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LA CIPOLLA BIANCA DI MARGHERITA IGP
Illustrate ieri a Roma le peculiarità e i dati sul prodotto pugliese nella sede dell’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche
Segni particolari: Igp. È stata presentata ieri 11 aprile a Roma, nella sede dell’Aicig (Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche) un’eccellenza che arriva dalle terre pugliesi: la Cipolla Bianca di Margherita Igp. Le peculiarità del prodotto, che ha ottenuto due anni fa il marchio di indicazione geografica protetta, sono state spiegate durante la conferenza stampa, alla presenza di Leo Bertozzi segretario generale di Aicig, Giuseppe Castiglione presidente del Consorzio di Valorizzazione e Tutela della Cipolla Bianca di Margherita Igp, Ruggiero Piazzolla agronomo, Antonio Russo produttore. Presente anche lo chef Salvatore Riontino che nell’occasione ha preparato alcune ricette a base della specialità pugliese.
«La nostra cipolla è rimasta sempre la stessa negli ultimi due secoli – ha commentato Giuseppe Castiglione - viene prodotta non nel terreno, come di consueto accade, ma nelle sabbie del Mar Adriatico, a sud del Gargano, in una zona di elevato interesse ambientale, tutelata da una convenzione internazionale (Ramsar 1979), nei territori compresi tra Margherita di Savoia (Bat), Zapponeta (Fg) e Manfredonia (Fg). La nostra cipolla è versatile, si presta bene per ogni tipo di ricetta, dagli antipasti ai primi piatti, dai secondi alle zuppe, fino alla confettura a base di cipolla da abbinare con i formaggi. Cotta si abbina a numerose ricette, in particolare ai secondi piatti, anche se cruda “esprime” al meglio il suo sapore. Facendo un bilancio dei due anni trascorsi dalla costituzione del Consorzio – prosegue Castiglione - possiamo affermare che i mercati e la grande distribuzione stanno dimostrando sensibilità per il nostro prodotto a qualità certificata. I numeri del 2017 per la certificazione e vendita della Cipolla bianca di Margherita Igp sono stati incoraggianti, arrivando a 22.164 quintali, il 30% in più del 2016. Siamo convinti che con le opportunità offerte dal marchio Igp si possano aprire nuovi mercati. L’obiettivo per il 2018 è mantenere questa percentuale di crescita».
«La Cipolla Bianca IGP - spiega il Segretario Generale di AICIG Leo Bertozzi - è l’espressione dell'eccellenza di un sistema DOP e IGP che a livello europeo conta ben 1398 IG food, di cui 294 soltanto in Italia tra DOP, IGP e STG. La Cipolla Bianca IGP è un esempio di come i fattori ambientali ed umani, determinino le caratteristiche specifiche del prodotto e di fondamentale importanza è il ruolo del Consorzio che deve tutelare, valorizzare e promuovere tale eccellenza. Il contesto associativo di AICIG permette di confrontare le specificità dei diversi prodotti e contesti produttivi, in modo da accrescere sempre più lo strumento dell'Indicazione Geografica come valorizzazione del prodotto territoriale».
Ufficio stampa Aicig Marte Comunicazione snc
Marzia Morganti cell. 3356130800 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Alessandra Ricco
Ufficio stampa Consorzio di Valorizzazione e Tutela della Cipolla bianca di Margherita Igp
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Food Experience FuoriSalone 2018
Lo Chef Filippo Sinisgalli e la sua brigata cureranno le proposte del Tortona District al SuperStudio con DATTITEMPO, un “food-stop” d’autore con prodotti selezionati per accompagnarvi dalla colazione all'aperitivo.
Senza dimenticare la serata con dj set al Dattitempo Rooftop.
Materials Village | 16 - 22 aprile SuperStudio Più | Via Tortona 27, Milano
Marzo 2018. Dopo il successo alla “Gbk Luxury Gift Lounge” durante la notte degli Oscar a L.A., Il Palato Italiano, food hunter di prodotti Made in Italy di nicchia, ha ideato un food-concept per Materials Village.Filippo Sinisgalli, Executive Chef e frontman de Il Palato Italiano, già stella Michelin al MezzoSoldo in Val Rendena (TN), con la sua brigata animerà DATTITEMPO, il temporary dalle materie prime di stagione a KM VERO (e non ZERO) e in linea con la sostenibilità. DATTITEMPO sarà il punto di incontro per tutti gli amanti del design che vorranno provare un food- stop dove condividere esperienze, sapori e piaceri diversi ogni giorno all’insegna del “mangiare bene e sano”.
