier
Dopo il 29 maggio al Ristorante Quintilio di Altare con i vini Podere Marcampo di Volterra e martedì 26 giugno al ristorante Sottosale di Finale Ligure con i vini Azienda Terradonnà di Suvereto, il giovedì 12 luglio il tour “A Tavola con le Donne del Vino”, ha fatto tappa al ristorante Da O Vittorio di Recco per incontrare i vini dei Marchesi Frescobaldi di Firenze.
Capasanta lardellata con funghi crudi e cotti abbinata al Leonia Pomino brut metodo classico 2013
Ideali per l’occasione, sede e vini. Il ristorante Albergo Da O Vittorio oltre a far parte dei locali storici d’Italia è una “tavola sicura”, sinonimo delmangiarbene, ossia cucina eccellente, dove mangiano bene non solo i personaggi e gli amici ma tutti. Se l’azienda Marchesi Frescobaldi vanta una storia di oltre settecento anni, la famiglia ha oltre tre secoli di più. Un passato da banchieri e mecenati, e oggi tra i maggiori viticoltori del mondo.
Rose di picagge al basilico di Prà con pinoli tostati accoppiate a Massovivo Toscana IGT Vermentino 2017
Perfetta padrona di casa Paola Bisso Donna del Vino ligure: dopo il benvenuto ai clienti e alle colleghe liguri, ha presentato l’ospite d’onore Tiziana Frescobaldi e condotto brillantemente la serata. Interessanti e piacevoli gli interventi della Donna del vino toscana Tiziana Frescobaldi, che spaziavano dai vitigni ai vini, dando nel contempo il loro giusto abbinamento con i piatti. Ecco il ghiotto e raffinato menu:
Triglie di scoglio con scaloppa di foie gras e mele al Calvados accoppiate al Chianti Classico Docg 2015
Brindisi di benvenuto alla Donne del Vino con Leonia Pomino Brut Metodo Classico 2013 dal fine e persistente perlage, ricco al naso e di buon corpo e persistenza, che ha esaltato un’eccellente Capasanta lardellata con funghi crudi e cotti (piatto composito e di rara armonia. Da ricordare). Lo stesso con la Focaccia col formaggio di Recco IGP. Rose di picagge (fettucce) al basilico di Prà con pinoli tostati, sposate a Massovivo Toscana IGT Vermentino 2017 della Tenuta Ammiraglia.
Tiziana Frescobaldi in uno dei vari interventi
La sapidità e il profumo floreale e di erbe aromatiche del vino, hanno riequilibrato la paciosa morbidezza del piatto, facendone spiccare l’afrore del basilico. Triglie di scoglio con scaloppa di foie gras e mele al Calvados. Altra leccornia da riassaggiare, abbinata al Chianti Classico Docg 2015 Tenuta Perano. Un abbinamento non facile. Inizialmente la struttura e la giusta tannicità del vino prevalevano sugli umori salsi dei pesci, poi maggiore armonia conferita dal foie gras. Dulcis in fundo con Scrigno di pesche e amaretti con crumble di mais congenialmente accompagnato al Vin Santo del Chianti Doc Quaranta Altari.
Il programma delle serate liguri promosso dall’Associazione Nazionale Le Donne del Vino
A far compagnia a Paola Bisso, altre tre Donne del Vino liguri: Daniela Bernini comunicatrice e conduttrice degli eventi del Consorzio Recco gastronomica, San Valentino a Camogli ed altri. Col marito Lucio dirige Dimensione Riviera Promozione, azienda che da oltre trent’anni crea e promuove iniziative a sostegno dell’ospitalità e promozione turistica del territorio. Cinzia Mattioli sommelier professionista AIS e già Delegata provinciale di Savona. Alcuni anni fu premiata come Donna ligure dell’anno dal Gambero Rosso. Assieme al marito gestisce il noto ristorante DOC di Borgio Verezzi. Cinzia Tosetti giornalista, Delegata regionale delle Donne del Vino, responsabile per la Liguria della Guida del Gambero Rosso e componente della Commissione di degustazione dei vini Doc Golfo del Tigullio-Portofino e Valpolcevera. Archiviato il successo della serata del 24 luglio al Ristorante DOC di Borgio Verezzi (Sv) con i vini della Tenuta Il Corno di San Casciano Val di Pesa, il tour concluderà la corsa Lunedì 24 settembre Ristorante A Spurcacciun-a di Savona con i vini dell’Azienda Fortulla di Castiglioncello.
MISCELATORE RECORD 2018: IL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE DI TORINO OSPITERÀ LA GRAN SERATA FUTURISTA
“Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un'automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo... un'automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bella della Nike di Samotracia”; “Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita”.
Sono due tra i primi articoli del Manifesto del Futurismo, scritto da Filippo Tommaso Marinettie pubblicato in prima pagina su Le Figaro nel febbraio 1909.
Proprio in un filologico omaggio al binomio “Futurismo e automobile” sarà il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino a ospitare, giovedì 18 ottobre prossimo, la finale della terza edizionedel concorso Miscelatore Record Nazionale organizzato da Cocchi con altre case storiche della liquoristica storica italiana.
La Gran Serata Futurista che eleggerà il Miscelatore Record Nazionale 2018 sarà per la prima volta nella storia della competizione aperta al pubblico e affiancherà a una giuria tecnica una giuria popolare, nell’intento di portare il Futurismo fuori dalle accademie, dalle biblioteche e direttamente nei Quisibeve (bar) e nei ritrovi ove si cerca sollievo alla fatica quotidiana.
