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AGRICOLTURA LIGURE
Aprile - Maggio 2018 - anno VII - numero 73 | ||
L'editoriale dell'assessore Stefano Mai Duecentocinquanta tra florovivaisti, maestri fioristi, decoratori floreali e progettisti. Oltre 246mila tagliandi venduti, cinque giornate di sold out, 285mila presenze complessive, 56 Paesi presenti con rappresentanze del Corpo consolare, oltre 92mila presenze complessive nei Musei. Una collettiva ligure con 42mila vasi di fiori e aromatiche per un totale di 60mila considerando i ricambi periodici. Sei ulivi centenari di Taggiasca, 60 installazioni con 3.500 fiori – 15mila considerando i ricambi, 50 chili di fronde ornamentali - 200 considerando i ricambi, 100 piante di orchidee. Sono solo alcuni dei numeri che testimoniano il successo dell'edizione 2018 di Euroflora nei Parchi di Nervi. Un successo per la Liguria e per la città di Genova, che dopo sei anni di assenza, ha ritrovato la propria floralie, frutto di un grande lavoro di squadra sul territorio. Le nostre aziende, i nostri produttori, lo studio e la ricerca dell'Istituto regionale per la floricoltura e del Distretto florovivaistico, di Unioncamere Liguria e delle Associazioni agricole e dell'Istituto Agrario Marsano, hanno dato un apporto essenziale alla buona riuscita di una manifestazione che, oltre all'ottimo successo di pubblico, ha contribuito a ridare forza e orgoglio all'intero comparto florovivaistico ligure. Buona lettura di Agriligurianews |
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BANDI PSR Liguria(approfondisci su Agriligurianet)
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Attivi: Misura 3.1 – Supporto all'adesione ai sistemi di qualità Misura 3.2 Misura 5.1 – Azioni preventive per ridurre le conseguenze di probabili calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici Misura 6.4 (5c)– Investimenti nella creazione di piccole imprese in zone rurali Misura 9.1 - Riconoscimento di gruppi di produttori forestali
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PSR Liguria: Proroga scadenza Misure agro-clima-ambiente.Un mese di tempo in più per presentare le domande per l'annualità 2018.Le misure interessate dalla proroga regolamentare sono: |
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LA DIETA MEDITERRANEA? LA SPIEGA L’ARCHEOLOGO
Appuntamento venerdì 8 giugno all’Università di Parma per conoscere “La Casa Ecologica”
Un ambiente che riproduce le mura familiari per educare alle regole della sostenibilità
Nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2018 che si svolge su tutto il territorio nazionale tra maggio e giugno e organizzato da AsVis, Giocampus presenta la Casa Ecologica, un luogo reale con sede presso l’Università di Parma.
Delimitata da quattro pannelli di 3 metri per 2 che rappresentano gli ambienti di una casa ideale, la Casa Ecologica mette in atto le “buone pratiche” elaborate nell’arco degli anni durante lo svolgimento dei laboratori Giocampus che ha come obiettivo primario la crescita armonica dei bambini in età scolare attraverso un programma didattico che spazia dal movimento ai laboratori, inseriti nel programma scolastico e durante campus estivi.
Durante un incontro aperto al pubblico, esperti del gusto, archeologi e scienziati spiegheranno le regole del vivere sostenibile dall’alimentazione al riciclo, passando per il risparmio energetico: un forte richiamo agli obiettivi degli SDGs ideati dalle Nazioni Unite che richiedono risposte concrete entro il 2030.
Giocampus infatti, ha nel tempo rivolto l’attenzione verso la sostenibilità, la raccolta differenziata, l’orto didattico, alimentazione e archeologia. Ed è proprio il passato a guidarci alla scoperta di grani e legumi che sono oggi sulle nostre tavole ma che si ritrovano già in epoche antiche, a testimonianza di come la Dieta Mediterranea non solo faccia bene, ma ha sempre fatto parte delle tavole degli italiani.