AL FUORI SALONE CON 3 APPUNTAMENTI
- · Dattitempo. In via Tortona 27, dalle 10.00 fino alle 21.00 (domenica fino alle 18.00), nell’area verde di Materials Village, Dattitempo è la location creata per l’occasione dove, a partire dalla prima colazione fino all’ora dell’aperitivo, si potrà vedere all’opera Filippo Sinisgalli e la sua brigata: una “cucinaà la minute” ogni giorno diversa nel rispetto della stagionalità, dettata dalla visita mattutina al mercato delle 6.00. Il tutto preparato con particolare attenzione, come il pane con lievito madre sfornato ogni mattina “allevato e nutrito” sapientemente dai pasticcieri de Il Palato Italiano.
- · Dattitempo Rooftop. Ogni giorno dalle 17.00 alle 22.00, l'aperitivo della “Milano da bere” al FuoriSalone è sul rooftop di SuperStudio Più, dove Filippo e Tiziana Sinisgalli, insieme alla Fondazione Pistoletto, si cimenteranno con un rito che a Milano è un vero e proprio must di fine giornata. Inoltre, giovedì 19 aprile, dalle 18.00 alle 21.00, sul rooftop dj set a cura del magazine Rolling Stone.
- · Gala Dinner. Il 15 aprile si terrà la cena d’inaugurazione grazie alla quale autorità, media e imprenditori avranno il piacere di sperimentare in anteprima la selezione food & wine dello Chef Filippo Sinisgalli e della Sommelier Tiziana Sinsigalli quali ambassador del brand Il Palato Italiano.
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tel. + 39 02 84542115 • mob. + 39 345 149 2333
IL TEMPO DELLA CUCINA DATTITEMPO è un invito a dedicarsi del tempo di qualità. Questo è il messaggio che lo Chef Filippo Sinisgalli vuole diffondere: una cucina che segue ancora i ritmi delle stagioni. La ricerca del perfetto equilibrio in cucina richiede tempo, attesa, riposo. Concedersi una pausa diventa, dunque, fondamentale, oggi come mai prima, per poter assaporare ogni singolo momento e trarne puro piacere. Lo Chef Filippo Sinisgalli ha fatto sua questa filosofia. Nessuna concessione, quindi, al "fuori stagione", alla frenesia, al risultato fine a se stesso. Da tale approccio nascono le proposte di Dattitempo by Il Palato Italiano. Le proposte di Dattitempo Dal 16 al 22 aprile i visitatori di Materials Village potranno prendersi una pausa dedicando anima e corpo ai piaceri della tavola con le proposte di DATTITEMPO. Il temporary food prevede una soluzione “permanente”, composta da assortimenti salati, dolci e caffetteria, a cui si aggiunge una soluzione “espressa”, nota anche come “cucina à la minute”, specifica per la pausa pranzo. L’Executive Chef Filippo Sinisgalli e la sua brigata proporranno un menù ogni giorno diverso composto da 3 piatti che spaziano dalle zuppette ai primi, come la crema di zucca mantovana e zenzero altoatesino o la passatina di ceci di Spello e puntarelle di Battipaglia, il risotto con asparagi di Terlano e tuorlo in polvere o i rascatielli con crusco di Senise IGP, baccalà e prezzemolo; per poi passare ai secondi con gli asparagi di Terlano alla bolzanina o la tartare di manzo di Fiè allo Scillar tagliata al coltello, il tutto sempre nel rispetto della stagionalità e della territorialità delle materie prime. Un’esperienza unica tra i sapori autentici e genuini, frutto della mano raffinata dello Chef Sinisgalli, il tutto sapientemente accompagnato dai vini proposti dalla Sommelier Tiziana Sinisgalli. Momenti preziosi per il palato in cui immergersi in un universo senza tempo fatto di sapori e profumi e dove ritrovare in ogni ricetta la vera essenza del gusto. I Partner di Il Palato Italiano |
Il Palato Italiano Palato Italiano è un food hunter di prodotti Made in Italy di nicchia che invece di essere proposti al pubblico attraverso un e- commerce di mass market, vengono posti al centro di tutte le attività di cui si compone l'offerta di questo food service provider d’eccellenza, impegnato nella divulgazione dell’arte culinaria italiana attraverso attività esperienziali tailor-made esclusive, realizzate in giro per il mondo. Recenti successi hanno visto Il Palato Italiano alla Gift Lounge pre-Oscar 2017 e 2018 a Los Angeles, a fianco di Foundation americane durante le loro serate di beneficenza come la CELEBRITY FIGHT NIGHT 2017, oppure in case private di |
