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GALLO IVAN AZIENDA AGRICOLA - CLAVESANA
di Virgilio Pronzati
Gallo Ivan Azienda Agricola Vitivinicola - Fraz. Sbaranzo 1 - 12060 Clavesana (CN) -Tel +39 0173790248 - Fax +39 0173790248 - Mobile +39 3332254954 - 3382774263 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.gallopiemonte.it
Vino Bianco Gallus
Categoria: Bianco secco. Vitigno: Dolcetto. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 12%. Lotto: 10.20. Prezzo medio in enoteca: € 10,70
Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini bianchi di breve affinamento a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 1 anno. Servizio: mescere a 11°C in calici con stelo alto. Abbinamento: focacce salate, insalata di mare, risotto o linguine con zucchini, sgombri al verde con piselli.
Caratteristiche organolettiche
Alla vista è cristallino, di colore paglierino molto scarico con lievi riflessi verdolini. Al naso è delicato con lievi sentori di fiori di campo, mela e ribes bianco. In bocca è secco, appena mosso, fresco e sapido, leggero ed invitante. Retrogusto: vena sapida e note floreali e fruttate.
Considerazioni: Ottenuto da scelte uve Dolcetto pressate sofficemente, il cui mosto dopo la decantazione statica, ha fermentato in botte d’acciaio a temperatura controllata. Seguono la maturazione sulle fecce fini per 6 mesi, la filtrazione e imbottigliamento in primavera. Evoluzione: da bere entro un anno.
Valutazione: 70/100
Vino Rosato Galuparia
Categoria: Rosato secco. Vitigno: Dolcetto. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 12%. Lotto: 10.19. Prezzo medio in enoteca: € 10,70
Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rosati di breve affinamento a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: due anni. Servizio: mescere a 12°C in calici con stelo alto. Abbinamento: spaghetti con salsa di pomodoro, salumi misti, melanzane alla parmigiana, impepata di mitili, carne alla pizzaiola.
Caratteristiche organolettiche
Alla vista è limpido, di colore rosato chiaro con riflessi ramati. Al naso è discretamente intenso e persistente, con lievi sentori di mora di rovo e ribes. In bocca è secco, fresco e sapido, leggero ma composto ed invitante. Retrogusto: vena sapida e note fruttate.
Considerazioni: Ottenuto da scelte uve Dolcetto pigiadiraspate, fatte macerare a freddo con le bucce per 24 ore, svinatura ed avvio della fermentazione alcolica con temperatura controllata. Seguono la maturazione sulle fecce fini per 5 mesi, sfecciatura, filtrazione, stabilizzazione ed imbottigliamento in primavera. Evoluzione: da bere entro due anni dalla vendemmia.
Valutazione: 75/100
Langhe Doc Barbera Galet 2019
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Barbera. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 12,5%. Lotto: 160.20. Fascetta Doc ABVS 09433152. Bottiglie prodotte: 2.500. Prezzo medio in enoteca: € 9,00
Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rossi di medio affinamento a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: 3-4 anni. Servizio: mescere a 17°C in calici con stelo medio. Abbinamento: pasta e fagioli, taglierini col sugo di coniglio, pollo allo spiedo, trippe in umido.
Caratteristiche organolettiche
Alla vista è limpido, di colore rosso rubino vivo. Al naso è intenso e persistente, varietale, fine, con sentori di prugna nera e pepe nero macinato. In bocca è secco, fresco e sapido, piacevolmente tannico, di snella struttura ma continuo. Retrogusto: vena sapida e tannica, e note fruttate e speziate.
Considerazioni: Ottenuto da scelte uve Barbera pigiadiraspate, fatte fermentare a cappello emerso con rimontaggi giornalieri, svinatura a fine fermentazione alcolica, seguita dalla fermentazione malolattica. Maturazione del vino in acciaio per 4–5 mesi, filtrazione ed imbottigliamento nel mese di maggio. Evoluzione: giovane, da bere entro 3-4 anni.
Valutazione: 78/100
Dogliani Docg Briccotto 2019
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Dolcetto. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13%. Lotto: 250.20. Fascetta Doc ABSQ 02297042. Bottiglie prodotte: 6.000. Prezzo medio in enoteca: € 8,20
Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rossi di medio affinamento a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: due anni. Servizio: mescere a 16°C in calici con stelo medio. Abbinamento: polenta con salsiccia, pollo alla cacciatora, toma di 2-3 mesi..
