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SETTIMANA DEL PESTO: DAL 12 AL 18 MARZO
LA LIGURIA SI MOBILITA PER FAR RICOSCERE IL PESTO GENOVESE ALL’UNESCO
Il progetto di candidatura del Pesto al mortaio, come patrimonio immateriale dell'umanità, sfocia nella Settimana del Pesto: dal 12 al 18 marzo, Genova e la Liguria si coloreranno di verde-basilico. Il menù prevede: pestate collettive, flash mob gastronomici e il clou del Campionato Mondiale del Pesto al Mortaio. Per raggiungere l’obiettivo servirà l’apporto di tutti i genovesi e di tutti i liguri che potranno firmare il sostegno alla candidatura. Le firme verranno raccolte e consegnate in un unico librone ai commissari Unesco.
In campo scenderanno anche personaggi famosi, che diventeranno per l’occasione Pestimonial. Ma tutti possono essere testimoni del pesto rilanciando sui propri social con #orgogliopesto l'adesione all’iniziativa.
FIRMA E PESTA CON NOI A #VARAZZE
Foto di Laura Siri
Domenica 18 Marzo: Firma e Pesta con Noi a #Varazze. Piazza Beato Jacopo si colora di verde… basilico
Domenica 18 marzo sarà una giornata all’insegna del Pesto! La Liguria si colorerà del verde intenso del basilico, in occasione dell’evento "Firma e Pesta", iniziativa della Regione Liguria.
Moltissime le piazze liguri che si riempiranno di mortai e pestelli, con partecipanti pronti a preparare il miglior pesto. Il filo conduttore? Una raccolta firme, atta a sostenere la candidatura del Pesto genovese al mortaio come Patrimonio immateriale dell'Umanità UNESCO.
Anche il Comune di Varazze partecipa al progetto, organizzando FIRMA E PESTA CON NOI, in programma Domenica 18 Marzo dalle 10:00 alle 13:00 in Piazza Beato Jacopo, proprio nel cuore della Città.
Ma lo fa in grande stile, pensando ad una giornata particolare e diversa dalle altre. I primi 50 volenterosi, che si presenteranno in Piazza Beato Jacopo alle ore 10.00 con mortaio e pestello, avranno il piacere di realizzare l’antica e originale ricetta genovese sotto la guida di un vero e proprio “pestimonial”, Bruno Canepa, 5°classificato al Campionato Mondiale del Pesto. Ospiti principali della manifestazione i famosi Mandilli de Vaze, la pasta tipica della nostra città che riporta lo stemma cittadino, buonissimi proprio con il pesto alla genovese.
Domenica non prendete impegni, quindi, preparate i vostri mortai e portateli in Piazza Beato Jacopo. Siete tutti invitati a partecipare alla raccolta firme e a diffondere ed aumentare la visibilità dell’evento condividendo sui vostri social fotografie accompagnate da #worldpestoday #lamialiguria #orgogliopesto.
Entra a far parte della storia, vieni in piazza a firmare, perché quando l’UNESCO dichiarerà il nostro Pesto genovese al mortaio “Patrimonio immateriale dell'Umanità”, potrai dire: io c’ero e ho firmato!
Programma:
ore 10:00 - Registrazione dei partecipanti e distribuzione del
materiale
ore 10:30 - Introduzione all’evento a cura di Canepa Bruno
5°classificato al Campionato Mondiale del Pesto
ore 11:00 - Pronti, Pesto… Via!
ore 13:00 – Conclusione dell’evento
Durante la mattinata possibilità di degustare il pesto alla genovese aperta al pubblico. Si ricorda che in caso di maltempo, la manifestazione si svolgerà nella sala al primo piano del Palazzo Beato Jacopo.