importanti VIP per riservati Chef@Home, come a New York per l’Housewarming Party di Mr. Alan Cumming. Il pubblico B2B o B2C de Il Palato Italiano è spesso intercettato grazie a PR locali che organizzano vere e proprie tournée su cui viene programmato un puntuale calendario per far muovere le brigate italiane sotto l’egida dell'Executive Chef Filippo Sinisgalli. Londra, Miami, Parigi e prossimamente Shanghai e Tel Aviv sono solo alcune delle destinazioni presso cui Il Palato Italiano ha operato quale fornitore all-in di esperienze italiane a tutto tondo, noi le chiamiamo appunto Italy, Out Of Italy. |
IL PALATO ITALIANO ONLINE www.ilpalatoitaliano.it www.facebook.com/ilpalatoitaliano www.instagram.com/ilpalatoitaliano/ CONTATTI UFFICIO STAMPA Rossella Rosciano - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. M. +39 345 149 2333 www.mirocomunicazione.com |
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PARMA CITTA' UNESCO DELLA GASTRONOMIA
Parma Città Creativa UNESCO della Gastronomia: presentati oggi a Milano gli eventi enogastronomici del 2018
L’11 aprile scorso si è ttenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto di Parma per valorizzare la cultura del cibo, un nuovo modello di sistema territoriale per la conoscenza e la promozione delle eccellenze enogastronomiche. Con gli interventi di: Federico Pizzarotti, sindaco del Comune di Parma; Cristiano Casa, assessore alle Attività Produttive, al Turismo e al Commercio del Comune di Parma; Andrea Belli, relazioni esterne Barilla e rappresentante di “Parma, io ci sto!”; Claudio Leporati, direttore marketing Consorzio del Prosciutto di Parma.
Nasce la “cabina di regia”: player del territorio, pubblici e privati, riuniti intorno a una strategia forte, sotto il coordinamento del Comune. Obiettivo? Celebrare il territorio e dare visibilità alle eccellenze che nascono a Parma, con un approccio di sistema che coinvolga tutti i protagonisti del territorio stesso.
Il 2018 – dichiarato “Anno del cibo italiano” dai Ministeri delle politiche agricole alimentari e forestali e dei beni culturali e del turismo – è il primo step di un percorso di valorizzazione per la città e un’opportunità unica per consolidarne il ruolo di capitale della gastronomia, a seguito del riconoscimento UNESCO. Per presentare Parma e in generale la Food Valley e l’Emilia-Romagna a tutto il mondo, attraverso eventi e manifestazioni che raccontino il territorio e le sue buone pratiche riguardanti l’alimentazione e lo sviluppo sostenibile.
Fanno parte della cabina di regia, insieme al Comune di Parma: Alma – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, Barilla, Consorzio per la tutela dei vini DOP “Colli di Parma”, Consorzio per la Tutela del Culatello di Zibello, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Consorzio del Prosciutto di Parma, Coppini Arte Olearia, Fondazione UNESCO, Mutti, Parma Alimentare, “Parma, io ci sto!”, Parma Quality Restaurants, Parmalat, Rodolfi.
«Quella di Parma è una grande storia legata al cibo, che non è solo prodotto ma racconto, esperienza, cultura. In un viaggio che parte dai luoghi di produzione e arriva sulle nostre tavole. Noi abbiamo deciso di condividerla attraverso un lavoro coerente di strategia che ha visto un territorio compatto su una direzione. I prodotti DOP e IGP del nostro territorio generano 1,5 milioni di fatturato, le presenze turistiche sono aumentate del 26% negli ultimi 5 anni e puntiamo ad arrivare, da 700.000 presenze, a 1 milione: l’ambizione non è quella di “massificare” ma proporre un modello vincente fedele alla cultura di un territorio» ha detto Federico Pizzarotti.
«Si sente parlare spesso di “fare squadra”, recuperare e far emergere le eccellenze dei territori: a Parma siamo passati dalle parole ai fatti, mettendo a sistema le competenze e le eccellenze enogastronomiche locali. Il riconoscimento di Città Creativa UNESCO per la Gastronomia nel 2015 è stato l’evento propulsore. Abbiamo dato vita a un modello di promozione del territorio in cui protagonisti sono i produttori, i ristoratori, gli albergatori, le aziende. Che hanno firmato un “patto”: rendere il territorio sempre più attraente dal punto di vista turistico, lavorando in sinergia» ha dichiarato l’assessore Cristiano Casa.
