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VINO. PROWEIN: SCHENK ITALIAN WINERIES PUNTA SUL BIOLOGICO
Appuntamento dal 18 al 20 Marzo allo stand del Gruppo (Halle 16 – J03)
In programma anche l’anteprima dei nuovi vini piemontesi del gruppo: ‘Casali del Barone’
“Prowein è una vetrina internazionale per noi fondamentale e rappresenta la più importante occasione d’incontro con buyer internazionali e altri produttori, offrendo diversi momenti di confronto e spunti per la crescita del nostro Gruppo e di tutte le realtà che ne fanno parte. Visto il successo dello scorso anno, partecipiamo a questa edizione con grande entusiasmo, consapevoli della qualità dei vini che presenteremo e delle numerose novità che porteremo a Düsseldorf. Abbiamo arricchito e impreziosito la nostra offerta enologica, a partire dalla nuova linea di rossi piemontesi di Casali del Barone con i suoi Barolo, Barbera e Barbaresco DOCG, e abbiamo puntato molto sul biologico con il nuovo Bacio della Luna Prosecco DOC Biologico Brut e la linea biologica dei vini Masso Antico. Siamo sicuri che esperti e operatori ne resteranno piacevolmente sorpresi”.
Con queste parole Daniele Simoni, Amministratore Delegato di Schenk Italian Wineries, commenta la partecipazione del Gruppo a Prowein 2018, la prestigiosa fiera internazionale di Düsseldorf dedicata ai vini e i distillati, riservata ai soli operatori del settore, che si svolgerà dal 18 al 20 Marzo. L’azienda, considerata tra le più importanti realtà vitivinicole del territorio italiano, sarà immancabile protagonista di questa edizione 2018 che conterà 6700 espositori, di cui 1717 italiani. Allo stand del Gruppo (Halle 16 - J03) sarà possibile degustare, oltre alle classiche linee Kellerei Auer e Lunadoro, le novità che Schenk porterà in fiera, dalla nuova linea di rossi piemontesi di Casali del Barone, alle new entry biologiche di Bacio della Luna e Masso Antico fino al nuovo spumante della linea Gergenti.
Vini presenti a Prowein 2018
Casali del Barone – linea nata in collaborazione con la Cooperativa Agricola Vallebelbo che esprime la ricchezza e l’antichità dei territori piemontesi. I sapori intensi di quest’area sono celebrati da vini rossi che, dai vitigni di Nebbiolo e Barbera, esprimono l’autenticità del gusto del Barbaresco DOCG, del Piemonte Barbera DOC e del Barolo DOCG.
Bacio della Luna – nel cuore dell’area del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene DOCG, le viti sono coltivate in modo sostenibile, rispettando la natura e controllando accuratamente ogni lavorazione per offrire un prodotto esclusivo. A Prowein, oltre ai sette vini della linea, verrà presentato il nuovo Prosecco DOC Biologico Brut.
Masso Antico - I sapori e i profumi del Salento trovano la loro perfetta espressione nei vini della linea Masso Antico, che mescolano l’antica tradizione nei metodi di vinificazione pugliesi, all’esaltazione del territorio e del clima marittimo. Un connubio unico con la terra del quale la nuova linea di vini biologici è rivelazione.
Kellerei Auer – linea di vini decisi, caratterizzati da mineralità, struttura ed aromi unici in tutto il mondo, frutto di uve eccellenti e della grande passione di esperti enologi legati al territorio dell’Alto Adige. A Prowein con Gewurztraminer Alto Adige DOC, Pinot Grigio Alto Adige DOC e Lagrein Alto Adige DOC.
Lunadoro – azienda agricola situata nella zona di Montepulciano con i suoi vini raffinati e sinceri, è naturale espressione di un forte legame con la terra e di costante ricerca di qualità. Presente con tutta la linea: Rosso di Montepucliano ‘Prugnanello’; Nobile di Montepulciano ‘Pagliareto’; Nobile di Montepulciano Riserva ‘Quercione’.
Gergenti – la selezione Gergenti propone due vini, bianco e rosso, due blend di un vitigno internazionale con uve autoctone dei due vitigni nobili della Sicilia: Grillo per il bianco e Nero d’Avola per il rosso. Completa la gamma uno spumante da uve Grecanico.