Caratteristiche organolettiche
Alla vista è limpido, di colore rosso rubino carico. Al naso è discretamente intenso e persistente, varietale, fine, con sentori di ciliegia e mora di rovo mature, melagrana, mandorla fresca e lieve vegetale. In bocca è secco, fresco e sapido, giustamente tannico, discretamente pieno e continuo. Retrogusto: vena sapida e tannica, e note fruttate e vegetali.
Considerazioni: Ottenuto da scelte uve Dolcetto pigiadiraspate, fatte fermentare per 5 giorni a cappello emerso con rimontaggi giornalieri. Seguono svinatura e fermentazione malolattica. Maturazione di circa 6 mesi in botti di acciaio, filtrazione ed imbottigliamento. Evoluzione: quasi pronto, ma può tenere altri due anni.
Valutazione: 80/100
Dogliani Docg Galantom 2013
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Dolcetto. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13,5%. Lotto: 190.14. Fascetta Doc AAGU 03154109. Bottiglie prodotte: 2.500 ne restano 200. Prezzo medio in enoteca: € 9,90
Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rossi di medio affinamento a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: due anni. Servizio: mescere a 17°C in calici con stelo medio. Abbinamento: pappardelle con ragù di frattaglie, coniglio al forno con patate, Bra di un mese.
Caratteristiche organolettiche
Alla vista è limpido, di colore rosso rubino carico. Al naso è abbastanza intenso e persistente, varietale, fine, con sentori di ciliegia e prugna nera mature, e lieve vegetale di umori boschivi. In bocca è secco, sapido, piacevolmente fresco e tannico, discretamente pieno e continuo. Retrogusto: vena sapida e tannica, e note fruttate e vegetali.
Considerazioni: Discreto. Ottenuto da uve Dolcetto pigiadiraspate fatte fermentare a cappello emerso con rimontaggi giornalieri. Seguono la svinatura e la fermentazione malolattica. Maturazione in botte acciaio per 10 mesi, filtrazione e affinamento in bottiglia per tre mesi. Evoluzione: già di buon equilibrio, ma tiene altri due anni.
Valutazione: 85/100
Dogliani Superiore Docg Vigna Garino 2014
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Dolcetto. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 15%. Lotto:10.18. Fascetta Doc AASQ 00782910. Bottiglie prodotte: 3.000. Prezzo medio in enoteca: € 18,00
Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rossi di medio-lungo affinamento a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora tre anni. Servizio: mescere a 18°C in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: ravioli col sugo d’arrosto, tacchino al forno, costine d’agnello sulla griglia, raschera di 2-3 mesi.
Caratteristiche organolettiche
Alla vista è limpido, di colore rosso rubino carico. Al naso è molto intenso e persistente, varietale, un pò etereo ma fine, ampio e complesso, con netti sentori di confettura di ciliegia e mora di rovo, umori balsamici boschivi (eucalipto e menta), cacao amaro e pepe nero. In bocca è secco, fresco e sapido, giustamente tannico, molto caldo, di buona struttura e persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, e note fruttate, vegetali-balsamiche e speziate.
Considerazioni: Molto buono. Ottenuto da uve Dolcetto della vigna Garino dell’età media di 20 anni pigiadiraspate, fatte fermentare a cappello emerso con rimontaggi giornalieri, svinatura a fine fermentazione alcolica e fermentazione malolattica. Maturazione in botte di rovere per 4–5 mesi, filtrazione ed imbottigliamento poco prima della prossima vendemmia, e in commercio dal 1° novembre. Evoluzione: quasi pronto, ma terrà migliorando, altri due-tre anni.
Valutazione: 91/100
Dogliani Superiore Docg Vigna Garino 2016
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Dolcetto. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 15%. Lotto: 310.17. Fascetta Doc AASQ 00778970. Bottiglie prodotte: 3.000. Prezzo medio in enoteca: € 18,00
Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rossi di medio-lungo affinamento a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 4-5 anni. Servizio: mescere a 18°C in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: agnolotti con ragù di lepre, spezzatino di manzo, lombo di maiale arrosto, Bra di 3-4 mesi.
Caratteristiche organolettiche
Alla vista è limpido, di colore rosso rubino carico e vivo. Al naso è molto intenso e persistente, varietale, fine, ampio, con netti sentori di gelatina di ciliegia durona, mandorla quasi secca e lievi di ginepro, cioccolato amaro e umori boschivi balsamici. In bocca è secco, molto caldo, sapido e sufficientemente fresco, piacevolmente tannico, di gran corpo e persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, e note fruttate, vegetali-balsamiche e speziate.