«Oggi presentiamo un importante risultato: la concretizzazione di un lavoro di squadra attraverso una serie di eventi e iniziative di rilievo internazionale, legati al food, che si susseguiranno nel corso del 2018. L’obiettivo è quello di raccontare l’eccellenza e il know-how della nostra Food Valley, che hanno fatto di Parma la capitale della gastronomia italiana e la prima città in Italia per fatturato a livello agroalimentare. Un dato che testimonia la rilevanza produttiva ma anche il saper fare, le competenze del territorio, che vogliamo raccontare attraverso questi eventi» ha detto Andrea Belli.
«Il lavoro di coordinamento dell’amministrazione comunale è stato grandioso, attraverso questa strategia corale possiamo mettere a disposizione di tutti il nostro “saper fare” e il nostro entusiasmo» ha commentato Claudio Leporati.
UFFICIO STAMPA OMNIA Relations per conto del Comune di Parma OMNIA FACTORY, T. + 39 051 6939166_6939129 | OMNIA LAB, T. + 39 051 261449 Press Office: Eleonora Rigato Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., M. +39 349 5818609
A VINITALY 40 AZIENDE DELLA DOC MAREMMA TOSCANA
Da Grosseto parte una delegazione, con 71 diverse etichette, per raccontarsi al mondo del vino riunito a Verona
Grosseto, 11 Aprile 2018_Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana protagonista a Vinitalyper spiegare la crescita dell’ampia e variegata DOC.
Dal 15 al 18 Aprile a Veronaall’interno di uno stand istituzionale (Pad 9 Stand B16) saranno presenti ben 71 etichette di vini prodotti da 40 Aziende della filiera che scendono in campo per far assaggiare a operatori, stampa e pubblico internazionale il meglio della DOC Maremma Toscana.
Si punterà molto sull’aspetto innovativo e sulla grande varietà che caratterizza i vini del territorio sempre più apprezzati in tutto il mondo. Una vera full immersion che vedrà protagonisti vitigni autoctoni tra i quali Sangiovese, Ciliegiolo, Alicante e Vermentino assieme a quelli internazionali, in primis Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Cabernet franc.
“Verona torna a essere per la cinquantaduesima volta il fulcro attorno a cui ruota tutto il mondo del vino”, spiega il Presidente del Consorzio, Edoardo Donato, e continua: “Il nostro bancone istituzionale consortile vede per questa edizione i numeri in crescita con 71 etichette di ben 40 Aziende, come in continua crescita è la nostra realtà e la DOC di cui ci facciamo portabandiera. L’obiettivo è parlare, sottolineando le caratteristiche uniche del nostro terroir, agli stakeholder consolidando mercati come Stati Uniti, Germania e Inghilterra e allargando i nostri orizzonti in Europa ma anche verso nuovi confini, a partire dall’Asia sempre più strategica.”
Un Vinitaly che punta molto sull’aspetto greene sui temi della sostenibilitàe anche in questo, il Consorzio, dalla sua nascita, si distingue: grazie al piano di promozione e comunicazione messo in atto l’obiettivo è di rafforzare la consapevolezza e il rispetto verso l’ambiente che ci circonda; attenzione significa efficienza, ma anche maggiore qualità del prodotto finale e più efficace tutela del consumatore. Una sostenibilità sociale, ambientale e economica che sappia rendere omaggio a un territorio dedito con sapienza e capacità, alla coltivazione della vite e alla produzione di vino sin dal tempo degli Etruschi.
La zona di produzione dei vini della DOC Maremma Toscanasi trova nella parte meridionale della Toscana e copre l’intero territorio della provincia di Grosseto, una delle più vaste d’Italia. Le dolci colline dell’interno pian piano si elevano a nord ovest verso le Colline Metallifere e a nord est verso il Monte Amiata, un vulcano ormai spento da secoli. Sulle propaggini dei Monti Volsini, a est del fiume Fiora, si trovano le colline e gli altopiani caratterizzati da suoli vulcanici e dai tipici borghi arrampicati sul tufo. La fascia costiera, con le vaste pinete e le aree di straordinaria importanza naturalistica, costituisce il completamento del variegato paesaggio della Maremma.
Una terra, in alcuni tratti ancora incontaminata, tutta da scoprire ricca di storia e di cultura, racchiusa tra terra e mare.