Amicone - la linea Amicone riscopre i sapori e i profumi della terra veronese con vini di alta gamma che comprendono una Corvina Verona in purezza anche in rosato; due blend di uve coltivate in regione: un Rosso Veneto corposo con note speziate e un Bianco Veneto aromatico e minerale; due spumanti: Pinot Rosé e Prosecco.
Schenk Italian Wineries è tra le più significative realtà vitivinicole a livello nazionale. Fondata nel 1952 a Reggio Emilia, nel 1960 l'azienda ha trasferito la propria sede a Ora (BZ), dove è nata la prima cantina legata al territorio di produzione: questo è stato il primo passo verso il progetto “Italian Wineries”, che ha visto l'azienda, storicamente dedicata alla lavorazione del vino sfuso e all'imbottigliamento, diventare produttore, dapprima con lo sviluppo di marchi “territoriali” grazie a importanti collaborazioni con produttori locali di alto livello nelle regioni italiane più vocate alla coltivazione dell’uva come l'Alto Adige, la Toscana, il Veneto, la Sicilia, il Piemonte, la Puglia e l'Abruzzo; poi, con l'acquisizione delle cantine ‘Bacio della Luna’ a Vidor - Valdobbiadene (Treviso) e ‘Lunadoro’ a Valiano di Montepulciano (Siena). Oggi conta complessivamente 96 addetti, una produzione di 55 milioni di bottiglie (85% da 0.75 l) e un turnover 2017 di 112 milioni di euro.
Federico Fusca
Press Office
Gruppo WISE
C.so Zanardelli 32 - 25121 Brescia
T/F +39 030 3752925
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UNA CASA PER I VINI ROCK: APRE A LONIGO L’ENOTECA DEI COLLI BERICI
Appuntamento venerdì 23 marzo 2018 alle ore 12.00 al Palazzo Pisani di Lonigo (Vicenza). Padrino dell’evento il Sommelier Alessandro Scorsone
I vini dei Colli Berici hanno una nuova dimora. Venerdì 23 marzo 2018 il Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza apre al pubblico L'Enoteca dei Colli Berici, un nuovo spazio dedicato alla promozione dei vini della denominazione allestito all’interno del cinquecentesco Palazzo Pisani di Lonigo (Vicenza). L’inaugurazione è prevista alle ore 12.00 e padrino dell’evento sarà Alessandro Scorsone, Sommelier e Maestro Cerimoniere della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La sala di Palazzo Pisani, sede del Consorzio, ospiterà anche l’ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica del Comune di Lonigo, che gestirà tutta l’area berica.
“L’enoteca – spiega Silvio Dani, Presidente del Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza – è un progetto fortemente voluto da tutto il Consorzio, una dimora per i vini prodotti all’interno della DOC Colli Berici. Nasce come luogo di incontro e scambio per i nostri produttori e per rafforzare ancora di più il senso di identità e di appartenenza al territorio, perfettamente espresso al suo interno con l’esposizione dei vini delle aziende del Consorzio. Siamo felici che la sede di Palazzo Pisani ospiti anche la sede dello I.A.T., dato che condividiamo con loro molti valori. Uno su tutti, la volontà di valorizzare al meglio il nostro territorio, ancora poco conosciuto, ma che ha moltissimo da dare sia dal punto di vista turistico che enogastronomico”.
Lo spazio dell’enoteca potrà accogliere fino ad un massimo di 50 persone e ospiterà degustazioni, incontri e corsi di formazione che avranno come punto cardine i vini dei Colli Berici, chiamati #bericirock dal legame con la pietra che caratterizza questo territorio e il loro carattere. La sala sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.00, mentre sarà disponibile su prenotazione per le serate e nei giorni festivi.
La nuova enoteca sarà presentata poche ore prima dell’apertura della 532^ Fiera di Lonigo e, in occasione del ricco weekend, la sala ospiterà quattro degustazioni guidate da Giovanni Ponchia, Direttore del Consorzio, dedicate ai vini della DOC. Alle 16.00 di sabato 24 marzo Tutti i colori dei Colli Berici, con due bianchi e due rossi del Consorzio, e alle 18.00 Le vigne del Palladio, con i prodotti di quattro vigneti coltivati attorno ad altrettante ville palladiane. La giornata di domenica 25 marzo sarà invece tutta dedicata ai rossi del Consorzio, con le degustazioni Cabernet vs Merlot alle 16.00 e Tai Rosso e Carménère alle 18.00.
