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GIANPIETRO SARTORI E' L'ARTISTA DEL PANINO 2018
L'Artista del panino 2018 è...
il barista veneto Gianpietro Sartori
di Marostica !
La premiazione si è svolta al Sigep di Rimini. L'iniziativa si deve ad Agritech, storico marchio oggi di proprietà del gruppo belga Vandemoortele. La ricetta vincitrice utilizza il Black&White Gourmy Burger e si ispira alla tipica colazione dei contadini veneti di un tempo, a base di pane, frutta secca e salumi,
rivisitata in chiave gourmet.
www.vandemoortele.com
E' Gianpietro Sartori l' Artista del Panino 2018 #farciscilotu il concorso promosso da Agritech, marchio del Gruppo belga Vandemoortele leader del frozen bakery, in collaborazione con la rivista Bargiornale.
Nel mondo della ristorazione da quando aveva 18 anni, Gianpietro che oggi ne ha 48, è titolare del bar di famiglia “Caffè Roma” a Marostica, in provincia di Vicenza (Veneto), comune di quasi 13.976 abitanti noto in tutto il mondo per la celeberrima partita a scacchi con personaggi viventi che si svolge da quasi un secolo nella storica Piazza Castello.
La proclamazione, avvenuta martedì 24 Gennaio allo stand Vandemoortele Italia durante il Sigep di Rimini, ha visto sul podio anche due finalisti toscani: Elisa Varvarito della Caffetteria del Museo del Palazzo Vecchio a Firenze, classificata al secondo posto con una ricetta vegana, e Andrea Mainolfi della gastronomia “Morso-Dispensa Alimentare” di Campi Bisenzio (FI), con un panino a base di marlin affumicato.
I 10 finalisti si sono sfidati nel preparare il proprio panino in un tempo massimo di 15 minuti su un tema a scelta tra 'tradizionale regionale', 'dal mondo' e 'veg'; dopodichè una giuria composta da Chef Rubio, Moreno Cedroni, 2 stelle Michelin,Sonia Peronaci, fondatrice del sito di cucina Giallozafferano e, la special guest Alice Balossi (idolcidialice.com),ha selezionato i migliori in merito a gusto, originalità e presentazione.
Ha presentato la sfida Valentina Scarnecchia , food blogger nota per aver partecipato ai programmi tv record di ascolti "La terra dei cuochi" e "Cuochi e fiamme"
In omaggio ai sapori della sua terra, Sartori ha proposto per la categoria' tradizionale regionale' una ricetta ispirata alla tipica colazione dei contadini veneti di un tempo a base di pane, frutta secca e salumi, rivisitata in chiave gourmet: il risultato è stato un sapiente connubio fra folclore e originalità in un riuscita armonia di ingredienti che ha conquistato la giuria e sbaragliato la concorrenza.
Un risultato che dimostra la qualità dei prodotti Vandemoortele, impegnata nel continuo affinamento delle referenze ai gusti locali, alle tradizioni e alle abitudini dei consumatori italiani.
“Ho realizzato il sandwich con il Black&White Gourmy Burger di Vandemoortele, pane di segale dall’impasto soffice e briosciato adatto alle preparazioni agrodolci”- spiega il nuovo Artista del panino-. “Per la farcitura ho accostato alla Sopressa vicentina dop un gustoso salume fatto con le parti nobili del maiale, una frittata a base di fichi secchi, crema di robiola e qualche goccia di grappa delle nostre parti, bevanda con cui i contadini erano soliti accompagnare il pasto”.
Sartori ha presentato il suo panino alla giuria su un particolarissimo vassoio a forma di paletta: un monito a non sprecare mai il cibo poiché anche con gli ingredienti più semplici si possono creare piatti buoni e genuini.
“Sono molto soddisfatto di questo traguardo e davvero orgoglioso di aver tenuto alta la bandiera della mia Regione in una gara così importante - conclude il barista vicentino -. Chissà che, grazie a questa vittoria, non riesca a realizzare il mio sogno: aprire un ristorante italiano in una delle città che amo di più al mondo: la capitale di Cuba L'Avana” .