Vinitaly sarà anche il palcoscenico di lancio della terza edizione di Maremmachevini, in scena a fine maggio, il 27 e 28, all’interno delle Casette Cinquecentesche del Cassero senese di Grosseto. L’evento, aperto a operatori e pubblico, è stato ideato dal Consorzio per raccontare, aprendo proprio le porte del suo territorio, il vino come risorsa economica e culturale preziosa e dalle grandi potenzialità, emblema di “un’Altra Toscana”, una Toscana ancora da scoprire.
Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana nasce nel 2014 dopo il conferimento della DOC con l’obiettivo di promuovere la qualità dei suoi vini e garantire il rispetto delle norme di produzione previste dal disciplinare, dedicandosi, inoltre, alla tutela del marchio e all’assistenza ai soci sulle normative che regolano il settore. Oggi il Consorzio conta 304 aziende associate, di cui 220 viticoltori (per la maggior parte conferenti uve a cantine cooperative), 1 imbottigliatore e 83 aziende “verticali” - che vinificano le proprie uve e imbottigliano i propri vini - per un totale di 5,7 milionidi bottiglie prodotte all’anno. Il Consorzio opera nell’intera provincia di Grosseto, una vasta area nel sud della Toscana che si estende dalle pendici del Monte Amiata e raggiunge la costa maremmana e l’Argentario fino all’isola del Giglio. La DOC dispone di una zona di produzione di circa 8.750 ettari di vigneto, dei quali oltre 1.720 sono stati utilizzati per produrre i vini della Denominazione durante la vendemmia 2017.
Simonetta Gerra
IL SIRENA D'ORO AL FRANTOIO FRANCI
Il Frantoio Franci vincitore assoluto del Sirena d’Oro con il Toscano Igp e il Bio
E il Toscano Igp si aggiudica anche l’Ercole Olivario nella categoria fruttato medio
Si è svolta sabato 7 aprile presso la Sala Consigliare del Municipio di Sorrento la premiazione del Sirena d’Oro 2018. Il premio, arrivato alla sua sedicesima edizione, è indetto dal Comune di Sorrento e da Coldiretti Campania, ed è un concorso nazionale riservato agli oli a Dop, Igp e Bio.
Fin dall’inizio il concorso si è prefisso di sottolineare il legame tra oli extra vergine di qualità elevata e il loro territorio di origine e, secondo le parole del sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, è ormai diventato “uno strumento di marketing territoriale”.
Anche per la famiglia Franci il territorio di Montenero d’Orcia è da sempre stato considerato il primo attore della qualità della propria produzione, e tutti i membri della famiglia hanno sempre promosso nel mondo il proprio territorio insieme ai propri extra vergine.
Se è vero che il Frantoio Franci non esisterebbe senza Montenero, è altrettanto vero che questo piccolo borgo ai piedi dell’Amiata e affacciato sulla Val d’Orcia patrimonio Unesco molto deve a questa azienda, che lo ha fatto conoscere nel mondo.
Il Premio Sirena d’Oro 2018 al Franci Toscano Igp nella categoria riservata agli oli a denominazione di origine e indicazione geografica, e quello al Franci Bio nella nuova categoria degli oli da agricoltura biologica, sono dunque l’ennesimo risultato di quanto stretto sia questo legame tra prodotto e territorio e di quanta qualità tale legame sia capace di esprimere. Il Frantoio Franci risulta così il vincitore assoluto della sedicesima edizione del Sirena d’Oro di Sorrento.
E al Toscano Igp, che è un monocultivar di Frantoio, è appena arrivato anche l’Ercole Olivario nella categoria fruttato medio.
Arrivati a pochi giorni dalla scomparsa del fondatore del frantoio Fernando Franci, il Sirena d’Oro e l’Ercole Olivario diventano simbolo di coerenza produttiva e di continuità per una famiglia che nelle prerogative del proprio territorio crede da sempre. Un territorio fatto da un paesaggio straordinario e dagli uomini che lo hanno assecondato e disegnato.
Grandi felicitazioni alla famiglia Franci per il Sirena d’Oro arrivano anche dalla Regione Toscana, che non poteva festeggiare in maniera migliore i 20 anni del Consorzio Igp Toscano. “Si tratta di un riconoscimento importante per la Toscana – ha commentato il presidente dell’assemblea legislativa Eugenio Giani – e per la qualità che riesce a esprimere anche nell’olio extra vergine di oliva”.
Patrizia Cantini