Bettina Bolla
A FERNANDO FRANCI IL “MARCO MUGELLI AWARD” – PREMIO ALLA CARRIERA DE IL MAGIFICO
A Fernando Franci, fondatore del Frantoio Franci di Montenero d’Orcia,
il “Marco Mugelli Award” – Premio alla Carriera de Il Magnifico
Il “Marco Mugello Award” dell’Associazione Il Magnifico è stato assegnato ieri a Fernando Franci. Un premio alla carriera più che meritato, e che è stato conferito nel corso della cerimonia di premiazione svoltasi all’Auditorium di Chianti Banca a San Casciano Val di Pesa.
La giuria ha voluto riconoscere la lungimiranza, la capacità di fare rete e il ruolo di precursore dell’olivicoltura moderna al capostipite della famiglia Franci, ancora oggi attivissimo in frantoio.
Fernando Franci è nato a Montenero nel 1929 e ha fondato il frantoio insieme al fratello Franco nel 1958. Appassionato da sempre di meccanica, nella sua lunga carriera ha dimostrato competenze degne di un ingegnere laureato, pur avendo alle spalle solo la scuola dell’obbligo.
Agli inizi degli anni Ottanta infatti Fernando portò all’allora Ministero dei Trasporti una sua personale invenzione che permetteva il sollevamento di un pesante mezzo cingolato e l’applicazione di pneumatici sui cingoli in modo da poterlo far circolare anche su strada senza rovinare l’asfalto. Accompagnato da un ingegnere della Motorizzazione di Grosseto, Fernando riuscì a ottenere l’omologazione del mezzo grazie a un diretto interessamento della Fiat di Torino. E proprio gli ingegneri della Fiat rimasero stupiti quando, dopo aver chiesto a Fernando quali studi avesse fatto, ricevettero come risposta: “La quinta elementare a Montenero”. Quel progetto sembrava l’opera di un team di ingegneri, e non di un semplice uomo di frantoio nato e vissuto nel cuore della Val d’Orcia.
Il figlio Giorgio dice che l’invettiva del padre si è sempre ispirata a quelle che erano le necessità: se da bambino era riuscito a costruirsi dei giocattoli meccanici – dalla locomotiva a vapore agli aerei in legno in grado di volare – da giovane padre “regalò” alla moglie Rosina – sposata nel 1961 – una culla auto dondolante per le figlie gemelle Laura e Lucia, fino ad arrivare appunto alle ruote da applicare ai cingoli del trattore.
Le macchine, insieme alla famiglia, sono state tutta la sua vita: come un sarto fa con gli abiti dei propri clienti, così Fernando ha saputo modificare, aggiustare, personalizzare apparecchiature e strumenti, in modo che rispondessero perfettamente alle esigenze di chi li usava, allo stesso tempo inventando ex novo congegni e meccanismi che rendessero il lavoro in frantoio più agevole e pratico.
Il suo team è quello che ha saputo costruirsi con i figli, ai quali ha trasmesso passione e conoscenze, e ai quali ha delegato il compito di far conoscere l’oro del frantoio in tutto il mondo.
Fernando Franci commenta questo premio con il suo consueto stile semplice: “E’ una bella cosa, una grande soddisfazione”, e insieme a lui alla premiazione c’erano la moglie Rosina e i figli Laura, Lucia e Giorgio. Tutti a festeggiare quest’uomo che a 89 anni passa le sue giornate in frantoio guardando le sue macchine e seguendo il lavoro dei suoi figli e dedicandosi anche all’educazione dei nipoti, per poter trasmettere anche a loro quella sua infinita passione per l’olio e quel suo senso di indipendenza intellettuale che l’Associazione il Magnifico ha voluto premiare.
Patrizia Cantini
AL "MAESTRO" LUCIANO CANFORA IL PREMIO BERE IL TERRITORIO
Riconoscimenti e premi speciali concludono il percorso del progetto culturale promosso dall’associazione Go Wine
LUCIANO CANFORA é “Il Maestro” DELLA XVII° EDIZIONE DEL CONCORSLETTERARIO
“BERE IL TERRITORIO“
La cerimonia di premiazione è in programma ad Alba sabato 7 aprile 2018
Al professore e filologo Luciano Canfora è stato assegnato il riconoscimento “Il Maestro di Bere il Territorio”, nell’ambito della diciassettesima edizione del Concorso letterario nazionale promosso da Go Wine.