Per il momento fra le sue mete c’è sicuramente l’Africa: Gianpietro Sartori si è aggiudicato quale primo premio un viaggio in Kenya dal valore di €3000 per 2 persone.
www.vandemoortele.com
Vandemoortele Italia è la società italiana del gruppo belga operante in Europa nel settore frozen bakery, margarine, olii e grassi da cucina. presente in 17 Paesi europei, con 5.200 dipendenti e un catalogo prodotti ricco di oltre 4.500 referenze. Fanno capo alla filiale italiana gli storici marchi Lanterna e Agritech, per i prodotti di panificazione, e Banquet d’Or e The Originals per la croissanteria e i prodotti americani (donuts e muffin).Settori di destinazione delle referenze grande distribuzione, dove Vandemoortele è tra i leader di mercato, e Food Service (il fuori casa), dove si concentrano le maggiori potenzialità di crescita. La sede centrale di Vandemoortele Italia è a Genova, l’ufficio commerciale delle margarine a Milano e una sede produttiva è a Ravenna. Nel capoluogo ligure è attivo anche lo stabilimento delle storiche focacce marchiate Lanterna. Per supportare il consolidamento in Italia, dal 2016 Vandemoortele ha rafforzato l’ufficio marketing, in termini di risorse umane e servizi forniti, mentre la ricerca e sviluppo è sempre di più funzione fondamentale per consentire all’azienda di guidare il mercato del frozen bakery, dando le indicazioni per il progressivo puntuale adeguamento delle referenze ai gusti, alle tradizioni locali e ai trend dei consumatori italiani.Innovazione e ricerca sono nel DNA della compagnia che nacque in Belgio ben oltre un secolo fa contribuendo a creare il mercato, e che è entrato in Italia assorbendo marchi come Agritech, prima azienda a produrre il pane surgelato in questo Paese.
Lucilla Denti
ANTEPRIMA AMARONE 2015:‘LA COLLINA DEI CILIEGI’
ANTEPRIMA AMARONE 2015: VOLA L’EN PRIMEUR PER APPASSIONATI PREMIUM
SONO 18 LE BARRIQUE GIA’ ACQUISTATE DA SCEICCHI E IMPRENDITORI
Con Anteprima Amarone (2-4 febbraio) Verona si prepara a stappare l’annata 2015, annunciata da molti come tra le migliori negli ultimi decenni. Al punto che c’è chi da tempo ha prenotato en primeur la special edition del Grande Rosso attraverso un’adozione in botte presso la start up vitivinicola La Collina dei Ciliegi. Barrique da 225 litri personalizzate con tanto di targa e ora pronte al debutto in bottiglia. Un investimento per il palato - e non solo - scelto da appassionati italiani ed esteri rigorosamente top secret: si va da sceicchi a banchieri, da imprenditori del lusso a top manager e immobiliaristi, per un totale di 18 barrique.
“Da 3 anni – ha detto il presidente de La Collina dei Ciliegi e imprenditore della finanza, Massimo Gianolli – abbiamo mutuato in Valpolicella, in una versione da noi rielaborata, il modello della vendita en primeur per gli estimatori dell’Amarone nel mondo. Qui il loro vino viene custodito, maturato e affinato. Sempre qui è possibile verificare l’evoluzione dell’Amarone che esordisce quest’anno come cru del nostro vigneto di Erbin. E non poteva esserci annata migliore: quella del 2015 rimarrà infatti nella storia della Valpantena”. Il contenuto di ogni botte 2015, che sarà tradotto in questi giorni in 300 bottiglie (o 150 magnum), vale per ora 25.000 euro, ma il costo – secondo gli esperti - è destinato a diventare un sicuro investimento.
