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ROCCHE COSTAMAGNA - LA MORRA
di Virgilio Pronzati
Rocche Costamagna - Via Vittorio Emanuele 8 - 12064 La Morra (CN) - Italia - Tel+39 (0173) 509225 - Fax +39 (0173) 509283 - Mobile +39 335 7206458 -Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.rocchecostamagna.it
Rocche delle Rocche Barbera d’Alba Doc Superiore 2017
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Barbera. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14,5%. Lotto: 2BS17/20. Fascetta Doc: ABUP 08910700. Bottiglie prodotte: 11.600. Prezzo medio in enoteca: € 18,00
Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rossi di medio-lungo affinamento a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 3-4 anni. Servizio: mescere a 18°C in calici con stelo medio. Abbinamento: taglierini col sugo di coniglio, pollo alla cacciatora, spezzatino di agnello, toma di 2-3 mesi.
Caratteristiche organolettiche
Alla vista è limpido, di colore rubino carico e vivo. Al naso è intenso e persistente, varietale, fine, con netti sentori di ciliegia durona e melagrana mature, e lievi di mandorla amara, pepe nero e umori boschivi balsamici. In bocca è secco ma morbido, sapido e giustamente tannico, caldo, di grande ma equilibrata struttura, molto continuo. Quasi pronto. Retrogusto: vena sapida e tannica, e decise note fruttate, vegetali-balsamiche e speziate.
Considerazioni: Molto buono. Ottenuto da scelte uve Barbera di vigne di 12 anni site nella vocata Menzione Neirane di Verduno, pigiadiraspate e fatte fermentare e macerare per 8 giorni in botti inox con frequenti rimontaggi, a temperatura controllata. Dopo la maturazione di dieci mesi in barriques, il vino affina alcuni mesi in bottiglia. Evoluzione: può tenere molto bene altri 3-4 anni.
Valutazione: 89/100
Barolo Docg Rocche dell’Annunziata 2016
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Nebbiolo. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14,5%. Lotto: 1BR16/19. Fascetta Docg: ABKK 01854272. Bottiglie prodotte: 21.200. Prezzo medio in enoteca: € 38,00
Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rossi di lungo affinamento a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 6-8 anni. Servizio: mescere a 18°C in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: agnolotti col sugo d’arrosto, fagiano su crostone di polenta, brasato al Barolo, raschera di 5-6 mesi.
Caratteristiche organolettiche
Alla vista è limpido, di colore granato con orlo un pò aranciato. Al naso è molto intenso e persistente, un pò etereo ma fine, con netti sentori di rosa appassita, scorza d’arancia candita, prugna nera matura e un pò essiccata, mandorla secca, umori boschivi ed erbe aromatiche, cacao amaro e lievi di pepe bianco e tostato. In bocca è secco, fresco e sapido, caldo, piacevolmente tannico, di buona ed equilibrata struttura, molto persistente. Ancora giovane ma già invitante. Retrogusto: vena sapida e tannica, e decise note floreali, fruttate, vegetali-balsamiche e speziate.
Considerazioni: Ottimo. Ottenuto da scelte uve Nebbiolo di vigne di 18 anni (di 3,20 ha) site nella prestigiosa sottozona Rocche dell’Annunziata di La Morra, pigiadiraspate e fatte fermentare e macerare per 15 giorni in botti inox con frequenti rimontaggi, a temperatura controllata. Dopo circa 24 mesi di maturazione in botti di rovere da 30 ql, il vino affina ancora un anno in bottiglia. Evoluzione: può tenere bene altri 6-8 anni.
Valutazione: 93/100
Barolo Docg Rocche dell’Annunziata Riserva Bricco Francesco 2013
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Nebbiolo. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14%. Lotto: 3BF13/19. Fascetta Docg: ABKK 00429719. Bottiglie prodotte: 4.062. Prezzo medio in enoteca: € 54,00
Conservazione: in cantina, in posizione coricata sui ripiani adibiti ai vini rossi di lungo affinamento a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 7-8 anni. Servizio: mescere a 18°C in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: ravioli con ragù di lepre, lepre in salmì, cinghiale in umido con polenta, castelmagno.
Caratteristiche organolettiche
Alla vista è limpido, di colore granato con orlo aranciato. Al naso è molto intenso e persistente, fine e complesso, con netti sentori di fiori secchi di campo, corbezzolo, mandorla e nocciola essiccati, essenze boschive balsamiche, e lievi di ginepro e boisé. In bocca è secco, fresco e sapido, con piacevole ma sensibile tannicità, caldo, pieno ma snello e molto persistente. Ancora giovane ma discretamente equilibrato. Retrogusto: vena tannica, e note floreali, fruttate, vegetali-balsamiche e speziate.