Il costo di ciascuna degustazione è di 5€. Il biglietto sarà acquistabile solamente in loco poco prima dell’inizio del tasting, è però possibile riservare un posto contattando il Consorzio Vini Colli Berici e Vicenza all’email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al numero 0444896598. Per informazioni visitare il sito consorzio.bevidoc.it.
Michele Bertuzzo
347 9698760 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
IL MORELLINO DI SCANSANO SI PRESENTA A PROWEIN
Alla denominazione, che spegne proprio quest’anno la sua quarantesima candelina, lunedì 19 marzo sarà dedicata una degustazione presso lo stand della celebre rivista internazionale Vinum
Dalla Maremma alla Germania: è tutto pronto per la tradizionale trasferta del Consorzio di Tutela Morellino di Scansano a Düsseldorf, dove dal 18 al 20 marzo si terrà la fiera internazionale Prowein. Il consorzio condividerà lo spazio espositivo con i vicini consorzi di tutela Maremma Toscana e Montecucco, all’interno della più ampia area riservata ad AVITO, l’organizzazione che riunisce i Consorzi del vino della Toscana. Nello stand (E31 nella Hall 16) sarà possibile degustare una vasta selezione di Morellino di Scansano e approfondire la conoscenza di questo vino attraverso le etichette proposte da 26 cantine. Sotto i riflettori e dentro i calici ci saranno sia le annate più recenti, con la piacevole freschezza che le contraddistingue, che le tipologie Riserva, in cui il Morellino mostra il suo potenziale evolutivo.
Per rappresentare al meglio la denominazione, insieme al direttore del Consorzio Alessio Durazzi interverranno quest’anno anche sei produttori del territorio, che presenzieranno con un proprio desk: Cantina del Morellino di Scansano, Motta Alberto, Roccapesta, Frank e Serafico, Pietramora e Villa Patrizia.
“Circa il 25% della produzione di Morellino di Scansano prende la via dell’estero e la Germania è uno dei principali mercati di sbocco” commenta Alessio Durazzi. “Un mercato che, secondo le nostre stime, ha ancora un importante margine di crescita. Prowein rappresenta ormai una tappa imprescindibile nel nostro calendario fieristico: l’occasione ideale per far apprezzare a buyer, stampa e operatori internazionali le caratteristiche uniche che il terroir della Maremma regala al Sangiovese”.
Spetterà a Christian Eder, storica firma della celebre rivista Vinum, il compito di illustrare al meglio le qualità distintive della denominazione, guidando i professionisti del settore alla scoperta del Morellino di Scansano. Lunedì 19 marzo alle 14.45, presso lo stand della rivista (B30, Hall 13), è infatti in programma una masterclass dal titolo “Morellino di Scansano: il Sangiovese della costa Toscana”, con dieci etichette in degustazione.
LA DENOMINAZIONE E IL CONSORZIO TUTELA MORELLINO DI SCANSANO. Riconosciuto denominazione di origine controllata nel 1978, il Morellino di Scansano festeggia quest’anno i suoi primi 40 anni. In questo periodo molto è stato fatto per la sua valorizzazione, in virtù delle sue qualità intrinseche e della crescente rinomanza internazionale, tanto da ottenere nel 2006 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, a partire dalla vendemmia 2007.
Attivo in questa opera di promozione e tutela il Consorzio Tutela Morellino di Scansano, nato nel 1992 per volontà di un piccolo gruppo di produttori. Nel corso degli anni il Consorzio è andato man mano ampliando il comparto associativo, fino ad accogliere più di 200 soci, oltre 90 dei quali con almeno una propria etichetta di Morellino di Scansano sul mercato.
Alice Camellini - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – T. 059-7863820
RIEDEL CONTINUA LA SUA COLLABORAZIONE CON LA ELTON JOHN AIDS FOUNDATION
La collaborazione iniziò nel 2017 con un decanter speciale appositamente creato e nel 2018 continua con “AYAM Rainbow”. In molte culture i colori dell’arcobaleno rappresentano tolleranza, accettazione, diversità e speranza, e questi valori oggi sono più importanti che mai. Riedel torna quindi ad utilizzare questo elemento stilistico, aggiungendo questa volta anche la linea color argento.