Considerazioni: Molto buono. Ottenuto da uve Dolcetto della vigna Garino dell’età media di 20 anni pigiadiraspate, fatte fermentare a cappello emerso con rimontaggi giornalieri, svinatura a fine fermentazione alcolica e fermentazione malolattica. Maturazione in botte di rovere per 4–5 mesi, filtrazione ed imbottigliamento poco prima della prossima vendemmia, e in commercio dal 1° novembre. Evoluzione: quasi pronto, ma terrà migliorando, altri quattro-cinque anni.
Valutazione: 93/100
COVID, FIPE-CONFCOMMERCIO CHIEDE LO STATO DI CRISI PER LA RISTORAZIONE COLLETTIVA
“La ristorazione collettiva, pur essendo tra i settori autorizzati ad operare, è in ginocchio per effetto della pandemia. La chiusura di buona parte delle scuole e l’utilizzo massiccio dello smart working nella pubblica amministrazione e nelle imprese private stanno provocando un dimezzamento dei fatturati delle aziende, con il risultato di mettere a rischio 60mila posti di lavoro. Per questo chiediamo al governo di dichiarare lo stato di crisi del settore”.
Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, lancia l’allarme e invoca l’intervento immediato dell’esecutivo, che fino a questo momento sembra essersi dimenticato della ristorazione collettiva. Nessuna misura di sostegno è stata infatti destinata a mense scolastiche e aziendali, nonostante i provvedimenti restrittivi adottati per contenere la diffusione del Covid abbiano costretto le imprese a rivedere i loro modelli di servizio, con ulteriore aggravio di costi.
I fatturati delle società che gestiscono le mense aziendali sono crollati del 40%, mentre quelle di chi svolge il servizio di distribuzione e sporzionamento dei pasti nelle scuole hanno perso oltre il 50% dei loro volumi d’affari. Tutto questo si traduce in 60mila posti di lavoro a rischio, in particolare occupazione femminile.
“Di fronte a queste cifre – prosegue Fipe – abbiamo avanzato delle proposte al Governo in incontri con i sottosegretari al Mise e al Lavoro, Morani e Di Piazza, sia in audizioni parlamentari sul decreto Ristori, perché anche queste imprese siano inserite tra i fruitori dei contributi a fondo perduto, vengano inoltre sospesi o ricontrattati i canoni concessori in essere ed infine previste ulteriori misure per il fondo di solidarietà e la cassa integrazione senza restrizioni”.
“Solo in questo modo – conclude Fipe nella sua nota – sarà possibile evitare la morte di gran parte delle aziende del settore con le ripercussioni sulla tenuta dei livelli occupazionali e con le immaginabili conseguenze in termini di costo sociale e di perdita delle professionalità faticosamente costruite”.
Andrea Pascale
USA E CINA “NEL MIRINO” DEI VINI D’ABRUZZO
Il protrarsi della difficile situazione per il settore non ferma il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo che continua ad investire nella comunicazione e nella promozione - seppur a distanza - dell’enologia regionale, tassello fondamentale per tutto il comparto economico.
In un momento di stallo per il settore, con la chiusura del mondo Horeca a causa dell’emergenza sanitaria, il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo supporta le Aziende nel veicolare - anche se digitalmente e senza la possibilità di raccontarle dal vivo - i valori, il territorio e le potenzialità che stanno dietro ai vini abruzzesi e che, anno dopo anno, li stanno aiutando ad affermarsi sempre più sui mercati internazionali.
Il Consorzio annuncia quindi l’attività, organizzata con il prezioso supporto di Veronafiere e Colangelo & Partners, in calendario per il 24 novembre - durante l’appuntamento annuale, e per quest’anno, rigorosamente digitale di Wine2Wine - e rivolta agli stakeholder del mondo del vino targato USA. Il programma prevede uno speciale focus con degustazione guidata dedicati ai vini della Regione Verde d’Europa; diverse le aziende coinvolte che andranno a raccontare le sfaccettature delle DOC Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo e Villamagna senza tralasciare bianchi fermi come l’Abruzzo Pecorino che continua ad affermarsi come un vino estremamente versatile e di grande pregio.
“Gli Stati Uniti si confermano mercato importante per le nostre aziende”, racconta Valentino Di Campli presidente del Consorzio. “Negli ultimi tre anni vi è stata una costante crescita dell’export verso questo Paese e, in un anno che farà, purtroppo ma per forza di cose, registrare una frenata da parte del nostro comparto, lascia ben sperare che nel primo semestre del 2020 i vini abruzzesi abbiano conservato un trend positivo, certo dovuto al ruolo strategico svolto dal canale della grande distribuzione durante i vari mesi di lockdown; per questo vogliamo andare a parlare ancora una volta a importatori, ristoratori, sommelier e giornalisti in occasione del Wine2Wine per innalzare la loro sensibilità nei confronti dei nostri vini con la speranza che si possano presto tornare a degustare anche nei locali, target cruciale per gran parte delle aziende che non sono presenti nella distribuzione organizzata”.
