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WARSTEINER, UNA BIRRA DA BERE E DA COLLEZIONARE!
Arte da collezionare ma soprattutto da bere
L’esperienza Warsteiner esaltata dalla creatività di giovani artisti con la promozione “Questa è Arte”
Era il 1984 quando il visionario Andy Warhol rese immortale l’iconico bicchiere “Tulip” Warsteiner lanciato nel mercato negli anni ‘60. Da allora la relazione tra l’azienda tedesca e l’arte è sempre stata intensa e proficua, infatti ogni anno il brand sostiene con i suoi progetti i giovani artisti nel mondo.
La bella stagione è ormai alle porte e Warsteiner Italia si prepara ad affrontare il caldo estivo in modo davvero speciale, grazie all’iniziativa “Questa è Arte”. Acquistando due tripack con bottiglie da 33cl di birra Warsteiner*, foodlover e amanti della birra di qualità diventeranno i privilegiati possessori di uno dei calici d’autore protagonisti del progetto, oggetti da collezione appositamente creati per l’azienda tedesca da artisti internazionali tra cui il collettivo italiano Art of Sool. In questo modo, la degustazione della birra Warsteiner diventerà una vera e propria esperienza multisensoriale, che unirà il piacere di dissetarsi con una tra le migliori Pilsner del mondo all’esclusività di farlo utilizzando un pezzo da collezione, unico, un calice d’artista realizzato appositamente per Warsteiner.
L’edizione 2018 dell’Art Collection by Warsteiner esalta i valori della convivialità autentica, in cui condividere esperienze, passioni, idee e progetti. Elementi che trovano il loro perfetto corrispettivo nel linguaggio dinamico, colorato e frizzante della street art che caratterizza il calice firmato dal collettivo italiano Art of Sool. Illustrazione, pittura, graffiti, street art, writing, fumetto, disegno… il collettivo italiano ha scelto di raccontare il birrificio Warsteiner attraverso i suoi elementi più rappresentativi, interpretandoli però in un linguaggio misto, eterogeneo, capace di stimolare e coinvolgere le sensibilità più diverse. Un barile, un lupo, una corona e un treno diventano quindi espressione della storia e dei valori di quest’azienda, nata oltre 260 anni fa e giunta oggi alla sua nona generazione. L’obiettivo è quello di premiare il beerlover che sceglie Warsteiner portandolo a vivere un’esperienza di degustazione, capace di “impreziosire” e valorizzare ogni occasione di consumo.
Gli altri due calici portano invece la firma dall’artista tedesco Andrea Preis, un nome noto tra i grandi marchi, dalla tecnologia di ultima generazione al fashion, il cui stile geometrico e originale aveva già caratterizzato l’edizione limitata di 4 calici prodotta da Warsteiner, nel 2016, in occasione del 500° anniversario della “Reinheitsgebot”, la legge più antica al mondo sul trattamento del cibo e delle bevande.
L’iniziativa “Questa è Arte” continuerà fino a dicembre e porta nuovamente in primo piano l’attenzione di Warsteiner verso gli amanti della birra, cui la casa tedesca cerca da sempre di offrire esperienze di degustazione esclusive e complete, che appagano occhi e palato, unendo gusto e piacere.
Simona Cabiaglia
RADICI DEL SUD 2018: VINCE LA TIPICITA'
Chiusa a Sannicandro di Bari la XIII edizione con la consegna dei premi del Concorso Internazionale e un convegno sul valore degli autoctoni in ristorazione
Si è conclusa con la consegna dei premi del Concorso Internazionale la tredicesima edizione di Radici del Sud, il multievento che per una settimana ha visto la Puglia protagonista con incontri BtoB, viaggi stampa e infine il Salone dei vini e degli oli meridionali aperto al pubblico al Castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari con circa 100 aziende espositrici tra vino, olio e prodotti tipici.
In concorso oltre 300 vini divisi per categorie di uvaggio. A giudicarli quattro commissioni di degustazione: due composte da giornalisti, influencer e wine writers italiani e internazionali; due di buyers provenienti da Cina, Stati Uniti, Brasile, Olanda, Svezia e altri paesi europei. Concorde il giudizio dei commissari per una progressiva e costante crescita della qualità media dei prodotti negli ultimi anni che pongono i vini del Sud da vitigni autoctoni come un'opportunità di proposta alternativa a denominazioni più diffuse in molti mercati.