Note: Ottimo. Ottenuto da scelte uve Nebbiolo di vigne di 30 anni site nella parte più alta della prestigiosa sottozona Rocche dell’Annunziata di La Morra, pigiadiraspate e fatte fermentare e macerare per 18 giorni in botti inox con frequenti rimontaggi, a temperatura controllata. Dopo la maturazione di tre anni in botti di rovere di Slavonia, il vino affina altri due anni in bottiglia. Evoluzione: tiene bene altri 7-8 anni.
Valutazione: 93/100
PAPILLE CLANDESTINE
Ciao *|FNAME|*
non sappiamo ancora quando potremo rivederci di persona, ma non riusciamo più a stare senza vederci proprio.
È per questo che abbiamo deciso di buttarci nel magico mondo delle dirette web, con due iniziative che si svolgeranno nelle prossime settimane.
La prima è Parole clandestine con..., un ciclo di incontri con gli operatori di un settore che sta affrontando questa seconda ondata della pandemia tra mille difficoltà, ma anche con idee nuove e voglia di non fermarsi. Sono i ristoratori, gli osti, produttori di birra, vignaioli, enotecari, esperti di comunicazione, eccetera, eccetera. Guarda sotto per vedere gli appuntamenti già fissati.
La seconda è una gradita collaborazione l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova in occasione della Notte dei ricercatori, iniziativa che permette ai cittadini di incontrare e confrontarsi direttamente con i ricercatori. Gli incontri avrebbero dovuto svolgersi in alcuni locali della città, ma per ovvie ragioni non è possibile, per cui ci saranno due dirette online! Parleremo con loro di alimentazione e salute, di informazione e le famigerate "fake news".
Qui sotto vedi gli appuntamenti già fissati, ma sul nostro sito aggiorneremo il programma via via e inseriremo i link alle dirette una volta attivi.
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Ci vediamo presto
Programma
Mercoledì 18 novembre - 18.00
Parole clandestine con Enrico "Cito" Opisso, publican del Molly Malone's pub.
Venerdì 20 novembre - 18.00
Parole clandestine con Guido Porrati (ParlaComeMangi) e Fiorenzo Sartore (Enoteca La Botte Piena).
Mercoledì 25 novembre - 18.00
Parole clandestine con i birrifici liguri: Birrifico Busalla, Maltus Faber, Altavia.
Venerdì 27 novembre - 19.30
La Notte dei ricercatori: con il Prof. Antonio Uccelli, Direttore Scientifico del San Martino, a Samir Sukkar, gastroenterologo nutrizionista e Alessio Nencioni, geriatra oncologo.
Lunedì 30 novembre - 19.30
La Notte dei ricercatori: con il Prof. Antonio Uccelli, Direttore Scientifico del San Martino, e Ulrich Pfeffer, biologo molecolare.
Mercoledì 2 dicembre- 18.00
Parole clandestine con Roberto "The King of Pesto" Panizza e Alessandro Cavo, Presidente regionale e provinciale FIPE-CONFCOMMERCIO.
“WINE-BOX”: IL CHIANTI RUFINA A DOMICILIO
Anteprime di Toscana 2021 rinviate a maggio. Nel frattempo il Chianti Rufina viene a casa vostra
L’appuntamento per le Anteprime di Toscana è rinviato alla primavera 2021 e precisamente al periodo 14- 22 maggio. L’emergenza relativa al Covid19 ha costretto tutti gli organizzatori delle annuali fiere del vino italiano, gli eventi nei quali la nuova produzione viene presentata agli esperti e professionisti del settore, a posticipare le date di svolgimento che erano diventate ormai abituali e consolidate.
“Il rinvio della presentazione delle Anteprime è sempre un dispiacere per noi produttori” afferma il Presidente del Consorzio Chianti Rufina Cesare Coda Nunziante “perché questo incontro rappresenta il primo banco di prova per le annate più recenti che fino a quel momento sono degustate "riservatamente" solo dal produttore e dal suo enologo”.
Il comprensorio della Rufina e Pomino è una delle zone di più antica tradizione di produzioni di vini di eccellenza in Toscana, riconosciuta e tutelata già nel 1716 con il famoso Bando di Cosimo III de’ Medici insieme a Chianti Classico, Carmignano e Valdarno di Sopra.