“Sir Elton John fondò la Elton John AIDS Foundation 25 anni fa. Per questo abbiamo aggiunto a questa serie limitata il colore argento, proprio per rendere omaggio e celebrare il venticinquesimo anniversario della Fondazione”, dichiara Maximilian J. Riedel, undicesima generazione e CEO della rinomata azienda di famiglia austriaca.
Inoltre, tutti gli AYAM Rainbow della collezione presentano la firma originale di Sir Elton John, particolare che renderà a tutti gli effetti ognuno dei 75 decanter - realizzati a mano in fine cristallo nella vetreria di Kufstein - un vero e proprio pezzo unico, un capolavoro ricercato ed esclusivo.
“Solitamente le nostre limited edition prevedono un massimo di 50 unità. In questo caso abbiamo aggiunto 25 decanter in onore dell'importante anniversario della Fondazione”.
Maximilian J. Riedel
Riedel donerà 25,000.00 euro del ricavato alla Elton John AIDS Foundation.
Il design straordinario del decanter Ayam – realizzato da Maximilian Riedel – è stato presentato nel 2016. Si tratta di uno strumento per la degustazione del vino che consente la doppia decantazione, ovvero permette al vino di aprirsi nel momento stesso in cui viene versato nel e dal decanter. Infatti, quando il liquido viene versato o agitato all'interno di Ayam è possibile udire un gorgoglio, segno che il vino si sta rapidamente ossigenando.
L’edizione speciale Ayam Rainbow ha un volume maggiore rispetto alle misure standard degli altri decanter di casa Riedel. Inoltre, è soffiato con effetto ottico, dettaglio che aggiunge lucentezza nel momento in cui cambia l’incidenza della luce. La sua lavorazione è estremamente complessa: solo un soffiatore esperto della vetreria Riedel a Kufstein possiede le capacità necessarie per produrlo e, per questo motivo, il nome del maestro vetraio è specificato sul certificato di ogni pezzo, documento che riporta anche il numero seriale della limited edition.
Per maggiori informazioni e per scoprire l’intera gamma di prodotti Riedel, visitare il sito www.riedel.com
Valentina Fraccascia
Corso San Gottardo 19 - 20136 Milano
Cell: +39.348 3633000
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A PROWEIN IL SOAVE SVELA I SUOI CRU
Dopo un anno di confronto tra i produttori, il Consorzio presenta la nuova mappa delle 35 unità geografiche aggiuntive che verranno inserite nel disciplinare di produzione.
Sarà a Prowein, la grande fiera internazionale, che avrà luogo dal 18 al 20 marzo a Dusseldorf il teatro ideale in cui il Consorzio presenterà in anteprima le 35 unità geografiche aggiuntive (i grandi cru del Soave) recentemente approvati dal Consiglio. Ad essi saranno dedicate ogni giorno allo stand del Consorzio (Hall 15 C41) una serie di presentazioni nello spazio Enoteca Soave.
Etichette in mostra, bottiglie in primo piano, informazioni sui cru immediatamente reperibili. Questi gli elementi che il Consorzio ha scelto per raccontare il Soave, nelle sue numerose interpretazioni, al Prowein 2018. I giornalisti e gli operatori di settore potranno qui degustare liberamente le varie espressioni dei cru e alcuni esempi della nuova annata 2017, con l’ausilio di un esperto sommelier pronto a rispondere alle loro domande.
Prowein è la fiera di riferimento per il mercato tedesco e per quello nord europeo, da sempre piazze strategiche per il Soave che si conferma una delle denominazione italiane di maggior appeal per il suo rapporto tra qualità e valore.
«L’inserimento dei Cru del Soave all’interno del disciplinare di produzione è una decisione importante – sottolinea Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio del Soave – dopo 20 anni di ricerca finalmente queste “vigne storiche” ottengono il loro riconoscimento all’interno del disciplinare certificando di fatto la maturità di un sistema in grado di competere per qualità, storia, terroir, vocazione, con le zone vitivinicole più blasonate del mondo. Ora l’iter di modifica prevede a breve l’approvazione dell’assemblea e l’avvio delle procedure con Regione e Ministero. Questa introduzione rappresenta una leva strategica fondamentale per la denominazione sul fronte dei mercati esteri, ponendoci allo stesso piano di zone vitivinicole storicizzate a livello mondiale che hanno fatto di questo sistema una chiave di successo».
Lucia Vesentini