La giuria dei giornalisti ha decretato come primi classificati: Spumanti bianchi da uve autoctone: ex aequo D'Araprì Pas Dosè, D'Araprì Spumante Classico e Leggiadro 2014, Produttori Di Manduria Sca; Spumanti rosè da uve autoctone: Centocamere Rosè, 2016, Barone Macrì; Falanghina: Elis, 2017, Elda Cantine; Grillo: Grillo Parlante, 2017, Fondo Antico; Greco: Greco Di Tufo Docg, 2017, Fonzone; Malvasia: Donna Johanna, 2017, Cantine Tre Pini; Fiano: Clara, 2016, Giancarlo Ceci Vini; Nero Di Troia: Augustale Castel Del Monte Nero Di Troia Riserva Docg, 2013, Grifo; Primitivo: Nivvro, 2016, Cantina Fiorentino; Aglianico: Vigna Dei Russi, 2013, Tenuta Cobellis; Minutolo: Tufjano, 2017, Colli Della Murgia; Rosati da vitigno autoctono del Sud Italia: Terra Cretosa Aleatico, 2017, Borgo Turrito; Gruppo misto vini bianchi da vitigni autoctoni: Civico 44, 2017, Tenuta Fontana; Negroamaro: Campo Appio Negroamaro, 2016, Cantine San Pancrazio; Gruppo misto vini rossi da vitigni autoctoni: Somiero, 2015, Le Vigne Di Sammarco; Nero D’Avola: Nero D'Avola Magaddino, 2017, Magaddino; Aglianico del Vulture: Michelangelo Doc, 2013, Cantina Del Vulture Soc Coop; Taurasi: Taurasi Rosso, 2012, Sertura;
Vini Bio: Nivvro, 2016, Cantina Fiorentino.
Per la giuria dei wine buyers i migliori vini per ciascuna categoria sono stati: Spumanti Bianchi da uve autoctone: D'araprì Pas Dosè, D'araprì Spumante Classico; Spumanti Rosè da uve autoctone: Galetto, 2017, Colli Della Murgia; Falanghina: Falanghina, 2017, San Salvatore 1988; Grillo: Rocce Di Pietra Longa, 2016, Centopassi; Greco: Greco Di Tufo Claudio Quarta, 2016, Sanpaolo Di Claudio Quarta Vignaiolo; Malvasia: Verbo Malvasia, 2017, Cantina Di Venosa; Fiano: Sequoia Irpinia Fiano Doc, 2016, Fonzone; Nero Di Troia: Augustale Castel Del Monte Nero Di Troia Riserva Docg, 2013, Grifo; Primitivo: Sellato, 2015, Tenuta Viglione; Aglianico: Massaro, 2015, Viticoltori Lenza; Minutolo: Minutolo Alture, 2016, Cantine Paolo Leo;Rosati da vitigno autoctono del Sud Italia: Faragola, 2017, Placido Volpone; Gruppo misto vini bianchi da vitigni autoctoni: Adènzia Bianco, 2017, Baglio Del Cristo Di Campobello; Negroamaro: F Negroamaro Salento Igp, 2015, Cantine San Marzano; Gruppo misto vini rossi da vitigni autoctoni: Lamezia, 2017, Statti; Nero D’Avola: Alto Nero, 2015, Tenuta Rapitalà; Aglianico Del Vulture: Aglianico Del Vulture Quarta Generazione, 2013, Quarta Generazione; Taurasi: Scorzagalline Taurasi Riserva Docg, 2011, Fonzone; Vini Bio: Sellato, 2015, Tenuta Viglione.
A chiudere la giornata di apertura al pubblico, frequentata da una platea qualificata di operatori professionali, il convegno Autoctoni e ristorazione: l’identità per sfidare i mercati internazionali. Dopo i saluti del sindaco di Sannicandro Beppe Giannone, si sono succeduti gli inteventi di Nicola Campanile, ideatore di Radici del Sud; Francesco Bonfio, presidente Associazione Enotecari Professioniti Italiani; Ole Udsen, wine writer e importatore danese; Alessandra De Candia, vicepresidente di Vinarius; Massimiliano Apollonio, presidente Assoenologi Puglia Basilicata Calabria e infine del Presidente del Consiglio della Regione Puglia Mario Loizzo. Sono emerse nuove idee e proposte per rilanciare una collaborazione fattiva tra vini autoctoni del Sud e la ristorazione italiana nel mondo, che può essere sempre più volàno per la penetrazione nei mercati internazionali.
"Nuove sfide e nuovi cambiamenti ci attendono per la prossima edizione. – ha dichiarato l'organizzatore Nicola Campanile – Intendiamo impegnarci sempre più sul valore della conoscenza e della scoperta delle storie e dei prodotti del Sud da offrire agli ospiti internazionali, ridimensionando anche il concorso a premi sui vini".