Occhi puntati anche sull’Oriente. Nei giorni scorsi infatti il Consorzio è stato protagonista, con una masterclass dedicata al Montepulciano d’Abruzzo, alla terza edizione del QWine Expo, la fiera internazionale dedicata al vino italiano in che si è tenuta a Qingtian, nella provincia dello Zhejiang, in Cina, dove le manifestazioni continuano e si confermano momenti fondamentali per la promozione del vino.
“La Cina è un mercato con ampi margini di crescita su cui stiamo investendo da diversi anni”, spiega Di Campli analizzando la necessità di andare anche a “formare” il pubblico di riferimento in questo Paese dove non vi è una cultura del vino già radicata e quindi “informazione e formazione qui sono propedeutiche alle vendite, per questo tra dicembre e gennaio abbiamo in programma diversi corsi di approfondimento sui vini abruzzesi dedicati a importatori, operatori, giornalisti ma anche wine lovers; andremo ad insistere sul forte legame vino e territorio e su quelle caratteristiche che rendono i nostri vini diversi dagli altri, anche se il Montepulciano d’Abruzzo è già molto apprezzato dai cinesi possiamo fare molto di più e ampliare il ventaglio di proposte da inserire anche su questo mercato”.
Il corso di formazione sarà strutturato su più livelli e parlerà di vitigni, caratteristiche, numeri, tecniche di servizio e di abbinamento rivolgendosi ai professionisti del settore ma si entrerà anche nel dettaglio della natura e della ricchezza paesaggistica, culturale e culinaria dell’Abruzzo di fronte ai wine lovers. In programma, per lo stesso periodo, due masterclass - sempre per i professionisti - dedicate al Montepulciano d’Abruzzo nelle città di Chengdu e Xi'an e due tasting events nelle città di Xiamen e Xi’an. In quest’ultimo caso i partecipanti saranno gli operatori del settore Food&Beverage, gli operatori del settore Hotellerie, giornalisti e social influencers, wine educators, sommelier, studenti delle facoltà di Enologia di varie Università cinesi, rappresentanti di istituzioni cinesi, rappresentanti di istituzioni italiane in Cina e wine lovers. I produttori potranno anche intervenire direttamente con il loro importatore in Cina.
Questa è solo la prima parte di un progetto molto ampio pensato dal Consorzio per la Cina che vedrà anche la realizzazione del primo club dedicato al Montepulciano d’Abruzzo, per operatori e wine lovers che saranno coinvolti sia con eventi sul territorio locale sia con visite in Abruzzo alla scoperta delle tante anime di questa terra e della sua proposta enologica.
IL CONSORZIO TUTELA VINI D’ABRUZZO
Organismo di carattere associativo senza scopo di lucro, il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo è stato istituito nel 2003 con Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAF) per svolgere funzioni di tutela, valorizzazione e di cura generale degli interessi connessi alle denominazioni da esso tutelate. Sovrintende all’adempimento della disciplina regolamentare delle denominazioni, alla formulazione di eventuali proposte di aggiornamento della stessa, e coordina il lavoro delle categorie produttive del settore ai fini della valorizzazione delle singole denominazioni.
Il Consorzio tutela i seguenti vini a Denominazione di Origine Controllata: Montepulciano d'Abruzzo Doc, Trebbiano d’Abruzzo Doc, Cerasuolo d'Abruzzo Doc, Abruzzo Doc, Villamagna Doc. Tutela inoltre anche i vini a Indicazione Geografica Tipica: Colline Pescaresi Igt, Colline Teatine Igt, Colline Frentane Igt, Colli del Sangro Igt, Del Vastese o Histonium Igt, Terre di Chieti Igt, Terre Aquilane o Terre de L’Aquila Igt.