Nata nel 2010 come start up, La Collina dei Ciliegi è l’azienda vitivinicola guidata da Massimo Gianolli (Presidente e Ad), imprenditore della finanza (presidente di Generalfinance), appassionato di vino, che nel 2005 esordisce con una piccola produzione di uva destinata al primo Amarone nella tenuta di Erbin (Valpantena – cru della zona Doc Valpolicella), da 50 anni di proprietà della famiglia. Quarantacinque ettari, di cui attualmente buona parte a vigneto (che a regime, entro il 2020, assorbirà tutta la superficie vitabile), 23 etichette suddivise in tre collezioni (Pop, Classica, Cru) e più di 210 riconoscimenti internazionali.
Eugenia Torelli
RIEDEL & LAMART
La Cristalleria austriaca ha presentato al fianco di Lamart, le novità 2019 al Salone Internazionale dedicato alla casa e al lifestyle
RIEDEL a HOMI a fianco di LAMART – agenzia per l’Italia – con tante novità che si distinguono per originalità ed estetica unica e funzionale. Nei padiglioni di Rho Fiera Milano sono stati presentati: Fatto a Mano Performance - la perfetta combinazione di due linee d’eccellenza di Riedel - e RIEDEL YASAKA, la nuova proposta di bicchieri studiata per accompagnare la cucina giapponese.
Accanto a questi debutti, anche alcune proposte del 2018, come DRINK SPECIFIC GLASSES - la linea di bicchieri dedicata esclusivamente alla ristorazione e all’ospitalità -.
Fatto a Mano Performance è la combinazione di due serie di successo: una simbiosi tra artigianato artistico (per il gambo e il piede) e un preciso lavoro a macchina (per il calice). La nuova linea valorizza infatti la tradizione veneziana dell’artigianato fatto a mano abbinata alle tecnologie del XXI secolo per la soffiatura a macchina.
Un tocco di nero nel gambo o nel piede fa volutamente da contrasto con la trasparenza del calice, dando un leggero effetto ottico.
RIEDEL YASAKA è la prima serie di bicchieri da vino firmati Riedel che combina varie coppe particolari a gambi corti creati appositamente per adattarsi agli ambienti gastronomici e al servizio da tavola giapponesi di dimensioni più ridotte, di cui si fa uso in casa e nella ristorazione. RIEDEL YASAKA propone 3 forme di calici a stelo corto per rappresentare le varietà di vitigni principali associati generalmente alla cucina giapponese.
In esposizione anche DRINK SPECIFIC GLASSES, la collezione realizzata in collaborazione con lo spirits specialist Zane Harris, conosciuto a livello internazionale per il suo servizio di mixology. Questa linea di bicchieri - un incontro tra passato e presente - si rivolge sia al retail sia all’industria della ristorazione e propone forme specifiche, perfette per migliaia di cocktail.
Infine, due collezioni del 2018 - Performance e Fire Tumbler - hanno vinto il 2018 Good Design® Award, il più prestigioso e antico riconoscimento di disegno industriale assegnato dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design, in collaborazione con l'European Centre for Architecture Art Design and Urban Studies, ai prodotti più innovativi dell'anno, inclusi beni di consumo, progetti grafici, packaging ideati e realizzati in Europa, Asia, Africa, Nord e Sud America.
Per maggiori informazioni e per conoscere l’intero assortimento di calici e decanter Riedel, visita il sito www.riedel.com.
Ufficio Stampa ZED_COMM
AGRICULTURA.IT
L’IMPORTANZA DELL’ALIMENTAZIONE DEL BOVINO DA LATTE
E’ il tema di tre incontri tecnici gratuiti organizzati da ARA Piemonte nel mese di febbraio a Carmagnola tenuti da esperti di caratura internazionale e rivolti agli allevatori da latte
L’alimentazione del bovino da latte rappresenta uno degli aspetti cruciali per la crescita dell’allevamento, sia dal punto di vista della salubrità e qualità del latte prodotto, sia dal punto di vista economico, in quanto incide per oltre il 50% sui costi totali di produzione.