“Un ‘Futurismo da bere’ - sottolinea Roberto Bava, amministratore delegato di Cocchi - che celebri l’abilità di rendere la Miscelazione Futurista fruibile e comprensibile a un pubblico ‘profano’: il miscelatore che meglio riuscirà in questo compito è quello che otterrà il titolo di Miscelatore Record Nazionale 2018”.
Il Miscelatore Record Nazionale 2018 sarà eletto tra i dieci Miscelatori futuristi più creativi, che avranno proposto la polibibita (cocktail) in grado si valorizzare al meglio questo stile decisamente italiano di miscelazione.
Ognuno dei finalisti avrà a propria disposizione una postazione dove preparerà la sua polibibita e che potrà personalizzare coerentemente con il tema della polibibita stessa: la creatività infatti è come sempre uno dei criteri di valutazione principali insieme alla tecnica e all’ottemperanza alle regole enunciate nel NeoManifesto della Miscelazione Futurista. Ogni polibibita dovrà dunque essere presentata in due versioni: una completa di decorazioni per la giuria tecnica e una più semplice e facilmente replicabile per essere degustata dalla giuria popolare.
C’è tempo fino al 14 settembre per ideare e iscrivere la propria polibibita al concorso.
TORINO FUTURISTA - Torino, che con le sue architetture industriali e la sua cucina fu città d’elezione per il movimento futurista, si conferma per il terzo anno conseuctivo capitale della Miscelazione Futurista: “Il rinnovamento architettonico futurista, con il suo carico iconoclastico, prese vita a Torino – dice Fulvio Piccinino, barman ed esperto, autore del volume “La Miscelazione Futurista” -. La città immaginata dai due geniali architetti futuristi Antonio Sant’Elia e Mario Chiattone ebbe la sua applicazione con la Fiat Lingotto, la nuova via Roma e la Torre Littoria che fu teatro anche dei primi voli, del primo circolo aereonautico che vedeva fra i fondatori Cinzio Barosi, fervente futurista autore della polibibita Avanvera. Ma la rivoluzione futurista a Torino si realizzò sotto altre sembianze, quelle della Cucina, estesa anche al mondo del bere, considerata da Marinetti come l’Ottava Arte”.
IL PROGETTO - L’iniziativa della competizione, unica nel suo genere, prosegue idealmente il progetto iniziato quattro anni fa con la pubblicazione del volume La Miscelazione Futurista. Polibibite: la risposta autarchica italiana ai cocktail degli anni Trenta (prima edizione 2014) a cura di Fulvio Piccinino, inserito tra i 10 migliori libri di miscelazione al mondo al Tales of the Cocktail di New Orleans e ristampato in un’edizione arricchita nel 2016. Alla pubblicazione del volume si è affiancata un’intensa attività di seminari sulla miscelazione futurista a partire dall’autunno 2014 in Italia e nel mondo.
I PARTNER - Al progetto futurista hanno preso parte in questi anni insieme a Cocchi anche Alpestre, Campari, Fabbri, Luxardo, Nardini, Pallini, Strega, Tassoni e Vecchia Romagna.
PRECEDENTI EDIZIONI - La competizione Miscelatore Record Nazionale è stata vinta nel 2016 da Cinzia Ferro (Estremadura Café di Verbania, polibibita “Svetta”) e nel 2017 da Elisa Favaron (Palazzo delle Misture di Bassano del Grappa, polibibita “La Sfacciata”).
Il MUSEO NAZIONALE DELL’AUTOMOBILE DI TORINO è uno dei musei automotive più famosi al mondo. Custode di una collezione tra le più rare e interessanti nel suo genere, con oltre 200 vetture originali di 80 marche diverse, il MAUTO è un viaggio lungo un secolo attraverso la storia dell’automobile per raccontare la sua evoluzione da mezzo di trasporto a oggetto di culto. Le automobili esposte, inserite nella spettacolare contestualizzazione scenografica creata da Francois Confino, testimoniano gli avvenimenti sportivi e sociali a cui hanno partecipato, come hanno sedotto il grande pubblico e perché alcune di esse sono diventate parte integrante della memoria collettiva del Novecento. Tra l’influenza dei movimenti artistici dello scorso secolo, le grandi innovazioni tecnologiche e il futuro della mobilità, il design è il filo conduttore che guida il visitatore attraverso le linee, gli stili e gli uomini che ne hanno determinato i cambiamenti.FERVORE MECCANICO DEL NOVECENTO è la sezione del percorso museale interamente dedicata al Futurismo. Un’istallazione multimediale suggestiva restituisce la sensazione del fervore meccanico che animava quegli anni e approfondisce la storia di uno dei movimenti culturali più interessanti del 1900: sono gli stessi protagonisti del Futurismo che si animano e raccontano il loro punto di vista, come in una grande intervista. È uno dei rari momenti di connubio tra arte e industria: sugli schermi corrono le immagini dei principali intellettuali futuristi che, all’inizio del Novecento, elessero a simbolo del loro movimento - proteso verso il futuro e la modernità - l’automobile, l’aeroplano, la motocicletta, l’ebbrezza della velocità, il gusto del rischio e dell’azzardo. l’automobile moderna prende forma: si delineano la meccanica e le forme della carrozzeria. Ma soprattutto si dimenticano dubbi e diffidenze, eleggendo il progresso a nuovo idolo, la velocità a elemento di bellezza.