Raffaella Tosi
CUPANO BRUNELLO DI MONTALCINO 2013
Di Virgilio Pronzati
Azienda Agricola Cupano - Podere Centine 31. Località Camigliano 53024 Montalcino (SI) - Tel. +39 0577 816055 - Mob. +39 340 1721390 - www.cupano.itQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Brunello di Montalcino DOCG 2013
Categoria: Rosso secco. Vitigno: Sangiovese grosso. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14%. Bottiglie prodotte: 4.435+250 magnum. Prezzo in enoteca: € 145,00. Conservazione: nella cantina in posizione coricata, su ripiani adibiti a vini rossi di lungo affinamento, a una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo: ancora 20 anni. Evoluzione: giovane ma già invitante. Servizio: mescere a 18°c in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: Pici con ragù di lepre, stufato di cinghialetto, Pecorino di Pienza stagionato.
Caratteristiche organolettiche
Limpidezza: limpido. Colore: granato carico. Profumo: intenso e persistente, fine, ampio, complesso, con sentori di umori boschivi e balsamici, pepe nero e cannella, mirtillo e corbezzolo un po’ essiccati, e lievi di cuoio, tabacco e boisé. Sapore: secco, sapido, caldo, con netta ma piacevole tannicità, di gran corpo e persistenza. Retrogusto: vena tannica, con note vegetali-balsamiche, fruttate e speziate
Considerazioni: Ottimo. Ottenuto da scelte uve Sangiovese da vitigni di 21 e 5 anni, pigiadiraspate e fatte fermentare con i suoi lieviti in botti inox a temperatura controllata. Dopo la fermentazione malolattica, il vino matura per 3 anni in barriques borgognone. Affinamento in bottiglia: circa un anno. E’ imbottigliato senza nessuna filtrazione.
Punteggio:55/60
ASPETTO - Limpidezza 5. Colore: 5. PROFUMO - Intensità 5. Persistenza 5.
Finezza 4. Armonia 4. SAPORE Persistenza 5. Pienezza 5. Sapidità 5.
Acidità/morbidezza 4. Armonia 4. GRADIMENTO: Ottimo 4.
SOAVE PREVIEW 2018 - DALLE ORIGINI AL FUTURO
Una Soave Preview orientata al rinnovamento ha soddisfatto più di 70 giornalisti e buyer provenienti da tutto il mondo. Focus sulla garganega e la sua longevità, con 140 vini presentati secondo i territori
Si è conclusa ieri, domenica 20 maggio, l’ultima edizione di Soave Preview 2018. La manifestazione ha permesso a coloro che sono venuti a Soave di conoscere l’identità più profonda, quella fatta di 3000 famiglie che ogni giorno affrontano le sfide che la viticoltura gli pone di fronte.
Attraverso i vari percorsi proposti, dal Soave safari fino alla degustazione delle vecchie annate in due verticali, dall’assaggio dell’annata 2017 al convegno sulla candidatura GIAHS-FAO, si sono potute dimostrare le virtù di una denominazione che mette al centro non solo il vino ma anche storia, cultura e tradizione, un sistema agricolo complesso e integrato, un caleidoscopio di sfaccettature che merita una particolare attenzione per la sua fragilità ma anche per la granitica determinazione dei produttori a spingere sulla qualità del prodotto.
Su questo tema è intervenuto Sandro Gini, presidente del Consorzio, alla sua prima uscita ufficiale dopo l’elezione e che ha elencato le linee programmatiche del consiglio in carica per i prossimi 3 anni. «Il rinnovamento della denominazione che vogliamo portare avanti passa da una maggiore consapevolezza delle potenzialità di questa denominazione. Per questo motivo voglio coinvolgere tutta la filiera, dal viticoltore all’enologo, in maniera dinamica e costruttiva, attraverso un dialogo continuo, per riaffermare il Soave tra i grandi vini bianchi al mondo per ampiezza di stili e capacità di invecchiamento. La stessa creazione del sistema delle unità geografiche aggiuntive partito 20 anni fa e ora in fase di definizione finale ci porta ad avvicinarci a quelle regioni che sono iconiche proprio grazie alla loro capacità di valorizzazione delle singole identità territoriali seppur sotto uno stesso marchio comunicato a livello internazionale.»