Il premio sarà ritirato nel corso della cerimonia di premiazione che si svolgerà sabato 7 aprile presso la nuova Sala Beppe Fenoglio di Alba dalle ore 10.30.
Giunge così al termine l’iniziativa che Go Wine ogni anno propone allo scopo di diffondere una cultura positiva del consumo del vino di qualità.
Il riconoscimento al “Maestro” è stato istituito a partire dalla terza edizione e si propone di premiare importanti figure della cultura italiana, che possano essere di riferimento per i più giovani o testimoni di un particolare rapporto con l’identità dei luoghi e della civiltà materiale che li caratterizza.
Con Luciano Canfora saranno presenti in sala i vincitori delle varie sezioni del Concorso che saranno annunciati direttamente durante la cerimonia.
Il riconoscimento de “Il Maestro” è stato nelle precedenti edizioni attribuito a Luigi Meneghello, Niccolò Ammaniti, Claudio Magris, Lorenzo Mondo e Gianmaria Testa, Sebastiano Vassalli, Dacia Maraini, Alberto Arbasino, Enzo Bettiza, Franco Loi, Francesco Guccini, Pupi Avati, Raffaele La Capria, Gustavo Zagrebelsky e Maurizio Maggiani.
In questa diciassettesima edizione si confermata la Giuria del concorso con la gradita presenza di:
Marco Balzano (scrittore), Gianluigi Beccaria (Università di Torino), Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Bruno Quaranta (La Stampa-Tuttolibri) e Massimo Corrado (Associazione Go Wine).
Sostengono questa iniziativa la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Landini ArgoTractor, Antica Distilleria Sibona e una selezione di aziende vinicole italiane.
Per informazioni
Associazione Go Wine Via Vida 6 - 12051 Alba CN Tel. 0173 364631 Fax 0173 361147 www.gowinet.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
LUCIANO CANFORA
Nato a Bari il 5 giugno 1942 è un filologo classico, storico e saggista italiano.
E’ professore emerito di Filologia greca e latina presso l’Università di Bari e coordinatore scientifico della Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino.
È membro dei comitati direttivi di varie riviste, sia scientifiche sia di alta divulgazione come il Journal of Classical Tradition di Boston, la spagnola Historia y crítica, la rivista italiana di alta divulgazione geopolitica Limes
(Gruppo L'Espresso). È membro della Fondazione Istituto Gramsci e del comitato scientifico dell'Enciclopedia Treccani. Dirige inoltre, sin dal 1975, la rivista Quaderni di Storia (ed. Dedalo, Bari), la collana di testi La città antica presso l'editore Sellerio, la collana Paradosis per le edizioni Dedalo e la collana Historos per la Sandro Teti Editore.
Ha ricevuto nel 2011 per la sezione della "Critica militante" il Premio Feronia-Città di Fiano, nello stesso anno l’Associazione Italiana di Cultura Classica gli ha conferito una medaglia d’oro per le benemerenze da lui acquisite nello studio del Mondo Antico.
È autore prolifico di filologia, storia e politica dall'età antica all'età contemporanea. Molti dei suoi libri sono stati tradotti in USA, Francia, Inghilterra, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Brasile, Spagna, Repubblica Ceca. È elzevirista del Corriere della Sera, collabora con La Stampa e con Il Calendario del Popolo, su cui ha una rubrica fissa dal titolo “Il fratello Babeuf”.
Estratto delle Opere
Inventario dei manoscritti greci di Demostene, Padova, Antenore, 1968.
Per la cronologia di Demostene, Bari, Adriatica, 1968.
Per la storia del testo di Demostene, Bari, Arti grafiche Laterza & Polo, 1968.
Tucidide continuato, Padova, Antenore, 1970.
Totalità e selezione nella storiografia classica, Bari, Laterza, 1972.