In attesa della XIV edizione di Radici del Sud, dal 4 al 10 giugno 2019, l'organizzazione sarà già in moto dal 28 giugno di quest'anno per Aspettando Radici del Sud con i 50 Rosati del Sud della XIII edizione, degustazione e confronto tra i diversi areali del Sud vocati al rosato che si terrà a Fano presso l’Osteria del Pisello.
Elenco completo dei premiati: http://www.radicidelsud.it/news-eventi/15819/i-vini-vincitori-della-xiii-edizione-di-radici-del-sud.html
Michele Bertuzzo
347 9698760
Decanter World Wine Awards 2018: Premiati Vini Cantina Soave
Best in show all'Amarone e Platino al Ripasso
Medaglie importanti per i vini di Cantina di Soave al Decanter World Wine Awards 2018
Grandi soddisfazioni per Cantina di Soave al Concorso indetto dalla rivista inglese Decanter, oggi giunto alla 15a edizione. Il numero di vini iscritti ogni anno alla competizione, il rigore delle degustazioni e la massima professionalità dei giudici,
contribuiscono a rendere il concorso Decanter estremamente autorevole. Le medaglie (Oro, Argento e Bronzo) vengono assegnate
secondo punteggi, ai vini migliori all'interno della propria categoria viene attribuita la medaglia di Platino. Infine un'ulteriore degustazione dei soli vini medaglia di Platino, permette di assegnare il massimo riconoscimento possibile: il Best in Show.
Due riconoscimenti questi, il Best in Show e il Platino, che Cantina di Soave si è aggiudicata all' interno della stessa edizione del concorso, senza farsi mancare anche una medaglia d'argento e ben cinque medaglie di Bronzo.
Ecco il dettaglio dei vini di Cantina di Soave premiati al Concorso Decanter 2018
CADIS Amarone Della Valpolicella Docg 2015: BEST IN SHOW
ROCCA SVEVA Valpolicella Superiore Ripasso Doc 2013: PLATINO
ROCCA SVEVA Amarone della Valpolicella Riserva Docg 2012: ARGENTO
ROCCA ALATA Amarone della Valpolicella Docg 2015: BRONZO
ROCCA ALATA Soave Classico Doc 2017: BRONZO
VILLA RASINA Soave Classico Doc 2017: BRONZO
ROCCA SVEVA Soave Classico Doc 2017: BRONZO
SETTECENTO33 Spumante Lessini Durello Doc: BRONZO
Come emerge dall'elenco, sono stati premiati vini appartenenti a denominazioni diverse: i grandi vini rossi della Valpolicella - Ripasso e Amarone - e il Soave Classico, re dei vini bianchi del territorio, insieme allo spumante autoctono Lessini Durello.
In pratica sono state premiate contemporaneamente tutte le principali denominazioni di Cantina di Soave.
Altro aspetto molto significativo è che Decanter ha attribuito medaglie importanti a vini destinati a linee diverse:
L'Amarone CADIS è un prodotto di punta di Cantina di Soave per quanto riguarda la Grande Distribuzione, così come lo sono gli Amarone e il Soave Classico a marchio Rocca Alata e il Soave Classico Villa Rasina. Invece il Soave Classico e il Ripasso Rocca Sveva, insieme allo
Spumante Settecento33, sono referenze cardine per quanto riguarda il canale HoReCa, ovvero la mescita qualificata.
«Questa è un’ulteriore riprova del fatto che la nostra è una qualità trasversale - commenta il Direttore Generale di Cantina di Soave Bruno Trentini - il nostro Amarone CADIS, che vendiamo in Grande Distribuzione, ha vinto il Best in Show e al contempo il nostro Ripasso ROCCA SVEVA, la nostra linea più blasonata, ha vinto il Platino. Non sto a citare le altre medaglie, perché quello su cui ci tengo a mettere l’accento è proprio questo: Decanter ha premiato prodotti di denominazioni diverse, destinati a canali di vendita diversi, riconoscendoci una qualità che non conosce eccezioni e non fa differenze».
Maddalena Peruzzi
DAL 6 AL 14 OTTOBRE A CREMA LA SESTA EDIZIONE DEL FESTIVAL “I MONDI DI CARTA”
Il 6 ottobre si terrà la festa inaugurale, in cui verrà presentata e svelata al pubblico la celebre scultura che, come da tradizione, sarà esposta per un’intera settimana in Piazza Duomo.