Valori e tradizioni rimarcati anche da Endo Yoshihide, coordinatore del programma GIAHS-FAO, in visita a Soave in occasione del convegno di apertura dedicato alla candidatura: «un territorio come quello del Soave così complesso e variegato, con una storia e tradizione centenaria, merita di essere conosciuto e riconosciuto a livello mondiale. I benefici di entrare in un programma come quello del GIAHS sono molteplici, tra cui un aumento del turismo, che favorisce l’intero indotto.»
Non sono mancati gli approfondimenti sui caratteri della garganega, grazie a un intervento dell’agronomo Ermanno Murari, seguito da un viaggio tra tempo e unità geografiche condotto egregiamente da Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere e Chiara Mattiello che hanno messo in mostra le capacità della garganega nell’esprimere un territorio; infine si è assistito a un’esplorazione dei suoli del Soave con Roberto Zorzin, geologo e la degustazione di Veronika Crecelius, penna di Weinwirtschaft dove invece si è potuta apprezzare la duttilità di quest’uva.
I giornalisti infine hanno potuto degustare alla cieca l’annata 2017, certamente una delle più complesse degli ultimi 30 anni a causa principalmente della siccità che ha colpito l’Italia durante l’anno, ma dalla quale grazie al lavoro in vigna e provvidenziali piogge nel mese di settembre, si sono potuti mantenere i caratteri di freschezza del Soave, accompagnati a una maggiore rotondità e profumi più fruttati rispetto alle annate precedenti.
Dai 7 giorni di confronto e degustazione che hanno coinvolto giornalisti, sommelier, operatori, produttori, wine lover e studenti MW si sono rivalutate le ultime annate dalla 2014 alla 2016, che passano da 3 a 4 stelle.
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Lucia Vesentini
IO, BAROLO 2018 A RODDI
A Roddi il grande evento di degustazione per celebrare il “Re dei Vini” con i produttori della Strada del Barolo e grandi vini di Langa
Sabato 26 maggio 2018 torna il tradizionale appuntamento di primavera della Strada del Barolo con un programma rinnovato, che avrà come protagonisti assoluti il Barolo e i suoi produttori: il “Re dei Vini" si presenta al pubblico nazionale e internazionale in una degustazione itinerante nel centro storico di Roddi, porta d'ingresso alla Langa del Barolo a una manciata di chilometri da Alba.
Dalle 17.00 alle 23.00 trenta produttori incontrano gli appassionati del Baroloe dei paesaggi delle Langhe patrimonio dell'umanità, in una degustazione "diffusa" che condurrà i partecipanti in un viaggio alla scoperta del "Re dei Vini", lungo le stradine e le piazzette del concentrico medievale di Roddi, da Piazza Umberto I fino al belvedere, ai piedi del Castello.
Un appuntamento che si ripete ormai da sei edizioni, quello di Roddi, che per questo 2018 propone un programma rinnovato nella forma e nella sostanza, con più spazio all'unico vero protagonista: il Barolo, che ogni produttore potrà presentare nelle sue molteplici sfaccettature, proponendo in degustazionecrue annate differenti.
Come di consueto, a margine dell’evento principale, diverse iniziative per chi intende approfondire la conoscenza del Barolo e dei grandi vini di Langa, sotto la guida di un esperto: con le Food&Wine Experience sarà possibile sperimentare abbinamenti gourmetfra una selezione di vini piemontesi e alcuni prodotti agroalimentari di eccellenza (massimo 30 posti disponibili in italiano e 15 in inglese), mentre nelle Wine Tasting Experience® 4.0 il pubblico (massimo 30 posti disponibili in italiano e 15 in inglese) sarà guidato da Sandro Minellaalla scoperta dei vini attraverso le proprie percezioni sensoriali: un gioco interattivo nel quale ogni partecipante potrà valutare i diversi parametri dei vini in degustazione, per ricostruire autonomamente il profilo sensoriale di ciascun vino tramite il proprio smartphone.