Lucia Boarini t. + 39 349 43 32 333 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE PER LA RICERCA ENOLOGICA DELLA FONDAZIONE EDMUND MACH
Prestigioso riconoscimento alla ricerca enologica del Centro Trasferimento Tecnologico
Ricerca enologica FEM premiata per gli studi sugli aromi del Gewürztraminer
Nuovo importante riconoscimento internazionale per la ricerca enologica della Fondazione Edmund Mach. La Fondazione Rudolf Hermanns di Geisenheim (Germania), che da trent’anni valorizza i lavori che contribuiscono all'aggiornamento della conoscenza in ambito viticolo, enologico e orticolo, ha premiato l’attività di ricerca e innovazione condotta nel settore dell’enologia da Tomas Roman e Roberto Larcher, responsabili rispettivamente dell’Unità trasformazione e conservazione e del Dipartimento Alimenti e Trasformazione del Centro Trasferimento Tecnologico.
Il premio internazionale è stato assegnato per la rilevanza scientifica dei risultati ottenuti nell’avanzamento delle conoscenze chimiche e tecnologiche utili al miglioramento dell’espressione aromatica del vino Gewürztraminer.
In particolare, i due ricercatori della Fondazione Mach, affiancandosi ai pochissimi italiani che in passato hanno ottenuto questo riconoscimento, vanno ad aggiungersi ai 55 premiati internazionali provenienti da 15 Paesi, dalla Russia agli Stati Uniti, sommandosi in ambito vitienologico a quelli di Carbonneau, Dubourdieu, Schultz, Fregoni, Intrieri o Poni fra gli altri.
Da 146 anni la Fondazione Edmund Mach rappresenta per la viti-enologia internazionale una realtà prestigiosa. E proprio in questo comparto ogni anno si moltiplicano riconoscimenti sotto il profilo della formazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico.
La ricerca enologica sviluppata presso il Centro Trasferimento Tecnologico - dopo lo stesso riconoscimento ottenuto nel 2001 dal dr. Giorgio Nicolini – si conferma così di assoluto valore nel contesto internazionale per la qualità e la capacità di innovazione. I risultati premiati sono stati raggiunti grazie alle sinergie fra il laboratorio chimico e la cantina sperimentale e di microvinificazione, supportati dall’unità viticola e dal co-finanziamento alle attività di sperimentazione di CAVIT s.c. e della Cantina Roveré della Luna – Aichholz s.c.a, confermandosi di concreta utilità per il settore e per il territorio.
Silvia Ceschini
Foto. I due premiati, Tomas Roman e Roberto Larcher
G.PUNTO 2018 DI DUEMANI NELLA “TOP 100 WINE DISCOVERIES 2020” DI THE WINE ADVOCATE
Il G.Punto 2018 di Duemani, azienda biodinamica dell’enologo Luca D’Attoma e di Elena Celli, entra nella “Top 100 Wine Discoveries 2020”, la nuova classifica di The Wine Advocate che da quest’anno premia i vini che raccontano valori, capaci di essere longevi, prodotti in maniera sostenibile e con un approccio innovativo, sia in vigna sia in cantina.
Il G.Punto 2018 di Duemani, 100% Grenache coltivato nella vigna più alta dell’azienda, che si estende tra Riparbella e Castellina Marittima (in provincia di Pisa), è stato definito da Monica Larner, wine critic di The Wine Advocate, “un vino coraggioso che resta in macerazione sulle bucce e con i raspi fino a 5 mesi”.
Prodotto in quantità limitata, Il G.Punto ha un colore rosso rubino più penetrabile rispetto a quanto ci si aspetterebbe da un vino importante (caratteristica tipica del Grenache in purezza), al palato risulta invece molto intenso e strutturato e al naso esplode in un bouquet di frutta rossa e sfumature di liquirizia e spezie.
“Mi piacciano le sfide – spiega Luca D’Attoma – perché se devi creare un vino nuovo, devi avere il coraggio di osare. Magari riscoprendo vitigni meno conosciuti, oppure adottando tecniche di vinificazione diverse, come la fermentazione e l’affinamento in anfora o negli orci di terracotta. La biodinamica è la mia grande passione perché praticandola impari ad osservare la natura e a servirtene rispettando i suoi cicli”.
Ed è proprio questa passione che lo ha spinto, nel 2000, a fondare insieme ad Elena Celli, l’azienda Duemani, 13 ettari di vigneti ad alta densità, con il mare della costa tirrenica all’orizzonte, dove l’enologo pratica la biodinamica senza compromessi per innovare e sperimentare.
Definito dalla stampa di settore “l’enologo dai riconoscimenti da record”, Luca D’Attoma opera da trent’ anni come consulente per importanti aziende vitivinicole italiane ed estere, per cui realizza vini molto apprezzati sia dal pubblico sia dalla critica. Portano la sua firma numerose perle dell’enologia italiana.
Delia Demma