Dal 12 al 14 ottobre presso le storiche sale e i chiostri del Museo Civico Cremasco, ex convento Sant’Agostino, si alterneranno incontri con esperti, eventi, performance di artisti, presentazioni di libri, mostre e show-cooking di chef stellati: una rassegna a tutto tondo, che coinvolge cibo, arte, teatro, cinema, editoria, musica e psicologia. Tra i numerosissimi ospiti intervenuti negli anni si annoverano nomi del calibro di Gualtiero Marchesi, Ernst Knam, Cristina Bowerman, Marco Bianchi, Oscar Farinetti, Claudio Sadler, Filippo La Mantia, Tiziana Colombo, Roberta Schira, Philippe Daverio, Vittorio Sgarbi, Achille Bonito Oliva, Pietro Valsecchi, Giancarlo Morelli, Edoardo Raspelli, Cristina Gabetti, Al Bano, Carlo Maccari, Franco Finocchiaro, Simona Atzori,…
Alla base, il desiderio di Enrico Tupone, Presidente dell’associazione imondidicarta, di dar vita ad un evento globale, una commistione di arti e saperi, in grado di valorizzare la città di Crema, offrendole visibilità verso l’esterno.
Non a caso il nome scelto per la kermesse, su idea di uno degli storici organizzatori, Angelo Dossena, si rifà al titolo dell’omonimo libro di una delle figure più importanti di Crema, Giovanni Vailati, filosofo, scienziato e musicista, vissuto tra il 1863 e il 1909: secondo l’intellettuale cremasco, le teorie sono “mondi di carta” e ogni espressione del pensiero, una volta scritta, può concorrere a produrre una comunicazione d'insieme, in grado di allargare gli orizzonti.
È proprio in questa prospettiva, quindi, che la rassegna si propone di indagare settori apparentemente distanti in un’ottica di arricchimento reciproco.
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VINO, ISTITUTO GRANDI MARCHI IN RUSSIA: REGISTRATO GRANDE INTERESSE. TUTTO ESAURITO PER LE DEGUSTAZIONI
Confermato l’appuntamento annuale: per Mastroberardino la Russia mercato chiave da presidiare
Tutto esaurito per le degustazioni moderate da Vlada Lesnichenko di Russian Wine Awards
Prima a Mosca e poi a San Pietroburgo: l’Istituto Grandi Marchi ha appena concluso la sua missione in Russia registrando un grande successo per gli eventi organizzati e il tutto esaurito per i due seminari di degustazione guidata moderati da Vlada Lesnichenko di Russian Wine Awards.
Sono state due giornate intense, organizzate in modo da coprire tutti i target delle due città russe visitate: sommelier, trade, consumatori finali, giornalisti e VIP.
Per il 15˚ anno consecutivo l’Istituto dimostra di credere nel mercato russo. Anche quest’anno grande soddisfazione ha espresso il Presidente di IGM Piero Mastroberardino: “il nostro impegno conferma la volontà di continuare a presidiare un mercato chiave dal valore di 181 milioni di euro. Per l’importanza che riveste, essendo la Russia il 4° Paese di sbocco in valore per il vino italiano, è buona regola non allentare la pressione, favorendo la diffusione dei vini italiani di pregio. I Grandi Marchi sono presenti in questo mercato con continuità e costanza dal 2004, organizzando ogni anno iniziative che costituiscono appuntamenti fissi grandemente attesi non solo dagli importatori ma anche dai diversi operatori del settore e media.”
Il programma del tour in Russia è stato diviso in 2 giornate.
Il 4 Giugno a Mosca si è tenuto un winemaker lunch inaugurale presso OVO, il ristorante di Carlo Cracco. A seguire ha avuto luogo una degustazione guidata moderata da Vlada Lesnichenko di Russian Wine Awards al Lotte Hotel e infine un walk around tasting nell’ambito del “Solo Italiano Great Wines of Italy”.
Il 6 giugno a San Pietroburgo la giornata di lavori si è aperta con un winemaker lunch presso il Ristorante Probka. Nel pomeriggio si sono tenute la degustazione guidata, anch’essa moderate da Vlada Lesnichenko di Russian Wine Awards, e in seguito il walk around tasting presso Sokos Hotels Palace Bridge St. Petersburg.
Le aziende dell’Istituto che hanno partecipato a questo tour sono state: Antinori, Argiolas, Jermann, Lungarotti, Masi, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Umani Ronchi.
Istituto del Vino Grandi Marchi:
Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Greppo, Ca’ del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D’Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi.
Alessia Panzeca +39 335 6522242