Per tutta la serata sarà disponibile lo “street food delle Langhe”: una selezione di piatti tipici del territorio, preparati da AccademiaFoodLabcon i prodotti dei soci della Strada del Barolo, che potranno essere acquistati singolarmente.
L’evento è organizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, con il patrocinio dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, grazie alla collaborazione di Comunee Pro Loco di Roddi, Barolo&Castles Foundatione Turismo in Langa.
PROGRAMMA:
Ore 17.00 /23.00, acquistando il pass per la degustazione del Barolo (23,00 € in prevendita / 25,00 € sul posto), sarà possibile accedere al centro storico di Roddi per incontrare di persona i produttori, che presenteranno fino a tre etichette di Barolo ciascuno, illustrandone caratteristiche e peculiarità. Ogni partecipante riceverà un calice da portare a casa come ricordo della serata e un coupon che gli consentirà di effettuare la visita a una delle cantine presenti all’evento con uno sconto del 10% su eventuali acquisti.
Prevendita online:€ 23,00
Vendita sul posto il giorno dell’evento: € 25,00
INIZIATIVE COLLATERALI (degustazioni guidate da seduti):
Dalle 16.00 alle 17.00: Food&Wine Experience in italiano (30 posti disponibili)
Prevendita online:€ 35,00 (incluso accesso a "Io, Barolo")
Dalle 16.00 alle 17.00: Wine Tasting Experience® 4.0 in inglese (15 posti disponibili)
Prevendita online:€ 35,00 (incluso accesso a "Io, Barolo")
Dalle 18.30 alle 19.30: Food&Wine Experience in inglese (15 posti disponibili)
Prevendita online:€ 35,00 (incluso accesso a "Io, Barolo")
Dalle 18.30 alle 19.30: Wine Tasting Experience® 4.0 in italiano (30 posti disponibili)
Prevendita online:€ 35,00 (incluso accesso a "Io, Barolo")
PRODUTTORI DI BAROLO PRESENTI PERSONALMENTE:
1. Amalia Cascina in Langa
2. Arnaldo Rivera
3. Barale F.lli
4. Bel Colle
5. Boasso Franco
6. Bric Cenciurio
7. Cadia
8. Cagliero
9. Cascina del Monastero
10. Cascina Sòt
11. Ciabot Berton
12. Costa di Bussia – Tenuta Arnulfo
13. Crissante Alessandria
14. Diego Pressenda
15. Franco Conterno
16. Fratelli Serio & Battista Borgogno
17. Gian Piero Marrone
18. Gigi Rosso
19. La Biòca
20. Le Strette
21. Marchesi di Barolo
22. Monchiero F.lli
23. Morra Diego
24. Negretti
25. Olivero Mario
26. Rizieri
27. Silvano Bolmida
28. Sordo Giovanni
VINI PRESENTI NEL BANCO D’ASSAGGIO DEL BAROLO:
1. Filippo Broccardo e F.lli
2. Josetta Saffirio
3. La Fusina
4. Palladino
5. Podere Ruggeri Corsini
“STREET FOOD DELLE LANGHE” - PIATTI:
Selezione di formaggi "I pascoli di Amaltea" e composta di vino de "La Cucina di Pina"
Salsiccia da passeggio di "Luiset" e grissini de "Il Germoglio dei sapori"
Uovo morbido, asparagi e robiola di Roccaverano
Il Guster, wurstel "Luiset" con sottoli "Galfrè" e salse artigianali
Panna cotta e fragole al vino
Si precisa che l’evento si svolgerà anche in caso di maltempo.
Marianna Natale