Conservazione e perdita dei classici, Padova, Antenore, 1974.
Storici della rivoluzione romana, Bari, Dedalo, 1974.
Teorie e tecniche della storiografia classica. Luciano, Plutarco, Dionigi, Anonimo su Tucidide, Bari, Laterza, 1974.
La Germania di Tacito da Engels al nazismo, Napoli, Liguori, 1979.
Ideologie del classicismo, Torino, Einaudi, 1980.
Studi sull'Athenaion politeia pseudosenofontea, Torino, Accademia delle Scienze, 1980.
Analogia e storia. Uso politico dei paradigmi storici, Milano, Il Saggiatore, 1982.
Storie di oligarchi, Palermo, Sellerio, 1983.
Storia della letteratura greca, Bari, Laterza, 1986; ed. riveduta, 2001; nuova ed., 2013.
Antologia della letteratura greca, Bari, Laterza, 1987.
Tucidide. L'oligarca imperfetto, Roma, Editori Riuniti, 1988.
Le vie del classicismo, Bari, Laterza, 1989.
Tucidide e l'impero. Presa di Melo, Bari, Laterza, 1992; 2000.
Autori e testi della letteratura latina, con Renata Roncali, Bari, Laterza, 1993.
Studi di storia della storiografia romana, Bari, Edipuglia, 1993.
Vita di Lucrezio, Palermo, Sellerio, 1993.
I classici nella storia della letteratura latina. Per il liceo classico, con Renata Roncali, Bari, Laterza, 1994.
Scrittori e testi di Roma antica. Antologia latina per gli istituti magistrali, con Renata Roncali, Bari, Laterza, 1994.
Il viaggio di Aristea, Bari, Laterza, 1996.
Caio Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Bari, Laterza, 1999.
Il mistero Tucidide, Collana Piccola Biblioteca, Milano, Adelphi, 1999.
La storiografia greca, Milano, Bruno, Mondadori, 1999.
Noi e gli antichi. Perché lo studio dei greci e dei romani giova all'intelligenza dei moderni, Milano, Rizzoli, 2002; 2004.
Tucidide tra Atene e Roma, Roma, Salerno, 2005.
L'occhio di Zeus. Disavventure della Democrazia, Bari, Laterza, 2006.
Il papiro di Artemidoro, Bari, Laterza, 2008 (Collana: «Storia e società»)
Il viaggio di Artemidoro. Vita e avventure di un grande esploratore dell'antichità, Milano, Rizzoli, 2010 (Collana: «Saggi italiani») Il mondo di Atene, Bari, Laterza, 2011 (Collana: «I Robinson. Letture»)
La democrazia ateniese, a cura di U. Fantasia, Parma, MUP, 2012 (Collana: «Opere inedite di cultura», 24)
La guerra civile ateniese, Milano, Rizzoli, 2013 (Collana: «Saggi italiani»)
La crisi dell'utopia. Aristofane contro Platone, Bari, Laterza, 2014 (Collana: «I Robinson. Letture».
Il presente come storia. Perché il passato ci chiarisce le idee, Milano, Rizzoli, 2014 (Collana: «Saggi italiani»)
Gli antichi ci riguardano, Bologna, Il Mulino, 2014 (Collana: «Voci»)
Augusto figlio di Dio, Bari, Laterza, 2015 (Collana: «I Robinson. Letture»)
Gli occhi di Cesare. La biblioteca latina di Dante, Roma, Salerno, 2015 (Collana: «Astrolabio», 12)
Conservazione e perdita dei classici, Stilo, 2016 (Collana: «Universitaria»)
Tucidide. La menzogna, la colpa, l'esilio, Bari, Laterza, 2016 (Collana: «I Robinson. Letture»)
Cleofonte deve morire. Teatro e politica in Aristofane, Bari, Laterza, 2017 (Collana: «Cultura storica»)
Per informazioni
Associazione Go Wine Via Vida 6 - 12051 Alba CN Tel. 0173 364631 Fax 0173 361147 www.gowinet.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.