“Nessun dubbio però”, prosegue Coda Nunziante “da parte di tutti Consorzi toscani, di posticipare questo importante momento di confronto a maggio quando ci auguriamo che si potrà affrontare con maggior serenità questa intensa settimana di degustazioni. Inoltre, il mese di maggio è senza dubbio uno dei momenti più belli dell'anno, sulle nostre colline, dopo il risveglio primaverile e sarà più facile per tutti organizzare ulteriori momenti di confronto professionale e di convivialità sfruttando i favori della bella stagione. Faremo il possibile per trarre il massimo vantaggio che ci viene offerto per buttarci dietro le spalle questo difficilissimo periodo che stiamo attraversando, anche trasformando questo evento in una grande festa del vino della nostra Regione. Uniti, i Consorzi Toscani ce la faranno!”
DISTANTI, UNITI, UNICI
In attesa di una calda accoglienza di persona, Chianti Rufina lancia la WINE-BOX
Il periodo è particolarmente difficile, con la pandemia che ha dato un colpo di freno alla tendenza espansiva dei prodotti della Rufina, sempre più apprezzati in tutto il mondo. Fortunatamente le diminuzioni nei numeri del prodotto venduto sono fino ad ora contenute, grazie alla reazione positiva del mercato e al potenziamento delle vendite in rete. In questi giorni viene attivato il nuovo progetto ‘WINE-BOX’ con il quale si possono acquistare online le annate e le riserve del Chianti Rufina DOCG semplicemente visitando il sito www.chiantirufina.com/winebox/ oppure il profilo FaceBook “Consorzio Chianti Rufina” o Instagram @consorziochiantirufina o ancora Whatsapp. Ogni Wine-Box (per ora sono quattro diverse) contiene 6 Chianti Rufina divisi per tipologia Annata e Riserva e per posizione dei vigneti lungo la valle del fiume Sieve prima della sua confluenza nell’Arno. Riva Destra per Pontassieve e Riva Sinistra per Rufina, Pelago e Dicomano. Una ghiotta occasione per un comodo e vantaggioso viaggio attraverso le alte vigne dell’Appennino fiorentino.
“La Rufina costituisce una realtà ambientale e produttiva unica in Toscana”, continua Coda Nunziante, “dove lo specifico microcosmo ecologico e climatico rende possibile il perfetto equilibrio tra vigneti, boschi di abeti, castagneti ed oliveti”. Le coltivazioni arrivano fino ai 750 metri, permettendo di raggiungere un ottimale grado di maturazione delle uve grazie all’andamento delle temperature caratterizzato da forti escursioni, con estati calde e inverni rigidi. “Una delle principali caratteristiche dei nostri vini”, conclude il Presidente, “è la loro longevità, che li rende preziosi e ricercati dai collezionisti, ma per caratterizzare ancora di più il territorio abbiamo avviato un progetto di selezione delle migliori vigne aziendali. Quando questo progetto vedrà la luce, potremo esaltare al massimo le espressioni più caratteriali del territorio.”
Per ulteriori informazioni:
Consorzio Chianti Rufina
Villa di Poggio Reale
Viale Duca della Vittoria,7
RUFINA (FI)
Tel: (+39) 055 8399944
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Paolo Valdastri
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+39 328 4603832
JESOLPESCA PORTA IL MARE IN TAVOLA CON MITILLA29®
Mitilla29®, la cozza di Pellestrina garantita dalla qualità Cattel SpA
Si chiama Mitilla29® la new entry del già vastissimo assortimento di Jesolpesca, private label di Cattel SpA per la distribuzione di pesce fresco. Disponibile a catalogo da ottobre, Mitilla, la cozza dal nome spagnoleggiante, è destinata a riscuotere un grande successo per la sua freschezza e altissima qualità. Dopo un attento processo di selezione, infatti, Mitilla viene reimmersa per 29 giorni nelle acque della splendida Pellestrina, il gioiello naturalistico sospeso tra la laguna di Venezia e l’Adriatico, in modo da affinarsi e perfezionarsi grazie alle qualità del nostro mare.
Oltre alla qualità, la parola d’ordine sarà freschezza, in linea con le politiche e i severi standard di Cattel. La pesca, infatti, verrà effettuata esclusivamente su richiesta: nessuna rimanenza di magazzino, nessun prodotto in stock, perché la freschezza, che è importante per i prodotti alimentari in generale, lo è a maggior ragione per i molluschi.
La cozza verrà commercializzata nel classico sacchetto in rete, spazzolata ma non sbissata, e avrà una conservabilità consigliata di 8 giorni dalla data di raccolta e confezionamento, anche se conservata in un comune frigorifero.