E’ questo l’oggetto dei tre incontri tecnici organizzati da ARA Piemonte nel mese di febbraio e rivolti agli allevatori da latte per illustrare e approfondire alcuni approcci più moderni e strategici legati al mondo della stalla: dal miglioramento dell’efficienza e della consapevolezza dell’allevatore in termini di alimentazione, all’ottimizzazione dei costi di produzione del latte, per una maggiore qualità degli alimenti e una massimizzazione dell’utilizzo delle risorse alimentari prodotte in azienda.
Tra i relatori che si alterneranno durante i tre incontri segnaliamo due figure importanti: il Dott. Luciano Comino, agronomo nutrizionista, responsabile del Dairy Nutrition Team di ARA Piemonte e tecnico specialistico in molti allevamenti del Nord Italia, conosciuto a livello nazionale ed internazionale per la sua approfondita formazione tecnica e scientifica maturata tra Italia e Stati Uniti. E il Prof. Giorgio Borreani, del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino, che da anni rappresenta uno dei massimi riferimenti internazionali nell’ambito della foraggicoltura e qualità degli insilati e degli alimenti zootecnici.
I seminari sono gratuiti e aperti a tutti gli allevatori da latte del Piemonte e delle altre Regioni e si terranno a Carmagnola (TO) presso la Cascina Vigna (Sala Monviso, Via San Francesco da Sales, 188) e prevedono 70 posti disponibili per ciascun appuntamento: per partecipare occorre effettuare l’iscrizione via email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando allo 0171/410812. Con la frequenza ai tre incontri sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Il ciclo di seminari è patrocinato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali e la partecipazione ai seminari permette il riconoscimento dei crediti formativi (nr. 0,375 CFP SDAF 04 per la categoria dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali/Rif Regolamento CONAF 3/2013).
Di seguito il calendario degli incontri:
Martedì 12 febbraio
10.00-13.00
L’utilizzo delle analisi del latte a servizio della diagnostica nutrizionale e ambientale
Dott. Luciano COMINO - ARA Piemonte, Dairy Nutrition Team
Martedì 19 febbraio
10.00-13.00
Innovazioni per il miglioramento della qualità microbiologica e sanitaria degli insilati
Prof. Giorgio BORREANI, Di.S.A.F.A., Università degli Studi di Torino
Martedì 26 febbraio
10.00-13.00
Alimentazione di precisione ed efficienza della produzione del latte
Dott. Luciano COMINO - ARA Piemonte, Dairy Nutrition Team
ARAP
L’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte (A.R.A.P - www.arapiemonte.it ) nasce il 27 ottobre 1970 con l’obiettivo di supportare gli allevatori sul territorio piemontese nella loro attività quotidiana fornendo un’attenta e costante assistenza tecnica, terza e indipendente. Le aziende di bovini, ovo-caprini, equini, suini, ecc. possono dunque avvalersi di molteplici servizi volti a migliorare costantemente il livello qualitativo delle produzioni, ottimizzare il benessere degli animali, individuare le migliori soluzioni tecniche e gestionali per ridurre i costi di produzione e aumentare il grado di remunerabilità. Strettamente connesso alla sua mission originaria, è anche il secondo ramo di intervento dell’A.R.A.P: educare e sensibilizzare opinione pubblica, consumatori e famiglie sui temi della qualità e sostenibilità degli allevamenti e dell’intera filiera. L’A.R.A.P è costituita da 7 sezioni territoriali Allevatori (STA) distribuite tra Piemonte e Liguria. Le sedi piemontesi sono suddivise per Alessandria, Asti, Cuneo (sede legale), Novara V.C.O, Torino, Biella e Vercelli e Masone in Liguria. Attualmente i soci sono 6.053 per un totale di 312.189 capi sottoposti a controlli funzionali.
Claudio Zitoli