Mitilla è un esempio dell’impegno di Cattel di fornire – soprattutto attraverso le sue private label - prodotti di elevata qualità grazie anche all’impiego della filiera corta. Arrivare al cliente con il minor numero di passaggi è diventato, infatti, un principio irrinunciabile per l’azienda, una parte fondamentale della sua mission, poiché oltre a dare la possibilità a piccoli produttori di crescere, consente di fare arrivare il mare nel piatto, dalla barca o dall’allevamento direttamente al consumatore finale.
SICUREZZA SUL LAVORO PER COLF E BADANTI: PANDEMIA E LAVORO NERO AGGRAVANO LA SITUAZIONE
Le organizzazioni datoriali e i sindacati impegnati in campagne di prevenzione e informazione
È più probabile rimanere vittima di un incidente domestico piuttosto che di uno stradale: l’Istat nel 2018 ha quantificato in 3,2 milioni gli infortuni nelle case. Le categorie più colpite sono donne, anziani, bambini. Per ogni fascia d’età è poi possibile osservare l’incidenza di chi ha subito incidenti sulla popolazione di riferimento: l’incidenza media è del 13,4 per mille, ma cresce notevolmente tra le fasce più anziane (21,3 per mille tra i 75 e i 79 anni e 34,3 per mille tra gli over 80). Circa 300mila bambini, spesso sotto i cinque anni, sono vittima di incidenti in casa.
E i lavoratori domestici non ne sono immuni: l’Inail nel 2019 ha calcolato che ogni 10mila lavoratori domestici, si sono verificati 58,1 infortuni a colf e 38,2 a badanti. Più di 4.500 gli incidenti totali denunciati.
Questi e altri dati, elaborati dall’Osservatorio nazionale DOMINA con la collaborazione della Fondazione Moressa, saranno pubblicati a gennaio nel “Rapporto annuale 2020 sul lavoro domestico”.
Corrente elettrica, gas e scale tra i rischi principali. Le organizzazioni dei datori di lavoro e i sindacati dei lavoratori - attraverso EBINCOLF, l’Ente bilaterale nazionale del comparto - hanno individuato i fattori di rischio per l’incolumità dei lavoratori e da anni insistono con programmi di informazione e formazione, per minimizzarli. Ecco i principali rischi elencati nei Quaderni dell’Ente: pulizia e igiene della casa, corrente elettrica, utilizzo di scale e sgabelli, uso del gas, movimentazione e sollevamento di carichi. La tutela della salute e della sicurezza sono alcuni degli elementi chiave anche per favorire la crescita e la professionalizzazione del settore.
Sicurezza ai tempi della pandemia. Ad aggravare la situazione sicurezza, la pandemia in corso. Il lavoro domestico, riconosciuto “essenziale” dal governo, è altamente esposto a rischi: le relazioni interpersonali necessarie tra badante e anziano o tra baby-sitter e bambino, per esempio, non possono assicurare il distanziamento previsto per cercare di evitare il contagio. Diventano indispensabili, allora, informazioni corrette, dispositivi di protezione e procedure di sanificazione degli ambienti e degli oggetti all’interno delle case.
“Nella prima fase dell’emergenza, le associazioni datoriali hanno avuto un ruolo fondamentale nel tentare di colmare il vuoto informativo in cui le famiglie si erano ritrovate”, ricorda Lorenzo Gasparrini, segretario generale di DOMINA (Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico). “La nostra organizzazione già all’inizio di marzo ha pubblicato un vademecum per famiglie e lavoratori sui comportamenti da tenere durante l’epidemia. E anche nella seconda fase continua a supportare migliaia di famiglie, affinché riescano a garantire condizioni di sicurezza per i lavoratori e per le persone assistite”.
Sicurezza e lavoro nero. La mancanza di sicurezza è spesso associata al lavoro irregolare che nel settore, secondo le stime DOMINA, supera il 57%: i controlli dell’Ispettorato nazionale del lavoro, nel corso del 2019, hanno accertato pratiche irregolari nel 58,4% dei casi controllati (in diminuzione rispetto al 2015, quando superavano il 72%) e lavoro nero nel 24% dei casi. Leonardo Alestra, direttore generale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, nel Rapporto annuale 2020 sul lavoro domestico, afferma: “L’assioma lavoro irregolare - lavoro insicuro è ampiamente confermato nell’ambito del lavoro domestico, laddove gli infortuni sono all’ordine del giorno, sebbene non balzino frequentemente agli onori della cronaca”.
Davide De Luca